24 August, 2024
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Il Coordinamento Nazionale Docenti per la disciplina dei Diritti Umani, per sensibilizzare gli studenti circa il fenomeno del razzismo, propone in ogni scuola di ordine e grado lunedì 21, Giornata mondiale contro il razzismo, istituita dalla Nazioni Unite in ricordo del massacro di Sharpeville del 1960, alle ore 10.00, la lettura dell’art. 1 e 2 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani con al termine un flash mob di un minuto eseguito da alcuni rappresentati di classe e d’istituto con il volo di palloncini colorati. Far volare i palloncini richiama il tema della libertà mentre i colori simboleggiano l’uguaglianza. Contro ogni pregiudizio e sostenendo il principio della solidarietà ribadiamo l’importanza di coinvolgere i giovani sempre più sui temi della libertà, della tolleranza e del divieto di discriminazione. Una frase ricorrente di Albert Einstein – conclude il Coordinamento Nazionale Docenti per la disciplina dei Diritti Umani, – evidenziava: «Io appartengo all’unica razza che conosco, quella umana».

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I gruppi di minoranza “Insieme per Teulada” e “Trasparenza e Rinnovamento” chiedono un dibattito in Consiglio comunale, a Teulada, sul Mega Resort tra Malfatano e Tuerredda.

«Un Consiglio comunale straordinario – sostengono Francesca Monni, Alessandro Serafini, Marina Lai e Giacomo Piras – per fare chiarezza sul progetto del mega resort sulla costa tra Capo Malfatano e Tuerredda. Non vorremmo trovarci di fronte un film già visto con la replica del caso Baia delle Ginestre.»

«Vogliamo vederci chiaro. Il progetto della Sitas è un’opportunità unica per il paese – evidenziano i rappresentanti dei gruppi consiliari di minoranza -. Le amministrazioni comunali che si sono succedute negli ultimi 25 anni hanno sempre espresso la propria volontà, peraltro unanime, di portare avanti l’investimento tra Tuerredda e Malfatano ritenendolo fondamentale quale garanzia di sopravvivenza di una comunità in grande difficoltà. Ora occorre approfondire la questione in seguito alla sentenza della Corte di Cassazione e alla presentazione di un nuovo progetto per la valutazione di impatto ambientale.»

Quattro alberghi, quattro residence, ville, seconde case – con un totale di oltre 2.500 posti letto – spazi per lo svago ed il divertimento, un campo da golf da 18 buche in uno degli angoli più suggestivi della costa meridionale. Un disegno che si ritaglia in 189mila metri quadri spalmati su 394 ettari di costa. La Società iniziative turistiche agricole sarde – una holding sotto l’egida dei gruppi Toti, Benetton e Caltagirone – ha messo gli occhi su uno dei paradisi della Sardegna. Senza fare però i conti con gli ostacoli delle associazioni ambientaliste. Immediati i ricorsi contro il progetto. Atto conclusivo lo scorso febbraio, con la pronuncia della Corte di Cassazione che ha ritenuto illegittima la procedura seguita per il rilascio delle autorizzazioni, con lo spezzettamento del progetto in cinque comparti. Una pronuncia che prefigura lo spettro di nuove demolizioni, dopo quelle del residence Baia delle Ginestre, con ulteriori strascichi giudiziari e contenziosi per i risarcimenti.

La Sitas ha presentato un nuovo progetto per la ripresa dei lavori. «La nostra non è una posizione contro gli ambientalisti. Siamo per la politica del fare, non certo mirata alla distruzione – rimarcano Monni, Serafini, Lai e Piras -. Auspichiamo che, per la valutazione di impatto ambientale in via semplificata, con la Sitas che ha presentato un nuovo progetto in Regione, siano presenti tutti gli organi tecnici competenti e le stesse associazioni ambientaliste, in modo da fugare qualsiasi dubbio e dar gambe così al progetto dell’albergo, indispensabile a dare una boccata d’ossigeno ai diversi disoccupati locali. Siamo convinti che il Consiglio comunale debba decidere il destino del progetto, in grado di dare una spinta decisiva allo sviluppo del territorio – concludono i gruppi “Insieme per Teulada” e “Trasparenza e rinnovamento” -. Lo sviluppo del turismo rimane per il nostro paese l’unica ancora di salvezza. Ecco perché, chiediamo che tutto il Consiglio comunale, con il sindaco in testa, rimarchi la richiesta della comunità di portare avanti il progetto in tempi certi. Una rivendicazione che dovrà poi essere rappresentata presso tutte le sedi istituzionali coinvolte nelle fasi di approvazione chiedendo, nei limiti del rispetto della norma, la massima celerità possibile, onde evitare un possibile disimpegno degli investitori attuali o futuri.»

Tuerredda 13Tuerredda 13 copiaTuerredda 3

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Traghetti a La Maddalena 2 copia

Continua a far discutere il passaggio alla Delcomar della gestione del servizio di collegamento marittimo tra la Sardegna e le isole minori.

«Nessuna certezza e tante incognite sulla salvaguardia di tutti i lavoratori che oggi operano nella compagnia Saremar – denuncia il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco –.Le promesse dell’assessore dei trasporti oggi non assicurano nessuna tutela. Anzi. Gli operatori dell’azienda è ancora appeso ad un filo.»

«Abbiamo sentito molte promesse in questi ultimi tempi – aggiunge Edoardo Tocco – a proposito della tutela dell’occupazione finora garantita da Saremar ma, come denunciano le organizzazioni sindacali di categoria, purtroppo permangono le incertezze, a parte il licenziamento previsto dal 31 marzo. Condivido e sostengo tutte le preoccupazioni dei lavoratori – sottolinea ancora Edoardo Tocco – soprattutto alla luce dei ritardi, da loro denunciati, nella convocazione di incontri ufficiali, sia presso l’assessorato regionale dei Trasporti che presso la società di navigazione che si è aggiudicata il bando pluriennale di gestione, per conoscere i criteri di passaggio del personale Saremar e quante persone verranno riassunte, mettendo nero su bianco intenzioni chiare e precise. Desta particolare preoccupazione anche la sorte del personale amministrativo, a cui sarebbe stato promesso il passaggio verso un ente o società regionale non meglio precisati. Per queste ragioni – conclude Edoardo Tocco – interrompendo un’ingiustificata latitanza, il presidente e l’assessore regionale dei Trasporti dovrebbero urgentemente attivarsi per fornire quelle risposte che tanti marittimi e padri di famiglia attendono con ansia, togliendoli da quello stato di malessere che stanno da troppo tempo vivendo.»

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Vittorio Corsini 3 copia

La sconfitta di misura (0 a 1) subita dalla vicecapolista Bosa sul campo del Guspini Terralba, riapre la lotta per il secondo posto nel girone A del campionato di Promozione, ora aperta a ben quattro squadre, racchiuse in due soli punti. Il Bosa, a questo punto in chiara flessione dopo una lunga serie positiva che l’aveva portata a mettere in discussione persino il primo posto dell’Orrolese, è stato raggiunto a quota 50 al secondo posto dalla Monteponi, impostasi con lo stesso punteggio di 1 a 0 sul campo del Carloforte. Per la Monteponi si tratta della quarta vittoria consecutiva dall’arrivo in panchina di Vittorio Corsini. A un punto dalla coppia Bosa-Monteponi c’è ora il Guspini Terralba che ha scavalcato il Carbonia, fermato sullo 0 a 0 sul campo del Quartu 2000. A quattro giornate dalla fine, sembra tagliata fuori dalla lotta per la seconda posizione, utile per l’accesso ai play off promozione, la Frassinetti Elmas, fermata oggi sul pari interno per 1 a 1 dalla Tharros.

L’Orrolese ha violato il campo del Girasole con il punteggio tennistico di 6 reti a 1 ed ha ipotecato la promozione diretta in Eccellenza. Il suo vantaggio, infatti, si è raddoppiato, passando da tre a sei punti, e a 360 minuti della conclusione della stagione regolare, sembra ormai incolmabile per tutte le avversarie.

Approfittando del ko del Girasole, superando il Senorbì per 3 a 0, l’Atletico Narcao ha agganciato il terz’ultimo posto, rilanciando prepotentemente le proprie ambizioni in prospettiva di accesso ai play out, ai quali accederanno la 13ª e la 14ª classificata.

Sugli altri campi, il Sant’Elena ha mostrato segnali di ripresa, espugnando il campo dell’Arbus, per 2 a 1, stesso punteggio con il quale la Villacidrese s’è imposta sul Siliqua.

Nel girone A del campionato di Prima categoria, la San Marco vincendo sul campo dell’Europa 2008 Domusnovas per 2 a 0, ha approfittato della giornata di riposo del Vecchio Borgo Sant’Elia per allungare in testa alla classifica, portando il suo vantaggio da 1 a 4 punti. E il Vecchio Borgo Sant’Elia è stato agganciato al secondo posto dal Villamassargia, vittorioso per 2 a 0 nel derby casalingo con il Tratalias, a quota 50. Un punto dietro c’è la Ferrini Quartu, vittoriosa per 3 a 1 sul campo del Villasor.

Sconfitte di misura, 3 a 2, per la Fermassenti sul campo del Cus Cagliari e per l’Iglesias, 0 a 1, in casa con l’Halley Assemini. Con lo stesso punteggio di 1 a 0, il Sinnai Calcio a 11 ha violato il campo del Villasimius. Pareggio, 1 a 1, infine, tra Uragano Pirri e Decimo ’07.

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Il comitato Uniti per la Salute di Iglesias ha promosso una raccolta di firme per il riconoscimento del CTO quale ospedale di 1° livello. In una nota si definisce allarmato dalle persistenti notizie di una crescente mobilità passiva della ASL 7 verso le altre ASL e chiede di poter conoscere, nell’immediato, i dati relativi alla mobilità attiva e passiva del 2014/2015, al fine di poter verificare correttamente la tanto proclamata qualità dei servizi offerti.

CTO Iglesias copia

 

                                     

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Ospedale Santa Barbara

Paride Reale, presidente del Comitato “Uniti per la Salute” e promotore del Gruppo “Uniti per la Sanità di Iglesias”, esprime forti perplessità, in una lettera inviata al commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis, sulla riorganizzazione della rete ospedaliera avviata con la recente approvazione della legge di riforma regionale.

Paride Reale chiede al commissario Onnis «se è proprio sicuro che la “macchina” riorganizzativa che gli hanno messo fra le mani, sia capace di dare la vera svolta per un’assistenza di serie A a tutti i pazienti? Oppure è cosciente che si tratta soltanto una “macchina” demolitrice che, pur di risparmiare tanti bei soldi, se ne frega dei cittadini e di tutta quella povera gente, che ogni giorno combatte nei vari ospedali per trovare delle risposte a domande che, purtroppo, molto spesso risposte non hanno. Quelle persone alle quali, affette da un male, viene negata la chemioterapia, quelle persone a cui non si dà la possibilità di effettuare degli esami diagnostici perché una “figura” che chiamano Ministro della salute deve tagliare le spese sanitarie, quelle persone, anche se con problemi di salute hanno una loro dignità e voi tutti seduti – conclude Paride Reale – nella stanza dei bottoni gliela volete portar via …».

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Francesco Sanna 1 copia

Il deputato del Partito Democratico Francesco Sanna ha espresso perplessità sull’ennesimo commissariamento del Parco Geominerario storico ambientale della Sardegna ed ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente dei deputati PD sardi,insieme ai colleghi Giovanna Sanna, Romina Mura, Caterina Pes, Paola Pinna e Gianpiero Scanu. Ricordiamo che la scorsa settimana il ministro Galletti ha nominato l’avvocato Francesco Mascia al posto del professor Gian Luigi Pillola.

«Con l’imminente approvazione del nuovo Statuto e la definizione di un nuovo decreto istitutivo, ha senso l’ulteriore commissariamento per sei mesi del Parco Geominerario della Sardegna? – ha chiesto Francesco Sanna -. Non sarebbe stato meglio chiudere la fase straordinaria, che dura ormai da 9 anni (nove! probabilmente un record italiano) e restituire la gestione del Parco ad un organo rappresentativo delle amministrazioni dello Stato e delle autonomie locali, con un presidente scelto d’intesa con la Regione?»

«Ci sorprende – ha aggiunto Francesco Sanna – che con gli accordi tra amministrazioni statali raggiunti, il superamento del contenzioso con la Regione Sardegna, la conferenza di servizi convocata per mettere la firma conclusiva a questo lunghissimo percorso, il ministro abbia deciso un nuovo periodo di commissariamento, tra l’altro con un cambio della responsabilità di vertice.

Vogliamo che non ci sia alcuna distrazione rispetto ai compiti gestionali che in questi giorni attendono le strutture del Parco, con in cima l’apertura ordinata di tutti i siti minerari dismessi, autentiche opere d’arte nel panorama dell’archeologia industriale europea, letteralmente presi d’assalto dai turisti dalle festività pasquali in poi.»

L’interrogazione richiede in modo esplicito se siano stati dati indirizzi in questo senso al nuovo commissario. «E poiché il commissariamento impedisce comunque alle autonomie locali ed alla Regione di condividere le responsabilità gestionali del Parco – ciò di cui vi è gran bisogno – conclude Francesco Sanna – chiediamo al ministro dell’Ambiente di assumere in Parlamento una precisa informazione circa i tempi di superamento della fase straordinaria del Geominerario.»

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«Se il buon giorno si vede dal mattino, la Città metropolitana di Cagliari nasce sotto cattivi auspici». Lo denuncia il Coordinatore regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa, stigmatizzando la collocazione del comune di Sestu nella fascia dei comuni sotto i ventimila abitanti, che comporta un minore “peso” nella scelta dei componenti il Consiglio metropolitano che verrà eletto il prossimo 3 aprile.

«Per ragioni misteriose la Regione ha deciso di applicare i criteri della legge Del Rio, che fa riferimento all’ultimo censimento (2011), anziché la legge regionale sarda, che invece tiene conto dei dati delle più recenti rilevazioni Istat, e restituisce una fotografia reale del numero degli abitanti dei diversi comuni», afferma Michele Cossa. In un quadro di generale spopolamento (soprattutto della città di Cagliari), Sestu è, assieme a Olbia, il comune sardo che ha registrato uno dei migliori trend di sviluppo ed ha una popolazione tra le più giovani e dinamiche nell’Isola, registrando al 31dicembre 2014 una popolazione di 20.542 abitanti. Risultavano invece 19.893 (!) al censimento del 2011. 

«Se si è trattato di un errore o di una leggerezza, Pigliaru ed Erriu mettano subito riparo – conclude Michele Cossa -. Ma se invece è una scelta deliberata, allora non solo Sestu, ma anche tutti gli altri Comuni dell’area vasta devono incominciare a preoccuparsi.»

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Il Carbonia e la Monteponi giocano questo pomeriggio rispettivamente sui campi del Quartu 2000 e del Carloforte per continuare a coltivare il sogno play off, ora distante tre punti, a cinque giornate dalla conclusione della stagione regolare.
Per entrambe si tratta di un impegno tutt’altro che agevole, considerato lo stato di forma di Quartu 2000 e Carloforte, reduci dalle imprese esterne compiute rispettivamente sui campi della capolista Orrolese e della vice capolista Bosa. Queste ultime oggi giocano in trasferta, a Girasole e Terralba.
L’Atletico Narcao sulla carta ha l’occasione per conquistare i tre punti nel confronto casalingo con.il Senorbi, con i quali potrebbe rilanciarsi nella corsa per un posto nei play out salvezza (aggancerebbe il Girasole al terz’ultimo posto nel caso lo stesso perdesse, come da pronostico, il confronto casalingo con la capolista Orrolese).
Completano il programma della giornata le seguenti partite: Arbus – Sant’Elena, Frassinetti Elmas – Tharros e Villacidrese – Siliqua.

Giancarlo PorcuCarbonia - Orrolese 3