24 July, 2024
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CTO Iglesias 1 copia

«Forse è il caso che il commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis, metta da parte la frenesia e l’eccesso di zelo che contraddistinguono la sua personale rivoluzione del sistema sanitario del Sulcis Iglesiente. Il trasferimento dei pazienti tra le strutture sanitarie di Iglesias (quello che ancora resta dopo la mannaia del Commissario), avvenuto senza il rispetto delle procedure richieste dalla normativa (così come sottolineato con una nota del dirigente dell’assessorato della Sanità), sono un atto gravissimo, che la dice lunga sull’operato di Onnis. È inaccettabile che la Asl 7 non abbia atteso l’iter procedurale prima di proseguire con lo spostamento dei pazienti, che non sono reparti e attrezzature, bensì esseri umani.»

Lo scrive, in una nota, Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo di Forza Italia Sardegna.

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L’assessorato regionale dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale ha modificato il bando e riaperto i termini per la presentazione telematica delle domande di partecipazione, sul sistema di gestione dell’OPAgea, relative alla selezione dei Gal e delle strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo.

La domanda dovrà essere consegnata entro le ore 13.00 del 10 giugno 2016 con una delle seguenti modalità:
– tramite consegna a mano presso l’ufficio protocollo dell’assessorato dell’Agricoltura e riforma agropastorale – via Pessagno, 4 – 09126 Cagliari. L’ufficio protocollo è aperto tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 11.00 alle ore 13.00 e nei pomeriggi del martedì e mercoledì dalle 16.00 alle 17.00.
– tramite Pec (posta elettronica certificata) all’indirizzo: agricoltura@pec.regione.sardegna.it e per conoscenza all’indirizzo di posta elettronica del Servizio sviluppo dei territori e delle comunità rurali: agr.sviluppo.territori@regione.sardegna.it .

L’intervento sostiene, in particolare, le attività strettamente correlate alla costituzione dei partenariati ed alla definizione della strategia di sviluppo locale, anche in funzione delle possibili azioni per il miglioramento delle capacità degli attori locali pubblici e non pubblici nello svolgimento del loro ruolo nel leader, con attenzione allo sviluppo delle capacità, alla formazione, all’animazione ed alla messa in rete.

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Il Consiglio delle autonomie locali, nel corso della riunione che si è svolta a Cagliari il 27 aprile, ha espresso parere favorevole in merito al disegno di legge che riguarda la riforma delle norme inerenti l’organizzazione dell’Azienda regionale abitativa (Area). Nel corso della stessa seduta è stato espresso parere favorevole sul progetto di legge numero 315 che riguarda la “Disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro”. A proposito della proposta di modifica della legge regionale del 17 gennaio 2005 numero 1, infine, il Cal ha inviato una lettera al presidente del Consiglio regionale, ricordando la necessità di procedere alla convocazione di nuove elezioni e auspicando che «in attesa di una organica revisione dell’intera disciplina del Consiglio delle autonomie locali, che il legislatore voglia consentire la piena e immediata operatività dell’organo di rappresentanza degli Enti locali mediante un intervento di semplice manutenzione normativa. Ciò al fine di mantenere invariata numericamente  la composizione dell’assemblea e a conservare nelle rappresentanze lo stesso equilibrio territoriale».

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La commissione sanità, presieduta dall’on. Raimondo Perra (Psi), ha proseguito le audizioni sulla riforma della rete ospedaliera ascoltando i sindaci dei Comuni sede di strutture sanitaria.

Il sindaco di Tempio, Andrea Biancareddu, ha sottolineato fra l’altro che l’ospedale di Tempio «è l’unica struttura fra Olbia e Sassari con particolari caratteristiche geografiche e demografiche che si sommano ad una rete viaria del tutto insufficiente e in parte impraticabile a causa dell’alluvione; ciò comporta tempi di percorrenza superiori a 60 minuti incompatibili con il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza». Andrea Biancareddu si è poi espresso in modo critico sulla chiusura del punto nascita ricordando che, in base ai parametri fissati dalla legge, Tempio poteva ottenere una deroga che gli è stata negata, mentre è stata concessa ad Alghero, «da dove si può raggiungere Sassari in appena 20/30 minuti».

Il sindaco di Tempio ha inoltre richiamato l’attenzione della commissione sul fatto che la presenza del nuovo carcere, dove sono presenti soltanto detenuti “a lunga pena” richiede necessariamente il supporto di una struttura sanitarie efficiente.

Luca Montella, sindaco di La Maddalena, ha messo l’accento «sullo svantaggio dell’insularità che, per quanto riguarda il servizio sanitario, ha un peso insostenibile per la comunità maddalenina dove, in base alla riforma, sarebbe impossibile garantire l’assistenza nelle 24 ore». «Non chiediamo compassione – ha concluso – ma l’autorevolezza del Consiglio regionale».

Per Luigi Mastino, sindaco di Bosa sede di un ospedale classificato come “di zona disagiata”, è indispensabile che la riforma garantisca almeno tre cose: «Una chirurgia autonoma con reperibilità dei medici nelle 24 ore, un pronto soccorso indipendente dall’entrata in vigore della nuova Agenzia di emergenza-urgenza (Areus), l’eliminazione della scadenza temporale del 2018 per la sostituzione delle strutture locali con quelle di Areus». «Siamo favorevoli all’impianto della riforma – ha concluso Luigi Mastino – ma chiediamo che sia applicata la normativa nazionale sulle zone svantaggiate e non quella regionale, di gran lunga peggiorativa».

Marco Falchi, sindaco di Muravera, ha proposto che l’ospedale del paese sia riclassificato come “presidio ospedaliero di base”, in considerazione sia delle particolari caratteristiche geografiche e dei relativi tempi di percorrenza che del grande afflusso turistico nei mesi estivi.

«Mentre a Cagliari discutono – ha protestato il sindaco di Isili Orlando Carcangiu – il reparto di chirurgia del nostro ospedale è chiuso, con grande sofferenza del pronto soccorso, ed il laboratorio di analisi è stato smantellato; e la cosa più grave è che quanto avvenuto non sta scritto in nessuna legge nazionale o regionale.»

Profondo dissenso nei confronti della riforma è stato manifestato dal sindaco di Sorgono Giovanni Arru, «perché con questo provvedimento si riducono i diritti, non si risparmia niente e si aumenta il disagio delle zone interne». Giovanni Arru ha poi proposto che l’ospedale di Sorgono sia riclassificato come “ospedale di base”, istanza condivisa anche da Angelo Nocco, sindaco di Meana Sardo.

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

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Nuoro copiaL

La Camera di commercio di Nuoro ha pubblicato un avviso pubblico dedicato alla promozione del formaggio, che vedrà premiata la migliore proposta progettuale con un premio in denaro di euro 5.000,00.

I soggetti interessati dovranno presentare proposte progettuali che dovranno vertere almeno su uno dei seguenti temi:

  • FORMAGGIO E CULTURA: La cultura agropastorale ed il formaggio sono due binomi inscindibili: i racconti dei grandi scrittori sardi parlano sempre del formaggio così come il formaggio compare in tantissimi quadri e dipinti nonché nelle canzoni e poesie.
  • FORMAGGIO  E TECNOLOGIA: la tecnologia, intesa come innovazione sia nel processo produttivo che nel prodotto, sta rappresentando sempre più un sistema per differenziare le produzioni. Le mozzarelle di latte di pecora piuttosto che i formaggi tipo “grana” stanno ormai divenendo sempre più comuni. Ciò, se da un lato permette di diversificare la produzione, dall’altro consente di ampliare l’offerta di prodotti lattiero-caseari dell’isola.
  • FORMAGGIO E STILI DI VITA: nella dieta della Sardegna il formaggio è un elemento centrale ed anzi, insieme ai vini, è considerato come uno dei fattori dell’elisir della longevità. Infatti, le pecore, durante il pascolo ingerendo erbe contenenti sostanze ad alto valore nutraceutico presenti solo in Sardegna le trasmettono poi nel latte e quindi nel prodotto trasformato.

  

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Dopo quelle di Elvira Usai ed Erminio Meloni, è stata ufficializzata la terza candidatura a sindaco di San Giovanni Suergiu per le elezioni amministrative in programma il prossimo 5 giugno. E’ quella di Antonio Fanni, lavoratore dipendente ed ex consigliere provinciale, già segretario cittadino del Partito Democratico.

«Dopo diversi incontri con vari gruppi politici, dell’associazionismo e della società civile di San Giovanni Suergiu, è nata la lista civica “Progetto Comune” – si legge in una nota -. Fanno parte del patto infatti, liberi cittadini che insieme a diverse forze partitiche e dell’associazionismo hanno deciso di dedicarsi in modo attivo alle diverse problematiche aperte nel paese.

La lista è stata definita tenendo conto sia della giusta proporzione di rappresentanti tra centro e periferia (frazioni e medaus) sia promuovendo la partecipazione di una qualificata rappresentanza femminile.

I componenti e i sostenitori della Lista “Progetto Comune” si pongono l’obiettivo concreto, di affrontare e risolvere i diversi problemi del nostro Paese in modo serio e determinato.»

«Il programma sarà elaborato attraverso le diverse esperienze politiche, sociali e professionali dei componenti e dei sostenitori della lista – si legge ancora nella nota -, anche attraverso una puntuale analisi della realtà economica e sociale del nostro territorio e verrà diversificato in base alle esistenti ed urgenti questioni ormai in attesa di risposte da troppo tempo.

Il programma sarà elaborato in base ad una scala di priorità ed avrà l’ambizione della sua realizzazione ed attuazione, attraverso la sintesi di pochi punti riconosciuti però essenziali per un normale riavvio delle attività e della vita sociale nel paese.

Immediatamente l’amministrazione dovrà in modo assoluto affrontare e concentrare la sua attenzione alla soluzione del servizio per la Nettezza Urbana, al fine di riorganizzare un servizio adeguato ai bisogni della gente ed in particolare alla riduzione dei costi ai cittadini.

Nello stesso modo e con gli stessi obiettivi, attraverso una seria e puntuale politica di bilancio e con una necessaria rivisitazione di alcuni regolamenti, si procederà ad una riduzione della pressione fiscale per tutte le famiglie.»

«Con professionalità e coinvolgimento dei cittadini si affronteranno, le grandi tematiche sospese o trascurate, come il decoro e l’arredo urbano del paese senza tralasciare il PUC, il PIP, il Piano del traffico, l’ archeologia, l’attenzione sulle strutture sportive e le politiche giovanili. L’idea nasce – conclude la nota – dal desiderio di abbandonare gli usi e costumi di una politica poco incisiva, basata sui personalismi, per perseguire una nuova opportunità di rinnovamento, iniziando a proporre una politica di lavoro e studio continuo, per le esigenze della cittadinanza con un’apertura costante del dibattito con la popolazione.»

Antonio Fanni 2

Sala consiliare San Giovanni Suergiu 1

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Nuovo durissimo attacco del comitato “Uniti per la salute di Iglesias” al commissario straordinario della Asl 7 di Carbonia, Antonio Onnis. In una nota diffusa nella tarda serata di ieri, 27 aprile, il Comitato chiede il suo allontamento per “la totale incapacità gestionale”.

«Abbiamo assistito ad uno spostamento di tutti i reparti dal presidio ospedaliero Santa Barbara verso il CTO, uno spostamento fatto senza ragioni valide che giustifichino la fretta di tali spostamenti – denuncia il Comitato “Uniti per la salute di Iglesias” -. Uno spostamento privo della pur minima conoscenza di una seria organizzazione del lavoro, che ha provocato e ancora provoca malfunzionamento dei singoli reparti e disagi per il personale dipendente e ancor più grave per i pazienti.»

«Oggi apprendiamo che il caro commissario straordinario ha ORDINATO, OBBLIGATO e FATTO ESEGUIRE tutti i trasferimenti in piena autonomia e a dispregio delle leggi e norme che disciplinano gli interventi di adattamento, diversa utilizzazione, ampliamento, trasformazione o trasferimento in altra sede delle strutture esistenti – aggiunge il Comitato -. Il caro commissario ha eseguito tutto ciò senza richiedere, ed ottenere le dovute autorizzazione previste per il rilascio dell’autorizzazione alla realizzazione, al funzionamento e/o all’accreditamento istituzionale, così come previsto dalla L.R. 10/2006.»

«Non lo diciamo solo noi – sottolinea il Comitato -, lo dice l’assessorato regionale della Sanità, nella persona del direttore del servizio Marcello Tidore, con una nota del 20 aprile 2016 prot. 0011267. La nota richiama il commissario al pieno rispetto della L.R. 10/2016 diffidandolo a porre in essere qualsiasi trasferimento in assenza delle dovute richieste e successive autorizzazioni.»

«E’ arrivata l’ora di chiedere l’immediato allontanamento del commissario – conclude il Comitato “Uniti per la salute di Iglesias “ed invitiamo tutte le forze politiche e istituzionali, a valutare con obiettività l’operato del Commissario, abbandonando le logiche di partito di mera difesa del proprio amico/compagno.»

CTO Iglesias 1 copia

 

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L’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, ha dichiarato oggi che «la Regione non tollera né ha mai tollerato il grave disservizio che i treni Atr stanno provocando agli utenti sardi», a proposito dei continui disagi causati dai guasti dei pendolini spagnoli.
«I problemi tecnici si aggrediscono, si studiano e si risolvono, evitando insensate provocazioni come quella di chi dice che si dovrebbe tornare ai vecchi treni – ha aggiunto Massimo Deiana -. In ogni caso, in seguito al malfunzionamento del sistema di segnalamento di bordo verificatosi con molta frequenza, l’assessorato ha sospeso il pagamento di fatture – per complessivi 12,342 milioni di euro più Iva – già emesse a favore della Caf, società costruttrice dei convogli, alla quale è stata anche inviata una diffida a risolvere i problemi riscontrando il vizio di fornitura.»

La società, anche su sollecitazione di Trenitalia, ha riconosciuto i difetti dei treni impegnandosi a trovare soluzioni immediate. Riguardo inoltre all’interruzione del servizio causata dal blocco dei treni, sono state comminate penali contrattuali sempre ai danni di Caf pari a 289.500 euro. Infine è stata costituita dalla Regione una commissione di indagine con personale dell’industria spagnola, della Alstom, fornitore della tecnologia di bordo, e con Trenitalia. Il gruppo di lavoro si è occupato del sistema di segnalamento e ha indicato vari interventi per migliorare la reciproca compatibilità tra i vari componenti elettronici.

«La prossima settimana – ha concluso Massimo Deiana – si terrà una ulteriore riunione alla direzione nazionale di Trenitalia e si continuerà a monitorare ogni istante l’evolversi della situazione: da questo confronto ci aspettiamo risposte e soluzioni in tempi brevi.»

Massimo Deiana 11 53 copia

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Scadono sabato prossimo, 30 aprile, i termini del bando per partecipare all’Export Lab Sardegna, iniziativa organizzata dall’Agenzia ICE (Istituto per il Commercio Estero) in collaborazione con la Regione e inserita nel Programma Triennale per l’Internazionalizzazione 2015-2018. Export Lab Sardegna è un percorso formativo destinato a circa 50 piccole e medie imprese, Consorzi, Reti di impresa e ATI aventi sede operativa in Sardegna. L’obiettivo dell’Export Lab è favorire l’aumento della competitività delle imprese attraverso la formazione di Export manager.
La prima fase dell’Export Lab prevede la formazione in aula, la seconda l’affiancamento di consulenze in azienda. La terza e ultima fase, invece, è costituita da un periodo di incubazione all’estero. Le materie affrontate nel percorso formativo sono comprese tra un minimo di 8 e un massimo di 12 (dal marketing alle tecniche di commercio estero). L’affiancamento consulenziale consentirà ai partecipanti, tra cui gli stessi titolari di imprese, di elaborare strategie di mercato con l’aiuto di esperti qualificati. Nell’ultima fase, infine, gli imprenditori avranno modo di rendere operativo il loro progetto di export. Le 50 aziende individuate, provenienti dalle varie filiere produttive, saranno suddivise in due gruppi da 25 e faranno riferimento alle due sedi del corso, a Cagliari e a Sassari.

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Anche quest’anno, come avviene dal 2009, la segreteria della UST CISL, non partecipa alla festa del lavoro.

«La nostra scelta – spiega Fabio Enne, segretario generale UST CISL – nasce dal fatto che appare alquanto “inopportuno”, seppure con il massimo rispetto per le idee altrui, festeggiare il primo maggio in un territorio, come quello del Sulcis Iglesiente, devastato economicamente, in cui il lavoro appare una chimera.»

«Il valore simbolico della festa del lavoro va necessariamente conservato – aggiunge Fabio Enne -, ma riteniamo orientare le nostre azioni verso le tante persone, troppe, donne e uomini che un impiego non lo posseggono. La mancanza del lavoro e la precarietà dei contratti in essere sono tutti elementi che giocano a sfavore dei festeggiamenti, soprattutto in periodi in cui la campagna elettorale è alle porte.»

«Lo ripetiamo a gran voce, piuttosto che celebrare il lavoro che manca abbiamo scelto, in tempi non sospetti, le piazze e la rivendicazione dei diritti di un territorio, attraverso la mobilitazione costante e continua, per creare condizioni di equità sociale. Le risorse da utilizzare per una Festa, come ogni anno, dal 2009 a questa parte, saranno devoluti in beneficienza. Saremo pronti a festeggiare solo dopo avere ottenuto risultati consistenti per il bene economico e occupazionale del territorio – conclude Fabio Enne -, per i quali traguardi significativi, riteniamo più necessaria una strategia mirata.»