Ignazio Locci (FI): «97 milioni di euro in arrivo per il comparto ovicaprino. Ma non è tutto oro quello che luccica».
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«97 milioni di euro in arrivo per il comparto ovicaprino. Ma non è tutto oro quello che luccica. Nello specifico, a seguito dell’incontro svoltosi oggi tra il ministro Maurizio Martina e una delegazione di consiglieri regionali convocato per affrontare la crisi del comparto ovicaprino, il Ministro si è impegnato a erogare alla Sardegna, entro il mese di febbraio, quasi 100 milioni ripartiti in tre diversi interventi. Posto che restano dubbi sulla tempistica assicurata dal Ministro, le misure illustrate da Martina mettono in luce limiti generali e disparità di trattamento.»
Lo scrive in una nota Ignazio Locci, vicepresidente del Consiglio regionale, componente del gruppo Forza Italia Sardegna.
«Una delle misure maggiormente attese era quella che prevede gli acquisti di formaggi per gli indigenti – aggiunge Ignazio Locci -. Ebbene, il bando Agea dovrebbe uscire entro febbraio ma al pecorino romano verranno riservati soltanto 4 milioni. Una cifra che evidenzia l’intento di favorire il grana padano a discapito del pecorino. Basta fare due calcoli per capire la portata della fregatura: se il romano venisse pagato sei euro al kg si toglierebbero dal mercato circa 6mila e 600 quintali di prodotto, a fronte di 150mila quintali prodotti negli ultimi due anni.»
«Ma non solo: per la macellazione delle pecore di oltre 4 anni, lo stesso bando dovrebbe stanziare la cifra risibile di tre milioni, ovvero 250 euro ad azienda. Insomma, non serve chissà quale analisi per capire che si tratta di una beffa. Il Ministro sappia che con questi interventi e, soprattutto, con queste somme, non risolve alcunché. Il comparto ha bisogno di altro, e non dell’elemosina. Che, come sempre – conclude Ignazio Locci -, spetta alla Sardegna.»
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