21 July, 2024
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«Il Sulcis muore sotto gli occhi della Giunta regionale e di pochi “capobastone” che imperterriti proseguono con la loro opera di smantellamento.»

Lo scrive, in una nota, Fabio Enne, segretario generale UST CISL del Sulcis Iglesiente.

«E’ della settimana scorsa il nostro invito, indirizzato al presidente Pigliaru, di costituire immediatamente un tavolo tecnico che si occupi della grave crisi che attanaglia il Sulcis. All’invito abbiamo allegato una relazione con le nostre proposte. Ad oggi alcuna risposta è pervenuta alla nostra segreteria.

Con evidente indifferenza questa Giunta regionale e ancor più il Governo nazionale dribblano tatticamente il dialogo e il confronto con le parti sociali da noi tanto auspicato. Sembra quasi che le azioni messe in campo dal Comitato per la Mobilitazione Generale Popolare, le proteste, le proposte e gli inviti al dialogo, non interessino proprio a nessuno. Della serie “lasciamo lavorare indisturbato il manovratore”.

In questi ultimi giorni si susseguono le dichiarazioni del “politico di turno” e i proclami del coordinatore Cherchi sul Piano Sulcis. Ci lasciano senza fiato. Non possiamo che rimandare al mittente le inutili frasi di rito pre campagna elettorale. Non ci appassionano e ci lasciano fortemente perplessi.

Il Sulcis sta esalando l’ultimo respiro. La vertenza Alcoa è appesa ad un filo. Il governo Renzi, inefficiente e irrispettoso, prende tempo senza rendere pubbliche e definitive le proposte, sempre che ne abbia, in merito alla questione energetica. Eurallumina non se la passa meglio.

Del rilancio del territorio grazie al Turismo, l’artigianato, l’agricoltura e la pesca non si intravvede alcuna programmazione all’orizzonte. Insomma, il deserto all’orizzonte.

Le istituzioni sono lontane anni luce dalle esigenze reali dei territori. Occorre avere responsabilità e senso civico, visione collettiva.

Sollecitiamo, ancora una volta, il presidente Pigliaru. La convocazione del tavolo è improcrastinabile, diversamente, saremo costretti a prendere atto di un silenzio irresponsabile e poco accorto. Noi – conclude Fabio Enne – non resteremo certamente a guardare.»

Fabio Enne 55

   

Nella tavola rotonda in corso a Sant’Antioco, stanno emergendo numerose posizioni contrarie alla realizzazione del nuovo ponte di collegamento con l’Isola, finanziato dal Piano Sulcis e prossimo ad andare in appalto, viceversa favorevoli alla realizzazione del tunnel.
Il consigliere comunale di minoranza Torello Massa, al riguardo, ha proposto l’indizione di un referendum.

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Nella tavola rotonda in corso a Sant’Antioco, stanno emergendo numerose posizioni contrarie alla realizzazione del nuovo ponte di collegamento con l’Isola, finanziato dal Piano Sulcis e prossimo ad andare in appalto, viceversa favorevoli alla realizzazione del tunnel. Per questa soluzione si sono espressi, tra gli altri, il sindaco Mario Corongiu e i consiglieri di minoranza presenti, tra i quali l’ex assessore Massimo Melis e Alberto Fois.
Un altro consigliere comunale di minoranza Torello Massa, pur convinto sostenitore della soluzione del tunnel, ha proposto l’indizione di un referendum.

Nell’edizione del TG di lunedì trasmetteremo le interviste con il coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi, e il consigliere regionale Ignazio Locci, del gruppo Forza Italia Sardegna, promotore della tavola rotonda.

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E’ in corso, presso l’Albergo Moderno di via Nazionale, a Sant’Antioco, una tavola rotonda organizzata per fare chiarezza sulle enormi potenzialità di sviluppo garantite dalla nuova infrastrutturazione dell’area portuale prospettata dal Piano Sulcis. L’obiettivo dell’iniziativa è confrontarsi, informare compiutamente i cittadini, sgomberare il campo da dubbi e fraintendimenti, mettendo in luce i vantaggi che possono assicurare i progetti contenuti nel Piano Sulcis, in termini di rilancio dell’isola di Sant’Antioco e dell’intero Sulcis Iglesiente.
In campo ci sono 40 milioni di euro per la realizzazione di nuove opere progettuali di ampia portata.
Al convegno, dal titolo “Piano Sulcis – Infrastrutture Master Plan Sant’Antioco”, partecipano, tra gli altri, il consigliere regionale di Forza Italia Ignazio Locci, i sindaci di Sant’Antioco e Calasetta, Mario Corongiu e Antonio Vigo, il coordinatore per l’attuazione del Piano Sulcis, Tore Cherchi, l’ex presidente della Regione, Antonello Cabras, oggi presidente della Fondazione Sardegna.
Partecipano, inoltre, amministratori e rappresentanti dei movimenti politici locali, imprenditori e semplici cittadini.
Nel primo intervento, il coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi, ha presentato progetti e risorse in campo per lo sviluppo dell’Isola di Sant’Antioco, ad iniziare dal nuovo ponte.
Mentre scriviamo è in corso l’intervento del sindaco di Sant’Antioco, Mario Corongiu.
Coordina i lavori il consigliere comunale Gianni Inguscio.
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Lunedì 14 marzo, a partire dalle 10.30, a Fluminimaggiore, presso la sala del Centro Culturale del comune, nell’ambito del programma di Sviluppo rurale per l’agricoltura 2014/2020, è in programma un incontro dibattito sul tema delle “Nuove opportunità per l’agricoltura del territorio”.

L’incontro verrà moderato da Vito Tizzano, direttore di Coldiretti Cagliari.

Il programma prevede le relazioni del responsabile provinciale del Centro di assistenza agricola di Coldiretti Cagliari, Giuseppe Frau sul Programma di sviluppo rurale, seguito dall’intervento del responsabile provinciale del patronato Epaca, Ignazio Pili, che parlerà delle malattie professionali.

Le conclusioni saranno affidate al presidente di Coldiretti di Cagliari, Efisio Perra.

Piantagioni di carciofi

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La motovedetta CP 812 in una fotografia d'archivio.

La motovedetta CP 812 in una fotografia d’archivio.

Ieri pomeriggio la Sala Operativa dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco ha ricevuto la richiesta di evacuazione medica di un marittimo indiano, imbarcato a bordo della petroliera “KARAVAS” (battente bandiera panamense) a circa 20 miglia a Ovest dell’Isola di San Pietro, per un attacco di appendicite.

A seguito delle indicazioni ricevute dal superiore Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, è stata disposto l’intervento della Motovedetta CP 812, che tempestivamente si è diretta a bordo della petroliera.

Il trasbordo del malcapitato, fortunatamente in condizioni stabili di salute avveniva in mare aperto, con le due unità messe di fianco e in assoluta sicurezza grazie alla professionalità del personale imbarcato, nonostante le avverse condizioni meteo che hanno reso complesso il recupero del marittimo.

Successivamente, diretta verso il Porto di Portovesme, la motovedetta ha assicurato a terra il marittimo dove era atteso dall’ambulanza del 118, preventivamente allertata da questo Comando, per il successivo invio presso l’Ospedale Sirai di Carbonia dove ha ricevuto le opportune cure mediche.

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L’on. Annamaria Busia (Centro Democratico) interviene ufficialmente nel dibattito sull’uso del linguaggio di genere nei documenti e negli atti della pubblica amministrazione.  Lo fa con una proposta formale presentata alla Commissione “Autonomia” del Consiglio regionale che ieri ha iniziato l’esame del disegno di legge 254 “Norme sulla qualità della regolazione e di semplificazione dei procedimenti amministrativi”.

«Il provvedimento in esame rappresenta l’occasione per consentire alla Sardegna di adeguarsi alla direttive nazionali che impongono alle pubbliche amministrazioni il dovere di utilizzare in tutti i documenti di lavoro un linguaggio non discriminatorio – sostiene Annamaria Busia – diversi comuni e alcune Regioni come l’Emilia Romagna hanno già aderito alle linee guida per l’uso del genere nel linguaggio amministrativo, è ora che lo faccia anche la Sardegna.»

La proposta, valutata positivamente dagli assessori all’Industria e agli Affari Generali Maria Grazia Piras e Gian Mario Demuro, sentiti in audizione dalla Commissione Autonomia, sarà oggetto di uno specifico emendamento al D.L. 254.

«La lingua rispecchia la cultura di una società e ne è una componente fortemente simbolica, l’uso generalizzato del maschile nel linguaggio è un potente strumento di neutralizzazione dell’identità culturale e di genere – conclude Annamaria Busia – con tale disposizione anche la nostra Regione potrà adeguarsi per riconoscere, garantire e adottare un linguaggio non discriminante, rispettoso dell’identità di genere, identificando sia il soggetto femminile che il maschile in atti amministrativi e corrispondenza, denominazioni di incarichi, funzioni politiche ed amministrative.»

Anna Maria Busia 81 copia

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E’ in programma domani, domenica 13 marzo, allo Stadio Comunale “Carlo Zoboli”, la “Festa Bianco Blu – ritorno allo Stadio”, organizzata dal Carbonia Calcio e dai “Briganti”, con la collaborazione di diverse assiociazioni e del comune di Carbonia.

Sarà una domenica allo stadio all’insegna della festa, del buon cibo, del tifo, con musica, spettacolo, le vecchie glorie del Carbonia Calcio (e non solo) e della tifoseria “I Briganti”. L’idea è quella di incontrarsi allo stadio per passare una domenica diversa, una domenica di festa e tifare la squadra del Carbonia Calcio. La “Festa Bianco Blu” vuole trasmettere un importante messaggio, dando l’esempio di uno sport “felice e gustoso”.
Il programma prevede l’ingresso allo stadio “Carlo Zoboli” alle 11.30, dove sarà offerta una degustazione a base di vari tipi di formaggi e selezione di salumi. Giochi gonfiabili a disposizione dei tifosi più piccoli con la compagnia di Minnie e Topolino. Alle 12.30 pranzo a scelta a base di pesce fritto o carne alla griglia. Bibita, vino o acqua inclusi. Dalle 11.30 alle 14.30, musica e animazione con Nando Campesi e Roberto Gessa.

Alle 15.00 avrà inizio la partita Carbonia – Villacidrese, valida per la decima giornata di ritorno del campionato di Promozione regionale, al termine della quale verrà effettuata l’estrazione dei premi della lotteria, con i saluti da parte della società Carbonia Calcio, della tifoseria e delle Vecchie glorie “Bianco Blu”.

Il prezzo del biglietto è di 10 euro, comprendente antipasti, food, bibita, ingresso allo stadio e biglietto della lotteria. Prezzo per gli abbonati: 6 euro. Prezzo della sola partita: 5 euro.

Tribuna stadio comunale copia

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Sin dalle prime note il pubblico è stato deliziato da uno spettacolo ad altissimi livelli. Eleganza e sensualità amalgamate in un carosello di emozioni dove, strass e lustrini hanno brillato indossati da straordinari ballerini e ballerine. Una complicità, quella portata in scena dalle coppie, che ha conquistato e coinvolto gli spettatori, talmente tanto da passare dal silenzio assoluto, dove tra le note si poteva sentire il lieve rumore dei passi, allo scrosciare degli applausi.

Una tecnica ed una leggerezza che hanno visto volteggiare le ballerine una dopo l’altra, guidate da partner dalla maestria, dalla professionalità e dalla classe ricercata, in un genere di ballo che perfettamente si sposa con la passionalità avvolgente proprie di una coppia di ballerini di tango argentino.

Ed è proprio l’Argentina la madre terra dei componenti della compagnia di ballo Tango Zotto Tango, protagonisti principali Miguel Àngel Zotto e Daiana Guspero. In tutto 15 artisti che hanno ballato su musiche suonate dal vivo dall’orchestra Tango Sonos Orchestra, con la coreografia e la direzione artistica dello stesso Miguel Àngel Zotto.

Intervistato dichiara che il segreto del tango consiste nel rispettare la donna e detto da uno dei ballerini di tango più grande di tutti i tempi è sicuramente un lasciapassare. Miguel ha imparato a ballare vedendo il nonno anch’egli ballerino di tango ed il padre attore, sin da piccolo sapeva che avrebbe ballato. Pur amando tanto la sua terra ha però scelto di vivere in Italia, a Milano, dove con Daiana, sua partner nel ballo e nella vita dal 2007, ha pensato di far crescere i loro figli nella culla della storia dell’arte…patrimonio di un’Italia che forse, secondo il suo parere, non è ancora consapevole dei propri tesori.

Sfumature conturbanti quelle delineate sul palco che hanno certamente lasciato spazio al sogno di poter danzare sulle ali del vento sollevando qua e là il profumo della seduzione.

Di seguito un album di scatti della serata.

Nadia Pische

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L’avvocato tunisino Assid Abdelaziz, Premio Nobel per la pace 2015 e il presidente della Federazione nazionale della stampa italiana, Giuseppe Giulietti, parteciperanno sabato 19 marzo, a Sassari, ad un incontro dal titolo “Il ruolo dell’Avvocatura nei cambiamenti sociali”. L’evento si aprirà alle 9.00, al Teatro Verdi, con i saluti del presidente dell’Ordine degli avvocati di Sassari, Mariano Mameli e del presidente regionale dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, Francesco Birocchi. Agli avvocati ed ai giornalisti che parteciperanno saranno assegnati i crediti formativi.

L’avv. Assid Abdelaziz, fa parte del cosiddetto “Quartetto per il dialogo nazionale tunisino”, un gruppo formato nell’ottobre del 2013 dall’Ordine degli avvocati e da altre tre organizzazioni della società tunisina che avevano contribuito in misura rilevante al successo della “Rivoluzione dei Gelsomini”, le grandi manifestazioni popolari che nel, 2011, misero fine a più di 20 anni di potere di Zine Abissine Ben Ali, favorendo il dialogo fra cittadini, politici e classi dirigenti.

Memorabile fu la giornata del 31 dicembre 2011, il “vendredi de la matraque” (il venerdì dei manganelli), quando centinaia di avvocati formarono un vero e proprio scudo umano, frapponendosi fra la popolazione che manifestava e la Polizia che, armi in pugno, voleva disperdere la manifestazione.

Oltre all’Ordine degli avvocati, ne fanno parte l’Unione generale tunisina del lavoro (UGTT), la Confederazione tunisina dell’industria (UTICA) e la Lega tunisina per la difesa dei diritti dell’uomo (LTDH).

 La Tunisia è considerata oggi l’unico paese arabo ad aver adottato un sistema democratico di governo dopo la cosiddette “Primavera araba”. E’ anche per questo che al “Quartetto per il dialogo” è stato assegnato il premio Nobel per la pace 2015.