21 July, 2024
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Sabato 12 marzo, alle ore 12.00, sarà intitolata Via Giovanni Desogus noto Xiandes ubicata in località Montefigu, nei pressi della Chiesa di Santa Lucia.

Xiandes (Gianni Desogus) è nato a Iglesias nel 1920, città dove ha vissuto per la maggior parte della sua interessantissima e poliedrica vita d’artista: autore, disegnatore, xilografo, pittore, scultore, poeta.

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«La “superinterrompibilità” è strumento e pratica superata per la ripresa produttiva dell’alluminio e ora siamo in attesa di conoscere il “combinato disposto” degli strumenti studiati, messi insieme e ieri proposti alla Glencore. Insieme di Strumenti che per bocca del Governo si dovevano avvicinare il più possibile, negli importi e nel tempo, a quanto sottoscritto nel Protocollo d’Intesa fra lo stesso Governo e la Glencore l’8 novembre del 2014.»

Lo scrive stamane, in una nota pubblicata su facebook, Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro CGIL del Sulcis Iglesiente.

«Non vorremmo trovarci davanti al cosiddetto “passo della quaglia”, che porti la multinazionali a non proseguire nell’intento di rilevare lo stabilimento – conclude Roberto Puddu -. Sia chiaro però che in quel caso il Governo dovrà assumersi tutta la responsabilità, rispetto a quanto ha affermato nella riunione del 16 febbraio nella riunione a Palazzo Chigi, mettendo in atto tutta la “fantasia istituzionale” per il riavvio della fabbrica, del lavoro, della dignità dei lavoratori, del Sulcis Iglesiente e della Sardegna, ma anche di quella dello stesso Governo!»

Roberto Puddu copia

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Occorrerà attendere ancora qualche giorno per conoscere le intenzioni di Glencore, la multinazionale svizzera che sta trattando l’acquisizione dello stabilimento ex Alcoa per il rilancio della produzione di alluminio primario. Come ampiamente previsto alla vigilia dell’incontro convocato per oggi al ministero dello Sviluppo economico, i vertici della Glencore, infatti, hanno chiesto ed ottenuto alcuni giorni di tempo per poter esaminare nel dettaglio le proposte ricevute dal Governo. All’incontro odierno, convocato dal ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, ha partecipato anche il governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru.

L’incontro è iniziato alle 15.30. In discussione gli strumenti richiesti dalla Glencore per il riavvio dello stabilimento di Portovesme, ad iniziare dalle agevolazioni sul costo dell’energia. La multinazionale svizzera fin dal primo momento in cui, oltre un anno fa, manifestò la disponibilità all’acquisizione dello stabilimento, pose precise condizioni inserite in un apposito memorandum. Tra queste, la cosiddetta “super interrompibilità” (una remunerazione doppia rispetto alla “interrompibilità”, valida solo per le Isole) della durata di dieci anni e con un costo kilowattora dell’energia vantaggioso.

L’Unione europea ha dato il via libera al riconoscimento della “super interrompibilità” solo per tre anni, mentre per i restanti sette anni, l’alternativa sarebbe un accordo bilaterale con la centrale elettrica di Fiumesanto, su un prezzo dell’energia in linea con quelle che sono le richieste della Glencore, di poco inferiore ai 30 euro a Mw/h. Dovrebbero essere queste le condizioni prospettate alla Glencore, sulle quali la stessa multinazionale dovrebbe dare una risposta definitiva la prossima settimana.

Alcoa 22 dicembre 2015 8.jpog

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Si terrà sabato 12 marzo, alle 11.00, a Cagliari, presso l’Aula Magna del Conservatorio di Musica “G.P. da Palestrina” (Piazza Porrino), la conferenza stampa di presentazione della XXII edizione 2016 di Echi lontani – Musiche d’epoca in luoghi storici.

Alla presentazione di Echi lontani prendono parte Elisabetta Porrà (direttrice conservatorio Pierluigi da Palestrina), Enrica Puggioni (assessore Cultura e spettacolo, Cagliari), Ester Gessa (direttrice Biblioteca universitaria), Graziano Milia (Fondazione Banco di Sardegna), Ferruccio Garau (presidente Echi lontani), Dario Luisi (violinista, direttore artistico Echi Lontani – direttore dipartimento Musica antica conservatorio “J.J. Fux” di Graz, Austria). Attilio Motzo (violinista) e Myriam Quaquero (musicologa) rappresentano il dipartimento di Musica antica del conservatorio di Cagliari.

 loc echi lontani2016.cdr

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L’assessorato regionale del Lavoro ha pubblicato l’avviso per la selezione dei progetti da ammettere al finanziamento del “Fondo microcredito Fse” rivolto ai lavoratori espulsi dai processi produttivi del settore tessile.
L’obiettivo è sostenere l’avvio di nuove attività imprenditoriali da parte di soggetti espulsi dai processi produttivi del settore tessile, disoccupati, senza alcun sostegno al reddito per perdita dell’ammortizzatore sociale e/o ancora per breve tempo in fruizione di ammortizzatori sociali a vario titolo, con difficoltà di accesso al credito.
Le domande di accesso al Fondo potranno essere presentate tramite via telematica a partire dal 1° aprile e sino al 30 aprile 2016.
La stampa della domanda, dovrà essere inviata, entro i sette giorni successivi dall’invio telematico, esclusivamente tramite raccomandata, posta celere o corriere, con ricevuta di ritorno, al seguente indirizzo:
Fondo Microcredito FSE
c/o SFIRS S.p.A.
Via Santa Margherita, 4 – 09124 Cagliari
ovvero tramite posta certificata (pec) con firma digitale del proponente/legale rappresentante all’indirizzo pec: sfirs@legalmail.it

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I problemi delle Università isolane legati all’utilizzo dei costi standard ai fini della determinazione del finanziamento statale, sono stati affrontati oggi a Roma nel corso di un incontro svoltosi al ministero di viale Trastevere, tra il ministro dell’Istruzione, università e ricerca, Stefania Giannini, il governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru, l’assessore regionale della Pubblica istruzione, Claudia Firino, e i rettori delle Università di Cagliari, Maria del Zompo, e Sassari, Massimo Carpinelli.

«Abbiamo sottolineato che c’è un caso specifico, in Sardegna, legato all’insularità e alla bassa densità di popolazione. L’attuale metodo di valutazione è tarato a livello nazionale e non tiene conto delle dimensioni del bacino di attrattività degli studenti che di fatto penalizza la Sardegna – ha dichiarato Pigliaru chiedendo alla Ministra la revisione dell’attuale disegno di sanzioni e premi -. La Ministra ha riconosciuto il caso specifico della Sardegna e si è impegnata a prevedere apposite modifiche perequative all’attuale sistema già per il 2016, mentre per gli anni successivi c’è l’impegno a riconoscere a livello strutturale la discriminante dell’insularità, legata alla bassa densità di popolazione tipica della Sardegna. Attendiamo nei prossimi giorni la proposta con la quantificazione della perequazione, che valuteremo con attenzione.» 

In ragione dell’insularità, della bassa densità di popolazione e dell’alto tasso di abbandono scolastico, infatti, la Sardegna ha un bacino di studenti universitari inferiore di circa il 50% rispetto a un ateneo del Nord Italia. Ciò significa che gli atenei sardi non giocano in condizioni di pari opportunità con gli altri, per ragioni che nulla hanno a che fare con le performance dell’Università.

«La Sardegna sta puntando sull’istruzione e sull’innalzamento del numero dei laureati, non si può permettere di perdere finanziamenti su un settore così sensibile e strategico. Non va bene prevedere un sistema univoco, in condizioni differenti: l’universitario regolare dovrebbe pesare maggiormente dove è più difficile attrarre studenti» ha dichiarato l’assessore Claudia Firino, che ha inoltre sottolineato l’importanza di avere certezze sui finanziamenti statali alle borse di studio attualmente in calo, imprescindibili per potenziare gli Atenei sardi. L’assessore della Pubblica Istruzione ha concluso avanzando l’esigenza di prevedere modifiche ai parametri Isee e Ispe che incidono sull’efficacia delle misure del diritto allo studio.

Il sistema dei parametri legati al “costo standard di formazione per studente in corso”, come definito nel Decreto n. 893 del 2014, attualmente incide per il 25% nella definizione dell’assegnazione del fondo statale ordinario e ha già determinato una significativa diminuzione dei fondi per le Università sarde.

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Prende finalmente corpo il progetto che prevede il dragaggio dei fondali del porto di Portovesme, condizione necessaria e indispensabile per la piena funzionalità dell’infrastruttura e per i progetti di sviluppo dell’area industriale e dell’intero territorio. Questa mattina si è svolta a Cagliari la conferenza di servizi istruttoria per l’esame e l’approvazione del progetto dei lavori che prevede una spesa di 15 milioni e 800mila euro finanziati dal Piano Sulcis. La conferenza di servizi ha dato parere favorevole al progetto, presentato dal Consorzio Industriale di Carbonia Iglesias su delega dell’assessorato dell’Industria. Espletato l’ulteriore iter burocratico la gara per l’appalto dovrebbe essere bandita entro il 15 aprile.
Il dragaggio del porto consentirà l’utilizzazione della banchina est, finora impedita dai bassi fondali, e l’eliminazione delle interferenze all’interno del porto tra traffici di natura diversa, compreso il rilevante traffico commerciale e turistico da e per Carloforte. In più, l’intervento porterà a una gestione ottimale dell’intero sistema portuale attribuendo allo scalo un ruolo strategico a servizio del comparto industriale, soprattutto come attrattore di nuovi insediamenti.
Porto Portoscuso 6 copia

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Il ministero dello Sviluppo economico ha lanciato oggi, con una dotazione iniziale di 65 milioni e con la firma, da parte del ministro Federica Guidi, dell’Atto di Indirizzo in materia di Smart City, il primo programma di intervento per le Città Intelligenti.

Il programma mira a rafforzare la dotazione infrastrutturale delle città, attraverso Smart Grid interconnesse con le infrastrutture di banda larga, e a potenziare la capacità dell’industria di rispondere ai fabbisogni di servizi innovativi espressi dalle Smart City, grazie a quartieri-pilota in cui verranno sperimentate soluzioni non ancora presenti sul mercato.

Per raggiungere questi obiettivi, il Mise ha deciso di puntare su progetti pubblico-privati ben identificati e misurabili, sia nelle risorse occorrenti che nella loro sostenibilità, grazie anche ad un confronto continuo con le Città e con gli stakeholder privati, dedicando iniziali 65 milioni di euro all’attivazione di due specifiche misure: la prima, finalizzata alla promozione di infrastrutture e servizi energetici efficienti e connessi nelle aree urbane; l’altra all’attivazione di appalti pre-commerciali di grandi dimensioni in risposta ai fabbisogni più innovativi espressi dalle amministrazioni.

Il programma prenderà avvio dalle aree metropolitane, grazie alla stretta collaborazione avviata in queste settimane con il coordinatore ANCI delle Città Metropolitane, Dario Nardella.

Oggi si è tenuto, presso il ministero dello Sviluppo economico, il primo incontro con i rappresentanti delle città metropolitane, alla presenza del Sottosegretario di Stato con delega alle Smart City, Antonio Gentile, che ha sottolineato come «Le Smart City rappresentino un contesto particolarmente favorevole alla sperimentazione di misure in grado di generare crescita con occupazione, perché è in esse che le tecnologie digitali possono incrociarsi con infrastrutture innovative, nuovi servizi e migliori sistemi di efficientamento energetico. Grazie agli investimenti che il programma metterà in moto, si potrà generare non solo un significativo impatto su qualità della vita, crescita economica ed occupazione, ma rendere l’Italia un paese attrattivo per la sperimentazione dei più evoluti modelli di Smart City da parte di aziende multinazionali e delle eccellenze italiane».

Esponendo ai rappresentanti di ANCI e Città Metropolitane il contenuto dell’atto di indirizzo, il capo di gabinetto del ministro dello Sviluppo economico, Vito Cozzoli, ha ribadito come «l’obiettivo del Ministero sia quello di trasformare l’Italia in un Paese attrattivo per sviluppare una industria delle Smarter City. I quartieri-pilota, definiti d’intesa con le Città Metropolitane, consentiranno da un lato di promuovere Smart Grid di nuova generazione, facendo leva anche sui nuovi investimenti in Banda Ultra Larga; dall’altro di accelerare Servizi e Dispositivi Smart, anche attraverso la valorizzazione di Open e Big Data, generando così un percepibile miglioramento della qualità della vita per i cittadini e del contesto operativo per le imprese. Le soluzioni tecnologiche che finanzieremo diverranno un’ulteriore eccellenza che l’Italia potrà esportare nel mondo».

Nei prossimi giorni, il Mise avvierà una consultazione con gli operatori privati nei settori IT, Energia e TLC, finalizzata alla realizzazione condivisa delle Linee Guida per i progetti.

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Sabato 12 marzo, alle ore 10,30, presso la sede sita in Via Carrara 21, ad Iglesias, si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’associazione culturale denominata “Progetto per Iglesias”.

Nel corso della conferenza interverranno i soci fondatori che illustreranno i punti salienti del progetto, gli obiettivi e i percorsi che saranno adottati nella programmazione generale della stessa associazione nel corso del tempo.

Maurizio Cerniglia.

Maurizio Cerniglia.

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Gianmario Demuro 55

I problemi dei precari della Regione sono stati esaminati nella seduta congiunta di I e II commissione con l’assessore degli Affari generali Gianmario Demuro. Sono 1.101 i precari transitati a vario titolo nel sistema regionale (amministrazione centrale, enti e agenzie) negli ultimi dieci anni. Di questi, 152 sono ancora in servizio.

I dati sono stati forniti dall’assessore agli Affari Generali Gian Mario Demuro che ha illustrato nei dettagli i risultati del monitoraggio sul fenomeno del precariato sollecitato da una risoluzione approvata all’unanimità dalla Prima e Seconda Commissione il 14 ottobre scorso.

Dalla ricognizione assessoriale rimangono fuori i 1.703 precari dell’Ente Foreste, destinatari di specifici programmi di stabilizzazione, e i 301 dei Cesil-Csl, attualmente in forza all’Agenzia del Lavoro e in procinto di ottenere un provvedimento di stabilizzazione grazie a uno specifico provvedimento di legge che sarà discusso dal Consiglio subito dopo l’approvazione della manovra finanziaria.  Un monitoraggio a parte sarà invece necessario per i precari delle Asl, delle province e delle società in house.

«La Regione non si è comportata bene con le persone contrattualizzate in questi anni – ha detto Demuro – è arrivato il momento di recuperare serietà attraverso soluzioni percorribili nel rispetto dei vincoli di bilancio e delle disposizioni di legge.»  

I presidenti delle Commissioni Lavoro e Autonomia Gavino Manca e Francesco Agus hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto dall’assessorato e auspicato un percorso rapido per il superamento del precariato.

«Serve ora un ulteriore approfondimento sulla situazione nelle Asl, nelle province e nelle società in house – ha detto Manca – il Consiglio dovrà darsi tempi rapidi per avanzare proposte da discutere con la Giunta. Sarebbe opportuno definire il quadro complessivo entro il prossimo mese di giugno. L’obiettivo è chiudere la partita entro i prossimi 3 anni tenendo conto di tutti gli strumenti utili per l’accesso alla pubblica amministrazione come la mobilità e i concorsi pubblici.» 

Giudizio condiviso dal presidente Francesco Agus: «Giugno credo sia un termine ragionevole per avanzare una proposta operativa. I numeri del precariato in carico alla Regione e ai suoi enti strumentali sono contenuti – ha detto Agus – la nostra non è una situazione drammatica come quella di altre Regioni, il problema è risolvibile. Ora occorre evitare il ricorso a strumenti tampone per risolvere le emergenze. Senza un provvedimento definitivo i precari attualmente in servizio rischiano di andare a casa».

Conclusa l’audizione sul precariato, la Prima Commissione ha sentito gli assessori all’Industria Maria Grazia Piras e agli Affari Generali Gian Mario Demuro sul disegno di legge per la semplificazione dei procedimenti amministrativi. Il provvedimento sarà esaminato dalla Commissione subito dopo l’approvazione della manovra finanziaria.