La V commissione del Consiglio regionale ha approvato, a maggioranza, una risoluzione sul prezzo del latte.
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La V commissione del Consiglio regionale ha approvato, a maggioranza, una risoluzione sul prezzo del latte.
Il documento fissa in tredici punti le azioni da intraprendere per ridare fiato al comparto messo in ginocchio dal crollo del prezzo del latte. Diverse le soluzioni individuate dalla Commissione: dal ricorso a misure creditizie straordinarie all’attivazione di interventi finalizzati al miglioramento e alla diversificazione delle produzioni, dagli incentivi al reddito degli allevatori al ritiro dal mercato di una parte della produzione di pecorino romano.
Al primo punto del documento la richiesta alla Giunta di proseguire e accelerare gli interventi per il sostegno al reddito delle aziende. Tra questi l’istituzione del pegno rotativo sul pecorino romano, la concessione di aiuti in conto interessi alle aziende, l’attuazione dell’accordo firmato il 2 agosto scorso dalla Regione con l’Abi per l’anticipazione del 100% dei finanziamenti del Psr, il potenziamento delle garanzie assicurate dai Consorzi Fidi.
La risoluzione invita inoltre la Giunta ad accelerare le procedure per il pagamento di alcune misure del Psr 2014-2020 (benessere animale, agricoltura biologica, pagamenti agro-climatici-ambientali). Un modo per garantire liquidità agli allevatori in tempi rapidi senza dover attendere l’attivazione di misure più complesse.
Urgente, secondo la Commissione, anche l’istituzione di un tavolo nazionale sull’ovicaprino, per il quale si chiede alla Giunta di attivarsi presso il Governo, e l’estensione al settore del regolamento CE 1308/2013 sull’obbligo di pubblicità e comunicazione sull’acquisto di latte crudo.
La risoluzione sollecita inoltre tre interventi per il superamento della crisi: il miglioramento della qualità delle produzioni mediante l’erogazione di aiuti diretti per la riduzione dei capi ovini di età superiore ai 4 anni, la compensazione dei disagi logistici legati alla consegna del latte e l’inserimento del pecorino romano nell’elenco dei prodotti da distribuire agli indigenti.
Tra gli interventi di lungo e medio termine per il superamento della crisi, il documento suggerisce l’attivazione di aiuti “de minimis” finalizzati alla diversificazione produttiva.
La risoluzione punta anche su interventi finalizzati al miglioramento della qualità delle produzioni e al controllo dei dati sui quantitativi di latte destinati ai caseifici. Per questo la Commissione propone di concludere in tempi rapidi le procedure per l’istituzione dell’Organismo pagatore regionale dei premi comunitari, il potenziamento dell’Osservatorio del latte ovicaprino istituito presso Argea e il sostegno all’Oilos, l’organizzazione interprofessionale di settore recentemente istituita.
Negli ultimi due punti del documento, infine, la Commissione sollecita la promozione e il sostegno di ogni forma di aggregazione del mondo cooperativo che faciliti la gestione dei mercati e l’istituzione presso la Direzione generale dell’assessorato all’Agricoltura di un apposito servizio dedicato al comparto ovicaprino.
La risoluzione sarà trasmessa all’Aula per la discussione di merito.
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