19 August, 2024
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In occasione della giornata internazionale della disabilità, sabato 26 novembre, presso il Palazzetto dello Sport in via delle Cernitrici, a partire dalle ore 10.00, la Polisportiva dilettantistica il Girasole, con il patrocinio del comune di Carbonia, organizza un torneo di calcio a 5. Si confronteranno squadre miste di atleti Fisdir (Federazione Disabilità Intellettiva e Relazionale) ed atleti normodotati.

La Polisportiva Dilettantistica Girasole è un’associazione di volontariato che promuove attività sportive, ricreative e culturali ed opera nell’ambito della disabilità intellettiva e relazionale. Fa parte del CIP (Comitato Italiano Paralimpico) e della Fisdir.

Palazzetto dello sport di Carbonia

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Il 3 dicembre, in occasione della Festa di Santa Barbara, patrona dei minatori, alle 10.00 nella chiesa di Monteponi, verrà celebrata la Messa, officiata dal vescovo della diocesi di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda.

Al termine della celebrazione, presso l’Archivio Storico Minerario di Monteponi, verranno premiati i dipendenti che, nel corso del 2016, hanno maturato 35 anni di servizio nell’industria mineraria.

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Il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, insieme con il presidente della Fondazione Univerde, Alfonso Pecoraro Scanio, ha consegnato questa mattina, negli uffici della presidenza, il premio “Green Pride” alla società sarda “Veranu” per l’ideazione e la produzione della mattonella che produce energia dai passi. «Il sistema – ha detto il responsabile di Veranu, Alessio Calcagni – consente la conversione di una fonte rinnovabile, i passi, in energia elettrica e può facilmente trovare applicazione nelle grandi piazze urbane o anche nei centri commerciali e in ogni caso in luoghi dove è elevato il flusso pedonale».

«Siamo orgogliosi – ha aggiunto il presidente della fondazione Univerde, Alfonso Pecoraro Scanio – di attribuire il riconoscimento del Green Pride a giovani sardi intraprendenti, preparati e sensibili ai temi della sostenibilità.»

Soddisfazione per il riconoscimento della fondazione Univerde, istituito nel 2011 per valorizzare le best practice di green economy in Italia, è stata espressa dal presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, che ha consegnato ai fondatori di Veranu (Alessio Calcagni, Giorgio Leoni e Simone Mastrogiacomo) e a Giovanni e Riccardo Sanna (responsabili dell’incubatore di strat up “Clhub”, dove ha sede operativa Veranu) anche la medaglia ricordo dell’assemblea sarda.

«Siamo sensibili a tutte le iniziative promosse per il risparmio energetico, per le rinnovabili e che siano all’insegna della sostenibilità ambientale – ha detto il presidente Ganau – e ribadisco l’impegno delle istituzioni sarde per il drastico abbattimento delle emissioni in atmosfera ed è anche per queste ragioni che auguro dunque a Veranu un’applicazione massiccia dell’innovativo quanto semplice sistema di conversione dei passi in energia elettrica.»

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Il presidente del gruppo Popolari e Azzurri per Cagliari, Federico Ibba, ed il movimento politico Popolari per la Sardegna hanno organizzato un dibattito su referendum e nuovo ruolo delle autonomie locali. L’appuntamento è fissato per lunedì 28 novembre, dalle 18.00, nella sala conferenze della Circoscrizione n. 4  in via Castiglione 1 (primo piano).

«In questo clima di grande confusione e slogan sul referendum – dice Federico Ibba -, proviamo a ragionare sul tema con un giurista di grande esperienza come prof. Francesco Sitzia che, con l’ausilio di dispense, proverà e chiarire alcuni aspetti della riforma e, soprattutto, risponderà, carte alla mano, ai dubbi dei presenti. Stiamo assistendo ad una campagna elettorale verbalmente accesa e, soprattutto nei social network, vengono diffuse anche notizie false sui contenuti o sulle conseguenze di questa riforma.»

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La Sulcispes ritorna al Palazzetto con l’obiettivo d’obbligo è ritornare a vincere. I lagunari di coach Andrea Masini, reduci dal ko in casa della capolista San Salvatore, vogliono subito riprendere la propria marcia nel campionato di Serie D. A partire da sabato sera, quando nel catino del PalaGiacomoCabras sarà di scena l’Astro Cagliari, formazione che lo scorso 8 ottobre diede a Massidda e soci il primo dispiacere stagionale (77-64 il finale). Comprensibile, tra gli antiochensi, la voglia di cancellare quell’amara serata. «La classifica parla chiaro – dice coach Andrea Masini – si tratta di uno spareggio per la zona playoff. Io ne sono consapevole, spero lo sia anche la squadra. Centrare uno dei primi quattro posti è un risultato tutt’altro che scontato, e dobbiamo il massimo rispetto a ogni avversario».

La Sulcispes sta ancora cercando di correggere quello che, fin dall’inizio della stagione, sembra essere il suo più grande difetto: l’incostanza all’interno della stessa partita. Anche al PalaVienna i bianco blu hanno dominato per un tempo, proponendo una pallacanestro piacevole ed efficace. Ma al rientro in campo la luce si è spenta: «Proseguiamo nel nostro lavoro – aggiunge il tecnico lagunare – cercando degli indirizzi tecnici su come affrontare le gare. Quando capiremo che allenamento e partita sono collegati, riusciremo finalmente a essere continui per tutti i 40 minuti».

L’Astro occupa attualmente la terza piazza della classifica assieme ai sulcitani con un bilancio di 5 vittorie e 3 sconfitte. Nell’ultimo turno, gli uomini di Ghiani hanno avuto la meglio dell’Elmas col punteggio finale di 100-83. I migliori realizzatori sono Alessandro Casula (decisivo a suon di triple nel match d’andata) e l’esperto playmaker Alberto Pani. Ma i cagliaritani possono vantare anche su un solido pacchetti lunghi nel quale spiccano Biggio e Masserano.

Palla a due sabato 26 novembre, alle 19.00, al PalaGiacomoCabras. Arbitreranno Fabio Carrus di Selargius e Luca Porcu di Villacidro.   

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E’ stato presentato questa mattina, nella sala consiliare del comune di Sant’Antioco, lo sportello antiviolenza e antistalking dei comuni dell’ambito Plus di Carbonia (Calasetta, Carbonia, Carloforte, Giba, Masainas, Narcao, Nuxis, Perdaxius, San Giovanni Suergiu, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco, Tratalias e Villaperuccio). L’ìmportante traguardo raggiunto nel territorio del Sulcis Iglesiente, è stato ufficializzato nella Giornata contro la violenza sulle donne.

Dopo i saluti del sindaco di Sant’Antioco, Mario Corongiu, e dell’assessore delle Politiche sociali del comune di Sant’Antioco, Mariella Piredda, e la presentazione, sono intervenuti Katia Puddu, assistente sociale del comune di Sant’Antioco; Antonio Manicone, comandante della stazione dei carabinieri di Sant’Antioco; Veronica Madau, commissario capo della Polizia di Stato a Iglesias ed attualmente in servizio temporaneamente anche a Carbonia; Raffaella Longobardi, medico, psicologa e psicoterapista, dirigente dell’ufficio sanitario di Cagliari; Silvana Migoni, presidente dell’associazione “Donne al traguardo”; e Maria Mameli, psicologa, coordinatrice dello Sportello Antiviolenza e Antistalking.

Hanno partecipato, tra gli altri, i sindaci di numerosi comuni aderenti al Plus di Carbonia e i consiglieri regionali Luca Pizzuto e Ignazio Locci.

Pubblichiamo gli interventi di Katia Puddu, Antonio Manicone, Veronica Madau e Silvana Migoni, registrati nel corso del convegno.

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Quinto giorno di presidio continuativo della RSU e dei lavoratori Eurallumina davanti all’assessorato regionale dell’Ambiente, dove per lunedì 28 novembre è stata convocata l’assemblea generale, con l’approssimarsi delle scadenze dettate dalle norme previste dall’iter autorizzativo.

Le manifestazioni sono inserite nel  programma tracciato dall’avvio dell’iter autorizzativo con una mobilitazione permanente . A partire dal 1 settembre scorso, sono state diciassette le iniziative, ventotto nel corso del 2016, a cui vanno sommate le iniziative messe in atto a Roma e verso le altre componenti istituzionali.

Nel 2015 la RSU e i lavoratori dall’avvio ufficiale dell’iter in corso si sono resi protagonisti di 17 iniziative (presidi/sit-in), unite ad alcune forti e partecipate manifestazioni come quelle del 29 e 30 dicembre.

L’impegno costante messo in campo ha come obiettivo il monitoraggio costante di tutto il percorso previsto dalle norme e dalle leggi che regolano la materia.

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I giovani del Sulcis Iglesiente, studenti, disoccupati ovvero neet, così definiti nel neologismo coloro che non studiano e non lavorano, hanno deciso di aprire il fronte della protesta giovanile. In una presa d’atto della situazione economica sempre più precaria e delle insufficienti risposte delle istituzioni, i giovani riuniti nel Comitato spontaneo “I Figli della Crisi”, dimostrando un elevato senso di maturità, hanno deciso di aprire una vertenza con il Governo e la Regione affinché sia studiato il fenomeno “Sulcis” e siano attivati tutti gli strumenti di protezione sociale.

Ivano Sais, coordinatore e portavoce del Comitato, richiama l’attenzione sulla tristissima situazione con lucidità impressionante: «Nel Sulcis registriamo, nostro malgrado, il più elevato tasso di disoccupazione giovanile, siamo la provincia con il primato della più povera d’Italia. Si pensi che la più grande città del territorio non è Carbonia o Iglesias, ma “Disoccupandia”, una città virtuale dove sopravvivono 39mila inoccupati del Sulcis Iglesiente, maggioranza giovani; una città enorme di forza lavoro inespressa su un territorio che conta 128mila abitanti, di cui oltre 51mila sono pensionati».

«Il “Piano Sulcis” – continua Sais – nel tempo ha rivelato la sua assoluta inadeguatezza ad arginare la disoccupazione e con essa la diffusa povertà, in un territorio martoriato, senza alcuna alternativa seria dopo la chiusura della grande industria produttiva del Polo di Portovesme.»

«Riteniamo indifferibile – aggiunge il portavoce del Comitato giovanile – l’attuazione di provvedimenti straordinari per frenare il disagio sociale. Non si può sottacere l’aggravarsi dell’espansione delle patologie depressive che stanno dilagando nelle famiglie. I giovani non vogliono più essere testimoni silenti della lacerazione della stabilità famigliare, causata dalla situazione economica di estrema povertà.»

«Questa battaglia è la nostra – sottolinea ancora Sais -. Noi giovani disoccupati siamo stufi. Abbiamo deciso di affrontare, autonomamente e con determinazione governo e regione perché le istituzioni devono avere il coraggio di guardare in faccia coloro ai quali è sottratta ogni opportunità di futuro. Ognuno dovrà assumersi la responsabilità per il ruolo investito e produrre atti concreti. Le istituzioni devono prendere atto della situazione e, attraverso una dichiarazione di stato di crisi, devono individuare e concentrare interventi straordinari orientati al riequilibrio sociale. Non promesse ma azioni indifferibili per il quale abbiamo chiesto l’intervento del prefetto, Giuliana Perrotta, di farsi parte attiva della nostra volontà di incontrare le massime istituzioni Regionali e del Governo nazionale.»

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In una risoluzione votata giovedì, i deputati del Parlamento europeo sostengono un divieto comunitario totale e immediato per il commercio di avorio e di corno di rinoceronte e chiedono sanzioni comuni a livello UE contro la il traffico illegale della fauna selvatica.

Il traffico di fauna selvatica ha un valore stimato di 20 miliardi di euro all’anno e recentemente è cresciuto, diventando una delle più grandi e redditizie forme di criminalità organizzata transfrontaliera.

La relatrice Catherine Bearder (ALDE, UK) ha dichiarato: «Il traffico di fauna selvatica è la quarta maggiore attività criminale organizzata sul pianeta. E’ davvero giunto il momento di agire seriamente».

«Le sanzioni contro il traffico della fauna selvatica devono essere molto severe per riflettere la gravità di questo reato e devono essere uguali in tutta l’UE», ha aggiunto. La sua relazione illustra la risposta del Parlamento al piano d’azione UE presentato dalla Commissione europea.

I deputati chiedono il divieto totale e immediato a livello europeo del commercio, dell’esportazione o della riesportazione dell’avorio e delle corna di rinoceronte. Esortano, quindi, gli Stati membri a definire gli opportuni livelli di sanzioni per i reati contro le specie selvatiche e invitano la Commissione ad attivarsi per l’adozione di norme comuni relative alla definizione dei reati e delle sanzioni riguardanti il traffico di specie selvatiche.

L’UE dovrebbe inoltre riesaminare il quadro normativo vigente per integrarlo con il divieto di mettere a disposizione, immettere sul mercato, trasportare, acquisire e possedere specie selvatiche ottenute o scambiate illegalmente in Paesi terzi.

Poiché la caccia da trofeo ha contribuito a un declino di numerosi specie, i deputati chiedono all’UE di definire un approccio precauzionale all’importazione di trofei di caccia ottenuti da specie protette, ai sensi del regolamento sul commercio di animali selvatici.

Nel documento si osservano i nessi tra i reati contro le specie selvatiche e altre forme di criminalità organizzata, ivi compresi il riciclaggio di denaro e il finanziamento di milizie e gruppi terroristici. Si chiede quindi con insistenza all’UE e ai suoi Stati membri di utilizzare tutti gli strumenti pertinenti, compresa la cooperazione con il settore finanziario, per rilevare tali legami.

I deputati chiedono ai leader dell’UE a dialogare con gli operatori delle piattaforme dei media sociali, i motori di ricerca e le piattaforme di commercio elettronico e di intensificare i controlli per fermare il commercio illegale di fauna selvatica su internet.

La risoluzione è stata approvata con 567 voti in favore, 5 voti contrari e 39 astensioni.

Il piano d’azione UE presentato dalla Commissione elenca una serie di misure che le istituzioni comunitarie e/o gli Stati membri devono adottare. Le misure sono essenzialmente destinate a migliorare la cooperazione tra tutti i soggetti interessati, fare un uso più efficace degli strumenti e delle politiche esistenti e rafforzare le sinergie tra di loro, in modo che il traffico di fauna selvatica possa essere affrontato meglio all’interno dell’UE e a livello mondiale.

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I consiglieri regionali Daniela Forma (PD) e Daniele Cocco (SEL) hanno diffuso una nota nella quale manifestano soddisfazione per l’approvazione in commissione Bilancio della Camera di un emendamento di sintesi che consente il riconoscimento di benefici previdenziali a quei lavoratori che durante la loro attività lavorativa sono stati esposti all’amianto ed ora ne subiscono le conseguenze perché portatori di patologie asbesto correlate.

«Un grande risultato – affermano Daniela Forma e Daniele Cocco – che ci vede orgogliosi del lavoro portato avanti dai nostri parlamentari sardi e che, dal Consiglio regionale, abbiamo sostenuto con forza coinvolgendo anche la Presidenza della Regione. Da tempo, infatti, sosteniamo l’esigenza di rendere giustizia ai tanti lavoratori del nostro territorio che stanno pagando con la loro salute gli anni di lavoro trascorsi in ambienti saturi di amianto. L’obiettivo raggiunto quest’oggi ci conferma che stiamo lavorando nel modo migliore che è quello del fare fronte comune. Soprattutto in questo ultimo anno, abbiamo unito su questa vertenza tutte le energie del nostro territorio (politiche, istituzionali, associazionistiche, sindacali) e, in questo modo – concludono Daniela Forma e Daniele Cocco -, stiamo ottenendo risultati importanti sia sul fronte nazionale che su quello regionale.»