Ignazio Locci (Forza Italia): «Rilanciare l’edilizia per smuovere l’economia della Sardegna, garantendo regole certe».
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Rilanciare l’edilizia per smuovere l’economia della Sardegna, garantendo regole certe, chiare, un taglio netto alla burocrazia e maggiore assistenza ai Comuni e agli imprenditori. Tutto quello, insomma, che la Regione non ha ancora fatto, perché inconsapevole della strategicità del settore edile. Un comparto che paga a caro prezzo il fallimento della Giunta di Francesco Pigliaru, così come certificato dalla relazione sul “Monitoraggio degli interventi e delle trasformazioni urbanistiche ed edilizie al 31/12/2016” di cui alla legge regionale 8/2015.
In particolare, analizzando la parte degli incrementi volumetrici, seppure solo due terzi dei Comuni sardi abbiano trasmesso i dati, possiamo valutare senza alcun dubbio come irrilevanti ai fini economici gli interventi sul patrimonio edilizio esistente. Troppo pochi, quasi un’inezia (si veda relazione in allegato). In generale non mancano le richieste, i progetti e le risorse che i privati vorrebbero investire, ma il tappo del rilancio sta tutto nella complessità delle regole, nell’incertezza e nella paura che regnano sovrane negli uffici per l’edilizia privata dei Comuni. E ancora: nella scarsa assistenza che la Regione offre agli enti e agli imprenditori.
A nulla è servita, in sostanza, la legge sulla semplificazione amministrativa approvata nel 2016 (peraltro ancora inattuata). Questi dati, così impietosi, ci dicono con forza che non sono state ancora create le condizioni per il rilancio del settore edile. È chiaro che non possiamo attendere i tempi della nuova legge urbanistica (che l’assessore Cristiano Erriu promette a cadenza ormai mensile da inizio mandato): superare il Piano Paesaggistico regionale di soriana memoria non sarà affatto semplice, soprattutto per via delle grandi differenze di sensibilità sul tema insistenti nello stesso centrosinistra.
La soluzione immediata, dunque, è concentrare l’attenzione su una modifica radicale della legge 8/2015, prevedendo misure più liberali e imboccando, nel contempo, la strada della semplificazione amministrativa. Non possiamo attendere oltre. Ogni mese che passa il settore perde aziende e posti di lavoro. L’economia sarda non può più sottostare ai tempi di questa Giunta.
Ignazio Locci
Vicepresidente del Consiglio regionale
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