19 November, 2024
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Prosegue l’attività di monitoraggio e di confronto della RSU Eurallumina con i vari enti coinvolti nella fase autorizzativa successiva alla conferenza dei servizi. Stamane, presso gli uffici del Parco Geominerario, ente che ha avuto un ruolo importante nel supplemento della conferenza dell’8 febbraio, si è svolto un incontro tra il commissario straordinario Giovanni Pilia e la RSU Eurallumina. A seguire, presso l’assessorato regionale degli Enti locali ed Urbanistica, la RSU è stata ricevuta dall’assessore Cristiano Erriu e dalla direttrice regionale dell’ente Elisabetta Neroni. Nel corso dell’incontro sono state verificate nel dettaglio quali competenze ed azioni di carattere tecnico e amministrativo verranno svolte sino alla conclusione della fase procedurale in corso. Le interlocuzioni continueranno con un calendario di verifiche periodiche.

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Il cancro al colon non fa più paura. E grazie alle nuove tecniche di diagnosi e cura, applicate al Policlinico Duilio Casula, si può guarire. Ad annunciarlo è stato il professor Mario Scartozzi, direttore di Oncologia Medica dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, durante l’Advisory Board Meeting di Dubai.

L’evento scientifico ha visto la partecipazione di delegati specialisti in oncologia medica provenienti dagli Emirati, da altre aree del Medio Oriente (Arabia Saudita ed Egitto principalmente) e da tutto il mondo per gli aggiornamenti sulle novità nel trattamento oncologico del carcinoma colorettale metastatico. L’unica lettura frontale con lo scopo di fornire una panoramica aggiornata sulle attuali prospettive di trattamento e sulle novità nell’inquadramento clinico e biologico della patologia è stata affidata al professor Scartozzi.

L’intervento dello specialista del Policlinico ha aperto i lavori congressuali e ha avuto anche lo scopo di focalizzare l’attenzione sugli argomenti di maggior rilievo che sono stati poi affrontati nelle sessioni successive. Nella sua lettura, ha affrontato in particolare le principali novità emerse nell’ultimo anno e ha commentato la possibilità di applicazione di queste novità nella pratica clinica. Scartozzi è stato anche co-Chairmen dell’intero meeting ed è stato coinvolto nella discussione delle singole problematiche cliniche come esperto.

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Venerdì 24 febbraio presso l’ospedale Sirai di Carbonia verrà celebrata la “Giornata della solidarietà”, in memoria del maggiore Giuseppe La Rosa.

Il maggiore Giuseppe La Rosa, medaglia d’oro al valor militare, caduto in Afghanistan in occasione di un vile attentato terroristico, era di stanza al 3° Reggimento Bersaglieri della sede di Teulada e, come tanti suoi colleghi, frequentava come donatore il Centro Trasfusionale dell’ospedale Sirai di Carbonia.

La giornata celebrativa è stata organizzata dall’associazione nazionale bersaglieri e dall’associazione “Amici del Sirai”, con la collaborazione dell’Avis di Carbonia e il patrocinio dell’ATS Sardegna ASSL 7 di Carbonia.

Alla manifestazione presenzierà il sottosegretario della Difesa, on. Domenico Rossi.

La manifestazione, durante la quale verrà scoperta una targa in memoria del maggiore La Rosa, si svolgerà alle ore 10.15 (l’orario inizialmente era stato fissato alle 9.00, ma è stato poi leggermente posticipato per sopraggiunti problemi correlati al trasporto aereo) presso il Centro trasfusionale del presidio ospedaliero Sirai e, a seguire, presso la sala riunioni “G. Fiorentino” dello stesso ospedale Sirai.

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L’associazione automobilista nazionale tedesca (Adac), corrispettivo dell’Automobile Club italiano, ha dedicato interamente all’isola il prossimo numero di marzo-aprile della propria rivista monotematica turistica “ADAC Reisemagazin”. L’edizione speciale, 148 pagine tutte destinate alla promozione delle attrazioni sarde, sarà presentata in conferenza stampa oggi, alle 18.00, nella sede del Consolato generale d’Italia a Monaco di Baviera. A rappresentare e raccontare la Sardegna ci sarà l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi.

«Abbiamo messo in campo una nuova stagione di azioni promozionali in Germania – dice Morandi -, campagna stampa, fiere ed eventi che testimoniano l’attenzione verso il nostro primo mercato obiettivo. Nel 2017 l’investimento sarà doppio, puntando a migliorare ulteriormente i numeri già da record registrati nel 2016 – aggiunge l’assessore -. Al nostro impegno progettuale e di risorse si associano sempre più spesso attività e pubblicazioni promozionali indotte, ossia prodotte autonomamente da Istituzioni, associazioni e operatori privati che guardano con rinnovato e ulteriore interesse all’isola: tutto ciò non è un caso – conclude l’esponente della Giunta Pigliaru – visto il consolidamento del posizionamento sui mercati internazionali del prodotto Sardegna che ha generato un aumento di oltre il 30 per cento delle presenze turistiche negli ultimi tre anni.»

La presentazione della rivista, che ha una tiratura di 90mila copie e circa un milione e duecentomila lettori, precederà di poche ore l’inaugurazione della 48esima edizione della F.re.e di Monaco di Baviera, la fiera di settore più importante della Germania meridionale, terzo appuntamento della campagna promozionale regionale dopo Cmt di Stoccarda e Boot di Dusseldorf. All’interno del “Munich Trade Fair Centre”, da mercoledì 22 a sabato 26 febbraio, l’assessorato accoglierà gli operatori sardi nello spazio espositivo “Sardegna Endless Island”.

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Gli under 35 della Sardegna non si arrendono alla crisi e si mettono in gioco in prima persona. Sono, infatti, 16.917 le giovani imprese sarde registrate al 31 dicembre scorso, in crescita del 13,5% rispetto alla fine del 2015. Nell’ultimo anno la crescita è stata di 2.285 unità, data da 3.362 aperture e 1.077 cessazioni.

E’ questo ciò che emerge dall’analisi dell’Osservatorio di Confartigianato Imprese Sardegna, sui dati di Unioncamere del 2016.

La “young economy” isolana è al quarto posto in Italia per crescita dopo Basilicata (+16,7%), Molise (+14,7%), Trentino (+13,8%), contro una media di crescita italiana del 10,2%.

Tra le province, ottime le prestazioni registrate a livello nazionale: le quattro sarde sono all’interno della “top 15 italiana” con l’exploit di Nuoro che si piazza al secondo posto nazionale, subito dopo Matera. All’interno del nostro territorio, quella in cui è più alta la concentrazione di imprenditoria giovanile è quella di Cagliari, dove le 6.541 attività guidate da under 35 sono cresciute del 12,2% rispetto al 2015. Seguono Sassari con 5.445 e un +13,2% sullo scorso anno, Nuoro con 3.540 e + 16,4% e Oristano con 1.391 con +13,8%.

I settori più rappresentati sono i “Servizi postali e attività di corriere” con il 20,9%, “Telecomunicazioni” (nuove tecnologie digitali), con il 19,8%, “Costruzioni e paesaggio” (edilizia), con 16,1% e “Attività di servizi alla persona” (parrucchieri, estetisti) con 15,5%.

«I giovani rappresentano il futuro di un sistema produttivo che da sempre dimostra una spiccata vocazione all’auto imprenditorialità – commenta Maria Carmela Folchetti, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – la loro capacità di iniziativa è indice della vitalità di un territorio che non si arrende alla crisi, anzi reagisce in modo costruttivo, facendo impresa e dando così vita a nuovi posti di lavoro e opportunità di sviluppo con la forza della creatività, con la costanza e con l’impegno quotidiano.»

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«Per mancanza di personale autorizzato a refertare, il reparto di Radiologia dell’ospedale Sirai di Carbonia è praticamente fermo». A lanciare l’allarme è Ignazio Locci (Forza Italia), vicepresidente del Consiglio regionale.

«La Sanità del Sulcis-Iglesiente va a rotoli – attacca Ignazio Locci -. La declamata riforma del sistema sanitario sardo promossa dalla Giunta di Francesco Pigliaru e, in particolare, dall’assessore alla Sanità Luigi Arru, ha prodotto solo sfaceli e disservizi per i cittadini, costantemente alle prese con un sistema malato che non riesce a garantire nemmeno i servizi essenziali. E se nell’intera isola la situazione è drammatica, nella provincia del Sulcis va addirittura peggio. La carenza di medici presso le strutture sanitarie della Asl 7 sta diventando un problema insormontabile. Il reparto di Radiologia dell’ospedale Sirai di Carbonia è praticamente fermo: la mancanza del personale sanitario autorizzato a refertare ha prodotto un blocco del servizio con gravissimi ritardi per l’utilizzo della risonanza magnetica. Un problema che ultimamente si sta ripercuotendo in particolare sugli esami di Senologia.»

«Riuscire ad accaparrarsi la prenotazione di una risonanza magnetica, considerate le liste d’attesa sconfinate, equivale a un terno al lotto – aggiunge Ignazio Locci -. Se poi si aggiungono anche i ritardi dovuti alla carenza dei medici, il risultato sarà che sempre più utenti del Sulcis Iglesiente si rivolgeranno alla Sanità del Capoluogo sardo. L’ospedale Sirai è di “primo livello” e se non funzionano la Radiologia e la Diagnostica, non funziona nemmeno il resto. E così si obbligano i sulcitani ad emigrare anche per le prestazioni elementari.»

«La risonanza del Sirai è più avanzata di quella del Brotzu: ciò significa che se ci fossero i medici per refertare, il nostro macchinario potrebbe rivelarsi utile anche all’interno Sud Sardegna. Auspico, dunque, un intervento immediato del manager della Sanità sarda Fulvio Moirano e del presidente Francesco Pigliaru – conclude Ignazio Locci -, affinché prendano definitivamente atto della necessità che la Asl 7 venga dotata del personale medico necessario per assolvere (almeno) alle prestazioni mediche minime.»

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Poco più di due lustri della storia della Sardegna raccontati attraverso gli atti parlamentari. Documenti che svelano a studiosi e appassionati il ruolo assunto dalla Sardegna nel contesto mediterraneo ed europeo durante l’ascesa al trono e  la conquista dell’Impero da parte di Carlo V. Su questo periodo “tra l’autunno del Medioevo e gli albori dell’età moderna”, si concentra il nuovo volume degli Acta Curiarum Regni Sardiniae, il sedicesimo dei 24 complessivi inseriti nel progetto editoriale avviato negli anni ’80 dal Consiglio regionale della Sardegna e dedicato allo studio della storia parlamentare dell’Isola all’epoca dei viceré spagnoli (1355-1847).

La nuova edizione critica, divisa in due tomi, curata dalla professoressa Laura Galoppini dell’Università di Pisa, analizza e contestualizza gli atti parlamentari dei viceré Angelo de Vilanova (1518-1528) e Martino Cabrero (1530).

Soddisfazione per la pubblicazione del nuovo testo è stata espressa dal presidente del Consiglio Gianfranco Ganau: «Prosegue con vigore il lavoro di studio e pubblicazione di tutti i volumi della collana dedicata ai Parlamenti sardi – ha detto Ganau – a inizio legislatura abbiamo preso l’impegno di chiudere l’opera entro la fine di questo mandato. Mancano ancora otto volumi, due sono all’esame del Comitato scientifico e altri sei sono prossimi alla consegna. Si tratta di un lavoro preziosissimo che punta a ricostruire una parte importante della nostra storia».

Dal 20 dicembre scorso, le opere già pubblicate sono disponibili online sul sito del Consiglio regionale. «Oggi tutti i sardi, non solo studiosi e accademici, possono approfondire la materia e leggere, comodamente da casa, la storia dei nostri Parlamenti – ha proseguito il presidente del Consiglio regionale – il nostro impegno e spero prossimo risultato, rimane quello di far conoscere anche fuori della Sardegna l’importanza dell’opera sin qui svolta e la sua qualità, storica e scientifica, attraverso l’organizzazione di uno specifico appuntamento in una prestigiosa sede istituzionale nazionale».

Soddisfatto anche il presidente del Comitato Scientifico, Michele Cossa, che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa per il contributo dato alla conoscenza delle nostre istituzioni parlamentari. «Quest’ultimo volume, in particolare,  consente di rivisitare un periodo considerato finora “secondario” dalla storiografia – ha detto Cossa – l’analisi dell’attività dei Parlamenti Vilanova e Cabrero svela invece un ruolo inedito della Sardegna nel contesto europeo e mostra un’Isola protagonista delle nuove istanze di modernità».

Al saluto del presidente Ganau e del presidente del Comitato scientifico Michele Cossa sono poi seguite le relazioni del prof. Angelo Torre dell’Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro” e del prof. Gian Giacomo Ortu, componente del Comitato scientifico.

Il prof. Torre si è soffermato sulla natura pattizia del rapporto tra  parlamenti e sovrano. «Un rapporto confermato dall’analisi degli acta dei parlamenti Vilanova e Cabrero – ha detto Torre – dove si registra la concessione dei donativi alle casse del Regno in cambio della certificazione dei privilegi. Anche i Parlamenti analizzati dalla professoressa Galoppini sono caratterizzati dal dialogo tra sovrano e assemblea, siamo ancora lontani dalla monarchia assoluta».

Il prof. Ortu è invece entrato nel merito degli atti posti in essere dai due Parlamenti Vilanova e Cabrero: «Siamo in un periodo caratterizzato da grandi eventi europei: la protesta luterana, la conquista spagnola del Messico, l’apogeo dell’umanesimo e del Rinascimento italiano – ha detto Ortu – eventi dai quali la Sardegna rimane ai margini. Ciò che occorre rimarcare è invece il radicamento delle istituzioni parlamentari sarde nonostante il cambio di dinastia nella casa regnante spagnola dopo l’avvento degli Asburgo. Un radicamento dovuto a tre fattori: l’allontanamento del Re dalla vicende isolane, il superamento degli steccati etnici tra le elite che riporta in auge il concetto di naciò sardesca,e la minaccia esterna rappresentata dalle invasioni dei Mori». Il professor Ortu ha poi rimarcato l’importanza dell’approccio metodologico all’opera: «Non si tratta di una riproduzione meccanica di atti e documenti – ha concluso Ortu – i curatori hanno invece portato avanti una riflessione profonda sulle fonti. Il risultato è un altro documento che, con lo sviluppo dell’online, potrà costituire un ipertesto fruibile in tutte le direzioni».

La curatrice, infine, ha confermato le difficoltà incontrate nella redazione dell’opera: «Il testo contiene documenti inediti dei parlamenti con integrazione di fonti archivistiche sarde e catalane – ha detto la professoressa Laura Galoppini – integrazioni necessarie soprattutto per la ricostruzione dell’attività del Parlamento Cabrero di cui sono andati perduti i processi verbali e rimangono solo alcuni capitoli di Corte».

Documenti che rappresentano una preziosa testimonianza dell’evoluzione e della trasformazione politica e sociale della Sardegna nella prima metà del ‘500. Una Sardegna che vede l’emergere di nuovi ceti (piccola nobiltà, burocrazia reale e borghesia mercantile), il recupero da parte delle città regie dei territori occupati dai feudatari e la battaglia per limitare i poteri baronali.

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Si terrà domani, a Cagliari, in occasione della Giornata Internazionale della guida turistica, un incontro sulle novità legislative per la ri-abilitazione delle guide turistiche che vogliono esercitare nei siti medesimi della regione nella quale si sono abilitate e/o in altre regioni, organizzato dall’associazione regionale delle guide turistiche Sardegna.

L’appuntamento è fissato alle 10.00, presso l’Hotel Regina Margherita. Sarà un momento di ritrovo, informazione e confronto che vedrà la partecipazione, tra i numerosi ospiti, del sindaco di Cagliari, Massimo Zedda; dell’europarlamentare del Partito Democratico Renato Soru e dell’assessore regionale del Turismo Francesco Morandi.

Modererà il dibattito, il consigliere regionale del Partito Democratico Piero Comandini.

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Si è riunito questa mattina a Villa Devoto, a Cagliari, con il presidente della Regione Francesco Pigliaru e il ministro della Coesione territoriale e del Mezzogiorno Claudio De Vincenti, in qualità di referente del Governo, il Comitato di indirizzo e di controllo per la gestione del Patto per la Sardegna, che ha il compito di verificarne lo stato di attuazione. Del Comitato fanno parte rappresentanti dell’Agenzia per la coesione territoriale, del Dipartimento per le politiche di coesione e del Dipartimento per la programmazione ed il coordinamento della politica economica e per la Regione Sardegna il Direttore Generale Alessandro De Martini.
Il Patto per lo sviluppo della Regione Sardegna, firmato lo scorso 29 luglio tra il presidente Francesco Pigliaru e l’allora presidente del Consiglio, Matteo Renzi, prevede uno stanziamento complessivo di 2miliardi e 905 milioni di euro. Un miliardo e 509milioni provengono dal Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) 2014-2020 riprogrammato per rispondere alle reali esigenze del territorio. Le altre risorse disponibili ammontano acirca un miliardo mentre i rimanenti 385milioni fanno parte di finanziamenti già assegnati.
Per l’anno in corso sono immediatamente disponibili 277,6 milioni di euro, con un profilo di spesa previsto per tutto il 2017 di circa 263milioni e 757mila euro. Il Patto prevede investimenti suddivisi in sei macro-aree tematiche: Infrastrutture; Ambiente; Sviluppo economico e produttivo; Turismo, cultura, valorizzazione delle risorse naturali; Occupazione, inclusione sociale e lotta alla povertà, istruzione e formazione; Rafforzamento della Pubblica amministrazione.
L’accordo ha l’obiettivo di sostenere lo sviluppo economico-sociale della Sardegna e di migliorare la qualità dei servizi e della vita per i cittadini.
Le infrastrutture sono l’ambito in cui si concentra circa il 50% della spesa prevista per il 2017: circa 134milioni e 543mila euro, su un totale di 738 milioni 202 mila sino al 2020. Priorità va agli investimenti sull’edilizia scolastica con 63,763milioni per interventi destinati alla riqualificazione e all’ammodernamento. Con 23,5milioni si punta su potenziamento, ammodernamento tecnologico e razionalizzazione della rete infrastrutturale e dell’offerta di servizi sanitari. Altri 15milioni vanno al completamento e al miglioramento della rete ferroviaria della Sardegna. Quasi 20 milioni sono invece destinati alla rete stradale e ai servizi di mobilità. Per l’anno in corso sono poi finanzianti progetti in campo agricolo, universitario, delle energie rinnovabili e della mobilità elettrica con le Smart City.
Il profilo di spesa per il 2017 dedicato all’Ambiente è di circa 56milioni di euro (454 milioni e 397 mila sino al 2020), con 34 milioni rivolti agli interventi sul sistema del trattamento dei rifiuti, 14,9 milioni vanno invece alle infrastrutture idriche multisettoriali, mentre oltre 7milioni sono disponibili per l’efficientamento nella distribuzione dell’acqua per il consumo umano, per gli interventi di bonifica dei siti contaminati e per la riduzione del rischio ambientale.
Dieci milioni, equamente divisi al 50%, vanno invece alla ricerca e agli interventi a favore dello sviluppo economico e produttivo.Sono 45 i milioni previsti sino al 2020.
Lo sviluppo locale per la promozione del territorio ha a disposizione 15milioni, mentre altri 2 sono indirizzati alla salvaguardia e alla valorizzazione delle zone umide. Il totale, sino al 2020, è di 220 milioni.
I 45 milioni di tutta l’area tematica sono già disponibili per il finanziamento degli ammortizzatori sociali.
Chiude il profilo di spesa disponibile per il 2017 il rafforzamento della Pubblica amministrazione attraverso azioni di assistenza tecnica, sviluppo capacità e competenze, informazione, divulgazione, con una disponibilità di 1milione e 163mila euro su un totale di 7 milioni sino al 2020.

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L’assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci, ha incontrato il vice presidente esecutivo di Saras, Dario Scaffardi, e il presidente della controllata Sarlux, Francesco Marini. All’incontro era presente anche il presidente di Confindustria Sardegna Meridionale, Maurizio De Pascale. I vertici della Saras, tra i principali operatori indipendenti della raffinazione del petrolio, hanno illustrato il piano d’investimenti che in Sardegna prevede 645 milioni fino al 2019, di cui 80 per continuare a garantire la compatibilità ambientale degli impianti.
Un piano verso cui Paci ha espresso apprezzamento rispetto sia agli investimenti che alle attività di sviluppo nel rispetto della tutela ambientale. «Le politiche per l’attrazione di investimenti sono centrali per la nostra Giunta e le consideriamo strategiche per la Sardegna e la sua economia – ha detto l’assessore Paci -. Lo stesso discorso vale per l’alta tecnologia, il digitale, l’Ict, abbiamo sempre detto che è l’innovazione l’unico modo che può permettere alle industrie di fare il salto di qualità verso il futuro, infatti sosteniamo anche la politica nazionale per l’Industria 4.0. Con la Saras credo ci siano prospettive di collaborazione sia nel campo delle nuove tecnologie che in quello della conoscenza e dello sviluppo del capitale umano. La diffusione della conoscenza è fondamentale, e allora servono formazione professionale e analisi delle competenze per favorire l’incontro fra domanda e offerta di lavoro, condizione per creare sviluppo e occupazione. Dunque alla Saras guardiamo con molto interesse – ha concluso Paci – non solo all’attività di trasformazione del petrolio ma anche all’impegno nella tutela dell’ambiente e alla produzione e trasferimento di conoscenza».
Durante l’incontro si è anche parlato di metano e delle possibili prospettive per la Sardegna. «La diffusione del metano sull’intero territorio della Sardegna è un obiettivo centrale per la Giunta, prima di tutto per ridurre gli alti costi che attualmente gravano su imprese e cittadini, situazione alla quale vogliamo rapidamente mettere fine con l’apporto ancora una volta indispensabile dei privati».

La Saras, da parte sua, ha espresso volontà di collaborazione. «Siamo consapevoli di come il metano possa aiutare a far ripartire l’economia della Sardegna – ha assicurato Scaffardi – per questo metteremo a disposizione di chi vorrà realizzare l’infrastruttura il sito industriale di Sarroch.»