21 July, 2024
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Il capogruppo dell’UDC in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, sollecita l’assegnazione dei 36 alloggi popolari ultimati da mesi nella città di Iglesias.

«A Iglesias – denuncia Gianluigi Rubiu – ci sono oltre cento famiglie nell’elenco degli assegnatari di una casa popolare, ma alle quali non è stato offerto nessun alloggio. Eppure in città ci sono 36 appartamenti dell’Agenzia regionale per l’edilizia abitativa, a ridosso della residenza sanitaria Rosa del Marganai, ristrutturati ed immediatamente disponibili, vuoti da mesi perché necessitano di alcune opere di manutenzione da tempo promesse. Una situazione paradossale, da sbloccare subito per venire incontro alle esigenze delle famiglie disagiate.»

Più che una contestazione, è una denuncia quella lanciata dal capogruppo regionale Udc Gianluigi Rubiu che sulla questione ha presentato un’interrogazione urgente all’assessore dei lavori pubblici.

«E’ assurdo che la burocrazia provochi la mancata assegnazione delle abitazioni alle famiglie in condizioni disagiate, con una grande fetta di disoccupati e senza lavoro presenti nel territorio – aggiunge Rubiu -. Le strutture avrebbero necessità di piccoli interventi non particolarmente dispendiosi. L’azienda regionale dovrebbe essere più efficiente nel venire incontro alle esigenze di un territorio già in forte sofferenza, mettendo fine ai ritardi.»

Il capogruppo dell’UDC invoca l’assegnazione delle case: «Un passo indispensabile per favorire l’incasso del canone di locazione e scongiurare il rischio di una possibile occupazione abusiva degli alloggi – conclude Rubiu -. Non è pensabile lasciare ancora vuote le case in una città dove c’è una lunga lista d’attesa per le abitazioni».

Gianluigi Rubiu 5 copia

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Con un emendamento alla finanziaria  “a costo zero” il consigliere regionale de La Base Gaetano Ledda ha proposto la stabilizzazione dei dipendenti Aras nell’Agenzia Laore entro l’anno o, in alternativa, il commissariamento dell’Agenzia.

Con questa iniziativa si cerca di chiudere definitivamente la “storia infinita” dell’inquadramento dei dipendenti Aras all’interno dell’agenzia agricola Laore.

L’emendamento si propone come uno strumento utile per risparmiare soldi pubblici con il coordinamento delle attività dei diversi enti operanti in agricoltura. Inoltre, si autorizza Laore ad applicare gli strumenti di legge già previsti e, soprattutto, si introducono clausole necessarie a “punire” i burocrati che si volessero mettere di nuovo contro la volontà del Consiglio regionale.

E’ previsto, infatti, il commissariamento dell’agenzia Laore e l’attivazione di un procedimento disciplinare nei confronti del dirigente incaricato nel caso in cui non fosse applicato l’inquadramento entro il 2016.

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dibattito

Sabato 19 marzo, a partire dalle ore 10.00, all’oratorio di San Ponziano, a Carbonia, si terrà il dibattito pubblico: “CARBONIA, LA CITTA’ CHE VORREI”.

Organizza e coordinerà i lavori Manolo Mureddu. Introdurrà il dibattito la dott.ssa Sara Pau.

Sono stati invitati all’incontro gli amministratori locali, i rappresentati politici di maggioranza e opposizione, i rappresentanti delle parti sociali e del mondo della cultura e i candidati alle prossime elezioni amministrative, nonché tutti i cittadini.

Chiunque avrà la possibilità di intervenire e contribuire direttamente al dibattito il cui obbiettivo non sarà quello di fare l’analisi sul pregresso politico-amministrativo della città quanto invece quello di ragionare concretamente sulle prospettive, sulle proposte e sulle idee per immaginare e proiettare la Carbonia del futuro nel terzo millennio.

Per combattere le sfide della crisi e della modernità, la nostra città ha bisogno di un grande laboratorio di idee e proposte.

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14 - endurance14 - percorso endurance

Torna la grande ippica in Gallura. Si svolgerà domenica 20 marzo nei suggestivi scenari della Cantina Siddùra di Luogosanto  la seconda : la manifestazione, denominata “Coppa Sardegna – Siddùra Endourance Cup”, è organizzata dall’associazione culturale “Lu Juali” di Luogosanto, in collaborazione con il circolo ippico Li Nibari di Santa Teresa Gallura e con il patrocinio del Comune di Luogosanto.  A distanza di cinque anni la competizione regionale equestre ritorna a Luogosanto, per la prima volta ospite delle tenute Siddùra, dove si svolgeranno le partenze e gli arrivi dei circa 40 cavalieri che si contenderanno il podio suddivisi nelle tre categorie ammesse dal regolamento: debuttanti (30 chilometri), Cen A (60 chilometri) e Cen B (90 chilometri). I partecipanti si sfideranno sotto lo sguardo attento della giuria e del responsabile dell’endurance Sardegna Annateresa Vincentelli. I fantini più veloci verranno premiati nell’anfiteatro della Cantina Siddùra con i premi messi in palio dall’azienda vinicola che ha accolto con estremo entusiasmo la proposta di ospitare nelle tenute una manifestazione così importante e spettacolare. «Abbiamo studiato un percorso di grande pregio ambientale, partendo dalla vigna Siddùra per inoltrarci tra gli stazzi e i boschi secolari attorno a Luogosanto – spiega Piero Sanna dell’associazione organizzatrice -. Si percorreranno vecchi sentieri che, ancora fino alla fine dell’ 800, rappresentavano la principale via di comunicazione tra Tempio e Santa Teresa». 

Massimo Ruggero, amministratore delegato della Cantina Siddùra, si dice onorato di poter ospitare: «Una manifestazione così importante per il movimento equestre sardo. Abbiamo scelto volentieri di partecipare come sponsor principale dell’evento. Il territorio di Luogosanto saprà certamente dare forti emozioni ai partecipanti grazie al nostro notevole patrimonio naturalistico». 

Il sindaco di Luogosanto Agostino Pirredda esprime il desiderio di poter ospitare la manifestazione anche per le prossime edizioni: «Si tratta di iniziative strategiche, legate al turismo attivo, che servono per promuovere il territorio in periodi di bassa affluenza turistica. Continueremo a sostenere le gare di endurance anche in futuro, nei limiti delle nostre possibilità». Gli organizzatori ringraziano tutti coloro che hanno contribuito alla fattibilità dell’evento. Le gare inizieranno alle 8.00 con la partenza della prima categoria in gara e si concluderanno alle 17.00 con le premiazioni.

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9 - Minimoto 2 9 - Minimoto 1

Ha preso il via domenica 13 marzo sulla pista Jolly Park di Budoni, la selezione sarda del campionato nazionale di velocità su pista 2016 by motoasi.it , conosciute an-che come minimoto. La prova d’esordio era prevista in calendario domenica 28 febbraio ma è slittata di due settimane a causa del maltempo.

Al via, attesissimi, anche due giovanissimi piloti sulcitani: Roberto Piras, 8 anni, di Carbonia, nella categoria “Ohvale Gp-0 110 mono marcia junior”; Luca Rombi, 14 anni, di Portoscuso, nella categoria “Ohvale Gp-0 190 Daytona”. Entrambi fanno parte del Team Officina Italiana, guidato da Alessandro Amisani, presidente del Moto club e Team manager della squadra corse.

Classifiche.

Ohvale: 1) Roberto Ferrara, 2) Fabio Fois, 3) Luca Rombi.

Pit Bike Light: 1) Manuel Pirina, 2) Federico Sarti, 3) Valentina Vatieri.

Pit Bike Havy: 1) Alessandro Acciaro, 2) Piero Solinas, 3) Mario Di Turco.

Supermotard: 1) Nicola Baccanti (Yam), 2) Paolo Soddu (Kaw), 3) Giovanni Fadda (Kaw).

Quad: 1) Gian Franco Soro, 2) Claudio Schirru, 3) Gian Piero Maccioni.

Le prove della selezione Sardegna sono cinque. Le altre quattro si svolgeranno il 20 marzo sulla pista Is Arenadas di Girasole, il 3 aprile sulla pista di Tramatza, l8 maggio sulla pista dei campioni di Baia Sardinia e, infine, il 9 ottobre sulla pista del Corallo ad Alghero.

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Poche parole bastano per descrivere il gran risultato ottenuto il 13 febbraio dal Rotary Club di Carbonia con il primo corso di BLS organizzato con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della ASL 7 e dei comuni di Carbonia e Tratalias. L’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri ha messo in campo una squadra che, in una mattinata, è stata in grado di far apprendere ai discenti la RCP (Respirazione cardio polmonare) e come utilizzare un DAE (Defibrillatore). Un’equipe, quella del dottor Paolo Bonomo, primario del reparto di Cardiologia del Santissima Trinità di Cagliari, che, con serietà, attenzione e professionalità sorprendenti, ha condotto la parte teorica in maniera brillante e per niente tediosa, utilizzando slide molto chiare ed interagendo con i corsisti sino a chiarire qualunque dubbio si affacciasse nella mente dei provetti aspiranti in at-tesa di un patentino.

Dopo la parte teorica, i partecipanti divisi in piccoli gruppi sono passati alla fase pratica dove, con l’utilizzo del manichino, hanno potuto esercitarsi dal vivo con le pratiche di rianimazione e le fasi da seguire, onde scongiurare le possibili conseguenze dovute all’onda delle emozioni. Le esercitazioni singole in un primo momento e di coppia subito dopo, hanno infuso sicurezza nei partecipanti che inizialmente apparivano titubanti e timorosi di sbagliare. Il raggiungimento delle abilità tecniche è stato il risultato di una lunga e seria esercitazione delle proprie capacità, a cui è poi seguito un esame sul campo e la compilazione di un quiz a risposta multipla. I soccorritori formati in questa occasione hanno poi avuto un attestato di frequenza e uno di superamento del test teorico-pratico con conseguente comunicazione al 118 nazionale. Il loro compito sarà, d’ora in poi, quello di rivedere spesso le proprie abilità tecniche ed osservare le tabelle esplicative presenti sul manuale ricevuto in dotazione alla fine del corso. Inoltre sarà sicuramente necessario fare un refresh ogni due anni, affinché si possano mantenere in maniera inalterata le capacità rianimatorie di ogni singolo discente. Essendo stata io stessa una corsista, posso assicurare che entrare in quella scuola priva di rudimenti di quel tipo ed uscirne diverse ore dopo con una sicurezza del tutto nuova ed inaspettata, ha fatto sì che ci guadagnasse l’autostima. Dato il successo e le richieste di partecipazione, a breve verranno effettuati altri corsi, per info contattare il Rotary Club di Carbonia o direttamente la sottoscritta. Formarsi è un’utilità sociale senza eguali. Il progetto nasce da un’idea del dottor Salvatore Ierna, presidente in carica del Rotary Club di Carbonia, con la finalità di dotare il territorio di defibrillatori posizionati in punti strategici della città, nei luoghi di maggiore affollamento, quindi di maggiore probabilità di utilizzo. Il tutto ha però una validità se in contemporanea viene svolta la formazione delle persone, senza le quali i defibrillatori non si potrebbero utilizzare. Di conseguenza, sono stati attivati prima i corsi di formazione. Le quote versate dai partecipanti, a cui viene richiesta la maggiore età, verranno utilizzate per l’acquisto dei defibrillatori.

A questo primo importante passo nei confronti di un grande progetto, affidiamo la speranza di non dover mai usare i defibrillatori e, nel contempo, la consapevolezza che, in caso di necessità, saranno lì a disposizione di tutti. In seguito anche la ASL 7, prendendo atto ed apprezzando la lodevole iniziativa del Rotary, ha avviato il programma di diffusione dei defibrillatori in tutti i Comuni dell’ex provincia di Carbonia Iglesias e nelle 4 Case della Salute e il comune di Carbonia ha disposto l’acquisto di diversi defibrillatori che verranno messi a disposizione degli impianti sportivi più frequentati, in particolar modo dai bambini.

Nadia Pische

nadiapische@tiscali.it

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E’ sfumata a due minuti dalla fine la vittoria del Carbonia sull’Orrolese, capolista del campionato di Promozione, nella partita di andata della semifinale della Coppa Italia. La qualificazione alla finalissima con la vincente dell’altra semifinale, Macomerese – Bosa (all’andata s’è imposto il Bosa per 2 a 0), si deciderà così mercoledì prossimo a Orroli, con la squadra di casa avvantaggiata dai due goal realizzati in trasferta.

Nel primo tempo il Carbonia ha dominato l’Orrolese, andando in goal prima con Giuseppe Corona, al 13′, poi con Daniele Contu, al 38′. La squadra ospite ha reagito nel secondo tempo, dimezzando lo svantaggio al 10′ con un calcio di rigore concesso con un discusso fallo di mano in area di Fabiano Todde e trasformato da Alberto Usai.

Il Carbonia ha controllato il gioco e il risultato, rischiando decisamente poco, segnando anche il terzo goal, con Nicola Boi, annullato per fuorigioco di Fabiano Todde, fino al 43′, quando una distrazione del reparto difensivo ha consentito a Matteo Mura di pareggiare i conti con un bel colpo di testa, su calcio d’angolo battuto da Alberto Usai.

Il risultato nei minuti finali e nel recupero non è più cambiato e al triplice fischio finale del signor Marco Ambu di Cagliari, al Carbonia non è rimasto altro da fare che recriminare per la grande occasione mancata, anche se, soprattutto dopo la bella prova odierna del Carbonia, seguita alla vittoria di campionato con la Villacidrese, la qualificazione resta aperta.

Goal annullato al CarboniaCarbonia - Orrolese 4 Carbonia - Orrolese 3 Carbonia - Orrolese 2 Carbonia - Orrolese 1 Andrea Marongiu copia Giancarlo Porcu Stefano Demontis

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Fabio Enne 58Massimo Cara copia

Il segretario generale UST CISL Sulcis Iglesiente Fabio Enne e il segretario del Dipartimento Industria CISL Sulcis Iglesiente Massimo Cara, intervengono sullo stato della vertenza Alcoa.

«Il 10 novembre 2014 veniva sottoscritto un accordo tra Governo, Regione e Glencore – scrivono in una nota -. La società svizzera, in quell’occasione, sottolineò come l’investimento relativo allo smelter di alluminio di Portovesme potesse essere sostenibile solo a condizione che fosse garantito un costo dell’energia fisso e invariabile per 10 anni a 25 euro/Mwh.»

«Il Governo, dal canto suo, si impegnò ad effettuare tutti i necessari adempimenti presso la Commissione Europea al fine di garantire la compatibilità delle azioni da porre in essere evitando il problema relativo agli aiuti di stato. Infine, la Regione si impegnò a garantire la necessaria infrastrutturazione per rendere economicamente vantaggioso l’investimento nel lungo periodo. All’incontro del 10 marzo scorso il Governo ha presentato una nuova proposta energetica, indicando i prezzi finali dell’energia nettamente superiori rispetto a quelli stabiliti nel memorandum del 2014 (9 euro Mwh in più) ed ha inoltre omesso di indicare la composizione e se fossero o meno compatibili con la normativa europea. A tutto ciò – aggiungono Fabio Enne e Massimo Cara – si aggiunge l’incertezza totale in merito al prezzo fisso per i prossimi 10 anni.»

«La vertenza ex Alcoa pare ancora sospesa e certamente non a causa della Glencore, bensì per opera di un Governo Nazionale indeciso e poco accorto. Il Governo continua a non rispettare gli impegni presi – sottolineano ancora Fabio Enne e Massimo Cara -. La richiesta di ulteriori chiarimenti, da parte di Glencore, piuttosto che rappresentare un alibi o una volontà dilatoria, occorre essere interpretata quale apertura verso il proseguo della trattativa, a dispetto del mancato rispetto degli impegni presi dalle istituzioni in sede di accordo nel 2014.»

«Descritti i fatti – concludono Fabio Enne e Massimo Cara -, auspichiamo che tutti i soggetti coinvolti ed interessati al riavvio degli impianti possano unirsi con determinazione e obbligare il Governo, in debito con i lavoratori Alcoa, ad una soluzione certa e definitiva della vertenza.»

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Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

Il Consiglio regionale ha preso atto della decadenza del Consigliere Gianni Lampis per effetto della sentenza del Consiglio di Stato e con gli interventi dei relatori di maggioranza (Franco Sabatini, Pd) e di minoranza (Ignazio Locci, Fi) ha dato inizio all’esame della Manovra 2016-2018.

La seduta si è aperta sotto la presidenza del presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito il presidente ha comunicato che è pervenuta la notifica formale della sentenza del Consiglio di Stato relativa al ricorso promosso dal consigliere Gianni Lampis (misto-Fdi) contro il Consiglio regionale; subito dopo ha sospeso la seduta e convocato la Giunta per le elezioni.

Alla ripresa dei lavori, il presidente ha comunicato che la Giunta ha preso atto della sentenza che respinge il ricorso del consigliere Gianni Lampis contro la sentenza Tar che aveva dichiarato l’incompetenza degli organi consiliari ad individuare i cndidati subentranti, da cui consegue la decadenza dello stesso Lampis. La Giunta, ha aggiunto il presidente, si riunirà nuovamente domani alle 13.00 per ulteriori determinazioni.

Il consigliere Mario Floris (Misto) ha chiesto copia del verbale della Giunta; la richiesta è stata accolta dal presidente.

Subito dopo il Consiglio ha cominciato l’esame dell’ordine del giorno, con il Documento n.15/A-Documento di economia e finanza regionale (Defr), il Dl n.297/S/A (Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione per l’anno 2016 e per gli anni 2016-2018-Legge di stabilità 2016 e relativi allegati, ed il Dl n. 298/A (Bilancio di previsione per l’anno 2016 e bilancio pluriennale per gli anni 2016-2018). Per l’illustrazione del testo, il presidente ha dato la parola al relatore di maggioranza, il presidente della commissione Bilancio Franco Sabatini (Pd).

Nella sua relazione, Sabatini ha affermato che «la manovra 2016 è in linea con la precedente ed ha al centro il sostegno alla ripresa, i cui segnali ancora deboli ma chiari sull’aumento del Pil regionale e del numero degli occupati lasciano ben sperare; l’obiettivo principale è quindi quello di accompagnare questo processo, proseguendo col piano di investimenti dell’anno precedente ed attivando interventi equilibrati su vari comparti: lavoro, scuola, università, imprese e ambiente». Per dare corpo a questo progetto, ha aggiunto Sabatini, «è stata istituita una cabina di regia con il compito di coordinare tutti gli strumenti della programmazione unitaria e territoriale, assegnare indirizzi precisi all’utilizzo di risorse regionali nazionali e comunitarie, e sviluppare le azioni contenute nel mutuo per le infrastrutture che, già nel primo anno ha portato ad una spesa di 70 milioni che, nel 2016, contiamo di portare ad oltre 130». Un aspetto molto innovativo della programmazione territoriale, ha detto ancora Sabatini, «riguarda il riconoscimento della possibilità a sindaci e categorie produttive di decidere in modo autonomo le scelte per sviluppo economico dei loro territori, una sfida che abbiamo voluto raccogliere perché spesso nel passato molti piani non sono andati in porto ed ingenti risorse sono rimaste inutilizzate, in parte per colpa Regione e in larga parte per colpa di attori locali». Consolidare la crescita, ha continuato il presidente della commissione Bilancio, «significa soprattutto creare nuovi di posti di lavoro e, da questo punto di vista, i dati dell’Agenzia del lavoro e dell’Istat dicono che c’è un trend positivo, che può essere consolidato a condizione che si faccia bene la programmazione con un progetto chiaro, che avrà come cardini il mantenimento dell’attuale livello di pressione fiscale e il rilancio degli investimenti pubblici, non solo con il mutuo ma anche con l’accelerazione degli interventi programmati da Abbanoa ed Area, oltre al progetto Iscola». Resta poi il capitolo delle riforme strutturali, ha sostenuto Sabatini, «che il Consiglio deve accelerare a partire dalla riforma sanitaria, il cui disavanzo continua a preoccuparci; abbiamo sentito l’assessore e tutti i commissari per verificare l’attuazione dei piani di rientro e non c’è nessuna sovrapposizione fra l’attività della commissione di inchiesta, che si occupa dell’andamento della spesa nel passato, e della commissione Bilancio che fa un lavoro completamente diverso». Soffermandosi poi sulla vertenza entrate, Sabatini ha ribadito che «la Sardegna non può sostenere un accantonamento di 600 milioni l’anno» e che, dopo 10 anni, «bisogna ridiscutere con lo Stato l’accordo stipulato a suo tempo fra Soru e Prodi, perché prima c’era un differenziale positivo che ora si è azzerato». La manovra, ha detto in conclusione. «è equilibrata e dà risposta a molti settori, con priorità alla salvaguardia del lavoro; ci abbiamo messo qualche settimana in più ma ne è valsa la pena».

Per la minoranza il relatore Ignazio Locci, di Forza Italia, ha osservato che «nonostante i proclami della maggioranza per noi la Sardegna non è affatto uscita dalla recessione ed i piccoli segnali di ripresa che si registrano in campo nazionale non hanno effetto sull’economia regionale; i dati sulla disoccupazione restano catastrofici e doppi rispetto alla media nazionale, in un quadro caratterizzato dall’assenza di politiche per il lavoro per i non più giovani che si sentono abbandonati dalle istituzioni, per non parlare della disoccupazione giovanile che avanza senza freni e supera il 30% nella fascia fra i 19 e i 34 anni». Uno scenario negativo che è tale, secondo Locci, non solo dal punto di vista economico. I sardi, ha aggiunto, «hanno fiducia nell’amministrazione regionale per appena il 37%, mentre prosegue lo spopolamento delle zone interne che tocca ora anche centri costieri e città». Sulla vertenza entrate, a giudizio di Locci, «emerge ancora una situazione precaria ed inadeguata, con accantonamenti che pesano per oltre 680 milioni e assieme all’obbligo del pareggio di bilancio freno i processi di spesa; nei fatti, l’accordo Soru-Prodi non si è mai realizzato perché lo Stato ha drasticamente compresso la spesa della Regione a causa del patto di stabilità, le norme di attuazione messe a punto dalla Giunta Pigliaru non sono state ancora recepite dal Governo e, nel frattempo, lo stesso Governo ha aumentato il contributo delle Regioni al contenimento della spesa pubblica fino al 2019, decisione che determinerà per la Sardegna un aumento della pressione fiscale nei prossimi anni». E’necessaria quindi una profonda revisione degli accordi fin qui raggiunti, ha sollecitato l’esponente dell’opposizione, «a cominciare dalla sanità il cui piano di rientro presenta molti dubbi e l’unica certezza di costi altissimi interamente a carico della Regione, con la conseguenza che ulteriori preziose risorse saranno sottratte agli interventi per lo sviluppo». Per noi, ha detto ancora Locci, «si possono recuperare risorse per almeno 200-250 milioni, invertendo una tendenza che, dopo due anni di governo Pigliaru ha prodotto solo grandi montagne di carta senza risultati e senza nemmeno le tanto sbandierate valutazioni sulle ricadute interventi; questa finanziaria, insomma, farà pagare ai sardi il prezzo molto alto di una politica miope e strabica e di una Giunta che si è rivelata incapace di sintonizzarsi con le reali esigenze dei sardi, dei piccoli comuni, delle periferie, prigioniera di un Cagliari-centrismo senza prospettive». Come centro destra, ha concluso, «proponiamo una alternativa credibile, autonoma, sociale, vicina alla Sardegna, con più semplificazione, più sbrurocratizzazione, più attenzione alla famiglia ed alla natalità, con un bonus di 200 euro a bambino, più lavoro con i cantieri verdi ma anche col sostegno alle imprese ed all’artigianato, puntando infine su una zona franca al consumo, superando la logica dei punti franchi e delle interferenze politiche romane». Presenteremo emendamenti in coerenza con questi punti, ha annunciato Locci, «per migliorare questa manovra».

Al termine dell’intervento del consigliere Locci, il presidente ha tolto la seduta. Il Consiglio riprenderà i lavori domattina alle 9.30 mentre alle 13.00 si riunirà la Giunta per le elezioni.

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«Non è  accettabile che nel 2016 in numerosi paesi della Sardegna non ci sia il segnale Rai». L’appello a che si ponga rimedio a questo limite arriva da Mario Cabasino, presidente del Corecom Sardegna.

«La Rai per molti centri non c’è a causa della mancanza di copertura del segnale. Ecco perché è ormai improcrastinabile un intervento risolutore della tv di Stato» ha detto oggi Mario Cabasino, il quale ha preso carta e penna e segnalato i disservizi alla società che gestisce i ponti, Rai Way, e al ministero dello Sviluppo economico. Le ultime lettere di protesta (in ordine di tempo) ricevute dal presidente del Comitato regionale per le comunicazioni sono quelle dei sindaci di Seui e Osilo.

Sulla vicenda è intervenuto anche il vice presidente del Consiglio regionale Eugenio Lai, che ha espresso pieno sostegno all’iniziativa del presidente Cabasino. «Non possiamo penalizzare in questo modo – ha aggiunto il consigliere di Sel – le popolazioni di Seui e di altri centri dell’Isola: tutti i sardi devono essere messi nelle condizioni di vedere  i programmi della Rai, altrimenti in questi casi non si può parlare di servizio pubblico.»