1 September, 2024
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CTO Iglesias 1 copia

Il comitato Uniti per la Salute di Iglesias ha inviato una lettera appello al presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, e a tutti i consiglieri regionali, con la quale chiede ancora una volta la riclassificazione dell’ospedale CTO di Iglesias in presidio di I livello, al pari dell’ospedale Sirai di Carbonia.

Nella lettera, firmata per il comitato da Paride Reale, si punta l’indice su «una gestione estremamente confusa della ASL 7» si definisce «inopinata e infausta l’azione del commissario della ASL 7 che crea un rischio clinico non sostenibile» e si chiedono alcune sostanziali modifiche della delibera del 2 febbraio 2016.

«La nuova proposta di riorganizzazione della rete ospedaliera – si legge nella lettera – non riguarda invero solo la rete ospedaliera bensì esprime un’idea di riorganizzazione dell’assistenza che va ben aldilà della pur complessa distribuzione di letti e specialità nelle diverse aree della Sardegna. In realtà, per alcuni aspetti è chiaro che si tratta di una sorta di piano sanitario regionale che spazia dai DEA di II livello agli ospedali di comunità, visti come una evoluzione dell’assistenza primaria, che coinvolgono i medici di famiglia e quelli di continuità territoriale, insomma non un piano di razionalizzazione dei posti letto ospedalieri ma ben di più. Per altri aspetti è invece contrassegnato da un’incompletezza funzionale che ne mina le basi in misura rilevante, in quanto lascia irrisolto il problema dell’integrazione del precorso diagnostico terapeutico con quello socio-assistenziale successivo o almeno ne delinea le basi teoriche ma senza spiegare ne prevedere come questa dovrà realizzarsi nella pratica di tutti i giorni.»

«Interventi regionali di questa rilevanza debbono certamente riorganizzare i servizi, gli ospedali, etc., ma dovrebbero anche indicare e misurare i risparmi o, comunque, i livelli di spesa che si intendono raggiungere; non basta un semplice richiamo al contenimento della spesa, bisogna anche indicare dove si risparmia. Dal lunghissimo documento non emerge mai il riferimento alla spesa ed alla sua necessaria quantificazione in riduzione. Anzi, tutt’altro: nel documento si parla di potenziamento della presenza di personale medico specializzato (ma anche tecnico infermieristico) negli ospedali di comunità, case della salute ed altre strutture territoriali, che andrà a migliorare la qualità della assistenza. 

L’esame del provvedimento lascia affiorare una serie di contraddizioni. Infatti, considerato il tentativo di dare oggettività alle scelte, non si spiegano i macroscopici errori come, ad esempio, l’attribuzione di un bacino di utenza all’ospedale di I livello di San Gavino pari a 150.000 abitanti (il Medio Campidano ha una popolazione complessiva di 103.000 abitanti). Sarebbe, inoltre, interessante, in merito, sapere quanti ricoveri provenienti dal resto dell’Isola vanno a San Gavino e quanti cittadini utenti del medio campidano vanno a Cagliari o ad Oristano. Quindi resta un po’ difficile da capire, giusto per fare un esempio, quali sono i 150.000 sardi dotati di tale incondizionata fiducia nel nosocomio di San Gavino.»

«La seconda, la Sardegna non è la Lombardia. Le peculiarità geografiche e demografiche dell’Isola rischiano di creare disparità di opportunità. In diversi punti del documento si cita, con molta sottigliezza, una presunta maggiore sicurezza che deriverebbe ai pazienti dalla chiusura o comunque dal ridimensionamento di piccoli ospedali con conseguente accentramento delle prestazioni negli ospedali più grandi che, avendo quindi numeri maggiori, sarebbero sempre più sicuri. Questo è un assunto che è sempre stato dato per scontato ma in realtà i dati del Programma Nazionale Esiti dell’Agenas non lo dimostrano affatto: anzi. Infine – conclude Paride Reale –, chiediamo di correggere la delibera e di modificare la classificazione dell’Ospedale CTO di Iglesias, prevedendo un Presidio di I livello. Chiediamo, altresì, che venga fermato lo scempio organizzativo in corso nella ASL 7.»

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Barbusi copia

Il comune di Carbonia ha pubblicato il nuovo bando, con prezzo a base d’asta ridotto del 20%, per la vendita di 3 immobili comunali. Le domande devono essere presentate entro e non oltre le ore 12 del 1 luglio 2016.

Gli immobili sono: ex Scuola materna di Barbusi, l’ex sede circoscrizione di via Tanas ed un immobile ad uso commerciale in Piazza Venezia a Cortoghiana.

Il bando, il disciplinare di gara, i moduli di partecipazione, lo schema di offerta economica e la documentazione di gara possono essere scaricati dal sito www.comune.carbonia.ci.it sezione Bandi di gara – Concessione di beni.

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«Nella vicenda su fasce e salario accessorio, oggi l’ennesima dimostrazione dello scaricabarile fra il commissario della Asl 7 verso gli organismi e le massime Istituzioni regionali di cui esso stesso è emanazione. Infatti, a fronte dell’ennesima iniziativa sindacale, senza imbarazzo alcuno ha formalizzato che hanno “la necessità di pervenire ad una corretta, giuridicamente e legittimamente espressa valutazione” della legge regionale n° 5/2015.»

Lo scrive, in una nota, Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro Cgil del Sulcis Iglesiente.

«La legge emanata dal Consiglio regionale, passata al vaglio delle procedure e della verifica del Governo nazionale, stabilisce la soluzione al problema che stanno subendo i lavoratori della ASL 7, che di fatto fra mancanze ed omissioni si trovano incolpevolmente ad avere il salario bloccato da 15 anni – aggiunge Roberto Puddu -. Un fatto gravissimo per i lavoratori e per l’intero territorio ai quali vengono inopinatamente sottratti circa 10 milioni di euro che vengono così a mancare alle 1.200 famiglie e a tutta l’economia del Sulcis Iglesiente.»

«Ci troviamo nell’incredibile paradosso che vede i nominati dalla politica che Governa la Regione, non applicare e anzi mettere in discussione la liceità della legge emanata all’unanimità dal massimo organo legislativo regionale. Quanto ancora i lavoratori, le lavoratrici e l’intera comunità del nostro territorio – conclude Roberto Puddu – dovranno attendere per vedere il giusto sussulto di dignità di quelle Istituzioni e dunque, l’applicazione della Legge e la soluzione della vergognosa situazione?»

Roberto Puddu 4 copia

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Nell’ambito del Programma “Prevenzione malattie professionali” del Piano Regionale di prevenzione 2014-2018 (adottato con delibera della Giunta regionale n. 30/21 del 16 giungo 2015), l’assessorato della Sanità ha previsto delle attività atte a favorire l’emersione del fenomeno malattie professionali non solo ai fini assicurativi medico-legali ma anche ai fini statistico-epidemiologici utili per l’individuazione dei fattori di rischio e per la prevenzione delle malattie professionali stesse.
E’ stato predisposto del materiale informativo in ordine agli obblighi certificativi dei medici derivanti dalla diagnosi o sospetta diagnosi di malattia professionale: consta di un documento informativo (comprendente anche la modulistica) e di un breviario, le cui finalità sono quelle di sensibilizzare i medici e fornire loro uno strumento operativo semplice ed efficace.

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«È impensabile che nel 2016 la Piana di Canai e le zone di Calasapone e Mercury non possano beneficiare di questi elementari servizi. Egas (Ente di Governo dell’Ambito della Sardegna) e Abbanoa inseriscano nelle rispettive programmazioni l’infrastrutturazione idrica per la Piana di Canai e il relativo collegamento con le aree turistiche di Calasapone e Mercury, poco distanti.»

Lo dice Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna. 

«Non si possono condannare le strutture turistiche a fare affidamento su serbatoi idrici e fosse settiche. Occorre adoperarsi al più presto con lo scopo di colmare questa grossa lacuna che non solo darebbe una mano alle imprese già esistenti, sia agricole che ricettive, ma offrirebbe una garanzia a quanti desiderino mettere a frutto i terreni agricoli (numerosi e poco sfruttati specie nella zona di Canai). Si tratterebbe peraltro di un investimento non esorbitante, assolutamente fattibile, in quanto la linea idrica e fognaria esistente arriva fino all’incrocio di Canai-Coequaddus. Manca soltanto la volontà politica, che mi auguro – conclude Ignazio Locci – si manifesti quanto prima.»

Torre Cannai 1 copia

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 On. Stefano Maullu

«C’è un’effettiva mancanza di sana concorrenza sulle rotte dei traghetti che collegano il continente alla Sardegna. L’avvicinarsi dell’estate fa emergere questo problema con maggiore forza, i cittadini e i turisti che vogliono raggiungere l’isola si vedono applicate tariffe molto alte e condizioni poco vantaggiose rispetto ad altre mete turistiche.»

Lo scrive, in una nota, Stefano Maullu, europarlamentare di Forza Italia, di origini sarde.

«Questa condizione – aggiunge Stefano Maullu – rappresenta una distorsione del mercato inaccettabile oltre a non garantire un legittimo concetto di continuità territoriale per i residenti che devono vedersi tutelato questo diritto e per i turisti che desiderano raggiungere l’isola. In un periodo di crisi e contrazione dei consumi una famiglia non può certamente sostenere tariffe così elevate per raggiungere la Sardegna.»

«L’interrogazione che ho depositato chiede alla Commissione europea di attivarsi per vietare atteggiamenti di abuso della posizione dominante sul mercato interno. Il libero mercato – conclude Stefano Maullu – deve sempre garantire una sana concorrenza, con il miglioramento dei servizi, l’affidabilità delle linee e l’equilibrio delle tariffe.»

 

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compleanno Grazia Boi

Sindaca per una sera. Ad indossare lunedì la fascia tricolore prestatale dal sindaco di Sant’Antioco Mario Corongiu, alla veneranda età di 106 anni, è stata Grazia Boi. Ha compiuto 106 anni la nonnina di Sant’Antioco nata il 30 maggio del 1910 nella cittadina sulcitana che dal 1992, per motivi di salute, è ospite della Rsa “La Rosa del Marganai” dove è assistita amorevolmente dai medici e infermiere.

Lunedì 30 maggio, dunque, è stata festa grande alla Rosa del Marganai, dove l’ospite più anziana della struttura sanitaria ha compiuto 106 anni. A festeggiare insieme a nonna Grazia il traguardo di 106 anni, sono stati i figli, le figlie, due dei quali sono rientrati da Ginevra dove vivono, nipoti e pronipoti, tanti parenti e diversi cittadini di Sant’Antioco. A porgerle gli auguri della cittadinanza antiochense è stato il sindaco Mario Corongiu, che per alcune ore le ha ceduto la fascia tricolore, con l’assessore Paolo Garau. A festeggiare nonna Grazia anche il vescovo di Iglesias monsignor Giovanni Paolo Zedda, il cappellano della Rosa del Marganai, don Gabriele Atzei, il primario della struttura, medici, infermiere e le ospiti della struttura sanitaria. Grazia Boi è nata a Sant’Antioco il 30 maggio 1910. Suo padre emigrò in Argentina nel 1912, lasciando la moglie con due bambine piccole, Grazia e Maria, di due anni più grande. Dopo un’infanzia difficile si sposò a 17 anni con Peppino Selis, giovane contadino di Piscinas. Visse quasi sempre a Sant’Antioco. Dal matrimonio nacquero 7 figli, due maschi e cinque femmine. Oltre ai lavori domestici e la cura della famiglia, collaborò con il marito anche in campagna. Perse due figli ventenni per malattie allora inguaribili. Pur avendo avuto poca istruzione, frequentò sino alla terza elementare, fu una donna amante della lettura e della bellezza. Tre figlie e un figlio sono emigrati e vivono a Ginevra, in Svizzera, mentre la più giovane vive a Sant’Antioco. Ha avuto otto nipoti e dieci pronipoti.

Rimasta vedova nel 1991, ha continuato la sua vita con grande coraggio. Successivamente non è più riuscita ad essere autosufficiente, a causa di una depressione. Dal 2002 vive nella Rsa Rosa del Marganai di Iglesias, dove è la nonnina più anziana.

Tito Siddi

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Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

La quarta commissione (Governo del territorio-Ambiente), presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd) ha ascoltato l’assessore Donatella Spano per conoscere la valutazione dell’esecutivo sulle tre proposte di legge all’esame della commissione: la n. 34 (Riformatori), la n. 219 (Comandini e più) e la n. 284 (Per Mario Manca e più).

L’assessore dell’Ambiente ha dichiarato che «la materia riveste una grande importanza per la Regione perché, pur essendo molto tecnica, incrocia i temi strategici della bio-diversità e della tutela dei beni naturali del territorio che sono al centro dell’azione del governo regionale».

Per quanto riguarda i contenuti, Donatella Spano ha auspicato che si arrivi ad un testo condiviso da sottoporre al Consiglio, richiamando però l’attenzione della commissione su alcuni aspetti da definire con chiarezza, anche in un’ottica di semplificazione. Gli approfondimenti indicati dall’assessore riguardano, in particolare, la competenza generale dell’assessorato all’ambiente sulla materia, le conoscenze richieste per gli incaricati della formazione, la differenziazione fra i cercatori “professionali” e quelli “amatoriali”, il ruolo dei Comuni o delle unioni di Comuni, che dovranno rilasciare i tesserini sulla base di indirizzi generali predisposti dalla Giunta.

«Il confronto su questi aspetti della legge – ha osservato ancora l’assessore Spano – consentirà anche di mettere in luce la nostra volontà di sostenere un prelievo controllato e consapevole dei funghi, supportato da una campagna informativa sulle caratteristiche (ed anche la pericolosità, in alcuni casi) di questo prodotto naturale, destinata alle nostre comunità.»

Nel successivo dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Piermario Manca e Piero Comandini, primi firmatari di due delle proposte di legge in esame.

Nelle conclusioni il presidente della commissione Antonio Solinas ha sottolineato positivamente la distinzione fra cercatori professionisti ed amatoriali, aggiungendo che «nel quadro di un leale rapporto di collaborazione fra Regione ed Enti locali, appare opportuno che la Regione tracci gli indirizzi generali della disciplina della materia, riservando ai Comuni le risorse provenienti dal gettitto relativo alle autorizzazioni».

Solinas ha poi comunicato che le audizioni riguardanti le proposte di legge sulla raccolta dei funghi proseguiranno domani alle 10.00 con gli interventi della Pro Loco di Laconi, dell’Associazione micologica Norbellese, dell’Associazione Bresadola (Gruppo Sette Fratelli) e del Gruppo micologico Torralbese. Alle 12.00, inoltre, l’assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda riferirà sullo stato di attuazione degli impegni finanziari del mutuo da 700 milioni per la realizzazione di opere pubbliche.

Nella giornata di giovedì, 9 giugno, sempre alle 10.00, è invece in programma l’audizione dell’amministratore delegato di Abbanoa Alessandro Ramazzotti sul problema dei “conguagli regolatori”.

E’ stata nuovamente rinviata, infine, l’audizione dell’Ad della Delcomar Franco del Giudice sui collegamenti con le isole minori. Il capogruppo di Cps Pierfranco Zanchetta, lamentando il rinvio, ha chiesto l’acquisizione degli atti del contratto di servizio. Il presidente Solinas ha assicurato che, nell’ambito dei poteri e delle competenze della commissione, saranno adottate le opportune iniziative per facilitare il confronto fra le parti.

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Alessandra Ferrara x facebook copia

Si è dimessa Alessandra Ferrara, assessore dei Servizi sociali del comune di Iglesias. «Alessandra Ferrara – dice il sindaco, Emilio Gariazzo – lascia il suo incarico rimettendo la delega ai servizi Sociali, dopo tre anni dedicati alla città con spirito di servizio. In questi anni di duro lavoro in un settore particolarmente complesso, ha interpretato il suo ruolo con una impostazione moderna e innovativa. I nuovi uffici più funzionali per gli utenti ed il personale, la loro riorganizzazione ed informatizzazione, la ricerca e l’adesione a nuove forme di erogazione dei servizi, come ad es. l’home care premium, la costituzione di forme di democrazia partecipata come le consulte giovani ed anziani, per citare solo alcuni aspetti del suo lavoro».

«In un momento in cui aumentano i bisogni e si riducono le risorse agli enti locali – aggiunge Emilio Gariazzo – non ha mai perso di vista quello che deve essere il compito di un amministratore: partire dai bisogni dei singoli per migliorare il servizio per tutti. Pur consapevole delle risorse insufficienti, ha cercato di affermare, con equilibrio, il principio di un welfare che viene incontro alle persone cercando di stimolarne la consapevolezza della propria dignità, evitando di coltivare l’assistenzialismo.»

«Preziosa compagna di strada in questi anni in giunta, di stimolo all’attività della maggioranza di governo della città con lealtà e coerenza, anche nelle difficoltà, pronta al dialogo con tutti. La ringrazio per il suo impegno e la sua testimonianza di una politica autentica al servizio della propria comunità. Nel rinnovarle la stima e l’amicizia – conclude il sindaco di Iglesias – sono consapevole della sua disponibilità a continuare a dare il suo contributo al nostro lavoro per la città, con altre forme di collaborazione.»

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Elvira USAI per Sardegna Possibile 1

Cinque anni e mezzo fa, alla vigilia delle elezioni amministrative del 2011, se qualcuno le avesse detto «un giorno non lontano sarai il primo sindaco donna di San Giovanni Suergiu», probabilmente avrebbe abbozzato un sorriso e cambiato discorso… Di lì a poco, invece, la sua vita, almeno quella pubblica, fino a quel punto vissuta da giornalista pubblicista che, di tanto in tanto, “intervistava i politici”, è cambiata.

I maggiori esponenti dei partiti politici locali hanno iniziato a litigare nella preparazione della scadenza elettorale del 15 e 16 maggio 2011, e a San Giovanni Suergiu un gruppo di giovani di diversa estrazione e orientamento politico, ha deciso di mettersi insieme per provare a creare una squadra da presentare con una lista autonoma all’appuntamento elettorale per le imminenti Amministrative. E’ nata così la lista “Meglio Giovani” che il 15 e 16 maggio, guidata dal candidato sindaco Federico Palmas, giovane ingegnere di 37 anni, ha sbaragliato la numerosa e frastagliata concorrenza, formata da quattro liste, ed ha vinto le elezioni con 1.235 voti, il 30,30%. Elvira Usai, 35 anni, è stata la più votata, con 142 preferenze, eletta insieme a Eliano Locci, Sandro Madeddu, Valentina Solinas, Laura Deidda, Roberto Pucci, Enrico Pulisci, Alessio Caddeo, Francesco Piredda, Mauro Trullu ed Andrea Peddis.

Elvira Usai e Federico Palmas il giorno dell'insediamento del Consiglio comunale dopo le elezioni del 2011.

Elvira Usai e Federico Palmas il giorno dell’insediamento del Consiglio comunale dopo le elezioni del 2011.

L’ampio consenso elettorale ha posto Elvira Usai nella condizione di poter scegliere il campo d’azione al quale si sentiva più portata, quello dei Servizi sociali. Nei primi due anni e mezzo ha lavorato con grande impegno e non poche soddisfazioni, riuscendo a ritagliarsi uno spazio importante in un settore particolarmente delicato, in considerazione del crescente disagio sociale presente nel paese e nel territorio. I problemi hanno iniziato a sorgere, al giro di boa della consiliatura, quando nel gruppo di maggioranza sono affiorati i primi malumori, in parte legati alla richiesta di alternanza nei ruoli assessoriali, avanzata dai consiglieri rimasti esclusi dagli incarichi iniziali. Ma i veri problemi sarebbero sorti qualche mese dopo.

Sia il sindaco Federico Palmas sia il vicesindaco Elvira Usai, hanno deciso in piena autonomia di candidarsi alle Regionali del 16 febbraio 2014, in liste di schieramenti contrapposti: Federico Palmas nella lista dei Riformatori Sardi, a sostegno della candidatura del Governatore uscente Ugo Cappellacci; Elvira Usai nella lista Comunidades, a sostegno della candidatura a Governatore della scrittrice Michela Murgia. Nessuno dei due è stato eletto (Federico Palmas ha ottenuto 898 voti, Elvira Usai 566) ma il sindaco non ha gradito la decisione del suo vice e, con una decisione clamorosa, nove giorni dopo le ha revocato le deleghe di vicesindaco ed assessore dei Servizi sociali. «Sono venuti a mancare – ha scritto Federico Palmas nel decreto n° 06/2014 – i presupposti fondamentali del rapporto di fiducia che aveva ispirato e sotteso alla nomina di vicesindaco e assessore con delega ai Servizi sociali» e «ritenuto pertanto necessario ed opportuno provvedere alla revoca dell’incarico di vicesindaco e assessore, unitamente alle deleghe conferitegli», precisato «che stante la natura di atto prettamente politico, risultano inapplicabili, nel caso di specie, le normali regole procedurali che assistono all’emanazione dei provvedimenti amministrativi, talché non sussiste l’obbligo di comunicare l’avvio del procedimento di revoca, in virtù delle attribuzioni di amministrazione derivante dal vigente statuto e dalle norme, è revocata ad ogni effetto, dalla data odierna – ha concluso Federico Palmas, la nomina della dott.ssa Usai Elvira a vicesindaco e assessore comunale e conseguentemente sono revocate le deleghe conferite nelle materie e sui servizi riguardanti i Servizi sociali».

E’ apparso subito evidente che la decisione assunta da Federico Palmas avrebbe avuto strascichi politici che avrebbero inciso sul proseguo della consiliatura. La maggioranza uscita dalle elezioni amministrative del maggio 2011, ancorché derivante dall’affermazione di una lista civica, infatti, scaturiva dall’insieme di componenti politiche diverse che spaziavano su quasi l’intero quadro politico, da destra a sinistra. E la decisione del sindaco Federico Palmas si è rivelata subito, come già sottolineato, un clamoroso errore politico.

Elvira Usai, “cacciata” dalla Giunta, s’è collocata all’opposizione, diventando la voce più critica sull’operato della maggioranza e, soprattutto, del sindaco Federico Palmas.

Elvira Usai sui banchi dell'opposizione.

Elvira Usai sui banchi dell’opposizione.

Elvira Usai.

Elvira Usai.

Il decreto 06/2014 con il quale Federico Palmas ha revocato le deleghe ad Elvira Usai, ha lanciato l’ex vicesindaco verso lo storico traguardo, raggiunto domenica scorsa, di prima donna sindaco di San Giovanni Suergiu. Dopo il “terremoto” provocato dalla decisione di Federico Palmas ed i successivi contrasti maturati in maggioranza che hanno portato alla formazione di una nuova Giunta e ad un quadro politico profondamente diverso da quello uscito dalle elezioni 2011, sono arrivate le vicende giudiziarie che hanno coinvolto il sindaco, le sue dimissioni il 29 aprile 2015 e, il giorno dopo, quelle dell’intera Giunta, formata da Mauro Trullu, Sandro Madeddu, Roberto Pucci, Enrico Pulisci, Valentina Solinas e Francesco Piredda.

Con l’arrivo del commissario nominato dalla Giunta regionale, il dottor Mario Mossa, a fine maggio 2015 è iniziata una lunghissima campagna elettorale, per le Amministrative 2016. Elvira Usai ha lavorato alla costruzione di un gruppo autonomo, composto da tanti giovani e solo alcuni con qualche esperienza politica ed amministrativa alle spalle, ed all’elaborazione di un programma per il rilancio di una comunità profondamente scossa dalla crisi socio-economica e, soprattutto, dalle ultime vicende che hanno portato al commissariamento del Comune per un anno intero. E non a caso nel simbolo della lista civica con la quale s’è presentata alle elezioni come candidata alla carica di sindaco, Elvira Usai ha scritto “Riprendiamo il filo”.

Le divisioni maturate nel centrosinistra hanno portato alla presentazione di tre liste ed Elvira Usai s’è trovata di fronte un consigliere di minoranza, Erminio Meloni, una lunghissima esperienza amministrativa iniziata nel 1978 e sviluppatasi senza interruzioni fino ad oggi; e Antonio Fanni, giovane segretario cittadino del Partito Democratico.

La campagna elettorale è stata lunga e difficile, a tratti molto dura, e non è mancato il confronto pubblico, il 30 maggio, nel salone dell’Auser, che ha registrato un grandissimo interesse tra la popolazione.

Il confronto pubblico tra i 3 candidati alla carica di sindaco svoltosi il 30 maggio 2016.

Il confronto pubblico tra i 3 candidati alla carica di sindaco svoltosi il 30 maggio 2016.

Il resto è storia di domenica, con l’apertura dei seggi, dalle 7.00 alle 23.00, e di ieri, quando si è concluso lo spoglio delle schede che ha decretato la vittoria di Elvira Usai, con numeri che danno alla stessa, in presenza di tre liste, le caratteristiche assai simili ad un plebiscito: 2.006 voti, il 55,18%. Ad accompagnare Elvira Usai nei cinque anni della nuova consiliatura, saranno gli 11 consiglieri eletti in maggioranza: Camilla Melis, Marco Zusa, Giuseppe Pinna, Gianfranco Ghisu, Barbara Forresu, Nadia Piras, Francesco Cocco, Alessandro Massaiu, Romina Amasio, Alessandra Manca e Giampiero Cabras, oltre ovviamente a tutti gli altri componenti del gruppo, sia i candidati non eletti sia quelli che non erano candidati alla carica di consigliere comunale.

Il compito che attende Elvira Usai, la maggioranza che la sostiene e, soprattutto, la Giunta che ufficializzerà a breve, è molto difficile, perché la situazione che trovano alla quale dovranno mettere mano alla ricerca di soluzioni, è assai complicata, ma la voglia di fare e l’entusiasmo non mancano e la comunità, sia la parte maggioritaria che ha fatto questa scelta, sia quella minoritaria che nei seggi ha fatto scelte diverse, spera che il peggio sia finalmente passato e già da domani, si possa voltare pagina, verso un futuro migliore, per San Giovanni Suergiu e per l’intero Sulcis Iglesiente.

Giampaolo Cirronis

Elvira USAI per Sardegna Possibile 1