Si è tenuta stamane l’inaugurazione dell’anno infermieristico 2017.
[bing_translator]
Si è tenuta stamane l’inaugurazione dell’anno infermieristico 2017.
Due saranno gli argomenti principali che saranno declinati nel corso dell’anno:
a) l’ingresso della ASL 7 Carbonia in ATS Sardegna con la costituzione dell’Area Socio Sanitaria Locale di Carbonia che governerà i 140.000 residenti del Sulcis Iglesiente.
b) La revisione del Codice di Deontologia Infermieristica e dei principi che regolano l’esercizio professionale e i rapporti con i cittadini.
Sul punto a), oggetto del dibattito odierno, registriamo la partecipazione di sindaci e politici regionali del territorio, di sindacati e associazioni e dipendenti della ex ASL 7 che hanno convenuto, unitamente al Collegio IPASVI, di ritenere definitivamente superato il dualismo geo politico, perdente, Carbonia verso Iglesias e di cooperare ad ogni occasione utile al rafforzamento del mantenimento di una risposta assistenziale adeguata alla domanda di salute del territorio.
Quali servizi mantenere, quali servizi chiudere, quali servizi creare sarà una sollecitazione che verrà via via portata all’attenzione del management della ASSL, della ATS Sardegna e dell’Assessorato alla Salute, perché gli operatori sanitari e i cittadini non restino impigliati nella “stessa” rete del disservizio palese o latente, e rispondendo i primi in termini di responsabilità e i secondi in termini di salute.
E per avere ben chiaro il contesto nel quale operatori, cittadini e amministratori si trovino ad agire, si è ritenuto di dover sollecitare con determinazione la Regione alla condivisione del quadro epidemiologico, senza il quale non sarà che parziale la conclusiva analisi e sintesi delle cose da fare come farle e dove farle e chi debba farle nel Sulcis Iglesiente.
Sulle battaglie di contenuto e di tema nelle sedi istituzionali, si è posta l’attenzione sul ruolo insostituibile dei rappresentanti politici nelle amministrazioni regionali e locali: sono loro il primo punto di riferimento per il cittadino se, come si ritiene debba essere, si guarda alla politica come impegno e patto con il territorio per quanto si intenda proporre di fare nei confronti della comunità in senso lato, prescindendo dall’appartenenza “partitica” o “associativa”.
Anche in tal modo si rafforza il concetto del superamento del dualismo Carbonia verso Iglesias con una attenzione al superamento delle gabole del dualismo impegno politico verso organizzazione di appartenenza.
Indignarsi rispetto alle cose da fare non è più sufficiente, occorre una cooperazione tra le diverse ed essenziali anime del territorio, canalizzando le energie con obiettivi a breve medio e lungo termine e senza dispersione di forze, di voce e di rappresentanza delle istanze nel territorio sia per la sanità pubblica che per la privata convenzionata.
Il Sulcis iglesiente non può essere considerata periferia da svuotare dei servizi e della dignità, ma territorio che per la sua conformazione geografica necessita e ambisce a passare da consumatore di prestazioni a produttore di qualità ed efficienza. Le professionalità presenti in ASSL Carbonia e le conduzioni politiche dei Comuni per i 140mila cittadini che governano possono garantire questo traguardo.
Dovranno essere scelte scevre da interessi di parte, o l’attenzione sui temi della salute e della sanità andrà a scemare sino al rischio che la neonata ASSL possa essere considerata bacino limitrofo all’area vasta cagliaritana nonché realtà la più distante possibile dalla ATS Sardegna in termini non solo chilometrici.
Si è accennato alle Case della Salute, agli ospedali di comunità, al rafforzamento delle cure domiciliari, ad una maggiore attenzione per la sanità nelle isole di Sant’Antioco e Carloforte, ad una mappa dei disservizi negli stabilimenti ospedalieri Sirai, Santa Barbara e CTO per aiutare chi dovrebbe a risolverli per non lasciare tra l’incudine e il martello il fruitore finale dei servizi dei quali dovrebbe disporre: il cittadino.
Efficienza quindi come obiettivo, una sanità tangibile, operatori sanitari gratificati per gli impegni profusi negli anni di disconosciuta professionalità, recupero dei diritti alla progressione economica, soprattutto testimoni di una sanità che funziona, che ascolta e che si fa ascoltare nel rispetto dei ruoli e delle ragioni degli attori della vita aziendale e sanitaria del Sulcis Iglesiente ma altrettanto decisa e determinata a rapportarsi ai propri interlocutori di riferimento alla pari.
Mercoledì prossimo il Collegio IPASVI manifesterà per e tra gli operatori e gli assistiti della Rosa del Marganai. La linea tracciata è quella della partecipazione e condivisione delle realtà e problematiche del tessuto sociale ed economico nella sanità pubblica e privata del Sulcis Iglesiente.
Graziano Lebiu
Presidente IPASVI Sulcis Iglesiente
NO COMMENTS