25 July, 2024
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Si è rinnovato il secolare rito della “Peregrinatio Mariae”, il viaggio della Madonna di Monserrato, patrona di Tratalias e Regina del Sulcis. Il giorno dell’Ascensione quest’anno giovedì 5 maggio il simulacro della Madonna di Tratalias, ha iniziato il viaggio dalla Cattedrale di Iglesias verso la basilica romanico pisana a lei dedicata, che si eleva nel borgo medievale di Tratalias. Un tragitto di trentacinque chilometri. Ad accompagnarla e a scortarla nel viaggio, il simulacro ligneo della Santa, trattori riccamente addobbati, mentre diverse soste ne hanno interrotto il cammino: Gonnesa, Flumentepido, Carbonia e San Giovanni Suergiu, con centinaia di fedeli assiepati al bordo della strada.

Erano circa le 21.00, quando il simulacro ha raggiunto l’ingresso del paese, dove una croce riccamente adornata di fiori segna l’arrivo e la partenza del ritorno ad Iglesias della Madonna di Monserrato. Da lì il trattore con a bordo il simulacro ha proseguito per il sagrato della chiesa medievale seguito, al suono della banda musicale, da una processione di fedeli e dalle autorità civili e militari del territorio. All’arrivo sul sagrato, mentre il simulacro veniva portato a spalle all’interno dell’antica cattedrale nella piazza adiacente la chiesa, come tradizione, è stato acceso un grande falò, “su fogaroni”, in segno di saluto e devozione.

L’arrivo della Santa secondo un rito che antichi testi raccontano si rinnovi dal 1503, ha dato il via ad una serie di festeggiamenti religiosi che hanno avuto il battesimo con la celebrazione della Santa messa da parte del cappuccino padre Vincenzo, parroco di Valverde, ad Iglesias. Le celebrazioni si sono susseguite nei giorni seguenti, sia nella chiesa del paese nuovo, sia nell’antica cattedrale del borgo medievale.

“Sa Festa Manna” conta, da quando il paese è stato ricostruito sulla collina al riparo dalle infiltrazioni d’acqua della diga di Monte Pranu che aveva minato le fondamenta delle case, lo svolgimento di due processioni. Quella della domenica, officiata dal parroco don Emanuele Tiddia, si è snodata per la vie del nuovo paese, mentre lunedì, giorno canonico della festa, il corteo sacro ha unito il vecchio ed il nuovo con partenza dalla cattedrale, nel vecchio borgo, per raggiungere le vie del paese nuovo e fare poi rientro in cattedrale, allietato dalla banda musicale cavalieri e gruppi folk del territorio e scortato dal capitolo e da diversi sacerdoti della diocesi e dalle autorità civili e militari del paese.

La festa, insieme alle celebrazioni religiose, ha vissuto anche appuntamenti civili, come l’esibizione di gruppi canori e cabaret, fuochi d’artificio ed una mostra dal titolo “Charlie Chaplin nell’arte”  che ha visto il pittore sulcitano Luciano Mei esporre una ottantina di quadri che ritraevano il personaggio e la vita del grande attore e regista. Poi, come avviene ogni anno, martedì 10 maggio il simulacro, in onore ad un antico “accordo” con la sede vescovile di Iglesias, ha fatto rientro nella cattedrale di Iglesias, dove rimarrà sino alla prossima “Festa Manna”. Così è stato anche quest’anno e certamente lo sarà, se Dio vorrà, per tanti altri anni ancora.

Tito Siddi

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Progetto per Iglesias presenta: “Su magasinu e’ binu” – Il ritrovo dell’identità. 

Una breve panoramica su un’istituzione sociale di una Iglesias in parte dimenticata. Piccoli centri nevralgici e snodi socio – territoriali che ci presentano un piccolo grande mondo dinamico, quando il centro cittadino non era ancora piazza Sella.

Relatore sarà il dottor Damiano Vacca, laureato in lettere.

Gli incontri si terranno il 13 – 20 – 27 maggio 2016 alle ore 18,30, presso la sede di “Progetto per Iglesias”, in via Carrara 21.

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Sede Banco di Sardegna Cagliari 3

Il Consiglio di Amministrazione del Banco di Sardegna ha approvato oggi il resoconto intermedio di gestione consolidato del Banco di Sardegna e delle sue controllate, riferito al 31 marzo 2016.

Il primo trimestre dell’esercizio 2016 continua ad essere condizionato da un quadro macroeconomico incerto, con una ancora debole domanda di finanziamenti per nuovi investimenti. Il trend degli impieghi con clientela è in leggera ripresa, mentre la raccolta complessiva registra un buon incremento. Il risultato netto consolidato, benché penalizzato dalla flessione del margine d’interesse con tassi di riferimento su livelli particolarmente bassi, è stato influenzato positivamente dalla necessità di minori rettifiche di valore stanziate sui crediti deteriorati, pur mantenendo adeguati tassi di copertura; si conferma la tenuta delle commissioni, nonostante le turbolenze dei mercati finanziari nei primi due mesi dell’anno, e il contenimento dei costi operativi.

Risultati di conto economico consolidato dei primi tre mesi del 2016.

Sotto il profilo reddituale, il margine di interesse si attesta a 58,7 milioni, in calo del 6,2% rispetto all’analogo periodo del 2015, ancora condizionato dai livelli addirittura negativi dei tassi base di riferimento. Rispetto all’ultimo trimestre del 2015, la riduzione è minima e legata all’effetto giorni in meno.

Le commissioni nette si posizionano a 35,6 milioni, in sostanziale stabilità rispetto ai primi tre mesi del periodo a raffronto. Si registrano miglioramenti principalmente nei servizi di gestione, intermediazione e consulenza, in particolare nel collocamento titoli (+1,1 milioni) e nella distribuzione di servizi assicurativi (+0,5 milioni).

In contrazione l’apporto del comparto finanziario che ha prodotto un risultato netto positivo di 2,4 milioni, a fronte dei 17 milioni rilevati nell’analogo periodo dello scorso esercizio per effetto delle minori cessioni di titoli realizzate nell’esercizio.

Il margine di intermediazione perviene a 96,7 milioni (-16,1%), contro i 115,3 milioni di marzo 2016.

Le rettifiche di valore nette per deterioramento dei crediti e altre operazioni finanziarie pervengono a complessivi 12,3 milioni, in diminuzione di 4,6 milioni rispetto ai 16,9 milioni stanziati nel primo trimestre dell’esercizio precedente (-27,2%), pur mantenendo un presidio sul portafoglio sempre attento e puntuale e un indice di copertura molto elevato. Con riferimento alle operazioni per cassa, le rettifiche nette sui crediti, pari a 12,8 milioni, sono riconducibili a rettifiche di valore per 41,8 milioni, relative al comparto crediti in sofferenza per 20,1 milioni e a quello delle inadempienze probabili per 19,2 milioni. Nell’ambito delle riprese di valore, che assommano a 29 milioni, 19,5 milioni sono riferiti alle sofferenze e 8,1 milioni alle inadempienze probabili.

I costi operativi si attestano a 78,6 milioni, in leggera riduzione rispetto ai 78,9 milioni del primo trimestre 2015. In tale ambito, fra le spese amministrative, pari complessivamente a 84,8 milioni (+2,7%), le spese per il personale assommano a 42,8 milioni, con una diminuzione di 1,1 milioni (-2,5%); le altre spese amministrative, pari a 42 milioni, si incrementano nel periodo di 3,3 milioni (+8,7%), principalmente in relazione all’aumento degli oneri per servizi amministrativi e delle spese per ICT.

Gli accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri pervengono a 1,7 milioni, in riduzione di 1,9 milioni rispetto all’analogo periodo a raffronto. Le rettifiche di valore su attività materiali e immateriali assommano a 2,4 milioni (-0,3 milioni). Gli altri oneri/proventi di gestione si portano a 10,2 milioni (+0,3 milioni).

L’utile generato dall’operatività corrente al lordo delle imposte perviene a 6,7 milioni, in calo di 13 milioni rispetto ai 19,7 milioni dell’analogo periodo del 2015 per effetto di minori plusvalenze da realizzo del portafoglio titoli; dedotti gli accantonamenti per le imposte del periodo, pari a 2,1 milioni e l’utile di pertinenza di terzi pari a 0,5 milioni, si determina un utile netto consolidato della sub-holding di 4,1 milioni, a raffronto con i 12,4 milioni del periodo precedente.

Lo stato patrimoniale consolidato al 31 marzo 2016.

Gli impieghi netti verso la clientela si attestano a 8 miliardi, in aumento dell’1,1% rispetto al 31 dicembre 2015. La disamina della distribuzione per forma tecnica dell’area performing degli impieghi, che evidenzia un incremento generalizzato di tutte le forme tecniche di impiego, mostra come la principale tipologia di operazioni sia rappresentata dai mutui che, con 4,2 miliardi, rappresentano il 52,9% del totale dei crediti. Il segmento a breve dei conti correnti si attesta a 1,1 miliardi, in crescita dello 0,4% rispetto alla fine del 2015, con una incidenza sull’intero portafoglio pari al 14,1%. Il settore del credito al consumo, con 0,6 miliardi, risulta in aumento dello 0,5% sul dato di fine esercizio, mentre il comparto delle altre operazioni, che include le altre sovvenzioni, gli anticipi effetti e in generale il rischio di portafoglio, si porta a 0,8 miliardi, in crescita del 6,9% nel confronto con fine dicembre 2015.

I crediti deteriorati pervengono complessivamente, in termini lordi, a 2,4 miliardi e risultano presidiati da rettifiche di valore per oltre 1 miliardo, che portano il valore netto a 1,3 miliardi in aumento dell’1,1% rispetto al dato di fine anno. L’incidenza dell’esposizione netta dei crediti dubbi in rapporto agli impieghi complessivi si attesta al 16% e il rapporto di copertura si porta al 46,4%, in linea rispetto al dato di fine 2015 (46,5%). Le sofferenze nette assommano a 759,4 milioni in crescita del 2,1%, con un grado di copertura pari al 56,9%. Le inadempienze probabili pervengono a 491 milioni in aumento dell’1% sul dato di fine esercizio 2015 e con un indice di copertura del 18%. Le esposizioni scadute deteriorate (in calo del 17,4%) si portano, a valori netti, a 31,1 milioni, con rettifiche di valore per 3 milioni e un grado di copertura dell’8,9%. Sul portafoglio dei crediti in bonis, che rappresentano l’84% del totale degli impieghi netti, sono state stanziate rettifiche di valore per 35,2 milioni che determinano un rapporto di copertura dello 0,5%.

Sostanzialmente stabili le attività finanziarie in portafoglio, costituite per lo più da titoli di Stato italiani, che ammontano al 31 marzo 2016 a quasi un miliardo (+0,6% rispetto alla fine dell’esercizio precedente). 4

La posizione interbancaria netta registra un saldo positivo di 3,5 miliardi, in crescita del 16,4% rispetto alla fine dell’esercizio 2015 (+496 milioni).

La raccolta diretta da clientela perviene complessivamente a 11,6 miliardi, in aumento del 3,6% rispetto agli 11,2 miliardi di fine esercizio 2015 (+0,4 miliardi), quasi interamente ascrivibile all’incremento delle operazioni di pronti contro termine. Ancora in linea con l’andamento dell’intero sistema bancario, la dinamica ha confermato nei primi tre mesi dell’esercizio una netta divaricazione tra fonti a breve e a medio-lungo termine. Più in dettaglio, i conti correnti mantengono il proprio peso percentuale sul totale dell’aggregato intorno al 60% e raggiungono i 6,9 miliardi (+0,7% rispetto a fine dicembre 2015), mentre i depositi a risparmio si attestano a 523,7 milioni, in calo dell’1,6%. Le operazioni di pronti contro termine con clientela si posizionano a 2,4 miliardi, in crescita del 31,1% (+572 milioni), incrementando ulteriormente il peso sull’intero aggregato al 20,8%. I certificati di deposito confermano il calo tendenziale dello scorso esercizio, attestandosi a 335 milioni, in diminuzione da inizio anno di 42 milioni (-11,2%). Il comparto obbligazionario è risultato in calo dell’11,5%, posizionandosi a fine marzo 2016 a 1,2 miliardi, mantenendo il proprio peso percentuale sul totale dell’aggregato oltre il 10%.

La raccolta indiretta si posiziona a 3,9 miliardi, in calo dell’1,7% rispetto ai volumi di fine dicembre 2015; nel dettaglio la componente gestita (fondi comuni di investimento e gestioni patrimoniali) si mantiene in sostanziale stabilità su dicembre 2015 (+0,1%), mentre segna un aumento del 6,6% su base annua. I premi assicurativi rilevano un aumento del 4,8%, mentre i titoli di terzi in deposito mostrano un calo del 7,3%.

Il patrimonio netto consolidato si attesta al 31 marzo 2016 a 1.267 milioni e risulta in crescita rispetto al saldo dell’esercizio precedente di 8,8 milioni.Principali fatti di rilievo intervenuti successivamente alla chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione

In data successiva alla chiusura del periodo non sono emersi fatti significativi tali da influire sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della banca e delle sue controllate.

In data 14 aprile 2016 l’Assemblea dei soci del Banco di Sardegna ha deliberato, tra l’altro, l’approvazione del bilancio d’esercizio 2015 e, conseguentemente, la proposta di copertura della perdita dell’esercizio mediante utilizzo della riserva disponibile. Nella medesima data l’Assemblea ordinaria del Banco di Sardegna ha provveduto al rinnovo del Consiglio di amministrazione e del Collegio sindacale, per il triennio 2016-2018.

In data 9 aprile 2016 l’Assemblea dei soci della Banca di Sassari ha deliberato, tra l’altro, l’approvazione del bilancio d’esercizio 2015 e, conseguentemente, la proposta di riparto dell’utile presentata dal Consiglio d’amministrazione, che prevedeva l’assegnazione a riserve patrimoniali di 3,5 milioni e la distribuzione di dividendi per 2,2 milioni.

L’evoluzione della gestione della sub-holding dovrebbe beneficiare del leggero miglioramento del quadro macroeconomico a livello regionale previsto per il 2016, che potrebbe fornire un impulso positivo alla ripresa degli investimenti e dei consumi e consentire di poter tornare a crescere anche sul fronte dei crediti. Infatti, la dinamica degli impieghi è attesa in lenta ripresa dai minimi del 2014, mentre l’andamento della raccolta sarà condizionata dalle scelte di portafoglio delle famiglie che dovrebbero privilegiare i fondi comuni, i prodotti assicurativi o forme di deposito che assicurino rendimenti più elevati della raccolta a vista. Sul fronte dei ricavi, il margine d’interesse sarà ancora penalizzato dalla dinamica dei tassi base di riferimento, ormai su valori addirittura negativi, mentre le commissioni dovrebbero consolidarsi su livelli più elevati; dal lato dei costi, si continuerà nella ricerca di sinergie e risparmi strutturali, con effetti positivi sulla redditività di medio periodo.

Sarà prioritario realizzare i progetti e le azioni indicate nel Piano industriale 2015-2017, finalizzati a ottimizzare il posizionamento sul mercato e la qualità dei servizi offerti, in particolare il piano di razionalizzazione della rete sportelli del Polo Sardo – con l’integrazione degli sportelli della Banca di Sassari in quelli del Banco di Sardegna e la successiva cessione della quota di maggioranza dal Banco di Sardegna alla capogruppo Banca popolare dell’Emilia Romagna – che sarà di supporto al rafforzamento della spinta commerciale. L’intera struttura aziendale sta lavorando con grande determinazione sul lancio di nuove iniziative commerciali, sulla formazione del personale e sul posizionamento territoriale, al fine di migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi, prestando altresì particolare attenzione alla solidità patrimoniale e al profilo di rischio e liquidità.

Ad integrazione delle anzidette informazioni si allegano i prospetti di Stato patrimoniale e Conto economico consolidati inclusi nel Resoconto intermedio di gestione approvato dal Consiglio di Amministrazione. Si precisa che tali schemi e lo stesso resoconto non sono oggetto di verifica da parte della società di revisione.

Si precisa che con riferimento alle recenti disposizioni normative intervenute con modifica del TUF (D.Lgs. 25 del 15 febbraio 2016), che fanno seguito alla Direttiva europea 2013/5/UE (Trasparency II), in attesa di specifiche disposizioni regolamentari da parte di Consob, il Banco di Sardegna, in linea con gli orientamenti del Gruppo di appartenenza, ha deciso su base volontaria di provvedere, in continuità con il passato, alla pubblicazione del Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2016. Tale scelta non rappresenta alcun impegno per il futuro a mantenere tale impostazione, quindi a pubblicare informazioni trimestrali e resoconti intermedi di gestione.

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I RICORDI DEL FIUME Locanda-De-Serio_DF

Giovedì 12 maggio, alle ore 21.00, nei locali dello Spazio Ex-Di’ Memorie in Movimento – La Fabbrica del Cinema nella Grande Miniera di Serbariu a Carbonia, si terrà la proiezione del film “I ricordi del fiume”. Il film è il secondo appuntamento  con la rassegna dal titolo “Piccolo Grande Cinema – Il Cinema documentario dei Fratelli De Serio”. L’ingresso è gratuito.

“I ricordi del fiume” è stato presentato in anteprima alla 72ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia lo scorso settembre. Subito dopo la proiezione del documentario si svolgerà l’incontro con il regista Gianluca De Serio, uno dei due autori del film. In apertura di serata sarà proiettato il filmato “Il viaggio dell’uono”, realizzato all’interno del Workshop diretto da Gianluca e Massimiliano De Serio e tenutosi nel Sulcis Iglesiente nell’aprile del 2012

Il Platz è una delle baraccopoli più grandi d’Europa. Un progetto di smantellamento si abbatte sulla Comunità di più di mille persone che lo abita: alcune famiglie rientrano nel censimento della Prefettura e potranno essere trasferite in case nuove, mentre il destino di tante altre è di tornare nel Paese natale o cercare un’altra sistemazione di fortuna. In una labirintica immersione, I ricordi del fiume ritrae gli ultimi mesi di esistenza del Platz.

Gianluca e Massimiliano De Serio lavorano insieme dal 1999. Negli anni hanno realizzato film, documentari e installazioni, partecipando a mostre e festival di cinema nazionali e internazionali. Protagonisti dei lavori dei De Serio sono identità sradicate, alle prese con una continua ridefinizione di sé o identità collettive, in un percorso ibrido tra messa in scena, memoria e performance. Nel febbraio 2012 hanno fondato Il Piccolo Cinema, società di mutuo soccorso cinematografico, spazio dedicato alla promozione della cultura cinematografica.

La rassegna “Piccolo Grande Cinema – Il Cinema documentario dei Fratelli De Serio” è organizzata dal Centro Servizi Culturali Carbonia Iglesias della Società Umanitaria in collaborazione con i Circoli del Cinema ARCI-UCCA e FICC e con il Comune di Carbonia.

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L’assessorato del lavoro ha fissato per domani alle 12.15 un incontro tecnico per discutere del futuro dei lavoratori Ex Rockwool.

«La perseveranza e l’impegno cominciano a portare i frutti – spiega Fabio Enne, segretario generale Ust Cisl del Sulcis Iglesiente -. Accogliamo di buon grado la convocazione ed apprezziamo la volontà dell’assessorato del Lavoro di risolvere il problema occupazionale legato agli invisibili.»

La proposta della Ust Cisl, condivisa anche dal presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, prevede l’assunzione dei dodici lavoratori ex Rockwool in Ati Ifras da gennaio 2017 e, in attesa, gli stessi verrebbero impiegati in attività lavorative temporanee in virtù dei vari progetti per le politiche attive del lavoro.

Rockwool 2 copia

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Chiesa San Ponziano  50 copia

Domani, festa di San Ponziano, parroco di Carbonia, n seguito alla richiesta presentata dal Comitato del Mercato Civico, il Comune di Carbonia ha disposto (ordinanza n. 120 del 10 maggio 2016) l’apertura del Mercato Civico per il giorno 12 maggio, Festività di San Ponziano, Patrono della Città. Gli operatori hanno la facoltà di aprire le rispettive attività commerciali, dalle ore 7.30 alle ore 13.00.

Gli uffici comunali resteranno chiusi e dalle ore 18.00, è stata disposta la chiusura temporanea al traffico al momento del passaggio della processione religiosa, nelle seguenti strade: Serbariu (Chiesa San Narciso), via Lubiana, via Santa Caterina, via Trento, via Roma, Piazza Roma (Chiesa San Ponziano).

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IN.SAR., Iniziative Sardegna S.p.A., nell’ambito dell’incarico assegnato dalla Regione Sardegna per la predisposizione di un “Piano di politiche attive del lavoro”, destinato ai lavoratori del “Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna”, ha indetto una procedura per la selezione comparativa pubblica di esperti in diverse discipline, che dovranno supportare la definizione e l’elaborazione del piano.

Obiettivo del Piano è quello di favorire la stabilizzazione occupazionale dei lavoratori socialmente utili e di sostenere la continuità delle attività previste dall’intervento “Parco Geominerario”, il mantenimento degli attuali livelli occupativi dei lavoratori provenienti dal progetto interministeriale interregionale denominato “Parco Geominerario” e la progressiva riduzione del costo dell’intervento a carico della Regione.

Cinque le figure richieste:
– un avvocato esperto nella disciplina del codice dei contratti pubblici;
– un avvocato esperto giuslavorista;
– un ingegnere esperto in gare d’appalto;
– un ingegnere esperto in materia ambientale;
– un esperto in politiche attive del lavoro.

Le domande dovranno pervenire entro le ore 16.30 del 31 maggio 2016, con una delle seguenti modalità:
– tramite raccomandata all’indirizzo IN.SAR. – Iniziative Sardegna S.p.A. – via Mameli 228 – 09123 Cagliari;
– tramite consegna a mano o corriere privato, presso l’ufficio protocollo dell’IN.SAR. in via Mameli, 228 Cagliari – 4° piano (dal lunedì al giovedì, esclusi i festivi, dalle ore 15.00 alle 16.30).

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Si terrà ad Oristano il primo incontro tecnico territoriale di presentazione del bando per la selezione dei Gruppi di azione locale (Gal) e delle strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo relativo alla Misura 19 “Sostegno allo sviluppo locale Leader (sviluppo locale di tipo partecipativo Clld) del Programma di Sviluppo Rurale per la Sardegna 2014-2020″.

L’aAssessorato dell’Agricoltura avvia così, venerdì 13 maggio, alle ore 10.00, presso la sala consiliare della Provincia di Oristano in via Enrico Carboni, gli incontri finalizzati alla presentazione del bando alle comunità locali pubbliche e private.

Lo sviluppo locale Leader – Clld, infatti, ha ompito di sostenere le strategie di sviluppo locale attraverso il coinvolgimento e la partecipazione attiva del partenariato locale pubblico e privato, la programmazione dal basso, la progettazione integrata territoriale e l’integrazione multisettoriale degli interventi, la cooperazione fra territori rurali e la messa in rete dei partenariati locali.

L’incontro è rivolto a tutti i soggetti interessati all’iniziativa.

Questo il calendario dei prossimi incontri:
Nuoro: mercoledì 18 maggio ore 16 – Sala consiliare provinciale Piazza Italia, 22
Sassari: giovedì 19 maggio ore 16 – Sala Angioy . Piazza d’Italia
Cagliari: venerdì 20 maggio ore 16 – Sala Polifunzionale provinciale – Monte Claro

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Questa mattina il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la riforma dei servizi e delle politiche per il lavoro. La seduta si è aperta sotto la presidenza del vice presidente Eugenio Lai. Dopo le formalità di rito, il presidente ha comunicato l’adesione del neo consigliere Giancarlo Carta al gruppo di Forza Italia Sardegna. Successivamente è ripreso l’esame dell’ordine del giorno dell’art. 37 (“Personale”) della proposta di legge 315/A (Gavino Manca e più) – “Disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro”.

Il presidente della commissione Gavino Manca, intervenendo sull’ordine dei lavori, ha chiesto una breve sospensione della seduta. La richiesta è stata accolta.

Alla ripresa dei lavori, il presidente ha comunicato che la commissione sanità, convocata per questa mattina alle 10.30, sarà riconvocata a domicilio. Subito dopo, è ripreso il dibattito sull’articolo 37.

Il relatore e la Giunta hanno espresso il parere sugli emendamenti presentati. Lo stesso relatore Gavino Manca ha poi chiesto una breve sospensione della seduta, che il presidente ha accordato.

Alla ripresa dei lavori, è ripreso il dibattito sull’art.37.

Il consigliere Ignazio Locci (Forza Italia) ha affermato che «l’articolo non deve essere travisato, perché non riguarda qualche operazione sul personale ma una necessità dovuta alla nuova riorganizzazione dell’Agenzia, che ha bisogno di risorse umane per poter funzionare; noi abbiamo dato il nostro contributo anche per superare le sacche di precariato nel settore delle politiche del lavoro ed oggi arriviamo alla fine del percorso nel rispetto della normativa nazionale anche se restano da definire alcuni aspetti della legge che cercheremo di migliorare con i nostri emendamenti». Su questi punti, ha concluso, «ci deve essere però un impegno forte della Giunta per mettere in piedi una politica organica ed una strategia complessiva in materia di lavoro».

Il consigliere Marco Tedde, anch’egli di Forza Italia, ha sottolineato che «l’articolo rappresenta il cuore della legge, che riguarda centinaia di lavoratori e di famiglie, e cerca di tracciare un nuovo orizzonte per i servizi del lavoro e di politiche per il lavoro». Queste politiche, ha proseguito, «devono essere però di segno diverso rispetto a quelle messe in campo dalla Giunta che, evidentemente, le ha dimenticate nel programma elettorale perché, a nostro avviso, mancano scelte forti sulle strategie industriali, l’energia e l’innovazione come la chimica verde». Ben vengano dunque, ha sostenuto Tedde, «le norme a salvaguardia della dignità dei lavoratori e dell’occupazione, senza però dimenticare che la Regione ha una percentuale elevatissima di disoccupazione giovanile che la colloca agli ultimi posti in Europa e questo elemento, rimasto inalterato dopo due anni di annunci, continua a spaventarci moltissimo». In questo periodo, secondo Tedde, «non si è pensato a ridurre le tasse e a sostenere l’impresa e, come sappiamo, l’occupazione non si crea per legge; al massimo per legge si può fare quello che stiamo facendo, ma il problema generale resta purtroppo ancora aperto».

Il presidente della commissione Gavino Manca (Pd) ha messo l’accento sul fatto che l’art. 37 rappresenta «un passaggio importante della legge che va gestito sotto molteplici aspetti; penso che la scelta della Regione di mettere in campo un unico strumento con risorse umane adeguate sia stata giusta, la migliore per il mondo del lavoro». Per quanto riguarda le risorse umane, ha aggiunto Manca, «stiamo costituendo una nuova Agenzia con 800 persone dove si stanno facendo confluire anche le unità che lavoravano presso altri contesti ma comunque nello stesso settore, proprio allo scopo di dare vita ad una struttura organica ed efficiente». Ci stiamo avvicinando allo schema europeo, ha precisato Manca, «dove il rapporto fra operatore dei servizi per il lavoro e disoccupato da prendere in carico e di 1/70, noi siamo a 1/260 ma stiamo iniziando un percorso virtuoso, consapevoli che il superamento di precariato è un processo difficile e necessariamente graduale, che comunque affronteremo successivamente con grande impegno».

Il consigliere Oscar Cherchi (Forza Italia), illustrando un suo emendamento, ha segnalato la necessità di chiarire meglio alcuni passaggi della norma, soprattutto con riferimento «a quei precari che hanno lavorato in progetti finanziati con fondi europei del ciclo 2000-2006; è importante che sia chiaro che queste aliquote di personale rientrano nella platea indicata dalla legge, tenendo presente che molte unità resteranno comunque fuori ed attendiamo, su questo, che si concretizzino gli impegni assunti dalla maggioranza».

Messo ai voti, l’emendamento del consigliere Cherchi è stato respinto.

Successivamente il Consiglio ha approvato l’emendamento sostitutivo parziale n. 25, con parere favorevole della commissione e della Giunta. Il testo prevede che gli interventi della legge siano “compatibili con il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica della Regione”. Via libera dell’Aula anche per l’emendamento di sintesi n. 54, sempre con parere favorevole della commissione e della Giunta, che riunisce i testi degli emendamenti nn. 24, 27 e 28. Il nuovo testo, “nelle more del riordino delle funzioni connesse alla politiche attive del lavoro e solo per consentire la continuità dei servizi erogati, consente all’Aspal di stipulare contratti di lavoro con la previsione di premialità assegnata a coloro che hanno maturato competenze ed esperienze sia presso l’Agenzia del Lavoro che nelle province”.

Subito dopo l’Aula ha approvato il testo dell’art. 37.

Ha riassunto la presidenza dell’Assemblea il presidente Gianfranco Ganau.

Successivamente, col parere favorevole della commissione e della Giunta, è stato approvato l’emendamento aggiuntivo n.18. La proposta, nel quadro delle norme sul collocamento delle persone con disabilità, consentirà alla Regione di realizzare “uno specifico programma di inclusione lavorativa finalizzato anche al superamento del precariato, valorizzando l’esperienza delle persone occupate con contratto a termine nell’ambito del progetto lavor@bile”.

L’Aula ha quindi iniziato l’esame dell’37/bis.

Il presidente della commissione Gavino Manca (Pd) ha chiesto di spostare l’articolo alla fase finale di esame della legge: la proposta è stata accolta.

Il presidente Ganau ha messo in discussione l’articolo 38 (Sostituzione dell’agenzia regionale per il lavoro con l’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro) e gli emendamenti aggiunti 13,17,19, 20 e 48. L’emendamento 13 è stato dichiarato inammissibile per mancanza della copertura finanziaria.

Il testo dell’articolo 38 è stato approvato e così l’emendamento di sintesi 52 (Locci e più) che stabilisce che entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge, con deliberazione della Giunta, è approvato il piano triennale per l’assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori socialmente utili inseriti nell’elenco regionale istituito con la deliberazione n.44/14 del 7 novembre 2014. Respinto, invece, l’emendamento 48.

L’Aula ha approvato anche gli articoli 39 (Interventi a favore dei comuni per lo sviluppo delle cooperative sociali), 40 (Modifiche ed integrazioni alla legge regionale n. 23 del 2005 (Organizzazioni di volontariato), 42 (Modifiche alla tabella A della legge regionale n. 14 del 1995), 43 (Abrogazioni e disposizioni finanziarie), 44(Norma finanziaria), senza emendamenti.

Il presidente ha dato la parola all’on. Pietro Pittalis (FI), che ha parlato della norma finanziaria della legge. «Alcuni emendamenti sono stati dichiarati inammissibili per mancanza di copertura ma in realtà la copertura a mio parere è presente».

Sull’articolo 45 (Entrata in vigore) l’Aula si è espressa favorevolmente mentre sull’articolo 37 bis, che era stato sospeso in precedenza, l’on. Gavino Manca (Pd) ha chiesto ai colleghi una breve sospensione.  All’articolo 37 bis è stato aggiunto l’emendamento 16. L’on. Manca ha illustrato un emendamento orale, con parere conforme della Giunta.

Per l’on. Luca Pizzuto (Sel) “è un errore aver avuto la possibilità di chiudere il problema di lavoratori impegnati all’Agenzia del lavoro e non averlo fatto. Ringrazio tutti ma avrei gradito più coraggio da parte dell’esecutivo”.

Per l’on. Alessandra Zedda (FI) “questa legge non risolve tutti i problemi e noi siamo per una riforma della regione che parta dalla testa e arrivi al settore del lavoro. Abbiamo ancora da risolvere parecchi temi di equità e giustizia.

Per l’on. Roberto Desini (Cd) “l’emendamento dell’on. Gavino Manca è condivisibile, serve un ragionamento più organico da completare in sessanta giorni”.

L’assessore Paci ha spiegato a nome della Giunta che “bisogna essere efficienti nelle scelte e nel trattamento. La Giunta porterà a breve un provvedimento di riorganizzazione della previdenza integrativa”.

 L’articolo 37 bis (Piano straordinario di formazione ) è stato approvato.

Per dichiarazione di voto è intervenuto il consigliere regionale Ignazio Locci (Forza Italia), che ha detto: “Questa legge non risolve il problema del sistema del lavoro in Sardegna perché ci sono alcuni rinvii. Noi speriamo che non ci siano intoppi futuri”.

Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento del suo collega di partito e di gruppo Oscar Cherchi che pur preannunziando il voto favorevole ha lamentato l’assenza di una norma rivolta a tutti i precari della pubblica amministrazione in Sardegna. «Non è questa la legge che doveva dare le risposte al problema del precariato ma questa è la legge che mette in campo strumenti per incominciare a limitare il fenomeno», ha replicato il capogruppo di Sel, Daniele Cocco che ha dichiarato il voto “convintamente a favore” del suo gruppo. Voto a favore anche da parte del gruppo dei Riformatori, dichiarato dal capogruppo Attilio Dedoni che ha lamentato però carenza negli stanziamenti ed ha auspicato maggiore sinergia tra gli assessorati del Lavoro e della Pubblica Istruzione («nella scuola sarda si registra livelli record di abbandono»).

Roberto Desini, capogruppo di Sovranità, democrazia e lavoro, ha preannunciato voto favorevole ed ha tessuto le lodi del provvedimento, complimentandosi con la commissione e il presidente Gavino Manca per il lavoro svolto, nonché rimarcando il mantenimento dell’impegno assunto in sede di capigruppo per la discussione in Aula della proposta di legge 315 immediatamente dopo il varo della finanziaria regionale. Il consigliere Gianmario Tendas del Pd ha sottolineato la positività del provvedimento ed ha evidenziato come l’approvazione della proposta di legge 315 certifichi il mantenimento dell’impegno assunto con gli elettori sardi in campagna elettorale per “eliminare il precariato nelle strutture che aiutano altri sardi a trovare un lavoro sicuro”. Voto favorevole è stato preannunciato anche da Upc e socialisti che per bocca del capogruppo Pierfranco Zanchetta hanno rivolto apprezzamento per il lavoro svolto in commissione e facendo riferimento all’intervento dell’assessore Paci hanno dichiarato: «E’ necessario trovare equilibrio generale – come dice Raffaele Paci .- ma quando ci sono diritti acquisiti è giusto mettere il cuore oltre l’ostacolo». A favore del provvedimento anche il gruppo Soberania e Indipendentzia che col capogruppo Emilio Usula ha definito la riforma che si va delineando come “un provvedimento che potrebbe caratterizzare in positivo l’intera legislatura”. Il capogruppo del Psd’Az, Angelo Carta, ha dichiarato voto a favore ed ha colto l’occasione per esprimere solidarietà ai lavoratori dell’Ente fiera di cagliari, auspicando sempre la medesima “attenzione per tutti i lavoratori che si trovino in difficoltà”. Il consigliere del Pd, Luigi Lotto, ha confermato voto a favore ed il relatore di maggioranza e presidente della commissione Lavoro, nonché primo firmatario della Pl 315, Gavino Manca (Pd) ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito al varo del provvedimento: «Questa è una legge di tutto il Consiglio regionale, è una riforma importante e strutturale che riscrive l’organizzazione dei servizi cercando di riqualificare il capitale umano».

Il capo gruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, ha preannunciato voto favorevole («ma il provvedimento non è punto di arrivo ma punto di partenza che segna un passo importante anche per il superamento del precariato») ma ha lamentato l’occasione persa per dare risposta anche ad altre categorie di lavoratori, ad incominciare “dai dipendenti del punto 3 dell’articolo 37 che potevano essere ammessi al percorso di  stabilizzazione”.

Concluse le dichiarazioni di voto, il presidente del Consiglio ha aperto la votazione finale della legge che è stata approvata all’unanimità con 46 sì su 46 consiglieri votanti.

Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

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Il portiere del Cagliari Marco Storari, protagonista della promozione in serie A, ha fatto visita stamane al rettorato di Cagliari.

«Grazie a nome dell’intera comunità accademica. Complimenti, siete stati fenomenali!»: queste le parole di benvenuto di Maria Del Zompo. Il colloquio con il rettore e le congratulazioni dei pro rettori Francesco Mola e Ignazio Putzu, del direttore generale Aldo Urru e del dirigente Carlo Cadeddu.

«Con la vostra promozione in serie A avete dato un sorriso a questa terra». Maria Del Zompo ha accolto con affetto e partecipazione Marco Storari. La visita del portiere del Cagliari è stata una sorta di gradito saluto a sorpresa. In mattinata il numero 30, accompagnato dalla moglie Veronica e dal team manager del club rossoblù, Alessandro Steri, ha incontrato il rettore per circa 15’ intensi e ricchi di ricordi suggestivi e appassionanti. Dalla risalita in A («Avete coronato il sogno degli sportivi sardi. Cagliari, e la Sardegna, è di nuovo tra le migliori venti squadre d’Italia: un successo che aiuta a essere positivi e permette un filo di ottimismo su tutti i fronti» le parole della professoressa) ai successi della Juventus: «Fin da ragazzina, con il Cagliari, ho sempre tifato Juve. Grazie per quel ha fatto anche a Torino».

Marco Storari è rimasto colpito dalla dimensione sportiva e dalla bonomia della professoressa. «È stata una stagione lunga e faticosa. Abbiamo avuto una marcia molto importante, con alcuni passaggi con un lieve calo fisiologico. Ma siamo consci di non aver mai perso di vista il bersaglio. Sono tornato al Cagliari – ha detto il portiere pisano – convinto dal progetto della società e da un ambiente che mi aveva conquistato fin dal 2008. Professoressa, grazie a voi». Il colloquio si è chiuso con un auspicio: «Stiamo studiando un percorso e-learning dedicato anche agli sportivi professionisti. Magari, caro Marco, quando smette potremo averla con noi da studente». Il portiere ha colto l’attimo: «Nella vita non si deve escludere mai nulla».   

Nello studio del rettore il portiere del Cagliari ha autografato e dato in dono al rettore la maglia da gioco: «A Maria, con simpatia, Marco – 30». La professoressa, con un filo di emozione, ha posato per le foto di rito. A seguire, strette di mano, pacche, istantanee e in bocca al lupo: «Vogliamo giocare alla morte queste ultime partite: prendiamo i 6 punti e poi facciamo i conti in vetta alla classifica» la risposta di Storari. Il portierone e il club di Tommaso Giulini sono stati ringraziati per la sensibilità mostrata anche dal pro rettore vicario, Francesco Mola, dal pro rettore per la didattica, Ignazio Putzu, dal direttore generale, Aldo Urru e dal dirigente della direzione Finanze, Carlo Cadeddu.

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