25 July, 2024
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Anche a Masainas, alle Amministrative del 5 giugno, Ivo Melis insegue il terzo mandato e l’avversario è una donna, Alice Pisano.

Di seguito le liste dei candidati.

Lista “Masainas 28 giugno 1974” Candidato a sindaco Ivo Melis

Mario Casula, Anselmo Cara, Renato Culurgioni, Marianna Gambula, Andrea Ibba, Lucia Immacolata Lobina, Vanessa Piria, Maria Nunzia Porcina, Ilaria Portas, Maurizio Pusceddu noto Mauro, Andrea Uccheddu, Pamela Uras.

 Lista “Die Pro Die” Candidato a sindaco Alice Pisano

Francesco Secci, Emanuele Scano, Christian Fai, Francesca Gallus, Maria Carmine Venturi, Valerio Pirosu, Francesco Solinas, Marianna Porcina, Moreno Pilloni, Liliana Meloni, Manuel Ollargiu, Sandro Floris.

Municipio di Masainas 1 copia

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Municipio Villaperuccio copia

A Villaperuccio Antonello Pirosu tenta il tris di mandati, l’avversario è una donna, il consigliere di minoranza uscente Maria Grazia Peis.

Di seguito le due liste di candidati.

Lista “Po Sa Baronia” Candidato a sindaco Antonello Pirosu

Candidato alla carica di consigliere comunale: Maurizio Aresu, Nicola Collu, Nicola Lai, Roberto Pinna, Marcellino Piras, Marinella Cossu, Patrizia Secci, Debora Rivano, Mario Silvio Stera, Sonia Piu, Erica Curcio.

Lista “Ricostruiamo Villaperuccio” Candidato a sindaco Maria Grazia Peis

Valerio Aresu, Federico Atzeni, Fabrizio Bandinu, Marilena Dessì, Nicola Ecca, Riccardo Montei, Nilso Pintus, Fabrizio Piras, Gianluca Piredda, Sonia Porcu, Giuseppe Tuveri, Valentina Vacca.

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Sorrentino_e_Frongiaconferenza_stampa_1

L’ospedale San Giovanni di Dio riapre le sue porte il 14 e il 15 maggio per Monumenti aperti. Un’edizione speciale, questa, dopo lo strepitoso successo dell’anno scorso con le oltre 15mila persone che hanno visitato i sotterranei, dove i cagliaritani trovarono rifugio e salvezza quando i bombardamenti del 1943 devastarono Cagliari. Ed è in quei sotterranei  che è stato girato il documentario Quello che c’era, una delle novità più importanti di questa edizione ricchissima di storia, cultura, spettacolo e di novità: per la prima volta il San Giovanni di Dio viene “adottato” dagli studenti che diventano per due giorni i veri protagonisti del monumento e l’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari fa il suo ingresso nel Comitato scientifico di Monumenti aperti.

Il programma della manifestazione è stato presentata questa mattina nell’Aula Motzo della Facoltà di Studi Umanistici dell’Università dal commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino, dal Rettore dell’Ateneo cagliaritano, Maria Del Zompo e dal presidente di Imago Mundi, Fabrizio Frongia.

Il documentario è frutto di un grande lavoro di Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari, del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Cagliari e degli studenti del Gruppo C-nema del laboratorio audiovisivo (coordinato dal regista Marco Antonio Pani) all’interno dell’insegnamento dei linguaggi del Cinema, della Televisione e dei New Media, del prof. Antioco Floris. Protagonisti assoluti i due testimoni, Mario Seguro (88 anni) e Mariano Frongia (78), che si sono salvati proprio grazie al San Giovanni e ai suoi sotterranei. Un racconto emozionante quello di Seguro e Frongia, che fanno rivivere le terribili giornate del 1943, quando Cagliari fu completamente rasa al suolo dagli aerei alleati. Un cortometraggio che parla di un pezzo di storia della città ma che è anche memoria per le future generazioni.

Un progetto che si è realizzato grazie alla partnership con il corso di laurea in Scienze della Comunicazione, come è stato sottolineato dal presidente della Facoltà di Studi Umanistici Rossana Martorelli, dalla coordinatrice del corso di laurea, Elisabetta Gola, e dal manager didattico, Valentina Favrin.

Il Gruppo C-nema è formato dagli studenti Francesco Campus, Jaime Cocco Ciboddo, Giuseppe Lai, Cristina Marci, Silvia Marci, Francesca Murgia, Luca Palmieri, Francesca Pili, Francesca Salis, Dafne Satta, Alessio Simbula, Bruna Francesca Sini.

Per la prima volta quest’anno, come ha spiegato il commissario straordinario dell’Aou, Giorgio Sorrentino, sono gli studenti che diventano “padroni” dell’ospedale. I ragazzi di due scuole medie (via Piceno-istituto comprensivo Santa Caterina di Cagliari e Rosas-Istituto comprensivo n. 2 di Quartu) faranno da “ciceroni” e illustreranno ai visitatori le bellezze del San Giovanni e dei suoi sotterranei. Una grande novità che assieme al progetto di alternanza scuola-lavoro elaborato con Imago Mundi, ha proprio l’obiettivo di valorizzare il Civile. «Non è un caso – spiega Sorrentino – che il nostro slogan di quest’anno sia: “San Giovanni di Dio, il Monumento della Salute”. Perché è qui, nell’ospedale più antico della città, che i cagliaritani hanno trovato e continuano a trovare un punto di riferimento». Ovviamente i ragazzi cureranno le visite guidate sotto la supervisione dell’Associazione dei dipendenti dell’Aou, Mariposa, vero motore delle iniziative culturali al San Giovanni.

Nella due giorni di Monumenti aperti sono tre gli appuntamenti musicali. Sabato14, alle 17.00, si esibirà nella hall del San Giovanni di Dio, il coro polifonico di Sinnai S’Addura. Domenica 15 due appuntamenti: alle 10.00 esibizione del gruppo Cuncordia a Launeddas; alle 11.30 nella Cappella del San Giovanni di Dio l’orchestra della scuola media a indirizzo musicale Rosas di Quartu, pluripremiata a livello nazionale. Infine, la mostra di piante officinali disegnate ad acquarello dell’artista sarda di fama internazionale Elisabetta Mura.

 

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Verrà ratificato martedì 10 maggio il patto di gemellaggio tra Iglesias e i comuni di Pieve Vergonte, Bannio Anzino, Calasca Castiglione, Ceppo Morelli, Macugnaga, Piedimulera, Vanzone con San Carlo. Appuntamento alle ore 19.30 nel Palazzo Municipale di Piazza Municipio.

Il gemellaggio affonda le sue motivazioni nella comune cultura mineraria e nell’orgoglio per le proprie radici storiche. Fin dalla prima metà del 1900 ai piedi del Monte Rosa, nelle miniere della Valle Anzasca, fra i lavoratori provenienti da ogni regione italiana giunsero oltre un centinaio di minatori sardi, tra cui 21 iglesienti con le loro famiglie. Nel 2012, dopo oltre 50 anni, l’operaio iglesiente Mario Congia, che organizzò il gruppo degli iglesienti, realizzò il suo sogno tornando a Pestarena ospite dell’Associazione culturale “Figli della Miniera” e di Angelo Iacchini, suo compagno di lavoro e memoria storica dell’associazione.

Negli anni successivi, grazie al lavoro dell’Istituto Comprensivo Eleonora d’Arborea, il legame fra le comunità si è rafforzato, dando vita anche a ripetuti scambi culturali e scolastici. La memoria storica dei minatori iglesienti che hanno lavorato ai piedi del Monte Rosa è stata raccolta dall’Associazione Culturale Prendas de Iglesias.

Le delegazioni dei comuni del Rosa presenti in città si uniranno alla comunità iglesiente nel ricordo dei 7 minatori morti durante l’eccidio avvenuto l’11 maggio 1920. Martedì 10 maggio, alle 18.45, al Teatro Electra andrà in scena il dramma “Preludio”, breve rappresentazione teatrale che racconta cosa accade ad Iglesias la sera prima dell’11 maggio 1920. Mercoledì 11 maggio si svolgerà la rievocazione dell’eccidio dei minatori.

Appuntamento alle ore 10.00 in Piazza Municipio. Dal 2007 la rievocazione dei tragici fatti del 1920 è curata dall’Istituto Comprensivo “Eleonora d’Arborea”.

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Le cattive condizioni meteo hanno convinto gli organizzatori ad annullare il #‎wakeupIglesias in programma oggi a Iglesias.

Vista l’incertezza del tempo di queste ultime settimane, l’Amministrazione comunale di Iglesias si coordinerà con i diversi gruppi di volontari per aprire i cantieri appena possibile.

Iglesias 13 copia

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Scatta questa sera, alle 20.45, al Palabigi di Reggio Emilia, il catino dove un anno fa, in gara 7 dì finale, la squadra di Meo Sacchetti conquistò il primo storico scudetto del basket sardo, la nuova avventura della Dinamo Banco di Sardegna nei play off scudetto 2015/2016. La splendida vittoria ottenuta mercoledì scorso l’EA7 Emporio Armani Milano nell’ultima partita della “regular season”, ha consentito a David Logan e compagni di lasciare alla Dolomiti Trentino la scomoda ottava posizione che avrebbe portato alla sfida con la stessa Milano, e ripropone loro la sfida con la squadra di Massimiliano Menetti.

La sfida Dinamo – Grissin Bon (oggi arbitrano Luigi Lamonica, Roberto Begnis e Manuel Mazzoni) si gioca al meglio delle cinque partite, con eventuale quinta sfida in terra emiliani (proprio come lo scorso anno accadde in finale, al meglio delle sette partite).

«Inizia oggi un altro campionato – ha detto alla vigilia il tecnico biancoblu Federico Pasquini – soprattutto dal punto di vista delle emozioni i playoff sono diversi dalla stagione regolare.»

La Dinamo, dopo una “regular season” assai tormentata e difficile, che a un certo punto l’ha vista addirittura rischiare di restare fuori dai play off, si presenta a questi play off molto carica e decisa a difendere con le unghie e con i denti, oltre che con la tecnica del suo roster, lo scudetto conquistato 11 mesi fa. E se riuscisse a superare il primo turno con la Grissin Bon Reggio Emilia, potrebbe giocare fino in fondo le sue chances contro tutti gli avversari, Milano compresa, come ha dimostrato mercoledì sera al PalaSerradimigni di Sassari.

La festa scudetto della Dinamo a Reggio Emilia, al termine di gara 7 vinta con la Grissin Bon.

La festa scudetto della Dinamo a Reggio Emilia, al termine di gara 7 vinta con la Grissin Bon.

 

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Dopo la chiusura della Tenenza della Guardia di Finanza di Carbonia, ora il territorio rischia di perdere anche l’Ufficio Inps di Carbonia. Alanciare il grido d’allarme è il consigliere regionale del gruppo di Forza Italia Sardegna Ignazio Locci.

«Se da una parte i parlamentari del centrosinistra (coalizione alla guida di Governo e Regione) stappano lo spumante per festeggiare gli pseudo successi del Piano Sulcis – dice Ignazio Locci -, dall’altra stanno a guardare in silenzio mentre si consuma la fuga dello Stato dal nostro territorio. E così, anche la Tenenza della Guardia di Finanza di Carbonia, che copre ben 15 dei 23 Comuni del Sulcis Iglesiente, viene soppressa da un Governo con il vizietto del taglio lineare. Centri che adesso saranno ancora più soli, lontani da uno Stato che pian piano ci obbliga a combattere con le armi spuntate contro i mille problemi che attanagliano la nostra terra. E questo nonostante l’interessamento dei sindaci che a suo tempo avevano scritto al Comando generale della Guardia di Finanza per scongiurare l’ipotesi chiusura.»

 «Ma l’abbandono del nostro territorio non finisce qui: indiscrezioni vogliono l’Inps sempre più decisa a chiudere definitivamente l’ufficio di Carbonia, già orfano dello sportello dedicato alle imprese. Evidentemente per questo Governo il Sulcis Iglesiente non conta nulla, se si sente in diritto di chiudere anche quei pochi servizi rimasti. Forse non è chiaro che recarsi a Iglesias (unico sportello Inps che dovrebbe, per ora, rimanere in attività) per i cittadini del Basso Sulcis non è propriamente una passeggiata. Siamo sempre in tempo per lottare affinché lo Stato non proceda con il suo folle disegno di abbandono del territorio sulcitano. Faccio un appello ai parlamentari del Sulcis Iglesiente che siedono nella Camera dei deputati e nel Senato della Repubblica – conclude Ignazio Locci -, certo che faranno di tutto per evitare la “cancellazione” del territorio che rappresentano.»

INPS Carbonia.

La sede Inps di Carbonia.

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Ufficio elettorale Carbonia 2

Momenti di tensione stamane, a Carbonia, poco prima di mezzogiorno, quando stavano per scadere i termini per la presentazione delle liste per le Amministrative del 5 giugno. Quando ormai quasi tutte le liste erano state presentate, alla verifica della documentazione presentata dai vari partiti e movimenti, sono emersi problemi circa i moduli utilizzati per l’accettazione delle candidature. Quasi tutte le liste, infatti, hanno presentato le accettazioni sottoscritte con l’utilizzo dei moduli scaricati dal sito internet della Regione Sardegna, mentre secondo l’interpretazione di un funzionario, i moduli da utilizzare sarebbero dovuti essere quelli del Ministero. Le uniche liste che avrebbero proceduto nella seconda direzione sarebbero state quelle del Partito Democratico, del movimento Unidos e del gruppo civico “Dipende da noi”.

Fortissime, come si può capire, le rimostranze dei rappresentanti di tutte le liste interessate e dopo un confronto di merito, è stata raggiunta un’intesa, in base alla quale tutti i moduli sono stati integrati con la seguente frase: «e per gli effetti previsti dall’articolo 46 del dpr 28 dicembre 2000 n. 445».

Le liste presentate sono complessivamente 16. Oltre a quelle già pubblicate ieri, nel primo pomeriggio pubblicheremo le restanti cinque e quelle dei comuni di Masainas, Perdaxius e Villaperuccio. In serata, infine, quelle degli altri comuni dell’ex provincia di Carbonia Iglesias.

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Anche la “Fabbrica del Cinema” sarà tra i siti visitabili della di Monumenti aperti a Carbonia sabato 7 e domenica 8 maggio.

Lo Spazio Ex-Di’ Memorie in Movimento – La Fabbrica del Cinema entra così a far parte per la prima volta dei siti visitabili all’interno della manifestazione  organizzata dal Comune di Carbonia. Il nuovo polo culturale di conservazione, promozione e produzione della Memoria Audiovisiva storica del Territorio, che si trova nella piazza Sergio Usai, all’interno della Grande Miniera di Serbariu, sarà aperto al pubblico sabato 7 maggio dalle ore 16.00 alle ore 20.00 e domenica 8 maggio dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00.

Oltre a poter visitare il sito, che ha ospitato in passato gli uffici della Direzione Amministrativa della Miniera di Serbariu, e poter utilizzare tutti i nuovi futuribili apparati di consultazione multimediale presenti, gli utenti potranno fruire di due eventi speciali.

L’installazione Ex-3DI’, a cura di Marco Lisci, che consterà di una postazione di personal computer collegata a un visore 3D in grado di far compiere ai visitatori un vero e proprio tour virtuale della palazzina, alla scoperta degli ambienti riprodotti come quando la stessa si trovava in piena attività.

La Mostra di arti visive di Antonio Mallus, a cura di Alice Cardia, dal titolo Volcano, che sarà allestita al piano inferiore dello stabile della palazzina.

L’inaugurazione di quest’ultima si è tenuta questo pomeriggio. La Mostra rimarrà aperta durante le due giornate di Monumenti aperti e, successivamente, fino a domenica 29 maggio, tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 17.00 alle ore 20.00, e il sabato e la domenica dalle ore 17.00 alle ore 20.00.

L’ingresso sarà libero e gratuito.

La mostra Volcano di Antonio Mallus, che ha avuto un’edizione precedente nel maggio del 2013 nello spazio GovanorArt a Bonnanaro, presenta una ventina di opere olio su tela e tecniche miste su cartoncino, che sono il risultato di una selezione di un più ampio numero di opere appartenenti ad un lungo, e ancora attuale, lavoro di ricerca espressionista e gestuale, che attraverso la raffigurazione di un soggetto facilmente identificabile come il vulcano, carico di significati simbolici ed emotivi, cerca di conoscere le infinite variabili che possono nascere da una serialità.

In un lavoro che  passa dalla Pop Art al Graffittismo, dalle contaminazioni del Neoinformale alle sintesi fumettistiche, di volta in volta aggiungendo elementi, spostando segni e materie da un’opera all’altra, l’artista, in un procedimento sincretistico, omaggia i suoi Maestri rielaborandoli all’interno del suo vissuto.

La fabbrica del cinema

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Sabato 7 maggio, alle 21.00, il Palazzo Regio – piazza Palazzo, Cagliari – ospita il concerto “Johann Sebastian Bach: il Clavicembalo ben temperato. Libro II, parte prima”. L’appuntamento fa parte della ventiduesima edizione della rassegna “Echi lontani-Musiche d’epoca in luoghi storici”. Al clavicembalo, Onofrio Della Rosa.

Il concerto. Opera mastodontica di Johann Sebastian Bach con 48 Preludi e Fughe in due Libri (24 + 24), utilizzata dal genio tedesco come pezzo da concorso per il posto di “Thomaskantor” a Lipsia. Un concorso che Bach (1685 – 1750) si aggiudica senza difficoltà. L’intestazione dell’opera riporta: «Il Clavicembalo ben Temperato, altra parte, che consta di Preludii e Fughe attraverso tutti i Toni e Semitoni, redatta da Johann Sebastian Bach, Compositore di Corte di Sua Maestà Reale di Polonia ed Elettrice di Sassonia, Maestro di Cappella e Direttore di Musica a Lipsia». Dario Luisi, direttore artistico di Echi lontani, rimarca: “Un viaggio contemplativo, semitono per semitono, attraverso la scala musicale”.

L’interprete. Onofrio Della Rosa ha avuto tra i suoi maestri uno dei più grandi clavicembalisti al mondo, Bob van Asperen. Studi musicali al conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari, diploma in pianoforte, col massimo dei voti e la lode, sotto la guida di Angela Montemurro, si è perfezionato con Carlo Grante. Ha completato la sua formazione studiando organo e composizione. Dal 1997 si dedica alla Musica Antica per tastiere. Ha collaborato con figure di primo piano in ambito mondiale. Onofrio Della Rosa ha registrato e pubblicato per Digressione Music le Variazioni Goldberg di Bach che hanno ricevuto un lusinghiero consenso di critica.

Onofrio Della Rosa