Tesori di Sardegna: Buggerru.
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Tesori di Sardegna: Buggerru.
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«Lo sport isolano si trova in uno stato d’agonia. Troppo alti i costi delle trasferte per raggiungere la Penisola. Così le squadre sarde che disputano i campionati nazionali faticano ad emergere. Il Cus Cagliari, la Virtus e il San Salvatore Selargius nei campionati di basket, Elmas, Cagliari Calcetto, Leonardo e Sestu (che ha dovuto rinunciare alle trasferte di Coppa Italia) nel calcio a cinque, Olbia nel volley, Amsicora e Suelli nell’hockey su prato, le società di atletica leggera. Il plotone della compagini è lunghissimo, ma i risultati sono condizionati dalle difficoltà per le spese di viaggio.»
Il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco lancia l’ennesimo grido d’allarme.
«Il rialzo dei costi aerei sta provocando danni alle squadre impegnate nelle categorie maggiori. Ora anche la fuga di Ryanair dai cieli dell’Isola sta producendo delle difficoltà – sottolinea Edoardo Tocco -. Molte compagini si trovano costrette a ridimensionare i loro obiettivi stagionali per la mancanza di risorse, in quanto la programmazione risente delle spese per le trasferte.»
«Occorre che si mettano a disposizione maggiori risorse – conclude Edoardo Tocco – a favore delle squadre che rappresentano i quattro mori nei campionati nazionali. La giunta preveda sin dalla prossima finanziaria un aumento dei finanziamenti destinati alle società sportive, per evitare la scomparsa di un movimento che costituisce un importante veicolo di promozione sociale e turistica.»
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«La III Conferenza regionale dell’Artigianato che si terrà a Olbia da venerdì a domenica prossima è un luogo di “costruzione del futuro” che appartiene anzitutto agli artigiani.» Lo dice l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, a proposito dell’imminente appuntamento. «Il primo fondamentale obiettivo dell’evento è quindi l’ascolto – aggiunge Francesco Morandi -. Sono ormai troppi anni che nessuno ha più avuto l’umiltà e il coraggio di mettersi in ascolto degli artigiani, sentire la loro voce, valutare le loro proposte, capire le loro esigenze e condividere con loro un percorso di riscatto. Tutti sono invitati a partecipare attivamente ai tavoli di lavoro e a portare il proprio contributo di esperienza e di professionalità, in maniera aperta e trasparente. Discutendo i problemi con l’attenzione dovuta e il rispetto che va riservato ad ogni posizione rappresentata, per restituire valore ad un settore nevralgico dell’economia regionale, troppo spesso emarginato».
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Sabato 23 gennaio 2016 è stato un sabato speciale per la città di Carbonia: nella Chiesa della Parrocchia Cristo Re alle ore 11,00 si sono celebrati i funerali di Don Alfredo Tocco, fondatore della stessa.
La settimana prima al ritorno della Messa, in quell’alto e gelido Friuli, subito dopo esser sceso dalla macchina, si è smarrito e cercando un riferimento conosciuto, addentratosi nel bosco è scivolato in un dirupo poco distante. Dieci metri di dislivello, il freddo pungente, la salute precaria e l’età gli hanno fatto raggiungere la meta di sempre, la più agognata: il Paradiso.
La notizia diffusasi in un battibaleno ha lasciato, quanti l’hanno conosciuto nel dolore, non nella tristezza: il legame di amicizia e di stima non si è reciso, ma ha assunto un aspetto, quello della fede che tutto rafforza e fa comprendere l’essenziale. Una ridda positiva di sms, di chat in whatsapp e in facebook, il nuovo tam-tam della nostra società, dava non solo la mesta notizia, ma amplificava episodi, momenti, fatti… di ben cinquantatre anni di apostolato sacerdotale vissuti nella città.
Mentre scendevo a piedi per il funerale da San Ponziano a Cristo Re, insieme ad un amico, ho fatto tappa a Tor Littoria: un gruppo di persone amiche era in attesa del Sindaco per un matrimonio civile… gli sposi avevano anticipato a prima delle 11,00 il loro matrimonio per poter essere presenti al funerale di Don Alfredo: che stima, che rispetto, che riconoscenza…!
Una folla, direi immensa, per le manifestazioni nostrane, aveva già riempito la chiesa e tutta la piazza antistante brulicava di persone in attesa dell’inizio della celebrazione. Il lungo corteo dei sacerdoti, più di trenta, si apre un varco tra la folla e prende posto nel presbiterio, mentre un folto gruppo di giovani suona e guida il canto dei fedeli. Non è facile tenere un’omelia in tali circostanze, ma il silenzio devoto di tutti, rimarca i contenuti di fede e di gioia per l’eternità che vengono espressi. Molti sacerdoti distribuiscono l’Eucarestia sia all’interno che all’esterno della Chiesa: è un accalcarsi ordinato che indica l’entrare in comunione reale col beneamato defunto.
Un breve panegirico di un parrocchiano illustra alcune caratteristiche del defunto toccando il cuore di molti astanti: emozione facile per chi ha quello che ormai è un dolce ricordo, da custodire e condividere generosamente con gli altri.
L’acqua benedetta, l’incensazione, con le formule di rito concludono una celebrazione che non sarà dimenticata e riporterà più di una persona in quel percorso, spesso evidenziato dal parroco, mai ex, di Cristo Re.
Intanto continuano le preghiere per Don Alfredo e le Messe Gregoriane che fino al 17 febbraio saranno celebrate con riconoscenza a San Ponziano, e contemporaneamente, aleggia nei discorsi di chi si incontra, l’argomento costante in questo periodo: Don Alfredo.
Amilcare Gambella
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In data 26 gennaio, ho ricevuto, con immenso piacere, un’elegante nonché forbita risposta, alla mia lettera aperta, da parte del commissario straordinario della Asl 7 di Carbonia, dottor Antonio Onnis, il quale, è disposto ad incontrarmi. La mia “felicità” consiste nel poter fare da portavoce di tutti quei “piccoli grandi problemi” che aumentano il nostro “star male”.
Per completezza di informazione, allego alla presente la sopracitata e tanto attesa risposta e, per chi non l’avesse ancora letto, il testo integrale della mia lettera aperta.
Nadia Pische
nadiapische@tiscali.it
Gent.ma S.ra Nadia
Lettera Aperta al commissario straordinario della ASL 7 di Carbonia.
Egregio Dottor Onnis, mi chiamo Nadia Pische e le scrivo per invitarla pubblicamente a recarsi, in mia compagnia, in visita al “Sirai”, l’ospedale in cui io vado, ahimè purtroppo da molti anni, per una serie di vicissitudini di salute, mie personali e di alcuni familiari.
La invito a questa “passeggiata”, perché non voglio assolutamente credere che lei sia al corrente di alcune questioni organizzative che noi pazienti, già provati per problemi di salute, ci ritroviamo a subire…
La invito, prima di tutto, come cittadina di Carbonia, profondamente addolorata per la piega economico-sociale catastrofica che sta prendendo il territorio; in secondo luogo come docente, attualmente in servizio presso una scuola primaria della città, educatrice di “uomini” e “donne” del domani, ora bambini e bambine in via di formazione; in ultima analisi le scrivo come giornalista, regolarmente iscritta all’albo e collaboratrice di un mensile e di un sito, che operano e si muovono gratuitamente nel territorio.
Credo fermamente che i mass media abbiano ancora un ruolo non da poco, perché sono convinta che tanti cittadini vorrebbero scrivere questa lettera, ma poi per mancanza di tempo, pazienza, voglia di lottare, non l’abbiano ancora scritta, perché credo che in questo particolare momento che la nostra città, la nostra provincia, la nostra regione, la nostra Italia stanno vivendo, ci si debba un attimino fermare a parlare e magari, parlando ed osservando, sono convinta che si possano risolvere, se non tutte, gran parte delle situazioni incresciose che puntualmente si verificano e di cui magari lei non è a conoscenza.
Se mi permette, vorrei farle qualche esempio, qualche segnalazione…
In quest’ultima settimana mi sono recata praticamente in ospedale tutti i giorni… pertanto le sto per dare uno spaccato abbastanza preciso ed attento… correlato di fotografie.
Gli ascensori, diciamo i nuovi, giusto per capirci, non funzionano da almeno una settimana… questo ha creato una fila interminabile nel “vecchio” ascensore, quello che si trova al centro delle scale, mentre quello che invece si trova poco dopo la farmacia, nel sotterraneo sulla parete destra, non può essere utilizzato perché ha un’altra funzione; infine, gli ascensori posti in fondo al corridoio sotterraneo non sarebbero una soluzione perché portano ad una sola parte dei reparti.
Ieri mattina poi, strabiliata, noto pure, nei pressi degli ascensori, una sorta di legenda colorata, appena sistemata, nella quale vengono spiegate in modo dettagliato “le funzioni” degli ascensori… la cosa pazzesca è che l’ascensore… l’unico in cui ci riversavamo tutti in questi giorni… noi utenti non lo possiamo più utilizzare…
Premetto che questo ascensore viene attualmente usato per trasportare malati, defunti, personale, utenti malati ed utenti in visita… tutti insieme appassionatamente…
Quindi procedo raccontando giusto qualche episodio esemplificativo…
Salendo a piedi al quinto piano, emodinamica, dove dovevo recarmi in visita, incontro lo stimato dottor Paolo Casula, il medico della pediatria, se non ricordo male, di circa 40 anni fa, che, in compagnia della sua signora e di un figlio accompagnatore, entrambi i coniugi con un bastone a tre piedi, si accingevano a raggiungere il pianterreno a piedi… non le dico il mio sgomento , claudicanti e costretti a scendere a piedi ben cinque piani…
Il giorno dopo, mi reco in radiologia, bellissima dopo la ristrutturazione ma sconvolgente nella lunghezza dei tempi, trovo un tecnico dal modo di fare veramente improponibile, tanto di rispetto per la sua persona, ma veramente da non poter lasciare con un incarico come quello attuale a stretto contatto con i pazienti… per non parlare poi dell’esito… faccio la radiografia alle 17.00 del 14 gennaio e devo recarmi a ritirare il referto il giorno dopo… ma se siamo in tre pazienti in tutto ed io ho una visita ortopedica di lì a poco, perché devo aspettare? Potrei capire se ci fossero tanti pazienti ma così… non se ne parla nemmeno…
Mesi fa, porto mia madre, in dimissioni protette, nel reparto di cardiologia e una dottoressa mi dice che dobbiamo passare dal pronto soccorso… meravigliata seguo le sue indicazioni anche se non ne condivido la politica… riscendo con mia madre con la pressione alle stelle al pronto soccorso, dove la lasciano buttata su una sedia dal pomeriggio all’alba… ma, a quel punto , penso fra me e me… a cosa serve essere in dimissioni protette???
Potrei continuare ma credo che questi esempi siano più che sufficienti per avere delle spiegazioni in merito.
Il mio desiderio e credo che dai toni della lettera sia di facile comprensione, è solo quello di “aiutarla” a vedere alcune cose dal punto di vista di noi utenti…
Le posso assicurare che diventa faticoso districarsi in una situazione di questo tipo…
Al Sirai lavorano, a mio avviso, e non solo, in maggioranza delle eccellenze mediche, personale squisito che da anni cerca di dare il meglio di sé, infermieri che svolgono il loro lavoro con attenzione e professionalità, inservienti che si impegnano anche di più…
Pertanto, vorrei che loro come lavoratori… e noi come utenti… avessimo l’opportunità di “vivere meglio” il nostro quotidiano.
Mi sono rivolta a lei, dottor Onnis, non perché ritenga che lei debba fare tutto da solo o perché le responsabilità siano solo sue, ma semplicemente perché da qualcuno dovevo iniziare…
La prego, faccia sentire la nostra voce in Regione, combatta per un ampliamento dell’organico… ricordi a chi di dovere che stiamo già morendo di fame… e non possiamo anche morire di stenti…
La ringrazio infinitamente per il tempo che mi ha dedicato… e aspetto impaziente che lei mi contatti…
Fremo all’idea di poter scrivere quanto prima che qualcosa è migliorato… e poi se vorrà, mentre passeggeremo per il Sirai, le potrò far notare anche qualche altra piccola cosa che si potrebbe sistemare…
Ci tengo a precisare… che chi scrive è portavoce di un malcontento generale.
Ancora grazie infinite e buona giornata… ora corro a prepararmi… i miei alunni aspettano la maestra e son già le sette e venti.
Carbonia, 20 gennaio 2016
Nadia Pische
nadiapische@tiscali.it
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Sulla Gazzetta Ufficiale concorsi del 22 gennaio è stato pubblicato il bando del concorso indetto dal corpo dei carabinieri per il reclutamento di 1.050 allievi carabinieri in ferma quadriennale riservato ai volontari delle Forze armate in ferma prefissata di un anno o quadriennale ovvero in rafferma annuale, in servizio o in congedo. I
l reclutamento sarà così suddiviso: a) 735 allievi carabinieri in ferma quadriennale, riservato, ai volontari in ferma prefissata di un anno (VFP1) ovvero in rafferma annuale, in servizio; b) 315 allievi carabinieri in ferma quadriennale, riservato ai volontari in ferma prefissata di un anno (VFP1) in congedo ed ai volontari in ferma prefissata quadriennale (VFP4) in servizio o collocati in congedo a conclusione della prescritta ferma. Il numero dei posti potrà essere incrementato qualora dovessero essere rese disponibili, anche con diversi provvedimenti normativi, ulteriori risorse finanziarie.
Requisiti di partecipazione: al concorso possono partecipare i cittadini italiani che…
L’articolo completo è consultabile nel sito http://www.diariolavoro.it/carabinieri.html
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Anche per il 2016, il comune di Carbonia ha deciso di dare la possibilità, a 4 ragazzi di partecipare al progetto il “Treno della Memoria”, proposto dall’Associazione Culturale Arci Sardegna, in collaborazione con l’Associazione di Promozione Sociale “Deina”. Il titolo scelto per l’edizione 2016 è “Promemoria Auschwitz”.
Il progetto “Treno della Memoria Sardegna 2016” ha l’obiettivo di creare una rete di giovani che vivano in maniera attiva la vita della propria Comunità, educandoli all’importanza della partecipazione. Il progetto ha un forte valore educativo: è un viaggio dalla Storia alla Memoria e dalla Testimonianza all’impegno, attraverso momenti di confronto e testimonianze dirette. Il momento più intenso è rappresentato dalla visita agli ex campi di concentramento e di sterminio di Auschwitz-Birkenau e il viaggio a Cracovia, durante il quale si ripercorrono simbolicamente i binari che portavano i prigionieri nei campi di lavoro o di sterminio e le visite guidate all’ex ghetto ebraico.
«Anche nel 2016 – spiega Maria Marongiu. assessore delle Politiche giovanili del comune di Carbonia – vogliamo offrire un percorso di promozione della Memoria di una delle pagine più tragiche della storia contemporanea. In particolare vogliamo proporre un cammino di crescita personale e sociale per far vivere ai nostri giovani un percorso di educazione alla cittadinanza attiva e formare cittadine e cittadini informati, consapevoli e protagonisti di un futuro privo di barbarie simili a quelle passate. La scelta della nostra Amministrazione comunale è un vero e proprio investimento sulle persone, che non si limiterà all’esperienza personale ma sarà seguita da un’attività di restituzione nella quale i ragazzi racconteranno a tutta la cittadinanza quanto hanno vissuto. A questo proposito vogliamo ricordare che le iniziative organizzate per la giornata di oggi 27 gennaio 2016 – “Giornata della Memoria” sono frutto dell’esperienza vissuta dai ragazzi nelle edizioni precedenti del progetto il “Treno della Memoria”.»
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Il comune di Carbonia ha pubblicato il nuovo bando, con riduzione del 20% sul prezzo a base d’asta iniziale, per la vendita di 4 immobili comunali. Le domande devono essere presentate entro e non oltre le ore 12.00 del 26 febbraio 2016.
Gli immobili sono: ex Scuola materna di Barbusi (prezzo a base d’asta ridotto del 20% 168.000 euro), ex Scuola materna di via Liguria (prezzo a base d’asta ridotto del 20% 293.360 euro), ex sede circoscrizione di via Tanas (prezzo a base d’asta ridotto del 20% 162.320 euro) e immobile ad uso commerciale in Piazza Venezia a Cortoghiana (prezzo a base d’asta ridotto del 20% 35.280 euro).
Il bando, il disciplinare di gara, i moduli di partecipazione, lo schema di offerta economica e la documentazione di gara potranno essere scaricati dal sito www.comune.carbonia.ci.it sezione Bandi di gara – Concessione di beni.
Per informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Patrimonio, dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 12.00 e martedì pomeriggio, dalle 16.00 alle 17.00, oppure telefonare ai numeri 0781 694232 – 694281 – 694237.
L’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, ha incontrato questa mattina i sindacati per un confronto sul bando “Tutti a Iscol@” .
«A breve – ha detto l’assessore Firino – incontreremo di nuovo le parti sociali e il mondo della scuola, per fare un primo bilancio sulla scorta di questa prima esperienza, e individuare gli strumenti necessari per proseguire nella valorizzazione delle azioni già determinate nel bando.»
In merito al Protocollo con il Miur, che prevede modalità di utilizzo di personale docente e non docente all’interno del progetto, l’assessorato sta lavorando affinché sia riconosciuto il punteggio in graduatoria a parità di condizioni rispetto ai Protocolli siglati tra il Ministero e le altre Regioni.