24 July, 2024
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Continua l’attività nelle scuole da parte del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, volta a sensibilizzare gli studenti sulle tematiche riguardanti la sicurezza della navigazione, la salvaguardia della vita umana in mare e la tutela dell’ambiente marino, cardini fondamentali di questa istituzione che ogni giorno vive e lavora con il mare e per il mare.

In questo contesto, l’Ufficio Circondariale Marittimo di Portoscuso, con la collaborazione degli Istituti scolastici di primo e secondo grado di Portoscuso e Iglesias, ha organizzato diversi incontri al fine di guidare i giovani verso una spiccata e sempre più consapevole cultura del mare.

Le “lezioni” – integrate con filmati e proiezioni – hanno stimolato i ragazzi ad approfondire i temi proposti con numerose domande legate, soprattutto, ai molteplici compiti della Guardia Costiera e alle modalità con cui quotidianamente affronta le emergenze in mare. Gli studenti hanno poi manifestato notevole interesse a conoscere le possibilità di ingresso nel mondo lavorativo della Guardia Costiera al termine del loro ciclo di studi.

Agli incontri ha partecipato anche l’Associazione Marinai d’Italia di Portoscuso, che ha accompagnato i militari della Guardia Costiera fornendo la propria testimonianza di una vita vissuta all’insegna del mare.

Guardia Costiera Portoscuso .2 Guardia Costiera Portoscuso 1

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Virginia Mura 1

La Consulta regionale per l’Emigrazione della Sardegna, riunita stamane a Cagliari, ha approvato all’unanimità il Piano annuale per il 2016 e quello per il triennio 2016-18, elaborati dall’Assessorato del Lavoro, su impulso dell’assessore Virginia Mura. Con il Programma annuale per l’emigrazione 2016 vengono ripartite le risorse – per complessivi due milioni di euro – destinate allo svolgimento delle varie attività, istituzionali e culturali, svolte dalle comunità di sardi in Italia e all’estero; vengono inoltre individuate le spese rimborsabili nel funzionamento di Circoli, Federazioni e associazioni di tutela, nonché le modalità di sostegno a progetti regionali sul tema dell’emigrazione e l’aggiornamento di siti e portali ad esso dedicati. Oltre alla ripartizione delle risorse, il documento conferma inoltre alcune novità già introdotte lo scorso anno: semplificazioni nella rendicontazione e meccanismi per misurare e premiare la qualità dei progetti presentati. L’organismo si è anche occupato delle linee guida del Piano triennale per l’emigrazione 2016/2018, e ha impostato la riflessione sulle possibili modifiche alla legge regionale di settore nella prospettiva di rendere più agile e moderna una normativa in vigore oramai da 25 anni.
L’assessore Mura, che presiede la Consulta e che ha guidato l’incontro, ha sottolineato ancora una volta il ruolo e l’importanza che i nostri emigrati svolgono per la Sardegna nel mondo. «Vogliamo sempre più considerarli come dei veri e propri ambasciatori della nostra regione, della nostra cultura e delle nostre eccellenze – ha detto Mura -. Per questo, la Giunta favorisce la modernizzazione del modello di funzionamento della rete di circoli e federazioni che, con l’aiuto degli stessi emigrati, deve sempre di più essere in grado di dar vita a iniziative di spessore, utili ed efficaci, specialmente quando sono mirate alla promozione economica della Sardegna».
Istituita con L.R. 7/1991 con il compito di coordinare gli interventi della Regione a favore degli emigrati e delle comunità dei sardi all’estero ed in Italia, la Consulta riunisce i rappresentanti delle Federazioni e dei Circoli degli emigrati, delle associazioni di tutela degli emigrati a carattere nazionale e operanti in Sardegna, oltre che i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, del ministero degli Esteri ed esperti di emigrazione nominati dal Consiglio regionale. I documenti adottati oggi dalla Consulta per l’Emigrazione saranno adesso trasmessi, per le necessarie approvazioni, alla Giunta e al Consiglio regionale.

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La Giunta regionale ha approvato il disegno di legge che istituisce la Asl unica, l’Asur. «La Asl unica è una operazione coraggiosa, basata sull’analisi dell’esistente e sull’idea che la sanità sarda non può continuare ad andare avanti come ha fatto in questi anni – ha detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, aprendo nel pomeriggio la conferenza stampa di illustrazione del disegno di legge sull’Asur, l’azienda sanitaria unica regionale -. Abbiamo una struttura organizzativa inadeguata con costi insostenibili e sempre crescenti. Occorre agire come un unico sistema fortemente integrato, con una regia unica e forte. E’ il motivo per cui abbiamo proposto al Consiglio regionale una sola Asl e il motivo per cui l’Assemblea l’ha votata. Siamo tutti concordi sul fatto che la sanità ha bisogno di allocare bene le proprie risorse, eliminando gli sprechi e puntando sulla qualità dell’assistenza».
«Il modello attuale, con undici realtà, undici bilanci, undici sistemi di controllo di gestione diversi, ha portato a disomogeneità di procedure e spesso di assistenza – ha aggiunto l’assessore della Sanità, Luigi Arru -. Abbiamo ottime potenzialità e validi professionisti, dobbiamo imparare a lavorare insieme e questo richiede un modello diverso dall’attuale, un modello aggregato e semplificato.»
Il disegno di legge sull’Asur prevede l’istituzione della Asl unica dal 1 luglio e la conseguente soppressione di tutte le aziende sanitaria locali. Restano l’Azienda ospedaliera “G. Brotzu”, l’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, l’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari, l’Azienda regionale dell’emergenza e urgenza della Sardegna (Areus).
Secondo gli indirizzi della Giunta regionale, l’Asur ha compiti di programmazione aziendale e gestione complessiva dell’erogazione dei servizi sanitari e socio sanitari; omogeneizzazione e armonizzazione dei processi gestionali nel territorio regionale; accentramento dei processi di aggregazione della domanda di beni e servizi e di approvvigionamento; gestione accentrata delle procedure concorsuali e selettive, del trattamento economico del personale, dei magazzini e della relativa logistica, delle reti informatiche e delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, delle tecnologie sanitarie e della valutazione del loro dell’impatto; gestione accentrata delle procedure di gara per la progettazione, realizzazione, manutenzione, alienazione, concessione e locazione degli immobili costituenti patrimonio delle aziende sanitarie; definizione degli accordi con le strutture pubbliche ed equiparate e stipula dei contratti con quelle private e con i professionisti accreditati.
La Giunta regionale lo nomina entro il 30 giugno 2016, attingendo dall’elenco degli idonei. 18 mesi dopo la nomina, la Giunta verifica i risultati aziendali e il raggiungimento degli obiettivi e, sentito il parere della Conferenza permanente Regione-Enti locali, procede o meno alla conferma entro i tre mesi successivi alla scadenza del termine: per gravi motivi, grave disavanzo nella gestione o violazione di leggi o del principio di buon andamento e di imparzialità dell’amministrazione, la Giunta risolve il contratto dichiarando la decadenza del DG e lo sostituisce.
Il DG conclude entro fine 2016 la ricognizione della consistenza del patrimonio immobiliare e mobiliare, dei rapporti giuridici attivi e passivi e dei rapporti di lavoro in essere al 30 giugno 2016 delle Asl soppresse; adotta, per il primo anno di operatività dell’Asur, il bilancio pluriennale e il bilancio preventivo economico annuale entro il 30 settembre 2016.
Con l’Asur vengono istituite le Aree socio-sanitarie locali, articolazioni organizzative dell’Azienda sanitaria unica regionale. Gli ambiti sono individuati nell’atto aziendale dell’Azienda sanitaria unica regionale coerentemente con il Piano di riordino territoriale della Regione. Le Aree socio-sanitarie hanno autonomia gestionale secondo gli indirizzi strategici aziendali e sulla base degli obiettivi e delle risorse ad esse attribuiti, svolgono funzioni di coordinamento delle reti assistenziali e di governo unitario delle attività territoriali, ospedaliere e di integrazione socio sanitaria nel territorio di riferimento. Solo temporaneamente corrisponderanno territorialmente agli ambiti delle vecchie Asl, in attesa che venga adottato il Piano di riordino territoriale degli Enti locali.
I distretti sociosanitari, come previsti dal Ddl, costituiscono l’articolazione territoriale dell’Area socio-sanitaria locale e centri dell’integrazione tra assistenza sanitaria e assistenza sociale. Il direttore generale dell’Asur, d’intesa con la Conferenza Regione-Enti locali che acquisisce i pareri delle Conferenze territoriali socio-sanitarie, individua il numero dei distretti e le eventuali modifiche dei loro ambiti territoriali sulla base delle caratteristiche geomorfologiche del territorio e della densità della popolazione residente.
Ospedale Brotzu Cagliari2

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Consiglio regionale 1

Slitta a domattina alle 10.00, la seduta del Consiglio regionale con il giuramento del neo consigliere Giovanni Satta. Il neo consigliere avrebbe dovuto prestare giuramento già in occasione della precedente riunione, ma non aveva potuto partecipare alla stessa perché si trovava in carcere, coinvolto in un’indagine su un traffico di droga. Il tribunale del riesame ha accolto la richiesta di scarcerazione presentata dai suoi legali giovedì scorso. Il caso ha creato non poco imbarazzo con la richiesta di rinvio presentata da diversi consiglieri e all’apertura della seduta odierna, sotto la presidenza del presidente Gianfranco Ganau, subito dopo le formalità di rito, il capogruppo del Partito Democratico, Pietro Cocco, ha chiesto una breve sospensione della seduta e la convocazione della conferenza dei capigruppo. Il presidente ha accolto la richiesta e, alla ripresa dei lavori, il presidente ha comunicato la definitiva sospensione della seduta ed ha nuovamente convocato la conferenza dei capigruppo. 

La conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari, riunita a conclusione dei lavori dell’Aula, ha approvato il seguente documento:

«I gruppi del Consiglio regionale si trovano ad affrontare una situazione straordinaria che non ha precedenti nella storia dell’Autonomia sarda. In tale circostanza si è ritenuto di sospendere la seduta del Consiglio per consentire alla conferenza dei capigruppo di svolgere gli opportuni approfondimenti di natura tecnico-giuridica.

Siamo  consapevoli del fatto che l’Aula si rapporta con una decisione del Consiglio di stato e con il deliberato dell’ufficio centrale elettorale presso la Corte d’appello di Cagliari, che ha proclamato eletto Giovanni Satta. Da tali decisioni, assunte dalla magistratura, deriva l’obbligo, per il Consiglio regionale, di ottemperare a quanto stabilito.

La sospensione consentirà inoltre a ciascun consigliere di avere la piena consapevolezza sul punto all’ordine del giorno del Consiglio».

Il Consiglio tornerà a riunirsi domattina alle 10.00.

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Gli “Invisibili” dell’Ex Rockwool hanno manifestato nuovamente oggi si sono recati in Consiglio regionale, per sollecitare l’incontro che il presidente Ganau avrebbe dovuto convocare insieme ai sindacati, ai capigruppo e agli assessorati del Lavoro e dell’Industria.

Gli operai, supportati dalla Felsa Cisl del Sulcis Iglesiente, sono ancora all’interno del palazzo di Via Roma, in occupazione pacifica.

«Ricordiamo, che da ottobre del 2014, gli invisibili sono in attesa dell’istituzione di un tavolo tecnico per risolvere definitivamente la vertenza che li riguarda – spiegano Marco Mele, segretario territoriale Felsa Cisl del Sulcis Iglesiente, e Fabio Enne, segretario generale Ust Cisl del Sulcis Iglesiente -. Il 19 aprile scorso il presidente Gianfranco Ganau, di comune accordo con i capigruppo in Consiglio regionale, si è impegnato a convocare l’incontro. Attendiamo che venga fissata la data con estrema celerità. Questi lavoratori hanno atteso fin troppo!»

Invisibili

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Il 10 maggio si terrà una nuova manifestazione di protesta di fronte al piazzale della fabbrica di Domusnovas in concomitanza con le proteste degli antimilitaristi tedeschi che in Germania manifestano a Berlino di fronte alla sede dell’assemblea generale degli azionisti della più grande industria bellica tedesca, la Rheinmetall AG, madre della RWM S.p.A., una delle tante filiali del colosso tedesco che ha sedi in tutto il mondo. La manifestazione è organizzata dall’Assemblea comitato NO BOMBE.

«Sappiamo perfettamente che le multinazionali fanno i migliori investimenti nei paesi con più difficoltà economiche, non per ultimo in Sardegna, dove il lavoro non è mai stato un’opportunità bensì un ricatto – scrive l’assemblea comitato NO BOMBE in una nota -. In questo periodo di eterni conflitti, che per alcuni significa esclusivamente business, si prospetta in Sardegna un ampliamento della RWM, grazie ad altre commesse e in vista di nuove guerre come quella in Libia.

Noi pensiamo fermamente che prosperare sulla vita e la morte delle persone non possa essere un lavoro, che si avviti un bullone o si concluda un’importante commessa. La possibilità di perdere alcuni posti di lavoro in un territorio devastato economicamente e socialmente crea ansia, lo possiamo capire, ma non per questo accettare. Non vogliamo esser ciechi né schiavi – conclude la nota -, dobbiamo trovare il modo di liberarci dall’idea che per pagare un mutuo trentennale sia necessario far parte di un meccanismo che ingrassa gli interessi di una politica economica fondata sulla guerra.»

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L’assessorato regionale dell’Igiene, sanità e dell’assistenza sociale ha autorizzato la liquidazione e il pagamento della somma di euro 2.502.703,83 a favore dei comuni della Sardegna per la realizzazione dei progetti personalizzati “Ritornare a casa”.
Il programma “Ritornare a casa” è finalizzato a:
– favorire il rientro o la permanenza in famiglia, nella comunità di appartenenza o comunque in un ambiente di vita di tipo familiare, di persone attualmente inserite in strutture residenziali a carattere sociale e/o sanitario o a rischio di inserimento in tali strutture, che necessitano di un livello assistenziale molto elevato;
– migliorare il grado di autonomia e la qualità della vita delle persone con autosufficienza compromessa;
– aiutare le famiglie delle persone non autosufficienti attraverso l’organizzazione di una rete di servizi e il sostegno al familiare di riferimento.

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L’Agenzia regionale per la ricerca in agricoltura (Agris) intende procedere alla vendita dei seguenti capi ovini destinati alla riproduzione:
– 43 arieti di razza sarda in possesso di certificato genealogico che non possono operare in greggi iscritti al Libro Genealogico;
– 27 arieti di razza sarda non in possesso di certificato;
– 8 arieti di razza nera di Arbus non in possesso di certificato genealogico;
– 1 ariete di razza Berrichon du Cher – non in possesso di certificato genealogico.
Possono partecipare le imprese regolarmente iscritte alla Cciaa
Le domande dovranno pervenire, tramite consegna a mano, corriere o servizio postale entro le ore 13.00 del 5 maggio 2016 al seguente indirizzo:
Agris Sardegna – Servizio ricerca per la zootecnia – S.S. Fertilia km. 18,600 – 07040 Olmedo (SS).

Pecore 1 copia

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Lettera x Giampaolo Puddu retro

COMUNICATO PREVENTIVO PER LA DIFFUSIONE DI MESSAGGI POLITICI ELETTORALI RELATIVI ALLE ELEZIONI COMUNALI DEL 5 GIUGNO 2016 (PRIMO TURNO) E DEL 19 GIUGNO 2016 (EVENTUALE TURNO DI BALLOTTAGGIO) ai sensi della legge 22 febbraio 2000 n. 28 e in conformità delle norme dell’Agcom

LA CIRRONIS GIAMPAOLO DITTA INDIVIDUALE, SOCIETA’ EDITRICE DEL QUOTIDIANO ONLINE www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com

comunica

che intende mettere a disposizione su questa testata spazi per la diffusione di messaggi politici elettorali, ai sensi e nelle forme di legge. Gli spazi di propaganda saranno offerti a pagamento a tutte le liste, candidati, partiti politici che ne facciano richiesta nel pieno rispetto del principio di parità di trattamento ed in base all’ordine temporale di prenotazione. I messaggi saranno accompagnati dalla dicitura “messaggio elettorale” e dall’indicazione del nome e cognome del committente.

Le tariffe dei banner, spot e video sono depositate e consultabili da chiunque vi abbia interesse in apposito documento depositato presso la propria sede in Carbonia (CI), Via Cristoforo Colombo, 20 – tel 0781 670155 – 328 6132020 – email: giampaolo.cirronis@gmail.com

Il pagamento dovrà essere effettuato contestualmente all’accettazione dell’ordine di pubblicazione.

Le richieste di pubblicazione di messaggi elettorali, oltre al soggetto richiedente, devono specificare la data di pubblicazione e la consegna dei materiali per la stampa e dovranno pervenire presso la sede della società editrice del quotidiano online www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com , entro 3 (tre) giorni lavorativi precedenti la pubblicazione.

I messaggi elettorali saranno pubblicati fino al penultimo giorno prima della data delle votazioni.

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Scadono alle ore 12.00 del prossimo 20 maggio, le domande per partecipare al bando per il recupero dell’ex deposito biciclette della Grande Miniera di Serbariu, da destinare a laboratori artigiani e showroom.

L’intervento, del valore complessivo di oltre 1.220.000,00 euro, finanziati con fondi del Piano Sulcis, si propone il recupero dell’edificio un tempo destinato a custodire le biciclette dei minatori. L’edificio, una volta riqualificato, ospiterà le attività e l’esposizione dei prodotti artigianali. Il progetto, dunque, oltre a recuperare un edificio del  patrimonio di archeologia industriale, è anche finalizzato a creare le condizioni per nuove proposte di sviluppo economico.

Il deposito biciclette si trova vicino alla sede dell’ex Direzione mineraria, che oggi ospita “Ex Di’ – Memorie in movimento. La Fabbrica del Cinema”.

Il nuovo intervento fa parte di un ben più ampio progetto che, progressivamente nel corso degli anni, ha permesso il recupero e la riqualificazione di numerosi edifici della Grande Miniera di Serbariu.

Fabbrica del Cinema 2