19 July, 2024
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Martedì 9 febbraio 2016, alle ore 10.30, presso la sede della UST CISL Sulcis Iglesiente, Via Metalla, 12, Iglesias, si terrà la conferenza stampa di presentazione della Marcia su Cagliari – Sciopero Generale in programma per il 16 febbraio 2016. Ne dà comunicazione Fabio Enne Segretario, Generale CISL Sulcis Iglesiente.

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Il segretario generale UST CISL Sulcis Iglesiente Fabio Enne e il segretario generale CISL Funzione pubblica Roberto Fallo criticano pesantemente la riforma della rete ospedaliera approvata due giorni fa dalla Giunta regionale presieduta da Francesco Pigliaru.

«Il presunto riordino della rete ospedaliera ha cancellato Iglesias – scrivono in una nota Fabio Enne e Roberto Fallo -. Per questa ragione condividiamo la lotta del Comitato per la Salute del Sulcis Iglesiente. I presidi Iglesienti hanno avuto nel corso degli anni importanti finanziamenti per la ristrutturazione edilizia e l’ammodernamento tecnologico. Nonostante i ritardi è stata realizzata e praticamente completata una imponente ristrutturazione del Presidio Ospedaliero del CTO di Iglesias.»

«Le decisioni della Regione e del Commissario della ASL 7 – aggiungono Fabio Enne e Roberto Fallo – rappresentano, dunque, uno spreco di denaro pubblico. Ad Iglesias, così come a Carbonia, i disservizi sono quotidiani. La qualità dei servizi e delle risorse destinate alla sanità per l’intero territorio iglesiente non raggiungono il livello minimo statuito dall’art. 117, secondo comma, lettera m) della Costituzione.»

«E’ indispensabile e imprescindibile una riforma del sistema che crei le condizioni per economizzare senza ridurre le prestazioni. Una riforma radicale ed insensibile agli interessi di qualsiasi lobbies: mediche, politiche o di qualunque altra natura. Ha ragione – concludono Fabio Enne e Roberto Fallo – chi chiede una ASL unica, concepita come agenzia di servizi che faccia gli acquisti, gestisca il personale e provveda ai pagamenti per tutta la Sardegna.»

CTO Iglesias 2Ospedale Sirai Carbonia 16

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L’Amministrazione comunale di Iglesias ha avuto oggi un incontro con la prof.ssa Maria Antonietta Mongiu, presidente regionale del Fai (Fondo Ambiente Italiano), nel corso del quale è stato raggiunto un accordo per l’avvio di una importante collaborazione che si svilupperà su più fronti. Si inizierà coinvolgendo gli istituti superiori cittadini in un interessante progetto di alternanza scuola/lavoro finalizzato alla progettazione di eventi e alla valorizzazione di luoghi della cultura. A questo si aggiungeranno il progetto APPRENDISTI CICERONI® e l’organizzazione di una serie di interessanti incontri culturali. Il tutto avverrà con la collaborazione del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.

Maria Antonietta Mongiu 1 copia

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Dura presa di posizione dell’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, nei confronti dell’organismo pagatore Agea

«È passata una settimana da quando Agea ci aveva assicurato che i pagamenti comunitari sarebbero partiti lunedì 1 febbraio – ha detto l’assessore dell’Agricoltura in merito ai ritardi dei pagamenti diretti della PAC (Politica Agricola Comune) e di quelli riguardanti le misure avviate del Programma di sviluppo rurale 2014-2020, già licenziate e inviate a Roma diversi mesi fa dagli uffici dell’Agenzia regionale Argea.-. In questi giorni si sono susseguiti continui rinvii che francamente stentiamo a capire e che sono diventati inaccettabili. Tutta Italia è appesa all’approvazione di questo decreto che prevede i pagamenti di migliaia di domande per un centinaio di milioni di euro. Un decreto che doveva essere firmato già da tempo, ma che a causa di un numero irrisorio di pratiche non in regola è ancora bloccato. Da mesi, in collaborazione con le organizzazioni di categoria agricole nazionali, tutti gli assessorati regionali dell’Agricoltura italiani stanno esercitando ogni possibile pressione nei confronti di Agea e del Mipaaf. Un lavoro di squadra su cui ci confrontiamo costantemente.»
L’assessore ha assicurato che «il pressing su Ministero e Agea andrà avanti con la dovuta fermezza» fino a quando non si sbloccheranno i pagamenti. «Se l’Organismo pagatore nazionale non è capace di gestire la situazione – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura – vorrà dire che faremo da soli. Riprenderemo in mano i fascicoli aperti nei mesi scorsi per velocizzare i lavori di istituzione dell’Organismo pagatore regionale. Si tratta di un lavoro lungo e difficile, che richiede risorse economiche e professionali importanti – ha concluso Elisabetta Falchi – ma che dobbiamo far ripartire a marce forzate. È intollerabile che decine di migliaia di agricoltori e pastori sardi debbano farsi carico, con debiti e mutui aperti per gestire l’emergenza, delle difficoltà causate da una macchina amministrativa nazionale inadeguata.»
Elisabetta Falchi 2

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Donatella Spano 2

L’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano ha insediato il nuovo tavolo tecnico della Protezione civile con il compito di elaborare il “Piano regionale di protezione civile per il rischio idraulico e idrogeologico”, uno strumento indispensabile per perfezionare ulteriormente le procedure di emergenza, le attività di monitoraggio del territorio e di assistenza alla popolazione. Nella prima riunione convocata nella sede della Protezione civile, sono stati dettati i tempi e affrontati gli elementi di maggiore complessità del documento, seguendo l’approccio emergenziale già adottato per il piano regionale antincendio.
«Stiamo investendo in sicurezza portando avanti il perfezionamento del Sistema di protezione civile regionale – spiega l’assessore Spano – e la redazione del Piano è fondamentale perché rafforza quanto già previsto nel Manuale operativo delle allerte. Nella complessità del disegno del Sistema stiamo seguendo tempi molto precisi. Viviamo purtroppo in un territorio fortemente vulnerabile e colpito da eventi calamitosi con una frequenza sempre maggiore per cui è davvero importante tenere fede anche al cronoprogramma della pianificazione.»Per la titolare della Difesa dell’Ambiente è cooperazione l’altra parola chiave accanto a sicurezza: «I nuovi scenari di cambiamento climatico impongono un’azione a livello nazionale e a livello locale – afferma -. Operiamo infatti in stretta collaborazione con la Protezione civile nazionale e restiamo in ascolto delle istanze degli enti locali affinché assieme si possa fare fronte alle esigenze effettive nel miglior modo possibile».»

Fanno parte del tavolo tecnico, oltre che la direzione generale della Protezione civile, i direttori dell’Adis (Agenzia regionale del distretto idrografico), dell’Arpas (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Sardegna), del Corpo Forestale, dell’assessorato dei Lavori pubblici, dell’Ente foreste e dell’Enas (Ente acque della Sardegna). I componenti del tavolo tecnico stanno lavorando alla predisposizione, secondo uno schema coordinato, delle attività operative necessarie a un intervento di prevenzione e soccorso “armonizzato e sinergico”, sia a favore del territorio che delle popolazioni esposte a eventi calamitosi in caso di emergenza. Non solo: si prepara anche un documento di ricognizione e di conoscenza del territorio rispetto alle varie ipotesi di rischio.

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Cristiano Erriu 1
L’assessorato regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, ha autorizzato l’impegno della somma complessiva di euro 20.471.270 per la gestione associata di funzioni comunali.
Le Unioni dei Comuni che, tra fondi statali e fondi regionali, riceveranno le maggiori risorse, sono: Marmilla 874.732,95 euro; Ogliastra 791,161,24 euro, Alta Marmilla 763.661,80. L’unione dei Comuni Metalla e il Mare riceverà 718,795,98 euro, l’Unione dei Comuni del Sulcis 468.502,38 euro.
Quattro Unioni dei Comuni non riceveranno alcun contributo: tre per non aver presentato istanza (Arcipelago del Sulcis, Villanova e Nord Ogliastra), la quarta, quella del Nuorese, è stata esclusa ai sensi dei pp. 6 e 9 dell’allegato alla delibera GR n. 49/6 del 17/12/2012: “Disposizioni attuative”.

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Gianmario Demuro 2
«Sul taglio dei permessi e dei distacchi sindacali ci siamo attenuti ai principi della normativa nazionale nella logica del contenimento della spesa pubblica, senza alcuna volontà di ledere i diritti delle organizzazioni sindacali con le quali ci siamo costantemente confrontati, in diverse fasi, per discutere la materia». Lo precisa l’assessore del Personale Gianmario Demuro.
«I nuovi criteri adottati nella ripartizione di distacchi e permessi sono il frutto di un dialogo continuo con tutti i sindacati che, lo scorso 29 luglio, hanno sottoscritto con il Coran il contratto collettivo quadro per la definizione delle modalità applicative della deliberazione della Giunta regionale n. 16/2 del 14 aprile 2015 sul nuovo assetto delle prerogative sindacali – aggiunge l’assessore Demuro -. Il nuovo assetto, definito in un tempo congruo senza forzature e imposizioni, è fondato su criteri oggettivi legati all’esito delle elezioni per il rinnovo delle Rsu che hanno certificato la nascita di due nuove organizzazioni.»«Sono disponibile a confrontarmi con tutte le sigle sindacali – conclude l’assessore del Personale della Regione Sardegna – nella convinzione che un dialogo sereno e costruttivo sia il miglior viatico per trovare le migliori soluzioni nell’interesse di tutti.»

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Rimane alto il livello della contrapposizione tra maggioranza e minoranza in Consiglio regionale, sull’aumento di Irpef e Irap decretato dalla Giunta e sulle strade alternative che possono essere seguite per scongiurarlo.

Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna, in una nota scrive che «il centrosinistra in realtà non ha nessuna intenzione e voglia di trovare strade alternative all’aumento della pressione fiscale. In questi giorni, infatti, sono frenetici i contatti col Governo per evitare l’impugnazione della legge che ha decretato l’aumento di IRPEF e Irap: la maggioranza spera di superare l’ostacolo, più che concreto, dell’impugnazione e fa finta di cercare soluzioni alternative. Un giorno sono le riserve erariali (risorse dei sardi che lo stato trattiene illegittimamente), un altro giorno è la razionalizzazione della spesa da quella sanitaria a quella per la gestione della macchina regionale».

«Fingono, fanno come i ladri di Pisa, litigano di giorno e agiscono insieme nell’oscurità – aggiunge il consigliere regionale di Sant’Antioco -. Siamo certi che l’assessore Raffaele Paci non consentirà modifiche e i buoni consiglieri del centrosinistra contrari all’aumento delle tasse, impotenti si dovranno adeguare in silenzio. Noi siamo invece convinti che si possa fare qualcosa di serio per evitare l’aumento della pressione fiscale e, come sempre, proporremo la nostra ricetta. Innanzitutto, va ridotta la spesa per il funzionamento della macchina regionale (1,6 miliardi di costo annuo): siamo certi che con poche e semplici mosse si possano risparmiare 200 milioni. E ancora: è necessaria la riduzione di 80 milioni della spesa sanitaria per affrontare meglio la strategia di rientro (limitare il ricorso ai servizi delle cooperative, centralizzare la gestione delle spese per i servizi di albergo ospedaliero – pulizie, ristorazione e lavanderie); occorre mettere sul mercato le quote di partecipazione nelle società di gestione aeroportuali; ed è determinante chiudere definitivamente le partecipate in liquidazione da ben 11 anni. E infine, si abbia il coraggio di eliminare almeno 25 milioni di spesa improduttiva che si annida nei vari assessorati.»

«Queste sono tutte operazioni che si possono compiere senza traumi per nessuno, garantendo invece beneficio ai conti della Regione. Così possiamo evitare l’aumento delle tasse. Noi lanciamo la sfida e attendiamo pazientemente di verificare se realmente, durante la discussione della Finanziaria 2016 – conclude Ignazio Locci -, il centrosinistra dimostrerà di voler evitare le facili strade della pressione fiscale.»

Ignazio Locci 1 copia

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Certo la pioggia, pioggia vera e non quella di coriandoli, scesa a Carbonia questo pomeriggio, non ci è stata per niente amica… la sfilata di carnevale che si sarebbe dovuta concludere in allegria tra balli e canti… ahimè si è spenta velocemente, disperdendosi tra la folla molto composta e poco partecipativa forse a causa del freddo.

Con 6 carri e due gruppi a piedi la sfilata del carnevale 2016, dall’assessorato dello Spettacolo e dell’assessorato del Turismo del comune di Carbonia, dalla Pro Loco e dal CICC, Centro Italiano della Cultura del Carbone, pone ancora una volta l’accento sulla crisi che ha messo in ginocchio il nostro territorio, anche se, per la prima volta dopo tanto tempo non si è portato “in scena” il tema del lavoro che non c’è più o la politica che fa acqua da tutte le parti, ma a farla da padrone sono stati i personaggi della fantasia o della realtà passata… da Titti e Gatto Silvestro, ai figli dei fiori, ai pompieri, a Braccio di Ferro, a Masha e Orso, ai pirati dei Caraibi sino al magico mondo dei clown. Tutti allegri e coinvolgenti hanno dimostrato che seppur con poco ci si può divertire… grandi e piccini insieme per dare un attimo di respiro ad una  città che muore lentamente.

Alla fine della sfilata, davanti a pochi intimi, l’assessore comunale Fabio Desogus ha dichiarato i vincitori: al terzo posto il carro Popeye di Gonnesa; al secondo Happy Hippy di San Giovanni Suergiu; al primo posto i Pompi Ieri di Carbonia.

Forse sarebbe auspicabile, visto il numero dei partecipanti non molto elevato, un accordo tra i comuni del territorio, per l’allestimento di un’unica sfilata del Sulcis Iglesiente che sarebbe sicuramente più seguita e più partecipata.

Appuntamento all’anno prossimo, sperando che l’unica pioggia presente, possa essere fatta di coriandoli e stelle filanti!

Nadia Pische

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