24 July, 2024
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Si è chiuso oggi a Cagliari il progetto “Buone pratiche europee per l’innovazione nel Por Sardegna FSE 2014-2020”, voluto dalla Regione con la collaborazione della Fondazione Giacomo Brodolini. Durato un anno e mezzo, il progetto ha individuato quattro buone pratiche (corredate da un consistente insieme di misure e linee di attività) su temi inerenti il Fondo Sociale Europeo, adottate in altrettanti paesi europei, Spagna (Catalogna), Francia, Portogallo e Irlanda. L’iniziativa, finanziata dal precedente ciclo di programmazione 2007-2013, ha avuto lo scopo di conoscere come alcune realtà dell’Ue affrontano temi con cui anche la Sardegna si confronta – Alta formazione, Occupabilità, Neet e Immigrazione – con l’obiettivo di trarre spunti e insegnamenti da replicare in sede regionale.
Il progetto si è fondato sul confronto con quattro esperienze virtuose: per l’Occupabilità il riferimento è stato Porta 22, l’innovativo Centro servizi per il lavoro di Barcellona; per l’Alta formazione si è collaborato con l’Università La Sorbonne di Parigi; per il problema dei Neet, i giovanissimi che non studiano e non lavorano, a cui è rivolto il programma comunitario Garanzia Giovani, si è approfondito quanto si realizza a Limerick, in Irlanda, che con la sua rete di Youthreach, i centri dedicati ai giovani, ha affrontato il tema con efficacia; infine per l’immigrazione si è studiato quanto accade a Lisbona, in Portogallo, con particolare riferimento alla sede del Cnai (Centro nazionale di sostegno alla popolazione immigrata), struttura che fornisce tutti i servizi di cui necessitano gli stranieri che lì risiedono.

Virginia Mura 2 copia

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 Di seguito, i contenuti dell’accordo:

A) CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA

1) Possono richiedere il trattamento solo le imprese di cui agli artt. 2082 e 2083 c.c. appartenenti alle seguenti tipologie:

a. imprese di qualsiasi settore non soggette alla disciplina in materia di cassa integrazione ordinaria o ì straordinaria ed alla disciplina dei fondi di cui all’art. 3, commi da 4 a 41 della Legge n. 92/2012, così come modificata dal decreto legislativo 148 del 14 settembre 2015, in relazione alle unità produttive ubicate in Sardegna;

b. imprese di qualsiasi settore soggette alla disciplina in materia di cassa integrazione ordinaria o straordinaria ed alla disciplina dei fondi di cui all’art. 3, commi da 4 a 41 della Legge n. 92/2012, così come modificata dal decreto legislativo n. 148 del 14 settembre 2015, in relazione alle unità produttive ubicate in Sardegna, unicamente in caso di eccezionalità della situazione, legata alla necessità di salvaguardare i livelli occupazionali ed in presenza di concrete prospettive di ripresa dell’attività produttiva. Tali imprese dovranno utilizzare prioritariamente gli ammortizzatori sociali previsti dalla legislazione ordinaria.

2) Il trattamento può essere richiesto per le seguenti causali di intervento:

a. situazioni aziendali dovute ad eventi transitori non imputabili all’imprenditore o ai lavoratori;

b. situazioni aziendali determinate da situazioni temporanee di mercato;

c. crisi aziendali;

d. ristrutturazione o riorganizzazione;

3) In nessun caso il trattamento può essere concesso in caso di cessazione dell’attività d’impresa o di parte di essa.

4) Il trattamento può essere concesso o prorogato a lavoratori subordinati con qualifica di operai, impiegati, quadri, compresi gli apprendisti ed i lavoratori somministrati, in possesso di una anzianità lavorativa presso l’impresa di almeno 12 mesi alla data di inizio del periodo di intervento della Cig in deroga, sospesi dal lavoro o che effettuano prestazioni ad orario ridotto per contrazione o sospensione dell’attività lavorativa.

5) L’impresa deve avere previamente utilizzato gli strumenti ordinari di flessibilità (es. permessi, banca ore), ivi inclusa la fruizione delle ferie residue.

6) In relazione a ciascuna unità produttiva il trattamento può essere concesso per un periodo non superiore a tre mesi nell’arco dell’anno 2016. Nel computo si considerano tutti i periodi di fruizione di integrazione salariale in deroga anche afferenti a diversi provvedimenti di concessione o proroga.

7) Le istanze inerenti la prima concessione e la proroga della Cig in deroga dovranno essere inoltrate alla Regione mediante il sistema telematico nell’apposito sito dedicato del SIL Sardegna mediante le consuete modalità on line.

8) L’impresa presenta l’istanza corredata dall’accordo sindacale, entro venti giorni dalla data in cui ha avuto inizio la sospensione o la riduzione dell’orario di lavoro.

9) Come precisato dalla nota esplicativa del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali prot. n. 40/0005425 del 24.11.2014, le sospensioni o le riduzioni dell’orario di lavoro non possono precedere la sottoscrizione dell’accordo sindacale.

10) In caso di presentazione tardiva, il trattamento di Cig in deroga decorre dall’inizio della settimana anteriore alla data di presentazione della domanda.

11) In sede di prima applicazione, non essendo possibile rispettare i termini di cui all’art. 2, comma 7 del D.I. 83473 in considerazione della data di sottoscrizione del presente Accordo, le istanze con decorrenza dal 1 gennaio 2016 alla data odierna dovranno pervenire entro 20 giorni dalla data di apertura del sistema telematico, che verrà comunicata con apposito avviso pubblicato sul portale Sardegna Lavoro.

12) Le imprese devono presentare mensilmente all’INPS i modelli SR41 entro il venticinquesimo giorno del mese successivo a quello di fruizione del trattamento. Inoltre, ai sensi dell’art. 7, comma 3, del Dlgs n. 148 del 14 settembre 2015 la richiesta di rimborso delle integrazioni corrisposte ai lavoratori devono essere effettuate, a pena di decadenza, entro 6 mesi dalla fine del periodo di paga in corso alla scadenza del termine di durata della concessione, o dalla data del provvedimento di concessione, se successivo.

13) Allo scopo di assicurare la verifica preventiva delle compatibilità finanziarie, la Regione comunica all’INPS, con le modalità definite dall’Istituto, gli accordi stipulati presso la propria sede nel rispetto dei termini di cui sopra.

14) Come precisato dalle Circolari del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali prot. 40/0003223 del 11/02/2016, e prot. n. 3763 del 18.02.2016, fermo quanto disposto dal decreto interministeriale n. 83473 del 2014, per l’anno 2016, le aziende che rientrano nel campo di applicazione della normativa relativa al Fondo di integrazione salariale possono scegliere di accedere agli ammortizzatori sociali in deroga nei limiti previsti dalla normativa di settore sopra richiamata o alle prestazioni previste dal Fondo di integrazione salariale.

B) MOBILITA’ IN DEROGA:

1) Può essere concessa ai lavoratori licenziati o dimessi per giusta causa, disoccupati in possesso dei requisiti di anzianità aziendale di cui all’art. 16, comma 1 della legge. n. 223/91, nei confronti dei quali non sussistano, anche solo in linea teorica, le condizioni per l’accesso ad altra prestazione a sostegno del reddito connessa alla

cessazione del rapporto di lavoro.

2) I beneficiari non devono avere maturato i requisiti previsti dalla vecchia e dalla nuovanormativa in materia pensionistica né essere in possesso dei requisiti per l’accesso all’assegno sociale.

3) I lavoratori devono provenire da imprese ex artt. 2082 e 2083 c.c..

4) In parziale rettifica di quanto stabilito dall’art. 3, comma 5, del decreto di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze n. 83473 del 1 agosto 2014, il trattamento di mobilità in deroga alla vigente normativa non può essere concesso ai lavoratori che, alla data di decorrenza del trattamento, hanno già beneficiato di prestazioni di mobilità in deroga per almeno tre anni, anche non continuativi. Per i restanti lavoratori il trattamento può essere concesso per non più di quattro mesi, non ulteriormente prorogabili, più ulteriori due mesi nel caso di lavoratori residenti nelle aree di cui al testo unico approvato con DPR n. 218 del 1978. Per tali lavoratori il periodo concedibile non può comunque eccedere il limite massimo di tre anni e quattro mesi.

5) I lavoratori interessati, a pena di decadenza, devono presentare istanza all’INPS ed alla Regione mediante i relativi sistemi telematici, entro sessanta giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro.

6) In sede di prima applicazione, non essendo possibile rispettare i termini di cui all’art. 2, comma 7 del D.I. 83473 in considerazione della data di sottoscrizione del presente Accordo, le istanze con decorrenza dal 1 gennaio 2016 alla data odierna dovranno pervenire entro 60 giorni dalla data di apertura del sistema telematico, che verrà comunicata con apposito avviso pubblicato sul portale Sardegna Lavoro.

C) UTILIZZO DEL 5%

1) Con riferimento a quanto disposto dall’art.1, comma 304, della Legge 28 dicembre 2015, n. 208 in ordine all’utilizzo del 5 per cento, che può essere destinato alla concessione di trattamenti anche in deroga ai criteri di cui agli artt. 2 e 3 del Decreto 83473, le parti stabiliscono che tale somma viene riservata ai lavoratori che, con il periodo di ammortizzatore sociale in deroga autorizzato per il 2016 maturano i requisiti per la pensione.

D) AMMORTIZZATORI IN DEROGA

I trattamenti di Cig in deroga, che saranno erogati esclusivamente a pagamento diretto da parte dell’INPS, e di mobilità in deroga, verranno autorizzati in rigoroso ordine cronologico, fino a concorrenza delle risorse disponibili. Le istanze irregolari od incomplete perdono la priorità acquisita e vengono istruite al momento della regolarizzazione. L’INPS provvederà ai pagamenti a fronte delle relative autorizzazioni presenti nella Banca dati percettori.

2) I beneficiari degli ammortizzatori sociali in deroga di cui al presente accordo sonosoggetti agli obblighi previsti dalla vigente normativa in materia di partecipazione a percorsi di politiche attive del lavoro.

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Nuoro Jazz 2015 - foto delle lezioni... e altro

Nuoro Jazz 2015 – foto delle lezioni… e altro

Seminario Nuoro Jazz 2014 - una lezione Seminari Nuoro Jazz 2015 - lezione

Terza sessione didattica dei corsi invernali del seminario jazz di Nuoro, domenica 24 aprile, alla Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi” (in via Mughina). Dopo l’appuntamento inaugurale dello scorso 6 marzo e quello di due domeniche fa (10 aprile), il ciclo di lezioni di teoria e pratica prosegue secondo i consueti orari: la mattina dalle 10.00 alle 13.00, e nel pomeriggio dalle 17.00 alle 19,30.

Giunti alla loro tredicesima edizione, i corsi invernali organizzati dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Nuoro, dalla Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi” e dall’Ente Musicale di Nuoro, si affidano anche quest’anno agli insegnamenti di Massimo Carboni (per la classe di sassofono), Francesca Corrias (canto), Giovanni Sanna Passino (tromba), Angelo Lazzeri (chitarra), Salvatore Spano (pianoforte), Salvatore Maltana (basso elettrico e contrabbasso) e Gianni Filindeu (batteria), coordinati da Giovanni Agostino Frassetto (teoria, arrangiamento, composizione e flauto). Un affiatato e qualificato corpo docente in cui si riconoscono musicisti di primo piano del jazz in Sardegna.

Prossimi appuntamenti il penultimo fine settimana di maggio (sabato 21 e domenica 22) e il primo weekend di giugno (il 4 e il 5). Trentacinque euro il prezzo della retta d’iscrizione per ogni appuntamento.

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Venerdì e domenica la stella del pianoforte Arturo Stàlteri sarà a Cagliari per un doppio concerto, per Le Salon de Musique, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Suoni&Pause, quest’anno interamente dedicata al pianoforte. Arturo Stàlteri, pianista noto per le sue collaborazioni con artisti del calibro di Franco Battiato, Rino Gaetano, David Sylvian, Carlo Verdone, e conosciuto anche per le sue partecipazioni a numerose trasmissioni di Radio 3 (“Il concerto del mattino”, “Alza il volume”, “Primo movimento”) e Radio 2 (“Fuori giri”, “Il cammello di Radio 2”).

Stàlteri venerdì alle 20.30, nella bella cornice del Palazzo Siotto (in via Dei Genovesi 119), sarà protagonista di un concerto dal titolo “Préludes”, una carrellata di preludi, gran parte dei quali contenuti nell’omonimo nuovo album in uscita a settembre. Da Bach a Chopin sino a Shostakovich, sono numerosi gli artisti che hanno omaggiato la forma del Preludio, grazie alle loro raccolte di ventiquattro composizioni in tutte le tonalità maggiori e minori. Nel suo nuovo disco Arturo Stàlteri ha stabilito di fermarsi a ventidue (anche se le tracce sono 24), sottraendosi così al diktat dell’utilizzo dell’intera gamma delle tonalità.

“Mondi lontanissimi” è invece il concerto che il compositore romano  terrà domenica 24 alle 18.00 sempre nel Palazzo Siotto: dagli OMD a Philp Glass, da Wim Mertens a Sigur Ros, sino ai Rolling Stones e alla sua stessa musica, Stàlteri offrirà al pubblico un immaginario ponte musicale tra mondi apparentemente lontani.

arturo stalteri Arturo Stàlteri 2

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Torre Cannai 1 copiaChiesa di San Carlo Carloforte copia

Carloforte e Sant’Antioco aprono 27 monumenti del loro patrimonio culturale nelle giornate di sabato 23 e domenica 24 aprile partecipando alla ventesima edizione della manifestazione.

Grazie alla volontà delle amministrazioni comunali i comuni delle maggiori isole sarde Carloforte e Sant’Antioco, aprono al pubblico complessivamente 27 beni culturali, ambientali ed architettonici.

Il sindaco di Carloforte, Marco Simeone, e tutta l’Amministrazione comunale, invitano a partecipare all’evento di straordinaria valenza culturale e identitaria che apre i suoi beni ai visitatori grazie al coinvolgimento di tutta la comunità.

Sono visitabili 11 beni culturali e architettonici in questa dodicesima partecipazione del comune a Monumenti aperti.

Come nella presedente edizione sono visitabili 3 chiese: la “Gexetta du Previn” (chiesetta del pretino), come affettuosamente i carlofortini chiamano la Chiesa della Madonna dello schiavo,  la Chiesa dei novelli innocenti, così chiamata per ricordare i fanciulli morti a causa di un naufragio, mentre si dirigevano in Terra Santa; e la Chiesa di San Carlo alla cui costruzione partecipò anche la popolazione aiutando nel trasporto dei materiali.

Riscuote sempre molto interesse il cineteatro Cavallera, realizzato in stile liberty con un ampio palcoscenico e una  spaziosa platea.

Tra i monumenti anche il monumento ai Caduti, la Statua di Re Carlo Emanuele III eretta nell’omonima piazza sul lungo mare, la Società Mutua, il Muro di Cinta, Torre Vittorio e Castello; e il Portale del Castello/Forte Carlo Emanuele/Prigione.

Infine EXME’, ex Mercato civico che è ora sede della biblioteca comunale e di una sala per conferenze e manifestazioni culturali; e le Saline artificiali, dove è possibile ammirare i fenicotteri che vi trovano l’Artemia salina, il loro alimento preferito.

I monumenti saranno visitabili gratuitamente, sabato dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00 e la domenica solo di mattina dalle 9.30 alle 13.00.

Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode. Le visite alle chiese saranno sospese durante le funzioni religiose. È facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti.

In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso.

Coglie pienamente lo spirito della manifestazione l’assessore della Cultura del comune di Sant’Antioco, Marco Massa, quando sottolinea che siamo ben consapevoli che i luoghi della nostra identità e della nostra memoria, raccontati dai nostri studenti e dai tanti volontari, rappresentano il terreno di cultura indispensabile per favorire la creatività e la conoscenza, e siano la premessa ineludibile per qualunque progetto di sviluppo economico. In un paese in cui la cultura è vista come un buco che risucchia risorse invece di produrne, riteniamo nostro dovere far crescere e radicare alcune convinzioni

Sono visitabili 16 beni culturali e architettonici.

La novità è rappresentata dal MuMa il Museo del mare e della navigazione di Sant’Antioco: i maestri d’ascia, la laguna e la navigazione la cui  missione è quella di rivalutare il patrimonio culturale legato alla storia e alla figura dei maestri d’ascia, valorizzandone l’eccellenza e conservandone la memoria.

Sono aperti anche altri 2 musei: il Museo archeologico Barreca e il Museo etnografico.

Visite guidate anche nei due beni legati alla storia del Patrono della Sardegna: la Basilica di Sant’Antioco Martire, sorta sulla tomba del santo e le Catacombe di Sant’Antioco.

Segnaliamo tra gli altri siti visitabili: l’Acropoli, l’Archivio storico comunale, la Fonte Romana, la Necropoli Punica di Sulky, il villaggio nuragico di Grutti‘e Acqua e il villaggio Ipogeo, il Tofet, la Tomba dei Giganti, la Salina di San’Antioco, il Forte Sabaudo e la Torre Canai.

I monumenti saranno visitabili gratuitamente secondo i seguenti orari: sabato 23 aprile dalle 16.00 alle 20.00 e domenica 24 aprile dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00.
Per la visita ai siti archeologici si suggeriscono abbigliamento e scarpe comode. È facoltà dei responsabili e degli organizzatori della manifestazione limitare o sospendere, per la sicurezza dei beni o dei visitatori, in qualsiasi momento le visite ai monumenti.
Questi gli orari delle catacombe: sabato 23 aprile dalle 15.00 alle 16.00 e domenica 24 aprile dalle 16.00 alle 20.00. Le visite alle catacombe verranno sospese durante le funzioni religiose.

L’ingresso alla Salina, con visita guidata, è invece previsto sabato 23 aprile alle 16.00 e alle 18.00; domenica 24 aprile alle 9.30, 11.30, 16.00 e 18.00. Ogni gruppo dovrà seguire l’itinerario guidato.

Le visite guidate al Villaggio nuragico Grutti e’ acqua si svolgeranno domenica 24 aprile dalle 16.00 alle 20.00.

Numerose le iniziative collaterali realizzate grazie alle associazioni presenti renderanno ancora più godibile per i visitatori di tutte le età la due giorni di Monumenti aperti tra cui mostre, laboratori, attività di trekking, degustazioni e altro ancora.

Il programma completo e tutte le informazioni sui monumenti e sulle attività sono consultabili sul nuovo sito della manifestazione www.monumentiaperti.com

L’edizione 2016 è coordinata da Imago Mundi Onlus e soprintesa da un qualificato Comitato Scientifico Promotore composto da Consiglio Regionale della Sardegna, Regione Autonoma della Sardegna – Assessorati del Turismo e della Pubblica Istruzione e Beni Culturali, Soprintendenza Archeologica e Polo Museale della Sardegna, Archivio di Stato di Cagliari, Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna, Provincia di Cagliari, Comune di Cagliari, Camera di Commercio di Cagliari, l’Università degli Studi di Cagliari e Sassari, CTM Spa e ANISA. Non cambia la formula della manifestazione che punta a valorizzare siti spesso sconosciuti o inaccessibili in altre occasioni, affidando la narrazione del patrimonio storico artistico e naturalistico principalmente agli studenti, dalle scuole elementari all’università, che rappresentano l’80% circa dei volontari coinvolti.

Un lungo percorso, quello che riassume la storia di questa manifestazione che nata a Cagliari nel 1997, grazie all’iniziativa della Associazione Ipogeo e subito dopo di Imago Mundi, ha saputo coinvolgere numerose amministrazioni comunali. Se infatti nel 2001 ci fu la prima edizione “allargata” alla quale, oltre al capoluogo, parteciparono ufficialmente anche Alghero, Capoterra e Sanluri, da allora ad oggi sono 119 i comuni che almeno una volta hanno preso parte a Monumenti Aperti.

Monumenti aperti è ormai considerato un appuntamento fisso non solo perché è una straordinaria occasione di riscoperta del territorio e delle proprie radici, ma anche perché è un’importante opportunità di crescita e sviluppo turistico. La manifestazione ha infatti dato il suo contribuito ad accrescere la consapevolezza e la visibilità delle ricchezze archeologiche, storiche ed ambientali del nostro territorio.

3 - Sant'Antioco dall'alto 1Carloforte copia

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Municipio Carbonia 99 copia

Presso l’ufficio tributi del comune di Carbonia, situato al primo piano del palazzo comunale, in Piazza Roma 1, è in distribuzione il modello Unico 2016 per la denuncia dei redditi relativi all’anno 2015.

Orari Ufficio Tributi: martedì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00  alle 18.00.

giovedì, dalle 10.00 alle 13.00.

I modelli sono in distribuzione anche presso la portineria del Comune.

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Centrale Enel 1

Il consigliere regionale dell’UPC Antonio Gaia saluta con entusiasmo il rapido passaggio in Commissione Attività produttive delle delibere con cui la Giunta regionale istituisce le zone franche ad Olbia, Portovesme/Sant’Antioco e nelle zone industriali collegate che hanno ottenuto il parere positivo unanime della Commissione consiliare e il cui iter sarà a breve definito  con il passaggio finale del decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

«La zona franca rappresenta un importante strumento di politica economica per la promozione dello sviluppo della nostra Regione – sottolinea Antonio Gaia -, su cui garantisco il mio  impegno  personale e  quello del gruppo Cristiano Popolari Socialisti di cui faccio parte in Consiglio regionale.»

Antonio Gaia ritiene che l’istituzione delle due zone franche in Gallura e nel Sulcis debba rappresentare il primo passo per la realizzazione di ulteriori punti franchi in altri territori della Sardegna: «Abbiamo il dovere di attivare tutti gli strumenti utili a superare la  grave crisi che attanaglia la nostra regione, lo abbiamo soprattutto verso i nostri giovani costretti a fuggire dalla loro terra e l’istituzione di zone a fiscalità di vantaggio può rappresentare una svolta soprattutto per i territori più duramente segnati dalla regressione economica».

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L’assessorato regionale della Sanità ha integrato la determinazione relativa agli ambiti territoriali vacanti di assistenza primaria relativi al 1° e 2° semestre 2012.

Possono partecipare all’assegnazione per il trasferimento per l’anno 2012 anche i medici che hanno usufruito dell’assegnazione degli incarichi vacanti di assistenza primaria per l’anno 2009.

I medici interessati dovranno trasmettere le domande per i trasferimenti e per il conferimento degli incarichi a tempo indeterminato entro il 6 maggio 2016, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, alla A.S.L. 8 Cagliari Via Pier della Francesca, 1 – 09047 Selargius (CA).

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«Ci sono troppe “consulenze” legate ai progetti che sono stati messi in campo dal governo regionale con fondi europei, nazionali e del proprio bilancio.»

A dirlo è Giovannino Deriu, segretario regionale del Partito della Rifondazione Comunista, che sottolinea come il consigliere regionale Alessandro Unali, a seguito di varie segnalazioni di cittadini, presenti nelle liste Insar e mai convocati per le selezioni e di alcuni disoccupati inseriti nei vari percorsi di Politiche Attive non adeguate, abbia inviato alcune richieste di accesso agli atti, direttamente alle Agenzie interessate e  all’assessorato regionale del Lavoro.

«L’assessorato, tenuto ai controlli, dovrà prendere i provvedimenti necessari sulle eventuali irregolarità che dovessero essere riscontrate, ma la  cosa che più ci sconcerta – dice ancora Giovannino Deriu -, è che i progetti e le ingenti risorse che si spendono, ci dimostrano che i soldi ci sono, ma sono utilizzati per attuare la solita politica dei bonus, degli incentivi, dei tirocini, della privatizzazione dei servizi, della formazione professionale che riproduce se stessa e che non produce lavoro vero. Progetti che umiliano e mortificano i lavoratori in mobilità in deroga che non percepiscono l’indennità da mesi, ma che vengono ripetutamente orientati, formati e “profilati” da più soggetti pubblici e privati, senza prospettive concrete. A fronte, infatti di consulenti ed enti privati lautamente remunerati, selezionati con modalità di natura privatistica, eserciti di disoccupati sono vittime di continui progetti sperimentali di dubbia ricaduta. Giovani costretti ad emigrare e ultracinquantenni umiliati nella loro dignità di lavoratori e in continuo tirocinio formativo.»

Giovannino Deriu