18 July, 2024
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Palazzo della Regione 2 copia

«Altro che marcia indietro sugli aumenti delle tasse: oltre all’Irpef, la Giunta Pigliaru e il centrosinistra hanno infarcito la manovra di aumenti di imposte e balzelli. Da un rapido calcolo si scopre che solo per le imprese ci sono aumenti per oltre 260 milioni». Lo denunciano i vertici dei Riformatori sardi, il coordinatore regionale, Michele Cossa, il capogruppo Attilio Dedoni, il consigliere regionale, Luigi Crisponi e i due esponenti del Centro Studi, Sergio Pisano e Pietrino Fois.

 «Nella manovra Finanziaria sono nascosti incrementi di tasse senza precedenti – aggiungono i Riformatori sardi – e mentre l’attenzione dell’opinione pubblica è concentrata suk problema Irpef in queste ore si sta aprendo un nuovo caso: i super aumenti sull’Irap che distruggeranno definitivamente ciò che resta della fragile economia sarda». «In particolare – spiegano i Riformatori sardi -, con una serie di norme inserite in manovra la Giunta Pigliaru riesce a ottenere dal 2015 al 2016 un vero “guinness dei primati”, difficilmente eguagliabile: l’aumento dell’IRAP a carico delle imprese sarde nella misura del 77%, un gettito complessivo che da 322 milioni di euro nel 2014  che passa infatti a 571 milioni nel 2016. Un insostenibile tartassamento perpetrato a danno delle povere imprese sarde, già penalizzate da mille altre difficoltà, con una estorsione complessiva aggiuntiva di 260 milioni di euro per l’IRAP dovuta nei prossimi tre anni.»

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«Il Partito Democratico della Provincia di Carbonia Iglesias aderisce alla manifestazione a sostegno del ddl Cirinnà». Lo annuncia Danbiele Reginali, segretario del PD di Carbonia Iglesias.

«Si tratta di un passo importante per il nostro paese che dà una serie di risposte concrete ai quesiti posti in questi anni in materia di diritti civili – aggiunge Reginali -. È un passo importante e concreto per una discussione che va avanti da troppo tempo  su un argomento che richiede risposte in tempi rapidi. E’ un passo avanti perché si estende ai bambini che vivono in famiglie omogenitoriali, gli stessi diritti di bambini che vivono in famiglie eterosessuali, si rimedia ad una discriminazione ai danni del minore dove in caso di morte del genitore biologico rischierebbe di perdere il rapporto con l’altro genitore. Il tutto sotto il controllo del giudice. Per questo motivo e fiduciosi della maturità del nostro paese il Pd di Carbonia Iglesias manifesta oggi per sostenere questa iniziativa legislativa.»

Daniele Reginali 2

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La situazione che vive la Sardegna in tema di lavoro e industria è a dir poco apocalittica. Dati e statistiche sulla disoccupazione non appaiono certamente confortanti. Siamo in coda a molte regioni italiane, sicuramente, la nostra, è una delle più povere.

Negli ultimi anni, in particolare, il Sulcis, si è addirittura guadagnato il primato di Provincia più povera, con il numero di disoccupati più alto d’Europa.

A tal proposito sorge spontanea una riflessione: cosa o chi ha fatto sì che ciò accadesse?

Interrogativi necessariamente da svelare se si vuole con convinzione ripartire per ricostruire un territorio lacerato e maltrattato negli ultimi quarant’anni.

La situazione socio economica dell’isola costringe intere generazioni ad abbandonare la propria Terra e le famiglie. Sono innumerevoli le vertenze Industriali dell’Isola chiuse con licenziamenti tombali o con ammortizzatori sociali utili solo alla sopravvivenza ma che spogliano dalla dignità ciascun lavoratore.
E’ chiaro che le maggiori responsabilità vanno ricercate in quella parte di politica che, non solo non è stata in grado di offrire soluzioni e programmare, ma si è arricchita di false promesse in cambio di posti di lavoro. Finiti i contratti da spartire, ha optato per scelte scellerate fatte di rinvii e di speranze inutili.

Dobbiamo necessariamente voltare pagina, ripensare ad un nuovo modello economico, che veda protagonista la sostenibilità industriale, la cultura del turismo, dell’artigianato, il rilancio dell’agricoltura e della pesca.

Il nostro, quello dei giovani metalmeccanici vuole essere un accorato appello a tutte le forze politiche serie. E’ finito il tempo delle lamentele e delle promesse, bensì, è arrivato quello dell’azione.

Vogliamo che il 2016 sia l’anno del riscatto per il lavoro e il futuro di intere generazioni, pertanto non possiamo che condividere e attivarci per la buona riuscita della mobilitazione generale popolare prevista per il 1 febbraio, che vede tra i promotori la UST CISL Sulcis Iglesiente.

Confidiamo, infine, nell’impegno da parte della CISL Confederale, a cui chiediamo collaborazione per iniziare a gettare le basi per costruire il riscatto di un intero territorio.

Michele Sabiu

Responsabile giovani Metalmeccanici Regionale FSM CISL

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Pierpaolo Vargiu 6 copiaPiergiorgio Massidda 1 copia

Dopo aver raccolto l’adesione del coordinatore regionale di Forza Italia Ugo Cappellacci all’appello per l’unità, il candidato sindaco di #CA_mbia  CA_ gliari scrive a Piergiorgio Massidda: «Caro Piergiorgio, le coalizioni civiche stanno svolgendo un ruolo determinante, coinvolgendo tanti cagliaritani prima lontani dal l’impegno diretto, che vogliono generosamente mettersi al servizio della propria comunità per il grande progetto di innovazione e radicale cambiamento per cui ci battiamo. Noi due – che non siamo “nuovi della politica”- abbiamo la responsabilità di portare la “gente nuova” alla guida della città. Non possiamo sprecare l’occasione: la nostra disponibilità a fare un passo indietro, diventa un grande passo avanti per la vittoria delle idee in cui crediamo. Per questo motivo ti chiedo di incontrarci tra noi, ma anche con le forze politiche di ispirazione liberale, per verificare se possiamo trovare le condizioni per presentate un’alleanza comune per Cagliari, con unico programma e unico candidato sindaco».

Qui sotto il testo integrale della lettera.

«Caro Piergiorgio,

Le elezioni di Cagliari sono imminenti e non c’è più tempo da perdere.

La amministrazione che oggi governa la città si è dimostrata totalmente inadeguata.

Non le contestiamo l’incapacità di rifare selciati e di proporre rotatorie.

Le contestiamo l’assoluta assenza di un progetto sulla identità della città, che produca opportunità, cultura d’impresa e nuovi posti di lavoro, che salvino Cagliari dal destino di desertificazione a cui sembra condannata.

Non c’è dubbio che altri cinque anni di questa amministrazione piatta e senza anima sarebbero un disastro per la città.

Le coalizioni che noi guidiamo lo hanno capito.

E hanno fatto un lavoro straordinario e indispensabile, che la politica non era in grado di fare.

Noi siamo entrati nelle case dei cagliaritani, di quelli che non si sono mai occupati di amministrazione e gli abbiamo detto la verità: la politica è esausta, ha perso credibilità. 

Da sola, la politica non ce la fa più: oggi c’è bisogno che tutti i cagliaritani di buona volontà e di capacità “ci mettano la faccia” per contribuire al cambio di marcia che permetta a Cagliari di vivere, senza accontentarsi di sopravvivere.

Stiamo entrambi lavorando come matti, da tempo: grazie all’aiuto dei tanti che stanno al nostro fianco, credo che possiamo essere orgogliosi del messaggio che abbiamo lanciato e dell’entusiasmo che siamo riusciti ad accendere.

Ma ora ci aspetta il passaggio più difficile.

Ciascuno di noi è pronto a servire – da sindaco – la propria comunità: siamo percepiti come guida dai tanti cagliaritani straordinari che abbiamo coinvolto e ci stanno seguendo.

Ma siamo entrambi consapevoli che non possiamo dividere le nostre forze e neppure assumere atteggiamenti sprezzanti verso la parte sana della politica, che sta dimostrando di aver capito il valore aggiunto dell’impegno civico che noi e le nostre coalizioni incarniamo.

Noi non siamo in campo per una battaglia di testimonianza: vogliamo e dobbiamo vincere le elezioni!

E non vogliamo vincere per soddisfare il nostro desiderio di essere personalmente utili a Cagliari, che pure è assolutamente legittimo.

Vogliamo invece che vinca il progetto di cambiamento radicale che è la nostra bandiera, perché abbiamo capito che non è più sufficiente “cambiare le carte in tavola”:

il tavolo “va rovesciato” e Cagliari e i cagliaritani devono prepararsi ad una vera rivoluzione, che ci porti fuori dal circolo vizioso dell’assistenza e della rassegnazione, che ci sta togliendo l’aria per respirare.

Nel lavoro che abbiamo fatto sinora, abbiamo entrambi dimostrato grande generosità e ci siamo appellati ad altrettanta generosità dei cagliaritani “civici” verso la propria comunità.

Ora, spetta a noi due essere generosi sino in fondo!

Dobbiamo essere entrambi disponibili al personale passo indietro che serve per vincere, per unire le nostre forze a quelle di chi crede nel progetto di cambiamento per cui noi ci battiamo.

Ce lo chiede Cagliari, ce lo chiede la città che entrambi amiamo sul serio, ce lo chiedono i tanti cagliaritani che abbiamo coinvolto e coinvolgeremo nel nostro lavoro.

Divisi, rischieremmo di non essere compresi.

Uniti, vinceremo e faremo vincere i cagliaritani.

E – con le maniche rimboccate- partiremo tutti insieme per l’impresa di cambiare la città…..e la Sardegna intera!

Per questo motivo ti chiedo di incontrarci tra noi, ma anche con le forze politiche di ispirazione liberale, per verificare se possiamo trovare le condizioni per presentare un’alleanza comune per Cagliari, con unico programma e unico candidato sindaco».

Pierpaolo Vargiu

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Nuovo sbarco di migranti sulle coste del Sulcis. Sono 14 i migranti irregolari (algerini), che questa mattina hanno raggiunto la spiaggia di “Coequaddus”, sull’Isola di Sant’Antioco, alle ore 9.20, a bordo di un barchino in legno di circa 6 metri.

La motovedetta CP812 della Guardia Costiera di Sant’Antioco si è recata immediatamente in direzione spiaggia di Coequaddus, per verificare che l’unità non fosse in precarie condizioni di navigabilità: i migranti irregolari avevano già raggiunto la costa in sicurezza.

In spiaggia, gli uomini della Guardia Costiera hanno atteso l’arrivo del bus idoneo all’invio degli stessi presso l’albergo “I quattro Mori” di Cagliari, destinato ad ospitare gli stessi a seguito della chiusura del Centro di accoglienza di Elmas.

Sbarco 23-01-2016

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«Nonostante con la scorsa Finanziaria (articolo 29) si fosse risolto il “caso fasce economiche” che vede coinvolti i circa 1.000 dipendenti della Asl 7, il personale dell’Azienda sanitaria di Carbonia continua ad assistere impotente alla mancata applicazione di quanto deciso circa un anno fa con il documento contabile adottato dal Consiglio regionale. Risultato: i fondi illegittimamente sottratti in busta paga non sono stati ancora restituiti. Siamo di fronte a una vicenda che si trascina da anni e le cui conseguenze ricadono esclusivamente sui lavoratori. Per questo occorre dare corso a quanto stabilito dalla Regione, senza perdere ulteriore tempo.»

Lo dice Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«In sostanza – aggiunge Locci -, la Finanziaria regionale 2015 aveva decretato sia lo stop alla decurtazione in busta paga dei soldi oggetto del contenzioso (e questo, per fortuna, è regolarmente avvenuto), sia la restituzione graduale di quanto sottratto ai dipendenti della Asl 7. Ma nonostante ciò, il commissario straordinario Antonio Onnis non ha ancora provveduto a dare corso alle direttive. La dirigenza Asl, così come stabilito all’articolo 29, comma 17, avrebbe dovuto elaborare un piano pluriennale di ripristino dello squilibrio dei fondi (squilibrio che si è verificato nella Asl 7), ma ancora non si ha traccia del documento. Non si capisce perché il Commissario persista nella sua posizione di rigidità e non si impegni per restituire il maltolto.»

«Antonio Onnis faccia uno sforzo e abbandoni per un attimo mannaia e calcolatrice con cui sta sgretolando il sistema sanitario del Sulcis Iglesiente, e prenda in mano carta e penna per fare qualcosa di positivo – conclude Ignazio Locci -, ridando ai 1.000 dipendenti dell’Azienda sanitaria quanto gli spetta di diritto.»

Centro direzionale ASL 7

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Dal 1 gennaio 2016, la trasmissione della documentazione e di ogni comunicazione con il Servizio elettorale e supporti informatici, con particolare riferimento alla gestione del Registro Generale del Volontariato, deve avvenire, esclusivamente tramite posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo: pres.volontariato@pec.regione.sardegna.it.

Pertanto è necessaria, da parte di tutte organizzazioni iscritte al Registro generale, l’attivazione di una casella PEC intestata all’organizzazione di volontariato. Qualora l’organizzazione ne fosse già in possesso, dovrà darne comunicazione al Servizio.

Per una corretta individuazione dell’Organizzazione, oltre l’indirizzo pec, dovranno essere indicati il numero di iscrizione, l’esatta denominazione, la sede legale e il codice fiscale.

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Alberi tagliati in via Trieste 1Giuseppe Casti 2

Nella seduta di ieri, 22 gennaio 2016, la Giunta comunale di Carbonia ha approvato il progetto definitivo per l’adeguamento delle sezioni stradali al Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) – Annualità 2016, per 750.000 euro.

I lavori interesseranno: via Tirso, via Puglie, via Bacu Abis, via Caput Aquas, via Tanas, via Sardegna, la parte alta di via Marche, via Piolanas e via Coghinas.

Il progetto di adeguamento è un intervento sulla viabilità cittadina e sugli spazi urbani legati al traffico dei veicoli e dei pedoni, che coniuga le esigenze di fruibilità degli spazi pubblici, attraverso interventi di tutela dei pedoni e delle persone diversamente abili, con il miglioramento della sicurezza per la circolazione di auto e pedoni, attraverso interventi di recupero di marciapiedi e strade.

Il progetto risponde, nel suo complesso, ad una serie di obiettivi divisi in tre macroaree:

Qualità della vita urbana: miglioramento della fruibilità degli spazi pubblici attraverso interventi di tutela dei pedoni e delle persone diversamente abili – Ridistribuzione del suolo pubblico e aumento degli spazi a disposizione dei pedoni – Promozione sistemi di trasporto alternativi al veicolo privato: bicicletta e trasporto pubblico.

Qualità della circolazione: miglioramento della circolazione di auto e moto, attraverso la riorganizzazione dei sensi di marcia e del sistema di circolazione – riqualificazione dell’aspetto urbano attraverso la sistemazione del verde lungo le strade.

Sicurezza: miglioramento delle condizioni di sicurezza attraverso la regolazione degli incroci a raso; miglioramento delle condizioni di circolazione e sicurezza attraverso la sistemazione e razionalizzazione della sosta; miglioramento delle condizioni di sicurezza per la circolazione attraverso la manutenzione straordinaria delle pavimentazioni stradali.

I lavori comprendono interventi di riqualificazione dei marciapiedi, riallineamento delle cordonate, razionalizzazione della circolazione, bitumature e predisposizione di formelle (aiuole) per piantumature.

«Questo intervento finanziato con fondi comunali – spiega il sindaco, Giuseppe Casti – si aggiunge ai lavori già in corso relativi al PGTU 2014 e 2015 (1.200.000 complessivi). Con il nuovo PGTU diamo risposte alle richieste dei cittadini e proseguiamo il lavoro per migliorare la qualità e la sicurezza della circolazione nelle nostre strade. Nei prossimi mesi verranno approvati nuovi progetti per interventi in altre parti della città.»

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Dopo aver assaporato la gioia della prima vittoria stagionale, nel derby casalingo con la Pallavolo Sarroch, grazie al quale ha lasciato l’ultima posizione in classifica, la VBA/Olimpia Sant’Antioco questa sera affronta la trasferta sul campo dei Lupi Santa Croce, una partita sulla carta non impossibile (i toscani sono quint’ultimi, cin 14 punti, a pari punti con la Pol. Roma 7 Volley), valida per l’ultima giornata del girone d’andata. La squadra lagunare, dopo la svolta decisa prima di metà stagione dalla società per la valorizzazione del vivaio in preparazione della prossima stagione (quest’anno il campionato di B1 non prevede retrocessioni), è in crescita ed affronta tutte le partite in piena serenità, nella condizione ideale per dare il meglio di sé. La partita avrà inizio alle 19.00.

La Pallavolo Sarroch, alle 18.00, ospita la Foris Index.

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«La Regione metta in campo strumenti per la stabilizzazione dei precari nelle strutture sanitarie». Lo ha detto oggi Edoardo Tocco, consigliere regionale del gruppo di Forza Italia Sardegna e componente della commissione Sanità.

«In diverse strutture sanitarie dell’Isola – sottolinea Edoardo Tocco – una grande fetta dell’organico è attualmente in uno stato di precariato. Una percentuale che risulta molto più elevata in alcuni settori strategici ed unici dei complessi del cagliaritano e del centro Sardegna».

«Occorre che la Regione attui tutti gli strumenti giuridici-amministrativi – conclude Tocco, che assicura un intervento risolutivo sin dalla prossima riunione della commissione – necessari per la stabilizzazione dei medici ed infermieri ospedalieri precari che negli anni hanno raggiunto elevati gradi di professionalità, per evitare condizioni di continua preoccupazione nell’erogazione di servizi indispensabili per la salute dei cittadini».

Edoardo Tocco 55