26 August, 2024
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Palazzo del Consiglio regionale A

La Seconda commissione del Consiglio regionale, con le audizioni dei rappresentati le organizzazioni sindacali, ha concluso questa mattina il ciclo audizioni sulla proposta di legge n. 315 (Disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro) la cui approvazione, nel parlamentino presieduto da Gavino Manca (Pd), è prevista nella seduta in programma domani, così da poter essere esaminata dall’Aula già nella prossima tornata dei lavori del Consiglio regionale. «Auspichiamo – ha dichiarato Gavino Manca – che le nuove norme che riscrivono il sistema delle politiche attive e dei servizi per il lavoro possano essere inscritte all’ordine del giorno dell’Assemblea già per il prossimo 19 aprile, così da poter essere discusse al termine dell’approvazione del disegno di legge sull’Ente Foreste»

Il rispetto dei tempi con i quali si procede per l’approvazione della proposta di legge 315 (l’impegno assunto dalla commissione era stato quello di arrivare all’esame dell’Aula immediatamente dopo la sessione di bilancio) è stata la sottolineatura positiva dei rappresentanti della Cisl, della Uil, della Cgil, dell’Ugl, di Sadirs e Fedro.

Davide Paderi (Cils), Giampaolo Spano (Uil) e Giovanni Piras (Cgil) hanno quindi espresso soddisfazione per l’impianto normativo e per la trattazione organica dei temi e degli strumenti per la disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro. La richiesta avanzata dai confederali è stata quella di introdurre una clausola di salvaguardia tendente alla proroga dei contratti in scadenza ad agosto per gli operatori di Csl e Cesil, in vista della piena attuazione delle norme contenute nel testo di legge. Cgil, Cisl e Uil hanno inoltre dichiarato  favore per le norme che tendono al superamento del precariato nei centri servizi inserimento lavorativo e nei centri servizi lavoro. L’articolo 37 comma 3 della Pl 315 prevede, infatti, che la Regione possa procedere con la stabilizzazione del personale impiegato nel sistema dei servizi e delle politiche del lavoro “a condizione che il personale sia stato assunto con procedure selettive a evidenza pubblica e che abbia maturato almeno 36 mesi di lavoro nei servizi”.

Sul punto hanno mostrato, invece, perplessità Luciano Melis (Sadirs e a nome Ugl) e Antonello Troffa (Fedro) i quali hanno chiesto la riaffermazione dei principi secondo i quali “l’accesso nelle pubbliche amministrazioni può avvenire solo dopo il superamento di un pubblico concorso”. I rappresentanti dei sindacati dei dipendenti regionali hanno inoltre chiesto l’introduzione di una “riserva di posti all’interno della istituenda Aspal (agenzia sarda per le politiche attive del lavoro) per i dipendenti dell’amministrazione regionale”.

I consiglieri Ignazio Locci (Fi), Roberto Desini (Sdl), Paolo Zedda (SeInd) e Gianmario Tendas (Pd) hanno ribadito la condivisione delle forze della maggioranza e della minoranza, presenti in commissione, per le norme contenute nella proposta di legge 315 ed hanno confermato pieno sostegno alla riforma dei servizi per il lavoro e per tutte le misure tendenti al superamento del precariato nella pubblica amministrazione. 

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Palazzo Consiglio regionale 49 copia

La commissione sanità, presieduta dall’on. Raimondo Perra (Psi). ha proseguito questa sera le audizioni sulla riforma della rete ospedaliera ascoltando i presidenti della Conferenze territoriali socio-sanitarie della Sardegna.

I presidenti hanno espresso una valutazione positiva sull’impianto complessivo della riforma evidenziando anche, da un lato, le peculiarità dei rispettivi territori (indicatori geografici e demografici, difficoltà nei collegamenti) e, dall’altro, le difficoltà di applicazione concreta del nuovo sistema.

Un altro argomento comune sottolineato dai presidenti delle Conferenze è stato quello della rappresentanza unitaria di istanze provenienti “dal basso”, frutto di un lungo lavoro di confronto che ha visto impegnati per mesi amministratori locali, vertici delle diverse Asl, rappresentanze sindacali e mondo dell’associazionismo.

Per la Conferenza socio-sanitaria di Oristano il presidente Luigi Mastino, sindaco di Bosa, ha ricordato la volontà comune di procedere alla riorganizzazione del sistema sanitario, manifestando però la sua “delusione” per il mancato accoglimento della proposta formulata dal territorio sulla redistribuzione dei posti letto, “a numeri invariati”. Siamo la provincia più “vecchia” d’Italia, ha proseguito, ed anche per questo “è opportuno rivedere i tetti di spesa assegnati alle Rsa, se davvero vogliamo de-congestionare gli ospedali”.

Antonello Pirosu, presidente della Conferenza di Carbonia Iglesias, si è invece soffermato sull’inadeguatezza dell’individuazione di un solo punto-nascita ad Iglesias, “data la situazione del tutto insufficiente della rete viaria” e sui ritardi nell’avvio della Casa della Salute.

Il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, presidente della Conferenza del capoluogo di Regione, ha osservato che “rispetto al quadro generale della riforma, nei territori conta anche il dettaglio delle singole scelte, proprio della visione che gli amministratori locali devono saper esprimere, e questo alimenta legittime preoccupazioni”.

Antonio Satta, sindaco di Padru e presidente della Conferenza della Gallura, ha messo l’accento con forza sui due elementi che caratterizzano il suo territorio di riferimento: un ospedale in una zona montana, a Tempio, ed uno su un’isola, a La Maddalena. In un contesto così particolare, ha sostenuto, “non possiamo non garantire gli standard minimi di salute in condizioni di sicurezza; non dimentichiamo che, in caso di cattive condizioni meteo, a La Maddalena non solo i traghetti restano in banchina ma non può nemmeno decollare ed atterrare un elicottero”.

Dopo aver invitato la commissione ad un sopralluogo a La Maddalena, Satta ha fatto un breve accenno al Mater Olbia “che diventerà un polo di eccellenza internazionale per la medicina e la ricerca scientifica; quando ci sarà ritorneremo sulle nostre valutazioni ma ora dobbiamo temere conto della realtà e dei problemi complessi che presenta”.

Una valutazione molto critica è arrivata da Gianfranco Soletta, in rappresentanza della Conferenza di Sassari, sia per quanto riguarda i posti letto complessivamente “sottodimensionati” che per lo squilibrio generale fra l’hub del polo sassarese rispetto a quello di Cagliari, oltre alla lacuna relativa alla lungo-degenza per le strutture di Alghero, Ozieri, Thiesi ed Ittiri.

Dopo aver ricordato la questione irrisolta della strutture di emodinamica dell’ospedale di Lanusei, Roberto Congiu, presidente della Conferenza dell’Ogliastra, ha sollevato il problema della distribuzione dei posti letto, “frutto di un accordo raggiunto nel territorio fra strutture pubbliche e private totalmente disatteso dalla proposta di riforma”.

Ha preso la parola, infine, Ignazio Cuccu, della Conferenza di Sorgono, che ha lamentato una visione “troppo restrittiva della sanità del territorio, anche rispetto ai parametri nazionali” e richiamato l’attenzione della commissione sul fatto che, nella proposta di riforma della rete ospedaliera, “scompare di fatto la chirurgia”.

Le audizioni della commissione proseguiranno con le relazioni dell’Anci e delle organizzazioni sindacali.

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Il Bosa ha vinto la Coppa Italia di Promozione, superando il Carbonia ai calci di rigore. Il Carbonia battuto ai calci di rigore come sei anni fa a Nuoro, nella finale della Coppa Italia di Eccellenza, contro il Porto Torres (colori rossoblu come quelli del Bosa), dopo che sia i tempi regolamentari sia quelli supplementari si erano conclusi sull’1 a 1 (proprio come avvenne contro la squadra turritana; l’unica differenza consiste nel fatto che allora fu il Carbonia a passare per primo in vantaggio, in apertura di partita, con Federico Trogu, e venne poi raggiunto nel finale).

Sul campo del Centro federale di Sa Rodia, a Oristano, Carbonia e Bosa sono andate al riposo sul risultato di 0 a 0, dopo 45 minuti che hanno visto la squadra di Andrea Marongiu molto più pericolosa in attacco rispetto alla squadra avversaria, con Giuseppe Corona (eccellente la sua prova), Contu, Congiu e Momo Cosa.
In avvio di secondo tempo è passato in vantaggio il Bosa con un calcio di punizione di Antonio Mattiello dalla media distanza che ha sorpreso Daniele Bove e, dopo una manciata di minuti, ha pareggiato Stefano Demontis, pronto a ribadire in rete con un preciso colpo di testa una respinta del portiere del Bosa su un calcio di punizione dalla lunga distanza battuto da Giuseppe Corona.
Dopo il pareggio di Demontis, la partita è ritornata in equilibrio e Giuseppe Corona ha sciupato il match point da favorevole posizione.
Sia i tempi regolamentari sia i supplementari si sono conclusi sul punteggio di 1 a 1 e la Coppa Italia è stata vinta dal Bosa ai calci di rigore, grazie all’errore commesso da Giancarlo Porcu, l’unico dell’intera serie.

Bosa: Morittu P., Morittu G., Pischedda A., Mattiello, Pinna F., Di Angelo, Mazzette, Pischedda G.P. (dal 26′ del secondo tempo Cossu), Pinna, Fara (dal 17′ del secondo tempo Mastinu), Carboni S.. A disposizione: Simula, Sanna, Cesari, Fiorini, Castaldi. All. Salvatore Carboni-Renzo Puggioni.

Carbonia: Bove, Boi, Mameli, Serra, Pisu, Todde, Contu (dal 34′ del secondo tempo Porcu), Demontis, Congiu G. (dal 27′ del secondo tempo Bratzu), Corona, Cosa (dal 1′ del secondo tempo supplementare Loddo). A disposizione: Sabiu, Congiu A., Cuccheddu, Marras. All. Andrea Marongiu.

Arbitro: Federico Cosseddu di Nuoro, assistenti di linea Cristofer Meloni di Olbia e Khaled Bahri di Sassari.

Marcatori: al 7′ del secondo tempo Mattiello; 19′ Demontis.

Note: espulso all’8′ del secondo tempo supplementare Pisu (Carbonia) per doppia ammonizione.

Calci di rigore: Carboni (Bosa): goal; Boi (Carbonia): goal; Mattiello (Bosa): goal; Porcu (Carbonia): parato; Pinna G. (Bosa): goal; Serra (Carbonia): goal; Di Angelo (Bosa): goal; Corona (Carbonia: goal; Ferdinando Pinna (Bosa): goal.

Bosa copia Carbonia Calcio copia

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Carbonia e Bosa sono andate al riposo sul risultato di 0 a 0 al termine del primo tempo della finale della Coppa Italia di Promozione regionale, sul campo del Centro federale di Sa Rodia, a Oristano.
Sono stati 45 minuti sostanzialmente equilibrati ma le occasioni migliori le ha avute il Carbonia con Giuseppe Corona (eccellente la sua prova) e Momo Cosa.
Ricordiamo che in caso di parità al termine dei tempi regolamentari, verranno disputati due tempi supplementari e poi, eventualmente, i calci di rigore.

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Luca Pizzuto 66

Ieri mattina il consigliere di Sinistra Ecologia Libertà Luca Pizzuto ha depositato in Consiglio regionale un’interrogazione all’assessorato dell’Igiene e sanità circa la problematica della mancanza di dati certi in merito al fenomeno dei disturbi dello spettro autistico (DSA) in Sardegna. Luca Pizzuto chiede che vengano rese note dai centri territoriali e dall’Assessorato le informazioni in loro possesso e che venga considerata  l’ipotesi di effettuare un puntuale censimento dei soggetti affetti da patologie riconducibili all’autismo, senza limiti di età, sia nel territorio del Sulcis che in tutta la Regione.

«Credo – afferma il consigliere Pizzuto – che sia urgente capire e conoscere la reale portata del fenomeno perché si possano mettere in atto, a livello politico e legislativo, le misure più corrette per il sostegno ai minori e agli adulti affetti da DSA. Opereremo costantemente per monitorare il livello delle prestazioni e agevolare  atti e azioni che siano orientati alla migliore tutela possibile per i pazienti autistici e le loro famiglie.»

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La Giunta Pigliaru ha approvato nuove disposizioni sul contenimento della spesa per il personale delle Aziende sanitarie e ospedaliero-universitarie. Con parziale modifica della delibera dello scorso settembre, che aveva bloccato il turn over, l’assessore Luigi Arru ha spiegato che in seguito al completamento del riordino del servizio sanitario regionale (a iniziare dalla riforma della rete ospedaliera), è necessario «rendere meno impattanti gli effetti prodotti con il blocco del turn over, consentendo alle Aziende almeno la sostituzione delle assenze per congedi di maternità negli ospedali, nei dipartimenti di salute mentale, in quelli di emergenza-urgenza. Queste sostituzioni di personale – afferma l’assessore Luigi Arru – non avranno più bisogno di una deroga da parte dell’Assessorato e, anche alla luce dei vincoli posti dalla normativa sui turni di lavoro (d.lgs n.66/2003), consentiranno di assicurare una migliore continuità dei servizi assistenziali».
La delibera sul contenimento della spesa per il personale, dello scorso 1 settembre, ha previsto il blocco parziale del turn over del personale dirigenziale dipendente o con altro rapporto di lavoro, consentendo la copertura dei posti nel limite del solo 50% (per medicina interna, pediatria, psichiatria, chirurgia generale, ginecologia e ostetricia, anestesia e rianimazione e igiene epidemiologia e sanità pubblica, per le quali il numero dei pensionamenti previsto per il prossimo quinquennio determinerebbe il rischio di pregiudizio del mantenimento dei livelli essenziali di assistenza); il blocco parziale del turn over del personale dipendente, o con altro rapporto di lavoro, consentendo la copertura dei posti nel limite del 20% del restante personale dirigenziale e del comparto del ruolo sanitario, professionale e per gli operatori socio sanitari che, a qualunque titolo, ha interrotto il rapporto di lavoro; la conferma del blocco totale del turn over del personale amministrativo e tecnico; il divieto di acquisizioni di personale tramite mobilità intercompartimentali, mobilità interaziendale ed extraregionali in entrata nell’ambito del comparto sanità, dell’area SPTA e dell’area medica e veterinaria, a esclusione della mobilità pre-concorsuale nei limiti dei precedenti punti 1 e 2 o autorizzata in deroga. Eventuali autorizzazioni in deroga possono essere concesse dall’Assessorato su richiesta delle singole Aziende, previa attestazione di inderogabili esigenze e del rispetto dei budget di spesa assegnati. Tali deroghe non possono in alcun caso superare il 10% del totale del personale in servizio nell’Azienda di appartenenza e nel relativo comparto.
Assessorato regionale della Sanità 6 copia

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CTO Iglesias copia

Si è concluso senza particolari problemi, questa mattina il trasferimento dei reparti di Pronto Soccorso, Radiologia e Medicina. Nella giornata di oggi mercoledì 13 aprile fino alle ore 20.00 saranno attive due postazioni di Pronto Soccorso in entrambi i presidi (Santa Barbara e CTO). Da quell’ora in poi il Pronto Soccorso sarà operativo unicamente al CTO.

Trasportati in massima sicurezza con ambulanze medicalizzate gli otto pazienti di Medicina, mentre si stanno ultimando i lavori di installazione della TC al CTO: nei prossimo due giorni si provvederà alle operazioni di collaudo e verosimilmente da lunedì si riprenderà a eseguire regolarmente gli esami diagnostici.

La direzione generale, in una nota, ha ringraziato la direzione medica dei presidi, i primari e gli operatori dei reparti interessati, i volontari della Socor e l’amministrazione comunale per la collaborazione.

La nuova organizzazione ospedaliera di Iglesias, alla luce dei trasferimenti, è la seguente.

CTO:

Pronto Soccorso

Chirurgia Generale

Ortopedia e Traumatologia

Medicina Interna

Polo Pediatrico (Chirurgia Pediatrica e Pediatria)

Otorinolaringoiatria

Radiodiagnostica

Riabilitazione e Fisioterapia

Blocco operatorio

Servizio di Anestesia

Santa Barbara:

Dialisi

Laboratorio analisi

Oculistica

Medicina dello Sport

Neuropsichiatria Infantile

Servizio Trasfusionale

Diabetologia

Centrale operativa 118

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Sono proseguite oggi, nella commissione Sanità del Consiglio regionale, le audizioni dei commissari delle aziende sarde sulla proposta di riforma della rete ospedaliera.La commissione sanità, presieduta dall’on. Raimondo Perra (Psi) ha proseguito le audizioni sulla riforma della rete ospedaliera regionale con gli interventi dei commissari delle Asl n.3 (Nuoro – Mario Palermo), 6 (Sanluri – Maddalena Giua), 5 (Oristano – Maria Giovanna Porcu) e 4 (Lanusei – Federico Argiolas).

I commissari hanno manifestato apprezzamento per i contenuti della riforma sollecitandone la piena attuazione in tempi brevi, in modo da garantire il raggiungimento di alcuni obiettivi qualificanti, come decongestionamento degli ospedali e riduzione della mobilità passiva, che possono portare nel sistema più qualità e più efficienza.

Rispetto al quadro generale, tuttavia, ciascun territorio presenta specificità differenti che devono trovare comunque, nella riforma, risposte adeguate. Sotto questo profilo, è emersa in diverse realtà l’esigenza di rimodulare i posti letto disponibili, lasciando invariati i numeri indicati nella proposta di riforma (e di conseguenza anche i costi) ed intervenendo solo sulla loro distribuzione sia all’interno delle strutture pubbliche che fra queste e l’ospedalità privata.

Il commissario della Asl di Nuoro Mario Palermo, in particolare, ha riferito alla commissione sullo stato di attuazione del contratto di project financing (1 miliardo e 200 milioni in 27 anni) che rappresenta una situazione a se nel panorama sanitario regionale. «Questo strumento contrattuale – ha affermato Palermo – consente di avere strutture sempre tecnologicamente aggiornate ma deve essere governato bene, altrimenti il rischio di impresa finisce per trasferirsi dal privato al pubblico, diventando una sorta di contratto di appalto e determinando problemi molto complessi, come è accaduto a Nuoro; crediamo di aver riequilibrato in modo significativo la situazione ma restano molti problemi aperti».

«Fra le parti – ha aggiunto il commissario – si è sviluppato nel tempo un contenzioso elevatissimo che ha visto l’intervento sia di una struttura di assistenza che opera presso la presidenza del Consiglio dei ministri che dell’Autorità nazionale anticorruzione; nel prossimo mese di maggio contiamo di arrivare ad una soluzione definitiva della vicenda, che ci auguriamo possa essere positiva non solo per la sanità nuorese ma per tutta la Regione.»

La commissione proseguirà le audizioni sulla riforma con le relazioni dei presidenti della Conferenze territoriali socio-sanitarie della Sardegna.

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

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Elisabetta Falchi 2

Nasce il Consorzio della Sardegna meridionale che incorpora i consorzi di bonifica della Sardegna Meridionale, del Cixerri e del Basso Sulcis. Lo ha deliberato ieri la Giunta regionale su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi. La gestione del nuovo Ente viene affidata a un Commissario straordinario che provvederà alla gestione ordinaria dei tre enti fino all’avvenuta fusione e a tutti gli adempimenti contabili necessari. Nella stessa delibera, l’esecutivo ha nominato Carlo Augusto Melis nuovo Commissario del consorzio risultante dalla fusione. Sempre su proposta dell’assessore Falchi, l’Esecutivo ha approvato le direttive di attuazione del decreto ministeriale 3536 dell’8 febbraio 2016 sulla “disciplina del regime di condizionalità” e sul sistema di riduzioni ed esclusioni per inadempienza. Introdotto nel 2003, il “sostegno condizionato”, o condizionalità, subordina la concessione dei pagamenti diretti e dei pagamenti di alcune misure dello sviluppo rurale al rispetto di normative e di precisi impegni delle aziende agricole a tutela della sostenibilità delle produzioni e della salute. Sarà l’agenzia Laore a occuparsi della capillare divulgazione e della massima diffusione della conoscenza degli obblighi a carico degli agricoltori beneficiari dei pagamenti diretti e di quelli del PSR 2014/2020.