25 July, 2024
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Volantino Su magasinu 'e binu

Progetto per Iglesias presenta: “Su magasinu e’ binu” – Il ritrovo dell’identità, una rete locale attraverso il cibo ed il vino.

Il tema dell’incontro che si terrà il 20 maggio 2016, alle ore 18,30, presso la sede di Progetto per Iglesias, in via Carrara 21, a Iglesias, sarà: «A quei tempi, il prodotto dell’uva veniva venduto sfuso ed erano in molti, i magazzini che rimanevano aperti, a turno, sino a Pasqua. Oltre il vino, si degustava qualche pietanza tradizionale, frutto anch’essa del lavoro della terra».

Relatore sarà il dottor Damiano Vacca, laureato in lettere.

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Le commissioni del Consiglio regionale torneranno al lavoro domani, martedì 17 maggio 2016. Alle 9,30, si riunisce la commissione Sanità presieduta da Raimondo Perra. E’ prevista l’audizione dell’assessore alla sanità sul DL 133 (modifiche alla legge regionale 24 marzo 1997, n. 10 – norme in materia di programmazione, contabilità, contratti e controllo delle aziende sanitarie regionali, modifiche alla legge regionale 26 febbraio 1995, n. 5, e abrogazione della legge regionale 8 luglio 1981, n. 19, e altre disposizioni regionali in materia sanitaria); sul disegno di legge 247 (modifiche alla legge regionale 28 luglio 2006, n. 10 (tutela della salute e riordino del servizio sanitario della Sardegna. Abrogazione della legge regionale 26 gennaio 1995, n. 5) e sul disegno di legge 321 (istituzione dell’Azienda sanitaria unica regionale ASUR e disposizioni di adeguamento dell’assetto istituzionale e organizzativo del servizio sanitario regionale. Modifiche alla legge regionale 28 luglio 2006, n. 10 – Tutela della salute e riordino del servizio sanitario della Sardegna. Abrogazione della legge regionale 26 gennaio 1995, n. 5).

Il parlamentino esaminerà anche il progetto di legge 37 (riorganizzazione sanitaria della Regione Sardegna), il progetto di legge 78 (riforma del Servizio sanitario regionale) e il progetto di legge 85 (modifiche ed integrazioni alla legge regionale 28 luglio 2006, n. 10 – Tutela della salute e riordino del servizio sanitario della Sardegna. Abrogazione della legge regionale 26 gennaio 1995, n. 5). I lavori proseguiranno anche nel pomeriggio.

Mercoledì, dalle 9,30, per l’intera giornata, saranno sentite in audizione le parti sociali. Sempre domani, ma alle 16.00, è convocata la commissione Ambiente, presieduta da Antonio Solinas. All’ordine del giorno l’audizione del presidente di Confartigianato Imprese Sardegna sulle problematiche relative al trasporto pubblico locale evidenziate da imprese di noleggio con conducente e taxi aderenti alla Confartigianato. La commissione esaminerà la proposta di legge 34 (tutela e disciplina della raccolta dei funghi epigei e ipogei spontanei), la proposta di legge 219 (tutela e disciplina della raccolta dei funghi epigei e ipogei spontanei) e la proposta di legge 284 (norme per la raccolta e la commercializzazione dei funghi epigei spontanei). Alle 16 e 30 si riunisce la commissione Attività produttive, presieduta da Luigi Lotto, per la programmazione dei lavori. La commissione, mercoledì alle 10.00, sentirà in audizione l’assessore regionale dell’Agricoltura, sullo stato di attuazione del PSR 2014-2020 e sull’impostazione generale dei relativi bandi. Mercoledì, alle 12.00, è prevista la seduta della Commissione d’inchiesta sull’efficienza del sistema sanitario regionale e sull’adeguatezza dei suoi costi. L’organismo, presieduto da Attilio Dedoni, sentirà in audizione il Commissario straordinario della ASL n.3 di Nuoro.

Mercoledì, alle 11,30, si riunisce anche la commissione Lavoro e Cultura, presieduta da Gavino Manca. All’esame dei commissari, la risoluzione sulle problematiche dei lavoratori ex Ila di Portovesme, la proposta di legge 36 (legge regionale per l’insegnamento della storia, della cultura e della letteratura della Sardegna nelle scuole); la proposta di legge 167 (norme volte ad incentivare l’insegnamento della lingua sarda nelle scuole di ogni ordine e grado della Regione. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 15 ottobre 1997, n. 26 – Promozione e valorizzazione della cultura e della lingua della Sardegna)) e, infine, la proposta di legge 228 (norme per la tutela, ufficializzazione e promozione della lingua sarda e delle altre varietà linguistiche della Sardegna).

I lavori proseguiranno nel pomeriggio alle ore 17,00 e nei giorni successivi.

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

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Da sinistra -  Javier Girotto - Peppe Servillo - Natalio Mangalavite (m)

È uno dei concerti più attesi della diciannovesima edizione di Forma e Poesia nel Jazz quello che la rassegna, organizzata a Cagliari dall’omonima cooperativa, propone domani sera (lunedì 16) all’Auditorium del Conservatorio: al centro dei riflettori, a partire dalle 21.00, il trio di Peppe Servillo, (voce), Javier Girotto (sassofoni) e Natalio Mangalavite (pianoforte), entrambi argentini, questi ultimi due, ma di chiare origini italiane e da lungo tempo trapiantati nel nostro Paese. È appunto dall’elegante sodalizio dei due sudamericani, fissato nel 2003 sulle tracce dell’album “Colibrì”, che poco dopo ha preso il via il progetto con il campano Peppe Servillo, voce, autore e fondatore degli Avion Travel, già coinvolto in precedenza come ospite da Girotto in alcuni lavori di Aires Tango, il più famoso e longevo gruppo di cui il sassofonista è fondatore e leader. Il trio ha debuttato su disco nel 2004 con “L’Amico di Cordoba”, mentre è del 2009 il secondo album, “Futbol”, ispirato all’omonimo libro dello scrittore argentino Osvaldo Soriano.

 Uscito un anno fa, “Parientes” è invece il titolo del disco che detterà l’atmosfera e le sonorità del concerto di domani sera (lunedì 16) a Cagliari: un viaggio nei ricordi, nelle persone, nell’immaginario di un popolo migrante che ha dato vita ad un’altra cultura e, nel contempo, ha preservato la propria portandovi nuova linfa; un arco che si tende fra le sponde e nel tempo, tra tanghi e milonghe, jazz e canzone d’autore.

La serata è proposta da Forma e Poesia nel Jazz in collaborazione con l’associazione Solidando Onlus, attiva dal 2004 nella cooperazione internazionale e soprattutto nel sostegno ai progetti di scolarizzazione e formazione in diversi paesi in via di sviluppo, cui sarà devoluta una parte degli incassi del concerto: il biglietto costa 20 euro.

 

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Paola Atzeni.

Paola Atzeni.

Il Museo Laboratorio Andaus a sa scola de miniera con sede in Iglesias presso l’ex scuola elementare di Monteponi si rinnova, inaugurando il nuovo allestimento frutto di un percorso di nuovo orientamento museografico e di missione museale con la direzione scientifica della prof.ssa Paola Atzeni.

Il nuovo corso è il risultato di un progetto che l’Associazione Scu.di.mi, – Scuole di miniera, nel 2014, in collaborazione con il comune di Iglesias, ha presentato per il finanziamento alla Fondazione Banco di Sardegna, finalizzato a porre in essere una serie di interventi strutturali e procedere ad una riorganizzazione delle raccolte e dell’intero Museo, con la creazione di due unità espositive intitolate Bambini in classe e Bambini al lavoro.

Il progetto, coordinato a livello organizzativo e didattico dall’associazione Scu.di.mi, con l’impegno diretto di tanti giovani professionisti (l’antropologa Emanuela Usai, l’architetto Marco Piras, l’archivista Daniela Aretino, la responsabile per la comunicazione e promozione Laura Sanna, la guida ambientale e turistica Pierpaolo Putzolu) e l’apporto volontario di tanti cittadini, si è concluso nel gennaio 2016 con il riallestimento e la creazione di un iniziale archivio di memorie orali e la raccolta, la digitalizzazione e l’organizzazione storico-antropologica del patrimonio fotografico scolastico dai primi anni del ‘900 relativo al sito di Monteponi.

«Nel paesaggio delle dismissioni post-industriali questa esperienza procede oltre i confini delle cosiddette patrimonializzazioni culturali delle memorie, degli edifici e dei siti. Si distingue, infatti, per la messa in opera e la rimotivazione (in un nuovo orientamento museografico, e di missione museale intitolato La terra in mano) di dinamici laboratori di scoperte, di creatività, di comunicazione che qualificano sia la stessa istituzione museale sia le istituzioni locali a vari livelli.

Il riallestimento del museo-laboratorio, grazie al prezioso contributo di validi collaboratori, è particolarmente riuscito. Il museo-laboratorio Andaus a scola, dal punto di vista museografico, è riuscito come un piccolo gioiello di esemplare fattura: spartisce gli spazi per le esposizioni permanenti e per esposizioni temporanee, suddivide il piano primariamente espositivo da quello primariamente laboratoriale. Realizza in questo modo una speciale qualificazione degli spazi.

Il museo-laboratorio Andaus a scola è un luogo davvero speciale dove bambini e maestri, cittadini e artisti costruiscono beni per tutti e beni di tutti. Un luogo di persone che si fanno bambine e bambini per esprimere il meglio di sé comunicando mondi personali e sociali. Un luogo per prendere La terra in mano avendone cura come cura di sé: per scoprire e colorare la terra, per tessere e colorare li del mondo, per umanizzare se stessi con nuove abilità e nuovi valori di saper fare e di saper vivere, facendo belli e sani la terra più vicina e il mondo più lontano.

Il museo-laboratorio di Monteponi è uno straordinario “museo in av-venire”. Esso si avvera, infatti, tuttavia richiede ancora ulteriori interventi istituzionali, specialmente strutturali e edilizi. Congiunge inoltre progetti soggettivi, tesi al miglioramento personale, con esperienze che anticipano un av-venire condiviso nella cura della natura come impegno che riguarda noi stessi: la nostra stessa umanità che è naturale e culturale insieme» (dalla relazione della professoressa Paola Atzeni).

Il Museo Laboratorio Andaus a scola è nato nel 2002 quando, esaurita la frequenza scolastica, l’edificio, di proprietà comunale, costruito negli anni cinquanta dalla società Monteponi, appariva il luogo più idoneo, per la sua caratterizzazione, per la presenza di bellissimi mosaici che parlano di bambini e di giochi, per la sua posizione, per così dire, “a bocca di miniera”, a diventare un luogo storico-culturale per l’infanzia, un museo delle scuole e dei bambini delle comunità minerarie. E così un’intera comunità scolastica (bambini, insegnanti, dirigente, genitori, nonni) con la collaborazione di Enti ed Associazioni,

Privati cittadini e la guida della prof.ssa Antropologa Paola Atzeni, ha lavorato per realizzare un embrionale modello metodologico-scientifico di laboratorio museo e far “rinascere” la scuola.

Sono seguiti anni di forzata chiusura, ma nel 2008, dopo un intervento di parziale manutenzione del caseggiato, la scuola è stata utilizzata, per volontà della Giunta Carta, per la realizzazione del progetto “Memoria e identità” frutto di un accordo di rete tra il Comune e le scuole cittadine. Tale progetto era finalizzato a realizzare una stretta collaborazione per la programmazione, la realizzazione e la gestione di un “Laboratorio-museo della scuola di miniera” da ubicare presso la “scuola elementare di Monteponi”, in continuità con quanto proposto e realizzato nell’anno scolastico 2001/2002 (deliberazione della Giunta Comunale n. 74 del 22/04/2008).

Il 15 aprile 2010, con una convenzione, il Museo Laboratorio è stato assegnato in gestione provvisoria all’Associazione “Scuole di miniera Onlus” Scu.di.mi, guidata inizialmente dal dott. Antonio De Rubeis ed ora dalla dott.ssa Maria Teresa De Tool, che da allora progetta e realizza un’ampia proposta di attività didattica, coordinata dalle docenti Silvana Fontana e Marina Muscas, che ospita ogni anno centinaia di bambine/i della città di Iglesias e della Sardegna. I laboratori sono gestiti da personale qualificato: la Guida Turistica e responsabile del laboratorio di geologia Pierpaolo Putzolu, l’archeologo Gianfranco Canino, l’artigiano ceramista Alessandro Lai, l’esperta di didattica dell’arte Barbara Contini, gli esperti di ballo sardo e tradizioni popolari del Gruppo Folk Città di Iglesias.

L’ultima fase è stata caratterizzata dal progetto Museo laboratorio “Andaus a scola de miniera” – Memoria e creatività: Laboratori e percorsi di scoperta della miniera di Monteponi” finanziato dal Comune e dalla Fondazione Banco di Sardegna, ampio e complesso nella sua realizzazione, gestito in campo contabile e gestionale dalla signora Marinella Diana.

La raccolta di memorie, avviata in questi due anni dall’Associazione Scu.di.mi con l’apporto della docente Ica Cosseddu, è stata soprattutto ricerca di testimonianze orali e documenti fotografici, molto partecipata, che ha permesso di raccogliere oltre cento fotografie di scolaresche solo della scuola di Monteponi.

Oggi il Laboratorio Museo si ripresenta alla città e al territorio regionale, alle scolaresche e ai turisti italiani e stranieri rinnovato e arricchito, con credenziali maggiori per il riconoscimento nel sistema museale regionale e con una decisa volontà di ricerca culturale e didattica che ci accompagni nella responsabilità di trasmissione delle memorie della miniera, di tutela del diritto dei bambini all’istruzione e del diritto della terra alla rigenerazione.

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Nave Tirrenia Janas

Tirrenia-CIN, in collaborazione con la Onlus “Imago Mundi” ha offerto, in occasione della tappa cagliaritana di “Monumenti Aperti”, a tutti i bambini e alle loro famiglie un punto di vista davvero straordinario sulla città di Cagliari.

Luigi Dal Cin, autore di oltre 100 libri di narrativa per ragazzi, ha raccontato stamattina ai partecipanti la bellezza del capoluogo sardo visto direttamente dal ponte più alto della nave Dimonios, suscitando grande emozione in tutti i presenti.

Promuovere la Sardegna e le sue eccellenze culturali è l’obiettivo che si propone l’evento di oggi, con il patrimonio artistico sardo “visto dal mare” come tema principale e i più giovani come target di riferimento. Tirrenia e Moby, Compagnie del Gruppo Onorato Armatori, infatti, ostengono la 20esima edizione di “Monumenti aperti”, in programma fino al prossimo 29 maggio.

Quarantotto i comuni interessati e oltre 700 i siti tra musei, beni artistici e culturali della Sardegna coinvolti nelle precedenti edizioni: sono questi alcuni dei numeri che fanno di “Monumenti Aperti” una grande manifestazione patrocinata dalla Presidenza della Camera dei Deputati e del Senato, e finanziata dall’assessorato del Turismo della Regione Sardegna, oltre che dagli altri enti territoriali coinvolti.

La manifestazione ha l’obiettivo di stimolare la tutela e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, dando la possibilità a tutti di fruire e visitare musei e monumenti, anche quelli normalmente chiusi al pubblico, attraverso visite guidate condotte da volontari. Appositi percorsi sono studiati per non udenti e non vedenti, e altre visite sono dedicate ai bambini. Moby, Tirrenia-CIN e Toremar sono compagnie del gruppo Onorato Armatori, leader del trasporto marittimo passeggeri e merci da cinque generazioni. Primo al mondo per numero di letti e primo in Europa per capacità passeggeri, il gruppo occupa fino a 4.000 dipendenti, tutti italiani, inclusi gli stagionali. Con le tre compagnie, il gruppo Onorato collega Sardegna, Sicilia, Corsica, Arcipelago Toscano e Tremiti con 47 navi, tutte bandiera italiana, con 41.000 partenze per 30 porti programmate per il 2016. I Fast Cruise Ferries del gruppo sono tra i primi al mondo per qualità: Moby è stata insignita del Sigillo di Qualità 2015/2016 e della prestigiosa Green Star sulle tre navi ammiraglie. Il gruppo Onorato ha inoltre una flotta di 17 rimorchiatori di ultima generazione che forniscono in nove porti italiani servizi quali assistenza alle manovre delle navi in porto e attività di salvataggio. Tramite la controllata Sinergest, Moby gestisce inoltre la stazione marittima Isola Bianca nel porto di Olbia.

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Giovedì 19 maggio, alle ore 18.30, presso la Biblioteca comunale di viale Arsia, a Carbonia, si terrà un appuntamento con la storia dell’archeologia dal titolo “I primi Isolani realmente isolati? La Sardegna dal Paleolitico al Neolitico”. La conferenza sarà tenuta da Carlo Lugliè, direttore degli scavi di “Su Carroppu”, a Sirri.

Carlo Lugliè, esperto analista dei processi del più antico popolamento della Sardegna, aiuterà a comprendere le più recenti acquisizioni e metodologie della ricerca negli studi preistorici. Durante l’incontro verrà fatto il punto sulle fasi più antiche della presenza umana nell’Isola.

Biblioteca comunale Carbonia copia

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Appuntamento con gli eventi della Primavera Sulcitana oggi a Calasetta e Perdaxius.

A Perdaxius il programma oggi prevede: motoraduno d’auto d’epoca, dimostrazione degustazione pane, musica dal vivo, escursione guidata, valle dei nuraghi, laboratori della pasta fatta in casa, sagra dei sappueddus al sugo e salsiccia, la procesisone e una serata di ballo sardo. Il programma proseguirà anche domani .

A Calasetta, Bikalasetta 2016, escursione su mountain bike, la seconda edizione della prima motoristica, il concorso di pilau per le casalinghe, la giornata del donatore e, infine, un’esibizione della banda musicale Giacomo Puccini.

Primavera Sulcitana

 

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Porto Cervo Wine Festival

Il Porto Cervo Wine & Food Festival conferma la sua vocazione: offrire ai piccoli e medi produttori sardi l’opportunità di promuovere l’azienda al di fuori dei confini regionali. La rassegna che apre la stagione turistica in Costa Smeralda è in grado di connettere i produttori di nicchia con la distribuzione di livello mondiale. Evelin Hansson è una buyer internazionale, rappresentante del brand Pernod Ricard. Ed è una sommelier: «Ho scoperto un vino molto interessante, il Vermentino di Gallura. Ha una mineralità particolare, non riscontrabile in nessun altro vino bianco». Presente, al Festival, anche Eataly con una nuova iniziativa, il “Progetto Fico” spiegato da Sebastiano Sardo: «Stiamo costruendo il più grande mercato italiano dell’agroalimentare, all’interno saranno ospitate le migliori imprese del settore, una o più per Regione, che avranno la possibilità di produrre e vendere direttamente in loco».

Tra gli stand, è possibile scoprire inediti modi di interpretare cibi e bevande tradizionali: il tipico formaggio di pecora viene lavorato assieme alla birra artigianale, oppure il miele che viene da Sennariolo e che ha conquistato l’empireo dell’accoglienza nell’isola. C’è anche il Cannonau di Sardegna, creato appositamente per celebrare la longevità. Piccole e grandi storie si intrecciano e si incontrano negli spazi del Conference Center e del Tennis Club, dove è in corso (si concluderà domani) la rassegna.  

Un esempio è la Cantina Argiolas, una realtà consolidata del settore vinicolo che ha scelto il Porto Cervo Wine Festival per presentare per la prima volta il nuovo vino Senes ai consumatori sardi. Spiega Elia Onnis, marito di Valentina Argiolas e  responsabile commerciale dell’azienda: «Senes è un Cannonau di Sardegna affinato 12 mesi in barrique, 12 mesi in vasche di cemento e 6 mesi in bottiglia, per un totale di due anni e mezzo. È un omaggio alla longevità tipica della Sardegna: gli studi effettuati sulle abitudini dei centenari sardi rivelano che per tutta la vita hanno bevuto un calice di vino a pasto. Il messaggio che scaturisce è semplice: “Bevi Cannonau e campi cent’anni”».

Dagli alberghi Starwood della Costa Smeralda fino a Villasimius, l’arte del miele imprime il suo marchio di valori genuini. L’azienda Brisi ha una storia di oltre 70 anni:  «Mio padre è nato nel ’40 e dopo la guerra è emigrato in Svizzera. Lì il destino gli ha fatto incontrare un appassionato di apicoltura ed è iniziata la sua seconda vita» racconta Davide Brisi, seconda generazione dell’azienda di famiglia. Dai cantieri della rete ferroviaria Milano-Monaco, alle arnie di Sennariolo. Ora nuove sfide. L’idea è quella di produrre una confettura, mantenendo inalterate le caratteristiche di un miele che non si può dimenticare.

Un anno e mezzo fa, due amici di Macomer, Luciano Sogos e Gavino Guiso, hanno scelto di abbandonare i rispettivi lavori e hanno deciso di lanciarsi nel mercato del caseario fondando la Mac Formaggi. L’idea: produrre formaggio alla birra. Utilizzando non bionde qualsiasi ma birra artigianale, made in Sardinia. «Abbiamo pensato di fare un prodotto che non esisteva sul mercato e quindi abbiamo unito il latte di pecora biologico con la birra artigianale Sella del Diavolo e questi sono gli unici ingredienti che usiamo – spiega Luciano Sogos – il risultato è un formaggio molto apprezzato soprattutto come supporto per piatti di carne e pesce».

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Conservatorio di Cagliari 35 copia

Con la conferenza dal titolo “Busoni teorico e musicologo”, tenuta da Laura Quattrini, docente di Storia della musica nel conservatorio “G. P. da Palestrina di Cagliari”, lunedì 16 maggio, alle 18.00, nell’aula magna dell’istituzione musicale cagliaritana (in piazza Porrino), prenderà il via la VI edizione del “Festival Pianistico del Conservatorio” dedicato quest’anno, nel 150° anniversario dalla nascita, alla figura di Ferruccio Busoni, sommo pianista e compositore, personalità tra le più versatili e stimolanti del panorama musicale internazionale.

Sino all’11 luglio, e poi di nuovo da settembre alla fine di ottobre, l’aula magna e l’auditorium del Conservatorio  ospiteranno conferenze, concerti, lezioni aperte e, per la prima volta, conversazioni pianistiche, che ripercorreranno la figura di Busoni restituendo al pubblico le tante sfaccettature dell’uomo e del musicista.

Nato da un progetto di Stefano Figliola, docente di pianoforte al Conservatorio di Cagliari, il Festival Pianistico è divenuto negli anni un sicuro riferimento per quel pubblico che, sempre più numeroso e attento, ne ha seguito le precedenti edizioni dedicate rispettivamente a Dino Ciani, Claudio Arrau, all’esecuzione integrale delle 32 sonate di Beethoven, a Frydrich Gulda e ad Alexis Weissenberg.

Per questa VI edizione, il cartellone delle manifestazioni, nella sezione “Itinerari Busoniani”, propone anche due conferenze curate dal Dipartimento di “Teoria e Analisi, Composizione, Direzione e Musicologia”. Si tratta di “Busoni operista” (lunedì 23 maggio alle 18.00), tenuta da Gianluigi Mattietti, docente di Storia della musica all’Università di Cagliari, e di “Busoni: pensiero estetico e prassi compositiva” (il 30 maggio alle 18) conversazione a tre voci tra Marco Vincenzi, direttore artistico del Centro studi musicali “Ferruccio Busoni” di Empoli, Mario Carraro, docente di Armonia al Conservatorio e Mirko Atzori, brillante allievo dell’istituzione musicale cagliaritana. Completerà il ciclo degli “Itinerari Busoniani” la conferenza “Busoni: uno “sguardo lieto” o inquieto sul pianismo e l’arte?” (lunedì 3 ottobre, alle ore 18.00) che vedrà protagonista Aurora Cogliandro, docente di pianoforte nel Conservatorio cagliaritano.

Le “Lezioni aperte”, rivolte prevalentemente ad un pubblico esterno, saranno tenute il 6 e il 13 giugno, alle 18.00, nell’aula magna dai due docenti di pianoforte Maurizio Moretti e Francesca Giangrandi.

Novità per questa VI edizione del Festival Pianistico sono le “Conversazioni pianistiche” curate e condotte da Mirko Atzori, che avranno per protagonisti due docenti di Pianoforte – Stefano Figliola (10 ottobre) e Francesco Giammarco (17 ottobre), sempre alle 18.00 e sempre nell’aula magna.

Le manifestazioni concertistiche, invece, prenderanno il via lunedì 11 luglio nell’auditorium, con un concerto dedicato interamente a musiche di Ferruccio Busoni per poi riprendere mercoledì 21 settembre.

La manifestazione è organizzata dai Dipartimenti “Strumenti a Tastiera” e “Teoria e Analisi, Composizione, Direzione e Musicologia”,  in collaborazione col Dipartimento di “Musiche d’insieme”.

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Movimento Zon Franca

Grande partecipazione popolare giovedì sera, nella sala conferenze del Lù Hotel, a Carbonia, all’incontro organizzato dal Movimento Sardegna Zona Franca. Sala piena e acceso dibattito sullo sviluppo delle potenzialità insite nello strumento della zona franca aperta, da poco avviata nel Sulcis.

Il coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi, si è congratulato apertamente per la fruttuosa collaborazione con i vertici del Movimento che ha portato alla realizzazione delle delibere attuative della zona franca del Sulcis che danno applicazione all’art. 12 dello Statuto Sardo, dopo un’attesa durata ben… 68 anni.

«Il Movimento Sardegna Zona Franca, dopo aver collaborato alla revisione dell’articolo 10 del predetto statuto – si legge in una nota -, adesso può ben dire di aver fattivamente determinato, con la collaborazione dell’attuale Giunta regionale, l’applicazione concreta dell’articolo 12. Ciò dimostra che non conta il colore della Giunta al Governo pro tempore ma soltanto l’effettivo impegno che si profonde.»