22 July, 2024
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Claudia Firino copia

Ieri pomeriggio l’assessore regionale della Pubblica Istruzione Claudia Firino, ha partecipato nell’Aula Magna del Palazzo dell’Università, alla giornata dedicata alla “Primavera dell’Università”, momento di riflessione sul sistema, indetta in tutti gli Atenei dalla Conferenza dei Rettori delle Università italiane.
«Regione, Università e società civile combattono unite la stessa battaglia per il diritto all’alta formazione – ha detto Claudia Firino -. Il corteo di oggi, che ha visto sfilare con convinzione anche persone che non hanno intrapreso questo percorso di studi nella loro vita, dimostra che si tratta di una battaglia comune, che riguarda tutti, poiché solo l’istruzione e l’eccellenza possono portare miglioramento e sviluppo per la nostra isola.»
«A dimostrazione del fatto che quella per il diritto allo studio sia una battaglia comune – ha proseguito Firino – è la mia presenza di due settimane fa a Roma, dal ministro Stefania Giannini, insieme al presidente Pigliaru e ai Rettori dell’Università di Cagliari e Sassari. Abbiamo portato il grido d’orgoglio dei nostri Atenei, che sono in grado di operare allo stesso livello degli altri, se messi in condizioni d’equità e parità, ciò che noi da tempo rivendichiamo.»
L’assessore Firino ha precisato di non aver chiesto un trattamento di favore al Ministro, ma che venisse presa in considerazione la specificità della Sardegna «che esiste e non può essere negata – ha affermato – e deve essere misurata nel momento delle decisioni importanti, perché non si creino disparità a danno dei nostri studenti e del futuro della nostra isola. Per questo motivo le promesse di revisione delle soglie Isee e Ispe non sono una risposta sufficiente davanti ai dati allarmanti che registriamo sul diritto allo studio».
L’assessore Firino ha concluso il suo intervento con l’auspicio che la collaborazione tra Regione e Università conduca presto a un risultato soddisfacente per mettere gli studenti sardi in condizione di parità rispetto ai colleghi delle altre regioni d’Italia.

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Alcoa 22 marzo 2016 2 Alcoa 22 marzo 2016 1Silos occupato

Mentre prosegue l’occupazione di uno dei silos dello stabilimento Alcoa di Portovesme, iniziata ieri mattina da tre sindacalisti confederali dei metalmeccanici, Roberto Forresu della CGIL, Rino Barca della CISL e Daniela Piras della UIL, è in corso, a Roma, l’atteso incontro tra Governo e Regione. Anche stamane diverse decine di lavoratori hanno solidarizzato con i colleghi sul piazzale davanti al presidio ed hanno ricevuto anche la visita di una delegazione dei lavoratori degli appalti della vicina centrale elettrica Grazie Deledda dell’Enel. In tutti era grande l’attesa di conoscere l’esito dell’incontro tra la presidenza del Consiglio dei ministri, il ministero dello Sviluppo economico e il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru.

«Ieri il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi – come riporta una nota stampa del Mise – ha sollecitato una risposta da parte della Glencore in merito all’Alcoa di Portovesme ed ha confermato il massimo impegno per l’occupazione nel Sulcis.

Nei giorni scorsi, si è svolto presso il Mise un incontro, al quale hanno partecipato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti e il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru, con i vertici di Glencore per verificare le intenzioni della multinazionale svizzera all’acquisizione dello smelter Alcoa, alla luce delle proposte dettagliate in materia di energia formulate dal GovernoGlencore ha chiesto il 15 marzo nuove delucidazioni che il ministro Guidi ha fornito con una lettera del 18 marzo nella quale viene espressamente confermata la volontà del Governo – prosegue la nota – di creare le condizioni di sostegno all’investimento attraverso gli strumenti di carattere generale vigenti nel sistema italiano, ampiamente conosciuti e coerenti con la disciplina comunitaria».

«Contemporaneamente ha però chiesto a Glencore di chiarire se le delucidazioni fornite sono definitivamente ritenute sufficienti per confermare la volontà di rilevare l’impianto. L’impegno del Governo per dare prospettive all’Alcoa di Portovesme non solo è confermato – conclude la nota del Mise -, ma proseguirà fino all’individuazione di una soluzione che dia risposte concrete alle esigenze occupazionali e di sviluppo del territorio coinvolto.»

La nota del ministro dello Sviluppo economico ha creato non poca preoccupazione tra i lavoratori, perché rischia di condizionare negativamente la trattativa in corso con Glencore per la cessione dello stabilimento e la ripresa dell’attività produttiva.

L’incontro in questo momento è in corso. A breve aggiornamenti, con gli interventi fatti stamane dal tetto del silos dai tre sindacalisti Rino Barca, Roberto Forresu e Daniela Piras.

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Cerimonia commemorativa il pomeriggio di venerdì 18 marzo, all’ospedale Sirai di Carbonia… a 70 anni di vita dalla sua costruzione, è stata dedicata una sala al dottor Gaetano Fiorentino, un professionista che tanto si spese per la vita di questo polo ospedaliero.

Il Sirai nasce in una città di nuova costruzione: Carbonia, abitata da tanti, tantissimi uomini, provenienti da tutta Italia, lavoratori che dovevano stare bene in salute per poter produrre e garantire allo Stato i giusti introiti derivati dal loro duro lavoro. E tanti operai fanno sì che a Carbonia, nel giro di poco tempo, arrivino tante famiglie, basti pensare che, in quegli anni i registri arrivano a vedere numeri che raccontano di una città di circa 60.000 abitanti.

Raggiungere Cagliari era davvero difficile, i treni erano lenti e le strade sterrate. Quando c’era un problema di salute, questo diventava più grave per via della distanza da un luogo di cura.

Così comincia il pomeriggio al Sirai, presenti il commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis, e il direttore della Struttura Complessa del P.O. Sirai Sergio Pili, con le parole dette dal dottor Mario Marroccu che, con enfasi, precisione ed eleganza traccia, con la sua esposizione, le linee della nascita di quello che diventerà un grande ospedale, dove veniva curato il minatore e tutta la sua famiglia.

Intorno al dottor Gaetano Fiorentino, prosegue Mario Marroccu, ruotava una squadra che dedicava tanta passione al proprio lavoro: Meloni, Floris, Pittoni, Pasqui, Porcella e Tagliaferri.

A seguire, prende la parola il dottor Enrico Pasqui, che, racconta del dottor Fiorentino come di un medico dal curriculum eccezionale, con un enorme bagaglio di conoscenze, un chirurgo generale che sapeva trattare “dall’unghia al cervello”.

E ricorda il caso in cui il dottor Fiorentino ricostruì la testa di un uomo dal cranio spappolato, in seguito ad un brutto incidente: «Profonda stima per questo eccezionale medico che mi ha fatto assistere, tra il 1949 e il 1950, a cose incredibili. Ma non era solo un grande medico, il dottor Fiorentino era anche un uomo che sapeva ascoltare, sapeva dare consigli e suggerimenti, incoraggiava a mettere in atto le idee, era la giusta figura del dirigente… il suo compito era, così come dovrebbe essere ancor oggi, caldeggiare le idee.»

Nel 1956 nasce la pediatria, ben 30 letti all’ultimo piano dell’ospedale, ma tra intubazioni e tracheotomie, i letti non bastano e si inizia a costruire la pediatria, che negli anni a venire noi tutti abbiamo conosciuto a fianco del grande ospedale, proprio dove oggi viene intitolata la sala al dottor Fiorentino. Si avranno da quel momento 60 posti letto nella sola pediatria.

Tra il 1960 ed il 1963, nascono la ginecologia e l’ostetricia e le nascite arrivano a toccare punte di 2.000 bambini in un anno, contro i circa 300 dei giorni nostri. Le famiglie in quel periodo contavano dagli 8 ai 12 figli.

E’ poi intervenuto Antonello Pilloni che ha parlato dell’uomo Gaetano Fiorentino.

Quindi prendono la parola anche gli altri ospiti e poi si passa alla svelatura della targa e alla consegna, da parte del sindaco Giuseppe Casti, degli attestati di merito a chi, lavorando all’ospedale, si è distinto per merito e devozione.

Emozione e commozione hanno regnato sovrani nella sala, nel ricordare persone ormai scomparse e momenti di vita lontani, storie di una città che oggi patisce il fenomeno dell’abbandono da parte dei giovani impossibilitati a trovar lavoro. Una città che ricorda con nostalgia tempi faticosi e difficili ma anche di speranza per un domani più florido.

E per concludere nel migliore dei modi la serata, non si poteva certo fare a meno della presenza della chitarra di Roberto Olla che, con le sue dolci e suadenti note, ha dato la giusta dimensione al tutto, regalando armonia e forza ad un pubblico attento che ha mostrato di gradire l’esibizione, gratificando il musicista con ripetuti applausi.

Di seguito gli scatti della cerimonia.

Nadia Pische

Ospedale Sirai

Gaetano Fiorentino 1 bn IMG_8004 IMG_8005 IMG_8007 IMG_8008 IMG_8009 IMG_8010 IMG_8012 IMG_8013 IMG_8014 IMG_8015 IMG_8016 IMG_8017 IMG_8018 IMG_8019 IMG_8020 IMG_8021 IMG_8022 IMG_8023 IMG_8024 IMG_8025 IMG_8026 IMG_8027 IMG_8028 IMG_8030 IMG_8031 IMG_8032 IMG_8033 IMG_8034 IMG_8035 IMG_8036 IMG_8037 IMG_8038 IMG_8039 IMG_8040 IMG_8041 IMG_8042 IMG_8043 IMG_8044 IMG_8045 IMG_8046 IMG_8047 IMG_8048 IMG_8049 IMG_8050 IMG_8052 IMG_8053 IMG_8054 IMG_8055 IMG_8056 IMG_8057 IMG_8058 IMG_8059 IMG_8060 IMG_8061 IMG_8062 IMG_8063 IMG_8064 IMG_8065 IMG_8066 IMG_8067 IMG_8068 IMG_8069 IMG_8070 IMG_8071 IMG_8072 IMG_8073 IMG_8074 IMG_8075 IMG_8076 IMG_8078 IMG_8079 IMG_8080 IMG_8081 IMG_8082 IMG_8084 IMG_8085 IMG_8086 IMG_8087 IMG_8091 IMG_8095 IMG_8096 IMG_8097 IMG_8098 IMG_8099 IMG_8100 IMG_8101 IMG_8102 IMG_8103 IMG_8104 IMG_8105 IMG_8106 IMG_8107 IMG_8108 IMG_8113 IMG_8115 IMG_8116 IMG_8117 IMG_8119 IMG_8120 IMG_8121 IMG_8122 IMG_8123 IMG_8124 IMG_8126 IMG_8128 IMG_8129 IMG_8130 IMG_8131 IMG_8136 IMG_8138

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Una straordinaria partecipazione di studenti, volontari, cittadini, rappresentanti delle istituzioni e di tantissime associazioni ha contraddistinto oggi a Sestu la celebrazione della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, organizzata nell’isola dall’associazione Libera Sardegna in collaborazione con il Comune di Sestu, il Centro di Servizio per il Volontariato “Sardegna Solidale”, l’Unione degli Studenti della Sardegna, con il patrocinio della Regione Sardegna, del Comune di Sestu e dell’Ufficio Scolastico Regionale.

Provenienti da tutta la Sardegna e in concomitanza con la manifestazione nazionale in programma a Messina, in piazza della Musica si sono ritrovati in cinquemila per quella che è stata una vera e propria festa della legalità e della memoria. Anche a Sestu, paese natale natio di Emanuela Loi (la poliziotta vittima della strage di via D’Amelio nella quale perse la vita anche il giudice Borsellino), in contemporanea con altre mille piazze d’Italia, dalle undici in punto decine e decine di giovani si sono infatti alternati al microfono per dare lettura dei nomi delle oltre 950 vittime della mafia.

«Tutti i nomi devono essere ricordati allo stesso modo», ha detto la sorella di Emanuela, Claudia Loi, «con la stessa forza e dignità. Ventiquattro anni fa la strage di via D’Amelio ha segnato la mia vita e quella della mia famiglia, ma non abbiamo un sentimento di odio nei confronti degli assassini di Emanuela: solo un forte desiderio di legalità, di giustizia e di memoria. Prima della morte di mia sorella non sapevo neanche cosa fosse la mafia, poi ho capito che tutto nasce dalla sete di potere e di denaro. Il cambiamento deve partire da un cambio di mentalità, e cambiare la storia è possibile».

Anche Pino Tilocca è un familiare di una vittima delle mafie, e dal palco di Sestu ha lanciato il suo messaggio di speranza alle migliaia di giovani presenti: «Hanno ucciso i nostri familiari ma non ci hanno piegato e non ci hanno sconfitto perché possiamo contare su di voi. Finché non ci lascerete soli, noi non saremo mai sconfitti».

Ad aprire la manifestazione è stata il sindaco di Sestu, Paola Secci, che ha rimarcato l’importanza della famiglia e della scuola nell’opera di sensibilizzazione ai temi della giustizia e della legalità, mentre il rappresentante del prefetto Enzo Floridia ha ricordato l’impegno costante delle forze dell’ordine contro la criminalità organizzata.

A nome dell’Unione degli Studenti è intervenuto Riccardo Caoci: «Il miglior antidoto alla mafia è una istruzione inclusiva – ha detto Caoci -, capace di garantire un percorso di formazione attraverso il riconoscimento di un vero diritto allo studio. Solo così la cultura mafiosa può essere battuta».

Anche l’arcivescovo di Cagliari monsignor Arrigo Miglio ha voluto salutare dal palco i ragazzi presenti alla manifestazione: «Chiediamoci ogni giorno dove inizia e dive finisce la mafia, con la consapevolezza che la si rafforza ogni volta che crediamo di essere in buoni rapporti con Dio senza essere in buoni rapporti col prossimo».

Nel suo intervento il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru ha ricordato l’impegno dei giovani che ventuno anni fa diedero vita alla prima edizione della giornata e ha ribadito l’importanza della memoria per consentire alle nuove generazioni di proseguire in una lotta contro la mafia.

La mattinata si è chiusa con la musica della band sassarese Nasodoble, vincitrice del Premio “Musica contro le Mafie” 2016.

Sestu non è stato l’unico centro della Sardegna in cui si è celebrata la Giornata: la lettura dei nomi è stata fatta in circa cinquanta luoghi di ventisette comuni sardi (oltre Sestu, Cagliari, Sassari, Oristano, Olbia, Alghero, Carbonia, Iglesias, Porto Torres, Tempio Pausania, Ozieri, Villacidro, Guspini, Siniscola, Muravera, Decimomannu, Isili, Senorbì, Laconi, Gonnosfanadiga, Mogoro, Arzachena, Seui, Palau, Perfugas, Genoni e Gergei).

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Virginia Mura 2 copia

L’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, ha incontrato questa mattina i rappresentanti delle organizzazioni sindacali per fare il punto sullo stato di avanzamento delle politiche attive per l’occupazione avviate dalla Regione. La riunione, convocata nella sede dell’Assessorato, in via San Simone a Cagliari, ha visto la partecipazione dei rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil. Nel corso dell’appuntamento sono state esaminate le azioni avviate dall’Assessorato nel corso dell’ultimo anno, con un focus dedicato a ogni singola misura, di cui sono stati ricordati destinatari, dotazione finanziaria e modalità di funzionamento, il grado di attuazione, le performances finora ottenute e gli eventuali correttivi che l’esperienza delle prime sperimentazioni suggerisce di apportare.
La riunione si è aperta con un primo focus dedicato agli ultimi dati sull’andamento del mercato del lavoro rilasciati dall’Istat ed elaborati dal Servizio di statistica regionale: «Dati positivi, che testimoniano il generale miglioramento che ha accompagnato tutto il 2015 – ha detto l’assessore Mura – e che da un lato ci incoraggiano, ma dall’altro ci impongono ancora prudenza e attenzione soprattutto rispetto ad alcuni indicatori relativi a territori in difficoltà, che ci sollecitano a intervenire con rinnovata energia».
L’attenzione si è poi spostata sulle misure di politica attiva per il lavoro avviate dall’Assessorato. Si è analizzato l’andamento di Flexicurity (che sarà resa una misura stabile, e su cui si ragiona – anche su impulso dei sindacati – per un allargamento del bacino della platea dei destinatari); del Prestito previdenziale (rispetto al quale sono state superate alcune iniziali difficoltà procedurali con l’Inps, con cui sta per essere chiusa la convenzione che ne disciplinerà l’attuazione); del Contratto di ricollocazione in Sardegna (tra le prime regioni a prevederla in Italia, la misura sperimentale è dedicata ai lavoratori in mobilità in deroga alla prima concessione nel 2014); del Social Impact Investing (innovativo strumento di ingegneria finanziaria che ha attirato l’attenzione a livello nazionale ed europeo, e per il quale è imminente la firma della convenzione con Sfirs per l’istituzione del Fondo).
Tra le misure di prossima attuazione, si è discusso dei progetti straordinari di inclusione sociale (destinati complessivamente a 500 lavoratori svantaggiati per progetti presentati da cooperative sociali e associazioni di volontariato) e del progetto Ico Edili (la cui pubblicazione dell’avviso è imminente, avverrà entro la fine di aprile). Di ogni azione è stata ricordata le dotazione finanziaria ed è stato fornito il cronoprogramma delle attività che saranno svolte nel prossimo futuro, lungo il 2016.
Nell’incontro è stato anche visionato il quadro degli interventi riguardanti la Formazione Professionale (per il settore di recente sono stati pubblicati Avvisi per 7 milioni di euro, e sono in programma investimenti tra fondi Por Fse 2014-20 e Pon Garanzia Giovani per 47 milioni, riguardanti rilevanti interventi a sostegno della Blue e della Green Economy). Il confronto si è soffermato, inoltre, anche su alcuni interventi mirati, come quelli messi in atto a favore dei lavoratori del tessile (Welfare to work, una linea specifica di Microcredito e i Cantieri). Un approfondimento è stato dedicato, infine, all’attuazione del programma Garanzia Giovani.

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Il presidente della regione, Francesco Pigliaru ha definito, questa mattina a Sennori, il nuovo autoparco del Comune, interamente costituito da mezzi elettrici, «un bell’esempio di filiera virtuosa». Intervenendo alla presentazione ufficiale, il presidente della Regione ha messo l’accento sul percorso che ha portato a questo risultato, sottolineando come ci fossero «ben 70 milioni di euro che si rischiava di perdere e che invece la giunta regionale è riuscita a salvare per poterli spendere in cose che realmente servivano. Da parte sua, il comune di Sennori si è fatto trovare preparato, con progetti validi come questo immediatamente cantierabili e quindi finanziabili», ha sottolineato Pigliaru.

Il Comune della Romangia, guidato da Roberto Desini, ha acquistato tre auto “green” con relativi punti di ricarica, due biciclette e altrettanti autocarri. L’amministrazione ha beneficiato di un finanziamento regionale di 8 milioni di euro che ha utilizzato anche per il risanamento delle aree del territorio danneggiate dall’alluvione del 2014 e per la realizzazione di una rete di illuminazione a “led”.

«Questi interventi – ha dichiarato Pigliaru – sono in linea con le scelte della Giunta che promuove e valorizza le politiche “green”. L’esecutivo ha stanziato 5 milioni di euro per potenziare la mobilità sostenibile e abbiamo previsto l’acquisto di auto elettriche e la realizzazione di punti di ricarica urbani a Cagliari, Sassari e Olbia, per proseguire con quelli extraurbani, per garantire la possibilità di muoversi sulle lunghe distanze. Sappiamo che 5 milioni sono ancora pochi, ma è solo l’inizio di un percorso già definito nelle sue coordinate. Siamo convinti che anche il settore dell’accoglienza possa ricavarne grandi benefici: vogliamo offrire ai turisti nuove opportunità di movimento nel solco delle migliori esperienze europee. Qui si fa quello che oggi fa la parte migliore dell’Europa, dove i territori sono consapevoli che aldilà delle posizioni dei governi centrali, sono le amministrazioni locali a portare avanti progetti concreti sul fronte del l’efficientamento energetico.»

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Nave Grimaldi Splendid copia

È stato firmato questo pomeriggio, nella sede dell’assessorato della Pubblica Istruzione, il protocollo d’intesa tra l’Its Fondazione Mo.so.s e il gruppo Grimaldi. «La Regione si è impegnata per la nascita del Mo.sos.s, scuola di tecnologia nei settori della mobilità sostenibile e dell’economia marittima, riconoscendo l’importanza strategica del mare per lo sviluppo economico e sociale della Sardegna – ha dichiarato l’assessore Claudia Firino -. La firma di questo protocollo oggi è una prima e importante risposta positiva per i giovani studenti che si affacciano al mondo del lavoro e possono  farlo attraverso un percorso qualificante, grazie a una riconosciuta compagnia di navigazione. Auspico in futuro la firma di accordi simili, e un rapporto virtuoso tra la nostra istruzione e formazione tecnica e il mondo delle imprese.»

Il gruppo Grimaldi garantisce l’imbarco di sei allievi ufficiali di navigazione e quattro allievi ufficiali di macchine, scelti per meriti scolastici. Gli studenti saranno imbarcati per 12 mesi, periodo utile per consentire ai giovani di sostenere l’esame di Tecnico Superiore del corso e l’abilitazione di Ufficiale. La formazione a bordo avverrà in tre momenti da quattro mesi, alternati all’attività a terra, svolta dall’Its Mo.so.s, secondo la programmazione del percorso formativo della durata complessiva di due anni.

ITS – Mo.so.s. si impegna a garantire agli studenti la formazione in aula grazie alle attività laboratoriali, con utilizzo di software che simulano attività lavorative, guidate da insegnanti e professionisti.

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Silos occupato copia

Si moltiplicano, in queste ore, gli attestati di solidarietà e sostegno nei confronti dei lavoratori ex Alcoa, e in particolare, dei segretari confederali dei metalmeccanici Roberto Forresu della CGIL, Rino Barca della CISL e Daniela Piras della UIL, che dalle 3.30 del mattino si trovano sul tetto di uno dei silos dello stabilimento di Portovesme, per sollecitare il Governo a stringere i tempi della vertenza per chiuderla positivamente quanto prima possibile.

«La protesta dei tre sindacalisti testimonia la gravità della situazione – ha commentato Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia, tra i primi stamane a raggiungere il presidio davanti all’ingresso dello stabilimento –. È indispensabile che il Governo dia risposte immediate e che sia convocata una riunione in cui partecipi anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi. I lavoratori, e con loro tutto il Sulcis Iglesiente, hanno atteso per troppo tempo. È finita la fase dei rinvii e della pazienza. Gli abitanti del nostro territorio – ha concluso Giuseppe Casti – meritano risposte e rispetto.»

«Esprimo tutta la solidarietà ai rappresentanti del lavoratori che da stamattina protestano sulla cima del silos delle materie prime all’interno dello stabilimento ex- Alcoa e che sono il simbolo della profonda incertezza occupazionale presente e di rilancio futuro dell’azienda – ha detto da parte sua Pietro Cocco, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale e sindaco di Gonnesa -. Nonostante sino ad oggi la Regione sia impegnata con il Governo a trovare soluzioni che consentano il rilancio della fabbrica e la ripresa dell’attività produttiva, la situazione non si è ancora sbloccata e continua ad essere precaria nonostante anche il Ministro Guidi nella giornata odierna abbia dichiarato l’impegno costante e la massima attenzione del Governo sulla questione dei lavoratori di Portovesme.»

«Il presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi prenda in mano la vertenza Alcoa e ponga la parola fine a una vicenda che si trascina da troppo tempo – ha detto questa sera Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna -. Non c’è più spazio per i rinvii: la politica, ai più alti livelli istituzionali, deve risolvere la questione creando le condizioni per la riapertura dello stabilimento di Portovesme. È necessario che vengano nuovamente convocate le parti in causa e che a vigilare quest’ultima fase, quella decisiva, sia proprio il Premier. L’ennesima manifestazione di protesta dei lavoratori Alcoa è la dimostrazione che la situazione è ormai gravissima. Gli operai del Sulcis Iglesiente – ha concluso Ignazio Locci – hanno atteso abbastanza ed è doveroso che il Governo si batta per salvare la produzione dell’alluminio in Italia.»

«Non solidarietà, ma fatti concreti per porre fine alla disperazione degli operai, un esercito di oltre 480 dipendenti senza un futuro certo – ha detto Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’UDC in Consiglio regionale -. Basta con i rinvii e le lungaggini. Il negoziato che vede coinvolta la Glencore (una delle società più accreditate a rilevare la struttura e rimettere in funzione gli impianti) deve arrivare ad una soluzione positiva. Il presidente Renzi ed il governatore Pigliaru dichiarino urgentemente quali siano le reali intenzioni e le concrete trattative avviate. Occorre mettere fine a mistificazioni e bugie». Anche perché, nel frattempo, è venuta meno la rete di garanzie economiche per i lavoratori. «Il presidente del consiglio regionale – ha concluso Gianluigi Rubiu – si faccia portavoce attivo della problematica, anche con la convocazione urgente del consiglio regionale davanti alla fabbrica di Portovesme, ormai desertificata ed in balia del degrado.»

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Si terranno il 22 aprile, il 20 maggio, il 10 giugno e il 16 settembre 2016 presso l’Aula Didattica della Asl 7 in Piazza Cagliari, a Carbonia, le prossime edizioni del Corso di formazione residenziale “Il Buon Uso del Sangue” destinato a 30 partecipanti (Medici, Infermieri, Farmacisti e Tecnici di Laboratorio).

Il corretto uso del sangue è identificato come una funzione assistenziale trasversale dell’Azienda sviluppata in ottica di sistema con finalità atte a ridurre il ricorso alla trasfusione di emocomponenti e emoderivati ed a migliorare la sicurezza dei pazienti che necessitano di trasfusioni. La pratica emoterapica costituisce infatti un atto medico straordinario che impone, sia ai medici immunoematologi che ai medici trasfusori un’attenta valutazione della sua necessità, in relazione anche ai rischi ad essa connessi
Il Corso si pone l’obiettivo di migliorare il processi di utilizzo degli emocomponenti e dei plasmaderivati secondo le più recenti linee guida; garantire la terapia trasfusionale più idonea al paziente; ridurre il rischio clinico connesso alla pratica trasfusionale mediante l’utilizzo delle raccomandazioni di legge e dei sistemi operativi più idonei come stabilito anche dal COBUS (Comitato per il Buon Uso del Sangue e per le cellule staminali da cordone ombelicale) aziendale.