23 July, 2024
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12 - Mariella Piredda

L’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu questa sera, nel corso dei festeggiamenti solenni del Santo patrono della Regione e della località sulcitana, ha incontrato a Sant’Antioco l’assessore comunale dei Servizi sociali Mariella Piredda, la cui auto è stata incendiata da ignoti la scorsa notte. Piredda ha poi ricevuto una telefonata del presidente della Regione Francesco Pigliaru che l’ha incoraggiata a proseguire nel suo lavoro nonostante questo episodio violento che non ha niente a che vedere con il confronto democratico e civile che dovrebbe animare la vita nelle nostre comunità ed ha concordato un incontro con gli amministratori locali del territorio, da tenersi a Sant’Antioco alla sua presenza in data da destinarsi. Il presidente Francesco Pigliaru ha poi confermato la riunione organizzata con l’Anci, in programma il 18 aprile ad Abbasanta, per illustrare a tutti i sindaci della Sardegna il sistema della videosorveglianza progettato anche per garantire maggiore sicurezza nelle principali località dell’Isola.

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Sono circa 45mila gli stranieri residenti in tutto il territorio sardo, oltre 14mila nella sola provincia di Cagliari. Romania, Marocco, Senegal e Cina costituiscono le principali aree di provenienza. Oltre il 60% degli immigrati in Sardegna ha meno di 40 anni e più del 50% è formato da donne (Fonte: Demo – ISTAT, 1.12.2015).

La Sardegna è terra di immigrazione da più di 20 anni. Il dialogo interculturale, gli scambi di esperienze e di valori richiedono processi di accompagnamento che devono favorire la formazione di un tessuto sociale nuovo, passando necessariamente per l’inclusione dei migranti nel mercato del lavoro sardo.

E’ in questo scenario che si inserisce il progetto forIMM Formazione Impresa Immigrati, progetto di “Collaborazione tra associazioni che promuovono l’integrazione attraverso l’imprenditoria in Sardegna”, con il sostegno di Fondazione CON IL SUD nell’ambito dell’“Iniziativa Immigrazione 2014”.

Il lancio dell’iniziativa è previsto il 14 aprile 2016, alle ore 9.30, presso la Biblioteca Regionale, viale Trieste 137, a Cagliari. Interverranno i rappresentanti degli enti partner dell’iniziativa e seguirà un momento di confronto con alcuni imprenditori immigrati, che racconteranno le loro esperienze nella realtà sarda: difficoltà superate, traguardi raggiunti e sfide raccolte: l’arte del riciclo dal Kenya, la sartoria multietnica dalla Lettonia, la cucina e le spezie dall’India.

«Le imprese familiari o piccole imprese create da cittadini stranieri sono un fenomeno in crescita, rappresentando una parte sempre più importante della ricchezza della Sardegna» afferma Rosaria Cadelano, dell’Associazione ALPO Onlus, che si occupa di dialogo interculturale con i migranti. «Spesso l’inclusione passa proprio dalla relazione e dal lavoro fatto insieme – aggiunge Cadelano – in un confronto quotidiano che aiuta a trovare soluzioni condivise tra stranieri e sardi: una sorta di educazione interculturale sul campo.»

«Una delle caratteristiche più importanti del progetto – dice Marta Putzolu, referente per conto dell’ente capofila CISV – è la collaborazione tra i vari soggetti pubblici e privati che si occupano di immigrazione nel territorio. Dall’incontro dei bisogni degli immigrati e dei servizi offerti dagli attori locali, si promuove un lavoro in rete che favorisce un’inclusione sociale, professionale ed economica attraverso un continuo dialogo e scambio.»

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Il segretario regionale del Partito della Rifondazione Comunista, Giovannino Deriu, ha presentato oggi in una breve nota, la posizione del suo partito sul referendum in programma domenica 17 aprile. «Aldilà della durata delle trivellazioni già in atto – spiega Giovannino Deriu -, la valenza politica del voto referendario è davvero rilevante. E’ in gioco l’idea di sviluppo energetico, la tutela dell’ambiente, per un modello economico alternativo all’esistente. Tra la scelta di guardare al passato oppure andare avanti, noi non abbiamo dubbi.
Per contro, le deboli e inopportune argomentazioni di Pigliaru sulla materia fanno emergere una molteplice contraddizione: tra ruolo politico che egli ricopre e il diffuso sentimento popolare dei sardi; nella relazione tra poteri istituzionali; per il suo agire incoerente con i proclami di sovranità innovazione e discontinuità su cui, poco più di due anni fa, anche noi comunisti ci siamo spesi al grido di “cominciamo il domani”.»
«Noi ora pensiamo – conclude Giovannino Deriu – che con un grande successo referendario si possa rilanciare a gran voce il tema del nuovo modello di sviluppo per la Sardegna.»

Giovannino Deriu

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Al Vinitaly di Verona, sono state premiate oggi le cantine vincitrici delle medaglie d’oro, d’argento e di bronzo dell’ultima edizione del Grenaches du monde, la più importante manifestazione mondiale dedicata al vitigno Cannonau: 13 vini sardi hanno ottenuto un riconoscimento a Saragozza, lo scorso febbraio, e sono stati premiati oggi a Verona dall’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi e dai rappresentanti di CIVR, organismo titolare del concorso.

«Queste medaglie sanciscono una volta di più la qualità del nostro Cannonau, una delle autentiche eccellenze del nostro agroalimentare – ha detto l’assessore della giunta Pigliaru – Sarà per noi un onore l’organizzazione della 5a edizione del Grenaches du monde, che si terrà in Sardegna dall’8 all’11 febbraio 2017 e sarà un’occasione importante per far conoscere a un pubblico internazionale i nostri territori, le loro produzioni e far crescere tutta la Sardegna. Vogliamo che questi eventi non siano sporadici, perché sono importanti occasioni di promozione e ribalta per l’Isola: siamo al lavoro per candidarci e ospitare con regolarità importanti concorsi internazionali nei prossimi anni.»
Cinque medaglie d’oro, cinque d’argento e tre di bronzo: questo il bottino dei vini sardi nel concorso tenutosi a Saragozza e festeggiato oggi a Verona. A fare la parte del leone la Cantina sociale di Dorgali, fresca vincitrice ieri all’inaugurazione della Medaglia di Cangrande di Vinitaly, con due ori (per Hortos 2010 e Noriolo 2012) e un argento (Viniola 2012), ma non meno prestigiosi i premi per le Tenute Sella & Mosca (oro con Anghelo Ruju 2004), Cantina sociale di Dolianova (oro con Blasio 2011), Cantina di Oliena (oro a Corrasi 2010), Binzamanna (argento per Nuraghe Sas Molas 2013), Tenuta Asinara (argento a Indolente 2012), Tenute Rossini (argento per Rossini Rolù 2014) e Cantina Il Nuraghe (argento a Chio 2011). Onore anche alle medaglie di bronzo per Argei Le Fattorie Renolia (con Argei 2014), Cantina sociale di Dolianova (premiato Anzenas 2013) e Società agricola Fratelli Puddu (con Pro Vois 2009).

Nel febbraio del prossimo anno, la quinta edizione del concorso enologico dedicato al vitigno Grenache toccherà la Sardegna. «In questi giorni, proprio qui al Vinitaly, abbiamo discusso i dettagli operativi coi delegati di CIVR – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura -. Sarà l’agenzia LAORE a curare la parte organizzativa dell’intero evento. Nel 2016 hanno partecipato aziende da Australia, Brasile, Francia, Italia, Repubblica di Macedonia, Spagna e Sudafrica: una vetrina planetaria per i vini sardi ma anche per i territori. Siamo già al lavoro per presentare al meglio la Sardegna: già dopo l’estate ospiteremo una delegazione di giornalisti specializzati per il primo dei press tour coi quali scandiremo l’avvicinamento all’edizione 2017 del Grenaches du monde».

Vigneti Is Solinas 26

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Il capogruppo di Cas@ Iglesias, Valentina Pistis, ha presentato un’interpellanza sulla situazione del patrimonio immobiliare comunale.

«Premesso che il comune di Iglesias ha un importante e rilevante patrimonio immobiliare, anche di altissimo pregio e che ad oggi la gestione di detto patrimonio immobiliare è assolutamente inadeguata – scrive Valentina Pistis nell’interpellanza – e considerato che un immobile se rimane inutilizzato non solo non produce alcun reddito ma col tempo necessita di manutenzione e di conseguenza, consuma risorse, drenando fondi dal bilancio comunale, chiedo al sindaco, Emilio Gariazzo, se l’Amministrazione non ritenga opportuno procedere ad un censimento dettagliato ed aggiornato degli immobili di proprietà comunale; se l’Amministrazione non ritenga opportuno rilevare, in particolare, quelli che risultano inutilizzati o sotto-utilizzati; e, infine, se l’Amministrazione non ritenga opportuno informare il consiglio comunale sugli immobili concessi alle associazioni (che operano nel sociale, sanitario, culturale, sportivo e tempo libero) e/o a qualsiasi altra persona giuridica, con quali modalità e/o criteri e a quali condizioni.»

Centro Direzionale Iglesias 10

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Sono stati compiuti passi avanti per l’ossi-combustione in pressione, progetto portato avanti dalla Sotacarbo e da Itea, società del gruppo Sofinter. Le due società hanno stipulato un accordo per completare, entro quattro mesi, lo studio di fattibilità di un impianto sperimentale di grossa taglia, per lo sviluppo dell’ossi-combustione in pressione senza fiamma. Una tecnologia già testata con ottimi risultati in un impianto pilota da 5 megawatt termici situato a Gioia del Colle, in provincia di Bari.

Questo processo, effettuato a elevata pressione, consente di ottenere una combustione uniforme, senza fiamma apparente. L’uniformità delle temperature rende pressoché nulla la formazione degli ossidi di azoto, una delle principali specie inquinanti degli impianti convenzionali. Non solo: i fumi di combustione, costituiti quasi esclusivamente da vapore acqueo e CO2, possono essere facilmente trattati per la separazione della stessa anidride carbonica (ottenuta facendo condensare il vapore), che può essere confinata geologicamente o impiegata come materia prima per la produzione di combustibili puliti come il metanolo.

«Sotacarbo guarda con interesse a questa tecnologia, così come a tutte quelle che hanno le potenzialità di assicurare energia pulita a emissioni nulle o quasi» spiega Alessandro Lanza, presidente della Sotacarbo, che proprio nei mesi scorsi ha modificato la propria ragione sociale, sostituendo la parola carbone con low carbon (cioè a basso contenuto di carbonio). «Il cambiamento che può apparire formale riflette in realtà un passaggio sostanziale: da una ricerca rivolta principalmente all’industria carbonifera si passa ad una aperta a ogni forma di produzione di energia a basso contenuto di carbonio, senza preclusioni né corsie preferenziali per nessuna fonte».

Lo studio realizzato con Itea fornirà indicazioni di dettaglio sulle principali caratteristiche costruttive e sui costi complessivi dell’impianto da 48 MW termici, da realizzare nel Sulcis coi fondi previsti dal protocollo d’intesa firmato nel 2013 dal ministero dello Sviluppo Economico e dalla Regione Sardegna. Tale impianto, che nell’immediato porterebbe all’occupazione di una trentina di persone (tra operai e ricercatori) consentirebbe lo sviluppo commerciale di una tecnologia, che ha grandi prospettive di applicazione a livello mondiale.

Sotacarbo copia

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Facoltà Teologica, Seminario Regionale, Consulta Regionale per il patrimonio culturale ecclesiastico della Sardegna, Referendum pro o contro le trivellazioni a mare sono alcuni degli argomenti trattati dalla Conferenza Episcopale Sarda nella seduta ordinaria di mercoledì 6 aprile.

Circa la Facoltà Teologica, i Vescovi hanno preso atto della disponibilità dei superiori della provincia italiana della Compagnia di Gesù di continuare ad assicurare il loro servizio presso l’importante istituzione accademica, nella quale sono presenti da circa 90 anni, prima a Cuglieri e poi a Cagliari.  Presenza che ne comprende anche la guida, attraverso la figura del Preside. Si esclude, quindi, la paventata ipotesi di un imminente loro progressivo abbandono e la possibilità di assicurare con maggiore tranquillità un più sereno passaggio alle forze del clero sardo.

Anche sul Seminario Regionale si sta lavorando per affiancare all’attuale nuovo Rettore, don Antonio Mura, una nuova equipe educativa, che con l’inizio del prossimo anno assicuri stabilità progettuale e formativa ai futuri sacerdoti della Sardegna. In questa linea si colloca anche l’approvazione definitiva del Regolamento interno che entrerà in vigore con il prossimo anno seminaristico.

Ampio spazio è stato riservato anche all’approvazione del nuovo Statuto della Consulta Regionale dei Beni Culturali Ecclesiastici e dell’Edilizia di Culto, organismo operativo della Conferenza in questo particolare e importante settore. È volontà dei Vescovi proseguire e incrementare ogni sforzo nella conservazione e valorizzazione del ricchissimo patrimonio artistico e monumentale, retaggio di una storia e cultura millenaria, rendendolo memoria viva di un nobile passato, ma anche veicolo di ulteriore crescita culturale, economica e sociale della nostra Isola, in tutti i suoi angoli, anche quelli più reconditi. Al riguardo è stata aperta una promettente interlocuzione con la Giunta Regionale della Sardegna, presieduta dall’on. Francesco Pigliaru, nelle persone degli assessori interessati, per trovare strade e modalità concrete di interazione e collaborazione. Di particolare interesse sono tre filoni d’intervento compartecipato tra Regione Sardegna, Conferenza Episcopale Sarda e Conferenza Episcopale Italiana attraverso i fondi dell’Otto per Mille: “Sardegna in cento chiese” (recupero e restauro di un centinaio di chiese e complessi di valenza storico-culturale); “Mille feste in un’isola di Santi” ( valorizzazione della miriade di feste campestri dedicate al culto dei Santi, che attraggono notevoli folle di fedeli e di turisti), “Casa di Dio, casa dell’uomo” (creare accanto a nuove chiese dei centri per l’inclusione sociale e per il recupero urbano di aree degradate con fenomeni di marginalità e disagio). Sono percorsi in gran parte innovativi, visti con molto favore anche dalla Conferenza Episcopale Italiana, che intende promuoverli su scala nazionale. Per rendere efficace questo percorso si è proceduto all’approvazione del nuovo statuto della Consulta, che prende il nome di Consulta Regionale per il Patrimonio Ecclesiastico della Sardegna.

Inoltre, la Conferenza ha nominato il Reverendo don Fabio Marras della diocesi di Oristano, consulente ecclesiastico regionale della Coldiretti Sardegna.

Un ultimo argomento trattato è stato il prossimo referendum nazionale pro o contro le trivellazioni a mare per la ricerca ed estrazione di petrolio e gas. I Vescovi ritengono che si tratti di una questione particolarmente importante e delicata rispetto alla quale i cittadini tutti e i cattolici in particolare sono chiamati a prendere una posizione ragionata e documentata. In linea con il Consiglio Permanente della CEI, perciò, concordano che l’argomento sia dibattuto e approfondito nelle comunità ecclesiali “per favorirne una soluzione appropriata alla luce dell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco”. La salvaguardia del Creato, che comprende sempre anche la dimensione dell’ecologia umana e la promozione del lavoro per l’uomo, posto dal Creatore a custodire e coltivare la terra, è un impegno e una responsabilità di tutti, cittadini e Istituzioni. Al tempo stesso, la ricerca tecnologica di energie rinnovabili e sempre meno inquinanti è una priorità non più procrastinabile.

Tempio Pausania, 11 aprile 2016

+Sebastiano Sanguinetti

Segretario della Conferenza Episcopale Sarda

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Ieri pomeriggio ha assistito dal palco delle autorità allo spettacolo delle pariglie, sul lungomare Silvio Olla, ed ha ricevuto anche un riconoscimento dall’associazione Pro Loco che ha organizzato l’evento, nell’ambito dei festeggiamenti per Sant’Antioco Martire, patrono di Sant’Antioco e della Sardegna, al quale hanno assistito alcune migliaia di persone; nel corso della notte l’amara scoperta di un gravissimo atto intimidatorio subito da ignoti che hanno dato fuoco alla sua auto. Mariella Piredda, assessore dei Servizi sociali, Politiche giovanili, Sport e Servizi cimiteriali del comune di Sant’Antioco, è incredula per quanto le è accaduto, segno evidente di un degrado sociale che si diffonde ormai in tutte le comunità locali, prendendo di mira molto spesso gli amministratori locali.

Numerosi gli attestati di solidarietà ricevuti fin dalle prime ore del mattino dall’assessore Mariella Piredda

«Esprimo vicinanza e solidarietà all’assessore Mariella Piredda, bersaglio di un vile atto intimidatorio – ha detto Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia -. È inaccettabile che accadano episodi simili. In attesa che le forze dell’ordine facciano chiarezza su quanto accaduto, è bene sottolineare con forza che queste minacce non spaventano nessuno. Se l’obiettivo era quello di mettere paura, sappiano di avere fallito. Bene fa l’assessore Piredda a non farsi piegare da questi gesti sconsiderati e inqualificabili. Auguro a Mariella Piredda buon lavoro, convinto che andrà avanti per la sua strada, con la schiena dritta, lasciandosi alle spalle una vicenda che non merita ulteriori commenti. Se non una forte e decisa condanna.»

«Un gesto inqualificabile e inspiegabile – ha detto il capogruppo regionale dell’Udc Gianluigi Rubiu -. Si tratta di un vile atto intimidatorio nei confronti di un amministratore che è in prima fila per arginare le problematiche sociali che investono un pezzo del Sulcis Iglesiente. Non solo la solidarietà e la vicinanza del gruppo regionale Udc, ma anche l’invito a non venire meno all’impegno politico e sociale all’interno della cittadina di Sant’Antioco. Non si deve abbassare la guardia di fronte ad atti sconsiderati e incomprensibili che hanno solo l’obiettivo di creare paura.»

«A nome del Consiglio delle autonomie locali esprimo solidarietà all’assessore comunale di Sant’Antioco cui, nella notte è andata a fuoco l’auto – ha detto il presidente Giuseppe Casti -. Se l’ipotesi appresa sino a questo momento dovesse essere confermata, e cioè che si tratterebbe di un incendio doloso, non si può che ribadire la dura e ferma condanna verso questi vili atti di violenza.»

«Mariella, a te e ai tuoi cari che insieme a te saranno increduli e preoccupati per il vile atto di intimidazione che hai subito, la solidarietà mia personale e di tutta la CGIL del Sulcis Iglesiente – ha detto il segretario generale della CGIL del Sulcis Iglesiente, Roberto Puddu -. Un atto vergognoso che deve far riflettere tutto il corpo democratico, della Città e del territorio, sul fatto che l’innalzamento smisurato delle parole e del tono dei messaggio politico, possono travalicare il confronto/scontro fra le diverse posizioni, e trovare menti più deboli o personaggi senza scrupoli pronti a trasformarle in ignobili atti ed azioni. Conosciamo il tuo impegno per i più deboli e siamo certi che continuerai nella tua azione verso la comunità.Ti siamo vicini.»

Mariella Piredda copia