Donatella Spano: «Nessuna pregiudiziale sulle date del calendario venatorio, venerdì scorso abbiamo sollecitato l’intervento del Ministero».
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«Non esiste alcun pregiudizio ideologico sulle date di chiusura della caccia alle specie della beccaccia, della cesena e del tordo bottaccio: questo deve essere ben chiaro al mondo venatorio. I termini del calendario isolano, fissati in coerenza con le indicazioni ministeriali ed europee, hanno infatti motivi esclusivamente tecnico-giuridici. Potrebbero quindi essere rivisti se esistessero presupposti giuridici tali da non incorrere nella violazione di norme nazionali ed europee». Lo ha detto l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano che, dopo le interlocuzioni già avute con il ministero dell’Ambiente, in una lettera al Ministro dello scorso venerdì 13 gennaio aveva evidenziato il forte malumore del mondo venatorio isolano e domandato al Governo di farsi garante per evitare una disparità di trattamento tra diverse Regioni in merito alle date di chiusura della caccia ad alcune specie migratorie.
«Anche oggi ho interloquito con il Ministro per sottolineare la necessità di uniformare le date di chiusura della stagione venatoria – prosegue la titolare dell’Ambiente -. Voglio quindi ribadire con forza che dietro non si nasconde una questione ideologica ma soltanto il fatto che la Regione Sardegna ha rispettato gli aspetti tecnico-giuridici e il parere dell’Ispra, organo di supporto delle decisioni di Governo. Pertanto chiediamo al Ministro di far sì che l’Ispra tenga conto sia degli studi degli organi istituzionali che di quelli di tutti i portatori di interesse. Personalmente proporrò, all’interno della programmazione regionale della ricerca, lo sviluppo di uno studio specifico che possa sostenere le decisioni anche dinanzi a Ispra.»
L’assessore Spano ricorda di aver riconosciuto il ruolo dei cacciatori nel governo del territorio, «tanto da sollecitare con forza nel Comitato faunistico il loro sostegno nella lotta alla peste suina africana». Infine, si sofferma sugli aspetti economici dell’attività venatoria: «Complessivamente le giornate di caccia sono cresciute rispetto agli anni precedenti. Inoltre abbiamo apprezzato la disponibilità dei cacciatori a supportare la raccolta dei dati sui carnieri per la trasmissione agli organi competenti ed evitare sanzioni che ricadrebbero su tutti i contribuenti sardi».
Domani l’assessore Spano incontrerà i presidenti delle associazioni venatorie per approfondire gli aspetti relativi al calendario venatorio.
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