30 December, 2024
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Nuova iniziativa della RSU e dei lavoratori Eurallumina, questa mattina, con un presidio a Cagliari davanti all’assessorato regionale dell’Ambiente. Alle 15.00, la RSU incontrerà il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, e i capigruppo consiliari, per sensibilizzare l’assemblea regionale e sollecitare la più celere convocazione della Conferenza dei Servizi e la definitiva conclusione positiva del percorso autorizzativo per la partenza degli investimenti e la conseguente ripresa produttiva.

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Il comune di Carbonia ha messo in pagamento da oggi gli onorari dei componenti dei seggi istituiti in occasione del Referendum. costituzionale del 4 dicembre 2016.

I pagamenti saranno effettuati secondo le scelte operate dagli interessati con le seguenti modalità:

1) con la riscossione diretta presso UNICREDIT – Agenzia di Carbonia. Gli interessati dovranno essere muniti di un valido documento di riconoscimento e della tessera sanitaria.

2) attraverso l’accredito diretto sul conto corrente intestato al diretto beneficiario.

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Venerdì 9 dicembre, alle ore 18.30, presso il Museo dell’Arte Mineraria di via Roma 47, a Iglesias, Cristina Caboni presenta il suo ultimo romanzo “Il giardino dei fiori Segreti” – Garzanti Edizioni. Una storia emozionante, che si apre al Chelsea Flower Show di Londra, la più grande mostra di fiori al mondo, con un enigma avvincente che troverà soluzione in Italia.

“Il giardino dei fiori segreti” di Cristina Caboni segue ai bestseller “Il sentiero dei profumi” e “La custode del miele e delle api”, già tradotti in 25 paesi.

L’evento è parte della #FieraOFF della “Fiera del Libro di Iglesias“.

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Si chiama Nùali ed è un passito il nuovo vino che Siddùra lancerà sul mercato entro la fine dell’anno. L’ultimo nato della Cantina di Luogosanto arricchisce la gamma dei vini dell’azienda gallurese con un prodotto di nicchia, che abbina la qualità dell’uva a una tecnica di lavorazione che viene perfezionata attraverso un lungo affinamento in bottiglia. Finora la produzione si era concentrata sul Vermentino DOCG di Gallura, sul Cannonau, sul Sangiovese/Cabernet Sauvignon e sul Cagnulari. Nùali, perfetto vino da dessert, è un Moscato giallo di Sardegna al cento per cento e con caratteristiche importanti. Si tratta quindi di un nuovo passito sardo che avrà la possibilità di affermarsi in contesti internazionali, seguendo la strategia di sviluppo della Cantina Siddùra: l’azienda gallurese, infatti, nei prossimi mesi porterà tutti i suoi vini, compreso Nùali, al Prowein di Dusseldorf, al Vinitaly di Verona e a Londra, alla London Wine Fair 2017.

Caratteristiche del passito Siddùra. «Una maturazione spinta su pianta e un lunghissimo processo di affinamento – spiega Dino Dini, enologo di Siddùra – sono parte integrante della lavorazione del nuovo prodotto: un vino unico, di nicchia. Una evoluzione che la cantina gallurese ha iniziato ad applicare anche ai vini di alta gamma: il totalmente barricato Bèru, Vermentino di Gallura Docg superiore; il Fòla, Cannonau di Sardegna Riserva in purezza al cento per cento e l’internazionale Tìros, un blend composto da uve Cabernet Sauvignon e Sangiovese.»

Fabrizio Abis, sommelier dell’associazione italiana sommelier, racconta il nuovo vino gallurese: «Un vino che esprime la vocazione territoriale con franchezza aromatica, di un vivace giallo luminoso. Elegante, sprigiona un finale lungo con accenni di freschezza balsamica».

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«Vanno riviste le linee guida del Piano di dimensionamento scolastico, al fine di assicurare un’offerta formativa valida e di scongiurare la chiusura delle scuole dei piccoli Comuni della Sardegna che, ancora una volta, rischiano di “cadere” sotto i colpi di una politica miope e per nulla lungimirante.«

Lo scrive, in una nota, Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«La politica ha il dovere di prendere atto degli errori compiuti in questi due anni di operatività del nuovo Piano – aggiunge Ignazio Locci -: c’è bisogno di cambiare rotta, perché l’attuale sistema varato dall’assessore regionale della Pubblica Istruzione Claudia Firino, ha mostrato tutti i limiti che portano con sé scelte sbagliate fatte semplicemente con la calcolatrice. Non possiamo permetterci di cancellare i presidi scolastici dei piccoli Comuni della Sardegna con un semplice tratto di penna rossa.»

«Obiettivo, dunque, modificare le linee guida attraverso la concertazione tra le forze politiche in campo, dato che il problema è sentito da tutti gli attori politici, indipendentemente dal partito di appartenenza. Ecco, quindi, la necessità di rivalutare lo strumento delle pluriclassi, la cui chiusura si è rivelata decisamente fallimentare: riproporle in taluni casi, potrebbe invece significare la salvezza di alcuni istituti scolastici; ridefinire l’ipotesi di nuovi Istituti globali in ambiti territoriali omogenei, al fine di creare autonomie scolastiche su più livelli di istruzione. Strutture proiettate verso il futuro e in grado di programmare nuovi indirizzi di studio. Sono convinto che non possiamo liquidare l’argomento Istruzione con semplici calcoli ragionieristici. E sono altresì certo che la questione interessi tutte le forze in campo, senza distinzione di sorta. In quest’ottica – conclude il consigliere regionale di Forza Italia -, potenziare le scuole dei grandi Comuni e chiudere i battenti a quelle dei piccoli centri non giova a nessuno. Forse si risparmia qualche soldo, ma i danni sociali sono di ben più ampia portata.»

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Sabato 10 dicembre 2016, l’arcivescovo di Cagliari, monsignor Arrigo Miglio, incontrerà sindacati, imprenditori, mondo della cooperazione, artigianato, terzo settore, esperti e studiosi del mercato del lavoro, per mettere a punto una serie di proposte in grado di promuovere e favorire l’occupazione sia nei settori economici tradizionali, sia nei campi lavorativi aperti dalle nuove tecnologie.
Inizia con questo appuntamento il percorso della Chiesa di Cagliari e delle altre Diocesi sarde verso la Settimana sociale dei cattolici italiani, in programma a Cagliari dal 26 al 29 ottobre 2017 sul tema «Il lavoro che vogliamo: libero, creativo, partecipativo e solidale».
«In questi anni – dice monsignor Arrigo Miglio – tutte le organizzazioni hanno giustamente denunciato la grave crisi che ha colpito il sistema economico sardo con la chiusura di numerose fabbriche, il crollo d’interi comparti produttivi, gli effetti devastanti sull’occupazione che ha escluso migliaia di lavoratori dal lavoro. Anche la Chiesa sarda ha segnalato, più volte, i risvolti drammatici della disoccupazione in riferimento all’età, ai ruoli e alle responsabilità familiari e sociali..
I vescovi hanno più volte ribadito che la disoccupazione è un danno all’identità dell’uomo in tutte le sue dimensioni: «Nel costruire se stesso, nella sua vita, nei suoi rapporti umani, nella crescita del suo bagaglio identitario, nella sua personalità» (Un cammino di speranza per la Sardegna. Lettera pastorale su alcuni urgenti problemi sociali e del lavoro, 19 marzo 2014).
Miglio auspica che la Sardegna possa presentarsi alla Settimana sociale, che riunirà a Cagliari più di 1.000 persone (delegati delle diocesi italiane, sindacalisti, imprenditori, sociologi, esponenti del terzo settore e dell’università, volontariato, ecc.), con una proposta organica, unitaria, in grado di favorire sviluppo e occupazione, con particolare riguardo al futuro dei giovani, che oggi hanno davanti un mondo senza speranza.
Per l’arcivescovo di Cagliari «è arrivato il momento di accompagnare la denuncia e la protesta con programmi concreti, possibili, realizzabili in tempi immediati, medi e lunghi per superare la crisi. È tempo di raccogliere e diffondere idee, progetti e le tante buone pratiche che in Sardegna e in altre regioni d’Italia cominciano a dare risposte ai problemi del lavoro e dell’occupazione. Dal confronto aperto e dal contributo originale di tutte le organizzazioni operanti nel nostro territorio, sono sicuro – conclude Arrigo Miglio – che potranno venire importanti suggerimenti, da trasmettere alle istituzioni, per favorire la ripresa socio-economica della nostra isola. Non è il tempo delle divisioni, ma di agire unitariamente».
L’incontro inizierà alle ore 9.30 nei locali del Seminario diocesano, in via monsignor Cogoni n° 9.

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Egregio dottor Onnis,

avrei voluto scriverle subito, appena trapelata la notizia… «A causa di una grave contrazione dell’organico, dal 29 novembre 2016, la struttura di emodinamica del Sirai, garantirà il servizio solo dalle 8.00 alle 16.00 dal lunedì al venerdì», ma ho voluto attendere qualche giorno per guardarmi intorno, leggere, documentarmi e riflettere.

Ora alla luce dei fatti e di quello che rappresentava dal 1° ottobre 2008, mi passi il termine, “la nostra Hd 24”, è veramente inaudito che un sì tale “fiore all’occhiello” possa “appassirsi” così.

Comprendo appieno le difficoltà economiche, i tagli, le razionalizzazioni ed il dover far “quadrare i conti”, ma… possibile non esistano atti di risoluzione?

La contrazione d’organico si è verificata alla fine del mese di agosto, giorno più giorno meno, la struttura Hd 24 è stata chiusa in data 29 novembre 2016: come è stato possibile tenerla aperta per tre mesi oltre la data in cui si è verificata la riduzione dell’organico?

Ammesso che “dall’alto” vogliano continuare a tagliare e lei sia solo un esecutore, le domande nascono spontanee…

Non si possono utilizzare gli stipendi “risparmiati” dei medici trasferiti per incrementare con straordinario e/o reperibilità i medici tutt’ora in servizio presso la struttura?

Il tutto, magari in attesa di una selezione che possa integrare nuovi medici in organico e garantire così i turni per tutte le 24 ore.

La soluzione, al momento, sarebbe il trasporto presso altra struttura preposta, la cui più vicina si trova a Cagliari. A parte la lungaggine del trasporto che andrebbe ulteriormente a pesare sulla già difficile situazione del pronto soccorso, quanto andrebbe a costare alla Asl tale operazione?

Ammesso che il malato faccia in tempo ad arrivare vivo…

Ancora una domanda… La Asl si sta adoperando affinché si possa trovare quanto prima una soluzione?

Purtroppo, l’incidenza degli infarti aumenta sempre più, a causa dello stress che viviamo quotidianamente ed in questi anni presso il reparto di emodinamica del Sirai Hd 24 sono state salvate tante vite.

La preoccupazione tra i cittadini di Carbonia e dell’ampio bacino territoriale, è veramente ad alti livelli, la denuncia di “un diritto negato” sui social è lampante…

Perché scrivere questa lettera?

Perché noi tutti abbiamo bisogno di comprendere se a breve il servizio verrà ripristinato.

Sa dottore… in tempi di precarietà come quelli che stiamo vivendo e che lei sicuramente conosce, ogni servizio che “perdiamo” aumenta il nostro grado di “ansia”.

Voglia comprendere le nostre ragioni e darci risposta, facendo in modo di riuscire a riattivare il servizio di emodinamica Hd 24, non lasci che questa chiusura diventi definitiva.

Proprio mentre sto finendo di scriverle, leggo sull’home page del sito della Asl 7 una nota che informa della richiesta, inoltrata all’assessorato regionale della Sanità, di assunzione in deroga del personale mancante.

E allora mi chiedo… «Tale richiesta non poteva essere fatta ancora prima che l’Hd 24 chiudesse?»

Fiduciosa nel suo operato e nella risoluzione del gravissimo problema da tempo nell’aria, le porgo i miei più cordiali saluti.

Nadia Pische

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Paolo Maninchedda, leader del Partito dei Sardi, forza politica della coalizione di governo della regione schieratasi per il NO al referendum costituzionale, ed assessore dei Lavori pubblici della Giunta guidata da Francesco Pigliaru, ha commentato il risultato che ha portato alle dimissioni del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, con un intervento nel suo sito internet http://www.sardegnaeliberta.it/ che pubblichiamo integralmente.

Abbiamo vinto. Più spazi per l’indipendenza.

di Paolo Maninchedda

Se c’è una cosa da evitare è il trionfalismo.
Una vittoria referendaria non è mai una vittoria che una singola parte politica possa intestarsi. I toni di Grillo e Salvini sono abusivi. Tanti democratici e indipendentisti convinti europeisti, tolleranti, pacifisti, che non hanno niente a che fare con loro, hanno votato NO.
I toni di Renzi dopo la sconfitta sono stati apprezzabili, da autentico democratico. Direi che due punti sono molto chiari:
1) in Sardegna c’è lo spazio politico perché l’indipendentismo democratico, europeista e pluralista, si affermi e costruisca uno scenario politico diverso rispetto allo schema italiano. Il Partito dei Sardi da tempo chiama questo spazio il luogo di costruzione di una grande forza politica plurale che chiamiamo Partito della Nazione Sarda;
2) il Pd che ha perso non può che abbandonare definitivamente l’idea di governare egemonizzando lo Stato, deve obbligatoriamente riprendere le sue tradizioni e vocazioni libertarie e socialiste, deve rompere la sua subordinazione culturale al neoliberismo temperato che ha egemonizzato il ceto degli alti burocrati italiani, le aule universitarie e i giornali cosiddetti progressisti. Un Pd che si dovesse riscoprire socialista e, noi auspichiamo, il più possibile indipendentista, sarebbe di grande aiuto per scuotere e rinnovare la Sardegna e renderla più sovrana.
Una piccola riflessione sui quotidiani sardi. Come quasi tutta la stampa italiana, anche i quotidiani sardi, cartacei e digitali, hanno di fatto, con più o meno garbo, sostenuto le ragioni del Sì. Oggi si nota che sono sorpresi del voto in Sardegna e, di conseguenza, del formarsi dell’opinione pubblica in modo completamente indifferente al loro orientamento.
Gli è sfuggito che l’errore tattico del Pd è stato fare più di un centinaio di eventi muovendo i già convinti, coloro che militano. L’evento pubblico, la grande manifestazione ormai è uno strumento celebrativo, non mobilitativo, quindi non sposta un solo voto.
Gli eventi servono per costruire il repertorio simbolico di una proposta, non per convincere.
Noi abbiamo lavorato come lavorano i partiti moderni: web, facebook, cellulari, whatsapp, immagini, ironia, mail. Io poi sono tra i pochissimi della Giunta che ha preso posizione pubblica netta per il No, rilevata anche dagli organi di informazione.
Il mio partito ha elaborato uno dei pochi documenti articolati che abbiano circolato in questa campagna elettorale.
Lo dicevo nei giorni scorsi al mio stimatissimo amico Andrea Pubusa: il campo di battaglia non sono più le piazze, è la rete, i cellulari e sempre, come sempre, le case delle persone, non i leader d’ambiente. Pensare che in un paese si parla col sindaco e si sposta la popolazione è una stupidaggine.
I quotidiani sardi, se vogliono avere un futuro, devono cambiare pelle, devono comprendere che non hanno più la funzione egemone di una volta, e prima lo comprendono prima si salvano dal declino.

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Il capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu domani parteciperà all’incontro dei Figli della Crisi con il prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta.

«E’ una battaglia da vincere per tutto il Sulcis Iglesiente, con una speranza di riscossa per i giovani. Occorre dare una svolta per un territorio falcidiato dalla sofferenza economica e sociale, considerata la chiusura delle industrie del polo di Portovesme e dintorni, con strumenti in grado di garantire la ripresa delle attività produttive e artigianali» dice Gianluigi Rubiu, che ha presentato un’interrogazione urgente sulle interminabili vertenze aperte nel Sulcis. «Sollecitiamo l’immediata convocazione di un tavolo tra Governo, Regione, forze sociali e movimenti del territorio – conclude Gianluigi Rubiu – in grado di affrontare una volta per tutte le emergenze e identificare delle misure atte al rilancio di un territorio che appare senza prospettive.»

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E’ in programma martedì 13 dicembre, dalle ore 10.00, presso la sala consiliare del comune di Carbonia, in Piazza Roma, il convegno di presentazione del progetto Erasmusplus “Let’s develop entrepreneurship education together” dell’Istituto Comprensivo “Don Milani” di Carbonia. brochure-finale-1_pagina_2brochure-finale-1_pagina_1