Lettera aperta di alcuni comitati ambientalisti al governatore Pigliaru sul termodinamico solare in Sardegna.
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I Comitati No Megacentrale Guspini, Terra che ci appartiene Gonnosfanadiga, Terrasana Decimoputzu, Basso Campidano-Aria Terra Acqua, Per la Salute e la qualità della Vita San Quirico – Tiria, l’Associazione Progetto Comune Villacidro e Italia Nostra Sardegna in data 26 gennaio 2017 hanno inviato al Governatore Francesco Pigliaru una lettera aperta per sensibilizzare la Presidenza e la Giunta regionale sui problemi connessi ad un’eventuale realizzazione di Centrali Solari Termodinamiche sul territorio sardo.
I progetti di tali Centrali sono al momento giacenti presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Ambiente, e la Giunta della Regione Sardegna, in attesa di un Atto deliberativo che ne autorizzi l’esecuzione.
Nella lettera i comitati chiedono al Presidente e alla Giunta di assumere una posizione chiara di definitivo rigetto di tali impianti, che si manifesti attraverso l’adozione di atti formali diretti a impedirne la realizzazione, proprio in considerazione dei danni ambientali che ne conseguirebbero.
Le Centrali in questione – secondo i comitati che hanno scritto al governatore Pigliaru -, oltre a danneggiare i settori produttivi più importanti e caratterizzanti la nostra economia provocando la chiusura delle aziende agricole e zootecniche con l’esproprio dei terreni, non apporterebbero alcun beneficio alle Comunità locali e alla Sardegna in genere.
Al contrario, sarebbero causa irreversibile di uno sconsiderato consumo di suolo agricolo e di un rilevante spreco di risorse idriche, modificando l’equilibrio ecosistemico.
Unici a trarne degli utili – concludono i comitati – sarebbero invece multinazionali, faccendieri e i gruppi finanziari interessati, che lucrerebbero sui cospicui incentivi destinati alle FER.
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