19 July, 2024
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Un fantastico tuffo nel mondo delle FAVOLE, delle FIABE, delle STORIE che ci aiutano a rimanere bambini, quello che ieri a partire dal primo pomeriggio la città di Iglesias ha regalato a grandi e piccini.

Per un attimo la satira politica, la crisi, la mancanza di lavoro, insomma in una sola parola “l’assenza di voglia di vivere e di reagire” ha lasciato spazio a Pinocchio, Braccio di ferro, la Banda Bassotti, Asterix, Frozen, i Pirati, Walt Disney e tanti altri personaggi che, magicamente ci hanno catapultato in un pianeta magico…quello abitato dalla fantasia e dalla creatività dei bambini e delle bambine di tutta la terra.

E’ stato altamente educativo e dimostrativo vedere intere famiglie coinvolte nella sfilata, ma anche a passeggio per le vie cittadine con tanta voglia di incontrarsi e giocare insieme.

Biancaneve ed il suo principe dal palco hanno magistralmente diretto l’arrivo dei gruppi, invitandoli poi a salire sul palco…per ballare con loro.

L’altra informazione interessantissima che vi vorrei dare è che nessun gruppo ha vinto così come nessun gruppo ha perso…

“Tutti hanno vinto” nel momento in cui hanno deciso di mettere in campo la loro creatività, dimostrando in questo modo che… ci si può divertire anche con poco, proprio come ha detto la bellissima Manuela Lai che in compagnia di marito, cognata e figli, ovviamente ha voluto prender parte all’evento.

Soddisfazione alle stelle per l’assessore Simone Franceschi che, intervistato, ha ringraziato il comitato composto dalle associazioni sportive ASD Azzurra 2000, Milly’s angels, Free body, DNA fitness, Feel good  che col patrocinio del comune ha saputo organizzare il tutto con un’abilità veramente straordinaria…

Un augurio finale quello che poi, si è consumato nel rogo dove NORFIEDDU, simbolo del male che attanaglia le nostre vite, ha smesso di esistere dilaniato dalle fiamme.

Nadia Pische

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David Logan.

David Logan.

Una Dinamo formato super travolge Varese (91 a 69, primo tempo 50 a 32) e si rilancia in prospettiva play-off. Sul parquet del PalaSerradimigni non c’è stata partita, a tratti la squadra di Marco Calvani è stata straripante, nel primo quarto letteralmente trascinata dal suo “professore”, David Logan, autore di 20 punti nei primi 12 minuti (alla fine 22 punti a referto, con 3 su 5 da due punti, 5 su 6 da tre punti, 1 su 1 ai tiri liberi, 5 rimbalzi, 5 assist, 32 di valutazione). Ma è stata tutta la Dinamo a brillare, da Rok Stipcevic a Brent Petway, da Jack Devecchi a Lorenzo D’Ercole, a Tony Mitchell e al nuovo arrivato Kenneth Kadji.

Marco Calvani ha mandato in campo Petway, Mitchell, Logan, Alexander e Stipcevic, il collega Paolo Moretti ha risposto con Davies, Faye, Wayns, Kangur e Ferrero. Break biancoblu di 5 punti con David Logan “caldissimo” dai 6.75, seguito da Brent Petway. Una bomba di Kangur ha rotto il ghiaccio per l’Openjobmetis Varese ma la Dinamo ha continuato il suo show con Logan e Alexander. Varese ha reagito nel finale del primo quarto con un break di 4 punti con Ferrero ma Mitchell ha chiuso con una tripla fissando il punteggio sul 25 a 18. Logan, D’Ercole e Devecchi hanno colpito ancora con micidiali triple portando il vantaggio biancoblù sul +20: 42 a 22. La Dinamo ha dilagato dilaga anche con l’apporto degli italiani ed è andata al riposo sul 50 a 32.

Al ritorno in campo dopo l’intervallo lungo, la Dinamo ha giocato in scioltezza, senza forzare, mantenendo comunque sempre un vantaggio cospicuo e rassicurante. Negli ultimi dieci minuti Varese ha provato a tornare in partita, ma la Dinamo ha concesso poco e il ritardo minimo di Varese è arrivato a 16 punti: 79 a 63. Nel finale Varese ha ceduto definitivamente e la Dinamo ha chiuso sul 91 a 69.

La squadra biancoblu sta crescendo a vista d’occhio, sembra un’altra rispetto a quella incostante della prima parte della stagione ed ora, in attesa dell’arrivo del nuovo play Akognon, con uno Stipcevic in gran spolvero, può guardare alla seconda parte della stagione con rinnovata fiducia.

Mercoledì sera, intanto, a Istanbul, la Dinamo si gioca una fetta di stagione, con la partita decisiva per il passaggio della prima fase dell’Eurocup, contro il Galatasaray.

 

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Il Carbonia travolge il Sant’Elena per 3 a 1 e lo sorpassa in classifica, agganciando la Monteponi al terzo posto, a un punto dalla vicecapolista Bosa, battuta ieri a Elmas. La capolista Orrolese, fermata sul 2 a 2 a Siliqua, ha ora cinque punti di vantaggio sul Bosa e sei sulla coppia sulcitana Monteponi-Carbonia.

Il girone A del campionato di Promozione regala ogni settimana grandi emozioni e al vertice resta tutto da decidere nella lotta per l’accesso ai play-off, dando l’Orrolese come grande favorita per la promozione diretta in Eccellenza, a meno di clamorosi crolli nelle ultime dieci giornate.

Calendario alla mano, chi sta meglio tra le sue inseguitrici è il Carbonia che nelle prime cinque giornate del girone di ritorno ha già incontrato tutte le concorrenti nella lotta al vertice: Orrolese, Bosa, Monteponi e Sant’Elena. Se riuscisse a tenere alta la concentrazione fino alla fine, la squadra di Andrea Marongiu dovrebbe essere la grandissima favorita nella corsa verso il secondo posto, a meno che, lo ripetiamo, l’Orrolese cali e decida di riaprire anche la lotta per il primo posto.

La giornata è stata positiva per il Carloforte che si conferma in crescita, con il pari senza goal strappato sul campo del Quartu 2000. Sfortunata, invece, la trasferta dell’Atletico Narcao a Girasole, 1 a 2.

Nel girone A del campionato di Prima categoria, netta vittoria per la capolista Vecchio Borgo Sant’Elia sull’Europa 2008 Domusnovas, 3 a 1, e vittoria con tanti goal per la vicecapolista San Marco a Iglesias, 4 a 2. Larghe vittorie anche per il Cus Cagliari a Pirri, 4 a 0, e per la Ferrini Quartu ad Assemini, 3 a 0.

Nuova vittoria per il Villamassargia sul Villarios, 3 a 2, con conferma del terzo posto solitario, mentre la Fermassenti non è riuscita a centrare a Villasimius la quinta vittoria consecutiva, tornando a casa con un pari, 1 a 1, comunque positivo. Vittoria di misura, infine, per il decimo 07 sul Sinnai calcio a 11. Ha riposato il Tratalias.

 

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Nella sede di via Balilla dell’Istituto comprensivo Deledda-Pascoli, alla presenza del sindaco di Carbonia Giuseppe Casti e dell’amministratore delegato e direttore tecnico della So.Mi.Ca., Giacomo Guadagnini, è stata inaugurata la “panchina-libro”, arricchita dal progetto grafico-pittorico realizzato dagli studenti.

L’iniziativa rientra nel progetto-concorso ideato dalla SO.MI.CA. (società partecipata del comune di Carbonia): “Il libro dei sogni – il futuro che vorrei” a cui ha aderito l’Istituto Deledda-Pascoli. Sulla base del progetto, la panchina a forma di libro, disegnata e realizzata dalla SO.MI.CA, è stata installata nella scuola di via Balilla, dopo essere stata personalizzata e resa originale grazie al progetto grafico ideato e realizzato dagli alunni.

Nei mesi scorsi, dopo una prima preselezione, la commissione esaminatrice ha scelto, tra i tre lavori presentati dalle classi del Deledda-Pascoli, il lavoro vincitore tenendo conto dell’originalità, dei contenuti artistici e dell’attinenza alla tematica del progetto.

L‘obiettivo dell’iniziativa ha voluto mettere insieme i sogni e le capacità artistiche dei giovani, aiutandoli a riflettere su quello che vorranno dalla vita di domani e sul come impegnarsi per realizzarlo.

Con questa iniziativa gli studenti hanno regalato, non soltanto alla propria scuola, ma a tutta la città di Carbonia, una nuova prospettiva del futuro, aiutando a comprendere come le idee siano la leva del cambiamento, di cui tutti abbiamo bisogno.

Il sindaco Giuseppe Casti ha ringraziato la SO.MI.CA. e l’amministratore delegato Giacomo Guadagnini, per l’ideazione del concorso-progetto e per la realizzazione della panchina; la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Deledda-Pascoli, Gabriella Piras, per aver accolto il progetto con entusiasmo e ringrazia studenti e insegnanti per averlo realizzato con grande impegno e talento artistico.

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L’Arbus ha bloccato la Monteponi sul pari a reti bianche, il lanciatissimo Bosa (32 punti nelle ultime 14 giornate) è stato fermato dalla Frassinetti di Virgilio Perra (2 a 0), pari senza goal anche tra Villacidrese e Guspini Terralba e vittoria di misura, 1 a 0, per la Tharros sul sempre più inguaiato Senorbì. Sono questi i risultati dei quattro anticipi della quinta di ritorno del girone A del campionato di Promozione regionale, fissati per evitare le coincidenze con le sfilate del Carnevale.

Questo pomeriggio il Carbonia ospita il Sant’Elena (dirige Mauro Porta di Oristano, assistenti di linea Felice D’Ambra e Giacomo Sanna di Cagliari), battuto 2 a 0 all’andata, e con una vittoria si rilancerebbe nella corsa verso il secondo posto, considerato che per il primo la capolista Orrolese sembra aver posto una forte ipoteca, con un vantaggio di quattro punti sul Bosa che oggi potrebbero diventare sette in caso di vittoria sul campo del Siliqua di Titti Podda (dirige Enrico Cappai di Cagliari, assistenti di linea Dionigi Mocci e Andrea Cornacchia di Cagliari). Alla vigilia il Sant’Elena (36) precede di 2 punti il Carbonia (34), a due lunghezze dal Bosa e a una dalla Monteponi.

Il Carloforte, rilanciato dalla vittoria di sette giorni fa sulla Villacidrese, cerca una conferma sul campo del Quartu 2000 (dirige Eros Daniele Carta di Cagliari, assistenti di linea Michele Serra e Stefano Meloni di Cagliari), formazione assetata di punti dopo la sconfitta subita sul campo dell’Atletico Narcao che questo pomeriggio gioca a Girasole (dirige Marco Medda di Cagliari, assistenti di linea Maurizio Picciau e Gabriele Casti di Cagliari).

Nel girone A del campionato di Prima categoria, la capolista Vecchio Borgo Sant’Elia ospita l’Europa 2008 Domusnovas, mentre la prima inseguitrice, la San Marco, distanziata di quattro lunghezze. Il Villamassargia, lanciatissimo, terzo in classifica a sei punti dalla vetta, cerca i tre punti nel match casalingo con il Villasor; il Sinnai calcio a 11 gioca sul campo del Decimo 07 mentre la Fermassenti insegue la quinta vittoria consecutiva, impresa che le riuscì nelle prime cinque giornate del girone d’andata, sul campo del Villasimius, formazione con la quale, insieme alla Ferrini Quartu, condivide il quinto posto in classifica, con 30 punti, ma contrariamente alla squadra di Walter Poncellini, in calo di rendimento (5 punti nelle ultime 7 partite disputate).

Completano il programma della quinta giornata di ritorno, le partite Halley Assemini – Ferrini Quartu e Uragano Pirri – Cus Cagliari. Riposa il Tratalias.

Pallone

 

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Giacomo Tachis e Antonello Pilloni - Fonte http://www.cantinadisantadi.it/ .

Giacomo Tachis e Antonello Pilloni – Fonte http://www.cantinadisantadi.it/ .

Lino Cani (direttore commerciale) e Antonello Pilloni (presidente) - Fonte http://www.cantinadisantadi.it/ .

Lino Cani (direttore commerciale) e Antonello Pilloni (presidente) – Fonte http://www.cantinadisantadi.it/ .

E’ morto ieri, all’età di 82 anni, Giacomo Tachis, il re degli enologi italiani. Originario di Poirino (Torino), ha studiato alla Scuola di enologia di Alba ed ha lavorato per tantissimi anni in Toscana e in Sardegna. Ha lasciato l’attività di winemaker nel 2010 per dedicarsi, nella sua casa di San Casciano Val di Pesa, in Toscana, a studiare, a scrivere e alla custodia di antichi volumi, da appassionato bibliofilo. Ha inventato, negli anni, grandissimi vini, pluripremiati ed esportati con successo in tutti i Continenti, tra i quali, in Toscana, il Tignanello, il Solaia e il Sassicaia, e, in Sardegna, il Terre Brune della Cantina Santadi e il Turriga della Cantina Argiolas di Serdiana. Ha diretto per 32 anni le Cantine Antinori.

Nel mese di luglio 2011 Giacomo Tachis non poté partecipare, per le precarie condizioni di salute, ai festeggiamenti organizzati dalla Cantina Santadi per il raggiungimento del traguardo del mezzo secolo di attività, ai quali teneva tantissimo. Nel corso della cerimonia echeggiò il suo nome, in quanto grande amico del presidente Antonello Pilloni e della Sardegna, in particolare del Sulcis. Si deve a lui la valorizzazione del Carignano ed il raggiungimento degli altissimi livelli di qualità di tutte le produzioni della Cantina Santadi.

Nel 2014 Giacomo Tachis ha ricevuto la massima onorificenza della Regione Toscana, la medaglia d’oro con il simbolo del Pegaso, ritirata dalla figlia Ilaria perché impossibilitato a muoversi.

Nel 1976, sotto la presidenza di Antonello Pilloni, dopo un periodo di grave crisi economica, la Cantina Santadi iniziò la risalita. Fu attuato un piano di risanamento che nel 1984 permise la nascita di Terre Brune, il più famoso vino Carignano di Santadi. Un risultato ottenuto grazie alla lungimiranza del presidente, il quale si recò in Toscana per avere dal Marchese Antinori il via libera per servirsi della consulenza di Giacomo Tachis, sino ad allora enologo impegnato per migliorare e valorizzare il Chianti. Con l’aiuto di Giacomo Tachis, dopo qualche anno, il Terre Brune diventò il primo vino rosso barricato della Sardegna.

Il vino era contingentato ma ben presto si aprirono anche i mercati più difficili. Da allora è stato un crescendo di successi (tra questi, nel 2015, l’Oscar del Vino quale miglior azienda vinicola italiana).

Oggi la Cantina Santadi è diventata patrimonio di tutto il territorio. Di qui un ulteriore riconoscimento all’amico per eccellenza, Giacomo Tachis, al quale l’allora sindaco di Santadi, Cristiano Erriu (oggi assessore dell’Urbanistica e degli Enti locali della Regione Sardegna), proprio nei giorni del 50° della Cantina Santadi, ha concesso, con delibera unanime dell’intero Consiglio comunale, la cittadinanza onoraria.

Per festeggiare i suoi 50 anni di attività, nel 2011 la Cantina Santadi ha creato un altro vino, “Sardos”, magnum prodotto in lotto unico di 13.500 pezzi, frutto delle migliori selezioni di diverse annate di Carignano con piccole aggiunte di vitigni internazionali (Cabernet e Merlot), studiato e concepito da Giacomo Tachis.

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CTO Iglesias 1 Ospedale Sirai Carbonia 1

La deliberazione della Giunta della RAS n. 6/15 del 2 febbraio 2016 ha ridefinito la rete ospedaliera sarda; ora passerà in discussione nella specifica commissione e in Consiglio Regionale. L’intento è quello di provare a costruire un sistema di presidi sanitari il più possibile efficiente e a misura di cittadino. Tentativo – questo – assai faticoso sia a causa della delicatezza della materia e delle particolarissime peculiarità geografiche del nostro territorio di cui è necessario tener conto nella ricerca del miglior equilibrio possibile, che del disordine generato dalla “disattenta” gestione della rete caratterizzato dall’operato della precedente Giunta regionale che ha prodotto oltre 400 milioni di deficit, e questo non ha certo aiutato nell’ardua impresa.

Il Partito Democratico di Iglesias ha sempre perorato la causa di un DEA di primo livello “territoriale” ripartito fra più stabilimenti; in questo modo il CTO e il Sirai, con servizi specialistici “unici”, senza doppioni, possono garantire adeguata offerta sanitaria operando sul modello degli “Ospedali Riuniti” di altre regioni, unitamente al Santa Barbara e alle quattro Case della Salute previste a Giba, Sant’Antioco, Carloforte e Fluminimaggiore. Oggi il risultato auspicato – compreso il mantenimento del Punto nascite – appare quanto mai prossimo, trovando pieno riscontro nella deliberazione 6/15 e risultano pertanto demagogiche e strumentali le accuse di quelle forze politiche che, in questi mesi, non hanno fatto alcuna proposta tesa al raggiungimento di quanto ampiamente discusso, elaborato e concertato – nel rispetto delle istanze di tutte le comunità del territorio – con i rappresentati istituzionali locali e regionali.

Ubaldo Scanu

Segreteria PD Iglesias

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La sospensione delle visite per esterni e ambulatoriali, nel reparto di neurologia Stroke Unit dell’ospedale Sirai, sta creando notevoli disagi. Roberto Straullu, paziente di Carbonia in cura per problemi neurologici, ha scritto una lettera al commissario straordinario Antonio Onnis, per segnalare le criticità presenti nel servizio, diretta conseguenza della sospensione delle visite per esterni e ambulatoriali.

«Lo scorso dicembre ho chiamato il reparto di neurologia stroke unit per fissare un appuntamento per una visita per mia sorella, che ha in cura dal mese di ottobre 2014, cioè dal giorno che, in conseguenza di un’ischemia, è stata ricoverata presso lo stroke unit e da allora è stata seguita dai dottori del reparto; con sorpresa mi è stato comunicato che le visite per esterni e ambulatoriali al Sirai erano state sospese e non vi erano notizie quando e se sarebbero state ripristinate – scrive Roberto Straullu -. Dopo queste risposte ho deciso di sottoporre il problema alla direzione sanitaria che, dopo aver ascoltato, ha voluto una copia dell’impegnativa (prescrizione specialistica UVA della neurologa dell’Ambulatorio Neurologia di Carbonia piazza Matteotti), per vedere cosa si poteva fare. Dopo circa un mese, il 20 gennaio, ho chiamato e con molta cortesia mi è stato comunicato che non si poteva far nulla per carenza di medici…»

«Stessa sorte e toccata a me – aggiunge Roberto Straullu -, ho necessità di una visita neurologica, ho chiamato il reparto di neurologia stroke unit, per fissare un appuntamento per una visita perché dal mese di maggio 2015, in conseguenza di una paralisi facciale, sono stato visitato nel reparto; anche a me è stato comunicato che le visite per esterni e ambulatoriali al Sirai erano state sospese e non vi erano notizie quando e se sarebbero state ripristinate, cosi come mi hanno detto gli operatori del CUP del Sirai.»

«Si può interrompere un rapporto di fiducia, di riservata confidenza, “medico /paziente”, molto spesso terapeutica e necessaria, affidandosi a medici, se pur validi ma sconosciuti?», chiede Roberto Straullu. «I cittadini, i pazienti di Carbonia e di tutto il Sulcis, meritano le stesse garanzie e professionalità di tutti i Sardi e Italiani, il reparto Neurologia – Stroke Unit del Sirai, i medici, gli infermieri gli addetti tutti sono un’eccellenza, si sono guadagnati stima e fiducia, di tanti pazienti e cittadini che hanno direttamente e no, avuto a che fare con loro.»

La direzione della Asl 7, ancora prima di ricevere questo accorato appello, ha avviato le pratiche burocratiche per cercare di superare l’emergenza.

Il commissario straordinario, Antonio Onnis, il 19 gennaio ha indetto un avviso di mobilità ordinaria interna per titoli e colloquio per 2 posti di collaboratore professionale sanitario infermiere, scaduto il 28 gennaio. Il 21 dicembre aveva pubblicato on line nel sito internet aziendale l’avviso di procedura di mobilità per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di 1 dirigente medico nella disciplina di Neurologia. Una volta completate le formalità burocratiche, lo stato di emergenza che sta creando notevoli disagi ai pazienti, dovrebbe essere superato.

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«Per valutare un Ateneo occorre guardare non la bontà assoluta dei dati bensì la loro variazione virtuosa, cioè la capacità di migliorare la situazione esistente. Ciò a maggior ragione quando si fa riferimento a una regione come la nostra, con un tasso di dispersione scolastica altissimo e che si spinge sino all’Università. Si aggiunga il fattore geografico: le università insulari fanno maggior fatica ad attrarre studenti da altre regioni, rischiando per questo penalizzazioni.»

Lo ha detto Francesco Pigliaru intervenendo questa sera a Cagliari nell’Aula magna della Facoltà di Ingegneria nel corso della seduta congiunta pubblica del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo.

«Si cresce tutti insieme e si garantisce parità di diritti solo se si investe dove ci sono più problemi. Così invece rischiamo che tutto venga concentrato sulle Università del nord Italia – ha aggiunto Francesco Pigliaru -. Dobbiamo essere messi nelle condizioni di aggredire lo svantaggio e superarlo. L’impressione è che, da un punto di vista politico, ci troviamo davanti a una non-scelta e che la macchina stia andando avanti senza un vero controllo. Questi parametri, per noi del tutto svantaggiosi, vanno infatti nella direzione contraria rispetto al lavoro che stiamo portando avanti con il governo e che riguarda il grande investimento sul Mezzogiorno. Questa è una zona d’ombra che dobbiamo dissipare facendoci sentire e portando ipotesi alternative. Il Sud senza Università non va da nessuna parte – ha concluso il presidente Pigliaru -. Ma l’Italia non va da nessuna parte senza il Sud.»

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Il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, ha scritto una lettera al commissario straordinario della ASL 7, Antonio Onnis, per chiedere che il progetto per la “riqualificazione della cura a domicilio dei pazienti in area critica con il coinvolgimento dei caregiver e degli assistenti alla persona” sia ridefinito sulla base delle indicazioni della Regione.

Il comune di Carbonia ha ricevuto una nota con cui la Regione comunica che, entro il 30 gennaio 2016, la ASL avrebbe dovuto concludere la fase di reclutamento dei pazienti da coinvolgere nella sperimentazione. Entro i 10 giorni successivi devono essere inviati alla Regione i progetti sperimentali, predisposti congiuntamente dal Comune, dalla ASL e dalla persona interessata o da un suo familiare.

«Ad oggi non è pervenuta al nostro Comune – scrive Giuseppe Casti – alcuna comunicazione in merito da parte della ASL e questo potrebbe comportare un rallentamento nella tempistica. Vi sono, inoltre, elementi di difformità nella attuazione del progetto tra quanto previsto dalla Regione e quanto comunicato dalla ASL ai destinatari del progetto. La Regione, infatti prevede che il reclutamento degli infermieri coinvolti avvenga presso “le unità di rianimazione che hanno in carico il paziente”, mentre nella comunicazione della ASL si parla genericamente di “personale infermieristico esperto”.»

Giuseppe Casti fa notare ancora che «il progetto prevede che il team di rianimazione valuti il livello di conoscenze acquisite e relative autonomie nella gestione sicura del paziente critico, mentre la ASL intende affidare tale valutazione al “team di infermieri esperti”. Per la Regione, nella 4ª fase del progetto, caregiver e assistenti familiari devono procedere in autonomia, sostenuti dall’intervento dell’infermiere di rianimazione per 3 volte la settimana, con il coordinamento del coordinatore infermieristico della rianimazione di riferimento. La ASL prevede, invece, che “fino alla data definita il caregiver e gli assistenti familiari individuati, procederanno in autonomia sostenuti dall’intervento dell’infermiere esperto. Il coordinamento di tale processo assistenziale sarà a carico del coordinatore infermieristico esperto di area critica che, qualora ne ravveda la necessità, si raccorderà con la U.O. di riferimento e/o con la rianimazione”. Emergono, dunque, sostanziali differenze nella realizzazione del progetto, tali da poter pregiudicare gravemente la sua efficacia, nonché limitare in modo significativo la partecipazione di pazienti e familiari.»

Per questo motivo, il sindaco di Carbonia chiede di prevedere «una ridefinizione del progetto in linea con le indicazioni date dalla Regione, in modo da garantire una sperimentazione qualitativamente efficace, che possa portare  ad un reale miglioramento nella cura e assistenza a persone e famiglie già così duramente provate».

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