26 July, 2024
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La quindicesima edizione della Mostra regionale del Libro in Sardegna di Macomer ha fatto registrare un ottimo successo di presenze, a riprova della bontà del progetto voluto dalla Regione e sostenuto dal comune di Macomer, d’intesa con l’Associazione Editori Sardi e la direzione artistica affidata a Saverio Gaeta.

Nonostante un giorno in meno di programmazione, da giovedì a domenica scorsi i Padiglioni delle Ex Caserme Mura hanno ospitato migliaia di persone, in una edizione che ha segnato il rilancio della manifestazione nella quale è anche significativamente aumentato il numero dei volumi venduti nello stand allestito dagli editori sardi, «segno che le polemiche e le contromanifestazioni tutte in chiave locale non hanno intaccato il successo dell’iniziativa, rimasta a Macomer grazie alla ferma determinazione dell’amministrazione comunale», afferma il sindaco Antonio Onorato Succu.

La quindicesima edizione ha segnato un punto di svolta, ospitando scrittori di livello nazionale e internazionale come Piergiorgio Odifreddi e Esmahan Aykol che hanno arricchito il cartellone già sostanziato dalle ultime produzioni editoriali sarde e dal programma di incontri e proposte culturali dell’AES e di Saverio Gaeta. Una svolta sottolineata dallo scrittore Giulio Angioni che, intervenendo domenica pomeriggio, ha pubblicamente affermato: «Sono contento di essere qui in un anno che segna per la Mostra un rinnovamento che spero continui».

E’ positivo anche il bilancio del direttore artistico Saverio Gaeta che, su indicazione dell’amministrazione comunale e in collaborazione progettuale con l’Aes, ha predisposto il programma della manifestazione: «La Mostra di Macomer ha un grande potenziale che potrà esprimersi continuando ad aprirsi al confronto con altre realtà editoriali e letterarie. Quest’anno il primo passo è stato positivo, così come è stato positivo il coinvolgimento di tanti giovani volontari, la vera eredità che questa edizione della Mostra lascia alla comunità di Macomer».

Simonetta Castia, presidente Aes, esprime soddisfazione per i risultati conseguiti, sia in termini di partecipazione di pubblico che di apprezzamento oggettivo: «Una conferma delle ragioni che hanno determinato nel 2000 la nascita della Mostra regionale del Libro, volta a favorire lo sviluppo coordinato dell’editoria sarda anche attraverso la promozione della lettura. Auspichiamo che in futuro si giunga a maturare e recuperare, anche in sede progettuale, uno scenario carico di contaminazioni, dove tutte le esperienze si fondano in una visione unica e organica».

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Per la quinta volta il comune di Buggerru partecipa a Monumenti aperti e, grazie alla volontà dell’Amministrazione comunale, apre 6 dei suoi beni al pubblico.

Il sindaco, Silvano Farris, sottolinea come Buggerru accoglie anche quest’anno Monumenti Aperti. I ragazzi della scuola secondaria, coadiuvati dai loro insegnanti guideranno il visitatore tra i meravigliosi monumenti del loro paese, raccontando sapientemente le affascinanti storie di miniera e di mare che la storia ci ha lasciato in eredità

La novità è la Galleria Henry una importantissima opera mineraria che fu scavata nel 1865 e consentiva il trasporto dei minerali per mezzo di una rotaia dai cantieri sotterranei alle distanti laverie.

A pochi giorni dalla scomparsa dell’artista Pinuccio Sciola, acquista un valore particolare tra i siti visitabili la presenza della piazza delle Cernitrici che ricorda con l’opera del grande scultore la morte delle quattro giovani vittime di una frana durante l’orario di lavoro. Realizzata su basamento in pietra, si eleva con quattro steli, simbolo delle giovani. In adiacenza, invece, a testimonianza del primo sciopero a livello nazionale, avvenuto il 4 settembre 1904, troviamo la piazza Eccidio, con le tre sculture che rappresentano i tre minatori deceduti, sempre opera di Pinuccio Sciola.

Questi gli altri monumenti aperti: l’Exbà, un raro esempio di archeologia mineraria; il Centro direzionale Minerario – palazzina ospiti, il primo edificio costruito per ospitare le personalità che si affacciavano alla nascente attività estrattiva; l’Ex Centrale, uno dei primi esempi di centrale elettrica in Sardegna e infine il Museo del minatore la cui falegnameria, durante i cosiddetti “Moti di Buggerru” del 1904, divenne lo scenario della rivolta.

I monumenti saranno visitabili gratuitamente il pomeriggio di sabato 28 dalle ore 16.00 alle ore 20.00 e domenica 29 con orario continuato dalle ore 9.00 alle ore 20.00.

Villamassargia, in questo secondo anno di partecipazione a Monumenti aperti, apre 5 suoi beni al pubblico.

Il sindaco, Daniela Porrà, sottolinea il valore aggiunto di questa edizione di Monumenti Aperti a Villamassargia dato dall’opportunità di fare rete tra enti pubblici, operatori privati, scuole ed associazioni, con un impegno trasversale di tutti i cittadini di ogni età, e che l’Amministrazione si impegna a promuovere tutto l’anno. L’attenzione alla cultura non può essere relegata ad esigui interventi nella programmazione amministrativa, ma coltivata con costanza e con gli strumenti della conoscenza. Questi monumenti, pazientemente studiati dai nostri alunni, guide turistiche per un giorno, sono il simbolo di una comunità, la nostra!

La novità è Casa Casula-Scarpa edificata insieme alla chiesa della Madonna del Pilar durante la Signoria Pisana del Conte Bonifacio dei Donoratico, nella prima metà del 1300. E’ probabile che la prima funzione fosse quella di spazio al servizio della chiesa, per poi trasformarsi in Casa Baronale durante la dominazione spagnola.

Gli altri monumenti aperti sono: Casa Fenu, edificio completamente costruito in mattoni crudi (ladiri), come da tradizione villamassargese, in cui convivono l’anima “urbana” del tipico palazzotto cittadino con vaghe ispirazioni liberty e quella più rurale e contadina legata alle corti.

La Chiesa della Madonna della Neve il cui anno di costruzione si può far risalire al 1100 grazie all’operato dei padri benedettini di San Vittore di Marsiglia, e la Chiesa della Madonna del Pilar, uno dei più interessanti monumenti minori del ‘300. Infine, si potrà visitare l’uliveto storico di S’ortu Mannu, un parco ricoperto di ulivi secolari situato a circa 4 km ad Est dall’agglomerato di Villamassargia, lungo la provinciale per Cagliari in direzione di Siliqua. Sono anche previste escursioni a S’Ortu Mannu e Orbai dalle 10.00 alle 18.00.

Buggerru 1 copiaMadonna del Pilar 5 copia

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Francesco Baroni(2)

Sabato 28 maggio, alle 21.00, la sala del Palazzo Regio – piazza Palazzo, Cagliari – ospita il concerto dal titolo “Johann Sebastian Bach: Il Clavicembalo ben temperato – Libro II, Parte Seconda”. L’appuntamento fa parte della ventiduesima edizione della rassegna “Echi lontani-Musiche d’epoca in luoghi storici”. Sul palco Francesco Baroni al clavicembalo.

 

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Prendono il via oggi, a Iglesias, le iniziative inserite nel programma dell’VIII Giornata Nazionale delle Miniere. Di seguito il programma completo.

27/05 – Organizzazione dell’incontro “La Certificazione Ambientale ISO 14001 ed EMAS” a cura del dott. Aurelio Fadda all’interno della manifestazione Giornate Tecniche Iglesienti presso il Museo dell’Arte Mineraria, in Via Roma

28/05 – Apertura a prezzo scontato (2 € biglietto unico) del Museo dell’Arte Mineraria, a cura dell’Associazione Periti Minerari

28 maggio – “Percorso archeometallurgico della miniera Monteponi (Iglesias); itinerario guidato alla scoperta dei cicli metallurgici dell’ottocento e del novecento finalizzati alla produzione di piombo, zinco, cadmio, rame e mercurio metallici”.

Dalle ore 9.30 alle ore 13.00 – E’ indispensabile la prenotazione al 348 9014006, a cura dell’Associazione Mineraria Sarda

28/05, ore 10.00 – Presentazione degli interventi per la tutela e la valorizzazione della struttura esterna del Pozzo Sella della miniera di Monteponi con la partecipazione dei volontari e degli studenti che hanno dato avvio recentemente agli interventi di manutenzione, protezione e restauro finalizzati alla rigenerazione e alla fruizione collettiva di una delle più prestigiose e rappresentative testimonianze del patrimonio di archeologia industriale riveniente dalla secolare epopea mineraria della Sardegna. Farà seguito la visita guidata del sito.

Apertura al pubblico gratuita con visite guidate al reparto officina meccanica alle ore 15.30, 16.30 e 17.30.

29/05 – Apertura al pubblico gratuita con visite guidate al reparto officina meccanica al mattino alle ore 9.30, 10.30, 11.30 e 12.30 e la pomeriggio alle ore 15.30, 16.30 e 17.30, a cura dell’Associazione Onlus Pozzo Sella per il Parco Geominerario, in collaborazione con Igea Spa, Comune di Iglesias, Sezione regionale AIPAI e Geologia&Turismo. Piazza Lamarmora, 1 – Iglesias

28 e 29  maggio  – Masua prima di Porto Flavia

Primo tour ore 10:00, secondo tour ore 16:00 – Appuntamento nel parcheggio adiacente la spiaggia di Masua.

Quest’anno l’associazione partecipa alla VIII Giornata Nazionale delle Miniere con la valorizzare del lavoro svolto dai Minatori di Masua prima della costruzione di Porto Flavia, un percorso in cinque tappe storiche, della durata di due ore circa, che raccontano 70 anni di  lavoro svolto manualmente, e la costruzione dei primi approdi per il carico delle Bilancelle, e il trasporto del minerale, verso l’Isola di San Pietro, dalla metà del mille ottocento fino al 1924, a cura dell’Associazione Onlus Verde Azzurro Pan di Zucchero.

29 maggio – Galleria Villamarina – Apertura al pubblico gratuita della Galleria Villamarina (Miniera di Monteponi – Iglesias), con visite guidate alle ore 9.30 10.15 11.00 11.45 12.30 13.15 14.00 14.45 15.30 16.15 17.00 17.45. Il sito, scavato nella roccia, reso accessibile grazie alla collaborazione con la società Igea S.p.A, il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna e il Comune  di Iglesias. Prenotazioni: Ufficio IAT 0781/274507 (da giovedì 26 a sabato 28 dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 20.00

mail: infoturistiche@comune.iglesias.ca.it).

E’ consigliata la prenotazione. Per motivi di sicurezza, le visite guidate sono contingentate.

29 maggio – Visita guidata alla Scuola Museo e Foresteria di Monteponi

Punti di interesse: foresteria (affresco di Aligi Sassu, plastico della miniera, diorama sul lavoro minorile), Museo Laboratorio “Andaus a sa scola de miniera”, nuovo allestimento e mostra fotografica “Immagini di bambine e bambini”.

ORARI: dalle 9:00 alle 13:30; dalle 14:30 alle 18:30

Costo: € 5,00 a persona, gratuito fino ai 10 anni; € 3,50 a persona per gli over 65 anni

Info e prenotazioni: Pierpaolo Putzolu – Iglesias Mine Tour – Tel. 320 2355115

iglesiasmt@yahoo.it

A cura dell’associazione Scu.di.mi.

Porto Flavia

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Centro direzionale ASL 7 7 copia

La drastica riduzione dei trattamenti riabilitativi decisa dalla direzione della Asl 7, sta creando notevoli problemi ai pazienti sottoposti a terapia che hanno inviato una petizione al responsabile del Distretto di Carbonia, il dottor Marco Vinicio Grussu e, per conoscenza, al commissario straordinario, Antonio Onnis.

«C’è stata un’indiscriminata riduzione, sospensione o addirittura dimissione dei pazienti – si legge nella petizione, recante le firme di 11 pazienti – e tale atto non è stato preceduto d alcuna valutazione medica da parte dell’organo competente (U.V.T.) o di qualsiasi altro medico incaricato. Chiediamo chiarimenti su tale decisione e quali siano le motivazioni che l’hanno prodotta, anche in considerazione del fatto che i pazienti ai quali la terapia è stata sospesa o ridotta, sono soggetti a patologie degenerative progressive.»

Uno dei pazienti interessati è Guerino Figus, da 15 anni affetto dal morbo di Parkinson.

«La mia vita ha subito un cambiamento radicale – racconta Guerino Figus -, questo cambiamento non è stato improvviso ma lento e progressivo, inesorabile: con l’andare degli anni mi sono accorto che  mi era difficile fare certe cose, certi movimenti, anche il modo di camminare non era più quello di una volta, sbandavo, barcollavo e, soprattutto, con le mani mi era diventato impossibile fare dei movimenti fini. Anche girare il cucchiaino nella tazzina del caffè o usare la tastiera del computer poteva essere un problema. A tutti questi problemi ci  si abitua, ma sono sempre problemi.»

«Sì, controllare la emozioni è fondamentale; anche la visita con il neurologo o lo psicologo o un dispiacere o un dolore fisico qualsiasi, causano un’alterazione dell’equilibrio psico-fisico e l’insorgenza dei sintomi caratteristici del morbo di Parkinson: tremore, discinesie, perdita dell’equilibrio e sbandamento, ecc. Questi sintomi possono essere tenuti sotto controllo fino ad un certo punto, mediante una terapia farmacologica adeguata ed una terapia fisica controllata. Precisamente: la terapia fisica interessa il controllo dei movimenti e dei riflessi, che stavo seguendo, devo dire con profitto, presso il C.T.R. di Carbonia.

Il Progetto/Programma della durata di 90 giorni, prevedeva una frequenza trisettimanale per 45 minuti pro die. Ora, essendo giunti alla scadenza del progetto assistenziale, la Commissione UVT, riunitasi in data 27.04.2016, ha deciso (senza alcuna valutazione medica da arte dell’Organo Competente o di qualsiasi altro medico incaricato), di prorogare il progetto assistenziale per 365 giorni, con frequenza bisettimanale, per 60 sedute di 30 minuti pro die, con dimissioni alla scadenza.

A questo punto – sottolinea Guerino Figus – mi viene spontaneo chiedermi: se al termine dei 90 giorni appena trascorsi, l’esito della valutazione è stato positivo, perché ridurre in modo così drastico il nuovo progetto assistenziale? Se in seguito al progetto appena scaduto, il quadro clinico di un male notoriamente progressivo è stato definito stazionario, con quale criterio adesso viene ridimensionato? Sicuramente, al termine delle prossime 60 sedute, diluite in 365 giorni, il quadro clinico non sarà più altrettanto stazionario.»

«Naturalmente i malati di Parkinson non vogliono andare in palestra per un capriccio, ma per seguire una terapia specifica e seria. Per questo chiedono di proseguire la terapia nei modi e nei tempi che finora hanno dato i loro buoni risultati. Se si tratta di una questione di soldi, ricordiamoci che la ASL, pur essendo Azienda, non è una S.p.A., dove i Soci, a fine anno, si spartiscono i dividendi, e che i pazienti sono più importanti del pareggio del Bilancio. Purtroppo, il Morbo di Parkinson è una malattia progressivamente ingravescente – conclude Guerino Figus -, e i farmaci non bastano se non sono supportati da una terapia psico-fisica adeguata.»

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A Iglesias, non si ferma la mobilitazione del Comitato per la salute in aperta contestazione del Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera deliberato dalla Giunta regionale e in corso di attuazione da parte della direzione della Asl 7 di Carbonia. Per domani mattina è stata organizzata l’ennesima manifestazione di protesta che si concluderà davanti al CTO ma oggi, intanto, il capogruppo di Cas@ Iglesias, Valentina Pistis, ha diffuso una nuova nota molto critica, nella quale evidenzia i numeri che – a suo parere – sancirebbero la fine della qualità del servizio sanitario nel Sulcis Iglesiente.

«Le premesse – scrive Valentina Pistis – sono le delibere della Giunta regionale, la n. 38 del 28.07.2015 e la numero 6/15 del 2.2.2016 che certificano la fine della qualità della sanità iglesiente. L’ultima delibera spazza ogni dubbio: definisce il  Sirai stabilimento di I livello ed il CTO stabilimento con funzioni di base e di completamento DEA, riabilitative e opedale di comunità, mentre il Santa Barbara Stabilimento con ruolo da ridefinire. Tale riorganizzazione, in tutti i casi, necessita di un ulteriore passaggio, quello consiliare (Consiglio regionale). La procedura, dunque, non si è conclusa.»

«Non si comprende, pertanto, sulla base di quale disposizione – aggiunge Valentina Pistis – il commissario della ASL 7 ha deciso di chiudere il Santa Barbara e riorganizzare i reparti e i servizi. Certamente tale direttiva non è pervenuta dalla Regione considerata la lettera dell’assessorato regionale della Sanità che certifica l’errata condotta del Commissario. Allora si tratta di capire quali sono gli effetti delle azioni del Commissario. Si tratta di comprendere quali vantaggi o svantaggi hanno prodotto i trasferimenti, le chiusure ed il ridimensionamento dei Servizi.»

«Nell’anno 2014 – sottolinea ancora Valentina Pistis – il Valore complessivo della produzione della ASL 7 ammontava ad € 36.569.438,70, nell’anno 2015 ammontava ad € 34.151.534,80 (con una perdita secca di oltre due milioni di euro), nel 2016 avendo come dati quelli relativi al primo trimestre (negativi rispetto al primo trimestre 2014 e 2015), ipotizzando una proiezione (ottimistica) si arriva ad € 31.105.852,60. Dunque, si perdono € 5.463.586,14. E’ chiaro che la flessione nel 2015 e quella più consistente del 2016 andrà ad incrementare la mobilità passiva che nel 2014 ammontava ad € 38.449.480,23, a fronte di una mobilità attiva di soli € 7.142.453,52. Senza dimenticare che ad oggi vi sono circa 100 parti in meno rispetto all’anno scorso e che i tempi di attesa medi per la specialistica ambulatoriale si sono enormemente dilatati. Per mero esempio, per una visita cardiologia al Sirai i tempi medi di attesa medi sono di circa 292 giorni a fronte dei tempi standard di 30 giorni.»

«Insomma un quadro che denota l’impoverimento della sanità iglesiente e sulcitana. Per queste ragioni – conclude il capogruppo di Cas@ Iglesias – chiediamo un intervento immediato del presidente della Giunta regionale e le dimissioni del Commissario.»

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«Vengano rispettate le norme contrattuali e salariali dei lavoratori dell’AIAS.» Ad affermarlo è Fabio Enne, segretario generale UST CISL del Sulcis Iglesiente.

«L’Aias si regge con i denari pubblici – aggiunge Fabio Enne – ed anche per questo motivo che deve necessariamente rendicontare a dovere le proprie attività, curando i pazienti e salvaguardando l’attività dei lavoratori. Oggi, l’azienda ha oltrepassato ogni limite, sei mesi di stipendi in arretrato sono inaccettabili. All’orizzonte nessuna risposta e nessuna garanzia.»

«Chiediamo anche di verificare la possibilità di rimuovere il monopolio che si è venuto a creare negli anni in materia di servizi alla persona – sottolinea ancora Fabio Enne -, andando alla ricerca di altre aziende che possano operare nel rispetto degli utenti, delle loro famiglie e dei lavoratori. Annunciamo fin da ora forti azioni a tutela dei pazienti e degli stessi lavoratori. Un intervento serio per il ripristino dei servizi di cura dedicati alle persone non è più rinviabile. Vi è da aggiungere che anche i tentativi che si stanno mettendo in campo per arginare il danno economico procurato dalla mancata erogazione dei salari, attraverso un’anticipazione degli stipendi da parte della ASL è fallita miseramente in quanto l’AIAS non consegna le buste paga, certificazione del credito, per effettuare i rendiconti corretti.»

Aias Cortoghiana

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L’on. Ignazio Locci (FI) esprime perplessità sulla chiusura degli sportelli della Banca di Sassari. «Con la chiusura degli sportelli della Banca di Sassari (27 in tutta la Sardegna, tre dei quali nel Sulcis Iglesiente) – dice Ignazio Locci -, si contano 260 lavoratori circa in esubero ma, per fortuna, nessun licenziamento (quantomeno per ora). Il Banco di Sardegna, che ha inglobato la Banca di Sassari (entrambe appartenenti al gruppo BPER) ha manifestato grande entusiasmo per l’operazione. Ma possono dire altrettanto le piccole e medie imprese dell’Isola titolari di prodotti finanziari ottenuti dalla Banca di Sassari a suo tempo?

«La Banca di Sassari è sempre stata molto affidabile e competitiva in tema di fidi e affidamenti bancari. La sua gestione dei prodotti rivolti alle piccole e medie imprese si è contraddistinta per l’attenzione verso l’aspetto “umano” dell’azienda richiedente, sulle potenzialità, sulla fiducia. Un atteggiamento, insomma, molto vicino all’impresa e, in particolare, a chi la rappresenta. Il Banco di Sardegna, invece, all’interno della quale sono migrati i clienti della Banca di Sassari, si caratterizza per una gestione più “fredda” e distaccata, maggiormente attenta ai bilanci e ai numeri. Caratteristiche differenti che, a breve – conclude Ignazio Locci -, potranno fare la differenza.»

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L’assessorato regionale del Turismo prosegue nelle iniziative di promozione della destinazione turistica isolana sui mercati nazionale e internazionale, in attuazione del piano di comunicazione, che prevede la sinergia tra differenti canali classici e innovativi, e della prima fase del progetto di destagionalizzazione. Oltre la carta stampata, con un primo investimento di oltre 900.000 euro sui magazine italiani ad alta diffusione ed una copertura fino ad ottobre, gli interventi saranno rivolti anche al canale degli aeroporti sardi, che dal mese di giugno accoglieranno i turisti con un’immagine coordinata fortemente caratterizza. Il turista verrà guidato alla scoperta del territorio con stimoli visivi che richiamano tutti i tematismi per le vacanze, sia estive sia autunnali e primaverili, e con un sistema di informazione e accoglienza capillare ed organizzato.

«Nel canale aeroportuale investiamo per il 2016 oltre 6 milioni di euro – dichiara l’assessore Francesco Morandi – con il preciso scopo di accogliere il turista, richiamando la sua attenzione su varie occasioni di scoperta dell’isola e rafforzando le informazioni già raccolte all’atto della prenotazione del viaggio. Gli impianti pubblicitari e i video dislocati nelle aree di arrivo e partenza consentiranno di dare continuità alle campagne di immagine già avviate su altri canali di comunicazione – aggiunge Francesco Morandi – con il vantaggio di creare una sinergia efficace con gli scali: nell’ambito delle proprie attività commerciali, questi sfrutteranno i supporti audiovisivi per le presentazioni delle destinazioni alle compagnie aeree e durante gli eventi internazionali.»

Un passo avanti verso la promozione sinergica della destinazione, con messaggi chiari ed efficaci che potranno essere utilizzati anche da Comuni e operatori, con l’ulteriore vantaggio di favorire una destagionalizzazione stabile, con i primi effetti già nel 2016. Da ora in avanti si susseguiranno numerose altre azioni di promozione, sia con appuntamenti internazionali per sostenere il posizionamento e l’appeal del prodotto turistico isolano in Italia e all’estero, sia con campagne stampa sul mercato tedesco e UK, per un investimento complessivo di 2,1 milioni.

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Inizieranno con il tour dedicato alla stampa, sabato 28 maggio alle ore 10.00, le giornate di apertura dell’Ex Manifattura Tabacchi. Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, condurranno i giornalisti all’interno della struttura destinata ad ospitare la “Fabbrica della Creatività” per illustrare gli spazi ed i punti salienti della delibera adottata dalla Giunta lo scorso 8 aprile 2016 sulla destinazione della Fabbrica della Creatività.

Porte aperte e visite guidate per il pubblico nella stessa mattina di sabato, dalle ore 11.00 alle ore 18.40 e domenica 29, dalle ore 10.30 alle ore 18.50, per visitare le corti e gli edifici, ascoltare le testimonianze degli ultimi lavoratori della fabbrica e per rendere omaggio alla figura di Pinuccio Sciola, assistendo alla proiezione del documentario di Raffaello Fusaro “Le favole iniziano a Cabras”. Durante le visite guidate, che si snoderanno in gruppi di massimo venti persone, si svolgeranno laboratori per bambini dai 5 ai 10 anni. Il pubblico è invitato a prenotare la visita su www.regionesardegna.eventbrite.com .