23 July, 2024
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Il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, ha incontrato assieme ai capigruppo una delegazione di lavoratori ex Rockwool, fuori dai processi produttivi e senza ammortizzatori sociali dal 2014.

Dal confronto è scaturito un impegno comune dei consiglieri presenti per convocare, a brevissima scadenza, un incontro congiunto fra le rappresentanze dei lavoratori, l’assessore del Lavoro e la struttura tecnica dell’assessorato per approfondire le questioni relative al reinserimento occupazionale dei lavoratori.

Rockwool 2 copia

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L’assessore regionale degli Affari Generali, Gianmario Demuro, ha presentato il nuovo progetto per un’accelerazione dei procedimenti amministrativi, nel corso dell’incontro a cui hanno partecipato dirigenti e funzionari regionali. Antonello Pellegrino, direttore generale della società dell’informazione e Graziano Boi, che guida l’ufficio del controllo interno di gestione, si sono soffermati sulle modalità applicative del nuovo modello. I procedimenti amministrativi saranno 5 volte più veloci, 4 milioni fogli di carta risparmiati ogni anno, oltre 40mila procedimenti digitalizzati ogni anno. Sono i vantaggi della determina elettronica contabile che viene introdotta nel sistema Regione.
«La determina elettronica contabile – ha detto Demuro – è il primo passo nel percorso di completa dematerializzazione dei procedimenti amministrativi e riguarda esclusivamente gli atti dirigenziali a rilevanza contabile. L’attuale gestione del procedimento amministrativo cartaceo provoca sprechi e tempi lunghi non più tollerabili. La Dec ci consente di avere chiaro il flusso dei costi e delle spese attraverso un procedimento standard, basato su un documento elettronico, più facile da controllare nelle sue diverse fasi rispetto al lungo e tortuoso iter di oggi. È un ottimo strumento per migliorare l’efficienza dei servizi offerti dalla pubblica amministrazione regionale.»
Gianmario Demuro ha poi sottolineato un altro aspetto di grande rilevanza all’introduzione della determina elettronica contabile: «Con questa piattaforma, grazie al trasferimento digitale dei documenti, gli uffici regionali riducono i tempi di pagamento per le prestazioni offerte da cittadini e imprese con positive ripercussioni per l’intero sistema economico».

Gianmario Demuro 2 copia

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Ponte di Sant'Antioco 1 copiaPorto Portoscuso 6 copia

Tra il 23 marzo e il 15 aprile sono stati pubblicati sei bandi di gara per la realizzazione di opere pubbliche inserite nel Piano Sulcis, per le quali sono disponibili 76,6 milioni di euro. Ne dà comunicazione con una nota stampa, Tore Cherchi, coordinatore del Piano Sulcis.

Il primo bando, pubblicato il 23 marzo, riguarda l’intervento per la progettazione esecutiva, previa acquisizione della progettazione definitiva in sede di offerta, ed esecuzione di tutti i lavori e forniture necessari per il completamento del primo lotto della strada periportuale sita nel Nucleo Industriale di Portovesme. L’importo dell’intervento è di un milione e duecentomila euro, l’ente attuatore è il Consorzio Industriale di Carbonia Iglesias.

Gli altri cinque bandi, sono stati pubblicati tra il 13 e 1il 15 aprile. Il primo, pubblicato il 13 aprile, riguarda la S.S. 195 “Sulcitana”, interventi di adeguamento strada di collegamento San Giovanni Suergiu-Giba dal km 91+100 al km 94+600; S.S. 293 “di Giba” – Messa in sicurezza strada Giba-Nuxis dal km 60+100 al km 63+700 e dal km 64+200 al km 65+500. L’intervento verrà realizzato dall’Anas con una spesa di 16 milioni di euro. Sempre mercoledì 13 aprile è stato pubblicato il bando per la realizzazione, sulla S.S. 126 dir “Sud Occidentale Sarda”, del nuovo collegamento terrestre dell’istmo con l’isola di Sant’Antioco e della Circonvallazione di Sant’Antioco. L’opera è suddivisa in 2 interventi funzionali. 1° intervento funzionale/Ponte dal km 0+000 al km 1+944 e 2° intervento funzionale/Circonvallazione dal km 0+000 al km 3+826. L’appalto in oggetto prevede l’acquisizione in sede di offerta del progetto definitivo e dello Studio di Impatto Ambientale (S.I.A.) di entrambi gli interventi funzionali, sulla base del progetto preliminare complessivo, subordinando l’affidamento della progettazione esecutiva e dei lavori del solo 2° intervento funzionale della circonvallazione all’avvenuta rimodulazione dell’Accordo di Programma Quadro e quindi all’effettiva copertura finanziaria. Anche questo intervento verrà realizzato dall’Anas con una spesa di 40 milioni di euro.

Giovedì 14 aprile è stato pubblicato il bando di gara a procedura aperta per la progettazione definitiva – esecutiva e l’esecuzione dei lavori per la realizzazione della pista ciclabile da Sant’Anna Arresi a Porto Pino. L’intervento, con una spesa di 2,4 milioni di euro, verrà realizzato dal comune di Sant’Anna Arresi.

Venerdì 15 aprile è andato in pubblicazione l’appalto per la progettazione esecutiva, previa acquisizione del progetto definitivo in sede di gara, e l’esecuzione dei lavori di bonifica del bacino portuale e dragaggio dei fondali antistanti la banchina est nel porto industriale di Portovesme – 1° Lotto. L’ente attuatore è il Consorzio industriale di Carbonia Iglesias che dispone di 15,8 milioni di euro. Sempre venerdì, infine, il comune di Carbonia ha avviato la procedura aperta per l’esecuzione dei lavori di recupero dei padiglioni del deposito biciclette come laboratori artigiani e showroom. La spesa prevista ammonta a un milione e duecentomila euro.

 

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Realizzare reti per la videosorveglianza in tempi brevi in tutti i Comuni della Sardegna e portare la copertura della banda ultra-larga in tutte le zone rurali. Questi gli obiettivi illustrati questa mattina, nella Sala del Centro Congressi Losa ad Abbasanta, dal presidente Francesco Pigliaru insieme all’assessore degli Affari generali Gianmario Demuro nel corso del seminario sulle infrastrutture per la banda ultra-larga nelle aree rurali e sulla rete di videosorveglianza. L’appuntamento, al quale ha partecipato il presidente dell’Anci Sardegna Pier Sandro Scano, era promosso dalla Regione Sardegna insieme all’Associazione nazionale dei Comuni ed era rivolto a sindaci e assessori comunali.

La Sardegna, all’avanguardia tra le regioni italiane, ha avviato le azioni per portare la banda ultra-larga in 313 comuni per una spesa di 56 milioni di euro. L’impegno di 7 milioni e 150 mila euro, invece, è per realizzare le reti che daranno vita a un articolato sistema di videosorveglianza per la tutela della legalità e della sicurezza pubblica. Nel dialogo con gli amministratori locali, il presidente Pigliaru ha ribadito la scelta di ampliare la realizzazione del progetto a tutti territori dell’Isola, sottolineandone l’urgenza in un periodo in cui si moltiplicano gli attentati agli amministratori.

«Sulla visione siamo tutti d’accordo, ora si tratta di lavorare sull’operatività», ha detto Francesco Pigliaru intervenendo al termine della riunione, dopo aver ascoltato le richieste e i punti di vista dei partecipanti. «Lo sviluppo delle zone interne è la nostra grande sfida e questi strumenti possono darci un aiuto concreto. Per combattere lo spopolamento non è sufficiente trasferire fondi ai Comuni, serve una strategia che dobbiamo costruire tutti insieme. Avere una videosorveglianza che funziona significa avere maggior sicurezza: sappiamo che non è la soluzione al problema di vandalismo e attentati, ma è un deterrente. Lo dicono i dati di altri territori: dove sono state realizzate buone reti, la criminalità è crollata. D’altro canto, però, la sicurezza non basta», ha sottolineato il presidente della Regione.
«I cittadini restano in un luogo se ci sono sviluppo, lavoro, buoni servizi, buone scuole. E siccome il grande potenziale delle zone interne è l’agroalimentare, la banda ultra-larga è una importantissima alleata per far arrivare sui grandi mercati i nostri prodotti di altissima qualità. Vuol dire che se mettiamo insieme le opportunità possiamo crescere molto e in fretta», ha concluso Francesco Pigliaru -. Noi siamo pronti a trovare i fondi per vincere, insieme a voi, ogni scommessa di sviluppo nei territori, chiedendo allo Stato di fare la sua parte.» 
«Le reti per la videosorveglianza e le infrastrutture per la banda ultralarga – ha detto l’assessore Gianmario Demuro – rientrano nella strategia dell’agenda digitale: un piano di sviluppo, basato sull’innovazione, che l’esecutivo considera fondamentale per il futuro della Sardegna, una grande risorsa a disposizione di cittadini e imprese. La Giunta vuole confrontarsi costantemente con i sindaci per capire le loro reali esigenze. Dal dialogo scaturiscono utili indicazioni operative che consentono di affinare e migliorare gli interventi.»

All’incontro sono intervenuti anche il direttore degli Affari generali Antonello Pellegrino e i dirigenti Piero Berritta e Alessandro Corrias che hanno illustrato ai sindaci gli aspetti tecnici dei due progetti.Abbasanta 18 aprile 2016 – Realizzare reti per la videosorveglianza in tempi brevi in tutti i Comuni della Sardegna e portare la copertura della banda ultra-larga in tutte le zone rurali. Questi gli obiettivi illustrati questa mattina, nella Sala del Centro Congressi Losa ad Abbasanta, dal presidente Francesco Pigliaru insieme all’assessore degli Affari generali Gianmario Demuro nel corso del seminario sulle infrastrutture per la banda ultra-larga nelle aree rurali e sulla rete di videosorveglianza. L’appuntamento, al quale ha partecipato il presidente dell’Anci Sardegna Pier Sandro Scano, era promosso dalla Regione Sardegna insieme all’Associazione nazionale dei Comuni ed era rivolto a sindaci e assessori comunali.
La Sardegna, all’avanguardia tra le regioni italiane, ha avviato le azioni per portare la banda ultra-larga in 313 comuni per una spesa di 56 milioni di euro. L’impegno di 7 milioni e 150 mila euro, invece, è per realizzare le reti che daranno vita a un articolato sistema di videosorveglianza per la tutela della legalità e della sicurezza pubblica. Nel dialogo con gli amministratori locali, il presidente Pigliaru ha ribadito la scelta di ampliare la realizzazione del progetto a tutti territori dell’Isola, sottolineandone l’urgenza in un periodo in cui si moltiplicano gli attentati agli amministratori.
«Sulla visione siamo tutti d’accordo, ora si tratta di lavorare sull’operatività”, ha detto Francesco Pigliaru intervenendo al termine della riunione, dopo aver ascoltato le richieste e i punti di vista dei partecipanti. “Lo sviluppo delle zone interne è la nostra grande sfida e questi strumenti possono darci un aiuto concreto. Per combattere lo spopolamento non è sufficiente trasferire fondi ai Comuni, serve una strategia che dobbiamo costruire tutti insieme. Avere una videosorveglianza che funziona significa avere maggior sicurezza: sappiamo che non è la soluzione al problema di vandalismo e attentati, ma è un deterrente. Lo dicono i dati di altri territori: dove sono state realizzate buone reti, la criminalità è crollata. D’altro canto, però, la sicurezza non basta”, ha sottolineato il Presidente della Regione.”I cittadini restano in un luogo se ci sono sviluppo, lavoro, buoni servizi, buone scuole. E siccome il grande potenziale delle zone interne è l’agroalimentare, la banda ultra-larga è una importantissima alleata per far arrivare sui grandi mercati i nostri prodotti di altissima qualità. Vuol dire che se mettiamo insieme le opportunità possiamo crescere molto e in fretta”, ha concluso Francesco Pigliaru. “Noi siamo pronti a trovare i fondi per vincere, insieme a voi, ogni scommessa di sviluppo nei territori, chiedendo allo Stato di fare la sua parte.”

“Le reti per la videosorveglianza e le infrastrutture per la banda ultralarga – ha detto l’assessore Demuro – rientrano nella strategia dell’agenda digitale: un piano di sviluppo, basato sull’innovazione, che l’esecutivo considera fondamentale per il futuro della Sardegna, una grande risorsa a disposizione di cittadini e imprese. La Giunta – ha rimarcato il titolare degli Affari generali – vuole confrontarsi costantemente con i sindaci per capire le loro reali esigenze. Dal dialogo scaturiscono utili indicazioni operative che consentono di affinare e migliorare gli interventi». All’incontro sono intervenuti anche il direttore degli Affari generali Antonello Pellegrino e i dirigenti Piero Berritta e Alessandro Corrias che hanno illustrato ai sindaci gli aspetti tecnici dei due progetti.

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Cresce la pattuglia dei candidati alla carica di sindaco per le elezioni amministrative del comune di San Giovanni Suergiu, in programma domenica 5 giugno. Dopo l’ufficializzazione della candidatura di Elvira Usai, ex vicesindaco ed assessore dei Servizi sociali della Giunta guidata da Federico Palmas nei primi tre anni dell’ultima consiliatura, “cacciata” dal sindaco dopo la sua candidatura alle elezioni Regionali 2014 nella lista Comunidades, è ufficialmente naufragata la trattativa avviata da mesi dalle segreterie del Partito Democratico, di Sinistra Ecologia Libertà e del Partito Socialista. SEL e PSI, qualche giorno fa, hanno ufficializzato di aver siglato un’intesa elettorale che porterà alla presentazione della lista civica di Unità cittadina che avrà come candidato alla carica di sindaco il consigliere uscente Erminio Meloni, ex segretario provinciale del PSI, ex consigliere ed assessore provinciale della Viabilità, già candidato a sindaco alle elezioni 2011.

Della lista SEL-PSI faranno parte, tra gli altri, i consiglieri uscenti di SEL Laura Deidda e Alessio Caddeo, componenti della maggioranza che sosteneva Federico Palmas nei primi tre anni dell’ultima consiliatura, passati all’opposizione dopo le elezioni Regionali che videro anche il sindaco candidato nella lista dei Riformatori Sardi.

Il terzo candidato alla carica di sindaco, salvo sorprese, dovrebbe essere il segretario del circolo del Partito Democratico, Antonio Fanni. La segreteria provinciale del PD dovrebbe ufficializzare la presentazione della lista e la candidatura di Antonio Fanni, nei prossimi giorni, forse già nelle prossime ore.

Le elezioni amministrative, a San Giovanni Suergiu, arrivano dopo un lungo periodo di commissariamento, gestito dal dottor Mario Mossa, nominato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, a fine maggio 2015, dopo le dimissioni del sindaco Federico Palmas (finito in carcere nell’ambito delle indagini sulla cosiddetta “Sindacopoli”) e dell’intera Giunta.

Erminio Meloni 1

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Piscinnì 94

Sedici migranti irregolari, di nazionalità algerina e tunisina, hanno raggiunto le coste della Sardegna nelle spiagge di Piscinnì questa mattina intorno alle ore 8.00.

Sul posto sono intervenute la motovedetta CP812 dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco e una pattuglia via terra e i migranti sono stati assicurati a terra, in attesa di essere trasferiti a Cagliari, con apposito bus, presso l’albergo “I quattro Mori”.

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Si terrà giovedì 21 aprile, a partire dalle ore 17.30, a Carbonia, la seconda giornata del campionato giovanile zonale individuale di atletica leggera, riservato alle categorie giovanili. Le gare si terranno nella pista di atletica, nella zona degli impianti sportivi di via Balilla, intitolata al maestro Pinuccio Dettori. La manifestazione è organizzata dalle società ASD Sulcis Atletica Carbonia, ASD Atletica Cortoghiana e ASD Atletica Mineraria Carbonia, con la collaborazione e il patrocinio del Comune di Carbonia.

Alla manifestazione parteciperanno circa 150 atleti provenienti da tutto il territorio e dalla provincia di Cagliari.

Le gare, aperte alle categorie esordienti (6-10 anni), ragazzi (11-12 anni) e cadetti (13-14 anni), prevedono quasi tutte le specialità dell’atletica leggera, dalle gare di velocità, alle gare di resistenza, sino alle discipline di salto e lancio.

«Ancora una volta la nostra città – spiega l’assessore dello Sport del comune di Carbonia, Fabio Desogus – si dimostra punto di riferimento per le società sportive del territorio, mentre l’atletica conferma la sua costante crescita. Sono tanti, infatti, gli sportivi e gli appassionati di atletica, e in particolare della corsa, che, ogni giorno, si allenano per passione, per fare movimento e per tenersi in forma. L’Amministrazione comunale ringrazia le società ASD Atletica Mineraria Carbonia, ASD Sulcis Atletica Carbonia e ASD Atletica Cortoghiana – Carbonia per la preziosa collaborazione.»

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Teatro Centrale Carbonia copia

Il Consiglio regionale e il comune di Carbonia, in collaborazione con ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), organizzano per sabato 23 aprile 2016, una Giornata rivolta alle Scuole e dedicata alla Liberazione dell’Italia dal nazifascismo e alla conquista del diritto di voto per le donne.

La Giornata, che avrà inizio alle 9,30 e sarà ospitata dal Teatro Centrale comunale, in Piazza Roma, vuole ricordare il 71° anniversario della Festa della Liberazione e il 70° anniversario del voto alle donne che, in Italia, votarono per la prima volta nelle elezioni amministrative del 10 marzo 1946, grazie al riconoscimento dell’importante ruolo avuto dalla donne nella Resistenza.

Parteciperanno il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau e Marisa Ombra, vicepresidente dell’ANPI, staffetta partigiana e animatrice delle lotte per l’emancipazione femminile.

Agli interventi seguirà lo spettacolo “Nostra patria è il mondo intero”, con la direzione musicale di Mauro Palmas e la voce narrante di Bruno Gambarotta. Lo spettacolo è un coinvolgente viaggio tra musica e parole che ripercorre, attraverso una nuova interpretazione creativa, le pagine indimenticabili della musica e della cultura popolare, legate fortemente ai capitoli della storia sociale e civile dell’Italia dal 1860 al 1960. In scaletta, tra gli altri, un canto dei primi del ‘700, nato durante la guerra di successione spagnola, le canzoni garibaldine e quelle della Resistenza, passando attraverso i canti delle lotte operaie, quelli antifascisti e delle due guerre mondiali. Canti capaci di far rivivere le lotte politiche e sociali e le sofferenze causate dalla guerra, ma anche di ricordare la semplice gioia di vivere.

«Consideriamo molto importante questa Giornata – spiega il sindaco Giuseppe Casti -. Soltanto facendo conoscere ai giovani le pagine più recenti della nostra storia, basi della nostra democrazia, come il riconoscimento del diritto di voto per le donne e la liberazione dell’Italia dalla dittatura fascista, è possibile costruire un futuro e un mondo migliore, in cui non ci sia più spazio per le discriminazioni e la violenza.»