21 July, 2024
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La seconda edizione di Primavera Sulcitana avrà inizio nel comune di Carbonia i prossimi 9 e 10 aprile.

La kermesse itinerante che coinvolge i comuni del Sulcis Iglesiente, fresca del prestigioso riconoscimento del premio Italive 2015 come miglior evento dell’anno nella categoria mostre, mercati e fiere, presenterà alla stampa, agli operatori turistici ed al pubblico di Cagliari e area vasta date e programmi della kermesse il 19 e 20 marzo, presso la Corte, in Giorgino di Cagliari, animata per 48 ore da esposizioni artigianali, enogastronomiche ed agroalimentari. Verrà proposto anche un doppio festival, quello dello street food e quello dei vini del Sulcis Iglesiente.

Dopo due settimane, quindi, il via dell’intera kermesse che per 11 fine settimana animerà i comuni del Sulcis Iglesiente.

La tappa inaugurale punterà i riflettori sul patrimonio archeologico e culturale, dando grande attenzione alla storia recente mineraria di Carbonia. Storie di miniera e di uomini e donne, il tutto come da modello Primavera Sulcitana, nel quale le bellezze del territorio verranno accompagnate dalle produzioni agroalimentari ed enogastronomiche portando a conoscenza di ospiti e turisti quanto di “buono” il territorio ha da offrire.

Premiazione ITALIVE.it 1

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I Tamuna 2 copia

La rassegna musicale itinerante “Mare e Miniere” approda domani sera a Villamassargia per il secondo appuntamento con i siciliani Tamuna, vincitori del premio della critica per l’edizione 2014 del Premio Andrea Parodi, che si esibiranno alle ore 20,00, presso Casa Fenu, in via Santa Maria.

Dal cuore di Palermo, dal triangolo formato da quartieri Kalsa, Zisa e Noce, i Tamuna propongono una musica dai sapori antichi ed allo stesso tempo estremamente contemporanei. “Woodrock”, rock di legno, in quanto principalmente acustico, così hanno scelto di definire la loro musica, che unisce diverse sonorità, dalla musica popolare siciliana ad influenze black, rock, reggae e pop. Il tamburello incontra quindi il cajon, le chitarre ed i bassi acustici, senza porsi alcun limite. Anche il nome è un omaggio alla contaminazione tra cultura, infatti, Tamuna in georgiano significa portatori di pace, ma è anche il nome della regina più importante della Georgia “Tamar” detta anche “re dei re, regina delle regine”, un personaggio leggendario nel piccolo paese caucasico, a cavallo tra Europa ed Asia.

La rassegna Mare e Miniere, organizzata dall’Associazione Elenaledda vox, con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna, della Regione Autonoma di Sardegna – Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dei comuni coinvolti, giunge alla nona edizione proponendo un ricco programma artistico, educativo e naturalistico, il cui obiettivo è ridare centralità ai luoghi legati al mare e alla cultura geomineraria del Sulcis Iglesiente, un territorio dalle radici culturali profondissime e dal fascinoso patrimonio storico ed archeologico. Seguendo la collaudata formula delle precedenti edizioni, dall’area sulcitana la rassegna si irradierà in tutta l’isola con concerti ed eventi che toccheranno località di tutta la Sardegna, coinvolgendo le comunità e richiamando per tutto l’anno visitatori non solo interessati a consumare il magnifico blu delle acque mediterranee, ma anche a trovare benessere psico-fisico personale e a dedicarsi alla formazione culturale.

Dal 24 al 26 marzo 2016, Iglesias ospiterà l’anteprima dei Seminari di Musica, Canto e Danza Popolare con i corsi di Canto Popolare (docenti Elena Ledda e Simonetta Soro), organetto diatonico (docente Totore Chessa) e launeddas (docente Luigi Lai). Sarà un’occasione preziosa non solo dal punto di vista musicale, ma anche per assistere dal vivo ai meravigliosi riti della Settimana Santa che annualmente si tengono ad Iglesias.

Il programma di Mare e Miniere 2016 entrerà nel vivo dal 27 giugno al 2 luglio 2016, con la serie completa dei seminari di musica, canto e danza popolare, in un’edizione arricchita ed ampliata nella proposta formativa, dopo il grande successo di pubblico degli scorsi anni. I corsi saranno tenuti da grandi maestri come Luigi Lai (launeddas) e Totore Chessa (organetto diatonico), depositari del repertorio tradizionale della musica sarda, e da alcuni tra i principali protagonisti del folk italiano, quali Elena Ledda e Simonetta Soro (canto popolare), Pietro Cernuto (flauti di canne o pastorali), Carlo Rizzo (percussioni), Nando Citarella (percussioni e danze popolari con Nathalie Leclerc), Simone e Nicolò Bottasso (musica d’insieme), Alessandro Foresti (canto corale) e Giuseppe Molinu (ballo sardo). Gli stage sono indirizzati sia a musicisti già formati sia a chi desidera avvicinarsi per la prima volta al mondo musicale tradizionale.

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Asl 7 Fabio Murru 3 copia Asl 7 Fabio Murru 2 copia Asl 7 Fabio Murru 1 copia

Il commissario Antonio Onnis ha presentato stamane il Piano di riorganizzazione dei presidi della Asl 7 di Carbonia. Alla conferenza stampa erano presenti i Direttori Amministrativo e Sanitario, i Dirigenti Medici dei presidi Sirai, CTO e Santa Barbara.

Nel corso della conferenza si è parlato del superamento dell’attuale frammentazione del sistema ospedaliero, attraverso una rete di servizi specialistici che operano in maniera integrata, valorizzazione degli standard qualitativi e quantitativi recentemente definiti dal ministero della Salute tenendo conto delle caratteristiche geografiche e demografiche del territorio: prende corpo la riorganizzazione dei presidi della ASL 7, così come previsto dal progetto della rete ospedaliera regionale. Il CTO di Iglesias sarà l’ospedale delle attività programmate e di elezione, con lo sviluppo dei reparti di week surgery e e day surgery per la chirurgia e l’ortopedia, mentre il Sirai di Carbonia gestirà l’emergenza-urgenza. Il Santa Barbara, sarà dedicato alle attività ambulatoriali, configurandosi come presidio di raccordo tra le attività ospedaliere e territoriali. Il nuovo modello organizzativo permetterà l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse tecnologiche, strutturali (ambienti di degenza, sale operatorie, ambulatori) ed umane.

Si comincia questa settimana con la predisposizione degli spazi e degli arredi per il passaggio del reparto di Pediatria dal Santa Barbara al CTO attraverso un cronoprogramma molto fitto e dettagliato, che si concluderà lunedì prossimo 7 marzo con il trasferimento dei piccoli pazienti (che pertanto non subiranno alcun disagio) attraverso un percorso cittadino protetto dalle 9.00 alle 14.00. Il reparto, dotato di 20 posti letto totali occuperà l’ala nuova del primo piano; contestualmente avverrà il trasferimento interno della chirurgia pediatrica negli stessi spazi.

Da martedì 8 marzo lo stesso schema sarà adottato per lo spostamento interno dei reparti di Chirurgia e Ortopedia nel nuovo reparto del CTO, che si concluderanno il 14 marzo con il trasferimento in sicurezza dei pazienti. I reparti dotati di 20 posti letto, occuperanno il sottopiano (l’area adiacente al nuovo blocco operatorio) e saranno gestiti in ottica dipartimentale, con l’attivazione della week surgery e day surgery (reparto “aperto” dal lunedì al venerdì).

La tabella di marcia prosegue con il trasferimento (attualmente in fase di pianificazione) dei reparti di Pronto Soccorso, Radiologia e Medicina che si concluderanno verosimilmente il 4 aprile pv.

Contestualmente nei prossimi giorni inizierò la formazione degli operatori (medici e infermieri) sull’utilizzo delle nuove sale operatorie del P.O. Sirai di Carbonia (presidio destinato alle gestione dell’emergenza-urgenza): i lavori del blocco sono infatti già conclusi.

Un invito da parte della Direzione Aziendale a tutti gli operatori affinché dedichino “piena e completa  collaborazione” alla realizzazione, nei tempi, del programma e della fase operativa.

I trasferimenti prevedono inoltre il coinvolgimento degli stakeholder istituzionali e non (Comune, Prefettura, Forze dell’Ordine, associazioni di volontariato, organi di stampa, ecc.) affinché la cittadinanza sia informata tempestivamente dei cambiamenti in atto; il sistema sarà anche supportato da adeguata segnaletica interna ed esterna al presidio e dalla modifica del sistema di transito e sosta auto all’interno dell’area ospedaliera.

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armata, portierato, custodia, manutenzione impianti di sicurezza presso gli immobili della Regione Autonoma della Sardegna e lavaggio autoveicoli, che denunciano l’esiguità delle loro buste paga che risultano essere sotto la soglia di povertà.

«Non dimentichiamo – scrivono in una nota – che dietro questi lavoratori ci sono la vita di intere famiglie che non possono certo andare avanti con una busta paga che accredita circa 674 euro mensili, su un monte ore di 150 su una base oraria di circa 4.607 euro all’ora.

Il Consiglio regionale ha approvato, nella seduta del 15 luglio 2015, la risoluzione n. 12 della Prima Commissione permanente (Autonomia, ordinamento regionale, rapporti con lo Stato, riforma dello Stato, enti locali, organizzazione regionale degli enti e del personale, polizia locale e rurale, partecipazione popolare), e della Seconda commissione permanente (Lavoro, cultura, formazione professionale, istruzione, beni e attività culturali, identità linguistiche, informazione), e ci chiediamo per quali motivi la Giunta regionale non abbia ancora intrapreso delle azioni efficaci per risolvere questa situazione.»

«In questo clima di incertezza – concludono Comandini e Cocco – dobbiamo garantire ai lavoratori addetti ai servizi fiduciari di porre in essere tutte le strategie necessarie per sanare questa situazione e vigilare affinché, in futuro, si proceda salvaguardano i livelli occupazionali ma anche e, soprattutto, quelli retributivi.»

Piero Comandini 6

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La Quinta Commissione del Consiglio regionale questa mattina ha sentito in audizione i rappresentanti dei pescatori di Cabras, Marceddì e Santa Giusta, il direttore dell’Istituto Zooprofilattico, Alberto Laddomada, e la funzionaria dell’Ufficio veterinario per gli adempimenti degli obblighi comunitari del ministero della Salute, Angelina Cabigliera, sulle problematiche dei compendi ittici della Sardegna e le questioni legate alla sicurezza sanitaria dell’import-export del settore zootecnico.

I presidenti dei consorzi di pesca dell’oristanese hanno illustrato alla Commissione i disagi e i pesanti danni economici causati dalla massiccia presenza di cormorani negli stagni.

«La situazione è ormai fuori controllo – ha spiegato il presidente del Consorzio Pontis di Cabras Francesco Meli – nel nostro compendio il numero dei cormorani ha superato quota 15mila, ogni giorno perdiamo circa 45 quintali di pesce. Il danno annuale è di oltre 4 milioni di euro».

Meli ha definito “inutili” le azioni di dissuasione messe in campo quotidianamente per cercare di allontanare i volatili: «L’utilizzo di cannoncini a gas e l’esplosione intermittente di petardi non hanno sortito alcun effetto. Dal 2008, anno in cui si è deciso di interrompere gli abbattimenti controllati, il numero dei cormorani è raddoppiato. E’ necessario rivedere le norme e ottenere dall’Unione Europea l’autorizzazione agli abbattimenti».

Stessa richiesta è stata avanzata da Franco Zucca, presidente del Consorzio Pesca Marceddì e da Antonino Muroni del Consorzio Santa Giusta: «Al danno si è aggiunta la beffa – hanno detto Zucca e Muroni – il milione di euro di indennizzi stanziato per il ristoro dei danni è assolutamente insufficiente. L’abbattimento controllato è l’unico strumento efficace per cercare di ridurre i danni. Non è vero che in questo modo si metterebbe a rischio una specie protetta. L’abbattimento è una forma di dissuasione: con pochi uccelli uccisi si riesce ad allontanare gli altri».

Sull’argomento saranno sentiti nei prossimi giorni gli assessori dell’Agricoltura e dell’Ambiente Elisabetta Falchi e Donatella Spano. Spetta infatti alla Regione avanzare la richiesta all’Unione Europea per ottenere l’autorizzazione agli abbattimenti controllati: «Chiederemo loro di approfondire la questione – ha detto il presidente della Commissione Luigi Lotto – è impensabile riuscire a trovare nel magro bilancio regionale tutti i soldi per indennizzare i pescatori, occorre dunque mettere in atto tutte le iniziative per evitare o, almeno, ridurre i danni».

Alberto Laddomada (IZP) e Angelina Cabigliera (Uvac) hanno illustrato norme e procedure che regolano la movimentazione dei cavalli, argomento di particolare rilevanza in vista della prossima approvazione da parte della Commissione “Attività Produttive” della proposta di legge per il rilancio del comparto ippico.

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«Dal primo marzo i pazienti stomizzati della Asl 7 non possono più recarsi nella propria farmacia di fiducia per ritirare i presidi sanitari ©necessari per le loro cure (placche, sacche, etc.), ma devono rivolgersi esclusivamente (personalmente o tramite soggetti autorizzati) alle farmacie dell’Azienda Sanitaria, una a Carbonia e l’altra a Iglesias. Fin qui poco male, del resto è ormai da un po’ che siamo abituati alle scelte del commissario Antonio Onnis dettate dalla solita logica del risparmio economico. Il punto è che attualmente i presidi in questione non sono nella disponibilità delle farmacie Asl e, secondo quanto hanno raccontato alcuni malcapitati, il personale non è nemmeno in grado di dare notizie sull’arrivo della merce. E di sicuro non possiamo accettare che i pazienti siano costretti a rifugiarsi nelle farmacie private per acquistare a prezzo pieno presidi che costano un occhio della testa.»

La denuncia arriva da Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«Passi pure la fredda logica del risparmio che contraddistingue l’azione della dirigenza Asl e sta alla base del provvedimento, ma è inaccettabile che a pagare la disorganizzazione dell’Azienda sanitaria debbano essere i cittadini. Questa situazione – conclude Ignazio Locci – deve essere al più presto risolta: faccio un appello al Commissario affinché disponga immediatamente l’avvio delle procedure per il reperimento dei presidi.»

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L’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, è intervenuto, ieri sera, all’incontro con la stampa in occasione della visita a Cagliari di una delegazione del Comitato olimpico internazionale.
«Puntiamo a lanciare la Sardegna come isola del vento, luogo dove si possono praticare tutti gli sport in mare, attraverso un progetto sul quale abbiamo deciso di investire risorse Por e regionali, coerente con la strategia generale sulla qualità della vita – ha detto Francesco Morandi -. La candidatura della città e dell’Italia alle Olimpiadi rappresenta un’occasione importante per dimostrare che l’Isola è perfettamente in grado di ospitare eventi di questa portata.»
La scelta del Golfo di Cagliari come campo di regata per le Olimpiadi 2024 è un importantissimo riconoscimento per la Sardegna: l’amministrazione statale, Regione e Comune, sono impegnati già da alcuni mesi per la positiva e concreta attuazione di questo percorso. La candidatura italiana ai Giochi olimpici sarà definita a settembre del prossimo anno, e nel sostenere il raggiungimento di questo obiettivo si punta molto sulle caratteristiche uniche del mare, del clima e dell’ambiente del capoluogo, scenario ideale per lo svolgimento degli sport velici e punto di forza per il progetto Roma 2024.
La designazione è arrivata al termine di un rigoroso processo di selezione che ha coinvolto 17 località italiane, effettuato da una commissione tecnica del comitato olimpico. Il capoluogo regionale è sede di regate riconosciuta a livello internazionale, nelle acque del golfo si sono allenate le nazionali di Gran Bretagna, Austria, Svezia, Croazia, Argentina, Germania, Irlanda, Francia e quella italiana. Luna Rossa ha stabilito la sede a Cagliari dal 2013 allo scorso anno.
Le condizioni meteo eccezionali consentono un’attività sportiva di fatto durante tutto l’arco dell’anno. L’elevato numero di giorni utili per le regate è un elemento strategico decisivo che consente di pianificare con precisione i periodi dei test e dei training e di ottimizzare le risorse dal punto di vista economico. Anche il porto, con ampie aree e impianti attrezzati, è facilmente adattabile alle esigenze di ospitare basi nautiche per le gare olimpiche.
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Il punteruolo rosso

L’assessorato regionale dell’Agricoltura, alla luce dei nuovi focolai riscontrati, ha integrato con l’aggiornamento delle zone delimitate al 31 gennaio 2016, il nuovo piano d’azione regionale per contrastare l’introduzione e la diffusione in Sardegna del punteruolo rosso della palma (Rhynchophorus ferrugineus – Olivier).
Il piano, elaborato tenendo conto dello stato delle infestazioni nell’Isola, si applica su tutto il territorio regionale ed è volto a proteggere dagli attacchi di questo aggressivo parassita le palme riconosciute “sensibili”, comprese quelle non rientranti tra le specie già individuate.

Il documento illustra, in particolare, le misure da adottare in materia di:
– prevenzione, lotta all’insetto e risanamento;
– monitoraggio e controllo;
– importazioni da Paesi terzi e spostamenti dei vegetali sensibili;
– formazione e informazione.
Tali indicazioni sono rivolte, oltre che agli uffici regionali competenti, ai produttori, ai commercianti, ai proprietari e ai detentori a qualsiasi titolo di palme.