18 July, 2024
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Mercoledì 25 gennaio, presso la Sala polifunzionale di piazza Roma, il comune di Carbonia organizza il seminario “L’identità virtuale”, dedicato alle competenze genitoriali virtuali rispetto all’uso di cellulare e computer da parte degli adolescenti. Nel corso del seminario sarà affrontato anche il tema delle nuove forme di criminalità on line.

Interverranno: Luca Pisano, psicologo, psicoterapeuta, direttore del Centro Clinico di Cagliari e autore del libro “Identità Virtuale”, Loredana La Barbera, assessore delle Politiche sociali e Gabriella Chiara Comi, dirigente del commissariato di Pubblica sicurezza di Carbonia.

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Siamo alle solite, anno nuovo, problemi vecchi e sempre più complessi.

La fabbrica della Portovesme S.r.l., unica produttrice italiana di zinco, unica sopravvissuta allo sfacelo industriale nel Sulcis lglesiente, potrebbe presto avere le ore contate”, in termini realistici, i mesi contati.

La Cisl, non ci sta a fare da spettatrice all’ennesima sciagura industriale del Territorio causata dalle inadempienze e incapacità delle lstituzioni.

Dal Governo nazionale, regionale e fino alle istituzioni locali, si continua a registrare una totale inettitudine nel dare una valida prospettiva economica al territorio, e come se non bastasse, si prefigurano scenari devastanti anche per le attività che, seppure in sofferenza, hanno mantenuto energiche le produzioni senza causare ulteriori danni all’occupazione.

Quella della Portovesme S.r.l., per la Cisl, potrebbe essere I’ennesima vittima di una politica del nulla, che non affronta risolve le diverse problematiche necessarie per il proseguo produttivo di una fabbrica che occupa 1.600 lavoratori.

Nell’ordine dei problemi, sono necessarie Ie autorizzazioni per l’ampliamento della discarica che consentirà le lavorazioni fino al mese di giugno 2017, e quindi, in assenza delle decisioni attinenti all’individuazione di un sito per la realizzazione di una discarica in grado di allocare gli scarti di lavorazione per i prossimi 10/20 anni, lo stabilimento sarà chiuso.

La modifica e la rimodulazione dell’art. 39 sul dispacciamento e gli oneri di gestione legati al prczzo dell’energia elettrica, tutto fermo dal 2013, obbliga le aziende energivore, come la Portovesme, alla marcia degli impianti, pagando un prezzo energetico altissimo che presto potrebbe portare la stessa alla fermata produttiva per situazioni legate alla non competitività rispetto ad altri produttori europei.

La concessione per l’utilizzo di un prezzo energetico adeguato, attraverso la super interrompibilità (scade dicembre 2017), prosegue ad essere rinnovata in modo da non consentire una programmazione di lungo respiro.

E poi, la burocrazia, le indecisioni, l’assoluta mancanza di volontà politica che costringe alla cautela sugli investimenti e sulle prospettive di marcia, costituiscono il modo più subdolo per arrivare al dramma della chiusura.

Queste elencate sono le colpevoli indifferenze politiche che ci costringeranno a una durissima reazione per evitare repliche di disastri già in atto, nonostante si succedano ministri che fanno finta di occuparsi delle questioni e, nonostante l’inconsapevolezza e la complicità di tanti, sull’assenza di una politica regionale favore della ripresa economica e occupazionale del territorio. In assenza di risposte concrete, non tarderemo nel mettere in atto tutte le possibili rivendicazioni per esigere un ruolo istituzionale più rispettoso degli interessi sociali e della collettività Sulcitana.

Fabio Enne – Segreteria Generale Cisl Sulcis Iglesiente

Nino D’Orso – Segreteria Geberale Femca Cisl Sulcis Iglesiente

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Abbattere i costi di trasporto sostenuti dalle società dilettantistiche sarde, per disputare gare e competizioni nelle isole di Carloforte e La Maddalena. È questa, in sintesi, la finalità della proposta di legge n. 391 illustrata questa mattina alla stampa dai presentatori Roberto Desini (primo firmatario), Gianfranco Congiu, Augusto Cherchi (Partito dei Sardi) e da Pierfranco Zanchetta (Upc-Socialisti) a cui si aggiungono i sottoscrittori Piermario Manca (Pds), Luca Pizzuto (Sel), Giuseppe Meloni (Pd) e Alessandro Unali (Misto). 

«I costi dei collegamenti con le isole minori – ha dichiarato Roberto Desini – pesano sui magri bilanci delle società sportive al punto che molte squadre trovano conveniente pagare la sanzione per la mancata partecipazione piuttosto che disputare gare o incontri a Carloforte o alla Maddalena. Vogliamo far cessare questa disparità di trattamento e riaffermare ovunque nell’Isola i principi dello sport e la sua valenza educativa e sociale soprattutto per i più giovani.»

La soluzione al problema, avanzata nella proposta di legge e concordata con i vertici regionali del Coni, prevede che, attraverso una modifica della legge n. 17 del 17 maggio 1999 (Provvedimenti per lo sviluppo dello sport in Sardegna) il Coni stipuli apposita convenzione con il vettore marittimo che opera da e per le isole minori e faccia fronte, agli oneri relativi all’abbattimento dei costi di trasporto per le società dilettantistiche sarde, con le risorse che la Regione già trasferisce al Coni per effetto delle disposizioni della  legge 17/99.

La spesa è quantificata in circa 45.000 euro l’anno.

Pieno sostegno all’iniziativa è stato dichiarato dal presidente regionale del Coni, Gianfranco Fara, («siamo pronti alla collaborazione e le carenze nei trasporti, esterni ed interni all’Isola, restano un fattore penalizzante per tutti i sardi») mentre il capogruppo dell’Upc-Socialisti, Pierfranco Zanchetta, ha evidenziato come le problematiche che attengono le società sportive siano solo una parte della questione nodale che riguarda gli alti costi dei collegamenti con le isole minori.

«La responsabilità – ha spiegato Pierfranco Zanchetta – non è dell’armatore quanto delle Regione che determina le tariffe e l’alto costo dei biglietti penalizza oltremisura l’economia di Carloforte e La Maddalena.»

Il capogruppo del Partito dei Sardi, Gianfranco Congiu, ha quindi salutato con favore l’adesione alla proposta di legge del Pds di numerosi consiglieri della maggioranza ed ha auspicato un’ampia condivisione in Aula «su un provvedimento che punta a limitare i danni della “doppia insularità”». «È una proposta di buon senso – ha concluso Augusto Cherchi (Pds) – che vuole dare ristoro alle nostre isole, penalizzate, come lo è la Sardegna nei confronti del Continente, dall’alto costo dei trasporti».

 

 

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Il gruppo dell’Udc in Consiglio regionale (primo firmatario il segretario regionale, Giorgio Oppi), ha presentato un’interpellenza urgente «sulla situazione di precarietà delle strutture complesse dell’Azienda ospedaliera Brotzu e sulla decisione di bandire la selezione per la copertura del posto di direttore della struttura complessa di ostetricia e ginecologia dell’ospedale San Michele a Cagliari», con la quale chiede un intervento immediato del presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, e dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, «per scongiurare che vengano posti in essere, all’Azienda ospedaliera Brotzu,  atti palesemente illegittimi e dannosi».

Nel documento-denuncia, Giorgio Oppi, Gianluigi Rubiu, Giuseppino Pinna e Alfonso Marras, ricordano le recenti norme approvate, a partire dal 2014, e relative all’incorporazione degli ospedali Businco e Microcitemico nell’Azienda ospedaliera Brotzu, insieme con la nomina dei commissari delle Asl e delle Aziende ospedaliero universitarie, con l’obiettivo, tra gli altri, di redigere e approvare il piano di riqualificazione e riorganizzazione dei servizi sanitari, nonché la deliberazione della giunta n. 23\7 del 2015, in materia di contenimento della spesa relativa al personale.

«Sulla base di queste norme – scrivono i consiglieri dell’Udc – l’Azienda ospedaliera Brotzu non può procedere a nuove assunzioni se non dopo aver completato il processo di rideterminazione della rete ospedaliera che invece è ancora in atto.»

«Ma risulta invece che il Brotzu – aggiungono i consiglieri dell’Udc – abbia chiesto una deroga per effettuare una selezione, per ricoprire soltanto il posto vacante di direttore della struttura complessa di ostetricia e ginecologia, nonostante l’Azienda ospedaliera Brotzu conta ben quindici strutture complesse rette dai cosiddetti “facenti funzioni” e nonostante il bando per il direttore di ostetricia e ginecologia risalga al 2013. A ciò si aggiunga che attualmente operano ben due direttori di struttura complessa di ostetricia e ginecologia ed è verosimile che in sede di riorganizzazione delle strutture, siano almeno parzialmente accorpate.»

Giorgio Oppi, Gianluigi Rubiu, Giuseppino Pinna e Alfonso Marras contestano quindi lo svolgimento delle procedure concorsuali ed in particolare l’attribuzione di 35 punti su 100 per il curriculum dei candidati e di 60 punti su 100 per il colloquio, nonché pongono in dubbio i criteri di scelta della commissione esaminatrice («quest’ultima deve essere effettuata con meccanismi che ne garantiscano la genuinità ma il Brotzu non possiede alcun software specifico e certificato per soddisfare tale requisito»).

«Tali illogici comportamenti – concludono i consiglieri dell’Udc – inducono a ritenere che dietro il concorso per la direzione di ostetricia e ginecologia, al Brotzu, ci siano in realtà altre esigenze da soddisfare.»

 

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Il sindaco di Nuoro Andrea Soddu è il nuovo presidente del Consiglio delle Autonomie Locali. Succede a Giuseppe Casti, ex sindaco di Carbonia.

Andrea Soddu è stato eletto con 33 voti su 34 votanti al termine della seduta di insediamento del Cal presieduta dal presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau.

«Sono contento per questo grande incarico che mi avete voluto attribuire all’unanimità – ha detto Andrea Soddu al termine della votazione – credo che sia la più importante risposta da parte della politica e delle rappresentanze territoriali in un momento di crisi. E’ questo anche un segnale di speranza per le comunità amministrate chiamate a governare gravi difficoltà..

Andrea Soddu ha poi indicato la linea che intende seguire nel suo mandato: «Terrò conto delle necessità di tutti i territori da Santa Teresa a Teulada, da Orosei a Bosa. Cercherò di rispondere alle richieste che arrivano dalla zone più popolate e da quelle in via di spopolamento e che passano per ogni sensibilità politica. In questa direzione intendo portare avanti il mio mandato. Sono convinto che il Cal sia un organismo che ha necessità di un dialogo costante con Giunta e Consiglio ma che non deve aver paura di avere la schiena dritta quando si tratta di difendere le prerogative degli enti locali. Occorre ribaltare la filosofia nazionale ed europea che tende a schiacciare le autonomie locali senza considerare che sono quelle che erogano i servizi ai cittadini e ci mettono la faccia. Ringrazio tutti – ha concluso il neo presidente del Cal – oggi è stata data una grandissima e inedita prova di maturità politica. E’ il miglior regalo che si poteva fare per il 2017 alla Sardegna».

Nella prossima seduta, che sarà convocata a domicilio, il Cal provvederà all’elezione del nuovo Ufficio di Presidenza composto, oltre che dal presidente Andrea Soddu, da un vice presidente vicario e da 4 consiglieri.

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La scorsa settimana l’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, ha convocato un incontro per giovedì 12 gennaio, alle 15.30, presso la sala del Centro regionale di formazione professionale di via Caravaggio, ex Cisapi, a Cagliari, per esaminare le criticità derivanti dall’attuale temporanea impossibilità di prorogare le attività già svolte dai lavoratori socialmente utili. All’incontro sono stati convocati i sindaci dei comuni interessati (Carbonia, Iglesias, Carloforte, Domusnovas, Masainas, Musei, Nuxis, San Giovanni Suergiu, Teulada, Samassi, Serrenti, Sardara, Villanovamonteleone, Elmas, Torralba, Porto Torres e Putifigari), l’Unione dei Comuni del Sulcis, il Consorzio Industriale Carbonia Iglesias, la Siservizi srl, le confederazioni sindacali regionali CGIL, CISL e UIL, e la CGIL Camera del Lavoro Territoriale Sulcis Iglesiente.
Questa mattina, un gruppo di lavoratori LSU del Sulcis Iglesiente hanno occupato simbolicamente una sala del comune di Carbonia, per tenere alta l’attenzione dell’Amministrazione comunale e dell’opinione pubblica sulla situazione di precarietà assoluta nella quale sono venuti a trovarsi alla scadenza delle attività, a causa della mancata proroga.
    

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Nuovi contatori in tutte le utenze interessate dalle conseguenze del repentino calo delle temperature. Abbanoa ha dapprima proceduto con allacci di emergenza e ora sta proseguendo con il monitoraggio e la sostituzione, laddove necessaria, dei misuratori andati in tilt a causa  dell’ondata di freddo che sta colpendo anche la Sardegna. Soprattutto grazie alle chiamate pervenute ai numeri gratuiti di segnalazione guasti (800 022 040) e assistenza al cliente (800 062 692) è stato possibile fare il bilancio dei Comuni, delle zone e delle utenze interessate dal problema. Dopo i primi interventi-tampone (allacci d’emergenza) Abbanoa sta ora garantendo la sostituzione dei misuratori. Sono già un centinaio i contatori sostituiti o in fase di sostituzione.

E’ il Nuorese la zona più colpita. Un fenomeno che sta interessando tutte le regioni d’Italia e che sta spingendo i Gestori ad approntare una sorta di vademecum con alcuni accorgimenti per impedire spiacevoli rotture a causa del gelo con la conseguente interruzione dell’erogazione e successive possibili perdite. Contatori esplosi a Nuoro, Mamoiada, Desulo, Tonara, Lodine, Ollolai, Ottana, Gavoi, Aritzo. Colpito anche il Sulcis, con interventi di sostituzione a Isili, Villanovatulo e Sadali.

Vademecum contro il gelo. A norma di regolamento di somministrazione dell’acqua, la cura e la manutenzione del manufatto a protezione del contatore dell’acqua sono a carico del cliente: Abbanoa, a differenza di altri Gestori, sta comunque adottato la politica di sostituzione senza scaricare le spese sul cliente.

Il primo consiglio è naturalmente quello di controllare l’ubicazione del proprio contatore e le sue protezioni contro le basse temperature anche nelle seconde case o nelle case vuote.

Qualche altro accorgimento è senz’altro utile:

1.     Nel caso il contatore congeli, non tentare di sbloccarlo con l’utilizzo di fiamme o fonti intense di calore che potrebbero danneggiare irrimediabilmente l’apparecchiatura.

2.    I vani o le nicchie posti all’esterno dei fabbricati a protezione dei contatori devono essere opportunamente coibentati, sportello compreso. Basta usare materiali isolanti, come ad esempio polistirolo o poliuretano espanso, facilmente reperibili presso rivenditori del settore edile. Per isolare in modo efficace, lo spessore dei pannelli deve essere di almeno 2 cm. I contatori in locali non riscaldati debbono a loro volta essere rivestiti con materiale isolante (sempre polistirolo, poliuretano espanso o materiali simili).

3.    Non avvolgere le tubature dell’acqua con lana di vetro o stracci: questi materiali assorbono acqua e possono addirittura peggiorare la situazione. Inoltre possono costituire un potenziale luogo di annidamento per insetti e sporcizia.

4.    Ogni protezione deve comunque lasciare scoperto il quadrante delle cifre del contatore, per consentirne agli incaricati l’eventuale lettura.

5.    In presenza di contatori collocati in vani o in nicchie esterne ai fabbricati o in locali non riscaldati, se la temperatura esterna dovesse rimanere per più giorni sotto lo zero, è consigliabile lasciare che da un rubinetto di casa fuoriesca un filo d’acqua (basta il gocciolamento, per evitare inutili sprechi).

6.    Se i contatori sono in fabbricati disabitati, è consigliabile chiudere il rubinetto a monte del misuratore e provvedere allo svuotamento dell’impianto.

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Prende avvio questo pomeriggio, il servizio dello Sportello Anti-violenza. Il servizio sovracomunale, erogato in ambito PLUS, è ospitato nella sede dei Servizi Sociali del Comune di Carbonia, in via VXIII Dicembre (ex Tribunale).

Lo Sportello si trova al primo piano presso il Segretariato Sociale.

Il servizio, aperto tutti i martedì, dalle 15,30 alle 17,30, è rivolto in particolare alle donne e ai minori, ma offre assistenza a chiunque sia vittima di qualsiasi tipo di violenza.

Per chi avesse necessità, è attivo anche il numero verde Antiviolenza: 800.984434.

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«I dati riportati oggi dagli organi di stampa certificano il fallimento totale della Buona Scuola in Sardegna. I numeri dicono che ci troviamo di fronte a un disastro che sta consegnando all’incertezza migliaia di docenti, esasperati da un sistema che non li ascolta». Lo afferma il deputato di Fratelli d’Italia Bruno Murgia.

«Ancora oggi si segnalano ritardi nei risultati delle commissioni esaminatrici. Gli stessi insegnanti, bocciati in massa, lavorano come supplenti, in una situazione inspiegabile e paradossale. Dubito veramente che ci siano tanti insegnanti così poco preparati, penso invece che come sostengono gli stessi, ci sia stato un corto circuito nelle commissioni o comunque qualcosa che non vaPer questo motivo – conclude Bruno Murgia – presenterò immediatamente un’interrogazione parlamentare al Ministro per avere una risposta concreta circa i termini della vicenda.»

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Fidelitas è una della maggiori aziende italiane che opera nel settore della sicurezza: per la casa, le aziende, le banche, il trasporto di valori… Opera sull’intero territorio nazionale e i suoi requisiti sono di tutto rispetto. Oltre 1.000 clienti, oltre 500 automezzi e circa 1.500 dipendenti. Da un po’ di tempo Fidelitas sta incrementando le aperture di nuove agenzie per far fronte alle tante nuove richieste della sua clientela. Ovviamente insieme alle nuove aperture sta effettuando delle assunzioni di nuovo personale. Ora sono circa 100 le nuove figure professionali ricercate tra operatori-impiegati e…

L’articolo completo è consultabile nel sito http://www.diariolavoro.it/lavoro_fidelitas.html .