19 November, 2024
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E’ iniziato questa mattina, in Terza commissione, l’esame della Manovra finanziaria 2016-2017. I lavori del parlamentino del Bilancio si sono aperti con la proposta di parere, formulata dal presidente Franco Sabatini (Pd), per ritenere ammissibili le norme della legge di stabilità stralciate dalla presidenza del Consiglio, in quanto norme “intruse”, ed  inerenti la gestione degli immobili trasferiti da aziende, enti, agenzie o dallo Stato, alla Regione sarda (commi 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 e 10 dell’articolo 2).

Il parere è stato approvato con il voto a favore dei consiglieri della maggioranza, con il voto contrario dei rappresentanti del centrodestra e l’astensione del consigliere Psd’Az, Christian Solinas. Ai sensi dell’articolo 34 bis del regolamento interno, acquisto il parere della commissione Bilancio, spetterà in ogni caso al presidente del Consiglio comunicare all’Assemblea lo stralcio delle disposizioni estranee alla legge finanziaria.

La commissione ha quindi proseguito i lavori con l’audizione dell’assessore del Bilancio, Raffaele Paci, che ha illustrato la manovra 2016-2017 seguendo la traccia della relazione politica allegata alla legge di stabilità.

«Ci aspettavamo una condizione economica migliore – ha esordito il vice presidente dell’esecutivo – e la riduzione del Pil 2015 se da un lato ci sorprende dall’altro conferma quanto siano deboli i segnali di crescita dell’economia.»

L’assessore ha dunque svolto una serie di considerazioni di carattere generale ed ha insistito sulla opportunità di valutare »attraverso una lettura complessiva» le risorse destinate ai capitoli dello sviluppo.

«Resta aperto il tema della Sanità – ha ammesso Raffaele Paci – e del suo eccessivo costo ma è evidente che siamo dinanzi a una situazione strutturale di disavanzo ed è per questo che affermiamo che servono riforme, perché se non riduciamo le spese per la sanità non abbiamo risorse sufficienti per sviluppare altro tipo di politiche.»

L’assessore ha però sottolineato i risparmi conseguiti nel 2016 per gli acquisti e le forniture (farmaceutica e protesi in particolare) ma ha anche evidenziato l’incremento dei nuovi bisogni per effetto dell’aggiornamento dei Lea (livelli essenziali di assistenza).

«Per questa ragione – ha affermato il vice Pigliaru – per il 2017 assegniamo 60 milioni in più al comparto della Sanità.»

«Al lavoro e al sociale – ha spiegato l’assessore – confermiamo invece le risorse dello scorso anno ma resta il tema della “copertura” per il reddito di inclusione sociale i cui importi sono raddoppiati passando da 15 a 30 milioni.»

Sul lavoro, ha precisato l’esponente dell’esecutivo, sono, tra gli altri, appostati 25 milioni di euro sul fondo Fnol, la cui destinazione sarà decisa sulle base delle indicazioni che saranno offerte dalla commissione.

Si è quindi passati all’illustrazione delle tabelle di sintesi delle entrate 2017 che ammontano a 7 miliardi e 634 milioni di euro, a cui si sommano un miliardo e 217 milioni di partite contabili (accantonamenti, 684 milioni, e partite di giro e contabili, 533 milioni) e 451 milioni tra fondo pluriennale vincolato e reimputate, per il totale  della manovra che è pari a 9 miliardi 302 milioni di euro.

Rispetto al 2016 sono cresciute le entrate tributarie (da 6 miliardi e 60 milioni a 6 miliardi e 150 milioni con un buon andamento Iva, mentre resta stabile l’Irpef e si riduce l’Ires) e sono valorizzati i trasferimenti statali e i fondi Fesr e Fse mentre i mutui ammontano a 249 milioni (nel 2016 erano 651 milioni) e comprendono 149 milioni dal mutuo infrastrutture e 100 milioni dal mutuo per le perenzioni («sono debiti contratti in precedenza che la Regione deve onorare con imprese e amministrazioni locali»).

L’assessore Paci ha quindi evidenziato i positivi risultati che, a suo giudizio, sono stati raggiunti grazie alla definizione della cosiddetta “vertenza entrate” ed ha affermato che «il confronto con lo Stato dovrà ora concentrarsi sull’annosa questione che attiene l’ammontare degli accantonamenti».

«Vogliamo contribuire al risanamento del debito pubblico dello Stato – ha incalzato il vice presidente – ma non troviamo giusto che la Sardegna debba pagare 684 milioni di euro ed è per questo che abbiamo impugnato la legge di stabilità 2016 e valutiamo di impugnare anche quella del 2017 perché non prevede la partecipazione della regione alla ripartizione del fondo per i farmaci innovativi.»

«Siamo cioè costretti – ha spiegato l’assessore – ad aumentare la spesa sanitaria per i nuovi Lea stabiliti dal governo ma non possiamo contare su risorse aggiuntive e siamo gravati dagli accantonamenti che è evidente devono essere ridotti di almeno 200 milioni di euro».

Il quadro generale delle spese (con l’introduzione del bilancio armonizzato vanno classificate in missioni e programmi definiti a livello nazionale) comprende le risorse regionali, le assegnazioni statali e le risorse aggiuntive del programma operativo regionale (Fesr, Fse, Feasr) e i piani di intervento infrastrutturali da attuare nel 2017 a valere sul fondo Fsc e sul Pac.

Le principali missioni sono: Istruzione e diritto allo studio, 162 milioni (63% fondi regionali, 32% statali e 4% Ue); attività culturali e sport, 66 milioni (98% fondi regionali, 2% statali); turismo 36 milioni (95% fondi regionali, 4% statali, 1% Ue); territorio ed edilizia abitativa, 57 milioni (55% Regione e 45% Stato); ambiente, 542 milioni (83% fondi regionali, 16% statali e 1% Ue); trasporti e mobilità, 547 milioni (65% fondi regionali, 34% statali e 1% Ue); politiche sociali, 306 milioni (83% fondi regionali, 16% statali e 1% Ue); salute 3.318 milioni (98% fondi regionali e 2% statali); sviluppo economico, competitività e energia, 130 milioni (55% fondi regionali, 23% statali e 22% Ue); politiche per il lavoro e formazione, 119 milioni (38% fondi regionali, 45% statali e 17% Ue); agricoltura e pesca, 311 milioni (96% fondi regionali, 2% statali e 2% Ue).

«Sia in Aula che in commissione ci sono spazi di miglioramento della manovra – ha concluso il suo intervento l’assessore Raffaele Paci – perché se è vero che il vincolo di bilancio lo abbiamo tutti, è altrettanto vero che, al suo interno, le scelte su come orientare la spesa sono di competenza del Consiglio regionale.» 

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«A nome del Parlamento voglio inviare un messaggio di solidarietà e farò di tutto affinché la Commissione europea possa accelerare i tempi per erogare il fondo di solidarietà con il nostro sostegno», ha detto il Presidente Tajani intervenendo oggi in Aula.  In apertura dei lavori della sessione plenaria odierna, a Strasburgo, il presidente Antonio Tajani ha aggiunto: «Devo comunicare all’Assemblea che a seguito delle numerosissime scosse di terremoto che hanno colpito l’Italia, una valanga ha sommerso un albergo. Ci sono trenta dispersi, anche bambini, la situazione meteorologica è bruttissima. Il soccorso alpino della Guardia di finanza ha raggiunto l’albergo dopo sei ore di marcia sugli sci perché tutte le strade erano bloccate e si sta cercando con i cani anti-valanga di vedere se i dispersi, come ci auguriamo tutti, siano sopravvissuti.

Due persone sono state salvate, ma certamente la situazione non è delle migliori. La popolazione è stremata. Da ieri a mezzanotte a stamattina ci sono state circa ottanta scosse di terremoto. Negli scorsi giorni sono state centinaia le scosse, i giornali di tutto il mondo ne parlano. I cittadini sono terrorizzati, la situazione meteorologica è pessima.

A nome del Parlamento voglio inviare un messaggio di solidarietà e farò di tutto affinché la Commissione europea possa accelerare i tempi per erogare il fondo di solidarietà con il nostro sostegno. 

La situazione è disastrosa. Il terremoto ha provocato una valanga, che ha sommerso un albergo. Ho parlato con il comandante generale della Guardia di finanza. L’ho ringraziato per il lavoro svolto perché sei ore di marcia sono tante. Ringrazio il presidente Juncker e il commissario Stylianidis per la vicinanza espressa.

Dovremo fare di tutto per rispondere ai cittadini ma soprattutto come mi ha detto presidente protezione civile chiedono soprattutto solidarietà. Vi ringrazio come italiano e soprattutto come presidente del Parlamento europeo per la solidarietà che vorrete inviare ai miei compatrioti».

Il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ha sentito al telefono il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker sulla situazione dopo il terremoto in Italia.

«Faremo tutto il possibile per accelerare l’erogazione del fondo di solidarietà», ha detto Antonio Tajani, che ha inoltre informato Juncker del sostegno espresso stamattina da tutto il Parlamento europeo.

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I deputati del Parlamento europeo hanno sollecitato l’UE e le autorità nazionali a fornire aiuti di emergenza per assistere i migranti e i rifugiati nel far fronte alle rigide temperature e alla neve in varie parti d’Europa.

I deputati hanno inoltre invitato i governi dell’Unione europea a mantenere le loro promesse di trasferire migliaia di richiedenti asilo, in particolare dalla Grecia, ad altri Paesi.

Diversi oratori hanno stigmatizzato l’“inaccettabile” situazione dei rifugiati nelle isole greche, come pure in altri Paesi come Serbia ed ex Repubblica iugoslava di Macedonia, e alcuni hanno chiesto quante persone dovranno morire di freddo prima che l’UE reagisca. Molti deputati hanno inoltre ricordato che solo il 6% dei 160.000 richiedenti asilo che avrebbero dovuto essere trasferiti dalla Grecia e dall’Italia sia stato finora ricollocato. 

«Non siamo orgogliosi di questa situazione molto dolorosa», ha dichiarato il commissario per gli aiuti umanitari Christos Stylianides, il quale ha spiegato che l’UE ha stanziato abbastanza fondi per aiutare la Grecia ad affrontare queste condizioni senza precedenti, ma che «alcuni punti deboli sul terreno non hanno permesso il miglior utilizzo di questo denaro».

E’ possibile rivedere il dibattito via Plenary on Demand.

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L’assessorato regionale della Pubblica istruzione ha diffuso una nota con la quale comunica ai sodalizi sportivi che, per consentire la manutenzione e l’aggiornamento del sistema on-line, le iscrizioni all’albo regionale delle società sportive per l’anno 2017 avranno avvio dal prossimo 1 febbraio.

I sodalizi sportivi, per poter essere iscritti all’albo, dovranno dotarsi di un indirizzo di posta elettronica certificata (pec).

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A mezzogiorno, in plenaria a Strasburgo, il nuovo presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, farà una dichiarazione sulle recenti scosse di terremoto in Italia e sulle gravi conseguenze della valanga di neve che ha travolto l’hotel Rigopiano nel pescarese.

http://ec.europa.eu/avservices/ebs/live.cfm?page=2.

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In Italia la ripresa immobiliare c’è o non c’è? Non si tratta di un amletico dilemma, grazie ai dati che non possono offrire spunti per interpretazioni soggettive. Quello che emerge dall’ultimo rapporto Nomisma è che in alcune grandi città si comincia a vedere un maggiore dinamismo. Ciò implica minori tempi per riuscire a vendere realmente il proprio immobile, e maggiori possibilità di ottenere un adeguato finanziamento a tassi molto bassi.

Ed anzi è soprattutto il comparto dei mutui che cerca di trascinare il mattone, nonostante il forte deprezzamento che si è verificato in quasi un decennio di crisi. Quindi tornando al rapporto Nomisma risulta che sono ben 13 città più grandi per le quali si può cominciare a parlare di ripresa, e tra queste troviamo Cagliari.

A riguardo va sottolineato che tutte le città posizionate meglio sono del Nord: prima Torino, poi Genova e Milano, quindi Bologna. Ma Cagliari è una delle poche eccezioni che riesce a mantenere il passo. Basti considerare che a Cagliari la ripresa è stata di poco inferiore al 26%, mentre per le prime 4 città si rimane leggermente al di sopra, mentre una città come Roma cresce solo dell’11%.

Una magra consolazione però se si va a guardare il fatto che vendere è diventato leggermente più veloce e più facile rispetto a qualche anno fa, ma con un bel sacrificio sul prezzo, che per Cagliari si è deprezzato di un ulteriore 10% circa. Ma se nel capoluogo sardo ha senso mettersi alla ricerca sui siti specializzati come per i  migliori mutui o i migliori prestiti pensionati Spaziomutui.com o simili, nelle altre province la situazione non sembra accennare a dare un taglio netto con la crisi.

Ad esempio a Nuoro la ripresa del mercato immobiliare è quasi impercettibile: guardando a due anni fa le compravendite sono salite di meno di 3. La situazione va un po’ meglio ad Oristano con circa l’11% di compravendite in più, e soprattutto a Sassari a con quasi il 20% di aumento. Intanto i mutui continuano ad essere convenienti, ma è difficile immaginare che i prezzi potranno continuare a contrarsi, quindi c’è da sperare che torni la fiducia necessaria per spingere ad acquistare di più case, guardando con meno preoccupazione al futuro.

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Il sistema delle costruzioni in Sardegna, i dati del settore e la prossima legge urbanistica regionale saranno gli argomenti del convegno regionale organizzato da Confartigianato Imprese Sardegna, in programma sabato 21 gennaio, a Cagliari, al Caesar’s Hotel (via Darwin), dalle ore 12.00, dal titolo “Il Sistema delle Costruzioni in Sardegna e le norme sul governo del territorio”.

I lavori verranno aperti dall’intervento di Maria Carmela Folchetti (presidente della Confartigianato Imprese Sardegna) cui seguiranno quelli di Stefano Mameli (segretario della Confartigianato Imprese Sardegna) con “Lo stato di salute del “Sistema Casa” in Sardegna. I dati di Confartigianato” e di Cristiano Erriu (assessore regionale degli Enti locali, Finanze e Urbanistica) con “Proposte per il governo del territorio. Stato dell’arte e strategie della nuova legge urbanistica regionale”.

La chiusura del convegno verrà affidata alle riflessioni di Giacomo Meloni (presidente regionale di Confartigianato Edilizia Sardegna).

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La commissione “Attività produttive” del Consiglio regionale ha affrontato i problemi legati alla crisi del comparto lattiero caseario.

Davanti al parlamentino guidato da Luigi Lotto, sono sfilati i rappresentanti delle organizzazioni di categoria, della cooperazione, del Consorzio per la tutela del pecorino romano, dell’associazione dei pastori sardi e dell’Oilos. E’ stato poi sentito il vicepresidente della Giunta, Raffaele Paci, accompagnato dai vertici dell’assessorato dell’Agricoltura. Assente Confindustria per precedenti impegni dei suoi rappresentanti.

«Abbiamo ascoltato tutti gli operatori del settore. Martedì prossimo approveremo una risoluzione che sottoporremo all’attenzione dell’Aula – ha detto il presidente della commissione Luigi Lotto – l’obiettivo è dare una risposta in tempi rapidi al comparto. Il calo del prezzo del latte per la sovraproduzione di pecorino romano sta mettendo in ginocchio i pastori. Servono risposte concrete e interventi mirati.»

Diverse le posizioni delle associazioni di categoria che, per affrontare la crisi, hanno proposto soluzioni diverse: dagli interventi per il sostegno al reddito delle aziende agropastorali all’attivazione di strumenti creditizi passando per il ritiro dal mercato della produzione in eccesso con l’acquisto di grosse quantità di formaggio da destinare agli indigenti.

I rappresentanti delle cooperative hanno invece insistito sulla necessità di ragionare su logiche di filiera e di individuare strumenti per favorire l’aggregazione dei produttori. Su questo fronte si punta molto sul ruolo dell’Oilos, l’organizzazione interprofessionale dei produttori di latte ovino che si insedierà ufficialmente il 30 gennaio prossimo.

Un elemento che sembra mettere tutti d’accordo è l’esigenza di autoregolamentare la produzione di pecorino romano. Il mercato ne assorbe circa 250mila quintali all’anno ma nell’ultimo biennio ne sono stati prodotti circa 80mila quintali in più.

L’urgenza, oggi, è trovare un modo per compensare il crollo del prezzo del latte. Dalla Regione sono arrivate una serie di proposte operative, alcune per il breve periodo, altre a lungo termine.

Per affrontare le emergenze l’assessore Paci ha proposto tre diverse misure: 1) un fondo di 4 milioni di euro per l’abbattimento dei capi ovini di età superiore ai 4 anni in modo da ringiovanire il patrimonio zootecnico e abbassare la quantità del latte prodotto, 2) l’acquisto di pecorino romano da destinare agli indigenti. Su questo fronte è in corso una trattativa con il ministero per ottenere l’inserimento del formaggio sardo tra quelli da acquistare con i fondi del bando Agea; 3) un contributo per ridurre i costi di trasporto per le aziende che operano in zone di montagna.

Due invece gli interventi strutturali proposti: un fondo da 8 milioni di euro per la diversificazione del prodotto e uno (da quantificare) per la destagionalizzazione delle produzioni.

Per quanto riguarda il credito, sono già attive alcune misure concordate con le banche che consentono alle aziende di accedere con più facilità ai finanziamenti e altre per il potenziamento delle garanzie dei Consorzi Fidi. «Stiamo pensando anche ad altre soluzioni che saranno attivate a breve – ha aggiunto Paci – tra queste il pecorino bond, il pegno rotativo e gli aiuti in conto interessi per operazioni di credito a breve termine».

Altri interventi allo studio riguardano infine le misure del PSR 2014-2020 per le quali si cercherà di accelerare le procedure di attivazione. «L’anticipazione delle risorse per il benessere animale 2016 potrebbe essere uno strumento efficace per garantire liquidità ai pastori – ha sottolineato il presidente della commissione Luigi Lotto – in questo modo si libererebbero risorse importanti e immediatamente disponibili».

Martedì prossimo, la commissione stilerà un documento dettagliato di proposte. Dall’assessore Paci un auspicio: «Ciò che serve per affrontare la crisi è la condivisione di tutti – ha concluso Raffaele Paci – non possiamo permettere che il prezzo del latte sia sottoposto a continue oscillazioni, servono politiche serie per governare il mercato. Nella prossima finanziaria c’è un fondo dedicato alle emergenze. Non bisogna però utilizzarlo per puro assistenzialismo, meglio ragionare in prospettiva».

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I numeri previsti sono da record ma ora non resta che aspettare che tutte le componenti coinvolte nel calendario crocieristico 2017 facciano la loro parte perché si possa parlare di un vero e proprio trionfo per Cagliari e la Sardegna.

In controtendenza rispetto al resto dello Stivale, infatti, nell’Isola l’anno appena iniziato dovrebbe essere più che soddisfacente visto che già il 2016 aveva fatto registrare buoni risultati. Ma la location sarda evidentemente attira il turismo straniero ed ecco che si passerà dalle quasi duecentosessanta mila presenze nello scalo di Cagliari dello scorso anno, alle quattrocentomila e oltre previste nel 2017.

Un boom di passeggeri analizzato questa mattina in una apposita conferenza stampa che si è tenuta nel nuovo Terminal Crociere del molo Rinascita del capoluogo sardo. A illustrare i dettagli del programma per il 2017, l’Amministratore delegato di Cagliari Cruise Port, Antonio Di Monte e il Commissario straordinario dell’Autorità Portuale di Cagliari, Roberto Isidori.

Tra i protagonisti dell’incontro con la stampa, l’assessore alle Attività produttive e Turismo del comune di Cagliari, Marzia Cilloccu che ha fatto il punto della situazione del capoluogo sardo, fiore all’occhiello della politica turistica isolana, illustrata dal suo collega della Giunta regionale, Francesco Morandi.

«Cagliari è pronta a fare la sua parte – ha spiegato l’assessore Cilloccu – perché crede tantissimo nel progetto del turismo crocieristico. Anche perché sarà un’ottima occasione per far conoscere la nostra città riqualificata, oltre che avere un tornaconto economico importante. Più di quattrocentomila persone che visitano Cagliari in una giornata e decidono di tornare, rappresentano un’occasione che non possiamo certo farci sfuggire.»

Come ha sottolineato l’assessore al Turismo, infatti, l’opportunità di avere un così grande bacino formato dalle centosessantatré navi che dovrebbero approdare a Cagliari, contro le centodieci dello scorso anno, rappresenta un motivo di orgoglio per il riconoscimento del fascino della città ma allo stesso tempo la necessità di fare squadra, tra componenti pubbliche e private, perché si riesca a lasciare il segno nei turisti.

Il comune di Cagliari è passato subito alla fase pratica, sistemando due info-point nel Terminal e rendendosi disponibile per ulteriori attività di promozione e supporto ai turisti che, con grande soddisfazione di esercenti e pubbliche amministrazioni, arriveranno nel corso di tutto l’anno. Uno dei punti più importanti, infatti, del nuovo calendario crocieristico è rappresentato dalla destagionalizzazione del turismo. La conferma è già arrivata con la prima crociera del 2 gennaio ma il programma prevede che si vada aventi così per tutto l’anno fino all’ultimo appuntamento previsto per il 25 dicembre prossimo.

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Il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha pubblicato i bandi per la selezione di 1.200 volontari da impiegare in progetti di Servizio Civile Nazionale, Garanzia Giovani e Corpi Civili di Pace.
Ne dà comunicazione l’assessorato regionale del Lavoro.
La domanda dovrà essere inviata entro le ore 14.00 del 10 febbraio 2017, direttamente all’ente che ha realizzato il progetto prescelto.