Lo spettacolo delle frecce tricolori.
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Lo spettacolo delle frecce tricolori.
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Prosegue il calendario delle fiere turistiche internazionali dell’assessorato del Turismo, artigianato e commercio con la fiera ITB di Berlino in programma dal 9 al 13 marzo 2016.
Presso lo stand della Regione, potranno partecipare, in qualità di co-espositori, un massimo di 22 aziende con le seguenti tipologie:
– strutture ricettive alberghiere classificate 3,4,e 5 stelle, aventi un minimo di 20 stanze;
– catene alberghiere;
– consorzi regolarmente costituiti e associazioni turistiche anche non riconosciute a condizione che abbiano un proprio codice fiscale, aventi almeno 10 associati;
– consorzi e associazioni di B&B regolarmente costituiti, aventi almeno 10 associati;
– aziende ricettive all’aria aperta;
– agenzie di viaggio incoming e tour operator regolarmente iscritti al registro regionale delle agenzie di viaggio;
– società e servizi turistici;
– gestori di CAV;
– gestioni alberghiere;
– attività di noleggio di autobus con conducente regolarmente iscritte nel Registro regionale delle imprese esercenti il noleggio di autobus con conducente;
– società di gestione aeroportuali;
– compagnie aeree e di navigazione.
La quota di partecipazione alla fiera è pari a 100 euro per azienda e saranno a carico degli interessati anche le spese di viaggio, vitto e alloggio del personale alla manifestazione.
Le schede di adesione dovranno essere inviate entro le ore 9.00 del 9 febbraio 2016 tramite email all’indirizzo tur.sviluppoofferta@regione.sardegna.it
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Oggi a Roma, negli uffici del ministero dello Sviluppo economico, il presidente Francesco Pigliaru ha incontrato il ministro Federica Guidi per esaminare possibili soluzioni da portare in tempi rapidi all’attenzione degli investitori che hanno manifestato interesse per l’acquisizione dello smelter di Portovesme, a partire da Glencore che, come è noto, ha firmato un protocollo d’intesa con Governo e Regione.
La riunione, nella giornata che ha visto i lavoratori occupare il Palazzo del Consiglio regionale e provocare lo slittamento dei lavori dell’Assemblea sulla legge di riforma degli enti locali, e faceva parte degli appuntamenti in agenda, ha riguardato la valutazione degli strumenti compatibili con le regole dell’Unione Europea, a disposizione di Governo e Regione, per conseguire scenari di lungo periodo di approvvigionamento dell’energia elettrica in linea con le condizioni richieste dal mercato europeo per i metalli non ferrosi. Il confronto ha consentito di individuare concrete ipotesi di lavoro che in breve saranno verificate soprattutto in relazione alla durata di lungo periodo e portate presto all’attenzione degli investitori.
Il Governo ha inoltre informato la Regione che nel frattempo Sideralloys ha continuato il proprio lavoro finalizzato alla raccolta di dati e informazioni utili al fine di adottare in tempi rapidi una decisione riguardante lo smelter di Portovesme.
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«Il Piano casa approvato dal Consiglio regionale lo scorso aprile, si è rivelato un fallimento per la ripresa dell’economia». A sollecitare cambiamenti alla regolamentazione il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI): «L’impalcatura della legge – dice Edoardo Tocco – sarebbe dovuta servire per il rilancio del settore edilizio e dell’economia. In realtà, è stato registrato un passo indietro perché molte direttive si sono palesate come uno strumento per frenare le autorizzazioni». «La nuova normativa è ispirata a dare una svolta per la semplificazione con l’azzeramento dei tempi per le opere finalizzate alle ristrutturazioni interne – evidenzia il consigliere regionale di Forza Italia -. Maggiori opportunità per gli interventi in zona agricola e per il recupero dei sottotetti, con adeguamento degli standard a parcheggio richiesti dall’attuale norma ritenuti uno dei blocchi più restrittivi dell’attuale quadro».
«Occorre accelerare i tempi – conclude Edoardo Tocco – per dare un segnale al settore sempre più strangolato da troppi vincoli assurdi».
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Il segretario generale della Cisl del Sulcis Iglesiente, Fabio Enne, ha diffuso una nota nella quale esprime «pieno sostegno della Cisl del Sulcis Iglesiente ai lavoratori e disoccupati che hanno occupato la sede A.R.E.A. di Carbonia».
«Ci troviamo di fronte, ancora una volta, all’incapacità politica di gestire la “cosa pubblica” – scrive Fabio Enne -. I partiti politici, bloccano, di fatto, importanti risorse finanziarie in attesa della nomina di un dirigente per il settore appalti, impedendo l’avvio di importanti lavori che aiuterebbero imprese, lavoratori e disoccupati in affanno per mancanza di occupazione. Non osiamo pensare che il tutto sia frutto della solita logica spartitoria, per la quale, a pagare le conseguenze di questo becero atteggiamento siano sempre i cittadini in carico ad A.R.E.A., le imprese che avrebbero potuto cominciare a lavorare nei cantieri, e i potenziali lavoratori da assumere per lo svolgimento dei servizi. Con un’economia già compromessa, questi denari, e i relativi cantieri, sarebbero stati una boccata d’ossigeno per le imprese.»
«Invece, l’iter viene bloccato a causa di disguidi legati a nomine e poltrone che non rendono certamente onore alla tragica situazione in cui versa il nostro territorio – aggiunge Fabio Enne -. Anche per questi motivi, la Cisl Sulcis Iglesiente ha deciso di inviare una richiesta di incontro urgente con il commissario dell’ex Provincia Carbonia Iglesias, l’ingegnere Giorgio Sanna e l’Assessore Regionale ai Lavori Pubblici Paolo Maninchedda per affrontare la vertenza.»
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Sabato 30 gennaio, alle ore 17,00, presso il Mercato Civico di via Gramsci, a Iglesias, si terrà un incontro pubblico in cui verrà presentato il progetto “CIVICA, percorsi d’Arte pubblica e partecipata al Mercato Civico di Iglesias”. Promosso dal comune di Iglesias (assessorato della Cultura e assessorato delle Attività produttive) e dal CO.CI.M. (Consorzio Civico Mercato) e curato dalla Scuola Civica Arte Contemporanea di Iglesias, il progetto CIVICA sarà coordinato da Stefano Boccalini (artista e docente di Arti Civiche alla NABA di Milano) e dal Collettivo Giuseppefraugallery, con l’obiettivo di ideare e realizzare una serie di progetti, svincolati dalla presenza di bandi e finanziamenti pubblici, indirizzati a completare l’opera di recupero e di rilancio del mercato civico di Iglesias. Per questa mission saranno sperimentati e messi in pratica alcuni dei processi più innovativi di progettazione partecipata e open source, grazie anche al supporto di un Comitato scientifico costituito da alcuni dei maggiori esperti del settore a livello nazionale.
Gli operatori del mercato saranno coinvolti in maniera che le loro esigenze siano il motore delle azioni da mettere in campo: insieme a loro saranno individuati sia gli interventi all’interno che quelli all’esterno. In continuità con l’azione avviata in occasione della realizzazione dell’opera di Flavio Favelli, si procederà al restauro delle pareti esterne, con la scelta del colore dell’edificio e l’intervento di tre artisti di fama internazionale, i quali opereranno su una porzione di cornicione e sulle due pareti laterali, costantemente compromesse da scritte e da distacchi dell’intonaco. Il progetto sarà concentrato in particolar modo nell’ideare soluzioni che possano migliorare le condizioni vendita, di esposizione delle merci e delle relazioni con il pubblico, la città ed il territorio.
Non solo artisti ed architetti, saranno chiamati a collaborare anche designer, chef, agronomi, economisti, sociologi, antropologi e qualsiasi altra professionalità possa rivelarsi utile e disponibile a portare nel nostro progetto e nel nostro territorio idee, soluzioni ed occasioni di confronto e di crescita.
Per uscire dall’isolamento e dalla crisi, la nostra città ha anche bisogno di ottime occasioni per aprirsi al confronto con le migliori esperienze legate alle dinamiche dell’innovazione e dello sviluppo sostenibile; per rafforzare questa intenzione all’interno del Mercato Civico sarà ricavato uno spazio, provvisorio, da utilizzare come project space per far incontrare la ricerca e la sperimentazione, non solo artistica, dell’Isola con quella nazionale ed internazionale.
La Scuola Civica attiverà anche un percorso formativo sull’arte contemporanea rivolto agli operatori ed ai cittadini che vorranno partecipare, dedicato, in particolar modo, alle forme dell’arte pubblica e sociale.
Comitato Scientifico:
Alessandra Pioselli (critico, curatore, collaboratrice di Artforum, direttore dell’Accademia di Belle Arti G. Carrara di Bergamo e docente di Arte pubblica presso il master in economia e management dell’arte e dei beni culturali del Sole24Ore), Francesco Careri (architetto e docente di Composizione architettonica e urbana presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Roma Tre), Ettore Favini (artista e docente alla NABA di Milano), Luca Francesconi (artista e rubricista Gambero Rosso), Giangavino Pazzola (Curatore indipendente, Ph.D. student in Urban and Regional Development presso il Politecnico e l’Università di Torino, project manager per lo sviluppo locale a base culturale), Micaela Deiana (curatrice indipendente, collabora con Flash Art e il Giornale dell’arte), Giorgio Viganò (collezionista e presidente dell’Osservatorio permanente sul mercato immobiliare).
L’edificio che ospita il mercato civico della città di Iglesias fu progettato da Sottsass jr. nel 1950, in occasione dell’allestimento della IV Fiera delle attività industriali e commerciali sarde. In questo percorso dell’architettura moderna, negli anni della ricostruzione, si ritrovano i fili di una ricerca originale, che inserisce la Sardegna nel più vasto contesto del movimento moderno, pur nella specificità dei temi trattati: l’edilizia sociale, il quartiere operaio, la scuola.
Dal 1 maggio 2009 il mercato civico di Iglesias è autogestito direttamente dal CO.CI.M. (Consorzio Civico Mercato). Grazie al Consorzio gli operatori riescono a fronteggiare la concorrenza della grande distribuzione, forti della loro professionalità, della garanzia offerta, dalla qualità dei prodotti e del rapporto diretto con i cittadini. Il rilancio del Mercato Civico rappresenta un traguardo importante per l’economia cittadina, oltre che un servizio fondamentale per il territorio. Attualmente sono presenti all’interno del mercato una sessantina di operatori.
Nel luglio 2015 l’artista Flavio Favelli realizza un’opera su una parete esterna del mercato. Il murale ha come tema iconografico il logo del tonno Palmera e la frase, presente nelle confezioni, “fatto come piace a noi italiani”. Nell’opera la parola Palmera è stata cambiata però in “Palmira”: un chiaro riferimento alla città siriana, oggi sottoposta agli atti vandalici e criminali da parte dei miliziani dell’ISIS. Palmira con il tonno condivide anche la condizione di “mattanza” e di specie in via d’estinzione. L’operazione è stata accolta con favore ed entusiasmo dal consorzio degli operatori del Mercato Civico, attivando un processo che oggi ci chiede non solo di continuare ad operare sulle pareti esterne ed interne, ma di ripensare tutto l’edificio attraverso le buone pratiche dell’arte pubblica e partecipata.
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Da venerdì 29 a domenica 31 gennaio, ad Olbia nella struttura del Geo Village Resort, si terrà la III Conferenza regionale dell’Artigianato sardo, organizzata dall’assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio.
Una crisi economica senza precedenti sta letteralmente sfibrando, in tutti i settori, il già modesto tessuto d’impresa del sistema sardo di produzione del PIL.
Nonostante qualche timido segnale di inversione della tendenza generale, grazie soprattutto al Turismo, non si riesce ad arginare la continua moria di imprese che ci impoverisce ogni giorno di più, e sono sempre meno gli imprenditori che credono sia davvero possibile uscire dall’emergenza usando solo gli ammortizzatori sociali per assistere le famiglie e sforbiciando abbondantemente ogni forma di spesa di investimento.
Questo inaridisce sempre di più la principale fonte di occupazione costituita dai gruppi di mestiere che compongono il settore allargato dell’edilizia, quello dei servizi alla persona e quelli della tipicità agroalimentare, tutti elementi strategici per lo sviluppo di un sistema turistico integrato.
L’azienda artigiana, la più piccola per definizione e per questo anche la più duttile e dunque la più più facilmente riconvertibile, è certamente quella che ha pagato di più e che sta pagando più a lungo.
Seimila chiusure in quattro anni significano più o meno 4 chiusure al giorno, festività soppresse e feste comandate comprese!
Delle 38mila imprese restanti, ovvero teoricamente ancora in attività, ce n’è una parte non trascurabile già in coma irreversibile o comunque in grosse difficoltà di sopravvivenza.
Ad una necessità emergenziale serviva dunque una risposta forte e decisa, straordinaria, e la Conferenza regionale lo è certamente!
Da qui l’invito dell’assessorato regionale del Turismo ai protagonisti del settore per un momento di ascolto e di condivisione, per individuare linee strategiche e definire nuove politiche di intervento in favore del comparto produttivo più radicato e diffuso sul territorio, all’insegna del dell’innovazione e del rilancio della competitività.
Maistus, orgoglio di Sardegna. Il 2016 sarà l’anno regionale degli artigiani. Donne e uomini che negli anni hanno consolidato un patrimonio di assoluto valore, fatto di ispirazione e abilità, competenza e professionalità. Sul loro lavoro e sul saper fare artigiano si fonda una parte essenziale del sistema economico e sociale dell’Isola. E dagli artigiani si parte con un nuovo slancio per incidere in modo sostanziale sullo sviluppo del territorio, sulla creazione di opportunità e sul livello di occupazione.