19 November, 2024
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Questa mattina la commissione “Attività produttive” del Consiglio regionale ha visitato la Portovesme srl, per toccare con mano la difficile situazione dello stabilimento, alle prese con i ritardi nella realizzazione della nuova discarica per lo smaltimento dei residui di lavorazione, l’incertezza sui costi dell’energia, l’assenza di un regime di continuità delle merci. Tre questioni che mettono a rischio il futuro della Portovesme srl, azienda leader nella metallurgia primaria, ultimo baluardo dell’industria pesante in Sardegna e realtà produttiva irrinunciabile per il Sulcis Iglesiente. Questioni da tempo all’attenzione della Commissione “Attività produttive” del Consiglio regionale, i cui rappresentanti hanno prima incontrato le organizzazioni sindacali e, successivamente, l’amministratore delegato Carlo Lolliri. Agli incontri, oltre al presidente della Commissione, hanno partecipato i consiglieri regionali Cesare Moriconi (Pd) e Gianluigi Rubiu (Udc) il capogruppo del Pd Pietro Cocco e il presidente della Commissione Ambiente Peppino Pinna (Udc).

La priorità assoluta, secondo i sindacati, è rappresentata dalla necessità di realizzare una nuova discarica accanto a quella ormai esaurita di Genna ‘e Luas. «Chiediamo alla politica di riprendere in mano la situazione. Non è pensabile che in una partita così importante a prevalere sia la volontà dei funzionari dell’assessorato. Questa è un’azienda con 700 posti di lavoro diretti e 600 nell’indotto, è l’unica industria ancora in piedi in un territorio dove la disoccupazione raggiunge il 38%. Vogliamo davvero correre il rischio che chiuda per questioni burocratiche?»

Non meno importante, ma qui la partita si gioca su altri tavoli, è la questione energetica. «Il prossimo 31 dicembre scadrà il regime di superinterrompibilità per le aziende energivore della Sardegna – hanno ricordato i sindacati – serve un’azione forte nei confronti del Governo perché si arrivi a un accordo con Bruxelles».

Valutazioni condivise dall’amministratore delegato della Portovesme Srl, Carlo Lolliri, che ha illustrato nei dettagli alla Commissione le attività dell’azienda. «Siamo un sito strategico per la produzione metallurgica primaria a livello nazionale – ha detto Lolliri – oltre allo zinco (unica azienda in Italia) produciamo anche piombo, waelz, oro e argento. Non abbiamo problemi di mercato, chiediamo soltanto di poter lavorare nel rispetto delle norme». L’amministratore delegato ha spiegato che senza la realizzazione della nuova discarica gli impianti saranno costretti a fermarsi. «Nel 2015 abbiamo presentato il progetto per il nuovo sito di smaltimento degli scarti di produzione – ha affermato Carlo Lolliri – aspettiamo ancora una risposta. Con la vecchia discarica abbiamo dato un esempio virtuoso nel sistema del trattamento dei rifiuti e, allo stesso tempo, provveduto a bonificare un sito precedentemente compromesso dall’attività mineraria. Siamo da sempre attenti alla questione ambientale».

Sul fronte dell’energia, Carlo Lolliri ha invocato chiarezza: «A oggi, non sappiamo quanto ci costerà l’approvvigionamento energetico nel 2017 e intanto aspettiamo ancora i rimborsi degli anni passati. La questione è fondamentale: in Italia il costo dell’energia è di 50/60 euro a MWh contro i 30 della Spagna, i 31 della Germania e i 32 della Francia. Con questi costi non siamo più competitivi sul mercato. La questione deve essere definita in tempi rapidi. Chiediamo alla Regione di spingere sul Governo per ottenere al più presto una risposta dall’Unione europea».     

Piena disponibilità a lavorare per arrivare a una rapida soluzione è stata assicurata dal presidente della Commissione Luigi Lotto: «La visita allo stabilimento ci ha permesso di conoscere da vicino un’eccellenza del panorama industriale nazionale – ha detto Luigi Lotto – la Portovesme srl è un’industria strategica per la Sardegna. In un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo siamo più che mai interessati a salvaguardare ogni posto di lavoro e possibilmente a crearne dei nuovi. Non possiamo permetterci perdite di tempo. La questione della discarica va affrontata senza pregiudizi, per questo chiederemo all’assessore all’Ambiente di venire a riferire in Commissione. Sul fronte energetico, presenteremo le nostre valutazioni alla Giunta e chiederemo che vengano messe in campo tutte le azioni possibili per arrivare a un risultato positivo».

Pieno sostegno all’iniziativa è stato assicurato anche da Gianluigi Rubiu (Udc): «In questa partita non ci sono bandiere. La minoranza assicurerà il suo sostegno. Il territorio non può permettersi di perdere altri posti di lavoro». Soluzioni in tempi rapidi ha invocato anche Pietro Cocco: «C’è la volontà politica – ha detto Pietro Cocco – se i problemi sono tecnici si convochi un tavolo per risolverli». Cesare Moriconi, infine, ha sottolineato l’importanza del ruolo svolto nella produzione metallurgica dalla Portovesme Srl: «Parliamo di un’eccellenza nel panorama nazionale ed europeo – ha detto Cesare Moriconi – un’azienda strategica che può fungere da stimolo per il rilancio delle politiche industriali in Sardegna».

  

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Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, ha presentato un’interpellanza con la quale sollecita maggiori risorse finanziarie per la pulizia di canali e fiumi, un aumento degli stanziamenti per la mitigazione del rischio idrogeologico e un programma per prevenire ulteriori danni da eventi di pioggia torrenziale, dopo l’ondata di maltempo eccezionale verificatasi lo scorso fine settimana sulla Sardegna meridionale.

Forte vento e nubifragi si sono abbattuti anche sul Sulcis Iglesiente, con i Comuni interessati che ora auspicano un intervento della Regione: «Occorre implementare i fondi disponibili per la difesa del territorio – dice Gianluigi Rubiu – con un contributo regionale che consenta agli enti locali di intervenire con sufficiente spazio di tempo per la messa in sicurezza di canali e fiumi che scorrono nelle campagne, assegnando dei mezzi idonei alla manutenzione dei diversi corsi d’acqua e dei siti a rischio».

Gianluigi Rubiu chiede inoltre lo stato di calamità per il Basso Sulcis. «A Narcao e dintorni sono state devastate diverse aziende agricole, commerciali e artigianali, messe in ginocchio – conclude il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale – dall’intensità degli eventi meteorologici. Auspichiamo si metta nel bilancio un capitolo per destinare delle somme ai Comuni e alle attività produttive danneggiate». 

 

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L’assessore della Sanità Luigi Arru è intervenuto in audizione sulla Legge di stabilità 2017 davanti alla commissione Bilancio, presieduta dall’on. Franco Sabatini.

«Dopo la decisione del Governo di ampliare i Lea (livelli essenziali di assistenza) e garantire vaccini e farmaci innovativi occorre un confronto forte con lo Stato perché, attualmente, queste nuovi voci di spesa incidono in modo pesante sui conti della sanità sarda; fra gli interventi che abbiamo allo studio per allineare i nostri Lea c’è anche la revisione di alcune prestazioni che, secondo alcuni studi, oggi non sono più efficaci come il taglio cesareo, che in Sardegna presenta picchi anomali. Per quest’anno – ha aggiunto l’assessore – prevediamo inoltre di sbloccare il turn over, perché abbiamo una curva demografica del personale medico negativa con una età media superiore ai 53 anni e c’è bisogno di immettere risorse professionali fresche nel sistema; prepareremo proiezioni da qui a 10 anni per invertire questa tendenza».

«Sempre nel 2017 – ha sottolineato ancora Luigi Arru – vareremo un pacchetto di misure per la famiglia, non per motivi ideologici ma per ragioni molto pragmatiche; abbiamo l’indice di natalità peggiore d’Italia e servono politiche di lunga visione che metteremo in campo con uno stanziamento quadruplicato rispetto agli esercizi precedenti, 20 milioni provenienti da finanziamenti europei, nazionali e regionali.»

Il presidente Franco Sabatini, riprendendo il tema dell’aumento del disavanzo sanitario determinato indirettamente dagli interventi del Governo, ha annunciato che «la commissione proporrà al Consiglio regionale una risoluzione sulla sanità sarda, inquadrata in una più ampia vertenza con lo Stato che, in termini reali, toglie alla Sardegna risorse preziose anche con gli accantonamenti ed i fondi agli Enti territoriali». Così non reggiamo, ha sintetizzato: «Dobbiamo riaprire una nuova vertenza entrate con lo Stato con l’impegno comune di tutti, non solo della politica ma di tutta la società sarda, riprendendo se necessario anche l’esperienza degli stati generali».

Nel dibattito hanno preso la parola numerosi consiglieri regionali, che hanno posto all’assessore quesiti molto puntuali e circostanziati: turn over, centrale unica di committenza e borse di studio (Truzzu-Misto Fdi-An), annullamento del project financing di Nuoro, retribuzioni dei manager e medicina penitenziaria (Daniele Cocco-Sel), compensi ai manager, sanità nuorese e istituzione di un dipartimento di medicina penitenziaria (Busia-Misto), liste d’attesa (Anedda-Misto), nomina di 14 nuovi coordinatori (Usula, Rossomori).

La commissione, visto il protrarsi del dibattito, ha rinviato ad una data successiva l’esame degli interventi finanziari sulle politiche sociali ed ha proseguito i lavori con l’audizione dei manager della sanità.

Per l’azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari Giorgio Sorrentino ha detto fra l’altro che «l’azienda è sotto finanziata, sia rispetto ai suoi compiti istituzionali di didattica e ricerca che devono procedere di pari passo con l’assistenza, sia soprattutto per la logistica; per il San Giovanni di Dio abbiamo potuto spendere solo 300.000 euro per la manutenzione ma bisognerà decidere al più presto cosa fare di una struttura di 29.000 metri quadrati che ha più di cento anni».

Per l’azienda ospedaliero-universitaria di Sassari, Antonio D’Urso, si è soffermato sulle difficoltà della sua costituzione, «realizzando una fusione fra due realtà, le cliniche universitarie ed il Santissima Annunziata, praticamente speculari per dimensioni quindi con molte strutture doppie da razionalizzare per costruire un’offerta coerente con gli obiettivi». «Nel medio periodo recupereremo certamente molta efficienza – ha sottolineato D’Urso – ma in questo esercizio prevediamo una perdita importante».

Successivamente è stata la volta del direttore generale dell’Ats Fulvio Moirano che, sul disavanzo, ha messo l’accento sul fatto che «è un risultato generale di segno negativo che però contiene al suo interno molte eccellenze». «La nostra missione – ha sostenuto – è quella di recuperare 100 milioni di risparmi e ce la possiamo fare solo avendo a disposizione la nuova rete ospedaliera, che è un po’ la madre di tutti gli interventi che ci consentiranno di riposizionare il disavanzo su limiti accettabili». Su un dimensionamento della rete che tenga conto delle tante specificità della Regione, Moirano si è detto convinto che «è giusto pagare costi anti-economici se ci sono disagi oggettivi: girando la Sardegna ho capito quali difficoltà ci sono per dimensionare correttamente l’offerta sanitaria». Il manager ha poi annunciato alcuni interventi a breve termine come una piattaforma contrattuale unitaria da sottoporre ai sindacati, la definizione di una strategia comune sulla sanità nuorese per il dopo-project ed una gara unica per la copertura assicurativa delle aziende sanitarie.

Fulvio Moirano, infine, ha assicurato che è sua intenzione assegnare ampie deleghe per la gestione del servizio sanitario sul territorio, tenendo per se soltanto la pianificazione strategica e la definizione delle “regole del gioco”.

Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Stefano Tunis e Alessandra Zedda (Forza Italia), Luigi Ruggeri (Pd), Anna Maria Busia (Misto), Christian Solinas (Psd’Az) e Gianfranco Congiu (Pds).

 

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L’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, ha spiegato ieri sera in una conferenza stampa le iniziative che la Giunta regionale assumerà per opporsi all’esclusione della Sardegna dalla ripartizione delle risorse del fondo nazionale destinato agli enti locali.
«Ci opporremo in tutte le sedi allo schema di DPCM che esclude le Province sarde e la Città Metropolitana di Cagliari dalla ripartizione delle risorse del fondo nazionale (969 milioni di euro) destinato agli enti locali, in quanto porrebbe in una posizione di evidente disequilibrio tutti gli enti intermedi sardi e renderebbe impossibile garantire le funzioni fondamentali provinciali – ha detto Cristiano Erriu nell’incontro che si è tenuto in Assessorato, con la partecipazione del sindaco metropolitano Massimo Zedda, il presidente del Cal Andrea Soddu e il presidente dell’Anci Sardegna Pier Sandro Scano -. Lo faremo a partire dalla Conferenza Unificata convocata a Roma per giovedì mattina, ma siamo pronti a farlo anche in Parlamento con la chiamata a raccolta di deputati e senatori sardi. Chiaramente coinvolgeremo e chiederemo il pieno appoggio al Consiglio regionale e agli organi rappresentativi degli enti locali (Cal e Anci), che oggi sono qui presenti.»
All’incontro ha partecipato il vicepresidente della Regione Raffaele Paci, il quale ha annunciato che «qualora il testo proposto non venga modificato, la Regione sta preparando il ricorso da presentare alla Corte Costituzionale anche per altri aspetti della legge di stabilità, come ad esempio la spesa sanitaria per i farmaci innovativi, per i quali siamo obbligati a sostenere per intero la spesa ma anche per gli accantonamenti e altri fondi dai quali la Sardegna rischia di restare esclusa».

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Carbonia partecipa al Giorno della Memoria con numerose iniziative, per non dimenticare l’orrore dei lager e le persecuzioni naziste e fasciste subite da milioni di ebrei e da tante donne e uomini diversi: diversi per opinioni politiche, per orientamento sessuale, per religione, per colore della pelle, per gruppo etnico, diversi per una forma di disabilità. Diversi ma uomini e donne che hanno subito violenze indicibili e, nella maggior parte dei casi, non sono riusciti a tornare a casa.

Di seguito il calendario degli eventi, organizzati dal Comune di Carbonia e dalle associazioni impegnate a tramandare la memoria e a lottare contro il revisionismo e il negazionismo.

Mercoledì 25 gennaio, dalle 10.00, al Teatro Centrale “In un cielo di stelle gialle… bianche farfalle”, spettacolo teatrale del Crogiuolo, diretto da Mario Faticoni (Teatro dell’Arco). La prima messa in scena è prevista per le ore 10.00, la seconda per le 11.30. Lo spettacolo è gratuito e parteciperanno alcune classi degli Istituti Superiori. Testo e regia di Rita Atzeri. Interpreti: Marta Gessa e Antonio Luciano. Organizza il Teatro del Sottosuolo in collaborazione con il Comune di Carbonia.

Venerdì 27 gennaio

– ore 10.00, Biblioteca comunale, viale Arsia

Incontro dibattito con la Paola Danesi, testimone diretta della Shoah.

Partecipano alcune classi delle scuole secondarie di primo grado.

– ore 10.00, Museo del Carbone, Grande Miniera di Serbariu

Inaugurazione Mostra fotografica: “Il treno della memoria. Auschwitz e Birkenau”, a cura dell’Associazione FAF (Fabbrica Artigiana di Fotografia).

La mostra è visitabile dal 27 gennaio al 28 febbraio, dalle 10.00 alle 17.00 tutti i giorni escluso il lunedì.

– ore 11.00, Teatro Centrale (piazza Roma), proiezione per gli studenti del filmato “Racconti di un viaggio dentro la memoria”, documentario realizzato dalla Fabbrica del Cinema di Carbonia sull’esperienza dei Viaggi della Memoria, progetto promosso da ARCI Sardegna in collaborazione con l’associazione Deina. Il film racconta il viaggio effettuato, dal 4 al 10 febbraio 2016, da 52 ragazze e ragazzi di tutta la Sardegna. In treno dal Brennero hanno raggiunto la città di Cracovia, insieme a centinaia di partecipanti provenienti da altre regioni italiane, ripercorrendo metaforicamente il tragitto fatto dai deportati. L’iniziativa è rivolta agli studenti delle classi 4ª e 5ª delle scuole superiori.

Organizza il Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis (S.B.I.S.)

– dalle ore 17,30, Aula Polifunzionale (Piazza Roma)

Saluto del Sindaco Paola Massidda

Interventi di don Amilcare Gambella, parroco di San Ponziano, e Giampaolo Cirronis, giornalista ed editore, sulla storia di Modesto Melis, il nostro concittadino recentemente scomparso, sopravvissuto alla deportazione nel lager di Mauthausen.

Fash mob della Clessidra Teatro di Anna Pina Buttiglieri.

Reading in musica su Modesto Melis con Anime Resilienti (Susanna Mannelli, Chiara Giuliani e Sabrina Barlini, con musiche di Angelina Figus e Coro Centro Studi Musicali di Carbonia) e La Parola ai poeti, con Claudio Moica, Giovanna L.F. Fiabane, Marcello Murru e Francesco Artuso, musiche dal vivo a cura di Angelo Montis. Organizza il Teatro del Sottosuolo.

– dalle ore 19.45, Teatro Centrale (piazza Roma), proiezione pubblica del filmato e dibattito “Racconti di un viaggio dentro la memoria”, documentario realizzato dalla Fabbrica del Cinema di Carbonia sull’esperienza dei Viaggi della Memoria, progetto promosso da ARCI Sardegna in collaborazione con l’associazione Deina. Organizza ARCI Sardegna, in collaborazione con il Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria – Fabbrica del Cinema, lo Sbis – Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis, con il contributo della CGIL – Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente, ANPI e Compagnia Teatrale La Cernita. Durante la serata interverranno alcuni rappresentanti degli Enti e delle Istituzioni coinvolte, mentre alcune ragazze e ragazzi che hanno partecipato al progetto nell’anno 2016, restituiranno la propria esperienza alla Comunità. La Compagnia La Cernita curerà la lettura di alcuni passi dedicati al tema della Memoria.

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In occasione della Giornata della Memoria, venerdì 27 gennaio, alle ore 19.45, il Cine – Teatro Centrale in piazza Roma a Carbonia ospita la proiezione pubblica del film documentario “RACCONTI DI UN VIAGGIO DENTRO LA MEMORIA”. La manifestazione è organizzata da ARCI Sardegna, con il patrocinio del comune di Carbonia, in collaborazione con il Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria – Fabbrica del Cinema, lo Sbis – Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis, con il contributo della CGIL – Camera del Lavoro del Sulcis-Iglesiente, ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e con la Compagnia Teatrale La Cernita.

Il film racconta il viaggio di alcune ragazze e ragazzi sardi che nel 2016 si sono recati a Cracovia, attraverso il progetto “Viaggi della Memoria”curato dall’Arci Sardegna. Il film è prodotto e distribuito dal Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria – Fabbrica del Cinema e dallo SBIS, insieme ad ARCI Sardegna, in collaborazione con l’associazione Deina, grazie al contributo della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente, al patrocinio e al contributo della Fondazione di Sardegna e della Presidenza del Consiglio regionale e dell’assessorato della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport della Regione Autonoma della Sardegna.

Dal 2012 l’associazione ARCI Sardegna promuove “I Viaggi della Memoria”, un progetto educativo che parte dalla memoria storica dell’Olocausto per costruire percorsi di cittadinanza attiva.

In cinque edizioni, oltre 400 ragazze e ragazzi sardi di età compresa tra i 18 e i 25 anni, grazie al contributo delle pubbliche amministrazioni della Sardegna, hanno potuto partecipare al progetto che prevede un corso di formazione storica, il viaggio nella città di Cracovia con la visita al ghetto ebraico, la Fabbrica di Oskar Schindler e il campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, infine il percorso di restituzione presso i propri Comuni di appartenenza.

Dal 4 al 10 febbraio 2016, 52 ragazze e ragazzi provenienti da tutta la Sardegna hanno partecipato al progetto, organizzato in collaborazione con l’associazione Deina, con il sostegno della Fondazione di Sardegna e dei patrocini della Presidenza del Consiglio Regionale e dell’Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport della Regione Autonoma della Sardegna.

In treno dal Brennero hanno raggiunto la città di Cracovia, insieme a centinaia di partecipanti provenienti da altre regioni italiane, ripercorrendo metaforicamente quello che era il tragitto fatto dai deportati.

Al progetto “Viaggi della Memoria Sardegna – Promemoria Auschwitz 2016” hanno partecipato i Comuni di: Arbus, Capoterra, Carbonia, Decimomannu, Gonnesa, Iglesias, Guspini, Masainas, Sant’Antioco, Sassari, Silius, Uri e Villamassargia.

Durante la serata interverranno alcuni rappresentanti degli Enti e delleIstituzioni coinvolte e alcune ragazze e ragazzi che hanno partecipato al progetto nell’anno 2016, per restituire la propria esperienza alla Comunità.

La Compagnia La Cernita curerà la lettura di alcuni passi dedicati al tema della Memoria.

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In occasione dell’inaugurazione dell’anno infermieristico 2017, sabato 28 gennaio, dalle ore 10,00 alle ore 12,00, presso la sede IPASVI Carbonia Iglesias, in via Enrico Fermi 17, a Musei, si terrà un approfondimento sul tema: Da Ente ospedaliero Sirai ad USL 17 – Da Ospedali Riuniti Iglesias ad USL 16 Da USL 16 e 17 ad ASL 7 – Da ASL 7 ad ATS Sardegna: “Criticità e prospettive per la sanità pubblica, la professione infermieristica e la comunità del Sulcis Iglesiente nel passaggio all’Azienda Tutela Salute”.

«Come ente di diritto pubblico – dice Graziano Lebiu, presidente IPASVI Carbonia Iglesias – declineremo, infatti, quanto attiene a tale passaggio con particolare attenzione alle ricadute sui servizi offerti al cittadino. L’attualità dell’argomento nel contesto politico regionale può essere meglio analizzata in un dibattito pubblico alla presenza delle invitate istituzioni e di altri ospiti: Direzione ATS, Direzione ASST Carbonia, Assessorato alla Sanità, Ordine dei Medici, Ordine delle Ostetriche, Sindaco di Carbonia, Sindaco di Iglesias, Organizzazioni Professionali e Sindacali.»

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Leonardo Deri.

Si è svolto a Roma presso il ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare un incontro tra il commissario straordinario Leonardo Deri e i funzionari del Ministero per individuare una soluzione che consenta il superamento dell’empasse legato all’approvazione da parte del Consiglio direttivo del Piano di gestione dei SIC-ZPS “Arcipelago La Maddalena” ricadenti all’interno del perimetro del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena. Occorre chiarire, innanzitutto, che il Piano di gestione così com’è stato approvato lo scorso 22 novembre non è in vigore ma deve ancora completare l’intero percorso di approvazione da parte di tutte le istituzioni competenti.

I funzionari del ministero dell’Ambiente hanno raccolto e condiviso le sollecitazioni critiche indicate dal commissario Leonardo Deri che ha voluto sottolineare agli stessi una eccessiva rigidità nella sezione del Piano che riguarda gli aspetti regolamentari di fruizione del territorio che interferiscono pesantemente sulle attività economiche che operano all’interno dell’area Parco.

«Ci siamo resi immediatamente disponibili per trovare una soluzione al problema raccogliendo le preoccupazioni che sono arrivate dalla comunità locale – ha spiegato il commissario Leonardo Deri rientrando dall’incontro a Roma – definendo un percorso procedurale che consenta di superare un documento che nella sua parte regolamentare amplia in maniera non condivisa i vincoli di tutela e di fruizione del territorio.»

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Si è conclusa con l’arresto in Olanda di Roberto Aurelio Porru l’indagine “Calesse” della Compagnia dei carabinieri di Carbonia.

Sabato pomeriggio, a seguito dell’attività tecnica compiuta dal Comando della Compagnia dei carabinieri di Carbonia con la successiva localizzazione del latitante internazionale e la conseguente attivazione fatta attraverso la D.C.P.C. – Servizio per la cooperazione internazionale di polizia, servizi Interpol e SI.RE.NE. in Tilburg (Olanda) il “Fugitive active search team” della polizia olandese (l’Unità di polizia europea della cooperazione di polizia finalizzata alla localizzazione e all’arresto di criminali ricercati a livello internazionale e che hanno commesso reati gravi. Enfast è, quindi, una rete di operatori di polizia, attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7, in grado di operare immediatamente per localizzare ed arrestare latitanti), ha arrestato Roberto Aurelio Stefano Porru, nato a Tilburg (Olanda), 38 anni, residente a Waalwjk (Olanda), coniugato, pregiudicato, cittadino italiano iscritto Aire, colpito da mandato di arresto europeo emesso il 10 maggio 2016 dal GIP del Tribunale di Cagliari nell’ambito del P.P. NR. 8933/13 DDA, operazione convenzionalmente denominata “Calesse”, della Compagnia dei carabinieri di Carbonia e dove il Porru è indagato per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti ed altro.

L’uomo era il capo dell’organizzazione sardo olandese che inviava la sostanza stupefacente dall’Olanda alla Sardegna smantellata dai carabinieri di Carbonia il 17 maggio 2016 ed era ormai rimasto l’unico da catturare, in quanto sfuggito alla polizia olandese, poiché il giorno delle catture lui era temporaneamente all’estero.

Su di lui, il quale non ha mai avuto nemmeno il pensiero di costituirsi, la Compagnia dei carabinieri di Carbonia aveva sin dal mese di giugno 2016 attivato una grossa indagine finalizzata alla sua cattura, monitorando i suoi contatti in Italia, soprattutto a Suelli, suo paese di origine, e dove tornava diverse volte l’anno, cercando così di stabilire i suoi movimenti, le sue frequentazioni italiane e quant’altro utile per la sua cattura.

Nel corso dell’attività investigativa è emerso come l’uomo fosse molto scaltro e, con la sua mentalità criminale molto avanzata, infatti, riusciva a mantenere i suoi contatti a Suelli, sfruttando canali di comunicazione alternativi, addirittura aveva inviato un telefono “dedicato” dall’Olanda direttamente ad un suo parente che serviva per le comunicazioni tra di loro (ritrovato nel corso delle due perquisizioni fatte stamattina).

Nell’indagine “Calesse”, per comunicare con i sodali, è stato accertato che utilizzava solo la rete dei telefoni Blackberry.

«Però anche i più furbi commettono qualche imprudenza – sottolinea il maggiore Giuseppe Licari, Comandante della compagnia dei Carabinieri di Carbonia – infatti l’uomo in Olanda conduceva una vita sotto traccia, anche se sul suo profilo facebook si ricavavano alcune notizie utili per la sua cattura. E’ stata inoltre monitorata la partenza verso Tilburg di un suo parente, che ha dato la prima svolta all’indagine, ma soprattutto verificando una foto scattata in occasione del compleanno del padre dell’anno scorso si è avuto un indizio importante. Infatti, l’occasione ottima per la cattura era il compleanno del 2017 del padre che cadeva il 21 gennaio.»

«La cosa è stata immediatamente comunicata all’Interpol che ha interessato Europol – aggiunge il maggiore Giuseppe Licari – e la Polizia olandese, in un mirato e specifico servizio, ha catturato il latitante che, nei prossimi giorni, al termine di tutte le operazioni di rito, sarà estradato in Italia, come già accaduto al suo amico e sodale Luigi Farci, anch’esso arrestato a Tilburg e che di Porru era uno dei principali collaboratori, possiamo dire il contatto con il gruppo criminale di Pirri.»

Grande soddisfazione è stata espressa anche dall’autorità giudiziaria (Pubblico ministero dott. Alessandro Pili) per la cattura dell’uomo che, se non catturato, non si sarebbe mai costituito volontariamente.

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Si chiama “Chef per una notte” la proposta che da mercoledì 25 e per i prossimi mercoledì, animerà le serate del ristorante Luxar.eat, in via Sulcis ad Assemini. I destinatari sono tutti coloro che vorranno dimostrare le loro abilità culinarie ai fornelli per una notte. Abili protagonisti gli aspiranti chef che per una notte dimostreranno le loro capacità culinarie proponendo due ricette per i clienti, dopodiché assisteranno dalla cucina alle reazioni e si sottoporranno al giudizio del tavolo dei commensali e dei critici. Lo show verrà trasmesso sul canale Youtube. «È parte di un progetto di valorizzazione e promozione della dieta sardo mediterranea» spiega l’organizzatrice Veronica Matta, presidente dell’associazione culturale Sa Mata ed ideatrice de S’iscola de sa panada ad Assemini.

Mercoledì 25, alle ore 21.00, la sfida sarà tutta sarda con i due concorrenti asseminesi Vanda Loi classe 1950 e Alessandro Casula classe 1979, amici e dichiaratamente “comunisti”.

«Fortemente di sinistra – dichiara in modo diretto Vanda Loi – la parola comunismo non si usa più, anche se io sono stata e sempre sarò comunista. Chef per una notte è un’iniziativa molto carina, un modo per passare una serata con amici in allegria o perderli per sempre.»

Sono entusiasta di partecipare a Chef per una notte – dichiara Alessandro Casula – 1) perché la sfidante è Vanda che è una compagna che conosco da tanto tempo; 2) perché me l’hai chiesto tu, dopo il corso di cucina avevo voglia di ritornare dietro quei fornelli e 3) perché mi piace cucinare. Soprattutto trovo l’iniziativa molto interessante come le altre proposte della tua associazione. Sposo la filosofia della riscoperta delle tradizioni attraverso i piatti. Vanda Loi e Alessandro Casula si sfideranno ai fornelli per dimostrare le loro abilità culinarie per una notte proponendo due ricette che prevedono l’utilizzo di materie prime del territorio: “malloreddus coi pomodori secchi e zucchine al profumo di limone” vs “finto cinghiale in umido” con timo, maggiorana, rosmarino, origano, aglio, capperi, cannonau, maiale.  Sì, perché questa nuova edizione di Chef per una notte – dichiara Veronica Matta – si muoverà secondo i principi del consumo etico e rispettoso del territorio, promuovendo la conoscenza dei prodotti locali, il loro valore economico ed identitario. Chef per una notte è certamente un gioco, una gara ma soprattutto un viaggio alla scoperta della valorizzazione dei prodotti locali e del patrimonio enogastronomico sardo, attraverso la loro storia e il loro uso tradizionale in cucina.