27 December, 2024
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Il gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale ha presentato una mozione sul diritto allo studio. Innalzare le soglie Isee (indicatore situazione economica equivalente) e Ispe (indicatore situazione patrimoniale equivalente) per garantire l’accesso ai servizi dell’Ersu e riaffermare così il diritto allo studio per gli oltre mille studenti sardi che, dal 1 gennaio 2015, sono esclusi dai benefici, per effetto dei nuovi e più restrittivi limiti imposti dal ministero dell’istruzione. E’ questo l’impegno rivolto al presidente della Regione, contenuto nel dispositivo della mozione n. 216 (Deriu e più) che questa mattina è stata illustrata dai consiglieri del gruppo del Pd, alla presenza dei rappresentanti delle associazioni studentesche e di alcuni componenti il senato accademico dell’Università di Cagliari.

Il portavoce degli studenti, Riccardo Murgia, ha ribadito l’esclusione di circa mille studenti dalle graduatorie dell’Ersu, in ragione dell’applicazione dei nuovi limiti ministeriali ed ha rimarcato l’urgenza di un intervento della Regione per l’innalzamento dei parametri Isee e Ispe in Sardegna. «Siamo la Regione che insieme con il Veneto e il Molise applica le soglie minime per l’Ispe (27.561 euro) – e l’aliquota Isee  in vigore in Sardegna (17.472 euro) è ben lontana dalla soglia massima consentita e applicata nella maggior parte degli Atenei italiani (20.998 euro)».

Un incremento degli stanziamenti regionali per il diritto allo studio è stato sollecitato dal componente il senato accademico e coordinatore di Unica 2.0, Luca Santus («l’estensione delle borse dell’Ersu è una priorità se davvero si vuol combattere la dispersione scolastica e garantire l’accesso all’Università in Sardegna»). Pieno sostegno all’iniziativa è stato dichiarato anche dal rappresentante di “Progetto studenti”, Pietro Ennas, e dall’altro componete il senato accademico dell’ateneo di Cagliari, Luigi Mori («è una battaglia unitaria per la quale tutti dobbiamo mobilitarci»).

Il consigliere del Pd, Lorenzo Cozzolino, ha ricordato l’impegno assunto dall’assessore regionale della Pubblica Istruzione, in occasione della discussione in Aula di un’interpellanza sul medesimo tema, per innalzare le soglie Isee e Ispe a partire dall’anno accademico 2015-2016, così da consentire ai circa mille sardi esclusi dai benefici dei servizi Ersu di poter godere delle agevolazioni per gli alloggi, la mensa e le borse di studio. Il consigliere Salvatore Demontis (Pd) ha, invece, ricordato la proposta di legge di cui è primo firmatario che prevede, tra le altre cose, la copertura finanziaria dei capitoli inerenti il diritto allo studio attraverso un innalzamento della tassa per l’esercizio della professione che passerebbe dalle attuali 5.20 euro/anno a 120 euro/anno. Il consigliere Piero Comandini (Pd) ha salutato con favore la partecipazione delle organizzazioni studentesche all’iniziativa del gruppo dei democratici ed ha assicurato l’impegno di reperire le opportune coperture finanziarie in sede di esame della legge Finanziaria. Ed a questo proposito, il presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini, ha preannunciato l’audizione dei rappresentanti delle organizzazioni studentesche nel parlamentino da lui presieduto.

Il primo firmatario della mozione n. 216, Roberto Deriu, ha rimarcato l’urgenza di «un pacchetto di misure per le Università della Sardegna» ed auspicato l’apertura di «un tavolo di consultazione permanente» sui temi del diritto allo studio. «In Sardegna – ha concluso Deriu – è concreto il rischio chiusura per gli atenei a causa del calo delle iscrizioni e per l’alta percentuale di dispersione scolastica: dobbiamo recuperare sul piano qualitativo e su quello quantitativo e richiamare all’unità tutta la politica sarda per salvare le nostre università».

Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

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01- Ph Tirrenia©

Audizione dell’Ad di Tirrenia Spa Massimo Mura in 4ª commissione sulle problematiche del trasporto marittimo da e per la Sardegna.

«La presenza di sardi al vertice della Tirrenia – ha detto Mura – non è un caso ma la dimostrazione che per la compagnia è interesse strategico consolidare e sviluppare la sua presenza in Sardegna. I prezzi al pubblico sono al netto delle tasse aeroportuali, che variano a seconda degli scali; a Civitavecchia, per esempio, incidono per 9.50 euro pro-capite ed aggiungendo a questa cifra il numero dei passeggeri, il costo della cabina e dell’auto al seguito si arriva quasi a pareggiare la nostra offerta». «E’un problema sul quale non possiamo intervenire – ha aggiunto Mura – ma è comunque molto importante non solo in termini quantitativi; ad Olbia le tasse sono circa la metà ma, nel ragionamento complessivo, va considerato anche il livello di servizio (a cominciare dalle infrastrutture di accoglienza) che si offre al passeggero, che non è certamente uguale dappertutto.»

L’Ad di Tirrenia ha poi illustrato alcune iniziative finalizzate a rendere sempre più solido il legame della compagnia con la Sardegna. Il 13 e 14 febbraio prossimi, ha annunciato, «incontreremo l’Agenzia regionale del Lavoro per proporre alcune figure professionali di cui abbiamo bisogno, una iniziativa che si affianca all’apertura agli allievi del Nautico (Cagliari, La Maddalena, Porto Torres) ed alla modifica di alcune procedure di reclutamento che ci consentiranno di allungare la durata dei contratti; sempre in materia di personale, grazie ai nostri contatti con le istituzioni scolastiche, contiamo di attivare stage formativi a bordo delle nostre navi. Inoltre, abbiamo definito accordi commerciali con 15 aziende sarde dell’agro-alimentare, un lavoro piuttosto complesso perché trasportiamo ogni anno 2 milioni di passeggeri e le dimensioni delle imprese che lavorano con noi devono essere proporzionate a questi volumi, però le buone notizie cominciano ad arrivare: la fornitura di pasta fresca sulle nostre navi sarà assicurata da una azienda di Buddusò».

«Per quanto riguarda il settore turistico – ha detto ancora Mura – stiamo mettendo a punto assieme a 30 tour-operators sardi un pacchetto viaggio più soggiorno che ci aspettiamo possa rappresentare uno stimolo interessante al miglioramento dell’offerta turistica della Sardegna, con sconti dal 30 al 40%.»

Nel dibattito sviluppatosi all’interno della commissione hanno preso la parola i consiglieri regionali Giuseppe Meloni, Salvatore Demontis e Daniela Forma (Pd), Augusto Cherchi (Sdl) e Pierfranco Zanchetta (Cps).

In conclusione, il presidente Antonio Solinas ha ricordato l’impegno della commissione sulle problematiche del trasporto marittimo, con particolare riferimento alla risoluzione del settembre 2014 che ha dato un forte impulso al nuovo accordo fra Tirrenia e Regione. Molte indicazioni contenute in quella risoluzione, ha affermato, «sono state recepite, dal trasferimento della sede legale in Sardegna alla politica tariffaria a favore dei residenti; c’è ancora molto da fare e la Regione è disponibile ad individuare nuove forme di collaborazione, a cominciare dalla formazione professionale».

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Elio Cancedda_AssembleaGeneraleMovimentoPartiteIva-17gen2016

Sarà un inverno molto caldo quello del Sulcis Iglesiente, dal 1 Febbraio riparte la mobilitazione generale e popolare che vede tra i suoi artefici oltre le organizzazioni Sindacali Cisl, Cisal, Fismic, Consal, anche il Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente, artigiani e commercianti, agricoltori, pastori, pescatori, Movimento Sardegna Zona Franca, Movimento studenti, Movimento disoccupati, ed altri movimenti, gruppi e comitati dei diversi settori della società civile.

Martedì scorso è stata trasmessa una lettera al presidente del Consiglio, Matteo Renzi; al Presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru; e al prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta, per sollecitare un tavolo di confronto tra Governo, Regione e forze sociali promotrici della mobilitazione, per portare a soluzione la drammatica situazione economica e di degrado sociale vissuta nel Sulcis Iglesiente.

«Abbiamo sempre sostenuto che il grande tema della crisi nel nostro territorio è fondamentalmente legato alla diffusa condizione di precarietà economica delle famiglie – dice Elio Cancedda, recentemente eletto presidente del Movimento Partite Iva -. La disamina dei principali indicatori economici evidenzia una dilagante disoccupazione generale che interessa oltre 37 mila persone su una popolazione generale di 128 mila abitanti, il 74% dei giovani non ha lavoro, gli studenti non hanno alcuna prospettiva occupazionale; gli indici di povertà estrema, che fanno riferimento alle famiglie assistite dalle Caritas diocesane, nonché alle liste delle famiglie assistite dai servizi sociali comunali, sono in progressivo aumento. Poiché le Partite Iva dipendono strettamente dalla capacità economica delle famiglie, è chiaro che nessuna politica di investimenti potrà mai avere successo, se non accompagnata dalla capacità di spesa delle famiglie che devono avere occasione di lavoro stabile. Per questo abbiamo sposato la proposta della Cisl territoriale di richiamare l’attenzione della classe politica sull’urgenza di definire le linee strategiche per un progetto di piena occupazione o,  quanto meno, affinché l’indice di disoccupazione sia riportato al livello nazionale, già di per sé preoccupante.»

«Con il comitato – aggiunge Elio Cancedda – abbiamo definito un percorso di consapevolezza sulla inefficacia del cosi detto Piano Sulcis, sottoscritto il 13 novembre 2012, e che avrebbe dovuto alleviare le sofferenze del territorio. Ma da allora sono trascorsi inutilmente oltre 3 lunghi anni; e nulla è stato realizzato di tutto quanto era previsto. Nelle assemblee popolari, è scaturita dunque la necessità di una mobilitazione generale del territorio, per richiamare la politica alle proprie responsabilità. Partendo dall’assunto che il Piano Sulcis è un importante programma di infrastrutture per guardare in prospettiva al futuro economico del territorio, ma nel contesto attuale occorre un cronogramma di attività, condiviso, per dare opportunità di integrazione lavorativa, e con carattere di urgenza alle famiglie in difficoltà.»

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TramePiroi2 Piroi1

Sviluppo rurale, artigianato, innovazione e solidarietà: intorno a questi quattro fattori prenderà corpo “Le trame del mondo”, un progetto di integrazione che avrà l’obiettivo di promuovere in Sardegna un sistema di economia solidale, sostenibile e interculturale. Protagonisti saranno l’associazione La Strada di Cagliari, insieme all’Eccom (Centro Europeo per l’Organizzazione e il Management Culturale) e alle associazioni Amico del Senegal Batti Cinque di Sassari e Thiossane di Quartu Sant’Elena.

Punto forte del progetto è il recupero strutturale e funzionale del bene confiscato di Su Piroi a Gergei, affidato dal 2004 dall’associazione La Strada e nel quale saranno avviate attività legate all’agricoltura e alla ricettività turistica. Qui saranno prodotti mirto, sughero e fichi d’India che saranno poi immessi nella rete distributiva di “Libera Terra”, creata dall’associazione Libera di don Ciotti con l’obiettivo di valorizzare i prodotti coltivati nelle terre confiscate alle mafie. La comunità di Gergei sarà coinvolta nel rilancio della struttura, che da tempo ospita iniziative legate alla solidarietà e all’educazione alla legalità e che sarà anche il centro di nuovi percorsi di valorizzazione paesaggistica.

I prodotti agricoli saranno venduti con una particolare attenzione al packaging, frutto della creatività che verrà stimolata in una serie di laboratori che saranno tenuti all’Exma di Cagliari e che troverà sbocco in un accordo di collaborazione con gli artigiani di Mogoro. Le comunità senegalesi di Cagliari e Sassari avranno un ruolo attivo in questo processo: le competenze negli ambiti dell’artigianato e dell’agricoltura verranno infatti selezionate e potenziate per consentire di immettere sul mercato prodotti innovativi e originali.

Oltre che destinati al circuito di Libera Terra, i prodotti saranno venduti anche attraverso una piattaforma di e-commerce, mentre un progetto di comunicazione e di storytelling aggiungerà valore ai prodotti e rendendo protagonisti tutti coloro che saranno coinvolti nel progetto .

«Le trame del mondo punta a generare un cambiamento reale nelle comunità che saranno coinvolte», ha spiegato ieri nel corso della conferenza stampa di presentazione il presidente dell’associazione La Strada Giampiero Farru. Per Francesca Guida, vicepresidente di Eccom, «il progetto è nato infatti dall’ascolto dei bisogni espressi da chi vive nei territori interessati, con l’obiettivo di creare concrete opportunità in grado di generare occupazione stabile». Dello stesso avviso la progettista Elena Frau: «L’idea di fondo è che la diversità delle culture può generare anche un valore economico, sia nell’agricoltura multifunzionale che nell’artigianato».

Il progetto “Le trame del mondo” è stato finanziato con 350 mila euro dalla Fondazione Con il Sud (a cui si aggiungono altri 85mila euro di cofinanziamento da parte dei soggetti attuatori) e si concluderà nel novembre del 2017.

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Audizione dell’assessore regionale dell’Industria Maria Grazia Piras, questa mattina, in V Commissione, su Chimica verde e Piano di internazionalizzazione delle imprese.  

Sul primo punto, l’esponente della Giunta Pigliaru ha confermato che l’esecutivo sta costantemente monitorando la situazione tenendo alta la guardia per impedire la revoca degli investimenti su Porto Torres. «Abbiamo avuto alcuni incontri con Governo ed Eni – ha spiegato Maria Grazia Piras – il progetto per la chimica verde continua ad essere considerato strategico. Per i prossimi 5 anni non sono previste dismissioni. Noi però teniamo alta la guardia e chiediamo che eventuali modifiche del protocollo d’intesa firmato nel 2011 da Regione, Governo, Eni e sindacati avvenga a saldi invariati e con le stesse quote percentuali da destinare agli investimenti produttivi, unico modo per dare una nuova prospettiva di sviluppo a tutto il territorio del Nord Sardegna».

Il progetto per la chimica verde a Porto Torres prevedeva un investimento complessivo di 1,260 miliardi di euro (530 per le bonifiche e 730 per gli interventi produttivi ). Di questi, sono stati spesi finora 420 milioni di euro: 200 per le bonifiche e 220 per la costruzione degli impianti di Matrica. Un altro appalto per le bonifiche da 100 milioni di euro è stato appena sbloccato, mentre rimane in standby la costruzione della centrale elettrica per la quale era previsto un investimento da 230 milioni di euro.

«Il gruppo industriale propone di sostituire la centrale con una caldaia da 20 milioni di euro, sufficiente ad alimentare il sito produttivo – ha detto Maria Grazia Piras – noi siamo disponibili ad ascoltare le proposte ma deve essere chiaro che i soldi risparmiati devono essere destinati ad altri investimenti». Per completare gli interventi su Porto Torres mancano ancora all’appello circa 750 milioni di euro. Le notizie sulla cessione di Versalis preoccupano la Giunta: «Al di là dei futuri assetti societari – ha aggiunto Maria Grazia Piras – chiediamo che Eni, firmataria degli impegni, assicuri gli investimenti e il Governo rimanga garante degli accordi sottoscritti».

L’assessore ha poi riferito sul Piano triennale per la internazionalizzazione delle imprese varato dalla Giunta regionale lo scorso 15 dicembre. «E’un piano ambizioso – ha detto Maria Grazia Piras – la Giunta ha stanziato 16 milioni di euro per aiutare le piccole e medie imprese della Sardegna a conquistare i mercati esteri. Il fulcro dell’iniziativa è rappresentato dalla incentivazione delle reti di imprese, solo unendo le forze si può avere qualche chance nei mercati globali».

Il piano, concordato con le associazioni di categoria, riguarda tutte le attività produttive (manifatturiero, agroalimentare, costruzioni, magazzinaggio, mobilità, cultura, moda e design, etc.) e prevede un forte impulso alla formazione degli imprenditori: «Pensiamo a export manager che aiutino le imprese a entrare nei mercati esteri – ha sottolineato l’assessore Piras – per essere competitivi occorre conoscere bene la normativa dei paesi dove si va a operare. Per aiutare i nostri imprenditori abbiamo coinvolto anche l’Istituto per il Commercio con l’Estero con il quale firmeremo presto una convenzione».

Al termine dell’audizione, la Commissione ha dato parere positivo, con l’astensione della minoranza, al P/89 (Direttive di attuazione “Promozione nei mercati esteri delle PMI in forma aggregata”). Ottenuto questo parere, la Giunta pubblicherà nelle prossime settimane un bando a sportello che rimarrà aperto per tre anni. Ogni rete di imprese potrà ottenere fino ad 800mila euro di finanziamento. Le aziende potranno scegliere se chiedere un contributo con il 50% a fondo perduto o accedere a un de minimis.

Maria Grazia Piras A copia

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Sofferta quanto meritata vittoria, per la Dinamo Banco di Sardegna, nella quarta giornata del girone eliminatorio di Eurocup. Ieri sera, al PalaSerradimigni di Sassari, la squadra di Marco Calvani ha superato il Cai Saragozza con il punteggio di 75 a 72 (primo tempo 44 a 28).

La Dinamo ha dominato il primo tempo, chiuso con un margine di vantaggio di ben 16 punti, accumulato soprattutto nel secondo quarto, chiuso con un parziale di 21 a 10. Cinque gli uomini in doppia cifra per il Banco, determinante in alcuni frangenti l’atletismo del centro Jarvis Varnado, autore di 13 punti e 8 rimbalzi: fondamentale anche l’apporto di Marquez Haynes, top scorer per i suoi con 16 punti, a referto anche con 8 assist. Esordio in Eurocup per Tony Mitchell, a segno con 10 punti: tanta la grinta portata in campo da Rok Stipcevic (10 punti e 2 rimbalzi) e Joe Alexander (12 punti e 5 falli subiti).

Marco Calvani inizialmente ha schierato un quintetto con Haynes, Logan, Mitchell, Alexander e Varnado; coach Andreu Casadevall ha risposto con Bellas, Sastre, Benzing, Norel e Fotu. In avvio la Dinamo è stata trascinata da c’è Alexander, Logan e Mitchell e ha chiuso la prima frazione con una tripla a fil di sirena di Stipcevic: 23 a 18. Nel secondo quarto la Dinamo ha trovato l’energia e il cinismo per scappare via, Varnado si è imposto con autorità sotto canestro e gli esterni biancoblu hanno messo in difficoltà la difesa spagnola. A metà quarto un solo possesso divideva le due squadre, 29 a 27, ed è stato lì che la Dinamo ha piazzato un  break di 13 punti, andando al riposo sul punteggio di 44 a 28.

Reazione spagnola in avvio di ripresa con un parziale di 8 a 0, al quale ha Dinamo ha saputo replicare con determinazione, riportando il vantaggio in doppia cifra: 49 a 38. Dieci i punti di vantaggio della Dinamo alla fine del terzo quarto: 59 a 49.

Il Cai Saragozza ha trovato un nuovo break con Kravtsov e Swing: 65 a 62. Una schiacciata di Tony Mitchell ha fatto seplodere il PalaSerradimigni e la Dinamo questa volta ha saputo resistere al ritorno iberico, chiudendo l’incontro con una tripla di Rok Stipcevic sul 75 a 72 che, se non è sufficiente a ribaltare, per la differenza canestri, il risultato dell’andata, porta comunque la Dinamo a quota 4 punti, in piena corsa per la qualificazione alla seconda fase.

«Questa partita serviva non soltanto per mettere due punti in classifica e provare a ribaltare il risultato della gara di andata, come successo nei primi due quarti – ha commentato Marco Calvani -, ma anche per la solidità mentale e la fiducia del team. Nei primi due quarti siamo riusciti a non mettere l’avversario in ritmo nei tiri da tre punti. Peccato per l’avvio del secondo tempo, quando abbiamo perso quell’inerzia che avevamo portato nel primo tempo e loro hanno trovato il break. Sapevamo di non poterci opporre alla loro superiorità fisica e proprio giocando su questo sono riusciti ad aprirsi qualche tiro da fuori. Nel complesso la squadra ha fatto una partita eccellente, non può essere un caso che si costringa una squadra a perdere 21 palle, se non con un buon atteggiamento e dimostrando di aver lavorato sulle criticità che avevano caratterizzato la gara di andata. Questa vittoria ci mantiene in corsa, e questa è già una componente importante, ma ci aiuta anche nel dare un po’ più di solidità mentale per capire che possiamo fare bene.»

Marquez Haynes 1-2

 

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palazzetto 3

L’assessorato regionale della Pubblica istruzione ha approvato due decreti riguardanti i contributi per l’organizzazione di manifestazioni sportive nazionali e internazionali Tabella 1 e le graduatorie dei contributi per la salvaguardia degli atleti isolani di elevati doti tecnico agonistiche e borse di studio relativi entrambi al Programma 2015 Tabella 2.

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Alcoa 22 dicembre 2015 12

La RSU ex Alcoa, a seguito dell’iniziativa dei lavoratori “pienamente condivisa”, con relativo blocco dei cancelli iniziato il 25 gennaio scorso, effettuato al fine di capire il tipo di bonifica e le modalità, in una nota diffusa ieri spiega che «non permetterà nessuna bonifica all’interno dello stabilimento, senza che prima vengano date le garanzie sul futuro dei lavoratori e su quello dello stabilimento».

La RSU ex Alcoa chiede che nelle eventuali bonifiche «le stesse vengano eseguite esclusivamente dai lavoratori fuoriusciti dal ciclo produttivo ex Alcoa».

I lavoratori manterranno lo stato di agitazione sino a quando non saranno date risposte alle richieste fatte.

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Logo Miur

Dopo l’approvazione delle nuove classi di concorso da parte del Consiglio dei Ministri ormai mancano pochi giorni alla pubblicazione del bando del tanto atteso Concorso Scuola 2016 per docenti. Il bando dovrebbe essere pubblicato il 1° febbraio (o, comunque, i primi giorni di febbraio) e le prove iniziare a marzo, secondo quanto annunciato dallo stesso ministro Giannini.
Un po’ di chiarezza è stata fatta anche sulle prove d’esame. Sembra scongiurata la prova preliminare di logica anche per i candidati che parteciperanno al concorso per la scuola dell’infanzia e primaria. Le prove quindi, per tutti, dovrebbero essere solo due: una prova scritta della durata di 150 minuti con 8 quesiti a risposta aperta di cui 2 in lingua straniera (a scelta), e una prova orale che simulerà una lezione oltre ad una parte da affrontare in una lingua straniera. I candidati di alcune classi di concorso (tipo musica, arte…) faranno anche una prova “pratica”.

Sia nella prova scritta che in quella orale la parte più difficile sembra essere proprio quella in lingua straniera che non tutti padroneggiano bene come si capisce anche dalle lamentele dei candidati in rete.
Per questo motivo abbiamo pensato di regalare ai lettori una grammatica di inglese per ripetere tutte le regole di base. Potete leggere come ottenerla in fondo a questo articolo.
Il numero dei possibili partecipanti al concorso è di circa 200mila persone ed è dedotto dal numero…

L’articolo completo è consultabile su http://www.diariolavoro.it/concorso_scuola.html )

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Domenico Rossi 

L’on. Domenico Rossi, sottosegretario di Stato del ministero della Difesa, generale dell’Esercito già comandante del Primo Reggimento di Teulada, ha deciso di candidarsi alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco di Roma Capitale.

«Ho deciso per amore della mia città e per rispondere alla profonda domanda di cambiamento presente nei romani, con la volontà di superare steccati e ideologie andando oltre le correnti di vecchio e nuovo conio – spiega Domenico Rossi -. Conosco bene gli annosi problemi della mia città  e in questi giorni  voglio incontrare tutte le realtà cittadine per raccogliere idee e proposte che possano consentirmi di adoperarmi  al meglio per comprendere  le reali priorità.»

«Auspico che la mia discesa in campo per la difficile corsa al Campidoglio – conclude Domenico Rossi – possa convogliare sul sottoscritto il supporto anche di altre realtà del centrosinistra e della società civile.»