24 July, 2024
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Il 25 marzo scorso si concluse, dopo cinque giorni di dura protesta, l’occupazione del silos dello stabilimento ex Alcoa da parte dei tre segretari Roberto Forresu della FIOM-CGIL, Rino Barca della FSM-CSL e Daniela Piras della UILM-UIL. Alla base della decisione assunta dall’assemblea dei lavoratori davanti al presidio che si protrae ormai da quasi due anni, un atto di fiducia nei confronti del Premier Matteo Renzi che qualche ora prima aveva assunto personalmente impegni precisi, per favorire lo sblocco ed una rapida conclusione positiva della vertenza.

Il segretario generale della CGIL, Roberto Puddu, spiegò che si trattava di una sospensione dell’iniziativa di mobilitazione, appunto come segnale di fiducia verso il presidente del Consiglio ed il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, ed auspicò che nei successivi 15 giorni venissero compiuti i passi necessari alla conclusione della trattativa con la Glencore, la multinazionale svizzera che ha mostrato interesse concreto all’acquisizione dello stabilimento.

Giorni, da quel 25 marzo, ne sono trascorsi ben più di 15, esattamente 39, e l’allungamento dei tempi è stato motivato principalmente con le dimissioni del ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, maturate pochi giorni dopo a seguito delle note vicende giudiziarie che hanno visto coinvolto l’ex compagno del ministro. Ora i lavoratori, con una delegazione sindacale e i segretari territoriali di Fsm, Fiom, Uilm e Cub, chiedono al presidente del Consiglio dei Ministri il rispetto degli impegni presi e per farlo hanno deciso di raggiungere ancora una volta la Capitale, dove arriveranno domani per incontrare il Governo.

Rino Barca, Roberto Forrsu e Daniela Piras Rino Barca copia Daniela Piras e Roberto Forresu

Silos occupato

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eurallumina poster MANIFESTAZIONE 29- 30 DIVEMBRE

Le segreterie regionali e territoriali Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil hanno diffuso una nota sullo stato della vertenza Eurallumina.

«La vertenza dei lavoratori Eurallumina – sostengono i segretari delle tre sigle sindacali – è ad un passo dalla sua definizione ed entro i prossimi due mesi sapremo se lo stabilimento (ormai fermo da oltre sette anni) sarà riavviato, come noi auspichiamo, oppure sarà destinato ad una chiusura irreversibile.»

«Il protocollo d’intesa del 27 marzo 2009, firmato a ridosso della fermata dell’impianto e il successivo Addendum del 22 novembre 2012, firmato a tutti i livelli istituzionali, dal ministro dello Sviluppo economico e dal comune di Portoscuso – si legge ancora nella nota della triplice sindacale – deve essere completato perché siamo fortemente convinti che il riavvio dello stabilimento costituisce un’opportunità di sviluppo in grado di fare da traino e quindi di favorire la ripresa economica del nostro territorio.»

«Riteniamo doveroso richiamare al senso di responsabilità gli organismi istituzionali competenti che devono decidere sull’iter autorizzativo per l’avvio degli investimenti, i quali non possono non tenere conto dell’importanza di questo investimento, cioè dell’importanza che hanno per il Sulcis Iglesiente, le ricadute positive che l’investimento determinerà, che non potrà che essere sostenibile, cioè obbligatoriamente rispettoso delle norme e delle leggi vigenti in materia ambientale e di sicurezza. Riteniamo inoltre apprezzabile che la società Eurallumina, dopo sette lunghi anni di fermata degli impianti, prosegua nella volontà di investire quasi duecento milioni di euro per riavviare la produzione – sottolinea ancora la nota sindacale -. La classe politica, le istituzioni, le parti sociali e l’azienda devono mantenere gli impegni presi. Auspichiamo che nessuno tenti di sfuggire alle proprie responsabilità, per esempio nascondendosi dietro futili motivazioni burocratiche per ritardare ulteriormente la ripartenza, al solo fine di non esporsi politicamente all’onda antindustriale che viene alimentata da pochissime persone piene di pregiudizi ideologici, le quali si limitano a dire “no” a tutto, senza suggerire o proporre piani di sviluppo alternativi che siano realistici e credibili.»

«Trecentocinquantasette lavoratori diretti e circa duecento lavoratori delle imprese d’appalto – concludono i segretari regionali e territoriali Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil -, vedono finalmente il traguardo della ripresa produttiva, sarebbe assurdo negargli questo diritto.»

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Ospedale Sirai 1 copia

La direzione della ASL 7, con un comunicato diffuso stamane, ha chiarito che non è stato riscontrato alcun caso di contagio umano per legionella, ma che a seguito dei controlli programmati e routinari (a tutela della sicurezza di pazienti e operatori) effettuati nel sistema idrico dell’Ospedale Sirai, è stata rilevata la presenza del batterio: in queste ore sono in corso ulteriori controlli di approfondimento sui punti di erogazione di tutto il complesso ospedaliero e, contestualmente alle operazioni di bonifica, secondo i protocolli le linee guida europee e internazionali. Queste ultime prevedono – come approvato dalla Conferenza Stato-Regioni del 7.05.2015 – la sanificazione dell’intero sistema idrico, dai serbatoi di accumulo ai punti di distribuzione.

Gli operatori sono stati tempestivamente informati e formati sui comportamenti da adottare, nell’utilizzo dell’acqua, per salvaguardare la salute propria e dei pazienti.

La sanificazione degli impianti è in corso: oltre al ripristino dell’impianto idrico e ai consueti sistemi di prevenzione (clorazione, battericidi, ecc.) verrà utilizzato un sistema di filtrazione (trattamento che ha il suo punto di forza nella possibilità di ridurre la contaminazione dell’acqua senza alcuna aggiunta di prodotti chimici).

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Francesco Pigliaru 4

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, è intervenuto stamane in apertura dell’incontro “Anticorruzione e Trasparenza: una piattaforma di interazione“, organizzato all’Auditorium di Banca Intesa dalla Prefettura di Cagliari con ANCI Sardegna e la collaborazione di ANAC.
«Abbiamo un obiettivo comune: difendere dalla corruzione la libertà, la ricchezza, il lavoro, la credibilità e la certezza del diritto – ha detto il presidente Pigliaru -. Da quando abbiamo iniziato questo percorso alla guida della Regione Sardegna ci rendiamo conto, ogni giorno di più, di quanto sia importante la trasparenza. Consente il controllo che previene la corruzione e nello stesso tempo aiuta l’efficienza, serve a migliorare la qualità delle politiche.Rendere trasparenti azioni e percorsi significa confrontarsi direttamente con i cittadini, coinvolgere la comunità a tutti i livelli. A cominciare dal disegno di legge sull’edilizia, abbiamo scelto di portare all’attenzione pubblica le nostre azioni in corso d’opera. Lo facciamo con i disegni di legge ma anche con la costruzione dei bandi, perché nulla sfugga e perché i dettagli possano essere corretti e migliorati attraverso un processo partecipativo, nell’interesse generale.»
Nel suo intervento il presidente Pigliaru ha illustrato le azioni della Regione Sardegna, che ha investito e investe molto su questo fronte, sia nella formazione del personale che nella adozione di strumenti idonei a prevenire il verificarsi di comportamenti corruttivi o, comunque, non improntati all’integrità. Al centro dell’impegno, promuovere la partecipazione attiva e virtuosa dei cittadini, semplificare la pubblica amministrazione, mettere al pubblico scrutinio norme e bandi, così come garantire i flussi informativi e promuovere condizioni di sicurezza e di vigilanza sulle procedure di gara.
«Patti di integrità estesi ai Comuni, il Protocollo di azione per la Vigilanza collaborativa, la piattaforma di e-democracy che ha già lanciato 11 consultazioni pubbliche, una serie di prossimi Sportelli territoriali e azioni mirate nelle scuole sono alcuni degli strumenti con cui la Regione si impegna a garantire la legalità – ha spiegato Francesco Pigliaru -. Si tratta di un percorso impegnativo e complesso, ma che portiamo avanti con convinzione, perché sappiamo bene che riuscire ad avere una Regione al riparo dalla corruzione vuol dire molte cose, compresa la capacità di attrarre investimenti: ogni punto di corruzione in meno significa possibilità in più di creazione di opportunità di occupazione. Noi ci siamo, per lavorare in sinergia a una piattaforma informatica che monitori il sistema degli appalti pubblici, implementata da una rete di istituzioni riunite in un osservatorio e gestite, se vorrà, dalla Prefettura – ha concluso il presidente della Regione -. Siamo pronti ad agire insieme per essere sempre più attivi ed efficaci nel presidio della legalità.»

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Sant'Antioco copia

Piano regolatore del porto adeguato alle nuove esigenze e rilancio delle aree ex Sardamag (senza dimenticare quelle ex Palmas cave). Obiettivo: sfruttare le potenzialità di sviluppo offerte dal Piano Sulcis e attrarre investitori privati, affinché la zona portuale antiochense diventi punti di riferimento per il turismo da diporto (e non solo) del Sulcis Iglesiente. Rilanciare l’isola di Sant’Antioco, e con essa tutto il territorio, è un’opportunità più che concreta, ma occorre accelerare le procedure e posizionare quei tasselli che ancora mancano per dare concretezza ai progetti. Partendo dal presupposto che nella logica del Piano Sulcis, il porto assume centralità e che, da una vocazione prettamente commerciale e industriale, si vuole puntare allo sviluppo turistico e da diporto, senza tralasciare la pesca, risorsa determinante per la comunità antiochense.

Innanzitutto se ancora non abbiamo un Piano regolatore del porto, una ragione c’è: mancano le linee guida per la pianificazione, che dovrebbe emanare la Regione. A suo tempo, il comune di Sant’Antioco aveva ottenuto dalla Regione 65mila euro per procedere con la pianificazione ma ad oggi il Piano regolatore non può essere approvato perché la stessa RAS non ha mai esitato le linee guida. Il Comune, quindi, deve fare sentire la propria voce presso gli assessorati regionali competenti allo scopo di imprimere una svolta decisiva. Non dobbiamo farci trovare impreparati: tutto deve essere pianificato per tempo.

Al porto sono intimamente legate le aree ex Sardamag, le cui operazioni di bonifica (per ora rimozione degli inerti) stanno procedendo. Occorre tuttavia iniziare a progettare il loro rilancio, creando le condizioni perché quegli ettari di terreno diventino finalmente appetibili per gli investitori privati. Che ci sono e aspettano soltanto di essere messi nelle condizioni di avanzare la propria proposta. Deve essere comunque ferma la condizione che la politica deve ascoltare le istanze della comunità locale, rispettando innanzitutto le decisioni assunte dal Consiglio comunale (che avrà il compito di vigilare che tutto vada secondo i piani), a partire dalla pianificazione del porto. Insomma, se è vero che il Piano Sulcis muove i primi passi, è anche vero che non possiamo adagiarci sugli allori. È determinare vigilare attentamente affinché gli enti competenti facciano tutto quanto è necessario per ridare un futuro al territorio. Del resto, senza un porto adeguato e la riqualificazione delle aree Sardamag, di un ponte nuovo e di una circonvallazione gli antiochensi non se ne fanno nulla.

Ignazio Locci

Consigliere regionale Forza Italia Sardegna

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Logo Esercito

E’ stato pubblicato venerdì 29 aprile nella Gazzetta ufficiale il 3° bando di reclutamento per il 2016 di 3.500 volontari in ferma prefissata di un anno (VFP 1) nell’Esercito.

Le incorporazioni saranno così suddivise:

a) 1° blocco, con prevista incorporazione nel mese di settembre 2016, 1.750 posti. La domanda di partecipazione può essere presentata dal 2 maggio 2016 al 31 maggio 2016, per i nati dal 31 maggio 1991 al 31 maggio 1998, estremi compresi;

b) 2° blocco, con prevista incorporazione nel mese di dicembre 2016, 1.750 posti. La domanda di partecipazione può essere presentata dal 5 luglio 2016 al 3 agosto 2016, per i nati dal 3 agosto 1991 al 3 agosto 1998, estremi compresi.

Possono partecipare al reclutamento coloro che sono in possesso dei seguenti requisiti:

a) cittadinanza italiana;

b) godimento dei diritti civili e politici;

c) aver compiuto il 18° anno di età e non aver superato il giorno del compimento del 25° anno di età;

d) non essere stati condannati per delitti non colposi, ovvero non essere in atto imputati in procedimenti penali per delitti non colposi;

e) non essere stati destituiti, dispensati o dichiarati decaduti dall’impiego in una Pubblica Amministrazione;

f) aver conseguito il diploma di istruzione secondaria di primo grado (ex scuola media inferiore). L’ammissione dei candidati che hanno conseguito un titolo di studio all’estero è subordinata all’equipollenza del titolo stesso rilasciata da un qualsiasi ufficio scolastico regionale o provinciale, con riportato il giudizio sintetico (ottimo, distinto, buono, sufficiente) o la votazione;

g) non essere stati… 

L’articolo completo è consultabile nel sito http://www.diariolavoro.it/esercito_3_bando.html .

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CALA DI VOLPE

Venerdì 6 maggio, alle 10,30, nella suite presidenziale dell’hotel Cala di Volpe si svolgerà una conferenza stampa organizzata dalla Starwood Costa Smeralda per presentare l’edizione 2016 del Porto Cervo Wine Festival.

L’evento si svolgerà dal 13 al 15 maggio, a Porto Cervo, e come di consueto, rappresenta l’avvio della stagione turistica in Costa Smeralda. Verrà illustrato il programma dell’edizione 2016 (diversa dal solito, perché accorpa il Wine Festival e il Food Festival in un unico evento) e i protagonisti che hanno deciso di partecipare alla manifestazione. Potrebbe anche essere l’occasione per comunicare alcuni dati relativi ai primi mesi del 2016 per quanto riguarda l’andamento dei quattro alberghi che Starwood gestisce per conto del Qatar.

Alla conferenza stampa sarà presente l’Area Manager della Starwood, Franco Mulas; Raffaella Manca, responsabile dell’Area Marketing; Emanuele Massolini, della Direzione Commerciale; Piera Seddaiu, Operational Innovation Starwood; Stefania Riboldi, coordinatrice dell’evento.

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Chiesa Sacro Cuore Cortoghiana 1

Venerdì 6 maggio, alle ore 21.00, presso il salone parrocchiale di Cortoghiana, verrà rappresentata la commedia in lingua sarda campidanese “Est arribendu su predi po benedisci sa domu”, scritta e diretta da Gian Paolo Vaccargiu,

Lo spettacolo è organizzato dall’Associazione Giovani della Terza età di Cortoghiana, con il patrocinio gratuito del comune di Carbonia.

«Dopo la Pasqua, per tradizione il prete passava nelle case, imbiancate di nuovo, per la benedizione. Con i primi scioperi per le miniere e le rivendicazioni della classe operaia arrivano anche le battaglie familiari. L’ironica commedia vede contrapposta la moglie credente che aspetta l’arrivo del prete e il marito operaio che cerca di opporsi.»

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Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in occasione del Giornata internazionale della libertà di stampa, intende ricordare i tanti giornalisti trucidati nel compiere il loro dovere: raccontare le storture e le ingiustizie del mondo e diffondere verità scomode per i poteri forti.

I giovani devono conoscere l’importanza di una stampa libera e oggettiva; la denuncia di azioni illecite o comportamenti dannosi per la collettività ha reso possibile l’indignazione popolare e conseguenzialmente, in molti casi, la punizione dei colpevoli, a prescindere dal ruolo sociale – politico esercitato; basti pensare al Watergate. Non a caso il movimento dell’Illuminismo, che per la prima volta forgiò il concetto di cittadino contrapposto a quello di suddito, vide proliferare la pubblicazione di gazzette e fogli, il cui intento era quello di rivelare le bassezze e gli abusi dei potenti e chiedere giustizia. Già dal Settecento il binomio verità – giornalismo serio caratterizzava la società civile o che aspirava a diventarlo.

Oggi i giornalisti, spesso quelli “free lance”,  vivono in condizioni economiche piuttosto precarie e spesso sono soggetti ad intimidazione – violenze da parte di chi vorrebbe reprimerne la voce e preferirebbe continuare a tramare nel buio e nell’omertà: nel 2015, come segnala il dossier Rsf (Reporter Senza Frontiera) sono 110 i reporter uccisi, 7 tra cameramen, fonici e tecnici e 27 i citizen journalist; un dato in aumento rispetto al 2014 (66 giornalisti, 11 collaboratori non giornalisti dei media e 19 citizen journalists). La civiltà di una nazione si misura anche dalla presenza di giornalisti liberi, intellettualmente onesti e indipendenti.

L’articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti umani recita: Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.

In nome di questi principi, il Coordinamento Nazionale docenti della disciplina dei Diritti Umani invita le scuole di ogni ordine e grado a promuovere tra gli studenti il concetto di libertà di opinione e sollecitarli ad essere critici, confrontare le informazioni e le fonti d’emissioni delle stesse, attraverso laboratori di lettura e l’analisi dei fatti riportati dalla stampa in classe.

Nella giornata del 3 maggio, un pensiero va rivolto ai circa 28 giornalisti italiani uccisi nel mondo e alla redazione di Charlie Hebdo, decimata durante l’attacco terroristico del 7 gennaio 2015.

«Io ho un concetto etico di giornalismo. Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza e la criminalità, impone ai politici il buon governo. Un giornalista incapace, per vigliaccheria o per calcolo, si porta sulla coscienza tutti i dolori umani che avrebbe potuto evitare, e le sofferenze, le sopraffazioni, le corruzioni, e le violenze che non è stato mai capace di combattere.» (Giuseppe Fava)

Romano Pesavento

Presidente del Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani

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Piazza 1° Maggio Carbonia

Mercoledì 4 maggio presso la Ludoteca di Piazza 1° maggio, a Carbonia, verrà presentato il libro “Il Pirata Sterzoadestra”, di Margherita Pellegrini.

Margherita Pellegrini, nata a Carbonia nel 1958, risiede da oltre 30 anni a Portoscuso, dove insegna presso la Scuola Primaria. L’esperienza maturata in tanti anni di insegnamento le hanno consentito di perfezionare una spiccata sensibilità e conoscenza della realtà infantile. Il “Pirata Sterzoadestra” è una “fiaba moderna, delicata e divertente”, che accompagna i bambini nella comprensione dell’importanza del codice della strada, e consentirà ad adulti e bambini di cogliere il valore delle regole sociali, senza le quali la vita diventa imprevedibile e pericolosa. Sarà presente l’illustratore del “Pirata Sterzoadestra”, Dario Mura. La sua passione per il disegno, in particolare per il fumetto, risale all’infanzia e si è consolidata frequentando il Liceo Artistico. Ha partecipato a diversi concorsi per fumettisti non professionisti.

Dopo la presentazione del libro, verrà proposto un laboratorio di disegno, rivolto ai bambini e ragazzi dai 6 ai 12 anni durante il quale, insieme ai genitori, potranno viaggiare nel mondo della fantasia e dei colori.