19 November, 2024
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«Sullo scippo delle risorse destinate alle Province delle Regioni a statuto speciale, occorre non perdere tempo investendo immediatamente della questione il Consiglio regionale.»

La richiesta arriva da Ignazio Locci (Forza Italia), vicepresidente del Consiglio regionale, che non si accontenta «delle promesse più o meno rassicuranti e del guizzo di schiena dritta dell’assessore Raffaele Paci».

«E’ necessario venga dato ai commissari delle Province pieno mandato affinché siano autorizzati ad azzerare le aliquote dei tributi provinciali – aggiunge Ignazio Locci -: un provvedimento che darebbe forza a questa vertenza, nella quale in gioco c’è molto di più del classico scippo di risorse cui ci ha abituato il Governo centrale. Sebbene si tratti di tasse provinciali, le riscossioni risultano iscritte nei bilanci degli enti intermedi soltanto virtualmente. Ergo: i soldi ottenuti mettendo le mani nelle tasche dei contribuenti vengono automaticamente girati allo Stato. E per la gestione delle Province, che esistono e hanno dei costi, non torna indietro nulla. Il paradosso è che non solo abbiamo sulla schiena la croce degli accantonamenti, ma versiamo tasse senza alcun tornaconto per le Province: mentre queste continuano ad esistere, lo Stato ritiene che le Regioni a statuto speciale debbano pagarne per intero i costi gestionali. Siamo realmente di fronte a una violazione del principio di parità. I commissari non facciano i gabellieri di Stato e vengano fornite indicazioni precise e pieni poteri per portare a zero le aliquote dei tributi. Solo così – conclude il vicepresidente del Consiglio regionale – potremo avere, forse, l’opportunità di discutere alla pari con lo Stato.»

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Il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco sollecita la convocazione della commissione Sanità, di cui è vicepresidente, per esaminare le problematiche del comparto sanitario, con sforbiciate dei presidi e aumento dei costi relativi ai servizi essenziali. La richiesta urgente arriva dopo il sit in dell’Unione sindacale di Base, rappresentanza dei pensionati, sotto il palazzo del Consiglio regionale che hanno manifestato il loro malcontento dentro l’emiciclo del Consiglio.

«La sanità – attacca Edoardo Tocco – non può essere considerata a livello ragionieristico, ma occorre una razionalizzazione seria che vada al di là della Asl Unica. La politica dei tagli ai servizi sta producendo lo spopolamento e la desertificazione della Sardegna, con una lacerazione economica dei territori. E’ necessario un summit urgente con i rappresentanti sindacali – conclude Edoardo Tocco – finalizzata a illustrare proposte per il miglioramento dell’assistenza e esporre i disagi del settore sanitario in Sardegna.»

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La Camera dei deputati ha approvato un ordine del giorno presentato dall’on. Emanuele Cani (Pd) a proposito del provvedimento legislativo che punta a valorizzare le tratte ferroviarie in disuso in particolari aree di pregio naturalistico e archeologico con cui il Governo si impegna a valutare, d’intesa con regioni ed enti locali, amministrazioni dello stato competenti ed associazioni di volontariato, misure finalizzate a rendere pienamente accessibile questo tipo di percorsi anche alle persone portatrici di handicap.

«Si tratta di un passaggio importante – ha commentato Emanuele Cani – per dare la possibilità a chi è costretto a fare i conti con particolari condizioni fisiche o di salute ad avere una vita dignitosa e normale, anche attraverso la fruizione di servizi turistici che altrimenti sarebbero vietati.»

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«Solo attraverso una massiccia dose di innovazione tecnologica affiancata al capitale umano riusciremo a crescere, ad aprirci e a entrare nei mercati internazionali superando i limiti dell’insularità e anzi diventando centrali grazie a un settore in cui la Sardegna ha sempre vantato competenza ed eccellenze. Oggi siamo pronti ad affiancare il percorso delle imprese sarde verso l’obiettivo 4.0 per avviare quella che viene considerata la quarta rivoluzione industriale». L’ha detto l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci, aprendo i lavori del convegno Impresa 4.0 organizzato a Cagliari da Confindustria digitale alla presenza del presidente nazionale Elio Catania per presentare il Digital Innovation Hub, lo sportello intelligente di supporto alle imprese voluto da Confindustria per veicolare e spiegare alle imprese il Piano nazionale Industria 4.0 del ministero dello Sviluppo economico.
«La Regione sostiene con tantissimi strumenti questo processo di innovazione, che non si applica solo ai settori ad alta tecnologia, ma anche all’edilizia, all’agricoltura, all’artigianato o al turismo. Basta pensare al nostro artigianato che su Amazon ha avuto una vetrina internazionale e un grande successo, siamo stati la prima regione italiana a sbarcare sul sito di e-commerce più importante al mondo, o alla tecnologia digitale applicata ai Giganti di Mont’e Prama – ha ricordato Raffaele Paci -. Mettiamo a disposizione finanziamenti per le imprese che accompagniamo in tutto il loro percorso sin dalla nascita dell’idea con il sostegno alle stare up, ma anche strumenti come la strategia s3, il fablab, l’agenda digitale. Ed è indispensabile un legame stretto con la scuola e l’Università per la formazione delle nuove competenze di cui c’è enorme richiesta, e anche in questo caso siamo presenti con il coding di Iscol@ e il supporto al contamination lab delle Università.» 
La collaborazione fra pubblico e privato è fondamentale per centrare rapidamente gli obiettivi, ha sottolineato il vicepresidente della Regione: «Solo la collaborazione fra pubblico e privato può dare quella spinta necessaria allo sviluppo e alla crescita. Noi ci siamo e siamo pronti ad accompagnare la nuova sfida che le imprese 4.0 lanciano con il Digital Innovation Hub: sono disponibili ingenti risorse nazionali nel progetto Industria 4.0 e risorse europee in Horizon 2020, allora uniamo le forze di imprese e Regione per intercettarle. Siamo pronti anche a studiare la possibilità che il Digital Innovation Hub occupi uno spazio nell’ex Manifattura Tabacchi, a supporto delle imprese creative culturali che fanno arte, cinema, musica, teatro, cultura in quel magnifico spazio nel cuore della città».

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Il Mobile Banking di UniCredit raggiunge oggi anche i clienti con disabilità visiva: si tratta di un significativo passo avanti in termini di accessibilità e fruibilità del servizio di banca digitale offerto dalla Banca. L’ultimo aggiornamento disponibile per gli smartphone iOS (iPhone) prevede, infatti, la compatibilità dell’app con la funzione VoiceOver, consentendo così il suo utilizzo anche a utenti non vedenti o ipovedenti. L’implementazione di questa app è stata possibile grazie alla collaborazione di dipendenti non vedenti e ipovedenti della banca, nell’ambito di un più ampio programma volto a migliorare l’accessibilità ai servizi bancari per i clienti con disabilità.

La funzionalità VoiceOver permette in sostanza di operare su un dispositivo iPhone utilizzandolo anche se si è impossibilitati a vedere il display, offrendo una descrizione vocale di tutto ciò che appare sullo schermo e di ciò che si trova a contatto con il dito. Basta attivare tale funzionalità sullo smartphone (all’interno della sezione Impostazioni > Generali > Accessibilità), e in automatico l’app Mobile Banking di UniCredit scandirà vocalmente le opzioni del menù e le informazioni disponibili, rendendole leggibili anche a chi ha problemi di vista. 

Tra gli altri progetti affini, sviluppati sempre in compartecipazione con colleghi diversamente abili, la possibilità per i clienti sordi di richiedere su appuntamento consulenza nelle agenzie UniCredit con il supporto di interpreti della lingua italiana dei segni (LIS) collegati in remoto, o l’erogazione di corsi di educazione bancaria e finanziaria specificamente pensati per utenti con disabilità visiva o uditiva. Inoltre, sono attivi 2.000 bancomat con sintesi vocale e dal 2017 chi visiterà le torri di Garibaldi a Milano potrà farlo in autonomia utilizzando il QR code su speciali mappe tattilo visive.

L’app Mobile Banking di UniCredit è oggi disponibile gratuitamente sugli store online nelle versioni iOS, Android e Windows Phone. Dal momento del suo primo lancio nel 2010 sono già stati oltre 2,5 milioni i download mentre sono 330.000 in media gli accessi giornalieri da parte dei clienti della banca. In provincia di Carbonia Iglesias, per avere un’idea di come la banca digitale si stia diffondendo nelle province sarde, nell’ultimo trimestre del 2016 sono stati 1.291 i clienti di UniCredit che hanno utilizzato la banca digitale su smartphone, attivando 41.060 accessi (con una media di 32 accessi a utilizzatore).

 

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Anteprima per la Sardegna di “Moonage Mantra”, il nuovo disco dei Dorian Gray, formazione “storica” dell’underground italiano, in uscita il 10 febbraio per l’etichetta Cassavetese Connection. La band cagliaritana guidata dal cantante Davide Catinari presenta il suo settimo album in quattro incontri con il pubblico di altrettanti centri dell’isola: il primo è questo giovedì (26 gennaio) a Villamassargia, nella Casa Fenu a partire dalle 19.00, in una serata patrocinata dal Comune e introdotta da Fabrizio Pes (di Radio Luna) con l’intervento dell’assessore alla Cultura e Eventi, Fabio Bernardini; seguirà una degustazione di prodotti tipici offerta dall’associazione Artimpresa; l’indomani (venerdì 27), sempre alle 19.00, tappa a Nuoro, nel foyer del Teatro Eliseo; introduce Pietro Rudellat (La Nuova Sardegna); sabato sera (28 gennaio) spetta invece a Luigi Coppola (Caratteri liberi) il compito di condurre l’appuntamento in programma a Porto Torres: si comincia alle 20 al “Baccanale”; quarta e ultima presentazione domenica 29 ad Alghero: introduce Mauro Porcu, alle 18.30 in Casa Mannu; si chiude con una degustazione a cura della Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” .

Oltre all’introduzione al lavoro discografico, tutte le serate prevedono un set unplugged dei Dorian Gray, con Davide Catinari (voce), Samuele Dessì e Nico Meloni alle chitarre, accompagnati dai disegni dal vivo di Gildo Atzori. La componente grafica, da tempo parte integrante delle esibizioni del gruppo nel progetto “Sound and vision”, ha infatti un ruolo di primo piano anche in “Moonage Mantra”: al disco, in vinile nero 180 grammi, è infatti allegato un prezioso art book di sedici pagine con tavole originali di Ausonia, Andrea Bruno, Davide Toffolo e dello stesso Gildo Atzori, mentre firma le copertine Marino Neri.

In programma anche la proiezione di un video (titolo: “La luna negli occhi”) che vede, accanto ai Dorian Gray, Blaine L. Reininger: il nome del cantante e cofondatore dei Tuxedomoon, voce e violino in uno dei brani di “Moonage Mantra” (“Quasar”), spicca infatti tra le collaborazioni che danno lustro all’album; una pattuglia di musicisti in cui figurano, tra gli altri, Sebastiano De Gennaro al vibrafono e Luca Masseroni, batterista della band friulana Tre allegri ragazzi morti.

Attivi dai primi anni Novanta, Premio Lunezia nel 1999, Premio alla carriera al Mei nel 2009, dopo sei album in studio e un’intensa attività concertistica, i Dorian Gray con “Moonage Mantra” si sdoppiano: la prima facciata del disco, cantata in italiano, è infatti fedele al mondo sonoro proprio di Catinari e soci, ovvero una riuscita miscela di cantautorato, new wave e alternative rock; il secondo lato, in lingua inglese, testimonia invece l’espressione più acida e psichedelica del gruppo, che in queste tracce sveste i panni di Dorian Gray per assumere una nuova identità denominata Golem In Love. «La condizione del bipolarismo è alla base dei contenuti sviluppati nell’album» spiega Davide Catinari: «Dorian Gray e Golem In Love sono due diverse caratterizzazioni per la stessa anima. La prima – rappresentata dai brani in italiano – è la condizione irrisolta del disagio interiore del qui e ora; la seconda – cantata in inglese – rappresenta la distruzione della consapevolezza attraverso l’innocenza. Se Dorian Gray è lo sguardo disincantato sugli effetti di un’immortalità fine a se stessa, Golem In Love è il bambino che vuole mettere il mare in un secchiello. Visioni parallele di un percorso circolare che tende all’infinito, schizofrenia raccontata con amore».

Altre presentazioni del disco sono previste a febbraio in occasione dell’uscita ufficiale di “Moonage Mantra”.

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La RSU Eurallumina ha svolto oggi alcuni incontri con rappresentanti di diversi enti ed agenzie coinvolti nella prossima Conferenza dei servizi.

Presso l’assessorato degli Enti locali, ha incontrato l’assessore Cristiano Erriu; presso l’assessorato dell’Agricoltura, il direttore generale di Argea, Gianni Ibba; presso l’assessorato della Sanità, la segreteria dell’assessore Luigi Arru.

In occasione della riunione odierna della Giunta regionale, a tutta la Giunta e presso la sede del Consiglio regionale, a tutti i capigruppo, inoltre, è stato consegnato il documento ufficiale della RSU in vista della conferenza dei servizi del 30 e 31 gennaio prossimi.

Altre interlocuzioni dirette con altri enti e istituzioni verranno svolte nella giornata di domani.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, ha dato il via libera a nuovi interventi per un totale di 40 milioni di euro all’interno del Piano regionale Infrastrutture. La disponibilità delle risorse è dovuta alla decisione di spostare all’interno del Patto per la Sardegna il finanziamento di alcune opere inizialmente inserite nel Piano regionale finanziato col mutuo.
A causa della complessità di procedure e dunque della necessità di tempi di realizzazione più lunghi di quelli consentiti dalla legge, alcuni interventi del mutuo per un totale di 40 milioni rischiavano infatti di essere definanziati e dunque di restare incompiuti. L’Esecutivo ha perciò deciso di proteggerli con i finanziamenti del Patto firmato a luglio con il governo, che consente tempi più lunghi di realizzazione delle opere: lo spostamento degli interventi sul Patto ha consentito di liberare 40 milioni all’interno del mutuo per interventi urgenti da realizzare in tempi rapidi.

«I nuovi interventi – spiega l’assessore Paolo Maninchedda – spaziano dal completamento di alcuni appalti già in essere alla soluzione di situazioni di totale emergenza, soprattutto crolli e frane, per le quali ci è arrivata richiesta di intervento entro il 23 novembre. Stiamo rattoppando la Sardegna, intervenendo di volta in volta nelle situazioni più urgenti per poi passare alle opere a più ampio respiro. Il Patto per la Sardegna inizia a liberare risorse del mutuo infrastrutture, e garantisco che tutti gli interventi previsti verranno finanziati e realizzati.»
I nuovi interventi riguardano: completamento e messa in sicurezza della rete infrastrutturale stradale (viabilità rete secondaria), 3 milioni e 600mila euro; completamento infrastrutture portuali, 3 milioni e 800mila; ripristino di opere pubbliche danneggiate a seguito di calamità naturali, 2 milioni e 400mila; mitigazione del rischio idrogeologico, 6 milioni e 200mila; ampliamento e messa in sicurezza dei cimiteri, 2 milioni e 100mila; interventi di emergenza idrica, 13 milioni e 300mila; interventi sulle infrastrutture del sistema idrico multisettoriale, 6 milioni e 100mila; interventi sul patrimonio regionale, 1 milione e 600mila euro.

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Piacere, Chet Baker! Al Massimo di Cagliari il racconto in musica di una vita controversa

Con Luigi Tontoranelli

Pianoforte: Salvatore Spano

Tromba: Giovanni Sanna Passino

Spettacolo visto il 21/01/16 Teatro Massimo, Cagliari.

Non deve essere semplice raccontare alcune vite controverse ma “Piacere, Chet Baker” è uno spettacolo onesto, poetico.

Sul palcoscenico un solo attore, insieme ad un pianista ed a un trombettista al quale spetta una responsabilità pesante, sicuramente il ruolo più ingrato.

E’ una vita senza regole, quella di Chet Baker da Yale, Oklahoma: classe 1926 genio maledetto del jazz, cool jazz ad essere precisi, capace di perdersi in eroina e simili, quanto di spingere all’apice del successo – senza mai curarsene troppo-  ogni singola nota partorita dalla sua tromba.

Noi ci accomodiamo, siamo forse in cinquanta, inaspettatamente dirottati sul palcoscenico da cui vediamo le poltrone del teatro, completamente vuote, davanti a noi. Stiamo zitti, come mai il pubblico riesce a fare nell’attesa in platea, fino a quando veniamo liberati dalla tromba di Giovanni Sanna Passino che inizia a raccontare, sola. Salvatore Spano entra impeccabile dopo qualche battuta, seguito dalla voce di Luigi Tontoranelli, ideatore dello spettacolo, umilmente se stesso ed a tratti Chet.

Piacevolmente i linguaggi s’intersecano per raccontarci uno stesso spaccato di vita conclusasi, tragicamente e in modo sospetto, il 13 maggio del 1988 con il volo da una finestra del Prins Hendrik Hotel di Amsterdam. Rivolto su un fianco, insanguinato e, forse, inconsapevole lì moriva il trombettista e cantante Chet Baker; vicino a lui solo un paio di occhiali rotti.

Tren’anni dopo, prendiamo parte – bravo Tontoranelli a lenire il tragico per raccontare vita, senza giudicare o infierire – alle molte antinomie del percorso di un uomo e non  del fantasma di un mito «che ha vissuto alla stregua di un poeta della beat generation, maledicendo se stesso e con una totale abnegazione per l’insana, ma verace, stoltezza d’essere» (come scrivono Monastra e Basile in una recente biografia di Baker “Un’estate con Chet”, Ed. Nutrimenti 2004).

Tornando alla bravura di Tontoranelli, sta nel non cercare espedienti, nel dirci ho voluto raccontare questa vita perchè mi è sbattuta addosso senza che io, lo ammetto, conoscessi nemmeno l’esistenza di questo signore. Una voce molto simile alla sua sentita, distrattamente, alla radio mentre guida, lo costringe a fermarsi e ad annotarsi il nome di Baker.

Poco dopo, dentro all’autogrill in un cesto di cd in offerta, ritrova quel tale e decide di approfondirne la conoscenza, per poi lasciarsi conquistare e portarlo, amichevolmente, sul palcoscenico del Massimo cagliaritano, all’interno della stagione di Sardegna Teatro, di cui Tontoranelli è, dal 1995, autorevole componente della compagnia stabile, nonché socio della cooperativa Teatro di Sardegna.

Baker suonato, cantato e rivissuto: restano dentro, l’immagine di Chet bimbo che vede, troppe volte, suo padre farsi e delirare, delle piccole mani di quello stesso bimbo a cui era stato regalato un trombone, enorme per lui e presto sostituito con una tromba che suonerà divinamente, da subito, seppur ignaro della grammatica musicale. Resta l’immagine di denti prima spezzati in adolescenza e poi – causa acidi ed eronia, ripersi da adulto – sostituiti con una dentiera che invalidava il suo talento e la giusta postura del bocchino. Restano l’astio di alcuni critici e dei puristi, che non giustificavano melodie del calibro di “I fall in love too easily”, ” You don’t know what love is”, “Time after time”, “My funny Valentine”; restano le collaborazioni con validi musicisti (Stan Getz, Gerry Mulligan, Jim Hall, Elvis Costello e molti altri) e resta l’amore costante del pubblico, compreso quello italiano che, spesso, vide esibirsi Baker – sempre che, come a Napoli, non gli rubassero sotto al naso la sua tromba d’oro, Martin Committee o Conn Connstellation che fosse. –

Resta il ricordo indelebile di un genio musicale e la poesia a ripulire ogni bruttura.

Cinzia Crobu

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I gruppi regionali di Forza Italia, Udc, Riformatori Sardi, Partito Sardo d’Azione e Fratelli d’Italia illustreranno domani mattina alle 10.00 nel corso di una conferenza stampa convocata nella sala stampa del Consiglio regionale di via Roma, la richiesta di convocazione urgente del Consiglio regionale sull’emergenza maltempo in Sardegna, con le dimissioni immediate dell’assessore Spano.