18 July, 2024
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Ieri l’appello di Pierpaolo Vargiu, candidato a sindaco di Cagliari della coalizione CA_mbia #Cagliari, a Piergiorgio Massidda, candidato a sindaco di una coalizione civica, a fare un passo indietro per unire tutte le forze alternative al centrosinistra e la presentazione di un candidato unitario; oggi la risposta di Piergiorgio Massidda, che riportiamo integralmente.

Caro Pierpaolo, da sempre apprezzo il tuo impegno per la città, ma questa volta non ti capisco. Sei riuscito, come me, a riunire tante persone su un progetto di cambiamento, le hai portate a votare a delle primarie che sono state un bel momento di partecipazione, e adesso che fai?

Come sai e leggi anche noi stiamo coinvolgendo migliaia di persone su un progetto veramente civico, innovativo e inclusivo che superi le gabbie del centrosinistra, centrodestra o cinque stelle e che unisca tutti su un programma di rinascita di Cagliari senza interferenze dei partiti nazionali, che obbligano spesso i propri iscritti a seguire strade diverse da quelle necessarie alla propria comunità.

Per questa scelta coraggiosa tanti di noi vengono oltraggiati e derisi e perciò pagano un alto prezzo per difendere la loro libertà di credere in vie diverse da quelle percorse nel passato.

E tu ora che cosa mi chiedi di fare? Di dire alla nostra gente “ragazzi, è stato bello, abbiamo scherzato!”. Dopo la alleanza del tuo polo civico e parte di Forza Italia dovrei dire loro: “Adesso si torna dai partiti a chiedere loro che cosa si deve fare!”. Andiamo a chiedere ai colonnelli, che hanno perso tutte le ultime battaglie politiche in città, ma soprattutto la credibilità, come battere il centrosinistra?

Mi dispiace Pierpaolo, questo, a parere nostro, non è un passo indietro ma è un’inversione a ‘U’, non è “Cambia Cagliari” ma “Continua Cagliari”, con i partiti romani che ci guarderanno bisticciare come i polli di Renzo. La nostra battaglia non è contro uno o più singoli, foss’anche Zedda. La mia, e quella di tanti amici, è contro un sistema di potere che ha mortificato l’impegno e l’intelligenza dei cagliaritani che, come oggi avviene ancora grazie al Pd, dovevano passare attraverso il partito di governo per essere ascoltati.

Mi dispiace Pierpaolo ma non mi interessa sedermi per discutere di assessorati o di chi sarà il prossimo governatore della Sardegna. Per la prima volta, da decenni, qualsiasi cagliaritano potrà ambire a rappresentare le sue istanze, senza liste predefinite ed amministratori predeterminati dalle segreterie di partito. Ti ricordo che questa si chiama democrazia liberale, quella per la quale io e te ci siamo spesi sin da ragazzi.

Pertanto se le tue proposte non sono, come diciamo a Cagliari con le solite “trasse” e “murighi” dei noti politicanti ma una vera volontà di rispondere alla richiesta di larga parte dei cittadini di far fare un passo indietro alle logiche dei partiti, con segnali indiscutibili di anteposizione degli interessi della nostra comunità, incontriamoci al più presto per unirci.

Ma se tu non condividi questo nostro obiettivo, è meglio che entrambi si segua la nostra strada, io come candidato a sindaco scelto da parte di tanti cittadini provenienti da esperienze politiche diverse (centrodestra, centrosinistra, cinque stelle e identitari), e tu, legittimato da primarie, abbi il coraggio di candidarti senza farti condizionare dagli umori dei colonnelli alleati.

Con amicizia,

Piergiorgio

Piergiorgio Massidda 1 copiaPierpaolo Vargiu 6 copia

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David Logan al tiro da sotto 1 copia

Archiviata la sconfitta subita a Saragozza nella terza giornata di Eurocup, questa sera, alle 18.15, al PalaSerradimigni, la Dinamo Banco di Sardegna ospita la Pallacanestro Cantù per la seconda giornata di ritorno del campionato.

La squadra canturina è tra quelle che hanno cambiato maggiormente volto dall’inizio della stagione, con innesti importanti che hanno accresciuto le ambizioni della società. Diversi gli ex di giornata: Denis Marconato ha giocato a Cantù nelle stagioni 2010-2011 e 2011-2012, raggiungendo con l’allora Bennet due finali di Coppa Italia, una finale Scudetto e le Top 16 di Eurolega, ed è poi tornato in Brianza nel gennaio 2014; Amedeo Tessitori ha invece esordito in Serie A con la Dinamo nel 2013/2014 e ha cominciato anche lo scorso campionato in Sardegna prima di trasferirsi alla Pasta Reggia Caserta.

«La partita contro Sassari costituisce un altro test importante per noi – ha detto alla vigilia il coach Sergey Bazarevic -. Alcune cose vanno meglio in casa, ma in trasferta continuiamo ad avere problemi, specialmente in difesa: ne abbiamo parlato e spero che i ragazzi abbiano capito. Dobbiamo essere concentrati nella nostra metà campo perché subiamo troppi punti fuori casa. A questo proposito la sfida contro Sassari costituisce un’insidia perché giocheremo a casa loro, dove la Dinamo si esprime molto meglio che in trasferta e  può contare sul supporto dei propri tifosi. Dispongono di tante individualità di primo livello. Credo che la transizione difensiva e la difesa uno contro uno possano essere le chiavi di questa partita.»

Alla vigilia la Dinamo occupa la sesta posizione in classifica, con 18 punti (9 vittorie e 7 sconfitte), in coabitazione con Venezia e Avellino; Cantù è 9ª, con 14 punti, in coabitazione con Varese e Brindisi.

Arbitreranno l’incontro Paolo Taurino, Enrico Sabetta e Fabrizio Paglialunga.

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La Monteponi a Siliqua (dirige Marco Andrea Bognolo di Olbia, assistenti di linea Michael Murgia e Alessio Dicorato di Cagliari) per confermare la serie positiva e il secondo posto in classifica alle spalle dell’Orrolese, impegnata in casa con il Sant’Elena, una delle squadre più in forma; il Carbonia in casa con il Senorbì (dirige Enrico Cappai di Cagliari, assistenti di linea Nicola Leoni e Riccardo Mastino di Cagliari), per interrompere la serie negativa di tre sconfitte consecutive e riprendere la marcia verso le prime posizioni della classifica, bruscamente interrotta.

Sono queste le due partite più attese per il calcio sulcitano nella terza giornata di ritorno del girone A del campionato di Promozione regionale.

Difficili trasferte per il Carloforte sul campo della Frassinetti Elmas (dirige Giordano Secchi di Carbonia, assistenti di linea Francesco Orrù e Simone Stocchino di Cagliari) e per l’Atletico Narcao sul campo della Villacidrese (dirige Daniele Marras di Cagliari, assistenti di linea Annalisa Casta di Oristano e Andrea Cornacchia di Cagliari).

Completano il programma della giornata, le partite Arbus – Guspini Terralba, Quartu 2000 Girasole e Tharros – Bosa.

Nel girone A del campionato di Prima categoria, giunto alla terza giornata di ritorno, la capolista Vecchio Borgo Sant’Elia ospita il Villasor, mentre la prima inseguitrice, il Sinnai calcio a 11, gioca in trasferta, a Tratalias. In trasferta anche la San Marco, sul campo dell’Halley Assemini e il Villamassargia contro l’Uragano Pirri.

Trasferta insidiosa per l’Europa 2008 Domusnovas, a Villasimius. Completano il programma della giornata le partite Iglesias – Cus Cagliari e Decimo ’07 – Ferrini Quartu.

La Fermassenti, rilanciata in classifica al quinto posto da tre vittorie consecutive, osserva un turno di riposo.

Pallone

 

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Proseguono senza sosta gli sbarchi di migranti irregolari sulle coste del Sulcis. Dopo quello di 14 algerini sulla spiaggia di Coequaddus, avvenuto questa mattina, nel pomeriggio, alle 16.30, altri cinque migranti irregolari, sempre di nazionalità algerina (2 uomini, 1 donna e 2 minori), hanno raggiunto la spiaggia di “Porto Pino”, nel comune di Sant’Anna Arresi, a bordo di un barchino in legno di circa 6 metri.

La motovedetta CP812 della Guardia Costiera di Sant’Antioco ha subito lasciato gli ormeggi del porto commerciale di Sant’Antioco per una segnalazione di soccorso ricevuta intorno alle ore 15.00, circa la presenza a 10 miglia a sud di Capo Teulada di un barchino contenente un numero imprecisato di migranti.

A seguito del pattugliamento durato circa 2 ore, gli uomini della Guardia Costiera hanno ricevuto la notizia dell’avvenuto sbarco a Porto Pino dei cinque migranti richiedenti aiuto che avevano contattato i carabinieri al 112.

Assicurati a terra dalla Forestale di Sant’Antioco, verranno condotti a Cagliari con i mezzi della Caritas diocesana di Cagliari.

sbarco Porto Pino 23-01-2016

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Alcoa sulla SS 131 2

Fim Cisl, Fiom CGIL e Uilm Uil, la Rsu dei lavoratori diretti e il coordinamento appalti ex Alcoa di Portovesme «visto il protrarsi dello stallo nella vertenza per il riavvio dello stabilimento e l’incapacità finora manifestata da parte della classe dirigente politica nell’individuare gli adeguati strumenti energetico-infrastrutturali per permettere la competitività e l’appetibilità dello Smelter verso ogni potenziale acquirente e, in particolar modo, verso la multinazionale Glencore; vista anche la continua mole di proclami e di impegni disattesi da parte del Governo negli anni e la situazione sempre più drammatica dei lavoratori che hanno già perduto e che presto perderanno il diritto all’ammortizzatore sociale; hanno proclamato per martedì 26 gennaio una grande giornata di mobilitazione e di lotta. L’appuntamento è stato fissato al distributore di Villamassargia, alle 6.45.  

«Vista e considerata la gravità della situazione e il sempre minor tempo a disposizione per risolvere la vertenza – si legge nel manifesto degli organizzatori – sono convocati tutti i lavoratori diretti e indiretti dello stabilimento e saranno fondamentali la partecipazione e il coinvolgimento di tutti i lavoratori, per far comprendere al Governo nazionale e a quello regionale, una volta per tutte, che la pazienza è terminata.»

«Ci possono essere molti pretesti e motivi per non lottare, ma l’unico modo storicamente riconosciuto per ottenere un diritto è solo quello della lotta. Se vogliamo vederci riconosciuto il diritto al lavoro, che per noi tutti è diventato anche un’impellente necessità – conclude l’appello degli organizzatori -, martedì 26 gennaio partecipiamo in massa chiamando e coinvolgendo a nostra volta tutti i colleghi a noi più vicini.»

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Venerdì mattina il Centro di Aggregazione Sociale del comune di Masainas ha ospitato un evento partecipativo organizzato dal Gal Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari.

Il Gal Sulcis, in qualità di Gruppo di azione locale già costituito, al fine di partecipare al bando per la selezione dei GAL e delle strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo del PSR Sardegna 2014/2020, Misura 19, ha avviato un percorso partecipativo finalizzato al coinvolgimento del partenariato locale pubblico e privato del territorio dei 19 comuni già facenti parte del GAL e dei 3 nuovi comuni ritenuti ammissibili dal PSR 2014/2020: Domusnovas, Villamassargia e Gonnesa,.

Obiettivo del percorso è quello di attivare tutte le iniziative necessarie per incoraggiare gli stakeholder del territorio a partecipare al processo di sviluppo locale.

Il Gal ha avviato così il confronto con tutti gli attori del territorio, sia pubblici che privati (istituzioni, mondo associativo, cooperative sociali, operatori economici, etc..), al fine di condividere l’analisi della situazione locale, dei relativi fabbisogni e pensare insieme alle possibili proposte migliorative per potenziare le politiche a favore delle aree rurali da attuare nel Piano d’Azione del Gal per la programmazione 2014/2020.

Al primo incontro svoltosi ieri, organizzato dal presidente Luciano Cristoforo Piras e dal direttore Nicoletta Piras, hanno partecipato sindaci, assessori e consiglieri del comuni del territorio, sia già aderenti al Gal sia in procinto di aderire; rappresentanti di enti e associazioni, consiglieri regionali.

Gal Sulcis incontro Masainas 2Gal Sulcis incontro Masainas 1 Gal Sulcis incontro Masainas 3 Gal Sulcis incontro Masainas 4

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Il Servizio beni librari e documentari, biblioteca e archivio storico invita le scuole che non hanno risposto alla richiesta dei dati, di compilare e inviare entro il 10 marzo 2016 il questionario informativo finalizzato a rilevare la situazione dei locali adibiti a biblioteca scolastica, il patrimonio librario e documentario, il personale dedicato e i servizi bibliotecari erogati.

I questionari debitamente compilati dovranno essere trasmessi esclusivamente tramite posta elettronica certificata all’indirizzo: pi.benilibrari@pec.regione.sardegna.it .

Per eventuali chiarimenti e informazioni contattare i seguenti recapiti telefonici:
– Maria Cossu (079 2088556 – mcossu@regione.sardegna.it) per le scuole delle province di Cagliari e Medio Campidano;
– Rita Sanna (079 2088553 – rsanna@regione.sardegna.it) per le scuole delle province di Ogliastra, Sassari e Carbonia-Iglesias;
– Valeria Schirru (079 2088551 – vschirru@regione.sardegna.it) per le scuole delle province di Oristano, Nuoro e Olbia-Tempio

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Il Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei Diritti umani, in occasione della giornata della memoria, istituita con legge 20 luglio 2000, n. 211, intende ricordare le vittime dell’Olocausto, invitando le scuole a far leggere in ogni classe nelle prime ore gli articoli istitutivi di tale giornata. In tale occasione, sarebbe opportuno ricordare tutte le stragi dei principali genocidi della storia, autentiche officine di morte e di morti, perseguiti con accadimento metodico “e in quantità industriale”: genocidio armeno; genocidio rom; indiani del Nord e Sud America; genocidio del Ruanda; genocidio dei Catari; genocidio ucraino; genocidio greco; Pol Pot in Cambogia; genocidio in Congo, etc.

In un’epoca così tormentata e ben lungi dall’essere pacificata, si pensi al progressivo sterminio di cristiani e musulmani moderati ad opera dell’organizzazione terroristica jihadista sunnita Boko Haram in Nigeria ancora in atto, è davvero necessario sensibilizzare le future generazioni circa i principi della tolleranza, della pace, della solidarietà, del rispetto reciproco e fra i popoli.

I giovani sono il nostro presente e il nostro futuro, l’energia pulita della società, le vedette della legalità, la loro educazione e formazione può contribuire a costruire le basi per un mondo libero e giusto in cui far riscoprire il fresco profumo della speranza e a cooperare per abbattere così le più alte mura dell’odio e dell’oppressione.

I Diritti Umani, come disciplina incentrata sulla comprensione dell’altro e della difesa della libertà individuale, possono costituire il veicolo più opportuno per la divulgazione di una maggiore consapevolezza civica e per la trasmissione di valori universali.

«Nessuno nasce odiando qualcun altro a causa del colore della pelle, o del suo background, o del suo credo. Le persone imparano ad odiare, e se imparano ad odiare possono anche imparare ad amare, perché l’amore è un sentimento molto più naturale del suo opposto.» (Nelson Mandela)

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Alfredo Tocco 3 Valigetta di Don Tocco 2

Ieri sera, alle 19.59, le campane della chiesa della parrocchia di “Cristo Re”, in piazza Iglesias, a Carbonia, hanno suonato “a festa” per accogliere il parroco che tornava a casa, nella sua casa terrena, gli applausi si sono uniti ai rintocchi di gioia, proprio come avrebbe voluto lui ed una folla di persone lo ha accompagnato dentro la chiesa dove lui amava parlare con tutti, senza distinzione alcuna…

Di lì a poco, alle 21.00, è iniziata la veglia funebre in suffragio del tanto amato e stimato “sacerdote della grande misericordia”, come lo definisce Carla Murgia, “Carbonia in lacrime per lui” aggiunge commossa.

Prima che inizi la funzione, decido di farmi un giro tra la gente… i banchi della chiesa sono stracolmi di commozione…

Sull’altare una piccola valigia a testimoniare il fatto di quel che don Alfredo sorridendo diceva sempre: «Bisogna avere sempre la valigia pronta!», Rosalba Lai ricorda bene queste sue parole e le condivide, mi guarda e sorridendo continua a parlare di lui… «Umile, buono, attento ascoltatore di pene e sofferenze…»

Fuori dalla chiesa, sul sagrato incontro altri sorrisi, Giancarlo Vacca mi dice: «Quando l’ho conosciuto avrò avuto sì e no 8 anni, veniva in colonia a Carloforte, ci sgridava ma era sempre amorevole. Un anno mi fecero studiare “l’atto di dolore”, ci impiegai due giorni e poi felice andai da lui, ma non lo sapevo ancora bene, allora mi disse di guardare giù ai piedi della croce…era scritto lì e l’avrei potuto leggere!»

La sorella Loredana lo ascolta e sorride, annuisce nel ricordare un uomo così grande e presente per tutti.

Salvatore è cresciuto con lui, quando ancora la chiesa era in costruzione lui ci giocava dentro ed era ancora un bambino, poi si allontana dalla chiesa, come spesso succede agli adulti aggiunge, poi un giorno diventa papà, era il 18 dicembre di alcuni anni fa… improvvisamente sente il bisogno di tornare da lui… prepara le sue bimbe gemelle, Francesca e Chiara e si precipita da lui…

Floriana invece mi racconta di quanto a don Tocco piacesse farsi fotografare durante le cerimonie, foto con gli sposi e con i battezzati, con i cresimati e con chiunque avesse voglia di intrattenersi con lui.

Prima di cominciare la messa rivolgo lo sguardo al piazzale e vedo arrivare Marcella, visibilmente commossa le chiedo il perché del mazzolino che ha tra le mani e lei mi risponde che sono boccioli di rose rosse e fiori da sposa, un piccolo pensiero importante per don Alfredo.

E’ ora di rientrare in chiesa per seguire una messa regale, Ddon Massimiliano ha preparato per don Alfredo e per tutti noi un rosario speciale ricco non solo di preghiere e canti ma anche di pensieri che ci raccontano chi era don Tocco e in cosa credeva… e siccome sono troppo belli, non li riassumo ma ve li dono nella loro integrità affinché voi tutti possiate leggerli e riflettere sul vero significato del Ministero Sacerdotale.

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A più tardi

Nadia Pische

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Combattere il disagio e la dispersione scolastica attraverso delle borse di studio da assegnare ad alunni le cui famiglie sono in un disagio economico tale da non poter loro garantire il proseguo degli studi all’Università. Con questo obbiettivo la Caritas diocesana, organismo pastorale della diocesi di Iglesias, ha promosso il progetto “Iscola de Maduridàde”. Consentirà di istituire 60 borse di studio, dell’importo di 500,00 euro ciascuna, suddivise in 20 borse per anno per tre anni consecutivi. Saranno destinate in favore dei ragazzi più meritevoli delle quinte classi delle scuole secondarie di secondo grado del territorio che, privi di un supporto famigliare a causa di condizioni economiche avverse, corrano il rischio di non poter avere accesso all’Università nel prossimo triennio. Il progetto è stato presentato ieri mattina con una conferenza stampa presso il seminario vescovile “Maria Immacolata” ad Iglesias. L’idea progettuale, nata dalla lettura costante delle fragilità del territorio da parte della Caritas, si avvale della collaborazione di altri Uffici pastorali della Diocesi tra cui l’Ufficio per i problemi sociali e il lavoro e la Pastorale Giovanile già attivi, insieme alla Caritas diocesana, nell’ambito del “Progetto Policoro”.

Ad illustrare il progetto sono stati il vescovo di Iglesias monsignor Giovanni Paolo Zedda, il direttore della Caritas diocesana, Raffaele Callia e il gruppo degli animatori che si avvale di un’equipe formata da Isabella Rosas, Antonio Melis, Francesco Manca, Federico Cocco, Elena Sanna Carla Lai e Simone Cabitza che lavoreranno nelle scuole e appartengono alle diverse pastorali diocesane.

«Iniziative della Caritas sono occasione per tutta la comunità cristiana – ha detto il vescovo di Iglesias, monsignor Giovanni Paolo Zedda – occasione per capire quello che abbiamo e anche per migliorare le possibilità di intervento e sensibilizzare le persone a non chiudersi ma ad aprirsi a venire incontro alle difficoltà che si presentano.»

Il progetto è finanziato dal “Fondo CEI 8xmille Italia” e si rivolge agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado del Sulcis Iglesiente, la provincia più povera d’Italia. L’obiettivo è combattere il disagio e la dispersione scolastica, sia attraverso un’azione di mentoring scolastico sia con l’istituzione di borse di studio.

«I giovani sono il presente e hanno bisogno oggi, non domani, di essere accompagnati offrendo delle opportunità che passano attraverso un tema che è cardine che è quello dell’istruzione – ha spiegato Raffaele Callia – direttore della Caritas della diocesi di Iglesias -. Se vogliamo cambiare questo territorio dobbiamo cercare chiaramente di favorire le condizioni di occupazione e di lavoro ma dobbiamo anche creare una generazione adeguata a questo cambiamento e la cultura e l’istruzione sono ingredienti irrinunciabili.»

Il risultato che si propone il progetto è duplice. Da un lato tutelare il diritto allo studio per almeno 60 giovani maturandi del territorio sostenendo le rispettive famiglie nella spese dell’immatricolazione universitaria e dell’acquisto dei testi accademici, ma anche favorire la formazione di sei giovani impegnati nelle realtà ecclesiali ed accompagnarli nella costituzione di un’associazione di promozione sociale che si occupi di erogare servizi nel campo dell’educazione inclusiva.

Tito Siddi

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