18 July, 2024
Home2016 (Page 495)

[bing_translator]

Si inasprisce la vertenza per la gestione del porto turistico di Sant’Antioco che da ieri sera è presidiato dai lavoratori che ne bloccano l’accesso. Ad annunciare la nuova iniziativa di protesta sono Fabio Enne e Marco Mele, rispettivamente segretario generale Ust Cisl del Sulcis Iglesiente e referente territoriale di federazione Cisl.

«Non si intravede alcuna soluzione all’orizzonte, nemmeno temporanea – si legge in una nota diffusa ieri sera dai due sindacalisti -. La riunione in programma per quest’oggi non si è tenuta, non conosciamo i motivi ma il tempo trascorso è inaccettabile. I posti di lavoro vanno salvaguardati, così come vanno garantiti e curati i servizi essenziali e la sicurezza. Pertanto abbiamo deciso, con un’azione dura di bloccare gli ingressi al porticciolo.»

«Il porto di Sant’Antioco è un bene collettivo che pertanto va tutelato, in mancanza di un’organizzazione che garantisca un apporto positivo per l’economia locale e la tutela dei lavoratori. Abbiamo atteso con pazienza e collaborazione fino ad oggi, senza ottenere risultati tangibili. Da questo momento in poi, l’azione sindacale non garantirà la gestione e tanto meno la custodia del porto, responsabilità in capo ad altri soggetti.

Verrà impedito l’ingresso a soggetti esterni – concludono Fabio Enne e Marco Mele -, tranne che per i proprietari dei natanti ormeggiati, nella speranza che la Regione Autonoma della Sardegna si adoperi finalmente per trovare una soluzione definitiva e certa alla vertenza.»

Sant'Antioco 48 copia

 

[bing_translator]

Mauthausen 1

Il comune di Carbonia, in collaborazione con l’ARCI Sardegna, il Centro Servizi Culturali Carbonia-Iglesias della Società Umanitaria e lo SBIS-Sistema Interurbano Bibliotecario del Sulcis, ha organizzato due appuntamenti dedicati ai temi della Memoria Storica dell’Olocausto e della cittadinanza attiva, in occasione della Giornata della Memoria 2016. Le iniziative sono previste il 22 e il 27 gennaio.

Venerdì 22 gennaio, alle ore 17.30, nella Biblioteca Comunale di viale Arsia, Elena Bissaca, sociologa e vice-presidente dell’associazione Deina, presenterà il libro “Noi non andiamo in massa, andiamo insieme – I Treni della Memoria nell’esperienza italiana, 2000-2015”.

Mercoledì 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, presso il Teatro Centrale di Piazza Roma, alle ore 10.00, le studentesse e gli studenti delle scuole medie superiori della città incontreranno le ragazze e i ragazzi che hanno partecipato al progetto I Viaggi della Memoria 2015, promosso da ARCI Sardegna e sostenuto dagli Enti Locali del territorio tra cui il comune di Carbonia. Per l’occasione le ragazze e i ragazzi, che hanno aderito al progetto, restituiranno la testimonianza dell’esperienza vissuta durante il viaggio che li ha visti protagonisti e durante il quale hanno avuto modo di visitare la città di Cracovia, con il ghetto e la Fabbrica di Schindler, e i campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau.

La sera, sempre presso il Teatro Centrale comunale, alle ore 20.30 la stessa restituzione sarà aperta al pubblico. A seguire verrà proiettato il breve filmato realizzato dal gruppo Sud Sardegna che ha partecipato al viaggio e il film “Corri ragazzo corri”, del regista Pepe Danquart, che racconta la vicenda di un bambino ebreo che, nella Polonia occupata dai nazisti, è costretto a fuggire per poter scampare alla deportazione.

[bing_translator]

L’associazione culturale Il Calderone, a Sant’Antioco, ha promosso alcune iniziative in occasione della Giornata della Memoria 2016.

«L’associazione culturale Il Calderone – spiega Dario Siddi, presidente dell’Associazione Il Calderone – ha deciso di dedicare la giornata al Genocidio Armeno, perché è misconosciuto il fatto che per descrivere il reato di genocidio e coniare la definizione che è alla base della convenzione delle Nazioni Unite per la prevenzione e repressione del reato di genocidio ci si è basati sulle dinamiche del genocidio armeno che, come saprai sicuramente, è anche il primo massacro su larga scala del XX secolo. Abbiamo ottenuto la partnership di Assadakah Sardegna che è un’associazione che si occupa di cooperazione internazionale con i paesi medio-orientali con un occhio di riguardo alle faccende siriane, armene e palestinesi – e presentato assieme all’IPIA e al Liceo Emilio Lussu e all’assessorato della Pubblica istruzione del comune di Sant’Antioco, finanziatore dell’evento.»

Questo il programma:

23 gennaio 2016 – ore 18.00 – Sala I Sufeti Palazzo del Capitolo Presentazione al pubblico del saggio, edito da Arkadia Editore “Il genocidio armeno: 100 anni di silenzioLo straordinario racconto degli ultimi sopravvissuti”. Saranno presenti gli autori, Alessandro Aramu e Raimondo Schiavone, il presidente regionale dell’ARCI, Marino Canzoneri, e Antonello Cabras, presidente della Fondazione Banco di Sardegna;

23 gennaio 2016 – ore 19.30 – Sala mostre Palazzo del Capitolo – Inaugurazione della mostra fotografica di Romolo Eucalitto dal titolo “100 anni di silenzio – Gli ultimi sopravvissuti del genocidio armeno”. La mostra sarà visitabile gratuitamente ogni sera, dalle ore 16.00 alle ore 20.00, dal 23 gennaio al 7 febbraio 2016;

 27 gennaio 2016 – ore 9.00 – Aula consiliare – Presentazione, riservata ai docenti e agli studenti delle classi V del  Liceo E. Lussu e dell’IPIA E. Loi, del saggio edito da Arkadia Editore “Il genocidio armeno: 100 anni di silenzioLo straordinario racconto degli ultimi sopravvissuti”. Saranno presenti gli autori, Alessandro Aramu e Raimondo Schiavone;

 4-5 febbraio 2016 – Aula magna del Liceo E. Lussu e dell’IPIA E. Loi – Proiezione, riservata ai docenti e agli studenti delle classi V, del film “La masseria delle allodole” dei fratelli Taviani, a cura degli operatori del C.S.C. della Società Umanitaria di Carbonia Iglesias.

Le iniziative sono promosse in collaborazione con Assadakah-Italia e il C.S.C. della Società Umanitaria di Carbonia Iglesias.

Presentazione

Dario Siddi.

Dario Siddi.

 

[bing_translator]

Igea Spa ha pubblicato dodici nuovi bandi di selezione per 13 assunzioni, a tempo pieno e indeterminato.

Queste le figure professionali ricercate:

– 1 addetto archivio storico minerario;
– 1 coordinatore servizi tecnico/operativi e manutentivi;
– 1 laureato in geologia;
– 1 responsabile servizio geologia;
– 1 responsabile servizio progettazione;
– 1 responsabile settore normativa, regolamentazione, contenzioso, sito web;
– 1 geometra;
– 1 perito minerario;
– 1 saldatore;
– 1 tecnico superiore di diagnostica applicata al restauro;
– 2 esperti servizio informatico;
– 1 responsabile servizio informatico.
Le domande di partecipazione ai concorsi dovranno pervenire entro il 4 febbraio 2016 al seguente indirizzo:
IGEA SPA
Segreteria di Direzione
Loc. Campo Pisano 09016 – Iglesias (CI)

[bing_translator]

Consiglio comunale Carbonia 2015 4 copia

A quattro mesi e mezzo dalle elezioni, si anima anche nella coalizione di centrosinistra che guida la città dal 2011, il dibattito politico su programmi e alleanze da proporre all’esame del voto.

«Sinistra Ecologia Libertà – si legge in una nota – è impegnata da mesi a valutare il da farsi in città in vista delle prossime elezioni comunali. Il dibattito interno è influenzato (e non poteva essere altrimenti) dal quadro politico nazionale, che vede il PD a direzione renziana orientare i propri comportamenti al modulo del “partito della nazione”, senza confini alla sua destra, inclusivo verso forze politiche di centro ed escludente sul versante di sinistra. Il governo mostra sensibilità all’ascolto delle richieste della Confindustria e atteggiamenti e risposte irridenti alle richieste del mondo del lavoro e delle organizzazioni sindacali.»

«La grave crisi che ha colpito l’intero tessuto industriale del nostro territorio con tutte le vertenze, da troppo tempo aperte, all’ALCOA, Eurallumina, ILA, la chiusura programmata della Carbosulcis e quella pressoché totale delle imprese di manutenzione – aggiunge SEL – ha messo in crisi l’intero sistema economico del territorio con l’impoverimento crescente della capacità d’acquisto dei suoi abitanti che di conseguenza influenza negativamente tutti i settori della piccola impresa artigiana e del commercio.»

«In questo quadro socio-economico si respira a Carbonia un clima politico pesante e negativo che alimenta sfiducia, rassegnazione e risentimento che tende a presentare come salvifiche ricette improbabili, generiche e spesso velleitarie. In alternativa all’attuale governo della città, si propongono masticature di vecchie esperienze già vissute con esiti non certo positivi o ricette populiste che liquidano con troppa faciloneria le difficoltà insite nella gestione dei governi locali.

Sinistra Ecologia Libertà ascolta con grande rispetto le voci critiche che si levano sul governo della città ed è interessata ad alimentare un dibattito serio e approfondito, senza censure preventive, per la ricerca di soluzioni che favoriscano la formazione di un governo serio, competente e consapevole delle difficoltà economiche della città e del territorio e che si batta per la creazione di un quadro di coesione sociale necessario a vincere le grandi sfide che abbiamo di fronte.

Un partito di sinistra, quale noi siamo – conclude la nota di Sinistra Ecologia Libertà -, deve sapere affrontare sfide complesse, costruire soluzioni alternative, giorno per giorno, passo dopo passo, cercando alleanze politiche e sociali senza farsi tentare dal facile e comodo richiamo della protesta generica e dell’eterna vocazione all’opposizione

[bing_translator]

L’Associazione Piccoli Progetti Possibili Onlus, oggi riconosciuta come Organizzazione Non Governativa dal Ministero degli Affari Esteri, celebra il decimo anniversario dalla sua fondazione.

Realizza iniziative atte a favorire trasformazioni sociali, economiche e culturali nell’ambito di propri programmi e progetti o interventi di aiuto umanitario a favore dei Paesi in stato di necessità, nel contesto del volontariato locale e della cooperazione internazionale di salvaguardia della pace e di cooperazione decentrata.

Attualmente Piccoli Progetti Possibili (3P Onlus) opera in Italia, in Ciad, Camerun, Tanzania, Argentina ed Honduras promuovendo e realizzando piccoli progetti di sviluppo sia nel campo dell’agricoltura (pozzi, fattorie sperimentali) sia nel campo della formazione (l’Università agro-zootecnica in Ciad a Bongor regione dell’alto Logone).

L’Associazione costruisce scuole per la formazione tecnica in Tanzania, scuole primarie in Argentina, progetta dispensari e piccoli ospedali in Camerun per il progresso della sanità.

Promossa dalla Caritas Diocesana, collabora con il “Centro d’ascolto delle povertà” e coordina a livello diocesano la pastorale della mondialità.

L’Associazione Piccoli Progetti Possibili Onlus organizza a livello regionale e nazionale progetti di integrazione e inclusione sociale rivolti alle famiglie, ai giovani e agli anziani, al fine di renderli protagonisti della vita sociale e culturale che si svolge intorno a loro.

L’Associazione vuole accogliere, informare e orientare, all’interno del tessuto socio economico regionale, i migranti che scelgono di stabilirsi in Sardegna, offrendo mediazione culturale e assistenza legale e burocratica, sia attraverso l’azione di volontari qualificati che attraverso un portale web di orientamento; formare e qualificare operatori del terzo settore mediante l’organizzazione di master, corsi e seminari di aggiornamento. Presidente fondatore dell’Associazione è don Angelo Pittau.

Essa si struttura in una complessa organizzazione: centro studi, comunicazione, amministrazione, progettazione, volontari.

Venerdì 22 gennaio, si terrà un convegno dal titolo, – La Cooperazione Internazionale come strumento di pacificazione tra i Popoli.

Sarà presente il dott. Gianfranco Cattai, presidente nazionale della Focsiv (Federazione Organismi Cristiani di Servizio Internazionale Volontario cui aderisce anche la 3P Onlus).

Sabato 23, alle ore 19,00, il gruppo Black Soul gospel choir si esibirà in un concerto solidale.

Domenica 24, alle ore 16,00, ci sarà la proiezione del film per bambini “Khumba” di Triggerfish e alle 18,00 un cineforum sull’integrazione e la discriminazione razziale “Freedom Writers” con Hilary Swank.

Le manifestazioni si terranno presso il Cineteatro Murgia sede del Centro Culturale di Alta Formazione, in via Pio Piras 2, a Guspini.

[bing_translator]

Questo pomeriggio il Consiglio regionale ha approvato l’istituzione della città metropolitana di Cagliari. L’Assemblea ha approvato, col parere favorevole della commissione e della Giunta, gli emendamenti 2516 (“trasferimenti a favore delle unioni dei Comuni che comprendono una o più isole minori”) e 2526 (“quote aggiuntive di finanziamento per i Comuni del sub ambito isolano”) che modificano in parte l’emendamento sostitutivo totale dell’art. 18 n. 1965 (“Finanziamenti per l’esercizio associato di funzioni”).

Il consigliere Gianni Lampis, intervenendo sull’ordine dei lavori, ha ricordato che questa mattina la seduta era stata sospesa, su proposta del relatore, per definire i contenuti di un emendamento di sintesi fra due proposte, una di maggioranza ed una di opposizione, riguardanti l’area di crisi del Medio Campidano. Adesso c’è, ha protestato, «ma viene dichiarato inammissibile, non ci spieghiamo i motivi di questa procedura singolare».

Il presidente ha ricordato che stamattina il contenuto non era stato definito e di conseguenza non era possibile alcuna valutazione dell’emendamento.

Subito dopo, il Consiglio ha approvato per alzata di mano l’emendamento n. 1965 sostitutivo totale dell’art.18, determinando la decadenza di tutti gli emendamenti collegati.

L’Aula ha quindi ripreso l’esame dell’art. 15.

L’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, riprendendo un argomento segnalato stamane dal consigliere di Forza Italia Giuseppe Fasolino, ha proposto a nome della Giunta un emendamento orale all’art.18 riguardante il Comune di Golfo Aranci. La proposta, ha precisato Erriu, «consiste in una deroga all’obbligo di contiguità fra Comuni sottoposta a verifica da parte dell’assessorato con le amministrazioni interessate; in questo modo si eliminano anche i problemi di accesso al fondo unico»

Il consigliere dei Riformatori sardi Michele Cossa ha apprezzato la disponibilità dell’assessore, osservando però che la definizione è ancora troppo complessa: «se quello di Golfo Aranci è l’unico caso in Sardegna, meglio chiamare le cose con il loro nome».

Il relatore Roberto Deriu ha espresso parere favorevole.

Il presidente ha quindi messo in votazione l’emendamento orale, che il Consiglio ha approvato con 29 voti favorevoli e 4 contrari.

L’Aula ha poi ripreso l’esame dell’art.15 e, in particolare, dell’emendamento di sintesi. Subito dopo, il presidente ha disposto una breve sospensione della seduta.

Alla ripresa dei lavori il relatore ha espresso il parere sugli emendamenti presentati fornendo su tutti una valutazione negativa, fatta eccezione per il sostitutivo totale n. 1962 (“Organizzazione e funzionamento delle unioni dei Comuni”), l’emendamento di sintesi n.2540 (“individuazione dei dirigenti anche fra quelli di ruolo delle comunità montane”), il n. 2530 (“individuazione dei dirigenti anche nelle città medie”) e 2531 (“termine del 30 giugno 2016 per l’entrata in vigore delle centrali uniche di committenza”).

Il consigliere dei Riformatori sardi Michele Cossa ha osservato, formulando un emendamento orale, che pur trattandosi di una norma molto tecnica, «c’è una contraddizione fra il quinto ed il sesto comma sui dirigenti nelle unioni dei Comuni e nelle reti urbane e metropolitane; in particolare, al quinto si dice che possono provenire dalle province ed iscritti all’albo dei segretari comunali, mentre nel sesto si dice oppure iscritti all’albo, meglio mantenere la congiunzione».

Il relatore Roberto Deriu ha espresso parere negativo; sottoposta al voto dell’Aula, la proposta è stata respinta.

Il consigliere Mario Floris (Misto) ha affermato che «con tutta la minoranza abbiamo tirato i remi in barca perché la maggioranza ritiene di avere sempre ragione, prendendo atto che quella in discussione non è una grande riforma come dimostra la sequenza degli emendamenti». Il governo, ha ricordato, «sta elaborando un Testo unico in materia di società partecipate che porrà molto il problema dei dipendenti, di queste società e, per quanto ci riguarda, avrà un impatto molto forte sui dipendenti delle vecchie province; il testo in esame non si concilia con quanto stiamo facendo e sono allibito per questo modo di procedere».

Il consigliere Ignazio Locci (Forza Italia) ha messo in luce che «alcuni emendamenti raccolgono le segnalazioni emerse dal dibattito, in particolare su funzionamento e l’organizzazione delle unioni». Assistiamo, ha continuato, «ad un rallentamento del percorso di riordino territoriale ed avevamo previsto che la proroga al 30 gennaio dell’entrata in vigore delle centrali uniche di committenza ci avrebbe trovati impreparati; il problema anche se si sposta la scadenza più avanti, di fatto ammettendo che la rete di riordino non sarà in condizioni di efficienza per effetto della tante modifiche introdotte, a cominciare da quelle temporali, e il risultato sarà di aumentare ancora la confusione».

Il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni, dopo aver premesso di non voler discutere dell’opportunità dell’emendamento orale del collega Cossa, ha richiamato il Consiglio ad una maggiore attenzione, «perché in definitiva si sta cercando di fare una riforma che duri nel tempo per migliorare il lavoro degli Enti locali ed è necessario sotto questo profilo prestare attenzione al precariato nel momento in cui si modificano gli assetti istituzionali». Io penso, ha aggiunto, «che si sia andati oltre nell’individuazione dei dirigenti alimentando conflitti e interessi personali, mentre qualunque ente deve poter individuare la propria pianta organica in autonomia in base alle proprie funzioni».

Il vice capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda, ha definito l’articolo e gli  emendamenti espressione della «solita schizofrenia della maggioranza senza alcuna volontà di fare una vera riforma, ignorando oltretutto la legge 25/2014 che non ha avuto attuazione in materia di personale». Sarà tecnicamente difficile, secondo la Zedda, «definire anche un abbozzo di pianta organica delle unioni dei Comuni che prima non c’erano ed implementare i processi di mobilità». Quanto alla qualità delle scelte compiute, il vice capogruppo di Forza Italia ha ricordato la profonda differenza fra i compiti dei segretari comunali e quelli dei dirigenti, che peraltro operano solo nei Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti mentre nelle unioni si individua un tetto di 10.000 abitanti, i conti non tornano, se non quelli di una grande confusione».

Subito dopo il Consiglio ha cominciato l’esame dell’emendamento di sintesi n. 2540 che assorbe gli emendamenti n. 2529 e n. 2449

Il capogruppo del Pd Pietro Cocco ha proposto una modifica orale al testo, con lo scopo di eliminare la forzatura della presenza di un dirigente nei Comuni più piccoli, suggerendo di introdurre un passaggio che preveda la presenza di un dirigente apicale solo nelle unioni dei Comuni con popolazione superiore ai 15000 abitanti.

Il vice capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda ha espresso parere favorevole.

Il presidente ha poi disposto una breve sospensione della seduta.

Alla ripresa dei lavori il consigliere Mario Floris (Misto) si è espresso in modo contrario alla proposta.

Il Consiglio ha quindi approvato l’emendamento n. 2540 con 29 voti favorevoli e 17 contrari e, a seguire, sono stati approvati anche gli emendamenti nn. 2530 e 2531.

Al termine di quest’ultimo scrutinio, l’Assemblea ha respinto una serie di emendamenti dell’opposizione ed approvato, con 30 voti favorevoli e 20 contrari, l’emendamento n.1962, sostitutivo totale dell’art.15 (“Organizzazione e funzionamento delle unioni dei Comuni”).

Dopo la votazione il Consiglio ha iniziato l’esame dell’art 16.

L’Aula è poi passata all’esame dell’art 16 “Funzioni fondamentali dei comuni esercitate dall’unione”.

Dopo aver sentito il parere del relatore di maggioranza e della Giunta, il presidente Ganau ha messo in votazione gli emendamenti soppressivi 339, 1069 e 1549 che  sono stati respinti. Disco rosso anche per il soppressivo parziale n. 2453.

L’Aula ha invece approvato l’emendamento sostitutivo totale n. 1963 (Deriu Agus).

L’articolo 16, così riscritto, dichiara il sostegno della Regione ai piccoli comuni e al rafforzamento delle unioni per la gestione associata delle funzioni. Le unioni presenteranno un piano triennale con l’indicazione delle funzioni da svolgere in forma associata. Le modalità di presentazione del Piano saranno stabilite dalla Conferenza permanente Regione-Enti Locali. In caso di mancato rispetto dell’obbligo di gestione associata, dopo aver assegnato agli enti inadempienti 20 giorni di tempo per provvedere, la Regione potrà esercitare i poteri sostitutivi previsti dalla legge.

Si è quindi passati all’esame dell’articolo 19 “Finanziamento per spese di investimento in forma associata” che è stato cassato dopo l’approvazione degli emendamenti soppressivi totali n.406, 1072, 1569 e 1966.

Il presidente Ganau ha poi messo in discussione l’art. 20 “Parametro di svantaggio socio-economico dell’unione di comuni”. Sul contenuto della norma è intervenuto il consigliere dell’Udc Gianni Tatti che ha criticato i parametri di disagio in base ai quali ripartire le risorse fra le unioni dei comuni. «Non si può parlare di densità abitativa, incidenza della superficie agricola etc – ha detto Tatti –  sono cose che dovrebbero far rivoltare il Consiglio regionale rappresentato anche da consiglieri che vengono dal centro Sardegna. Questi parametri penalizzano quei territori». L’articolo è stato soppresso a seguito dell’approvazione degli emendamenti soppressivi totali nn. 428, 1073, 1578, 1967.

Si è poi messo in discussione l’art. 22 “Incentivi alle pluriattività e tutela delle vocazioni del territorio”. Anche in questo caso l’Assemblea ha deciso per la soppressione della norma con l’approvazione degli emendamenti  n.455, 1074, 1597 e 1968, votati a scrutinio palese su richiesta del consigliere del Psd’Az Christian Solinas.

Stessa sorte per l’art.23 “Servizi di prossimità”, abrogato in seguito al via libera agli emendamenti soppressivi totali 463, 1075, 1601, 1969.

Si è quindi aperta la discussione sull’art. 24 “Istituzione della città metropolitana di Cagliari”. Il consigliere Marco Tedde (Forza Italia) ha definito questo articolo “uno dei punti cardine della legge”. Tedde ha contestato la scelta del capoluogo. «Se doveva esserci una sola città metropolitana questa doveva essere nel Nord Sardegna – ha sostenuto il consigliere di minoranza – in quel territorio ci sono due aeroporti, tre porti, gli unici distretti industriali della Sardegna (sughero e granito). 3 parchi naturali. Cagliari ha già preso decine di milioni di euro. Pirri, per il dissesto idrogeologico, ha avuto 29 milioni di euro. Questo è un articolo offensivo per il centro e il nord Sardegna».

I lavori dell’Aula sono stati sospesi per alcuni minuti a causa di un malore improvviso che ha colpito il relatore di maggioranza Roberto Deriu, subito soccorso dal presidente Ganau e dagli altri consiglieri. Alla ripresa dei lavori il consigliere Deriu ha ripreso il suo posto tra i banchi della maggioranza.

Il capogruppo dell’Udc Gigi Rubiu ha espresso vicinanza a Deriu e, visibilmente scosso dall’accaduto, deciso di rinunciare al suo intervento. Stessa decisione è stata assunta da Alessandra Zedda (Forza Italia).

Si è quindi passati alla votazione degli emendamenti soppressivi totali n. 472, 1077, 1604 che sono stati respinti. Bocciati, in rapida successione, anche gli emendamenti (2464, 2465, 2497, 2467, 2498, 2499, 2468) all’emendamento 1970.

L’emendamento sostitutivo totale 1970 ha invece ottenuto il via libera determinando la decadenza di tutti gli altri emendamenti. L’articolo 24, riscritto dall’approvazione del sostitutivo totale, istituisce la Città Metropolitana di Cagliari di cui faranno parte, oltre al capoluogo, i comuni di Assemini, Capoterra, Elmas, Monserrato, Quartu Sant’Elena, Quartucciu, Selargius, Sestu, Decimomannu, Maracalagonis, Pula, Sarroch, Settimo S. Pietro, Sinnai, Villa San Pietro e Uta.

Si è poi passati alla votazione dell’articolo 25 “Distacco dalla città metropolitana” che è stato soppresso in seguito all’approvazione degli emendamenti soppressivi totali n.481, 1078, 1608, 1971, 2030, 2073.

Il presidente Ganau ha poi aperto la discussione sull’art. 26 “Successione della città metropolitana alla Provincia”. Il relatore Roberto Deriu (Pd) ha dato il parere sugli emendamenti e chiesto un chiarimento ad Alessandra Zedda (Forza Italia), firmataria dell’emendamento n.2536 all’emendamento 1972.

La consigliera azzurra ha spiegato che la proposta mira a dare pari dignità a tutti i dipendenti delle province soppresse. «Non capisco  – ha detto – perché debbano essere precluse determinate procedure ad alcuni dipendenti e consentite solo a quelli della provincia di Cagliari». Ottenuti i chiarimenti, il relatore, sentita la Giunta, ha dato parere favorevole all’emendamento n. 2563 che è stato approvato. Bocciati invece i soppressivi totali n.489, 1079 e 1611. Disco rosso anche per gli emendamenti (nn. 2469 e 2470) all’emendamento 1972.

Approvato l’emendamento n. 2509 (Comandini e più) all’emendamento n. 1972 che chiedeva di prevedere anche un elenco del personale impiegato presso le società in house tra i documenti che il commissario della Provincia di Cagliari dovrà trasferire all’assessorato competente in vista del subentro della città metropolitana alla provincia di Cagliari.

Il presidente ha poi messo in discussione l’emendamento sostitutivo totale n. 1972 che è stato approvato. La norma stabilisce che, entro dieci giorni dall’approvazione della legge, la città metropolitana subentra alla provincia di Cagliari e succede ad essa in tutti i rapporti attivi e passivi e nell’esercizio delle funzioni ad essa attribuite. Il Commissario della provincia avrà l’obbligo di trasmettere all’assessorato competente, entro 35 giorni: 1) l’elenco dei beni mobili e immobili; 2) il rendiconto della gestione dell’ultimo esercizio finanziario; 3) la situazione di bilancio aggiornata; 4) l’elenco dei procedimenti in corso; 5) l’elenco del personale, suddiviso per categoria, a tempo indeterminato, determinato e con altre tipologie di contratto; 6) l’elenco del personale delle società in house.

Aperta la discussione sull’articolo 27 (statuto delle città metropolitana) e sugli emendamenti presentati il relatore di maggioranza, Roberto Deriu (Pd) ha dichiarato parere contrario per tutti gli emendamenti tranne che per il 1973 (Deriu-Agus) che sostituisce totalmente la precedente formulazione del testo e stabilisce dunque le norme fondamentali dell’ente, le attribuzioni agli organi, le loro competenze e l’articolazione, nonché disciplina e regola rapporti tra i comuni e la città metropolitana e forme congiunte di organizzazione e sistemi di raccordo con le unioni di comuni contermini.

La Giunta ha dichiarato parere conforme con quello del relatore e il presidente dell’assemblea ha posto in votazione gli emendamenti soppressivi totali n. 508=1080=1615 che non sono stati approvati così come l’emendamento 2471 che si proponeva di emendare l’emendamento 1973. Quest’ultimo è stato quindi approvato e il presidente Ganau ha dunque dichiarato decaduti tutti gli altri emendamenti presentati all’articolo 27 del Dl 176.

Aperta la discussione sull’articolo 28 (organi della città metropolitana) e sugli emendamenti ad esso presentati, il relatore Deriu (Pd) ha dichiarato parere favorevole per gli emendamenti soppressivi totali n.525=1081=1619=1974 che sono stati approvati (con parere favorevole anche della Giunta) e che hanno comportato la decadenza di tutti gli altri emendamenti presentati.

Aperta la discussione sull’articolo 29 (sindaco metropolitano) e sugli emendamenti ad esso presentati, il relatore di maggioranza ha dichiarato parere contrario per tutti gli emendamenti tranne che per il sostitutivo totale n. 1975 (Deriu-Agus) che riformula per interno, rispetto alla precedente versione, compiti e funzioni del sindaco della città metropolitana.

La Giunta ha dichiarato parere conforme a quello del relatore e  l’Aula non ha approvato gli emendamenti soppressivi totali n. 529=1082=1620 ed anche l’emendamento n. 2472 che emendava il n. 1975. Quest’ultimo posto in votazione è stato approvati ed il presidente ha quindi dichiarato decaduti tutti gli altri emendamenti presentanti all’articolo 29.

Aperta la discussione sull’articolo 30 (Consiglio metropolitano) e sugli emendamenti ad esso presentati, il relatore di maggioranza, Roberto Deriu (Pd) ha dichiarato parere contrario per tutte le proposte di modifiche tranne che per l’emendamento n. 1976 (Deriu-Agus) che riformula il testo che disciplina compiti e funzioni del consiglio metropolitano. Il relatore ha quindi richiesto chiarimenti ai presentatori dell’emendamento n. 2532 che emenda il comma 2 dell’articolo 30 come proposto dal n. 1976.

Il consigliere Stefano Tunis (Fi) ha spiegato che la modifica ha l’obiettivo di “costruire in capo alla città metropolitana una forma di governo agganciato alla rappresentanza. Siamo convinti che la città metropolitana deve trovare le maggiori capacità di coinvolgimento delle popolazioni”.

Il relatore Deriu ha formulato parere contrario e la Giunta parere conforme a quello del relatore.

Il presidente ha quindi posto in votazione gli emendamenti soppressivi totali n. 545=1083=1626 che non sono stati approvati mentre l’emendamento n. 2532 (Tunis e più) che emenda l’emendamento sostitutivo totale n. 1976 è stato approvato a scrutinio segreto con 25 a favore e 23 contrari e così sostituisce il comma 2 “Il consiglio metropolitano è composto dal sindaco metropolitano e da un numero di consiglieri pari a quelli eletti nel Comune di Cagliari”. Nella formulazione dell’emendamento 1976 il consiglio metropolitano era invece composto da sindaco e da quattordici consiglieri.

Posto in votazione l’emendamento 1976, emendato dal 2532, è stato approvato e tutti gli altri emendamenti sono stati dichiarati decaduti.

Il presidente Gianfranco Ganau ha dichiarato conclusi i lavori ed ha riconvocato il Consiglio per domani, giovedì 21 gennaio, alle 10.00.

Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

[bing_translator]

Claudia Firino copia

Nasce la collaborazione tra il mondo dello sport e quello della medicina per la gestione delle emergenze sui campi sportivi. Il tema è stato affrontato ne questo pomeriggio durante una riunione nella sede del Coni, convocata per l’organizzazione del corso di primo soccorso negli impianti. All’incontro ha partecipato anche l’assessore della Cultura e Sport Claudia Firino che, nel corso del dibattito, ha annunciato che Regione (assessorato Sport e assessorato Sanità) e Coni hanno raggiunto un accordo per utilizzare parte delle risorse del Programma annuale, destinate allo stesso Coni, per comprare i defibrillatori da utilizzare in caso di necessità nelle strutture.

«E’ importante che ci sia la massima collaborazione tra mondo dello sport e medicina, insieme alla Regione – ha detto l’assessore regionale dello Sport – per la creazione di una cultura sportiva che si basi sulla prevenzione delle emergenze, e la creazione di un circuito virtuoso che, spesso e volentieri, è capace anche di salvare la vita a chi ha un malore improvviso sul campo da gioco. In questo modo non stiamo solo dando attuazione al decreto Balduzzi, che impone la presenza di determinati strumenti nei campi e negli impianti in genere, ma stiamo formando personale che sia in grado di utilizzare queste apparecchiature, creando una cultura sportiva e sanitaria nella nostra isola e dando risposta a una reale esigenza, oltre che a una normativa».

L’assessore Firino ha concluso dicendo che si definiranno a breve risorse e tempistiche per dotare le strutture dei defibrillatori, e che questo è un primo e importante segnale che la Regione e il Coni stanno dando su un tema così sentito e delicato.

[bing_translator]

«Oggi è stato accolto l’emendamento, presentato dalla Sardegna a settembre, al decreto del presidente del Consiglio dei ministri sui termovalorizzatori che “aggancia” alla revisione dei piani regionali dei rifiuti le scelte regionali sulle modalità di gestione dei rifiuti stessi. Il lavoro di questi mesi ha avuto un esito positivo: abbiamo fatto sentire la nostra voce in una materia assai delicata». Lo ha detto l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, impegnata a Roma nella Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome in cui è stata formalizzata anche la cabina di regia composta da ministero dell’Ambiente e Regioni per definire una Strategia nazionale condivisa, coerente con le politiche europee in materia di gestione dei rifiuti.

La richiesta in sede tecnica e politica di collegare l’effettivo fabbisogno impiantistico alla revisione del Piano regionale sui rifiuti urbani è dovuta al mutamento del quadro storico rispetto al 2008, anno di adozione del Piano regionale rifiuti nell’Isola. «Un’importante crescita della raccolta differenziata – spiega l’esponente della Giunta Pigliaru – ha permesso alla Sardegna di raggiungere le regioni più avanzate e guadagnarsi l’ottavo posto nella graduatoria nazionale. Le politiche di gestione dei rifiuti vanno di conseguenza ridisegnate su questa nuova realtà, coerentemente con gli indirizzi comunitari che mettono in primo piano l’economia circolare dei rifiuti e in una posizione secondaria la termovalorizzazione».

La Regione Sardegna sta seguendo la politica europea diretta verso il riuso e il ricircolo con una scala di priorità che pone la termovalorizzazione in un gradino inferiore. «Il Piano regionale dei rifiuti è in corso di revisione e solo dopo, con chiarezza di dati, potremo decidere l’effettivo fabbisogno impiantistico per l’Isola», conclude l’assessore Spano.

La Conferenza delle Regioni si è conclusa con l’espressione favorevole al “decreto termovalorizzatori” del presidente del Consiglio dei ministri, condizionato all’accoglimento degli emendamenti e delle osservazioni. Il 29 gennaio, in sede di Conferenza Stato-Regioni, si concluderà l’iter dopo gli approfondimenti del Governo sugli emendamenti.

 

[bing_translator]

Si terrà venerdì 22 gennaio 2016, dalle ore 10.00 alle 13.00, presso il Centro culturale di via Cattaneo, ad Iglesias, l’evento formativo dal titolo “Appropriatezza prescrittiva e ICT”, organizzato dalla Asl 7 di Carbonia. In particolare verrà presentato l’applicativo Madicodigitale.it, un’interfaccia web in grado di rilevare, monitorare e documentare i dati farmaceutici e l’attività prescrittiva dei medici, attraverso un sistema di gestione on-line che permette inoltre di alleggerire gli adempimenti burocratici secondo gli standard di qualità ISO.
All’evento formativo – di valenza regionale, accreditato ECM – parteciperanno l’assessore regionale della Sanità, Luigi Benedetto Arru, e il Direttore Generale dell’assessorato dxella Sanità dott. Giuseppe Sechi.
Tra i relatori è prevista inoltre la partecipazione di Mario Volpato, Amministratore Delegato Marno, società di servizi specializzata nelle gestioni documentali e nel trattamento dei dati farmaceutici, e di Donatella Garau, responsabile del settore assistenza farmaceutica dell’Area farmaco-clinica dell’Assessorato Sanità- Regione Sardegna.