24 July, 2024
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Pane

La sala riunioni della chiesa di Santa Maria Goretti in via Nazionale a Sant’Antioco, concessa gentilmente per l’occasione dal parroco don Elio Tinti, ha fatto il pieno di ascolti per la conferenza dal tema “Il pane nella tradizione cristiana del Sulcis”. La conferenza, moderata dal giornalista Tito Siddi che ha colloquiato con Gerardo Piras, esperto di Senorbì, tecnico agricolo dell’agenzia regionale Laore, che ha spiegato il cammino del grano dal germoglio sino a diventare, nelle diverse forme, l’alimento principe della tavola e presentato il suo ultimo libro dal titolo ” scritto a quattro mani con Barbara Pani. Con lui, a illustrare la tradizione e l’importanza sociale, economica e politica che ha avuto il pane sin dall’antichità in Sardegna ed in particolare nel Sulcis è stato Salvatore Loi, studioso, ricercatore e storico di Teulada che ha anche presentato il suo libro “Sa tunda: alimento, salario e simbolo”.

Un pubblico attento, ha seguito interessato e partecipe per oltre un’ora ai racconti di Gerardo Piras sulla storia del pane, le sue forme e i diversi usi, ricca di simbolismi e ritualità la cui produzione e l’uso del forno per cuocere l’impasto si fanno risalire all’epoca nuragica. La parte storica della tradizione del pane nel Sulcis e dei suoi risvolti sociali è stata illustrata da Salvatore Loi. Il ricercatore, in un excursus accattivante e interessante, ha illustrato il bello e il buono del pane chiamato “Tunda” che dal peso di un chilo è ricordato per essere stato cibo, salario e simbolo della memoria identitaria del popolo del sud Sardegna, i cui più grandi centri per importanza erano Iglesias, Teulada e Sant’Antioco. Salvatore Loi, nel suo racconto, ha ricordato la devozione dei teuladini a Sant’Antioco, dove esiste un simulacro del martire sulcitano, leggendo una poesia in limba scritta nel 1933 dal cantore teuladese Pietrino Urru che narra la bellezza, la cura e la devozione di una processione in onore del martire sulcitano, il cui ritornello è: «S’imperadori Adrian’esti stetiu/ beffau e bintu de Sant’Antiogu Sulcitanu».

Gerardo PirasSalvatore Loi 2 copia

Tito Siddi

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E’ stato presentato oggi in Consiglio regionale il 22° volume degli Acta Curiarum del Regno di Sardegna.

«La conoscenza della propria storia serve a costruire la consapevolezza e la piena identità di un popolo – ha detto il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau presentando nell’Aula consiliare di via Roma il 22° volume degli Acta Curiarum del Regno di Sardegna, curato dal professor Federico Francioni dell’Università di Sassari, che raccoglie agli atti del Parlamento sardo presieduto dal vicerè Nicola Pignatelli, Duca di Monteleone.

«Un lavoro imponente e prezioso – ha aggiunto Ganau – che contiamo di completare in questa legislatura arrivando ad abbracciare un periodo vastissimo di quasi cinque secoli; una grande opera scientifica e storica per la prima volta interamente realizzata da un Consiglio regionale che mettiamo a disposizione non solo di studiosi ed accademici ma di quanti hanno interesse a conoscere la storia della Sardegna e delle sue istituzioni rappresentative.»

«Con la collana degli Acta Curiarum – ha detto ancora il presidente del Consiglio regionale – prosegue anche il processo di apertura del palazzo dell’Assemblea sarda verso l’esterno, recentemente affiancato dalla rassegna “Libri in Consiglio”.»

Soffermandosi infine sul contenuto del 22° volume degli Acta, Ganau ha ricordato brevemente la figura del vicerè Pignatelli, «uomo equilibrato e di mediazione che oggi potremmo definire di maggior spessore politico» ed il contesto generale dei parlamenti sardi durante la Monarchia Spagnola, «quando ci si confrontava con governanti che venivano da lontano mostrando spesso forti divisioni fra le componenti della società sarda di allora ma l’orgoglio si saper reagire davanti a soprusi insopportabili, come testimoniano gli eventi del 1794 con la cacciata del vicerè piemontese, che ricorderemo fra qualche giorno in occasione de Sa Die de sa Sardigna».

Dopo l’intervento del presidente del Consiglio ha preso la parola l’on. Michele Cossa, coordinatore del Comitato scientifico della collana, che ha messo l’accento sull’originalità dell’opera, “l’unica in Europa”, e sul valore della “lettura critica” degli atti parlamentari.

Successivamente ha preso la parola il prof. Marcello Verga dell’Università di Firenze che ha definito la storia dei parlamenti come il passaggio fondamentale del lungo percorso di una «coscienza costituzionale che parte da una antica sapienza ed arriva fino al regionalismo autonomistico, come fonte di coscienza nazionale, perché la storia delle istituzioni è storia dei popoli».

Il prof. Italo Birocchi dell’Università di Roma – La Sapienza ha inquadrato l’attività dei parlamenti dal punto di vista di una “forma” fondata sulle consuetudini, sulla ricerca di un equilibrio simboleggiato anche dall’esigenza di “fare giustizia”.

«Tuttavia – ha spiegato – non si tratta di una forma conservativa e di un equilibrio immobile quanto di un divenire aperto a presenze e contenuti nuovi in materia fondamentali come la rappresentanza degli interessi locali, la proprietà privata, l’affermazione del criterio della meritocrazia nell’accesso alle cariche pubbliche».

Il professor Federico Francioni, curatore del volume, ha messo in evidenza il significato delle principali istanze che il Parlamento sardo, espressione di una Sardegna in grave crisi economica ed anche demografica, con gravi diseguaglianze fra città e campagne, rivolgeva alla Corona in quel periodo. Il tema centrale era quello della riduzione del donativo (che oggi potremmo paragonare alla pressione fiscale), «che le comunità locali, comprese Cagliari e Sassari, chiedevano fosse proporzionato alla popolazione». «Da queste rivendicazioni si passò alle proteste – ha concluso – fino a far comparire nel linguaggio del tempo il termine tirannia, con gli esiti che conosciamo».

Acta Curiarum 1) Acta Curiarum 3 Acta Curiarum 22Acta Curiarum 4

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Il coordinamento regionale di SEL critica pesantemente il governatore Francesco Pigliaru. «La situazione di crisi in cui versa la Sardegna – si legge in una nota del partito guidato dal consigliere regionale Luca Pizzuto – richiede un passo diverso nell’azione di governo della Regione. E’ evidente che questa è responsabilità del Presidente.»

«SEL non può più tacere sull’insufficienza manifestata ai fini dell’innesco della necessaria e risoluta reazione all’ingiustizia sociale, alla discriminazione culturale, territoriale ed economica – si legge ancora nella nota diffusa questa sera -. Capitoli decisivi del comune progetto politico sono finiti nello scaffale del dimenticatoio (reddito di inclusione sociale, continuità territoriale, entrate, crisi industriale: tutti temi della questione sarda).

Tutto subìto in modo passivo a danno dei più deboli, delle aree del disagio, delle zone interne, di quelle rurali, di quelle della crisi industriale. Il riscatto dei sardi non può essere affidato alle intuizioni e agli approcci sperimentali di un centro studi. C’è necessità di altro, di vera politica. C’è necessità di vero rigore morale e impegno civile. C’è necessità di una rottura netta con le pratiche clientelari e fameliche della precedente legislatura.»

«E’ inaccettabile – sottolinea ancora il coordinamento di Sinistra Ecologia Libertà – il permanere di commissari o amministratori di società ed enti attinti tra burocrazie inefficienti e compromesse, colleghi di studio, amici della porta accanto. Tutti organici a un costume degenerato che ha colpito nel profondo la funzione politica di governo delle istituzioni pubbliche.

Il Presidente sia conseguente: conseguente agli impegni presi verso i cittadini, verso le forze politiche che lo hanno sostenuto, verso i tanti che in lui hanno creduto. Si liberi di queste pesanti eredità, rinunci a muoversi in solitudine, ricordi che la sua è un’elezione frutto del lavoro di molti. Nessuno – conclude il coordinamento regionale di Sinistra Ecologia Libertà – merita di essere tradito.»

L'on. Luca Pizzuto con il governatore Francesco Pigliaru.

L’on. Luca Pizzuto con il governatore Francesco Pigliaru.

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Fiera del libro 1 Fiera del libro 4Fiera del Libro 2Fiera del libro 3

E’ iniziata stamane la prima Fiera del libro di Iglesias, organizzata dall’associazione ArgoNautilus in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Iglesias. Fino a lunedì 25 aprile, saranno quattro-giorni di eventi dedicati alla promozione del libro, della cultura e delle arti.

La Fiera del Libro di Iglesias si propone come un percorso attraverso letteratura, musica, cinema, teatro, arte, intrattenimento. Coinvolge tutte le realtà cittadine e del territorio, le Istituzioni, gli operatori commerciali e del turismo, le attività produttive, e naturalmente le associazioni culturali, le scuole e le biblioteche.

Legata alla Fiera, una serie di progetti correlati che si svilupperanno nel futuro della città di Iglesias, a partire dalla creazione di un Archivio multimediale dedicato a tutte le forme d’arte e d’espressione presenti a Iglesias dal 22 al 25 aprile 2016.

La Fiera si è aperta con il Caffè Letterario Electra, in Piazza Pichi, con Colazione d’Autore: “Oggi comincio con… Grazia Deledda”, con Gianmichele Lisai. Alle 10.00, al Teatro Elettra, in Piazza Pichi, “La destinazione”, il regista Piero Sanna ha incontrato gli studenti delle scuole cittadine in un dibattito su Legalità Identità e Giustizia.

Per conoscere il programma completo dei quattro giorni della Fiera, si può consultare il sito http://www.fieralibroiglesias.it .

Vediamo ora un’intervista realizzata con Maurizio Cristella, direttore artistico dell’associazione ArgoNautlius e della Fiera del Libro di Iglesias.

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Unieuro

La catena di negozi Unieuro, con 175 punti vendita in tutta Italia, è leader nella distribuzione di elettrodomestici, informatica ed elettronica in genere. L’azienda investe molto nella selezione e formazione del personale che deve essere sempre molto preparato per accogliere al meglio la clientela. Luigi Fusco, uno dei manager dell’azienda, dice che da inizio anno già hanno coinvolto oltre mille addetti in un programma di formazione.

«Ti piace praticare lo sport di squadra? Ti diverte allenare, guidare e fare parte di un team vincente? Ti viene naturale organizzare persone, attività e settori? Ti senti dentro una “energia esplosiva”? Se questa sfida Ti interessa e vuoi lavorare con noi, invia la tua candidatura spontanea».

Questo l’invito, che potete trovare nella pagina lavoro del sito Unieuro, a inviare il vostro curriculum per le figure di Capi negozio, Capi Settore, Cassieri, Magazzinieri. Per ulteriori dettagli… 

L’articolo completo è consultabile nel sito http://www.diariolavoro.it/lavoro_unieuro-1.html .

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Prende il via domani la prima edizione della rassegna “Carloforte isola del gusto” , che si svolgerà fino a lunedì 25 aprile, a Carloforte. Saranno tre giorni dedicati alla scoperta degli archeosapori dell’isola, le ricette millenarie che venivano preparate nell’antichità e che valorizzano le materie prime locali di qualità ma anche della storia e della cultura carlofortine. Si comincia domani, alle 9.30, all’Ex Me, l’ex mercato ittico di Carloforte, dove si svolgerà il convegno internazionale dal titolo “La cucina mediterranea: dall’antichità al Medioevo” al quale parteciperanno esperti, docenti ed archeologi internazionali che sveleranno al pubblico cosa si mangiava in Sardegna ai tempi dei fenici o quali erano i piatti che finivano sul tavolo dei grandi feudatari medievali. All’incontro, moderato da Roberto Giacobbo, vicedirettore del TG2 e conduttore della trasmissione Voyager, parteciperanno Wissam Khalil, dell’Università libanese di Beirut che ha diretto diverse missioni archeologiche sull’isola che parlerà dell’ evoluzione di un piatto tipico levantino: l’hummus, Emanuele Madrigali, della missione archeologica di Pani Loriga (ISMA – CNR) che parlerà delle pratiche alimentari nella Sardegna fenicio-punica, Suraia Abud, dell’Università Complutense di Madrid che parlerà della dieta mediterranea e Michele Guirguis, dell’Università di Sassari che invece si concentrerà sulle cucine di frontiera. Sarà Roberto Giacobbo ad inaugurare, domani pomeriggio, alle ore 16.00, Torre San Vittorio, il museo multimediale realizzato in collaborazione con il Mu.Ma. di Genova, l’Istituzione Musei del mare e delle migrazioni, che racconta con avanzate soluzioni tecnologiche la storia di Carloforte. La torre settecentesca a pochi passi dal centro cittadino, che è già sede di un importante osservatorio astronomico, ospita un allestimento innovativo capace di raccontare la storia dell’isola grazie a un percorso che parte dalle sue origini geologiche e si conclude con l’arrivo dei coloni nel 1738. Grazie a video interattivi, percorsi in realtà virtuale e ricostruzioni dal forte impatto scenico, il visitatore potrà avvicinarsi al territorio di San Pietro, realtà unica nel Mediterraneo.

Durante la rassegna i visitatori avranno la possibilità di conoscere le ricette millenarie dell’archeocucina locale, sia a pranzo che a cena, attraverso l’iniziativa “A tavola con la storia”: quattro ristoranti dell’isola (Galaia, Vittorio, Osteria delle Tonnare e Da Nicolo) proporranno menu tematici ispirati ai sapori, ai profumi e agli aromi millenari per un vero e proprio tuffo nel passato.

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Giovedì 28 e venerdì 29 aprile, l’aula magna Motzo – facoltà di Studi umanistici, via Is Mirrionis 1 – ospita il convegno internazionale Digital Humanities. Scienza, Memoria, Storia e Cultura”.  I lavori, curati dal professor Giancarlo Nonnoi e da Sardoa d-library, promossi dal dipartimento di Storia, beni culturali e territorio, si sviluppano  dalle 10 alle 19 e dalle 9 alle 13.30. Il convegno si apre con i saluti del pro rettore alla ricerca, Micaela Morelli.

Nel corso delle due giornate di studio saranno presentate e discusse molteplici esperienze di valorizzazione e tutela digitale del patrimonio culturale librario, archivistico e museale, con il contributo di esperti di vari atenei a livello regionale, nazionale e internazionale e degli istituti di tutela dei beni librari e archivistici della Sardegna.

Il convegno è realizzato nell’ambito dei progetti “Le mappe del sapere”, “Un archivio digitale per la Sardegna del Risorgimento” (responsabili scientifici i professori Francesco Atzeni e Gianfranco Tore) entrambi cofinanziati dalla Regione Sardegna- legge 7/2007 e “Officina per le buone pratiche nelle Digital Humanities”, cofinanziato dalla Fondazione di Sardegna. Di quest’ultimo e del primo progetto, il responsabile scientifico è Giancarlo Nonnoi. I lavori costituiscono attività di formazione e aggiornamento per il personale docente e non docente delle scuola.

Al convegno intervengono, tra gli altri, gli specialisti dell’Università di Cagliari, Silvia Conti, Duilio Caocci, Gian Luigi Pillola, Cecilia Tasca, Eleonora Todde e Paolo Sanjust. Il pro rettore per la didattica, Ignazio Putzu, coordina la tavola rotonda su “Le agenzie di tutela, conservazione e promozione dei beni librari e archivistici della Sardegna e le digital humanities”. Previste relazioni da esperti provenienti dagli atenei di Roma-La Sapienza, Bologna, Leeds, Sassari, Halle.

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Da martedì 26 aprile fino a lunedì 16 maggio 2016, sono aperti i termini per la compilazione e il rilascio, da parte dei Centri di assistenza agricola autorizzati, attraverso il portale Sian, delle domande di conferma impegno, per l’annualità 2016, degli aderenti alla misura 221 “Imboschimento dei terreni agricoli” e della misura H – Psr Sardegna 2000/2006. Ne dà comunicazione Argea, l’Agenzia regionale per la gestione e l’erogazione degli aiuti in agricoltura.
Il 1 luglio 2016, la scadenza per la presentazione della copia cartacea della domanda di conferma impegni relativi al Reg. CEE 2080/92 ed al Reg.(CEE) 1257/99 – Misura H del Psr 2000/2006. La domanda dovrà essere presentata al Servizio territoriale Argea Sardegna competente per territorio.

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Il circolo Arci la Gabbianella fortunata, in collaborazione con Sinistra Ecologia e Libertà Carbonia, organizza un’iniziativa in occasione del 71° anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo dal titolo “Bella Ciao – La libertà e i diritti nascono con la resistenza – 70 anni dal voto alle donne”.

Domenica 24 aprile, presso il Circolo Zorba il Gatto, in via Dalmazia 40, a Carbonia, alle ore 18.00, verrà proiettato il film di Eric Esser dal titolo “Non ci è stato regalato niente – Storia di una partigiana” (Germania 2014, col, 56’).

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