10 September, 2024
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«La Giunta regionale sta rovinando gli allevatori». Lo dice il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, intervenendo sull’ultimo scontro con alcune rappresentanze degli agricoltori, con la Coldiretti che ha disertato l’incontro del gruppo ristretto per la costituzione dell’organismo interprofessionale del settore lattiero caseario ovicaprino. «Un malcontento che parte da lontano – sottolinea Gianluigi Rubiu – con le difficoltà a rinnovare gli accordi sul prezzo del latte, in quanto i trasformatori stanno proponendo delle remunerazioni vergognose e impronunciabili». D

a una parte le industrie che non vogliono saperne di andare oltre cifre irrisorie, dall’altra gli allevatori forti di un mercato in tensione e con costi di produzione che si aggirano attorno ai 90 centesimi. Per Gianluigi Rubiu è chiaro il segnale di debolezza della Regione.

«Si registra, ancora una volta la mancanza di strategie e programmazione che non aiuta un settore in forte difficoltà – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Gli allevatori isolani sono stati lasciati in balia degli industriali, senza nessun intervento dell’esecutivo. La mancanza di liquidità finanziaria non consente alle aziende di avviare alcun progetto, visti i contributi comunitari che non arrivano, i bandi che non partono, l’assenza degli applicativi e per ultima una stagione che si preannuncia siccitosa e a rischio. Riflessi negativi che stanno portando il mondo agricolo al tracollo economico. Occorrerebbe invece tenere conto – conclude Gianluigi Rubiu – che l’agricoltura rappresenta per la Sardegna il simbolo del lavoro, del reddito, della cultura e delle tradizioni isolane con i diversi comparti che vanno dunque salvaguardati.»

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Come aiutare le persone in difficoltà a rialzarsi e a non entrare in una spirale che rischia di renderle “povere per sempre”? Come evitare che il sistema di aiuti non finisca per rendere la povertà “istituzionale”? A queste domande risponde la ricerca “Le trappole della povertà in Sardegna: soluzioni e strategie”, realizzata dalla Fondazione Zancan e che verrà presentata giovedì 10 novembre a partire dalle ore 16.00 presso l’Aula Magna della Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna, in via Sanjust 13. Commissionata da Sardegna Solidale, la ricerca è stata condotta mettendo a confronto nei vari territori dell’isola amministratori, volontari ma anche persone e famiglie in difficoltà, per poter capire direttamente quali solo gli strumenti maggiormente efficaci e quali invece quelli che non aiutano a risolvere le criticità.

Affrontare il tema della povertà è infatti una sfida che chiama in causa tutti gli attori del territorio: istituzioni, imprese, realtà associative, cittadini. Il Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale ha molto investito negli ultimi anni nella conoscenza e nel supporto alle iniziative di contrasto alla povertà in Sardegna, cogliendone la complessità e le molteplici sfaccettature in chiave multidimensionale. Le indagini realizzate nel 2011 e nel 2014 hanno consentito di approfondire le caratteristiche “epidemiologiche” e territoriali della povertà nell’Isola, in modo integrato con le azioni regionali e locali a sostegno della popolazione in difficoltà. Ora aver chiesto ad un osservatore esterno ma “prossimo” (come la Fondazione Emanuela Zancan di Padova, impegnata da anni nello studio della povertà e delle politiche sociali) di leggere le storie e le esperienze di aiuto vissute dalle famiglie e dagli attori istituzionali e sociali attivi nel territorio regionale, è stata un’opportunità per capire come meglio orientare la nostra azione di volontari e di cittadini.

Alla presentazione interverranno il direttore del Centro studi e ricerca sociale Fondazione Emanuela Zancan Onlus di Padova Tiziano Vecchiato, il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, il presidente del Comitato promotore del Csv Sardegna Solidale don Angelo Pittau, il  direttore regionale della Caritas don Marco Lai, il presidente del Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli, il consigliere regionale Luca Pizzuto e il responsabile del Servizio Studi e Ricerche di Caritas Sardegna Raffaele Callia.

All’incontro, che sarà coordinato dal giornalista Vito Biolchini, sono stati invitati il presidente della Regione Francesco Pigliaru, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda e il Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo.

Alla presentazione della ricerca seguirà la premiazione del concorso di idee “Poveri per sempre? Proposte e percorsi per uscire dalla povertà”, lanciato da Sardegna Solidale e rivolto alle associazioni di volontariato, le quali sono state chiamate a presentare le idee progettuali e le loro esperienze in atto, rivolte al contrasto della povertà di lunga durata di persone e famiglie. Alla premiazione interverranno Vittorio Pelligra (docente di Politica Economica Università di Cagliari), Gianni Concas (volontario Mensa del Viandante) e Linda Migliaccio (Presidente del Gruppo Volontariato Vincenziano Sardegna).

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Costa Crociere è da oltre 60 anni sinonimo di vacanza. Negli anni è diventata prima la più grande flotta italiana e poi europea ed è stata acquistata in seguito dal gruppo americano Carnival, cioè il più grande gruppo crocieristico al mondo. Per offrire il massimo comfort ai suoi clienti Costa Crociere è alla costante ricerca di personale sia a tempo indeterminato che determinato per le sue navi ma anche per gli uffici.

Le figure professionali ricercate in Italia sono tantissime: dagli addetti negli uffici agli addetti…

L’articolo completo è consultabile nel sito http://www.diariolavoro.it/lavoro_costa.html .

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Come ogni anno, in occasione della commemorazione dei defunti, a Villarios è stato ricordato il tenente M.O.V.M. Marco Pittoni, morto tragicamente otto anni fa in un conflitto a fuoco a Pagani, in Campania.

Alla presenza del sindaco di Giba, Andrea Pisanu, dei rappresentanti delle sezioni delle associazioni carabinieri di Sant’Antioco e Calasetta intitolate al tenente Marco Pittoni, dei familiari della medaglia d’oro e di un picchetto in armi, è stata deposta una corona di fiori sulla tomba del giovane deceduto nell’adempimento del suo dovere, come meglio indicato nella motivazione della medaglia d’oro: «Con ferma determinazione, esemplare iniziativa e insigne coraggio, presente in abiti civili per indagini di polizia giudiziaria all’interno di un ufficio postale, non esitava ad affrontare due malviventi sorpresi in flagrante rapina e, senza fare uso dell’arma in dotazione per non compromettere l’incolumità delle numerose persone presenti, riusciva a immobilizzare uno di loro. Aggredito proditoriamente alle spalle da altro rapinatore, ingaggiava una violenta colluttazione, nel corso della quale veniva attinto da un colpo d’arma da fuoco. Benché gravemente ferito tentava di porsi all’inseguimento dei malfattori in fuga prima di accasciarsi esanime al suolo. Fulgido esempio di elette virtù militari e altissimo senso del dovere, spinti fino all’estremo sacrificio».

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Questa mattina il sindaco di Carbonia Paola Massidda e l’assessore delle Politiche sociali, del Lavoro e della Casa Loredana La Barbera, hanno tenuto una conferenza stampa per denunciare lo stato di precarietà dei servizi previsti dal Plus (Piano Locale Unitario dei Servizi alla persona 2017/2019), del quale Carbonia è il comune capofila del distretto socio-sanitario che comprende anche i comuni di Calasetta, Carloforte, Giba, Masainas, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco, Tratalias, Villaperuccio, per l’incertezza sull’importo delle risorse regionali. E, ancora, per le incertezze sulle risorse destinate al sostegno delle povertà estreme, che a Carbonia come nel resto del territorio, interessa un numero di persone in continua crescita.

Sindaco ed assessore hanno sottolineato di aver chiesto un incontro alla Regione per avere informazioni in merito, senza riuscire ad ottenere risposte. Ed hanno aggiunto che, qualora la situazione non dovesse essere chiarita entro il 3 dicembre, il giorno successivo, non avendo il comune di Carbonia la possibilità di coprire i costi per il rinnovo dei servizi con risorse del proprio bilancio, gli stessi verrebbero bloccati, con conseguenze drammatiche sia per gli utenti finali, sia per gli 80 dipendenti che operano nelle cooperative.

Al termine della conferenza stampa, abbiano intervistato l’assessore Loredana La Barbera.

Il sindaco di Carbonia Paola Massidda e l'assessore Loredana La Barbera.

Il sindaco di Carbonia Paola Massidda e l’assessore Loredana La Barbera.

Paola Massidda.

Paola Massidda.

Loredana La Barbera.

Loredana La Barbera.

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Sala consiliare San Giovanni Suergiu 1

L’Aula consiliare del comune di San Giovanni Suergiu ospiterà venerdì 11 novembre, a partire dalle ore 17.00, la presentazione del libro “L’ultima Spagna”, di Pietro Soddu, ex presidente della Regione Sardegna. Seguirà un dibattito sull’autonomia sarda e sul referendum costituzionale, con la partecipazione dei giornalisti Giacomo Mameli ed Anthony Muroni, dell’europarlamentare del Partito Democratico Renato Soru, ex presidente della Regione Sardegna ed ex segretario regionale dello stesso Partito Democratico, e del deputato Francesco Sanna, anch’egli del Partito Democratico, I lavori saranno moderati dal sindaco di San Giovanni Suergiu, Elvira Usai.

L’iniziativa è organizzata dall’Amministrazione comunale di San Giovanni Suergiu.

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Le discipline mediche non danno tempo al tempo: formazione, tecnologia e ricerche scientifiche impongono standard, soluzioni e prospettive ineludibili e di sempre maggior pregio. Corre su queste frequenze il consolidarsi delle relazioni tra la facoltà di medicina dell’ateneo di Cagliari e quella della Miyazaki University. Maturata nei primi anni Duemila, ratificata nel 2010, la sinergia con gli specialisti giapponesi è stata ribadita nei giorni scorsi dal rettore Maria Del Zompo, coadiuvata dai colleghi Alessandro Riva (emerito di Anatomia) e Gian Benedetto Melis (direttore ostetricia e ginecologia) con il ginecologo Hiroshi Sameshima (responsabile anche dei reparti di diabetologia e medicina perinatale) in visita in città.

«Il rafforzamento delle politiche di mobilità internazionale tesa al confronto e alla creazione di nuove opzioni formative per gli studenti è al centro della nostra mission istituzionale. Cagliari è e rimane in prima fila nelle cooperazioni tra università dei cinque continenti» le parole della professoressa Del Zompo. «Scambiare esperienze mediche e cliniche, migliorare le terapie, comunicare i principali problemi e cercare di risolverli: è questo il senso dei vari accordi che ci legano all’università di Miyazaky. Dagli studenti ai post doc, puntiamo – spiega il professor Riva – allo scambio inerente clinici e medici». Gian Benedetto Melis accelera: «Il collega giapponese è un fantastico studioso di medicina perinatale. Dalla nostra collaborazione emerge un dato interessante: i dati sulla mortalità perinatale in Europa e Giappone sono simili. La condizione è la stessa di venti anni fa e non si riesce a migliorarla, neanche con le tecnologie più avanzate. Inoltre, ribadito che anche noi sardi in questi ambiti abbiamo le stesse prerogative,  i livelli di mortalità sono molto bassi e tra l’altro corrispondono a meno della metà di quelli inerenti gli Stati Uniti».

Tra le massime figure nell’ambito della ginecologia e ostetricia internazionale, il professor Hiroshi («Il nome che porta è in riferimento alla bomba atomica sganciata nella Seconda guerra mondiale a Hiroshima» dice il professor Melis) Sameshima è la principale autorità medica nel settore ginecologico, ostetrico e diabetologico dell’ateneo giapponese. «L’intesa con i colleghi dell’Università di Cagliari? Una finestra aperta sull’Europa che premette di scoprire sempre meglio la medicina, in tutte le sue forme, e le innovazioni tecnologiche. Questi scambi – sottolinea il luminare nipponico – sono molto importanti sotto diversi aspetti, dalla clinica all’assistenza, alla ricerca e alla prevenzione. Anche perché  l’ostetricia e la ginecologia dell’Università di Cagliari hanno standard molto elevati». Miyazaki è la capitale della prefettura omonima sull’isola di Kyūshū, nel Sud del Giappone. Nel 2003 la città aveva 307.742 abitanti con una densità di 1.072,42 per km² su un’area di 286,96 km². Fu fondata il 1º aprile 1924.

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Chiusa la sua prima parte, con il trittico di serate a Carloforte di sabato, domenica e lunedì scorsi, e in attesa della seconda tranche, in programma a Cagliari dal 7 all’11 dicembre (più un’appendice il 15), il festival di musica per cinema Creuza de Mà vive la settimana prossima il suo più importante appuntamento didattico: la MasterClass di composizione musicale per il cinema che sarà tenuta da Franco Piersanti da lunedì 7 a sabato 12 novembre al Conservatorio di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari; una rara e preziosa opportunità per giovani compositori e musicisti di conoscere e affinare le tecniche della drammaturgia musicale applicata alla “settima arte” con uno dei più originali e rappresentativi autori del settore.  

Organizzato in collaborazione con il Conservatorio, il corso prevede sei ore di lezione giornaliere (la mattina dalle 10.00 alle 13.00 e, nel pomeriggio, dalle 15.00 alle 18.00) e affronterà aspetti pratici e teorici, come il rapporto tra regista e musicista, il lavoro con le immagini, la composizione, la registrazione, il mixaggio e il montaggio della musica sul film, l’estetica e la poetica del compositore di musica per il cinema, ma anche la composizione per la televisione, studiando su partiture di maestri e autori classici e scrivendo piccole scene da realizzare musicalmente. Sono quindici gli iscritti ammessi 

Terminato il corso, i partecipanti (diciassette, nove dei quali in arrivo dalla Penisola, selezionati tra le più di trenta richieste di iscrizione pervenute, oltre a quattordici uditori) dovranno comporre e consegnare, entro il 27 novembre, un commento musicale ad hoc su alcune sequenze filmiche messe a disposizione all’uopo. I brani verranno quindi valutati da un’apposita giuria formata dallo stesso Franco Piersanti, dal musicologo e autore di colonne sonore Riccardo Giagni e dal regista Gianfranco Cabiddu, direttore artistico di Creuza de Mà: le migliori cinque composizioni selezionate verranno infine eseguite in concerto nell’ultima serata del festival, l’11 dicembre Cagliari, da una formazione da camera del Conservatorio diretta per l’occasione proprio da Franco Piersanti.

La MasterClass è intitolata a Sergio Miceli, il musicologo fiorentino, scomparso lo scorso luglio, che per primo ha contribuito, attraverso un’attività di ricerca ultratrentennale, a inserire la storia e l’analisi della musica per film nell’ambito delle discipline accademiche. A sostegno dell’iniziativa – che ha come presidente onorario un maestro del calibro di Ennio Morricone e che vedrà ogni anno in cattedra un diverso compositore di chiara fama – è in via di formazione un comitato promotore che riunisce un nucleo di autorevoli personalità e istituzioni del cinema italiano e studiosi: i registi Marco Tullio Giordana, Daniele Luchetti e Alberto Sironi, il montatore Roberto Perpignani, i compositori Carlo Crivelli, Franco Piersanti e Nicola Piovani, il produttore Carlo degli Esposti, la presidente della Fondazione Cinema per Roma Piera Detassis, i musicologi Renata Scognamiglio e Antonio Trudu, il giornalista e critico musicale, Alberto Dentice, il Centro sperimentale di cinematografia di Roma ed il concorso internazionale di musica per immagini “Francesco Angelo Lavagnino”.

 

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Nuova durissima critica di Salvatore Piana, coordinatore regionale e componente l’ufficio politico nazionale di Italia attiva, alla Giunta regionale, questa volta sull’istituzione delle città metropolitane, considerate un altro fallimento.

«Nel più assoluto anonimato lo scorso 9 ottobre è stato eletto il consiglio della Città Metropolitana di Cagliari, una scadenza elettorale ignorata dalla stragrande maggioranza dei cittadini – denuncia Salvatore Piana -. Nei giorni della vigilia erano al lavoro, infatti, i capi corrente e funzionari dei partiti per studiare le migliori strategie a tavolino, tanto a votare sarebbero stati chiamati solo i sindaci e i consiglieri dei 17 Comuni della Provincia. Poco meno di quattrocento persone per una rappresentanza di 431.874 cittadini. Insomma, una pratica riservata agli addetti ai lavori.»

«Oggi la città metropolitana è un Ente che si caratterizza per l’enorme difetto di rappresentatività democratica – aggiunge Salvatore Piana -. Le elezioni di secondo livello si sono dimostrate un fallimento perché hanno sancito l’estromissione dei cittadini dalla vita politica, vale a dire l’esatta antitesi del principio di condivisione democratica sancita dalla nostra Costituzione. Le città metropolitana di Cagliari, nata a seguito di un acceso dibattito  in Sardegna, è destinata ad avere un ruolo cruciale nella geografia degli Enti locali, magari ispirata a quelle efficienti e funzionali presenti nel resto dell’Europa ma non a Cagliari. Le città metropolitane e in particolare quella Cagliaritana rappresenta un progetto già abortito perché nell’applicazione sono diventate una cosa per pochi, una vera aberrazione. E qui nasce immediato il paragone con il nuovo Senato previsto all’interno della riforma costituzionale, una sorta di città metropolitana parlamentare , nella quale siederanno 100 senatori eletti dai consigli regionali di cui 74 consiglieri regionali in carica e 21 Sindaci,  Eletti da Consigli regionali che non brillano per efficienza e trasparenza. Possiamo affermare che anche in questo caso, un affare per pochi nonostante sarà il nuovo senato una camera chiamata a pronunciarsi su provvedimenti qualificanti come quelli comunitari e Costituzionali.»

«Il futuro per le città metropolitane è problematico, così come sono non avranno futuro e Cagliari ne sarà la dimostrazione. Si pensi che il sindaco di Cagliari sarà contemporaneamente: sindaco, presidente della città metropolitana e anche senatore, una cosa pazzesca, impossibile da pensare. Inoltre sono già inadeguate ed andrebbero riformate secondo lo spirito della partecipazione popolare. Negano ai cittadini il sacrosanto diritto di eleggere i propri rappresentanti – conclude Salvatore Piana -, in pratica un GOLPE BIANCO ALL’ITALIANA, in Sardegna aggravato da uno sbilanciamento di poteri decisionali e di destinazione finanziamenti comunitari verso una sola parte dell’Isola a discapito del deserto nel resto della Sardegna, vedasi zone e comuni interni.»

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Con un concerto del suo Coro e della sua Orchestra, oggi il Conservatorio di Cagliari “Giovanni Pierluigi da Palestrina” inaugura il nuovo anno accademico. Alle 18.30, nell’Auditorium dell’istituzione musicale, in piazza Porrino, sarà una grande festa della musica, con la presentazione dell’offerta formativa per il 2016/2017 e l’esibizione di musicisti di alto livello, tra docenti  e studenti del Conservatorio.

Novità di quest’anno è l’inaugurazione diffusa, con appuntamenti che  toccheranno oltre Cagliari (con il clou nella serata di martedì) anche Flumini di Quartu, Cuglieri e Iglesias. Un’iniziativa in linea con la politica, già da qualche tempo avviata dal Conservatorio, di portare avanti il dialogo e le collaborazioni con il territorio.

Fiore all’occhiello del concerto di martedì, diretto da Alberto Pollesel, sarà la “Misa a Buenos Aires”, per coro, pianoforte, bandoneon e archi di Martin Palmeri, compositore, direttore d’orchestra e di coro e pianista argentino. Conosciuta anche come “Misatango” questa composizione nata nel 1996 è un’opera che, pur mantenendo la forma della messa classica, introduce elementi del tango argentino. In questo modo il testo in latino si arricchisce di nuove forme espressive, senza però mai tradire la solennità richiesta a questo genere di composizioni. La “Misa a Buenos Aires” sarà preceduta dall’esecuzione di “Su Magnificat”, del compositore e musicologo Vittorio Montis, su testo di Antonio Pinna per coro e orchestra, e dell’esecuzione della composizione di Astor Piazzolla “Requiem ad patrem meum” per bandoneon, pianoforte e orchestra nell’arrangiamento di Matteo Casula.

Maestro del coro è Giuseppe Erdas. Mezzo soprano è Martina Serra. Al pianoforte ci sono Lorenzo Erdas e Matteo Casula. Al bandoneon c’è Fabio Furìa.

Domani, 9 novembre, alle 18.00, il concerto sarà eseguito nella Cattedrale di Iglesias, mentre giovedì 10 novembre, alle 18.00, arriverà nella chiesa di Sant’Anna di Cagliari. L’ultima replica è prevista sabato 12 novembre, alle 18.00, nella chiesa della Beata Vergine ad Nives di Cuglieri.

Conservatorio