17 August, 2024
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Le società sportive isolane per i ritardi e le continue sforbiciate ai finanziamenti regionali e il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI) incalza l’assessore Firino: «Chiedo un immediato confronto all’interno della commissione – dice il vice presidente della commissione competente -. Lo sport sardo si sente ormai umiliato. E’ a rischio la stagione delle maggiori squadre impegnate nei rispettivi campionati nazionali. Alla vigilia delle festività natalizie è stata chiesta ai sodalizi la garanzia di una fideiussione per accedere ad una parte dei contributi. Una pratica da espletare entro il 27 dicembre. Non si capisce la logica di questa scelta. Considerati i tagli delle risorse diventa davvero difficile anche mantenere le società sportive. Per non dire dell’impiantistica, per niente funzionale agli standard previsti. Per la grande fetta delle compagini isolane è un vero e proprio rebus contare su strutture a norma. Si parte da Cagliari, con uno stadio ed un palasport in condizioni di assoluto degrado. La Regione – conclude Edoardo Tocco – si dovrebbe impegnare in una riqualificazione dell’impiantistica sportiva onde assicurare a tutte le squadre lo svolgimento della stagione agonistica.»

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La legislatura regionale è politicamente finita. Ciò che i sardi attendevano dal centrosinistra guidato dai professori dell’Università sarda (ultima nelle classifiche degli atenei italiani), non è arrivato. E in più, quella spinta e quell’entusiasmo iniziali che si erano creati attorno al Presidente Francesco Pigliaru, sono ormai venuti meno. La Sardegna non ha cambiato verso e la visione teorica del governo della Regione si è clamorosamente infranta di fronte alle esigenze reali: dalla spesa sanitaria e il suo strutturale disavanzo, alla questione sempre aperta della Vertenza entrate. E ancora: la faccenda agricoltura, la piccola e media impresa che arranca, il cui stato di crisi è certificato dai dati Istat che sottolineano un peggioramento rispetto al 2014. Non solo i problemi annosi come lo spopolamento, la denatalità e il sostegno alle giovani coppie e alle famiglie, non hanno trovato albergo nei programmi e nelle strategie degli accademici alla guida della Regione, oggi emergono con prepotenza anche nuove e preoccupanti emergenze. Come le nuove povertà: pensionati e padri di famiglia che mai avrebbero pensato di doversi rivolgere alla Caritas e alle parrocchie per portare il pane sulla tavola.

In questo scenario preoccupante e di incertezza, la sfida è sempre aperta. Il tempo in Sardegna sembra non essere passato e i segnali politici che arrivano dalla società nazionale e sarda non sfiorano la classe dirigente della nostra Regione. Il Referendum del 4 dicembre scorso, infatti, avrebbe dovuto rappresentare un segnale chiaro. Ma è stato ignorato con fare arrogante: Renzi ha perso la sfida generazionale e chi viene dal passato non può pretendere di guidare il cambiamento.

La crisi dei partiti (di cui siamo anche noi responsabili), non aiuta il dibattito politico. Difficile, ma non impossibile, la costruzione di un progetto politico alternativo nell’area moderata e sardista. Occorre concentrarsi sul fatto che disponiamo di grandi personalità e ottime competenze che devono trovare il modo di confrontarsi su un nuovo sogno per la Sardegna: un’idea vera, di politica diversa e alternativa alla visione tecnocratica e paternalista data dal centrosinistra.

Non basta essere centrodestra autonomista per accreditarsi davanti ai sardi come alternativa a questo centrosinistra fallimentare. Esiste un’area ideale moderata a cui dobbiamo guardare naturalmente e abbiamo la responsabilità di trovare le migliori soluzioni. Servono generosità, sano realismo, facce nuove e credibili con competenze politiche. Il grande patrimonio politico e umano del centrodestra autonomista deve saper trovare le ragioni dello stare insieme, del giusto equilibrio tra tradizione e nuovo che avanza. Abbiamo sulle spalle la responsabilità di raccogliere il governo della Regione e non possiamo consentire né al Movimento di Grillo di guadagnare terreno, facendo leva sulle paure dei cittadini, né agli indipendentisti di maniera di condurre il gioco politico. Un gioco che forse aiuta qualche solito noto a confermare il proprio scranno in Consiglio, ma che a noi non interessa. Basta con la politica che punta alle poltrone. Pensiamo ai sardi e alla Sardegna, una volta per tutte.

Ignazio Locci

Consigliere regionale Forza Italia Sardegna

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Sabato 14 gennaio l’Aula consiliare del comune di Sant’Antioco ospiterà la presentazione della biografia ufficiale e autorizzata dell’ex capitano del Cagliari Calcio, Daniele Conti. La mia vita in rossoblù, firmata da Daniele Conti insieme a Fabiano Gaggini e Vittorio Sanna (Arkadia Editore). 

Appuntamento alle 18.00 per assistere alla presentazione del libro ma anche per gustare le immagini contenute nel filmato “La saga dei Conti”, il video realizzato da Vittorio Sanna e Simone Serra che raccoglie le imprese calcistiche del “capitano”, partendo dal simbolico passaggio di testimone ricevuto dal padre Bruno, campione del mondo con la Nazionale di Enzo Bearzot in Spagna nel 1982 e autore della prefazione. A moderare l’incontro al quale parteciperanno insieme a Daniele Conti i coautori del libro, Fabiano Gaggini e Vittorio Sanna, sarà la giornalista Valentina Caruso.

La storia, le riflessioni e i segreti di Daniele Conti, dalle origini romane all’approdo in Sardegna, passando per gli anni più difficili sino alla consacrazione. La vicenda calcistica e umana di un uomo che ha sposato i valori antichi dell’appartenenza, della fedeltà e dell’orgoglio.

Nato a Nettuno il 9 gennaio 1979, Daniele Conti è cresciuto calcisticamente nel settore giovanile della Roma, facendo il suo esordio in serie A, a 17 anni, nel campionato 1996/97 e collezionando altre 5 presenze, con 1 goal, due stagioni più tardi. Nell’estate del 1999 accettò il trasferimento in Sardegna, al Cagliari, e in maglia rossoblu è rimasto fino a fine carriera, 16 campionati consecutivi, 12 in serie A e 4 in serie B (dal campionato 2000/2001 al campionato 2003/2004), 464 presenze e 51 reti (357 presenze e 43 goal in serie A; 107 presenze e 8 goal in serie B).

Conclusa la sua carriera in rossoblu al termine della travagliata stagione 2014/2015, con la retrocessione in serie B, ha deciso di concludere lì anche la sua splendida carriera ed è rimasto legato ai colori rossoblu e alla Sardegna.

L’evento è realizzato con il patrocinio del comune di Sant’Antioco e in collaborazione con il Cagliari Club Isola di Sant’Antioco “Giorgio Matzeu”.

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Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu critica il nuovo rinvio dei bandi PSR per i giovani, con il quale «si mortifica il futuro dell’agricoltura sarda».

Gianluigi Rubiu sottolinea che «molti aspiranti agricoltori sardi resteranno esclusi dal bando per l’insediamento di nuove aziende rurali nell’Isola, previsto nell’ambito del Pacchetto Giovani. A bloccare le pratiche le lungaggini per l’espletamento delle pratiche, con ritardi biblici nella pubblicazione degli avvisi, e una burocrazia assurda e complessa. A creare problemi il limite del 41esimo anno, con buona pace del sogno di un impresa agricola accarezzato da tantissimi ragazzi isolani».

«E così diventa un’utopia anche il futuro nelle campagne per un universo infinito di giovani, che saranno costretti ad emigrare per trovare lavoro – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Con il nuovo rinvio al 31 gennaio, il terzo slittamento dal mese di agosto 2016, dell’apertura del bando dei giovani imprenditori, si nega la possibilità di accedere ai finanziamenti del piano di sviluppo rurale a tutti quei giovani imprenditori che avranno compiuto 41 anni a quella data. Sono state così tradite le aspettative di una fascia consistente di ragazzi – sottolinea il rappresentante centrista, che ha presentato un’interpellanza urgente sull’argomento -. La Sardegna diventa così ultima in Italia nella pubblicazione dei bandi, la Regione meno virtuosa per l’accesso ai finanziamenti.»

«Questi continui rinvii – sottolinea ancora Gianluigi Rubiu – hanno causato un danno irreversibile a questi giovani imprenditori, che si vedranno così negare una grande opportunità per lo sviluppo in agricoltura, con il mancato ottenimento di contributi a fondo perduto pari a 35mila euro estendibile a ulteriori 15mila, con impegni ulteriori come previsto nel Piano di sviluppo rurale. Si mortifica il futuro dell’agricoltura isolana. Da un’indagine effettuata tra diversi studi professionali si ipotizziamo che almeno 500 giovani imprenditori vedranno respingere questa grande opportunità da una giunta regionale incapace e distratta. Peraltro, non è stato ancora sostituito l’assessore dimissionario. Sarebbe utile, dunque, comprendere chi pagherà questo danno economico e occupazionale. Chi risarcirà questi giovani che hanno incaricato un libero professionista per la predisposizione dei progetti, dando inizio agli investimenti e, in moltissimi casi, sottoscrivendo impegni economici anche con le banche già dalla scorsa estate? Una politica incapace di sfruttare al meglio i finanziamenti comunitari e creare occupazione – conclude Gianluigi Rubiu -, dovrà ora farsi carico di questi casi, con querele e ricorsi pronti a partire.»

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La Pubblica Assistenza Sociale Arcobaleno di Barisardo presenta l’anno 2017 alla popolazione, le  istituzioni, la società civile di Barisardo ed alla Sardegna tutta, proponendo un calendario di attività pubbliche e sociali pieno di nuove iniziative e proposte che sottolineano ancora una volta la qualità del suo operato sul territorio.

Una squadra di assistenza pubblica e sociale formidabile, quella dell’Arcobaleno, presieduta dalla neo eletta Laura Difede, sostenuta a un attivissimo nuovo direttivo e composta da preziosi soci e sponsor, fantastici militi autisti, soccorritori e telefonisti  volontari gestiti dall’espertissimo riconfermato direttore dei servizi Paolo Cardia.

Confermata ed ancora “rinforzata” con l’arrivo di nuovi testi, l’attività della sezione culturale dell’Arcobaleno che mette a disposizione di tutti i richiedenti, tramite la sua fornitissima biblioteca, una proposta libraria gratuita di tutto rispetto.

Un calendario 2017 fitto quindi di attività di assistenza, sostegno, trasporti infermi ed altri servizi sociali a favore sempre della popolazione ogliastrina richiedente oltre a tantissime proposte promozionali anche e, per fortuna, di festa e condivisione della felicità e serenità tra tutta la gente sia di Barisardo chei loro ospiti, i viandanti, i turisti.

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La società privata di trasporti ferroviari NTV torna, dopo un po’ di tempo, a fare assunzioni. Grande concorrente dell’azienda pubblica Trenitalia, la società è diventata famosa con i treni veloci Italo. Ora NTV, nell’ambito di un piano di rafforzamento aziendale, è alla ricerca di nuove figure professionali. Nello specifico si cercano Hostess/Steward di bordo e stazione in tutta Italia.

L’azienda scrive «Il nostro personale Hostess/ Steward svolge le mansioni di accoglienza e ospitalità dei viaggiatori, curandone il comfort e le relazioni a bordo treno e in stazione. Effettua attività di vendita e controllo dei biglietti in stazione e a bordo treno. Gestisce il processo di informazione offrendo supporto ai clienti, offre una continua assistenza ai clienti per qualsiasi richiesta inoltrata».

Si richiede:

– Titolo di studio Diploma o Laurea…

L’articolo completo è consultabile nel sito http://www.diariolavoro.it/lavoro_ntv-1.html .

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In occasione dell’Evento Mondiale svoltosi a Roma nelle Sale del Bramante, l’Associazione Culturale Sardinian Events di Portoscuso ha partecipato all’Esposizione Internazionale 100 Presepi con un allestimento sulle tradizioni sarde. La manifestazione è stata menzionata nelle cronache del New York Time tra le sei attrattive più visitate al mondo nel periodo natalizio con 40.000 presenze in 46 giorni di visite.

L’evento ha visto l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica, della CEI, del Pontificium Consilium de Cultura del Vaticano, Camera dei Deputati, Senato della Repubblica, Ministero dei Beni Culturali, Roma Capitale, Regione Lazio, Associazione Italiana Comuni d’Italia.

Il presepe di Portoscuso è stato oggetto di riprese televisive da parte di RAI TG1, TG2, TG3 Lazio; Centro Televisivo Vaticano e Radio Vaticana; Reti Mediaset e TV Locali della Regione Lazio; TV Repubblica di San Marino e TV estere.

Hanno partecipato 44 nazioni, provenienti da ogni parte del mondo e 13 regioni italiane.

I Circoli sardi della Capitale sono stati messi al corrente della partecipazione del presepe di Portoscuso riscontrando nell’organizzazione dell’evento una massiccia presenza di sardi all’esposizione di 100 Presepi.

Lunedì 9 gennaio l’Ente Organizzatore dell’Evento, Rivista delle Nazioni, ha organizzato la Cerimonia di Premiazione e all’Associazione Culturale Sardinian Events è stato assegnato il massimo riconoscimento Premio Speciale con l’onorificenza della Medaglia della Presidenza del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana e la menzione su pergamena con la seguente motivazione:

«Prendendo spunto dall’Antica Tonnara Spagnola di Portoscuso, detta “Su Pranu”, l’opera rappresenta uno spaccato delle tradizioni popolari della Sardegna. Nulla manca: il pane a corona, ciotole di terracotta con i gnocchetti e i culigionis. Gli abiti sono quelli che dalla dominazione spagnola si sono tramandati fino ad oggi; gli arnesi della pesca, dalle reti alle nasse, sono quelli di sempre, se la pesca è rispettosa dell’ambiente. Tutto è com’era: perfino lo sguardo fiero delle donne e degli uomini e la dignità di un mondo che ci appartiene. In tal modo il Natale diviene l’occasione per una passeggiata culturale che ci conduce a riscoprire il valore autentico della nostra storia» (dott.ssa Mariacarla Menaglia, presidente della giuria e curatrice 100 Presepi).

L’esperienza maturata in questo evento internazionale ha portato i soci a conoscere presepisti provenienti dall’Italia e dall’estero; un’occasione per fare amicizia e per scambiarsi informazioni su tecniche costruttive e su materiali.

Davanti ad ogni presepe, tutti si sono trovati a socializzare, dimenticando titoli di ambasciatori, consoli e rappresentanti di istituzioni; una sensazione di fraternità che ha dato modo ad ognuno di vivere vere emozioni dimenticando clamori e turbamenti del nostro vivere quotidiano.

L’amministrazione comunale di Portoscuso e Sardinian Events organizzeranno a breve una cerimonia commemorativa quale occasione per ringraziare quanti hanno collaborato con l’associazione e in particolare per festeggiare il primo lustro di attività culturale.

L’iniziativa “Portoscuso Città del Presepe e delle Tradizione”, intanto, rimarrà aperta fino al 20 gennaio per la visita dei presepi nella Sala Corpus della Tonnara e nella Villa Su Marchesu con orario 15.00-19.00 e il presepe allestito nella Stazione di Cagliari in collaborazione con il Gruppo Folkloristico San Biagio di Villasor.

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E’ stato costituito il tavolo tecnico che dovrà seguire le diverse fasi del piano di riorganizzazione dei servizi postali in Sardegna.
La decisione di dare vita a un momento di confronto e verifica sull’avanzamento della riforma, che sarà attuata nel corso del 2017, è stata assunta nel corso dell’incontro al quale è intervenuto l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, insieme al presidente dell’Anci Sardegna, Pier Sandro Scano e a una delegazione di Poste Italiane.
«La Giunta, in piena sintonia con l’associazione dei Comuni – ha dichiarato Cristiano Erriu – vuole seguire passo passo l’iter del processo di riorganizzazione dei servizi postali nell’isola. E’ importante verificare il percorso attraverso un dialogo continuo con i massimi rappresentanti di Poste Italiane. L’Azienda ha confermato la continuità del servizio ai cittadini e la presenza degli uffici postali sul territorio senza rischi occupazionali.»
«Uno degli obiettivi del Tavolo appena costituito – ha spiegato Cristiano Erriu – è quello di porre le basi di un Protocollo d’Intesa tra Regione, Anci e Poste Italiane sul modello di quello già sottoscritto dalla Regione Piemonte. Tutto questo per fare in modo che le diverse forme di riorganizzazione non siano slegate dalle esigenze dei territori e che i principi dell’efficienza dei servizi siano sempre tenuti nella massima considerazione. Lo spazio del confronto permanente garantisce – ha concluso l’assessore Erriu – la possibilità di individuare ambiti prioritari di intervento e di venire incontro, tempestivamente, ai bisogni dei cittadini e degli operatori economici.»

Le Poste di Piazza del Carmine a Cagliari.

Le Poste di Piazza del Carmine a Cagliari.

 

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La Giunta regionale nella seduta tenuta ieri a Villa Devoto sotto la direzione del vice presidente, Raffaele Paci, a seguito di condivisione con gli amministratori locali e le associazioni interessate, ha nominato i rappresentanti della Regione Sardegna in seno al Consiglio direttivo del Consorzio del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna: Debora Porrà, sindaco di Villamassargia; Giovanni Pilia, già commissario straordinario del Consorzio Parco Geominerario; Luciano Ottelli, già direttore generale del Parco Geominerario.

Il vice presidente Paci ha espresso parole di soddisfazione, porgendo gli auguri di buon lavoro ai nuovi rappresentanti.

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L’introduzione della doppia preferenza di genere deve essere messa al riparo dallo scontro politico e dalla discussione sulla riforma della legge elettorale: sui diritti e le regole del gioco il confronto non deve guardare al colore politico. Lo dicono le coordinatrici dell’Associazione “Meglio in Due”, Lucia Tidu, Carla Poddana ed Elena Secci in una lettera-appello ai capigruppo del Consiglio regionale.

«Ci sono argomenti – dicono Tidu, Poddana e Secci – che per quello che rappresentano e per valori che esprimono, godono di ampia condivisione e diffuso consenso. È quindi ragionevole pensare che trovino sensibilità e pronta accoglienza con la rapida approvazione degli atti necessari a renderli attuativi. Uno di questi è la doppia preferenza di genere. Voluta a gran voce da tutti i territori della Sardegna, sostenuta da centinaia di sindaci e da numerosissimi pronunciamenti dei consigli comunali che doveva avere, anche sentendo le dichiarazioni che hanno accompagnato questa mobilitazione, una corsia preferenziale. Purtroppo, temiamo che non sia così, il tempo passa, gli argomenti si accavallano e le cose si complicano.»

«Oggi leggiamo che questo tema, che avrebbe semplicemente bisogno di una votazione che accogliesse l’emendamento sulla doppia preferenza a suo tempo presentato, pare sarà inglobato nella discussione complessiva di modifica della legge elettorale – aggiungono Lucia Tidu, Carla Poddana ed Elena Secci -. Se così fosse sarebbe scandaloso e darebbe la vera dimostrazione di come contrarietà striscianti e mai dichiarate apertamente, cerchino, come in passato, ogni genere di appiglio e di giustificazione per impedire l’attivazione di uno strumento che contribuirebbe ad affermare una maggiore presenza delle donne nell’istituzione regionale dando anche un contributo al rinnovamento.»