22 July, 2024
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La Giunta regionale ha approvato le Linee guida per la determinazione del minore impatto paesaggistico degli interventi di demolizione e ricostruzione. Su proposta dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, vengono così disciplinati gli interventi di rinnovo del patrimonio edilizio.
Nelle zone urbanistiche omogenee “E” agricole, “F” turistiche, “H” di salvaguardia e “G” servizi generali, la demolizione e ricostruzione della volumetria esistente nella fascia dei 300 metri dalla linea di battigia marina è consentita unicamente laddove il nuovo fabbricato determina un minore impatto paesaggistico.
Le Linee guida tengono conto dei principi espressi nella legge regionale n. 8/2015, ossia il minor consumo della risorsa suolo, il risparmio energetico, la salvaguardia dei valori paesaggistici e il raggiungimento di un minore impatto delle opere sui caratteri del contesto paesaggistico e dell’area di intervento.
«La demolizione e riedificazione dei volumi entro la fascia dei 300 metri – spiega Erriu – è un’operazione di riconversione architettonica e paesaggistica che porta alla costituzione di un nuovo edificio di maggiore qualità rispetto al precedente. Perciò è fondamentale coniugare aspetti tecnici e funzionali relativi all’architettura dei nuovi volumi, con una maggiore attenzione a costituire un dialogo verso il contesto locale col quale inevitabilmente la nuova costruzione si relaziona. Per le differenti zone urbanistiche previste all’interno della norma di legge sono stati previsti indirizzi specifici che garantiscono gli interventi di riedificazione e stabiliscono relazioni capaci di valorizzare il contesto paesaggistico nel quale si inseriscono, anche in riferimento alla destinazione della zona urbanistica in cui ricadono.»
Cristiano Erriu

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Donatella Spano 3

La Giunta regionale, nella seduta odierna, ha approvato il Piano regionale d’ispezione ambientale delle installazioni soggette ad autorizzazione integrata ambientale (AIA). «Per la prima volta la Regione – ha affermato l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano – si è dotata di uno strumento di pianificazione che stabilisce i criteri di priorità nelle ispezioni delle installazioni industriali. In questo modo, tramite un approccio integrato, è possibile programmare in maniera più efficace il controllo delle emissioni industriali”.

La Regione Sardegna è tra le prime regioni italiane ad adempiere all’obbligo normativo nazionale. Attraverso il piano, stabilisce un criterio di priorità nelle ispezioni, in modo da garantire un maggior controllo di legge. Il Servizio tutela dell’atmosfera e del territorio dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente riceve il mandato di provvedere al periodico aggiornamento del Piano regionale d’ispezione ambientale.

Braccio operativo è l’Arpas, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, a cui spetta la valutazione del rischio emissivo delle singole installazioni industriali. L’Agenzia esegue le verifiche ispettive sulla base del programma stilato sui criteri del Piano, effettua i necessari campionamenti e constata il rispetto delle prescrizioni di legge. I controlli ispettivi ambientali sono orientati infatti alla verifica delle emissioni di sostanze inquinanti nel contesto specifico dei processi produttivi. «Il Piano d’ispezione ambientale – prosegue l’esponente dell’Esecutivo Pigliaru – tende ad assicurare un alto livello di protezione del territorio, perché adotta un approccio metodologico uniforme dell’attività ispettiva a livello regionale e un nuovo approccio, di tipo integrato, per verificare l’impatto dell’installazione sull’ambiente, in relazione al processo industriale».

Sul territorio regionale risultano in esercizio 75 attività soggette ad AIA, di cui 65 di competenza delle amministrazioni provinciali, le quali si avvalgono Arpas, per l’accertamento del rispetto delle condizioni di esercizio prescritte nell’autorizzazione integrata. Le restanti dieci sono di competenza statale e in questo caso l’autorità deputata all’accertamento del rispetto delle condizioni di esercizio è l’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.

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La rete sarda dei laboratori di analisi verrà riorganizzata. Lo ha deciso la Giunta regionale con l’approvazione della proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, basata sull’Accordo del 2011 tra Governo, Regioni e Province autonome su “Criteri per la riorganizzazione delle reti di offerta diagnostica di laboratorio”. La riorganizzazione riguarderà le strutture pubbliche e private, «secondo principi di razionalizzazione, di aggregazione e di regolamentazione dei service di laboratorio», viene precisato nella delibera.

«E’ necessario – spiega Luigi Arru – approvare un piano di riorganizzazione delle strutture regionali che erogano prestazioni di base e specialistiche di laboratorio (tossicologia, ematologia, microbiologia, citoistopatologia, virologia, microscopia clinica, biologia molecolare, genetica medica), conformemente a quanto deciso dalla Conferenza Stato e Regioni del 23 marzo 2011. L’attuale organizzazione è frammentata ed eccessivamente settoriale. Occorre superarla, ovviamente in modo graduale. Il modello che noi proponiamo è basato sulla centralizzazione e aggregazione delle attività di analisi in strutture ad alta capacità produttiva.»

La delibera prevede che entro novanta giorni dall’approvazione vengano definite le modalità di erogazione, i requisiti di struttura e di qualità, le tipologie e i volumi di attività delle strutture specialistiche per patologie genetiche e dei laboratori di genetica medica (citogenetica, genetica molecolare e biochimica, immunogenetica, citogenetica, genetica oncologica). Nelle more dell’adozione del documento con i nuovi requisiti, non potranno essere rilasciate nuove autorizzazioni alla realizzazione e nuovi accreditamenti.

Luigi Arru 66

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Prenotazione obbligatoria e gratuita sui treni Atr a partire da metà aprile. Lo ha annunciato oggi l’assessorato dei Trasporti che, per evitare gli inconvenienti verificatisi nelle scorse settimane, ha richiesto a Trenitalia di attivare l’obbligo di riservare i posti sui pendolini sardi.

Sarà possibile prenotare al momento dell’acquisto del biglietto o anche successivamente, attraverso i canali di vendita del sito Trenitalia.com, dei self-service, delle biglietterie o delle app.

Con questo accorgimento si garantirà un servizio più confortevole, ordinato e sicuro, in linea con i migliori standard di settore e rispondendo alle prescrizioni di sicurezza previste nell’omologazione dei convogli, per le quali non è consentita la marcia con passeggeri senza posto a sedere.

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Gli invisibili 2Gli Invisibli 3Gli invisibili 1

Questa mattina l’assessore del Lavoro Virginia Mura ha incontrato gli ex lavoratori interinali impiegati in passato presso la Rockwool di Iglesias, che poco prima avevano occupato – insieme ad alcuni rappresentanti sindacali – la sede dell’Assessorato, in via San Simone a Cagliari. L’assessore del Lavoro ha ricordato le diverse iniziative assunte nei mesi scorsi per favorire in ogni modo il loro reinserimento lavorativo. Un insieme di iniziative, peraltro, di cui gli stessi lavoratori erano già perfettamente a conoscenza, e che era già stato più volte illustrato nei numerosi incontri avuti in precedenza per esaminare la loro situazione.
«I 12 lavoratori interinali ex Rockwool – ha ricordato Virginia Mura – erano stati esclusi dal percorso di stabilizzazione in Ati-Ifras dalla precedente Giunta regionale. Per favorire il loro reimpiego sono stati dapprima inseriti tra i destinatari della misura ‘Welfare to work’, che garantiva un cospicuo bonus agli imprenditori che li avessero assunti, successivamente sono stati inseriti nei corsi di riallineamento delle competenze in vista dell’avvio del cantiere Eurallumina, pur non essendo lavoratori appartenenti all’indotto della stessa, e infine sono stati inseriti nella misura Flexicurity, a cui pochissimi hanno aderito, e che è scaduta lo scorso 31 marzo: appena cinque giorni fa. Sorprende dunque – ha aggiunto Mura – che gli stessi lavoratori lamentino un disinteresse nei loro confronti da parte dell’Assessorato.»
L’assessore Mura, in vista di una riapertura della misura Flexicurity, ha aperto alla possibilità di confermare anche per loro l’accesso alla misura, qualora – così come per ogni altro lavoratore – non abbiano in precedenza rifiutato alcuna occasione di lavoro. Non solo: in subordine, e in caso di inefficacia della Flexicurity, Mura ha garantito ai lavoratori che saranno ricompresi nel futuro avviso “Welfare to work”.
«L’assessorato, come i rappresentanti sindacali ben sanno, non fa assunzioni, né può imporle a imprese private, e tanto meno eroga ammortizzatori sociali – ha detto l’assessore Mura -. Dispiace inoltre rilevare che da diverse parti si continuino a ipotizzare facili e fantasiose soluzioni per questi lavoratori, come un loro assorbimento all’interno della cd Ati-Ifras. «Così come detto ai lavoratori – ha concluso Virginia Mura – non vi è alcuna possibilità di inserire questi o altri soggetti tra i lavoratori Ati IFras, atteso che peraltro il contratto – ormai incapiente – andrà in scadenza al 31 dicembre e si dovrà procedere a una nuova gara internazionale.»

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Inizia in Consiglio regionale l’iter per la ridefinizione della rete ospedaliera regionale. La proposta di riforma, approvata dalla Giunta lo scorso 2 febbraio, sarà nei prossimi giorni all’esame della commissione Sanità. L’organismo consiliare, presieduto da Raimondo Perra, è stato convocato per giovedì 7 aprile alle ore 16.30. All’ordine del giorno l’audizione dell’assessore alla Sanità Luigi Arru.

Ospedale Brotzu Cagliari 3

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E’ stato presentato, in Consiglio regionale, il libro “La grande Diaspora”, di Gianni De Candia, 40 anni di emigrazione sarda nel mondo nelle pagine del Messaggero Sardo.

«Per 40 anni il Messaggero Sardo ha rappresentato un ponte fra la nostra terra e le decine di migliaia di sardi nel mondo tenendo in qualche modo unita la comunità regionale – ha detto il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau -. Con il volume apriamo una serie di appuntamenti con la cultura e la storia della Sardegna, perché crediamo che il Consiglio debba essere un luogo sempre più aperto ai cittadini, in grado di raccogliere contributi originali ed interessanti sulla nostra identità, su quello che siamo stati e sul futuro che vogliamo costruire per la Sardegna; da questo punto di vista il lavoro di Gianni De Candia è un ottimo inizio.»

Subito dopo gli interventi dei protagonisti della lunga stagione del Messaggero Sardo. Salvatore Tola, redattore storico del periodico e curatore della “sezione” dedicata alla poesia, ha ricordato il sentimento comune della ricerca del riscatto espresso da tante generazioni di sardi; «un riscatto che in molte occasioni – ha affermato – superava la sfera personale per abbracciarne una più identitaria molto più ampia». Significative, in questo senso, le battaglie condotte da Tullio Locci (residente a Savona) per far ottenere ai sardi una “corsia preferenziale” nei trasporti da e per la Sardegna e di Anna Maria Sechi, che ha fatto conoscere al Belgio la complessa realtà della talassemia.

Gianni De Candia, autore del libro, ha sottolineato in apertura che l’esperienza del Messaggero, con l’opportunità di contatti umani particolari ed irripetibili, ha rappresentato un grande arricchimento personale e professionale. «Il numero dei sardi nel mondo – ha detto fra l’altro – è stato sempre sottostimato, basti pensare che erano ben 288.000 già nel 1971 di cui 220.000 in Europa ma il dato proviene dal censimento del Ministero degli Esteri e, già da allora, forniva una dimensione molto parziale, peraltro solo quantitativa, del fenomeno; oggi possiamo dire che la popolazione sarda all’estero non è inferiore a quella che risiede nell’Isola».

«Il Messaggero – ha concluso De Candia – in definitiva ha raggiunto due scopi: ha aiutato noi a costruire per intero la nostra storia e aiutato gli emigrati a non perdere la memoria.»

Da Franco Siddi, responsabile nazionale di Confindustria-televisioni e componente del Cda Rai, è arrivata una testimonianza con un duplice profilo: da redattore del Messaggero Sardo e componente della Consulta regionale per l’emigrazione. «Come giornalista del Messaggero – ha detto Siddi – ho avuto la fortuna di continuare nella professionale dopo essere rimasto disoccupato in una sorta di società editoriale solidale dove esisteva la missione di aiutare i giovani in difficoltà ad affermarsi nel lavoro; una missione sociale all’interno di una missione più grande che aveva l’obiettivo di tenere uniti i due mondi dei sardi e, di conseguenza, la nostra terra con il mondo».

«Se oggi i sardi sono rispettati nel mondo – ha detto Siddi – il merito è dei nostri emigrati e di quanto hanno saputo costruire e trasmettere, anche in termini valoriali e di reputazione, in tante generazioni.»

PRESENTAZIONE LIBRO DE CANDIA 1 PRESENTAZIONE LIBRO DE CANDIA 2-1

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Giovedì 7 aprile alle 19.30 il centro benessere BeWell di Sassari ha promosso un evento unico dove poter incontrare e conoscere tutti i giocatori della Dinamo. I campioni saranno ospiti d’onore all’interno di una serata ricca di sorprese.

Un evento unico per tutti gli appassionati e i tifosi della squadra campione d’Italia, orgoglio di tutti i sardi. I tifosi potranno vedere da vicino i propri beniamini, fare foto, chiacchierare con loro e avere l’occasione di poterli incontrare fuori dal campo e da contesti ufficiali, in una situazione informale dove ci sarà dell’ottima musica ed un elegante cocktail party.

«BeWell che da quest’anno è sponsor della squadra, ha voluto organizzare questo evento – racconta Alessandro, titolare del centro benessere – per dare l’occasione ai nostri clienti e a chi vorrà venire giovedì di avvicinare in modo umano, fuori dal campo e in una situazione molto piacevole i giocatori che tutti noi seguiamo con passione.»

Un evento che si presenta come uno dei più esclusivi di questa stagione, i presupposti, infatti, sono quelli della grandi occasioni: red carpet, dj set e un elegante cocktail party.

«Ma non è tutto qua – commenta Stefania, l’altra titolare – ai partecipanti all’evento riserveremo altre sorprese.»

Sarà un’occasione privilegiata per poter sostenere in modo diretto la “nostra” squadra e far sentire loro affetto e sostegno.

L’evento è curato dall’agenzia di comunicazione P to P communication.

David Logan al tiro da sotto 1 copia

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Monumenti aperti 2014

Fervono, a Carbonia, i preparativi per l’edizione 2016 di Monumenti Aperti. Nelle giornate di sabato 7 e domenica 8 maggio il comune di Carbonia ospiterà per il tredicesimo anno consecutivo una manifestazione, punto fermo della programmazione culturale dell’Amministrazione comunale, in grado di far conoscere e apprezzare il nostro importante patrimonio culturale, storico, archeologico e paesaggistico.

Alcune novità per l’edizione di quest’anno sono già in programma.

Cittadini e turisti potranno vedere gli importanti passi avanti realizzati nella campagna di scavo del Nuraghe Sirai e, in particolare, la parte riguardante le torri. Per la prima volta sarà visitabile la palazzina dell’ex Direzione mineraria della Grande Miniera di Serbariu inaugurata lo scorso 19 dicembre, sede del progetto Ex-dì Memorie in movimento – La fabbrica del Cinema. Altra importante novità dell’edizione 2016 è il campanile della Chiesa di San Ponziano. Grazie all’iniziativa del Lions Club Carbonia, quest’anno i visitatori potranno raggiungere la parte superiore del campanile ed osservare lo splendido panorama della Città.

Alle novità si affiancheranno tutti gli altri luoghi e percorsi da anni inseriti all’interno di Monumenti Aperti. Tra gli altri ricordiamo: la millenaria storia fenicio-punica raccontata da Monte Sirai e Cannas di Sotto; la Grande Miniera di Serbariu con i diversi centri culturali; il percorso CIAM (Carbonia Itinerari di architettura moderna) grazie al quale, a bordo di un trenino turistico, i visitatori potranno osservare i tratti caratteristici della Città razionalista.