19 November, 2024
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«Il Partito Democratico della provincia di Carbonia Iglesias sostiene la mobilitazione del coordinamento delle associazioni di protezione civile contro la mancata istituzione della struttura territoriale.»

Lo scrive in una nota Daniele Reginali, segretario del Partito Democratico di Carbonia Iglesias.

«E’ necessario che da parte della Regione ci sia un passo indietro e, come accaduto per Villacidro, si proceda anche per restituire al nostro territorio un importante servizio. Non è poi da sottovalutare che proprio il Sulcis Iglesiente – conclude Daniele Reginali – annovera le prime associazioni che sono state impiegate nella protezione civile in Sardegna.»

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Il termine per il pagamento dell’iscrizione all’Albo Autotrasporto è stato prorogato al 28 febbraio 2017.

«Con il Decreto Milleproroghe approvato il 29 dicembre scorso dal Consiglio dei Ministri, è arrivata la tanto attesa proroga al termine per il pagamento dell’iscrizione all’Albo Autotrasporto al 28 febbraio 2017. Uno slittamento che abbiamo chiesto ed ottenuto – commenta Giovanni Antonio Mellino, pente di Confartigianato Trasporto Sardegna – a fronte di una gravissima carenza che gli autotrasportatori hanno subito durante la procedura per registrarsi (per il terzo anno consecutivo) per poter eseguire il pagamento.»

Gli uffici nazionali e territoriali di Confartigianato, infatti, per tutto il mese di dicembre sono stati subissati da centinaia di segnalazioni da parte d’aziende di autotrasporto, commercialisti o agenzie di pratiche e che non riuscivano a completare il pagamento o ottenere risposte dai call center attivati dall’Albo per fornire assistenza.

Per questo motivo, attraverso il coordinamento nazionale delle sigle di rappresentanza dell’Autotrasporto Unatras (a cui aderisce anche Confartigianato Trasporti) è stato chiesto il rinvio e la stessa Presidente dell’Albo si era impegnata a ottenerlo all’interno del Milleproroghe.

Confartigianato Trasporti ha chiesto al Comitato Centrale dell’Ambo Autotrasporto di risolvere i problemi del sito, per consentire alle imprese di pagare la quota entro la nuova data.

«Siamo comunque soddisfatti del risultato ottenuto – conclude il presidente Mellino – che ha fatto tirare un sospiro di sollievo, almeno fino al 28 febbraio 2017, a migliaia di nostre imprese che hanno ben altre “gatte da pelare” che stare dietro ad una burocrazia sempre più soffocante e lontana. La competizione con i colleghi europei ed extra europei si misura anche in queste piccole cose che incidono non solo nei bilanci aziendali ma nel tempo che ci si deve dedicare che viene tolto alla progettazione e gestione del business.»

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Passare il pomeriggio dell’ultimo giorno dell’anno nel centro storico di Arzachena è sicuramente un’esperienza che, chi non conosce il luogo dovrebbe assolutamente fare.

Arzachena con 13.544 abitanti è il terzo comune più popolato della Gallura, situato tra Olbia (58.723 abitanti) e Tempio Pausania (14.342), i due comuni capoluogo dell’ex provincia di Olbia Tempio.

Il centro storico si snoda tra viuzze lastricate su cui si affacciano le case e le attività della cittadina, sollevando lo sguardo lungo la via principale si scorge una salita e in fondo la chiesa di Santa Lucia, dedicata alla santa protettrice della vista. Edificata grazie ad un ex voto pronunciato nel 1904 da un cittadino di Arzachena e benedetta nel 1937.

Ben 76 scalini per raggiungere il sagrato, conducono anche ad un belvedere mozzafiato da cui si gode il panorama del centro abitato, dei vigneti e degli orti, il tutto circondato da piante ed arbusti della macchia mediterranea.

La chiesa consta di tre navate e un abside con un altare centrale su cui si trova la statua di Santa Lucia risalente ai primi del ‘900.

Al suo interno, in questi giorni di feste natalizie, si può ammirare una mostra di presepi realizzati da associazioni e scuole primarie del territorio.

Intorno alla piazza principale del centro storico che si preparava ad accogliere il concerto della cantante Dolcenera, una serie di stand artigianali ed agroalimentari attendevano i visitatori per ammirare ed assaggiare i loro prodotti.

Tra loro Franca e Alberto di Birori che con “La natura in barattolo” ti accompagnano in un mondo di profumi e sapori all’insegna della genuinità… dalla crema di cipolla, di aglio, di carciofi, di peperoncino, arrivando al pesto e al patè di olive, dai corposi funghi porcini sott’olio a quelli essiccati da mani sapienti. Prodotti della madre terra che la simpatica coppia raccoglie e con grande passione trasforma in bontà per palati raffinati… dalle creme per crostini, alle marmellate sino ai liquori dal gusto sopraffino.

E che dire poi dei prodotti de “Su Carrettoneri” di Stefano di Orotelli… crema di formaggio, formaggio arrosto, pistoccu bagnato nel brodo di vitello o pistoccu in “pani frattau”, il tutto accompagnato dal tipico rosso cannonau. Sapori di un tempo, propri di un’entroterra ricco di tradizioni che rischierebbero di perdersi se non fosse per chi come loro si impegna a tramandarle.

E di tradizioni si parla anche quando si scopre l’arte del maestro Giuseppe Amato, un giovane di Sarule dalle mani d’oro… abile nella realizzazione di basso rilievi in granito ed oggetti come lampade e tavolini. Il marmo freddo e duro assume, dopo essere stato lavorato dall’artista, sembianze di morbidezza, le sue opere acquisiscono un’anima e catturano lo sguardo di chi si ferma ad ammirarle.

Poco più in là la macelleria Orecchioni-Filigheddu mette in mostra le sue carni provenienti da allevamenti liberi dove gli animali pascolano e si nutrono senza l’utilizzo di mangimi.

Massimo accoglie i suoi clienti spiegando come sono trattate le carni e quanto siano sani i prodotti in vendita, preparati con cura ed attenzione.

Un pomeriggio tra cultura e tradizione, condiviso con voi cari lettori, rinforza sempre più l’importante concetto della necessità di far conoscere i paesi del centro della Sardegna ai tanti turisti che vengono nella nostra isola per la bellezza delle spiagge e non sanno quanto di magico ci sia tra le campagne e i monti della nostra amata terra sarda.

Nadia Pische

                         

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Monta la protesta di molti cittadini di Carbonia per quella che considerano una nuova penalizzazione da parte del comune. Non bastava il trasferimento dell’ufficio cimiteriale nei locali dell’ex pretura in via 18 dicembre, stamane all’arrivo alla seconda entrata del cimitero, i visitatori hanno avuto la sorpresa di un bel muretto di blocchetti fresco di cemento, nato per impedire il transito delle auto sull’ultima parte costruita del camposanto. Le proteste si sono sollevate a gran voce da parte di coloro che, per questioni di salute, usufruiscono di quel tratto di strada sterrata per andare a portare i fiori ai loro cari utilizzando la loro auto.

La strada è stata bloccata per questioni di sicurezza: un manto sconnesso e tombini aperti potrebbero essere causa di incidenti. L’alternativa sembrerebbe essere quella di passare dall’ingresso principale ed usufruire della macchinetta a disposizione per tutta la giornata. Certo non è la stessa cosa che andarci in intimità o con la comodità della propria auto, ma se questa deve essere una sicurezza in più per il cittadino, non ci resta che apprezzare la decisione dell’amministrazione comunale che ha voluto mettere in sicurezza un tratto di strada a rischio.

Nadia Pische

 

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È nata ufficialmente ieri, secondo la legge regionale che l’ha istituita, l’Azienda per la tutela della salute che ha incorporato e fuso le otto aziende sanitarie locali. Insieme all’Azienda ospedaliera Brotzu, alle Aziende ospedaliero-universitarie di Cagliari e Sassari e all’Areus (Azienda regionale per l’emergenza-urgenza), l’Ats completa il nuovo quadro del sistema sanitario sardo.
«L’Ats rappresenta una sfida epocale» ha detto l’assessore della Sanità, Luigi Arru, a Sassari questa mattina per la presentazione ufficiale insieme ai vertici della nuova azienda unica e agli otto direttori delle aree socio sanitarie locali:
Di seguito l’organigramma completo della ATS Sardegna:
Direttore Generale: Fulvio Moirano
Direttore Sanitario: Francesco Enrichens
Direttore Amministrativo: Stefano Lorusso
ASSL di Sassari: Giuseppe Pintor
ASSL di Olbia: Pierpaolo Pani
ASSL di Nuoro: Andrea Marras
ASSL di Lanusei: Pino Frau
ASSL di Oristano: Mariano Meloni
ASSL di Sanluri: Antonio Onnis
ASSL di Carbonia: Maria Maddalena Giua
ASSL di Cagliari: Paolo Tecleme.
«Stiamo ridisegnando il sistema tenendo come riferimento l’interesse delle persone – ha detto Luigi Arru – e senza annunci. L’Azienda unica rappresenta principalmente uniformità dell’assistenza, qualità dei servizi ovunque e a parità di costi». L’assessore Arru ha ringraziato i commissari che per due anni hanno lavorato «in una situazione difficile, riuscendo a portare a casa risultati importanti. I direttori delle Assl non sono direttori generali – ha precisato – e sono stati scelti dal direttore generale Fulvio Moirano con una selezione pubblica e trasparente».
«Non sarà un percorso breve, ma i risultati arriveranno» garantisce Luigi Arru. Anche Fulvio Moirano ha sottolineato come occorrano almeno sei mesi per vedere i primi passi: «Occorre l’atto aziendale, quasi una sorta di statuto dell’Ats. Certamente sarà importante investire sulla formazione e sulle risorse umane, creando aree di coordinamento, confrontandoci attivamente con le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dei territori».

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Lo Stato alza bandiera bianca. Persegue in maniera ostinata e ossessiva gli equilibri di bilancio rinunciando a una delle funzioni fondamentali, garantire la coesione sociale, condannando di fatto le zone periferiche della nostra isola.

Ciò che sta accadendo negli ultimi anni in diverse aree della nostra Isola è dannoso e deleterio per la stessa sopravvivenza dei Comuni e  mina alla radice tutte quelle azioni messe in atto (regione e comuni) per contrastare il progressivo fenomeno dello spopolamento.

La politica di tagli portata avanti da Poste Italiane e dall’Inps, compromette decisamente servizi essenziali in territori già fortemente in crisi.

In particolare, in diversi comuni della Sardegna, le comunicazioni di ulteriore riduzione del servizio postale con la consegna della posta 3/2 volte alla settimana, rappresenta di fatto una sentenza in ultimo grado la cui causa è da ricercarsi nella legge di stabilità del 2015 che ha ridotto l’onere del servizio per garantire la sostenibilità economica.

Una politica che sostiene in pieno l’idea di privatizzare Poste Italiane a discapito del servizio offerto soprattutto in territori più disagiati e isolati.

A questo si devono aggiungere i tagli delle sedi Inps, con la smobilitazione a cui stiamo assistendo in questi giorni in diversi territori dell’isola, tra cui il Sarcidano Barbagia di Seulo.

E’ indispensabile che l’intero Consiglio regionale, la Giunta e i parlamentari sardi alzino la voce nei confronti del Governo nazionale per tutelare servizi fondamentali a cui non si può rinunciare, più in generale è da ripensare l’applicazione rigida del principio del pareggio di bilancio con la conseguente contrazione della spesa il tutto a discapito della vita reale di migliaia e migliaia di uomini e donne.

Eugenio Lai

Vice presidente del Consiglio regionale

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Moby potenzia le corse per la Nizza-Bastia. La Compagnia del Gruppo Onorato Armatori ha deciso di intensificare l’offerta presente per questa linea, primo collegamento del Gruppo Onorato Armatori tra due porti esteri, attraverso partenze supplementari che andranno sempre di più incontro alle esigenze dei viaggiatori.

Le nuove corse, che partiranno la sera e arriveranno la mattina seguente sia da Nizza che da Bastia, prenderanno il via oggi e proseguiranno fino al prossimo aprile.

Con Moby è possibile viaggiare su questa linea tutto l’anno, con prezzi per un adulto a partire da 27.75 euro (tutto incluso). Una grande offerta, grazie alla quale la Compagnia della Balena Blu permette ai suoi clienti di conoscere Nizza, città di storia, architettura, cultura, arte, creatività, con un clima che la rendono visitabile in ogni stagione dell’anno, e Bastia, racchiusa tra il mare e il suo promontorio roccioso, caratteristiche che la rendono meta particolarmente frequentata.

E le offerte per la Francia non finiscono qua. La Compagnia offre infatti minicrociere di quattro giorni per andare alla scoperta della Corsica. Da gennaio ad aprile Moby propone un viaggio di 4 giorni con offerte a partire da 99 euro che include tre pernottamenti in cabina, tre prime colazioni continentali e due cene al self-service (bevande analcoliche incluse).

I bambini fino ai 4 anni non compiuti viaggeranno gratis, mentre per la fascia che va dai 4 ai 12 anni è previsto uno sconto del 10% (tasse, diritti, oneri ed altri costi esclusi).

Un weekend lungo alla scoperta della meravigliosa Isola francese, con partenza da Nizza il venerdì sera e arrivo a Bastia la mattina successiva. Si parte il 13 gennaio, e da lì in avanti ogni fine settimana fino al 7 aprile, giorno dell’ultima partenza.

Il programma del viaggio prevede il primo giorno l’imbarco e la sistemazione in cabina, poi cena e partenza per Bastia. La mattina seguente, dopo l’attracco in Corsica, gli ospiti potranno scendere dalla nave e godere di un’intera giornata libera per lasciarsi incantare dagli splendidi paesaggi dell’Isola corsa. Il terzo giorno ci sarà ancora la possibilità di visitare Bastia e i suoi dintorni, i mercatini dell’antiquariato e i negozi di artigianato. L’imbarco per rientrare a Nizza avverrà la sera, quando la nave farà ritorno nella città francese dove l’arrivo è previsto la mattina successiva.

Una scelta, quella di sbarcare in Francia, grazie alla quale il Gruppo Onorato Armatori si conferma una volta di più leader nel Mediterraneo. Non a caso Moby è stata recentemente insignita per il terzo anno consecutivo del “Bollino Blu”, prestigioso riconoscimento dell’Istituto tedesco Qualità e Finanza. Un successo che la Compagnia ha conseguito grazie alla qualità dei tanti servizi offerti ai passeggeri: dalle cabine confortevoli e accessoriate, alle aree shopping, passando per gli show lounge, le piscine, i bar, i ristoranti, le pizzerie e una particolare attenzione rivolta alle famiglie, che con i Children World, ampie sale giochi dedicate ai bambini, possono godersi la traversata in relax.

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Il 2017 inizia male. Da oggi i 50 LSU della Sardegna, di cui la stragrande maggioranza nel Sulcis Iglesiente, non hanno rinnovata la norma per il loro utilizzo nei lavori di pubblica utilità nei Comuni e con essa la loro attività lavorativa che garantisce Servizi alla collettività, sostentamento economico e dignità.

Come spesso capita, soprattutto quando la politica si occupa dei problemi in modo sporadico e con scarsa azione sinergica,  ci si trova davanti a inefficienze ai vari livelli istituzionali ma soprattutto ad incongruenze e paradossi fra le normative.

Da una parte vi sono Leggi e Risorse, sia nazionali che regionali, dedicate alla stabilizzazione degli LSU nelle attività che svolgono proficuamente da lungo tempo per le amministrazioni comunali e, salvo appunto qualche inefficienza  locale, le altre norme che limitano le assunzioni negli EE.LL e che di fatto ne impediscono l’applicazione.

Ci si trova dunque davanti alla previsione, definizione di norme e impegno di risorse in capitoli che non possono di fatto produrre alcun effetto. Lo sanno bene i Comuni che peraltro in molte attività materiali per l’interesse della loro Comunità, da alcuni lustri riescono ad operare sole e quasi esclusivamente con quel bacino di lavoratori.

Occorre dunque una piena assunzione di responsabilità e collaborazione di tutti i livelli istituzionali per dare corso all’adozione di tutti quei provvedimenti, a partire dalla indispensabile ed urgentissima proroga per il 2017 dei progetti e finanziamenti per attività o Lavori Socialmente Utili in capo al Ministero del Lavoro, per consentire il prosieguo delle attività, del Lavoro e garantire la reale attuazione del processo di stabilizzazione dei lavoratori.

Roberto Puddu

Segretario Generale CGIL Sulcis Iglesiente

 

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La Giunta regionale ha approvato due progetti da oltre 400mila euro in tema di effetti di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. Redatti dall’Assessorato in collaborazione con Arpa Sardegna, prevedono un finanziamento statale di circa 426mila euro dal ministero dell’Ambiente. Alla base dei progetti l’importanza del monitoraggio e al controllo territoriale per proteggere la popolazione dall’esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. Lo spiega l’assessora Spano: «Il primo progetto riguarda l’aggiornamento del Catasto regionale degli impianti fissi generatori di campi elettromagnetici in modo che i dati contenuti relativi all’esposizione della popolazione siano direttamente fruibili dai cittadini senza doverli richiedere all’Amministrazione regionale. Il secondo – aggiunge l’assessore regionale dell’Ambiente – consentirà di avere una più approfondita conoscenza territoriale dei campi elettromagnetici a radiofrequenza e un aggiornamento delle metodiche di misura adeguate ai nuovi segnali per telecomunicazioni e alle nuove sorgenti».

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Il vino rosso Tìros di Siddùra ha vinto la medaglia d’oro al Terravino 2016, autorevole concorso internazionale che si è svolto in Israele. La giuria, composta da alcuni dei più importanti giornalisti internazionali del settore, ha premiato il vino più prestigioso di Siddùra: Tìros, infatti, è stato concepito proprio per questo tipo di competizioni di livello mondiale e il riconoscimento ottenuto a Tel Aviv attesta la validità del progetto impostato anni fa dal team della Cantina di Luogosanto. La medaglia d’oro è stata assegnata in seguito alle degustazioni effettuate dalla giuria che ha potuto valutare ben 615 vini, provenienti da 24 differenti Paesi: la qualità di Tìros ha saputo spiccare tra centinaia di altri vini rossi, tra cui alcune produzioni vinicole ritenute tra le migliori al mondo.

Da Israele arrivano anche altre due medaglie: il Cannonau Fòla 2014 e il Vermentino di Gallura totalmente barricato Bèru sono stati premiati con due argenti. Siddùra ha saputo rappresentare degnamente la millenaria cultura enologica della Sardegna: è stat, infatti, l’unica azienda isolana che ha ottenuto riconoscimenti in questa edizione di Terravino.

L’amministratore delegato di Siddùra, Massimo Ruggero, sottolinea: «Ritengo sia un bellissimo risultato vincere premi a Tel Aviv, considerando che la produzione di vino in Israele è di assoluto livello e il pubblico è composto da grandi intenditori. Per noi è un vero onore».

Il Tìros 2013 è risultato un vino particolarmente riuscito: progettato per vincere tra i grandi rossi di livello internazionale, quest’anno ha saputo convincere anche la qualificatissima giuria del Decanter di Londra, ottenendo l’ambita medaglia d’oro del concorso più importante in assoluto dell’enologia. Il 2016 di Siddùra è stato un anno decisamente positivo e lo dimostrano i premi vinti: oltre ai risultati eccezionali conseguiti dal Tìros, anche il Cannonau Fòla e il Cagnulari Bàcco hanno guadagnato medaglie d’oro all’International Wine Challenge, al Concours de Bruxelles e al Berliner. Il Vermentino Maìa 2014, invece, ha ottenuto le medaglie d’oro sia al Mundus Vini in Germania, sia al Concours de Bruxelles.