20 December, 2024
HomeAgricolturaIl commissario straordinario Andrea Abis ha illustrato alla V Commissione i dati della situazione economico-finanziaria del Consorzio di bonifica di Oristano.

Il commissario straordinario Andrea Abis ha illustrato alla V Commissione i dati della situazione economico-finanziaria del Consorzio di bonifica di Oristano.

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Il commissario straordinario Andrea Abis ha illustrato alla V Commissione i dati della situazione economico-finanziaria del Consorzio di bonifica di Oristano.

«Stiamo ultimando le verifiche contabili – ha detto Andrea Abis – ma possiamo dire che il buco del Consorzio non sarà inferiore a 11 milioni di euro. L’Ente è in dissesto, il disavanzo è conclamato. Sarà certificato a giugno con l’approvazione del bilancio. Una situazione difficile dovuta a diversi fattori: l’andamento altalenate dei contributi pubblici e il ritardo nell’erogazione delle risorse, la mancata riscossione dei ruoli (istituzionali, manutenzione e uso irriguo) e l’assenza di un sistema di controllo efficiente per il monitoraggio dei consumi idrici in agricoltura. Per porvi rimedio serve un intervento di sostegno pubblico agganciato a un serio piano di risanamento.»

Il commissario straordinario ha poi risposto alle domande dei consiglieri sulle ultime cartelle esattoriali emesse al Consorzio e notificate agli agricoltori. «Si tratta di ruoli per l’uso irriguo – ha spiegato Abis – la somma complessiva è di 4,3 milioni di euro e riguarda i conguagli per il periodo 2006-2008. Il Consorzio ha emesso le cartelle per evitare la prescrizione ma ci sono ulteriori crediti per altri 11 milioni di euro (ruoli istituzionali e per la manutenzione) che l’Ente difficilmente riuscirà a recuperare perché ormai inesigibili».

I ruoli sono stati recapitati a 3.856 aziende, 2.175 dovranno pagare meno di 100 euro, altre 100 hanno invece un debito di oltre 10mila euro con picchi di 80mila. La maggior parte dei debiti è a carico del sistema Arborea.

«Per anni il Consorzio non ha fatto pagare i ruoli istituzionali – aggiunto Andrea Abis – a questo si aggiunge l’esiguità dei contributi pubblici negli anni 2005-2010. La situazione ora è molto grave. Se ne esce solo garantendo al Consorzio liquidità, in modo da abbattere gli oneri finanziari per le anticipazioni di cassa che pesano sul bilancio per oltre un milione di euro e consentire all’ente di lavorare a un piano di risanamento. Servono circa 10 milioni di euro, non necessariamente da incassare in un’unica soluzione. Con questa garanzia credo che il piano di risanamento potrebbe essere portato a termine nel giro di cinque anni. Un Consorzio efficiente poi dovrà puntare a potenziare il sistema di controllo dei consumi con contatori a ogni stazione di sollevamento e presso tutti i ripartitori, senza dimenticare la vertenza con Enel per la gestione delle centrali idroelettriche. La soluzione di questa partita rappresenterebbe un grande vantaggio per il Consorzio.»

Il presidente della Commissione Luigi Lotto ha preso atto dei dati illustrati dal Commissario e annunciato un’iniziativa della Commissione: «C’è la necessità di approfondire il tema e analizzare la questione in tutti i suoi aspetti. Nei prossimi giorni la Commissione sentirà gli assessori dell’Agricoltura e dei Lavori pubblici».

 

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