11 September, 2024
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La Dinamo lancia la sfida alla capolista Olimpia, alle 20.45, al Mediolanum Forum di Milano. La sfida Milano-Sassari è stata una delle maggiori rivalità di questi ultimi anni, con la squadra sassarese spesso capace di espugnare il campo della squadra milanese, anche questa si presentava con i favori di tutti i pronostici, come accadde anche nella stagione dello storico triplete biancoblu.

Per questa stagione l’Olimpia Milano ha costruito un roster davvero competitivo e profondo, puntando a fare bene sia in campionato sia in Europa e, al momento, è l’unica squadra imbattuta della serie A, con sei successi in altrettante partite disputate: dal 1973 il club milanese non è mai andato oltre questa striscia di vittorie ed oggi i ragazzi di coach Repesa proveranno a sfatare questo tabù.

Johnson Odom e compagni arrivano al Mediolanum Forum, per certi versi senza nulla da perdere, visto che i pronostici sono dalla parte della squadra di casa ma, allo stesso tempo, con una grande voglia di riscattare la netta sconfitta subita in Grecia, contro l’Aek Atene. Jack Devecchi e compagni affrontano l’ultima trasferta prima delle quattro partite in casa tra campionato e coppa con Besiktas, Avellino, Ludwigsburg e Cremona.

Dopo aver centrato il triplete nella passata stagione, eguagliando l’impresa sassarese di 12 mesi prima, con Coppa Italia, Scudetto e Supercoppa messi in bacheca, l’Olimpia Milano dalla passata stagione ha confermato tanti giocatori e coach Jasmin Repesa siede in panchina per il secondo anno consecutivo. Tra i confermati ci sono l’ex biancoblu Rakim Sanders, Mvp della finale scudetto 2016, Krunoslav Simon, reduce dalle Olimpiadi, Milan Macvan, Jamel Mc Lean, Mantas Kalnietis, Bruno Cerella, e gli italiani Alessandro Gentile e Andrea Cinciarini. A questo roster di grandissimo talento, il club milanese ha aggiunto giocatori del calibro di Richard Hickman, lo scorso anno protagonista della finale di Eurolega con il Fenerbahce, Zoran Dragic, approdato in Italia dopo l’esperienza al Khimki, e Miroslav Raduljica, medaglia d’argento alle Olimpiadi di Rio con la Serbia. In maglia Olimpia sono arrivati anche i più promettenti talenti italiani: da Trento è arrivato Davide Pascolo, Awudu Abass ha lasciato Cantù per vestire la maglia biancorossa, e infine Simone Fontecchio, approdato a Milano dopo la retrocessione della Virtus Bologna.

Arbitreranno l’incontro Roberto Begnis, Alessandro Vicino e Fabrizio Paglialunga.

Jack Devecchi 50

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Brillante conferma per la VBA/Olimpia Sant’Antioco, nella quinta giornata di andata della regular season del girone B del campionato di B1 di volley maschile. La squadra di Graziano Longu, opposta alla Ticomm&Promaco Gorgonzola Milano, ha centrato la quarta vittoria, come le precedenti con il netto punteggio di 3 set a 0 (25 a 21, 25 a 22, 25 a 17), scalando la classifica che ora la vede seconda ai soli Diavoli Rosa Brugherio Milano che hanno fatto fin qui centrato cinque vittorie ed hanno due punti in più. Sulla stessa linea della VBA/Olimpia c’è la Pallavolo Saronno, unica squadra ad aver battuto in questo avvio di stagione la squadra lagunare, espugnando il PalaGiacomoCabras, per 3 set a 0.

L’avvio è stato favorevole ai lombardi che si sono portati avanti di qualche punto, proponendo delle ottime difese e una buona efficienza in attacco. La VBA/Olimpia s’è svegliata presto, ricucendo lo strappo e nel finale di set ha imposto il proprio gioco, aggiudicandosi l parziale con il punteggio di 25 a 21.

Il secondo set ha visto una partenza sprint per i biancoblù (5- a 1), che hanno però poi perso efficacia in attacco e prima si sono fatti rimontare e poi superare fino ad arrivare al 18-21 in favore degli ospiti,. Quando il parziale sembra ormai compromesso, coach Graziano Longu Longu ha giocato la carta del doppio cambio (dentro la diagonale Longu-Granara e dal quel momento il set è diventato un monologo dei biancoblu, il palazzetto è diventato una bolgia e agli avversari è stato lasciato un solo altro punto: 25 a 22e 2 set a 0.

Nel terzo set una VBA/Olimpia con il morale alle stelle ha chiuso agevolmente i conti, ritrovando la migliore efficacia in tutti i fondamentali e non lasciando più spazio ai lombardi: 25 a 17.

Sabato prossimo, alle ore 18.00, la VBA/Olimpia giocherà il derby di Sarroch (8ª in classifica con 6 punti), avversario che si presenterà reduce da due sconfitte consecutive, subite prima a Cisano e ieri a Olbia (0 a 3, 25-23, 25-23, 25-20). La squadra gallurese è ora al 4° posto, con 10 punti, sulla stessa linea della Tipiesse Mokamore Bergamo che deve però ancora giocare la quinta partita, alle 16.00 con la Silvio Pellico Sassari, ultima a 0 punti, e presumibilmente salirà a quota 13 al secondo posto, scavalcando VBA/Olimpia e Pallavolo Saronno.

VBA Olimpia Sant’Antioco: Genna 13, Usai 10, Crusca 9, Deserio 9, Muccione N. 7, Muccione R., Mocci (L), Granara, Longu F. N.e: Dalmonte, Longu A., Puggioni, Meleddu. Coach: Longu.

US Argentia Gorgonzola: Salmeri 13, Marrazzi 6, Di Nardo 6, Cornaro 4, Lozzi 2, Ardrizzi 2, Maccabruni 1, Dossi 1, Villa (L), Bianca, Faggio, Zanella, N.e.: Sirtori. Coach: Malcangi.

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La Sulcispes Sant’Sntooco ha concluso il girone d’andata del campionato di serie D con la prima vittoria esterna stagionale, 88 a 67 sul campo del Basket Quartu (primo tempo 35 a 36).

Per la squadra antiohense non è stata certo una passeggiata, come ha confermato il coach Andrea Masini a fine partita: «A un certo punto della gara, ci siamo complicati la vita da soli. Quando caliamo d’intensità finiamo sempre col pagare dazio all’avversario. E dobbiamo stare attenti, perché non sempre le rincorse finiscono nel migliore dei modi».

Dopo aver chiuso il primo parziale doppiando i padroni di casa (12 a 24), i sulcitani, infatti, hanno tirato i remi in barca. I quartesi, dal canto loro, sono stati bravi ad approfittarne, tornando prima a contatto, e poi addirittura sorpassando in due occasioni nel corso dei quarti centrali. Durante gli ultimi dieci minuti, però, la Sulcispes ha messo in piedi un prodigioso parziale di 31- a 16 (frutto soprattutto di una difesa finalmente accorta) che le ha permesso di conquistare senza troppi patemi la quinta vittoria su sette incontri disputati. 

«E’ terminato il girone d’andata ed è tempo di qualche primo bilancio. Dopo aver visto all’opera tutte le squadre di questo girone, sono dell’idea che il nostro destino passi unicamente per le nostre mani. Sono contento dei miei ragazzi e li ritengo in grado di arrivare fino in fondo – conclude Andrea Masini -, a patto che non manchino mai due ingredienti fondamentali come intensità e attenzione.»

Basket Quartu – Sulcispes Sant’Antioco 67 a 88.

Quartu: Rosas 16, Marini, Stavolta 2, Artizzu, Solla 16, Pittalis 6, Pisu 9, Orrù 8, Zoppi 10, Liguori, Faggioli, Angioni. Allenatore: Asunis.

Sulcispes: Farci, Basciu 4, Massidda 12, Piras 12, Fox Layne 8, Frau 2, Righetti 21, Peloso 3, Cuccu 12, Markovic 14. Allenatore: Masini.

Parziali: 12-24; 35-36; 51-57.

Arbitri: Riccardo Solinas di Sestu e Davide Mulliri di Settimo San Pietro.

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L’Aula consiliare del comune di San Giovanni Suergiu ha ospitato ieri sera la presentazione del libro “L’ultima Spagna”, di Pietro Soddu, ex presidente della Regione Sardegna. L’incontro, moderato dal sindaco di San Giovanni Suergiu, Elvira Usai, ha visto la partecipazione dell’autore, dei giornalisti Giacomo Mameli ed Anthony Muroni, e del deputato del Partito Democratico Francesco Sanna.

“L’ultima Spagna” è il terzo libro di Pietro Soddu, dopo “Il Regno e l’azzardo” e “A mala gana”, sulle vicende dei sardi nella storia. «Racconta i due secoli e mezzo della Sardegna spagnola, tra il 1478 e il 1720. È proprio dopo la sconfitta di Leonardo Alagòn e la definitiva scomparsa delle ambizioni d’indipendenza che la Sardegna si può considerare a tutti gli effetti spagnola, cioè parte integrante della Spagna di allora, formata sul vecchio nucleo aragonese-catalano e dalla Castiglia, che diventerà poi egemone. Una Sardegna sempre oscillante tra autonomia e integrazione, che parla spagnolo e sardo, che si proclama nazione ma esprime piena fedeltà al re. Una storia difficile da raccontare senza introdurre qualche elemento di fantasia letteraria, secondo una libertà propria della struttura narrativa, che si fonda sulla storia, però la arricchisce di personaggi e di fatti inventati ma possibili, coerenti alla realtà anche se non esistiti».

Il dibattito si è sviluppato sulla condizione di sottomissione verso gli invasori o i potenti di turno in cui si è sempre trovata la Sardegna nell’arco dei secoli, come emerge molto bene negli spezzoni di interventi di Pietro Soddu, Anthony Muroni e Giacomo Mameli che abbiano registrato e vi proponiamo e, inevitabilmente, ha poi spaziato anche sull’attualità, sull’operato dell’attuale Giunta regionale, giudicato in termini assai negativi, indirettamente da Pietro Soddu e più direttamente da Giacomo Mameli, che ha definito la Giunta Pigliaru la peggiore dal 1948 ad oggi, ed Anthony Muroni.

Nel corso del dibattito, tra gli altri, è intervenuto il presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis, Gianfranco Trullu, sindaco di Perdaxius.

Pietro Soddu, nato a Benetutti il 19 giugno 1929, laureato in Legge, è stato eletto 7 volte presidente della Regione, un record difficilmente superabile, ed è stato un esponente di primissimo piano del mondo politico sardo per diversi decenni. Ha ricoperto diversi incarichi sia di partito, nella Democrazia Cristiana, sia nelle istituzioni (deputato, consigliere regionale per cinque legislature dal 1961 – a soli 32 anni – al 1983, assessore regionale della Sanità, della Rinascita, dell’Industria e delle Finanze, presidente della provincia di Sassari).

Oggi, a 87 anni, uomo di grande cultura, conserva una grande lucidità e, lasciata ormai da anni la politica attiva, si dedica alla scrittura.

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Silvio Olla.

Silvio Olla.

Ricorre oggi, 12 novembre 2016, il 13° anniversario della strage di Nassirya, nella quale vennero uccise 28 persone (19 italiani -12 carabinieri, 5 militari e 2 civili – e 9 iracheni, 140 feriti), tra le quali il sottufficiale di Sant’Antioco Silvio Olla. Alle 10.40 un’autocisterna forzò l’entrata della base Maestrale, presidiata dai carabinieri italiani del MSU (Unità specializzata multinazionale), i due uomini a bordo fecero esplodere una bomba del peso tra i 150 e i 300 kg.

Sono trascorsi tredici anni ma a Sant’Antioco e in tutta la Sardegna è sempre viva la memoria del sottufficiale del 151esimo Reggimento Fanteria della Brigata Sassari e delle altre vittime della strage.

Ricordiamo gli italiani caduti a Nassirya: Tenente Massimiliano FICUCIELLO, Luogotenente Enzo FREGOSI, Aiutante Giovanni CAVALLARO, Aiutante Alfonso TRINCONE, Maresciallo Capo Alfio RAGAZZI, Maresciallo Capo Massimiliano BRUNO, Maresciallo Daniele GHIONE, Maresciallo Filippo MERLINO, Maresciallo Silvio OLLA, Vice Brigadiere Giuseppe COLETTA, Vice Brigadiere Ivan GHITTI, Appuntato Domenico INTRAVAIA, Carabiniere Scelto Horatio MAIORANA, Carabiniere Scelto Andrea FILIPPA, Caporal Maggiore Emanuele FERRARO, Caporale Alessandro CARRISI, Caporale Pietro PETRUCCI, Dottor Stefano ROLLA, Signor Marco BECI.

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Il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco, ha presentato una nuova interrogazione al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru e all’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, sui gravi disagi patiti dai viaggiatori che utilizzano i traghetti della Delcomar nei collegamenti con Carloforte.

«Evidentemente, c’è più di una persona che continua a fare orecchie da mercante – attacca Edoardo Tocco -. L’appello e la denuncia che lanciai a luglio, circa l’impiego di naviglio inidoneo a Carloforte, non è stata per niente ascoltata. Per la seconda volta, nel giro di qualche mese, sono state disattese quelle che sono le chiare indicazioni espresse nel contratto di servizio tra la Delcomar e la Regione Sardegna. E’ ora che tali andazzi finiscano una volta per tutte, perché la comunità insulare di Carloforte non può sopportare disagi di questo tenore, con proteste, lunghe code e liti quotidiane agli imbarchi, oltre alle auto costantemente bagnate da acqua di mare durante la navigazione.»

«Ho presentato l’ennesima interrogazione al presidente Pigliaru e l’assessore Deiana – aggiunge Tocco – per denunciare il comportamento scorretto adottato dalla Delcomar nella sostituzione dei traghetti GB Conte ed Anna Mur causa lavori. Così, come avvenuto a luglio, vista la sosta tecnica prolungata per oltre 15 giorni, questi traghetti non sono stati sostituiti con navi di pari o superiore grado, così come prevede il contratto di servizio firmato tra le parti, ma con i traghetti minori ed quasi sessantenni La Maddalena e Arbatax. Solo per caso, ha posto un parziale tampone l’arrivo del traghetto Ichnusa da Santa Teresa di Gallura, peraltro mentre era diretto in Sicilia. L’armatore aveva anche annunciato l’arrivo di una nave più capiente, ma alla data odierna ancora non si è vista. Tutto questo ha creato e sta creando enormi disagi ai passeggeri sulla linea Carloforte-Portovesme, accentuati dalle giornate di maltempo che si stanno susseguendo.»

Secondo Tocco, la Regione, per via dell’assessorato dei Trasporti, oltre ad applicare le penali previste dal contratto, trattandosi di comportamento reiterato nel breve periodo, potrebbe intimare alla società la risoluzione del contratto in essere se tale situazione dovesse ripetersi.

«C‘è un contratto di servizio da rispettare – conclude Edoardo Tocco – in quanto la società non può fare ciò che vuole, a fronte di fior di milioni che riceve dalla Regione Sardegna per svolgere il servizio oggetto di appalto pubblico. E gli amministratori locali e regionali devono vigilare e pretendere garanzie sull’affidabilità della navi utilizzate, in quanto appare incredibile che, a distanza di tre mesi, un grande traghetto come Anna Mur sia stato fermato ben due volte da un palamito, a detta della società abbandonato lungo la sua rotta. L’utilizzo di naviglio maggiormente idoneo lungo il canale di San Pietro, appare oggi una questione da risolvere in tempi brevi e senza indugi.»  

Traghetto Delcomar copia

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Direttore artistico dell'istituto musicale Arturo Benedetti Michelangeli di Conegliano, Treviso.

Direttore artistico dell’istituto musicale Arturo Benedetti Michelangeli di Conegliano, Treviso.

Fabio Furia.

Fabio Furia.

Si chiude con una tappa a Cuglieri (Or) la serie di appuntamenti sul territorio proposti dal Conservatorio di Cagliari in occasione dell’apertura del nuovo anno accademico.

Questa sera, alle 18.00 il Coro e l’Orchestra dell’istituzione musicale cagliaritana saranno protagonisti del concerto in programma nella suggestiva basilica della Beata Vergine di Nives.

L’appuntamento vedrà ospiti, tra gli altri, gli alunni delle scuole primarie e secondarie, e si aprirà con l’illustrazione dei diversi elementi dell’orchestra a cui seguirà un’illustrazione storico-artistica della chiesa, curata da Marco Antonio Scanu, dell’associazione Marafè.

Fiore all’occhiello del concerto, diretto da Alberto Pollesel, sarà la “Misa a Buenos Aires”, per coro, pianoforte, bandoneon e archi di Martin Palmeri, compositore, direttore d’orchestra e di coro e pianista argentino. Conosciuta anche come “Misatango, la “Misa a Buenos Aires” sarà preceduta dall’esecuzione di “Su Magnificat”, del compositore e musicologo Vittorio Montis, su testo di Antonio Pinna per coro e orchestra, e dell’esecuzione della composizione di Astor Piazzolla “Requiem ad patrem meum” per bandoneon, pianoforte e orchestra nell’arrangiamento di Matteo Casula.

Maestro del coro è Giuseppe Erdas. Mezzo soprano è Martina Serra. Al pianoforte ci sono Lorenzo Erdas e Matteo Casula. Al bandoneon c’è Fabio Furìa.

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La gestione della sanità è sempre al centro delle critiche dei Riformatori sardi alla Giunta regionale guidata da Francesco Pigliaru.

«Da una parte ci sono i Comuni, che non riescono a spendere le risorse che hanno a causa delle folli regole imposte dal bilancio “armonizzato”; dall’altra le ASL hanno ampiamente sforato i tetti di spesi, senza che nessuno abbia il coraggio di analizzarne i bilanci e capire dove sono finite quelle risorse – attacca Michele Cossa, che ieri ha sfilato assieme ai sindaci sardi per sostenere la loro battaglia per avere più spazi finanziari nei bilanci -. Ci sono centinaia di milioni di euro fermi nelle casse dei comuni, e questi non possono utilizzarli per le loro comunità, costretti così a negare servizi ai cittadini e opportunità di lavoro. Il governo nazionale ha enormi responsabilità di questa situazione, ma anche la regione deve fare la sua parte anche analizzando bene i bilanci delle ASL per capire in che direzione sono andate le risorse, visto che i servizi in questi due anni sono peggiorati, malgrado l’impennata della spesa. Da una parte si strangolano i comuni – conclude Michele Cossa -, mentre nella sanità, a quel che pare, la festa continua, sia pure senza ricadute positive.»

Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

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Prende il via domani, domenica 13 novembre, a Guasila, la rassegna dell’Associazione Figli D’Arte Medas “VERSI DIVERSI – donne di quotidiana poesia” dedicata al territorio della Trexenta.
Sono previsti cinque incontri che si svolgeranno in diverse sedi: Guasila; Guamaggiore; Pimentel; Senorbì e nuovamente a Guasila.

Si parlerà di Sylvia Plath: l’incontro partirà con la narrazione della sua biografia e poi si declamerà una selezione delle sue poesie. Nella seconda parte dell’incontro Gianluca Medas incontrerà due imprenditrici sarde per dialogare sul tema “Le donne e il lavoro”.
Come ultima tappa del primo incontro ci sarà la presentazione del Centro antiviolenza “Sa Reina”. La presentazione sarà a cura di Laura Cirina, presidente dell‘Associazione Progresso Donna, e Lorena Cordeddu, responsabile del centro.

Medas-foto di Giorgio Russo

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Si chiude sulle note di alcune tra le più importanti opere concepite dai figli di Johann Sebastian Bach il V Festival degli strumenti antichi organizzato dal Dipartimento di musica antica del Conservatorio di Cagliari.

L’appuntamento è questa sera, alle 21.00, quando tra le stanze del Palazzo Siotto di (Cagliari, via Dei Genovesi) risuoneranno le musiche eseguite su strumenti d’epoca dal “Duo Vanhal”, ensemble al femminile formato da Enrica Sirigu, flautista cagliaritana, e Manuela Giardina, pianista siciliana, che proporrà il concerto dal titolo: “Bach e i suoi figli”.

L’opera di recupero delle due musiciste si focalizza, in particolare, su Wilhelm Friedemann Bach, del quale verranno eseguite tre delle sue dodici Polacche; Johann Christian Bach, con la Sonata V in Re maggiore dall’op. XVI per flauto traverso e fortepiano; ma soprattutto sul repertorio di Carl Philipp Emanuel Bach, uno dei più talentuosi e conosciuti  tra i ventuno figli del compositore tedesco. Di quest’ultimo si potranno apprezzare le esecuzioni di ben tre sonate: due per flauto traverso e fortepiano e una per flauto traverso solo.

Uno spettacolo nato al termine di un percorso comune di ricerca e sperimentazione, partito tra i banchi del Mozarteum di Salisburgo, una tra le massime università musicali a livello internazionale.

Le opere dei grandi nomi della musica classica, tra cui proprio i figli di J.S. Bach, vengono riproposte su strumentazione originale di quegli anni, in modo da offrire allo spettatore un’esperienza del tutto simile a quella degli ascoltatori dell’epoca.