19 November, 2024
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La Centrale regionale di committenza ha pubblicato sul Sistema Dinamico d’Acquisizione della Pubblica Amministrazione l’appalto per la fornitura di prodotti farmaceutici, prima iniziativa a carattere unitario per tutte le Aziende sanitarie del territorio regionale.
La procedura, volta all’affidamento della fornitura di prodotti farmaceutici utilizzati sia in ambito ospedaliero che nella distribuzione territoriale, è suddivisa in 1.765 lotti per un valore complessivo di un miliardo 352 milioni 583mila euro (IVA esclusa) e si inserisce nell’ambito delle iniziative che il soggetto aggregatore regionale ha pianificato nel periodo 2016-2017, con l’obiettivo di contribuire alla razionalizzazione della spesa sanitaria.
«Si tratta – spiega l’assessore degli Enti Locali Cristiano Erriu – di una realtà ormai consolidata che consente alla Regione, nelle sue diverse articolazioni, e a tutto il sistema pubblico allargato, compresi gli enti locali, di conseguire notevoli risparmi ed economie di scala nonché di percorrere la strada tracciata ormai da tempo di un modello di acquisizione di beni e servizi aperto e trasparente in linea con gli indirizzi dell’Anac. A questo modello guardano da tempo le imprese sarde più attente e dinamiche per le quali si aprono ulteriori opportunità di crescita e di sviluppo.»
La Centrale regionale di committenza, designata dal Presidente della Regione quale soggetto aggregatore che opera nell’ambito dell’Assessorato degli Enti locali – Direzione generale degli Enti locali e Finanze, nel corso del 2016 ha indetto sei iniziative destinate alle Aziende sanitarie, agli enti locali e alle altre Amministrazioni pubbliche del territorio regionale. Tali iniziative hanno interessato principalmente sei categorie merceologiche: vigilanza e portierato (importo a base d’asta di 83 milioni 435mila euro), ausili per incontinenza (31 milioni 656mila euro), vaccino antinfluenzale (un milione 231mila euro), medicazioni generali (otto milioni 631mila euro), carta e cancelleria (quattro milioni 205mila euro) e quest’ultimo sui farmaci. Inoltre, sono state bandite altre 18 procedure di gara per l’approvvigionamento di beni e servizi sopra la soglia di rilevanza comunitaria su delega di diverse Direzioni generali dell’Amministrazione regionale.
Si registra un crescente ricorso al Mercato elettronico regionale gestito dalla Centrale di committenza che è stato utilizzato da circa 280 Amministrazioni di tutto il territorio regionale, le quali mediante il ricorso alla piattaforma di e-procurement SardegnaCAT hanno bandito complessivamente oltre tremila procedure di gara. L’intensa attività svolta nel corso del 2016 dalla Centrale regionale di committenza afferma il ruolo strategico che la stessa assume nel contesto regionale, nonché di superamento della fase di start-up della struttura.

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Due spettacoli in un’unica serata all’insegna delle risate e della musica. Venerdì 6 gennaio va in scena all’Auditorium comunale di piazzetta Dettori a Cagliari “Doppio colpo alla Befana”: alle ore 18.30 il duo comico Umami sarà protagonista dello spettacolo “Improvvisa all’improvviso” e alle ore 21.30 sarà la volta del gruppo vocale Cinquetto con “Cinquetto tirato a lucido: il concerto che sconcerta”. Il biglietto di ingresso per entrambi gli spettacoli, organizzati da Lucidosotile, costa 15 euro, 10 invece se si vuole assistere ad un unico spettacolo. I biglietti saranno ritirabili esclusivamente il 3, il 4 e il 5 gennaio dalle 16.30 alle 20.00 presso la sede della compagnia LucidoSottile all’ExArt di piazzetta Dettori 9. 

“Improvvisa all’improvviso: per talenti del dopodomani”, scritto e interpretato dal duo comico Umami (composto da Silvia Loche e Consuelo Melis) è una gara, un match sul filo del rasoio che vede le protagoniste coinvolte in una sfida dai tempi serrati. Uno strampalato presentatore e le sue “girls” conducono le protagoniste e il pubblico di una discutibile emittente televisiva attraverso la finale del programma “Improvvisa all’improvviso” che le vede combattere a colpi di comicità. Il colpo di scena finale lascerà tutti di stucco!

Adatto ai bambini e agli adulti, questo stravagante talent condurrà il pubblico tra gag e riflessioni sul nostro tempo, un tempo farcito di televisione e di momenti trash, per talenti che non un domani, ma forse in un lontano dopodomani, troveranno spazio per una possibile carriera. Lo spettacolo (allestito con la supervisione de Le Lucide) si avvale della voce registrata di Felice Montervino, dei costumi di Sami Lo Giudice, del light design di Luca Carta e delle musiche di Davide Sardo.

È invece un viaggio musicale tra swing, pop, rock, gospel, soul e classico quello che verrà proposto a partire dalle ore 21.30 nello spettacolo “Cinquetto tirato a lucido: il concerto che sconcerta”, scritto da Tiziana Troja e Maurizio Temporin e diretto da Tiziana Troja, con i costumi di Filippo Grandulli e il light design di Luca Carta. In scena il gruppo vocale Cinquetto (composto da Carla “Dottoredda” Caredda, Federico “Federique” Melis, Stefano “Oni” Onano, Daniela “La Riccia” Pibiri e Alessandro “Panda” Ragatzu), è protagonista di un concerto scoppiettante continuamente interrotto da incidenti, gag, baruffe fra i protagonisti che, brano dopo brano, scopriranno i loro caratteri, i loro vizi, le loro manie, le idiosincrasie attraverso dialoghi ironici e dissacranti. Un mescolarsi di voci e pianoforte, melodie e cori, con un ensemble che già con il nome esprime il suo carattere carico di brio e leggerezza.

Il Cinquetto nasce nel 2008 dall’idea di Carla Caredda, Daniela Pibiri, Alessandro Ragatzu e Stefano Onano i quali, cresciuti artisticamente insieme in ambito corale, decidono di unirsi per creare un gruppo vocale. Il gruppo si consolida in una formazione a cappella e nel 2012, con l’ingresso del pianista Federico Melis, consolida il proprio progetto musicale. Ora questo nuovo spettacolo segna un nuovo passo in avanti nella ricerca artistica del gruppo.

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«Mentre a livello nazionale è annunciata come una vera e propria stangata quella degli aumenti previsti per il nuovo anno – aumento sui costi di energia elettrica, trasporti, gas, tariffe postali e servizi bancari – i cittadini del Sulcis Iglesiente “godranno” si fa per dire… di aumenti specifici decisi dall’amministratore straordinario del nuovo ente territoriale di area vasta. La “Provincia Sud Sardegna”, infatti, ha deciso unilateralmente l’aumento di diverse imposte: che spaziano tra le Trascrizioni di proprietà dei veicoli, Tasse sui rifiuti, Tasse sull’occupazione di spazi pubblici e anche delle imposte sulle assicurazioni Rcauto. Aumenti con effetto 1 gennaio 2017.»

Lo si legge in una nota diffusa da Paolo Bullegas, presidente provinciale e Dirigente Nazionale dell’associazione di categoria degli Agenti di assicurazione

«Per quanto riguarda le assicurazioni, lo scorso 21 novembre sul sito del MEF, Dipartimento delle finanze, è stata pubblicata la delibera n. 45 dell’amministratore straordinario, Giorgio Sanna, della Provincia Sud Sardegna con la quale si rende nota la disposizione di aumento dell’imposta provinciale sulla Rcauto decisa il 27 ottobre – si legge ancora nella nota -. Il vituperato provvedimento che interessa tutti gli automobilisti del Sulcis Iglesiente, aumenta del 28 percento le imposte sulle assicurazioni (dal 12,5% al 16%) ed è legato al D.Lgs. 68/2011, che da la facoltà alle province a statuto ordinario di variare l’aliquota base (12,5%) in diminuzione o in aumento nella misura non superiore a 3,5 punti percentuali. L’Amministratore straordinario Giorgio Sanna ha optato per l’aumento massimo consentito, ed è così che gli automobilisti della provincia più povera d’Italia si troveranno a far fronte al rincaro più elevato d’Italia per provvedere ad assicurare i propri veicoli.»

Il provvedimento andrà ad impattare su un parco circolante nel Sulcis Iglesiente di circa 92.000 veicoli, di cui 73.500 autovetture, 7.500 autocarri, 9.600 motocicli-motocarri e 1.400 altri veicoli. La stima di questo ulteriore balzello è valutata dallo SNA – Sindacato Nazionale Agenti – di circa 1.200.000 euro a carico degli automobilisti Sulcitani.

«L’amministrazione pubblica, ancora una volta, ha mostrato assoluta indifferenza sulla seria situazione di disaggio economico vissuto nel territorio – commenta sconsolato Paolo Bullegas -. Dalla nostra provincia attendevamo una presa d’atto della situazione e conseguentemente un intervento inverso, ovvero la riduzione delle imposte e non certo di aumento. L’aumento si estenderà pure alle assicurazioni scadute nel 2016, ma rinnovate nel 2017.»

«A nulla è servita la corale protesta e il documento stilato nel corso dell’assemblea organizzata dallo Sna e tenutasi a San Giovanni Suergiu, alla quale hanno partecipato i sindaci del territorio, le forze sociali sindacali, del mondo imprenditoriale, nonché le associazioni degli automobilisti e dei consumatori. Il documento unitario trasmesso alla Regione e alla provincia dai presidenti delle Unioni dei Comuni del Sulcis e Metalla e Mare è rimasto lettera morta, così come la richiesta d’incontro.

Una possibile conseguenza dell’aumento delle imposte – conclude la nota del Sindacato Nazionale degli Agenti di Associuazrione -, potrà riverberarsi sull’aumento dei veicoli circolanti privi di garanzia assicurativa con le ovvie conseguenze sociali.»

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La Giunta comunale di Iglesias ha approvato l’attivazione di una manifestazione di interesse da parte degli imprenditori già titolari di posteggio all’interno del mercato civico e da operatori economici esterni allo stesso, con lo scopo di individuare le caratteristiche merceologiche, da impegnare nei posteggi disponibili e all’utilizzo di uno o più spazi da destinare alle consumazioni sul posto dei prodotti che vengono preparati all’interno del Mercato Civico. Prima che gli stessi spazi possano essere messi a bando.

La Giunta Gariazzo ha approvato anche il rifacimento dell’intera pavimentazione del mercato civico, con circa 70.000. Il progetto prevede una più moderna e igienica pavimentazione in resina ma anche l’intera imbiancatura esterna dello stabile.

Ne dà comunicazione, l’assessore delle Attività produttive, Sport e Patrimonio, Alessandro Pilia.

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Dopo la convincente vittoria casalinga sull’Auxilium Torino (96 a 64), la Dinamo Banco di Sardegna ha confermato a Venezia di essere ritornata grande protagonista della regular season della A1 di basket, superando nettamente l’Umana Reyer, una delle squadre più in forma, seconda in classifica alle spalle di Milano, con il largo punteggio di 84 a 71 (primo tempo 41 a 34), nell’anticipo della 14° giornata di andata.

I ragazzi di coach Pasquini, avanti fin dai primi 10’, chiusi sul punteggio di 21 a 17, hanno trovato il primo allungo importante già nel secondo quarto, andando negli spogliatoi sul +7. La Dinamo ha poi confezionato l’impresa con un terzo quarto stellare, con un parziale di 24 a 16 che ha spento definitivamente ogni possibilità di rimonta veneziana. L’ultimo quarto, iniziato con 15 punti di vantaggio (65 a 50), sono stati una formalità, fino al conclusivo 84 a 71.

Nella Dinamo, con quattro uomini in doppia cifra, è stato fondamentale l’apporto dei due veterani italiani nel primo tempo, Jack Devecchi, uscito dopo 6′ per un problema fisico, Brian Sacchetti (9 punti e 7 rimbalzi) e Lorenzo D’Ercole autore di due triple importantissime. Determinante ai rimbalzi l’apporto di Tau Lydeka, e in attacco quello di Darius Johnson Odom (14 punti, 4 assist e 5 falli subiti), David Bell (10 punti e 65 assist), Dusko Savanovic (10 punti e 3 assist), la cui sfida con Peric ha infiammato il pubblico, Gani Lawal (11 punti, 5/6 da 2 e 5 rimbalzi) e Rok Stipcevic (8 punti e 4 falli subiti).

La Dinamo tornerà in Sardegna lunedì, per preparare la sfida della Basketball Champions League in programma mercoledì, alle 20.30, con la corazzata greca dell’Aek Atene.

«Abbiamo fatto una grande partita sulla falsa riga di quella di con Torino di pochi giorni fa – ha commentato Federico Pasquini a fine match -, siamo stati bravi a eseguire quello che dovevamo fare contro una grande squadra come la Reyer, che arrivava in un momento di grande fiducia soprattutto in casa. Sapevamo che la chiave era imporre il nostro ritmo in attacco a prescindere dalle loro difese, visto che Venezia può cambiare spesso, andare avanti ed eseguire all’interno dei nostri sistemi nonostante le loro scelte difensive. Siamo stati bravi nell’approccio all’inizio del terzo quarto, perché era lì che pensavo si facesse la partita: dopo cinque minuti, dopo una loro bella partenza con il loro ritmo difensivo e offensivo, siamo stati bravi a riprendere ad eseguire il copione del primo tempo. Aver chiuso gli ultimi 5’ con parziale 17-7 e chiudere avanti di 15 al 30’ ci ha permesso di fare un quarto quarto controllato. Complimenti ai miei ragazzi – ha concluso il coach sassarese -, ora guardiamo avanti.» 

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Con le nuove nomine decise tre giorni fa dal manager unico della sanità sarda, Fulvio Moirano, dei direttori generali delle otto aree socio-sanitarie (Assl) istituite con la riforma proposta dalla Giunta, si è concluso il mandato della Direzione generale della ormai ex ASL 7 di Carbonia, e il dott. Antonio Onnis, la dott.ssa Fannì Pittau e il dott. Silvio Maggetti hanno espresso ai dirigenti, ai dipendenti, agli operatori, ai collaboratori dell’azienda, al Collegio sindacale, ai Medici di Medicina Generale, ai Pediatri di libera scelta, agli specialisti ambulatoriali, ai Medici di continuità assistenziale, alle Organizzazioni Sindacali, alle Associazioni, ai Sindaci, e a tutti gli interlocutori dell’Azienda un ringraziamento «per l’impegno e la dedizione con cui, in questi anni, hanno contribuito al raggiungimento degli importanti obiettivi aziendali».

I tre dirigenti, ai quali dal 2 gennaio 2017 subentrerà Maria Maddalena Giua, 61 anni, laureata in Giurisprudenza, Dirigente Amministrativo a tempo indeterminato, Responsabile della struttura complessa “Area Amministrativa Territoriale” alla Asl 8 di Cagliari. hanno scritto una prima lettera di saluto a dipendenti, collaboratori, organizzazioni ed associazioni, ed una seconda lettera ai sindaci dell’ex provincia di Carbonia Iglesias, che pubblichiamo integralmente.

A tutti i dipendenti e collaboratori della ASL 7

Agli MMG e PLS

Agli specialisti ambulatoriali

Ai medici di continuità assistenziale

Al collegio sindacale

Alle Organizzazioni Sindacali

Alle Associazioni

Carbonia, 30 dicembre 2016

Carissimi, si conclude il mio mandato da Commissario Straordinario alla ASL di Carbonia,e non senza commozione, desidero esprimere ai dirigenti, ai dipendenti, agli operatori, ai collaboratori dell’azienda, ai Medici di Medicina Generale, ai Pediatri di Libera scelta, agli Specialisti ambulatoriali, ai Medici di continuità assistenziale e al Collegio sindacale un grazie di cuore per l’impegno e la dedizione con cui, in questi anni, hanno contribuito al raggiungimento degli importanti obiettivi aziendali. Un ringraziamento, pieno di stima e grande affetto, che condivido con la Dott.ssa Fannì Pittau, Direttore amministrativo, e il Dott. Silvio Maggetti, Direttore Sanitario, che con me hanno collaborato in questo percorso di direzione dimostrando capacità professionali ed umane straordinarie. Insieme a loro, a tutti i dipendenti e collaboratori, si è cercato di perseguire obiettivi nell’interesse prioritario degli utenti, attraverso la costruzione di un’Azienda più moderna ed efficiente, talvolta anche con l’assunzione di scelte difficili e sofferte spesso in contesti complicati. Straordinario e decisivo in questo percorso il contributo delle Organizzazioni sindacali e delle Associazioni, che salutiamo e ringraziamo, con cui è stato sempre aperto e vivo il confronto e con le quali – se talvolta si sono accesi i toni delle discussioni e dei dibattiti – mai è mancato il rispetto reciproco e la consapevolezza di agire per il bene della comunità del Sulcis Iglesiente. Credo che il percorso sia avviato, per la riqualificazione dei servizi sanitari del territorio, per la riorganizzazione della rete ospedaliera, per l’ammodernamento tecnologico e strutturale; il mio auspicio per per tutti voi, per gli utenti dei nostri servizi e per tutti i cittadini della Provincia è che si possa proseguire in questo cammino e che il Sulcis Iglesiente possa avere il ruolo che merita nel contesto della nascente ATS regionale: servizi eccellenti, specialità mediche e chirurgiche all’avanguardia capaci di attrarre pazienti da tutta la Sardegna; le professionalità non mancano di certo, ma è chiaro che è necessario il giusto supporto organizzativo e gestionale.

Buon lavoro a tutti e buon 2017

f.to Dott. Antonio Onnis Dott.ssa Fannì Pittau Dott. Silvio Maggetti

 

Ai Signori Sindaci Provincia di Carbonia Iglesias

Carbonia, 30 dicembre 2016

Egregi Sindaci, al termine del mandato di questa direzione aziendale cogliamo l’occasione per mandare un saluto e un ringraziamento ai Sindaci della Provincia di Carbonia Iglesias che in questi anni attraverso la conferenza sociosanitaria hanno dato un fondamentale e prezioso contributo per la gestione della sanità in questo territorio. Siamo convinti che l’ascolto dei territori sia elemento imprescindibile per accompagnare ogni azione riformatrice (a maggior ragione quando le riforme riguardano aspetti sanitari), e che i Comuni – sempre in prima linea nel rapporto con i cittadini – siano i più attenti e capaci nel captare e comprendere i bisogni e le difficoltà delle comunità. Siamo inoltre convinti che salute e sviluppo territoriale debbano procedere nella stessa direzione, che non esista l’una senza l’altro, e che solo insieme possano creare importanti e significative sinergie capaci di assicurare una buona qualità di vita agli abitanti di questo territorio. In quest’ottica abbiamo improntato la nostra gestione, che non ha mai evitato il confronto con le istituzioni cittadine, talvolta anche con discussioni accese, in contesti non sempre favorevoli con risorse contingentate e con la necessità di garantire servizi sanitari di qualità. Sento dunque il dovere di ringraziarvi per il sostegno che ci avete dato nelle decisioni importanti, e per la sensibilità e l’attenzione con cui ci avete aiutato a risolvere tanti e importanti problemi. Siamo certi che, anche grazie al percorso avviato da questa Direzione per la riqualificazione dei servizi sanitari, per la riorganizzazione della rete ospedaliera, per l’ammodernamento tecnologico e strutturale, questo territorio e i suoi Amministratori abbiano le potenzialità, le capacità e le professionalità per affrontare le problematiche sanitarie e rendere il Sulcis Iglesiente più forte e attrattivo nel contesto regionale e non nascondiamo un certo rammarico per non poter più partecipare a rendere concreta questa visione. Nella certezza che vi siano altre opportunità, in futuro, per lavorare di nuovo insieme, e per sviluppare e realizzare progetti ed idee per la crescita del Sulcis Iglesiente, cogliamo l’occasione per augurarvi Buon lavoro e Buon 2017

F.to Il Commissario Straordinario, Dott. Antonio Onnis

Il Direttore Amministrativo Dott. Fannì Pittau

Il Direttore Sanitario Dott. Silvio Maggetti

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Simona Deidda (di Domusnovas) e Stefania Mocci (di Quartucciu) si sono unite civilmente il 1 ottobre a Domusnovas. A celebrare il rito, leggendo alla coppia i commi dell’articolo 1 della Cirinnà (la legge 76 del 2016), è stato il sindaco Massimo Ventura.

La trasmissione Stato Civile di Rai3 ha dedicato loro parte della prima puntata, ritrasmessa il 26 dicembre. Da quel giorno la coppia sarda è stata vittima di cyberbullismo con pesanti minacce ed insulti omofobi e di attacchi mediatici, perché la figlia di Stefania, Desireè di 12 anni, avuta da un precedente matrimonio, vive con le due donne in quella che orgogliosamente la coppia chiama “famiglia arcobaleno”. Hanno dovuto anche bloccare il profilo twitter Husteron proteron che aveva il logo de Il Popolo della Famiglia.

«E’ inquietante – sostiene il presidente nazionale Mario Marco Canale di Anddos la notizia riportata da Adnkronos sollevata dal quotidiano PRIDE Online che denuncia le incredibili minacce sul web ricevute da Simona e Stefania, una coppia protagonista della trasmissione “Stato Civile”. Il discorso d’odio sul web è una delle ultime frontiere che ci troviamo ad affrontare nella lotta alle discriminazioni, come dimostra anche il recente incontro con associazioni ed istituzioni promosso dal ministro Orlando. Le parole sono pietre: “urlare” sui social a due persone che andrebbero fucilate per la loro omosessualità è il modo migliore per generare sofferenza e per armare la mano dei violenti. L’Italia ha bisogno di riprendere seriamente un dibattito sulle discriminazioni e sull’estensione della legge Mancino-Reale anche all’omo-transfobia, superando la proposta limitata e inefficace che giace da tre anni in Senato. La libertà di espressione è per noi un valore inestimabile, così come lo è anche il diritto di ogni persone di vivere, liberamente, la propria identità, la propria vita, i propri amori. Tra la libertà di parola e l’incitazione all’odio, il diritto internazionale, le Nazioni Unite e l’Unione Europea hanno stabilito da tempo un confine ben preciso. Nel nostro Paese, come in pochi altri ormai del mondo che può definirsi democratico, si fa fatica ad applicare questo concetto anche al discorso d’odio contro le persone LGBTI. Ribadiamo, pertanto, la nostra disponibilità a collaborare con il ministero della Giustizia per monitorare con attenzione l’impatto del discorso d’odio omofobo sulla nostra base associativa e sulla comunità LGBTI. Per la prima volta, infatti, il ministero ha mostrato di voler affrontare il tema del discorso d’odio dal punto onnicomprensivo dei diritti umani, includendo quindi il razzismo, il sessismo, le discriminazioni culturali e religiose e l’omotransfobia. Confidiamo, quindi – conclude il presidente nazionale Mario Marco Canale di Anddos -, anche in un impegno del ministro per riaprire un percorso politico che muova in questa direzione.»

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E’ stato firmato venerdì, a Cagliari, un Accordo tra Regione e organizzazioni sindacali rappresentative dei lavoratori del Parco Geominerario. L’incontro, presieduto dal Capo di gabinetto della Presidenza Filippo Spanu, è stato convocato per fare il punto sui prossimi passaggi di attuazione della legge adottata dal Consiglio Regionale il 22 dicembre scorso (la n. 34), che ha disegnato un percorso per i lavoratori durante il “periodo ponte” che intercorre dal prossimo 1 gennaio fino alla conclusione delle procedure ad evidenza pubblica. A seguito di tali procedure, verrà individuato il soggetto imprenditoriale a cui sarà affidato il Piano del Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna, e che dovrà farsi carico degli stessi addetti attualmente parte del bacino occupazionale.
La riunione, aperta dal vicepresidente della Regione Raffaele Paci, ha visto l’intervento del capogruppo del Partito democratico in Consiglio Regionale Pietro Cocco, primo firmatario della legge approvata dall’assemblea legislativa sarda.
La Giunta regionale – è stato detto ai rappresentanti sindacali – già nelle ore immediatamente successive all’approvazione della legge, ha costituito e riunito un gruppo di lavoro tecnico che è già all’opera per la gestione dei prossimi passaggi. Con l’accordo di oggi, Regione e sindacati hanno ricostituito il Tavolo partenariale che, nei prossimi mesi, seguirà puntualmente l’iter della vertenza.
La Giunta, inoltre, ha condiviso con i rappresentanti sindacali le azioni da recepire in una delibera che sarà adottata dall’esecutivo nei primi giorni del nuovo anno. Tale atto, in particolare, si occuperà dell’individuazione puntuale dei lavoratori interessati e della quantificazione dei tempi della loro presa in carico e profilazione da parte dell’Aspal (che dovrà concludersi entro il 1 marzo del 2017).
Saranno, inoltre, precisate le modalità e la tempistica attraverso cui la Regione integrerà l’indennità Naspi, nell’ottica della continuità reddituale sempre garantita dall’esecutivo (e su cui anche la Legge Regionale 34 ha statuito), e verranno definiti i tempi necessari per arrivare, sempre da parte dell’Aspal (individuata come stazione appaltante) a concludere le procedure ad evidenza pubblica per la scelta dell’aggiudicatario del nuovo Piano per i lavoratori del Parco Geominerario. La Regione, al fine di garantire il rispetto delle tempistiche preventivate, rafforzerà le strutture amministrative coinvolte dal procedimento e studierà modalitá di attuazione di possibili fuoriuscite volontarie di addetti dal bacino occupazionale. Saranno inoltre definite le modalità di inserimento – con contratto a tempo determinato -, dei lavoratori in Igea e presso i Comuni o gli Enti Pubblici che hanno nei loro territori cantieri aperti (che già impiegavano parte dei lavoratori), nonché le modalità di presentazione dei piani di attività, da parte degli stessi enti che prenderanno in carico gli addetti. La delibera conterrà anche un’analisi delle tipologie contrattuali da applicare alle maestranze e di come verrà definito il collegamento tra le strategie di sviluppo del Parco Geominerario e l’attività degli addetti interessati dall’accordo.
Regione e sindacati, infine, hanno concordato che, a seguito della deliberazione della Giunta, verrà definito un puntuale programma dei lavori del Tavolo Partenariale.

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L’on. Edoardo Tocco (FI) boccia la nomina dei nuovi direttori generali nelle aziende sanitarie della Sardegna.

«Siamo di fronte all’ennesima spartizione di poltrone che non produrrà certo il miglioramento della sanità in Sardegna – denuncia Edoardo Tocco, vice presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale. Con l’avvento della Asl unica si auspicava un cambio di marcia, con la semplificazione nelle procedure di nomina dei direttori delle aziende, orientate a misure di razionalizzazione che garantissero un più alto livello di tutela della salute, visto che il manager dichiarò che avrebbe scelto in base a specialità e competenze. Tantissimi nuovi direttori non conoscono le difficoltà dei territori assegnati. E’ poi complicato amministrare aziende con bacini d’utenza di migliaia di cittadini, con dirigenti che hanno un orizzonte temporale nella nomina molto stretto e sempre provvisorio e quindi soggetti alle oscillazioni del tempo. E’ ora di nominare figure seguendo stringenti criteri di merito e di competenza.»

Edoardo Tocco invoca indipendenza delle nomine in sanità dalla politica. «Il nuovo giro di nominati non appare, infatti, nell’assoluto interesse dei cittadini – conclude il vice presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale -. I vecchi commissari dopo tanti rinnovi sono stati accantonati, con scelte dettate ancora una volta da sole logiche politiche».