Ignazio Locci (FI): «Non condivido nemmeno una virgola delle linee guida del Piano di dimensionamento scolastico adottate dalla Giunta regionale».
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Durissimo attacco del vicepresidente del Consiglio regionale Ignazio Locci (FI) alla maggioranza di centrosinistra e alla Giunta regionale sulle linee guida del Piano di dimensionamento scolastico, che definisce un progetto autodistruttivo.
«Non condivido nemmeno una virgola delle linee guida del Piano di dimensionamento scolastico adottate dalla Giunta regionale e per questo ho votato convintamente No – esordisce Ignazio Locci -. No perché è un progetto autodistruttivo che dal prossimo anno scolastico cancellerà ulteriori presidi scolastici per volontà dell’assessore dell’Istruzione Claudia Firino, che, anziché modellare le linee sulla base delle peculiarità della nostra isola, applica uno schema nazionale (calcoli freddi e ragionieristici della cosiddetta “Buona scuola”) a un territorio, la Sardegna, totalmente differente dalla penisola e dunque non idoneo ai modelli calati dall’alto che non tengono conto delle diversità.»
«Con il dimensionamento scolastico la Sardegna subisce un ulteriore schiaffo alle sue prerogative – aggiunge Ignazio Locci -. Avevamo sottolineato a suo tempo i pericoli insiti nelle linee guida nazionali e ora siamo certi, purtroppo, che dal prossimo anno assisteremo alla chiusura di altre scuole (oltre quelle già depennate). Chiediamo vivamente che vengano riviste le linee guida per evitare che vengano serrati i battenti alle scuole che, loro malgrado, non rispettano i parametri nazionali.»
«Oltre agli annunci sul progetto iscol@, per combattere la dispersione scolastica non c’è nulla. Anzi: questo centrosinistra sta dando un colpo decisivo allo spopolamento dell’isola. I piccoli Comuni rischiano di scomparire – conclude il vicepresidente del Consiglio regionale – e, francamente, non si capisce come i consiglieri regionali del centrosinistra possano condividere i piani infausti dell’assessore Firino.»
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