18 July, 2024
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Si è disputata presso la Torre Spagnola di Portoscuso, la prima edizione di Gaming dedicata agli amanti dei videogiochi.

Al joystick si sono sfidati 16 ragazzi a FIFA 16, il celebre gioco della EA SPORTS che da decenni domina le scene per gli appassionati del pallone.

Il torneo, organizzato da Giuliano Grassullo, con l’aiuto della Pro loco di Portoscuso, ha riscosso un grande successo e già si pensa al prossimo anno con un incremento sia di iscritti sia di piattaforme giocabili, dalla Formula 1 ai famosi “picchia duro” come Tekken o Mortal Kombat.

Il torneo è stato completato interamente in una giornata e l’idea di averlo organizzato la domenica prima del Santo Natale, ha riscosso molti consensi e diverse sono state le visite alla Torre Spagnola, nell’occasione aperta al pubblico.

A livello puramente tecnico, non sono mancate le sorprese, con qualche giovanotto di belle speranze che ha estromesso dal torneo chi sembrava poter vincere facilmente la Coppa.

Ad aggiudicarsi la Coppa è stato Gianluigi Matteu di 28 anni di Portoscuso che ha battuto in finale Filippo Loi di 14 anni; al terzo posto Cristian Jones, anche lui quattordicenne, che ha sconfitto per la finale del terzo e quarto posto Mattia Uccheddu di 29 anni.

Per il prossimo anno si pensa ad una organizzazione dell’evento congiunta tra Grassullo Technologies e la palestra di Portoscuso AsD Fitness Action, i preparativi già fervono…

Dario Fenu

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La Dinamo ha travolto anche Caserta (95 a 77, primo tempo 43 a 34) centrando la quarta vittoria consecutiva e accede alle Final Eigh di Coppa Italia, che nel primo turno la vedranno opposta all”Avellino.

I ragazzi di coach Federico Pasquini, avanti per tutti i 40’, hanno trovato energia e punti da tanti protagonisti: a partire da un super David Bell, Mvp tra i sassaresi con i suoi 24 punti a referto, frutto di un 6/9 da tre, 4 falli subiti, 2 assist. Doppia cifra anche per Trevor Lacey (11 punti), un grande Dusko Savanovic (17 punti e 4 rimbalzi) e Gani Lawal (16 punti, 6 rimbalzi, 6 falli subiti e 2 stoppate). Una prestazione solida e autoritaria contro una Caserta trascinata da un grande Edgar Sosa, ex di giornata, autore di 24 punti, 8 falli subiti e 9 assist.

La Dinamo domani tornerà in palestra per lavorare in vista della prossima sfida di Basketball Champions League, in programma mercoledì contro il Besiktas.

Inizialmente coach Federico Pasquini ha mandato in campo Bell, Lacey, Devecchi, Sacchetti e Lydeka, coach Dell’Agnello ha risposto con Sosa, Putney, Gaddefors, Jackson e Watt. È stato Sosa ad aprire le danze, gli ha risposto David Bell dall’arco. Gli ospiti si sono portati avanti con Putney e Sosa. Break di 6 punti firmato Sacchetti e Dinamo avanti. Tripla di Watt e Czyz per il controsorpasso, ha risposto un autoritario Savanovic che, con 3 punti e l’assist per Lawal, ha chiuso il primo quarto sul 20 a 17.

Una stoppata strepitosa di Gani Lawal e la schiacciata di Johnson Odom hanno aperto una seconda frazione nel segno della Dinamo. Stipcevic, Savanovic e D’Ercole hanno portato la Dinamo al massimo vantaggio: +15. Sosa e Putney hanno accorciato le distanze e con un break di 9-0 la Juve si è riportata a -6. Reazione biancoblu condotta da Lacey, il primo tempo si è concluso sul punteggio di 43 a 34.

Al rientro dall’intervallo lungo, la Dinamo ha tenuto la testa avanti con le triple di David Bell, l’intensità di Lacey, la classe di Savanovic e l’aggressività sotto canestro di Gani Lawal. Gli ospiti hanno provato a risalire la china condotti da Sosa, Putney e Watt ma la Dinamo non ha mai mollato (74 a 60). Edgar Sosa ha provato a condurre la rimonta campana in solitaria, i giganti hanno riscritto il massimo vantaggio con il gioco da 4 punti (tripla + tiro libero) di David Bell dai 6.75 per il +22.

Finale senza più storia e vittoria biancoblu con il punteggio di 95 a 77.

Ritornando alla Poste Mobile Final Eight in programma a Rimini dal 16 al 19 febbraio, sarà dunque la Scandone Avellino la sfidante ai quarti della Dinamo Banco di Sardegna. Ieri sera, al termine delle sfide dell’ultima giornata di andata del campionato, sono stati definiti gli accoppiamenti. Domani si disputerà l’ultimo match valido per la 15° giornata, tra la Forst Cantù e la capolista dell’Olimpia Milano, sfida che però non cambierà gli equilibri del tabellone appena definito. Ai quarti di finale Devecchi e compagni affronteranno i lupi della Sidigas Avellino di coach Pino Sacripanti, squadra che la Dinamo ha incontrato più volte nel precampionato e affrontato al PalaSerradimigni nel girone di andata.

Ecco gli altri accoppiamenti: la capolista Olimpia Milano affronterà l’Enel Brindisi, la Grissin Bon Reggio Emilia incontrerà la Betaland Capo d’Orlando, mentre l’Umana Reyer Venezia sfiderà la matricola della Germani Brescia che ha staccato ieri in volata il biglietto per la competizione che mette in palio il primo trofeo del 2017.

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ABIO Iglesias Onlus (Associazione per il Bambino in Ospedale), organizza un nuovo Corso di Formazione per aspiranti volontari ABIO, per ampliare il servizio nei reparti di Pediatria e Chirurgia Pediatrica dell’Ospedale CTO di Iglesias.

Il primo incontro Informativo, che precede il Corso di Formazione di base, è previsto per il 16 gennaio, presso i locali di Soccorso Iglesias in via Barbagia n. 2 ad Iglesias, dalle ore 17.00 alle ore 19.00.

Per partecipare è indispensabile iscriversi; l’iscrizione all’Informativo è gratuita e non vincolante per la successiva partecipazione all’intero Corso di Formazione.

Per informazioni e iscrizioni è possibile contattare l’Associazione all’indirizzo email direttivoabioiglesias@gmail.com , tramite la pagina Facebook ABIO Iglesias Onlus e al numero 3466395205.

ABIO Iglesias è attiva in città dal 2005 e al momento è presente con i suoi volontari nei Reparti di Pediatria e di Chirurgia Pediatrica dell’Ospedale CTO ad Iglesias.

ABIO Iglesias aderisce a Fondazione ABIO Italia Onlus. I volontari ABIO Iglesias si occupano di sostenere e accogliere bambini e famiglie, al fine di attenuare i fattori di rischio derivanti dall’ingresso in una struttura ospedaliera. Inizialmente presenti presso l’Ospedale F.lli Crobu, hanno operato dal 2007 nel reparto di pediatria dell’Ospedale Santa Barbara e attualmente sono attivi nei Reparti di Pediatria e Chirurgia Pediatrica all’Ospedale CTO di Iglesias.

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Scade il prossimo 31 gennaio il termine per richiedere l’inserimento nelle graduatorie regionali di medicina generale e di pediatria di libera scelta per il 2018 e l’integrazione dei titoli validi per la determinazione del punteggio.
Gli interessati dovranno presentare la domanda, completa di marca da bollo, tramite raccomandata con avviso di ricevimento indirizzata a:
Regione Sardegna
Assessorato regionale dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale
Direzione generale della sanità
via Roma, 223 – 09123 Cagliari

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Una tragedia elisabettiana in una Sardegna arcaica e senza tempo: si apre il sipario sul “Macbettu” di Alessandro Serra, tratto dal “Macbeth” di William Shakespeare – in cartellone (in anteprima) domani, martedì 10 gennaio, alle 20.45, al Teatro Centrale di Carbonia (dove inaugurerà la stagione di prosa e danza 2016-17) e giovedì 12 gennaio, alle 21.00 all’Auditorium Comunale di Arzachena e poi in tournée tra marzo e aprile nell’Isola, sotto le insegne del CeDAC per la stagione de La Grande Prosa nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.

Una pièce visionaria e avvincente sulla (ir)resistibile ascesa al trono di un uomo ambizioso e temerario, sedotto dalle ambigue profezie delle sorelle fatali, con una scrittura drammaturgica elegante e essenziale che mette l’accento sulla folle vertigine del potere e sui segni arcani di un mondo soprannaturale. I suoni aspri e la forza icastica della lingua sarda nella variante logudorese (nella traduzione curata da Giovanni Carroni) – tra l’eco dei riti apotropaici del carnevale e la ferocia di una civiltà antica di re e pastori – caratterizzano una mise en scène di grande suggestione, capace di far dialogare universi apparentemente lontani – la Scozia del Basso Medioevo e l’Isola dei balentes al centro del Mediterraneo.

Sotto i riflettori Fulvio Accogli, Andrea Bartolomeo, Leonardo Capuano, Giovanni Carroni, Maurizio Giordo, Stefano Mereu, Felice Montervino, Leonardo Tomasi: un cast rigorosamente al maschile – secondo la convenzione teatrale dell’epoca – per un dramma sugli abissi del cuore umano e gli inganni della mente, fino allo smarrimento della follia.

Tra le più celebri tragedie di Shakespeare il “Macbeth” rivive in una versione insolita, tra le misteriose apparizioni delle streghe, creature soprannaturali maliziose e perverse che si dilettano a giocare con il destino dei mortali, e le tradizioni conviviali della società agro-pastorale, dall’ospitalità al banchetto, che qui si venano di amara e consapevole ironia all’ombra del tradimento.

Sulla via del ritorno dal campo di battaglia il vittorioso generale Macbeth e il fido Banquo si imbattono nelle enigmatiche figure di donne che predicono loro un glorioso avvenire – per l’uno il regno per l’altro la paternità di una stirpe regale – instillando in entrambi il dubbio e il sospetto, ma anche la pericolosa tentazione di assecondare, o meglio dare una mano al destino. Salutato dalle maghe come Barone di Glamis e signore di Cawdor, Macbeth vede avverarsi come una promessa l’improbabile annuncio – sarà però la sposa a rafforzare la sua determinazione e indurlo al delitto, dando così inizio ad una interminabile spirale di sangue, con il massacro di amici e nemici, fino all’inevitabile cupa conclusione.

Una pièce di stringente attualità nel descrivere l’accecamento determinato dalla brama di potere e, infine, la solitudine e inquietudine che accompagno i regnanti – e in particolare chi abbia conquistato il trono attraverso il sacrificio e la sofferenza altrui, e sia dunque vulnerabile alle accuse, alle ritorsioni, al ricatto e alla vendetta.

La cifra peculiare di Alessandro Serra, che reinventa lo spazio attraverso sapienti “coreografie” e rigorose geometrie di corpi in movimento, in un’attenta prossemica con pochi e fondamentali elementi scenografici – un monolite da cui scaturiscono le creature malefiche, come vomitate dalla terra, una porta a segnare l’ingresso del palazzo, e la soglia dell’orrore, pietre come cuscini – e come pugnali – per Macbeth che «ha ucciso il sonno», in cui spicca una regina seducente e enigmatica, che impera sull’animo del consorte, incarnandone la forza virile e la potenza femminile in un’eleganza androgina.

Il finale è già scritto ma risolto in una forma poetica e onirica, quasi rarefatta, contrapposta alla cupa violenza della storia, quasi a riportare oltre le nebbie del sogno l’amara tragedia shakespeariana – e i suoi moderni epigoni, con un breve sussulto di commozione per la fine della Lady – segretamente ma emblematicamente trasfigurata nel fulcro di una vicenda epica di guerrieri ed eroi.

 

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Il Carbonia vince a Quartu con tre goal negli ultimi 20 minuti e lancia la sfida-promozione alla capolista Samassi. Quello lanciato dalla squadra di Andrea Marongiu alle rivali nella lotta al vertice del girone A del campionato di Promozione regionale, è un messaggio forte, perché il Sant’Elena è un avversario di tutto rispetto, come testimoniamo i suoi 21 punti in classifica, è la squadra gioca ormai da un mese e mezzo senza i suoi bomber Giuseppe Corona e Stefano Demontis, ormai pronti al ritorno in campo (e ieri ha dovuto fare a meno anche degli influenzati Simone Giovagnoli, Fabrizio De gradi, Elia Carboni e Mirko Serra).

Non è stata una partita facile. Il Sant’Elena ha sbloccato il risultato dopo soli 3′, quando le due squadre stavano ancora cercando le giuste posizioni sul terreno di gioco, con un bellissimo goal di Alessio Cossu, ed ha amministrato con una certa disinvoltura il vantaggio fino al riposo.

Nella ripresa il Carbonia ha iniziato a premere alla ricerca del goal del pareggio ma la situazione nei primi 20 minuti non è cambiata. La svolta è arrivata con un cambio deciso da Andrea Marongiu: fuori Marco Foddi, dentro Momo Cosa.

L’esterno nuovo entrato si scatena e in 5 minuti cambia volto alla partita con una doppietta straordinaria: al 28′ Fabio Cuccheddu serve un assist delizioso a Momo Cosa che con preciso colpo di testa scavalca il portiere Fortuna e pareggia. Al 33′ Momo Cosa concede un fantastico bis, con un tiro dal limite che supera imparabilmente Fortuna e porta avanti la vicecapolista.

Il Sant’Elena ha accusato il colpo, il Carbonia non ha fermato la sua pressione e al 35′ ha chiuso la partita con uno splendido calcio di punizione di Claudio Cogotti (una delle più belle realtà del nuovo Carbonia) da circa 30 metri.

La vittoria di Quartu conferma il Carbonia al secondo posto della classifica, guidata dal Samassi che ha travolto la San Marco Assemini per 3 a 0 ed ha mantenuto due punti di vantaggio. Alle spalle del Carbonia invece la classifica si allunga, perché un goal di Chicco Trogu ha consentito al Seulo 2010 di piegare l’ambizioso Guspini Terralba di Sebastiano Pinna, scivolato al quarto posto in classifica, ora affiancato dallo stesso Seulo 2010, a ben 8 punti dalla vetta e a 6 dal Carbonia. Al terzo posto è salito l’Arbus (24 punti), impostosi di misura, 2 a 1, sul Quartu 2000.

Splendida conferma per il Carloforte che ha regolato la Villacidrese con il punteggio di 2 a 0, con un goal per tempo di Lai e Lazzaro, ed ha raggiunto il 9° posto con 16 punti, mentre è finito senza goal il derby tra Siliqua e Monteponi, due squadre assetate di punti nella zona calda della classifica.

Sorprendente vittoria per il Barisardo, non ancora rassegnato nonostante la precaria posizione all’ultimo posto in classifica, sulla Frassinetti Elmas di Virgilio Perra, sempre più in difficoltà.

Nel girone B del campionato di Prima categoria, l’Europa Domusnovas ha superato di misura il Senorbì dell’ex Giorgio Valluzzi e si è isolata al comando della classifica, con due punti di vantaggio sull’Andromeda, bloccata sul 2 a 2 casalingo dal Villamassargia, e tre sul Gonnosfanadiga, che ha osservato il suo turno di riposo.

Vittoria casalinga per l’Atletico Narcao sul Guasila, 1 a 0, stesso punteggio con il quale la Virtus Villamar ha regolato la Fermassenti, sempre più in difficoltà in classifica, ora al quart’ultimo posto con 11 punti. Vittorie a suon di goal per il Cortoghiana sul Villaperuccio, 3 a 2; per il Gergei sul Sadali, 2 a 0 e, infine, impresa esterna per la Libertas Barumini sul campo del Seui Arcueri, 3 a 0.

Momo Cosa.

Momo Cosa.

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L’associazione “Meglio in Due” ritorna all’attacco sulla doppia preferenza di genere: «Subito la riforma in Aula». Considerato che è trascorso un mese dall’incontro con il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau e, ad oggi, ancora nulla è stato fatto, le coordinatrici dell’associazione “Meglio in due”, Carla Poddana, Elena Secci e Lucia Tidu vanno all’attacco ed avvisano il Consiglio regionale: «La proposta di introduzione della doppia preferenza di genere nella legge elettorale sarda deve essere discussa e approvata dall’Aula subito e prima che inizi la sessione di bilancio, che per regolamento terrà inchiodati Assemblea e commissioni sino a fine febbraio».

«Il 13 dicembre – ricordano  Carla Poddana, Elena Secci e Lucia Tidu – siamo state convocate dal presidente del Consiglio regionale per discutere dell’introduzione della doppia preferenza nella legge elettorale; questo in seguito alle numerose iniziative intraprese dall’associazione e dal travolgente successo riscontrato sul tutto il territorio della Sardegna e che ha visto centinaia di comuni, sindaci, amministratori e amministratrici approvare una mozione per la doppia preferenza e mobilitarsi perché questa istanza fondamentale arrivi alle orecchie fino a ora sorde del Palazzo. Nonostante ciò e  le numerose rassicurazioni, a distanza di un mese ancora nulla è stato fatto. La Sardegna non si merita questo silenzio e tutte le persone che credono in una reale democrazia stanno perdendo la pazienza.»

«Sappiamo  che hanno la scusa già pronta: siccome c’è la Finanziaria tutto si blocca in attesa dell’approvazione della manovra – dicono ancora le tre coordinatrici dell’associazione “Meglio in Due” – proprio per questo pretendiamo che la riforma della legge elettorale sia discussa subito. La battaglia va avanti, non siamo disposte e con noi tutti quelli che in questi mesi ci stanno sostenendo all’ennesima presa in giro! Le promesse si mantengono. Dobbiamo permettere al prossimo Consiglio regionale di avere una rappresentanza democratica di uomini e donne. Cambiamo il modo di fare la politica non solo con una legge ma anche e soprattutto rispettando la volontà e le istanze di cui ci siamo fatte portatrici in questi mesi con la nostra battaglia per la doppia preferenza. Il palazzo ancora una volta non mantiene le promesse ma noi non ci fermeremo.»

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La VBA/Olimpia ha superato la Lombarda Motori Milano al tie-break nella prima partita del 2017: 3 a 2 (25-20, 23-25, 25-17, 18-25, 15-11).

Graziano Longu inizialmente ha presentato un sestetto diverso rispetto alle ultime partite del 2016: in coppia con Genna ha preferito Muccione a Crusca e al centro, per l’infortunio di Deserio, ha esordito il giovane Meleddu. Per il resto, solita diagonale Muccione-Dalmonte, con Usai altro centrale e Mocci libero.

La VBA/Olimpia ha iniziato a spron battuto, scattando avanti di 5 punti sul 16 a 11, vantaggio amministrato con disinvoltura e set chiuso sul 25 a 20.

Il secondo set è stato equilibrato, con la Lombarda Motori che è cresciuta ed ha messo in difficoltà la VBA/Olimpia soprattutto con il servizio. Si è arrivati nel finale sul punto a punto e due muri consecutivi hanno consegnato il parziale alla Lombarda Motori con il punteggio di 25 a 23.

Il terzo set ha registrato una pronta riscossa di Genna e compagni che, trascinati dal pubblico, hanno dominato il set dall’inizio alla fine, chiudendolo con un netto 25 a 17.

Nel quarto set, le parti si sono nuovamente invertite, con un’Olimpia irriconoscibile cche è scivolata sotto sull’8 a 16 e alcuni cambi effettuati da Graziano Longu hanno dato solo una leggera scossa alla squadra. Il risultato è tornato così nuovamente in parità con un netto 18 a 25 che ha portato le due squadre al tie-break.

Nel set decisivo, dopo qualche titubanza iniziale, la VBA/Olimpia ha preso in mano la situazione, trascinata da uno scatenato Dalmonte (alla fine il miglior realizzatore dell’incontro con ben 32 punti) e Genna (19), ed ha chiuso il match a suo favore con un netto 15 a 11.

VBA(Olimpia Sant’Antioco: Dalmonte 32, Genna 19, Usai 14, Muccione N. 14, Meleddu 2, Muccione R. 2, Longu F., Granara, Crusca, Mocci (L1) N.E.: Longu A., Puggioni, Deserio. Coach: Graziano Longu.

Lombarda Motori Milano: Galliani 17, Gritti 14, Malvestiti 14, Meneghello 10, Giampietri 8, Peslac 3, Peracchi, Taramelli (L1) n.e..: Focosi, Terpin, Chadtchyn, Montali. Coach: Oreste Vacondio.

La squadra di Graziano Longu si è confermata al quarto posto in classifica, con 24 punti, alle spalle della Pallavolo Saronno che ha vinto il big match con i Diavoli Rosa Brugherio al tie-break rimontando due set (22-25, 17-25, 26-24, 31-29, 15-12) e si è portata a quota 29, due punti avanti alla coppia formata dagli stessi Diavoli Rosa Brugherio e dalla Tipiesse Mokamore Bergamo che ha espugnato il campo della Pallavolo Olbia (ora al sesto posto con 19 punti) con il punteggio di 3 a 1 (20-25, 26-24, 25-27, 23-25).

La Pallavolo Sarroch ha vinto sul campo della Bocconi Sporteam Milano, 3 a 1 (19-25, 25-21, 14-25, 20-25), salendo a quota 16 punti, 8 avanti alla quota salvezza.

Sabato prossimo, alle 19.00, la VBA/Olimpia giocherà ancora in casa, contro lo Yaka Volley Malnate, e concluderà il girone d’andata sabato 21 gennaio, alle 17.00, con il derby di Olbia.

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Il generale Gianfranco Scalas è stato confermato presidente di Fortza Paris. L’assemblea per il rinnovo delle cariche, si è svolta ieri ad Assemini.

Tra gli obiettivi programmatici presentati dal confermato presidente, vi sono il riconoscimento della minoranza linguistica, l’attuazione della legge sui punti franchi e la continuità territoriale ed energetica.

Gianfranco Scalas, inoltre, ha lanciato un appello «a tutte le associazioni e i movimenti che condividono con noi queste rivendicazioni, per dire basta al deserto provocato dalle forze di centrodestra e di centrosinistra che hanno governato alternativamente l’Isola negli ultimi trent’anni», già accolto dal Movimento Zona Franca e da Cagliari Anno Zero di Giorgio Cugusi.

Su uno dei temi più dibattuti, i punti franchi, Gianfranco Scalas ha sottolineato che «non aver fatto la legge ha condannato a morte Portovesme, se ci fosse stato il porto franco nessuna multinazionale sarebbe andata via».

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Ieri sera, al palazzetto dello sport di Calasetta, nell’intervallo della partita di basket tra Automek Calasetta e Sef Torres (vinta dalla squadra di Simone Frisolone per 85 a 65), il sindaco Antonio Vigo e l’assessore dello sport Kicco Mercenaro, hanno premiato con una targa ed il gagliardetto del comune di Calasetta, l’atleta Alice Casula.

Alice Casula è una giovane cittadina di Calasetta che, per il secondo anno consecutivo, si è laureata campionessa italiana di windsurf nella categoria slalom. Ha solo 21 anni ma il suo sacrificio quotidiano l’ha condotta a raggiungere traguardi eccezionali che hanno portato il paese, e non solo, ad essere fiero di lei.

L’11 dicembre 2016, a Marsala, ha bissato il titolo conquistato nel 2015 e, nonostante i prestigiosi traguardi raggiunti, mostra grande umiltà e voglia di crescere sempre più.

E’ auspicabile che l’Amministrazione comunale di Calasetta possa riconoscerle anche un sostegno economico che le permetta di concretizzare progetti futuri, non solo personali, ma in grado di avere ricadute sulla stessa comunità.

Forza Alice… non c’è due senza tre!!!

Nadia Pische