Roberto Puddu (CGIL): «Gli ex Lsu devono essere stabilizzati negli Enti dove hanno prestato la loro opera oppure vanno individuate altre soluzioni».
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Questa mattina si è tenuta la riunione convocata dall’Assessorato al Lavoro della Regione, sulla problematica inerente la situazione dei 52 Lavoratori Socialmente Utili della Sardegna di cui 37 operanti negli EE.LL. del Sulcis Iglesiente.
La Regione ha confermato il proprio impegno per tentare di ottenere la proroga della convenzione, che com’è noto è di totale competenza del Ministero del Lavoro, ma per la quale è condizione indispensabile la formalizzazione da parte delle Amministrazioni locali di un preciso e specifico piano di stabilizzazione dei lavoratori. Inoltre che sono confermate e disponibili le risorse per la stabilizzazione con la copertura totale dei costi per 3 anni e di ulteriori 2 al 75%.
I Sindaci presenti, il Presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis e la ex Provincia di Carbonia Iglesias, hanno evidenziato che, per loro, le maggiori criticità oltre quelle di natura economica, derivano dalle limitazioni normative relative alle possibilità assunzionali e di impossibilità per gli Enti Locali al superamento delle spese del personale. Situazioni che per alcune di esse impedirebbero totalmente le possibilità di assumere i lavoratori, mentre altre avrebbero la possibilità di operare solo per un numero limitato.
Per parte nostra abbiamo evidenziato che questi lavoratori sono utilizzati, praticamente senza oneri, dalle amministrazioni locali da oltre 20 anni e che tale pratica deve avere finalmente un termine con l’assunzione e con la piena garanzia lavorativa, retributiva e contributiva. Cioè con la stabilizzazione negli Enti dove hanno prestato la loro opera oppure, nel caso in assenza della loro volontà, individuando altre soluzioni e con l’utilizzo delle stesse risorse.
Abbiamo poi sollecitato la valutazione e verifica della possibilità di parificare alcune norme già vigenti per alcuni Enti, che di fatto derogano alle regole sulla capienza degli organici e soprattutto alla capienza del costo del personale, legata appunto alla precisa stabilizzazione di queste unità lavorative. Infine abbiamo richiesto un ulteriore coinvolgimento con un’altra chiamata precisamente dedicata ai Sindaci interessati e non presenti alla riunione.
In definitiva l’assessore ha raccolto le sollecitazioni con l’impegno a verificare la possibilità di intervenire nel verso delle limitazioni normative e insieme, le prime formali disponibilità dei presenti, alle quali (si spera) facciano seguito altre almeno nella misura che gli permettano di relazionarsi con motivazioni convincenti nei confronti del Ministero del Lavoro per ottenere l’indispensabile proroga e con il quale è già prevista una precisa interlocuzione la prossima settimana.
La riunione si è dunque chiusa con l’aggiornamento da effettuarsi a valle della determinazione positiva o negativa delle interlocuzioni con il Ministero.
Roberto Puddu
Segretario CGIL Sulcis Iglesiente
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